LA FRIZZANTE MUSICA SUDAMERICANA del ‘900 a Sulmona e l’aquila con l’Isa

Sabato 25 febbraio, ore 18.00 L’Aquila – Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”

Domenica 26 febbraio, ore 17.30 Sulmona – Teatro “M. Caniglia”

L’Aquila 23 febbraio 2023. Con la direzione del venezuelano Gerardo Estrada Martínez, l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese accompagnerà il pubblico in un viaggio poliedrico e colorato nella musica latino-americana del ‘900 per l’ultimo fine settimana del mese. Due gli appuntamenti in Abruzzo con Danzas dopo l’anteprima di domani, venerdì 24 febbraio, a Potenza in Basilicata: Sabato 25, alle 18.00 all’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” per la 48° stagione dei Concerti ISA e domenica 26 alle 17.30 al Teatro “M. Caniglia” di Sulmona per la settantesima stagione concertistica della Camerata Musicale Sulmonese.

Il concerto offrirà un vivace affresco della musica sudamericana del ‘900, capace di rendere perfettamente la ricchezza del patrimonio musicale popolare, a cui i compositori sudamericani del ‘900 hanno attinto a piene mani nella ricerca di un’identità culturale che  si aprisse a una dimensione internazionale.

In programma brani molto famosi di grandi nomi della musica sinfonica: dall’argentino Alberto Ginastera, uno dei compositori latino-americani più rappresentativi del XX secolo, ad Aldemaro Romero, grande innovatore della musica venezuelana; dal messicano Arturo Márquez, uno dei più compositori sudamericani oggi più noti a livello internazionale, al colombiano Alejandro Tobar, musicista eclettico e versatile, fino a José Pablo Moncayo, compositore e pianista messicano autore di lavori che riflettono perfettamente lo spirito nazionalista del Messico.

“Un repertorio bello e frizzante, che rappresenta tutta l’America Latina e la sua musica del XX Secolo con brani molto conosciuti nei quali riecheggiano i ritmi caraibici e cubani, risuonano le note delle danze popolari, il folklore messicano, in cui rivivono le mitiche figure dei gauchos argentini della pampa. Un concerto veramente bello e divertente che sono convinto darà molta gioia al pubblico”: così il direttore Gerardo Estrada  Martínez, violinista e percussionista venezuelano, oggi considerato uno dei conduttori emergenti di respiro internazionale con un vasto repertorio all’attivo ed esibizioni con orchestre blasonate in palchi internazionali in Europa, centro e sud America, Asia. Attualmente è tra l’altro membro corrispondente della cooperazione internazionale della Royal Academy of Music di Valencia, in Spagna e Direttore Principale all’Orchestra della Radio Televisione di Minsk (Bielorussia).

I biglietti per i concerti sono in prevendita su ciaotickets.com.

L’acquisto diretto è possibile presso i due botteghini a partire dalle 16.30.




CRESCENDO. Secondo appuntamento

La musica come non l’avete mai vista” sabato 25 febbraio alle ore 18:00 al Teatro Fenaroli con DADA

Lanciano, 23 febbraio 2023. L’eclettico progetto del pianista Roberto De Nittis, con la sua Toy Jazz Orchestra – un’orchestra di giocattoli, si! – e la voce calda di Ada Montellanico. De Nittis sperimenta e osa, mescolando generi musicali diversi insieme alla vita di tutti i giorni, creando gioco, scherzo, contrasto e sorpresa. Dada sta infatti per dadaismo, anticonformismo, e anche per da-da-da.. come i bambini che iniziano a sperimentare il parlare con la propria voce.

Di fronte alla musica siamo pur sempre tutti bambini, per i sentimenti che in noi risveglia e le emozioni che ci fa vivere.

E allora appuntamento sabato in teatro, con le porte aperte gratis, come per tutta la stagione, agli under 18 e con ospiti speciali le associazioni Donn’è, L’Acchiappasogni e Il Volo del Colibrì.

Biglietti in vendita nei punti vendita e sul circuito Ciaotickets. Informazioni sulle pagine Facebook e Instagram “Associazione Culturale Musart”.




CSEN DI KARATE  al Palacastrum

Gara Interregionale domenica 26 febbraio

Giulianova, 23 febbraio 2023. Domenica 26 Febbraio 2023, dalle ore 9:00 alle 19.30, presso il Palacastrum, per la prima volta in assoluto il Comune di Giulianova ospiterà una Gara Interregionale di Karate, organizzata dal Presidente del Comitato Regionale Abruzzo Csen Dott. Ugo Salines, dal Coordinatore Regionale Abruzzo Arti Marziali, Maestro Agostino Toppi, Cintura Nera 6° Dan e dal Maestro di Karate Davide Pandoli del “Karate Team Pandoli” di Giulianova.

L’evento, tanto atteso dagli oltre 247 atleti iscritti e provenienti dalle regioni Abruzzo e Marche, assume le vesti di gara promozionale e integrata alla quale partecipano bambini, a partire dall’età di 4 anni fino ai veterani, con limite di età massimo di 70 anni. Rientrano in questo range anche atleti con particolari disabilità fisiche, il cui comune denominatore è la competizione sana unita al grande fair play e a tanta voglia di divertirsi. 

La gara che si svolge in tre tappe avrà inizio alle ore 09:00 con le categorie Samurai, Bambini e Fanciulli impegnate nei percorsi di abilità motoria e nel gioco tecnico del palloncino, a simulare un combattimento senza contatto con l’avversario. Dalle ore 11:00 inizieranno le gare di Kata con il proseguimento anche nelle ore pomeridiane con le categorie Ragazzi, Esordienti, per concludere con i Master. L’evento terminerà alle 19.30.

A tal proposito, ha commentato il Maestro Davide Pandoli: “Il Karate è una vera e propria Arte Marziale e un metodo di combattimento che esclude l’utilizzo di armi, come indica il suo nome. Oggi il Karate Dô, cioè a dire la “Via della Mano Vuota”, è diventata un’arte di autodifesa e, nello stesso tempo, un metodo di autodisciplina, una filosofia e uno stile di vita che comprende aspetti salutistici, tecnici, culturali e di benessere olistico”.

Sull’evento che per la prima volta si svolge a Giulianova, ha dichiarato il responsabile regionale arti marziali Csen Agostino Toppi: “Come coordinatore dello Csen Abruzzo Arti Marziali sono felice di aver potuto sostenere una manifestazione promozionale di karate genuino e che l’amministrazione comunale ha accolto con entusiasmo l’iniziativa. Abbiamo un ottimo numero di partecipanti per essere la prima volta che si fa una gara promozionale a carattere interregionale a Giulianova. Ringrazio tanto il Maestro Davide Pandoli che con amore e dedizione si è messo a completa disposizione per l’organizzazione di un evento di tale portata. Colgo, infine, l’occasione per ringraziare anche il Presidente Nazionale Csen Proietti e il Presidente Csen Regionale Salines” ha concluso Agostino Toppi.




MANIFATTURIERO ABRUZZESE Rapporto sull’andamento

La tendenza dell’industria regionale nel corso del 2021 è crescente ma rivela una capacità di ripresa rispetto all’anno pandemico inferiore alla media nazionale

L’Aquila, 23 febbraio 2023. Produzione e fatturato in crescita rispettivamente del 6% e del 7%; ordini interni ed esteri che crescono più del 4%, export che aumenta del 2% e occupazione sostanzialmente stabile con -0,1%. Sono le medie imprese (50-249 addetti), più strutturate delle piccole (10- 49 addetti) e più flessibili delle grandi (250 addetti e più), a registrare il miglior andamento.

Questo il quadro che emerge dalla presentazione dell’indagine sull’industria abruzzese svoltasi questa mattina a L’Aquila. Un appuntamento che testimonia la solidità dei rapporti tra Confindustria Abruzzo, Camera di Commercio del Gran Sasso e BPER e costituisce uno strumento per monitorare andamento e caratteristiche del manifatturiero regionale.

Tra maggio e settembre 2022 l’indagine ha coinvolto un centinaio di imprese con almeno 10 addetti: i dati sono stati elaborati, analizzati e commentati dal CRESA Centro Studi dell’Agenzia per lo sviluppo della CCIAA del Gran Sasso.

L’indagine sull’andamento nel corso del 2021 è stata arricchita da tre approfondimenti: digitalizzazione, smart working (entrambi in linea di continuità con quanto fatto anche l’anno precedente) ed economia circolare.

Per la digitalizzazione, spicca il dato che tutte le imprese digitalizzate intervistate hanno affermato che l’adozione di processi digitali produce benefici; il principale vantaggio è indicato nella riduzione dei rischi da errore per il 36% di loro, percentuale che si eleva al 100% nei settori abbigliamento, lavorazione di minerali non metalliferi, mezzi di trasporto e grandi imprese. Peraltro, emerge una generale diminuzione dei rispondenti che sono consapevoli che questo driver sia una priorità e una esigua percentuale di quelle che hanno introdotto diffusamente tale innovazione.

“Lo sentiamo ripetere da anni: l’innovazione è un passaggio obbligato per aumentare la competitività delle imprese. Dobbiamo innovare il nostro modo di pensare, diversamente non ci sarà tecnologia che tenga. Anche qui la nostra associazione è chiamata a fare cultura d’impresa: la digitalizzazione riguarda tutti. Riguarda le imprese, i cittadini e la Pubblica Amministrazione per rendere le imprese più competitive e produttive. Tanti sono gli strumenti, dalla formazione ai finanziamenti, con cui già nel 2022 abbiamo affiancato le imprese”. Nello specifico la spesa italiana per la digitalizzazione delle imprese ammonta a 14,6 miliardi pari al 30 per cento del totale. Con i 10,7 miliardi della Transizione 4.0 le imprese italiane potranno acquisire i cosiddetti “beni strumentali 4.0”, ovvero beni direttamente connessi alla trasformazione digitale dei processi produttivi, sia materiali che immateriali. “Nostro obiettivo fondamentale – prosegue Pagliuca – il rafforzamento degli “ecosistemi dell’innovazione”, puntare su PMI e Startup innovative e sul loro connubio con le grandi imprese come volano per l’economia. Confindustria è la casa per far crescere le aziende innovative del nostro territorio”. – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Abruzzo Silvano Pagliuca.

Sul tema dello Smart Working, nonostante i numerosi effetti positivi, principalmente sulla riduzione di costi e sul miglioramento della qualità  della vita testimoniati da studi nazionali e internazionali riguardanti aziende che utilizzano sistematicamente questa modalità di lavoro, l’indagine evidenzia che in Abruzzo solo un’impresa su 20, prevalentemente di dimensione  medio-grande, lo ha attivato in modo strutturato o ha in corso una sua sperimentazione.

Dal focus sull’economia circolare, infine, emerge una difficoltà di risposta del campione, ma tra i rispondenti l’azione maggiormente ricorrente come attività circolare è la prevenzione della produzione di rifiuti e sprechi, che è stata segnalata da più dei due terzi delle aziende. La riduzione dell’utilizzo di risorse, delle emissioni negative, degli scarti propri e la riparazione/ riutilizzo di prodotti propri state indicate da circa il 35-37% delle imprese. Seguono l’utilizzo di materie prime rinnovabili e l’uso altrui di scarti propri (28,6%) e l’allungamento della durabilità dei prodotti e l’utilizzo di materie prime seconde e scarti di altri.

Interessanti cominciano ad essere le quote di riciclo degli scarti, di approvvigionamenti di materie prime seconde e di utilizzo di forza motrice pulita. Mara Quaianni, Presidente dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso, sottolinea che “colpisce che le imprese, sia pur non numerose, che hanno investito in economia circolare l’abbiano fatto quasi esclusivamente con capitale proprio ora che, con i fondi del PNRR, esiste un cospicuo stanziamento a beneficio della sostenibilità”.

Aggiunge il Presidente Quaianni “Il problema di fondo è la difficoltà da parte delle imprese di comprendere che le tecnologie digitali volte a reingegnerizzare i processi e a renderli più sostenibili, efficaci ed efficienti sono diventate pressoché imprescindibili per la competitività”.

“Ed è una priorità assoluta – conclude Quaianni – favorire e sostenere con ogni mezzo la crescita della cultura imprenditoriale per ritrovarci tra un anno a fare di nuovo il punto della situazione e verificare quanti passi in avanti saranno stati fatti”.




RIFLESSIONI PER UN’OPPOSIZIONE popolare e responsabile

di Maurizio Cotta

23 febbraio 2023

Chiusa la tornata elettorale nazionale del 25 settembre e quelle regionali di febbraio, il quadro che ci troviamo davanti è quello di un governo di coalizione, ma caratterizzato dal netto predominio del partito di destra – Fratelli d’Italia – e guidato con fermezza da Giorgia Meloni. Dato lo stato dell’opposizione e in particolare la difficile convergenza in una alleanza non solo negativa dei due partiti principali, e il mancato decollo del cosiddetto Terzo polo ci possiamo aspettare un periodo potenzialmente lungo di governo da parte dell’attuale coalizione di destra-centro. Non a caso, la Presidente del consiglio parla ripetutamente di governo di legislatura e prospetta un’azione incisiva e non dominata dall’ossessione del breve periodo. È da questi dati che si deve partire anche se naturalmente le sorprese in Italia non possono mai essere escluse.

Che prospettive si pongono allora per un partito nuovo come INSIEME che respinge programmaticamente come negativo il bipolarismo italiano e rifiuta di identificarsi con entrambi i poli?

Siccome il governo attuale, anche per le non piccole carenze della sua classe politica, ha mostrato una certa tendenza a incidenti di percorso (come la vicenda parlamentare legata al caso Cospito), le occasioni per polemizzare non mancano e non mancheranno. Ma credo sia sbagliato spendere le nostre energie in questo tipo di opposizione: ci penseranno con più fanfara le altre forze di opposizione. Credo sia più importante attrezzarci per un altro tipo di opposizione, quella che può e deve nascere dalla nostra visione dei problemi più seri del paese. È su questi temi che si dovrebbe “marcare a uomo” il nuovo governo, mettendo in luce le sue deficienze nell’affrontarli e facendo valere invece la maggiore bontà e competenza delle nostre proposte.

Quali sono in una visione “popolare”, cioè vicina ai bisogni profondi e non passeggeri delle persone concrete, e orientata a ricucire in senso trasformativo le divisioni della società, i problemi da mettere all’ordine del giorno?

Si deve partire proprio dalle linee più gravi di frattura e sofferenza della nostra società. È facile ricordarle. Innanzitutto, la frattura tra coloro che godono di maggiore agiatezza e sicurezza grazie a un lavoro regolare e certo, al risparmio accumulato, a pensioni di buon livello e quelle componenti di popolazione (giovani, ma anche adulti e famiglie numerose) alle quali mancano quelle risorse e sono più esposte al rischio di povertà presente o futura.  Poi la linea di divisione tra coloro che godono di buona salute (e di mezzi per curarla) e coloro che invece sono in condizioni di fragilità fisica.

Infine, la linea di divisione geografica tra coloro che vivono in regioni del paese più dotate di infrastrutture, di opportunità di lavoro, di capitale sociale e regioni che per diversi motivi hanno dotazioni nettamente inferiori.

Queste diverse linee di divisione e la loro gravità per il benessere complessivo del paese suggeriscono la necessità di concentrare le limitate risorse disponibili sugli interventi più suscettibili di ridurre questi divari. È abbastanza chiaro che la scuola, la sanità, la resilienza delle famiglie e i programmi infrastrutturali richiedono una considerazione prioritaria.

Un forte rafforzamento della qualità e autorevolezza della scuola, che richiede risorse finanziarie ma ancor più interventi intelligenti su organizzazione, reclutamento e formazione degli insegnanti, serve sia a venire incontro ai problemi delle generazioni più giovani, sia a ridurre i rischi di povertà. Un profondo ripensamento del sistema sanitario pubblico con il potenziamento della prevenzione, dell’assistenza a domicilio e anche qui attenzione al reclutamento e valorizzazione dei nuovi medici servirà a venire incontro ai problemi delle fasce più fragili e anziane della popolazione. Il ridisegno delle politiche fiscali e assistenziali nonché delle politiche del lavoro a favore delle famiglie aiuterà a renderle soggetto più forte, generativo e meno dipendente nella vita sociale.

Tutte queste politiche, se intelligentemente tarate per contrastare i divari territoriali potranno in maniera sinergica contribuire a rafforzare la coesione del paese e ad assicurare una crescita più armoniosa.

Su questi temi INSIEME ha già condotto in questi anni approfondite riflessioni culturali, è giunto il momento di tradurle in precise prese di posizione politiche capaci di interloquire pubblicamente e con forza con il governo e con le altre forze di opposizione. Questo va fatto anche studiando forme di azione e comunicazione innovative e possibilmente vicine ai modi dei più giovani.




H2O RISPECCHIAMENTI Festival 2023

Sessione di Primavera

Popoli, 23 febbraio 2023.  Avrà inizio il prossimo 7 Marzo e si concluderà il 10 Giugno la Sessione di Primavera del Festival H2O RISPECCHIAMENTI, un progetto del Drammateatro che si svolgerà nel Teatro comunale di Popoli, sostenuto dall’Amministrazione comunale. Fa seguito alle edizioni realizzate a partire dal 2018 in concomitanza con la riapertura della struttura comunale dopo i lavori di ristrutturazione a seguito del sisma del 2009. Un contesto di arte e di cultura, articolato in spettacoli di teatro, danza, musica, MasterClass di formazione scenica, presentazione di libri, laboratori di teatro comunitario. Non una vetrina o una tradizionale stagione teatrale ma un luogo creativo dove si intrecciano creazioni d’arte legate alla scena contemporanea e altre attività orientate al coinvolgimento del pubblico anche oltre la normale fruizione degli spettacoli.

Come si intuisce da titolo, è un Festival mosso dall’idea dell’acqua come concetto di rispecchiamento e di alterità perturbante, e nella città dell’acqua, quale è Popoli con le sue rinomate sorgenti Riserva regionale tra le più prestigiose della regione, i fiumi che la attraversano, le Terme di acqua sulfurea, mai tema centrale fu più appropriato, come spiega Claudio Di Scanno, regista del Drammateatro, parlando del Festival:

“H2O Rispecchiamenti Festival intreccia itinerari di spettacolo, non solo teatro ma anche danza e musica, e insieme costruisce eventi creativi e laboratori formativi o dediti al coinvolgimento dei cittadini, al teatro di comunità. Determina cioè un contesto articolato e sapiente nel quale la meraviglia della creazione scenica, che sia visione dello spettacolo o itinerario laboratoriale, domina la scena e qualifica il luogo nel quale ciò accade, vale a dire il teatro comunale. I momenti del Festival sono tre e seguono le Stagioni di Primavera, Estate e Autunno. Ciascun momento scansiona ospitalità e produzione, itinerari formativi e di comunità. L’obiettivo è quello di tener vivo lo spazio e l’attenzione della città su quanto induce a focalizzare l’aspettativa: un teatro comunale è o dovrebbe essere il “salotto buono” della città, il suo biglietto da visita, un luogo di fermento creativo. Questo è l’obiettivo centrale: non intendere lo spazio teatrale cittadino come un contenitore occasionale ma un luogo di permanente attrattività e proposta. Il Festival serve anche a questo. A produrre cultura e curiosità, relazione sociale ed umana intorno al fattore bellezza d’arte, meglio se perturbante, in assenza del quale la vita della città si inaridisce a dismisura. E non possiamo permettercelo, oggi più che mai. Le risorse per il teatro e le arti dal vivo, più in generale per la produzione della cultura, sempre risultanza dell’incontro intelligente e stimolante tra opera performativa e spettatore, sono limitatissime. Non sono interessato a ribadire gli ingredienti di tanta scelleratezza diffusa. Rifletto invece sul coraggio di alcune realtà come Popoli, cittadina di 4.800 abitanti, che rinnova la sua apertura al nuovo e differente. D’altra parte, Popoli è città d’acqua, di fiumi che s’incontrano e fluiscono, intrecciano energie liquide/temporali ben capaci di scandire il tempo, il suo fluire, dimensione della mente percettiva e non convenzionale. E il teatro gli è prossimo, laddove non è ingabbiato nelle griglie della sua burocratica organizzazione mercantile e laddove è davvero rispecchiamento perturbante del tragico umano. Esattamente come il mito di Narciso, figlio del dio del fiume Cefiso e della ninfa Liriope, che un giorno, per caso, si ritrova di fronte ad un fiume e, chinatosi per bere, scorge nell’acqua limpida un’immagine che lo fa bruciare di passione: è il suo riflesso, ma non riesce a rendersene conto. Crede di guardare un altro, sebbene stia contemplando il suo riflesso. Si ritrova così ad instaurare con la propria immagine un rapporto basato sulla percezione di un’alterità. Il teatro in cui ritrovo me stesso e il mio lavoro non è (solo) la scontata alterità scenica ma l’affatto scontata dimensione altra della teatralità. La sua libertà d’invenzione. Il Festival ne esprime il senso, come gruppi d’arte che professionalmente vi lavorano e come logica di luogo d’arte, articolato e composito. Gruppi e Luoghi d’arte che non solo nello spettatore cercano la curiosità e la partecipazione ma che ne richiedono complicità e cooperazione, semi indispensabili per la produzione della cultura di scena, dal vivo”.

E’ quindi nel nome di Narciso, della immagine riflettente il corpo del teatro creativo e intraprendente agito da gruppi e artisti di sensibilità nuova e differente, che il Festival compone il suo itinerario, in una sessione primaverile che apre con un dialogo pubblico a partire dal recente libro di Brunella Campea La Storia nell’Ombra a cui parteciperanno Susanna Costaglione, il Sindaco di Popoli Moriondo Santoro e l’Assessore alla Cultura Loredana Di Stefano, Rosa Giammarco e Stefano Pallotta. Quindi l’opera di diversi gruppi storici e affermati della scena contemporanea, come il Teatro Nucleo presente con lo spettacolo dedicato alle famiglie Il Viaggio di Vega che si dipana tra memorie famigliari e che attraversa la Santa Inquisizione, superstizioni e sospetti legati al rapporto con la natura e con i culti arcaici femminili;  Lenz Fondazione con una sorprendente Iphigenia in Tauride esito di una triplice ispirazione: il dramma di Goethe Iphigenie auf Tauris , l’opera di Gluck Iphigénie en Tauride e la storica azione di Joseph Beuys Titus-Iphigenie; lo stesso Drammateatro con Sarà un altro giorno felice! ispirato al celebre Giorni Felici di Samuel Beckett riconosciuto come uno dei momenti più alti del teatro beckettiano e con un’opera studio under 30 da L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello, performance collocata nella sala d’attesa della Stazione ferroviaria di Popoli; la Compagnia Zerogrammi con La Sposa Blu ispirato alla fiaba di Perrault Barbablu’  che affronta con un linguaggio immaginifico e poetico il tema della violenza di genere e del femminicidio. E insieme agli spettacoli una Masterclass spettacolariizzata con il monologo Contra Gigantes ispirato al Don Chisciotte di Cervantes, con l’attore e regista del Teatro Nucleo Horacio Czertok, tra le figure più rappresentative della scena innovativa segnata profondamente dal teatro di gruppo, rivolto ad attori e a quanti volessero approfondire la ricerca drammaturgica e il lavoro creativo. Per concludersi con l’esito scenico del Laboratorio comunitario incentrato sulla celebre fiaba dei Fratelli Grimm Biancaneve a cui partecipano bambini e adulti non solo di Popoli e del circondario ma anche ucraini ospiti della cittadina abruzzese, della Moldavia, dell’Albania.




SUPERBONUS

Stoico Liris su aree sisma, ma è nel partito sbagliato

Diamo a Cesare quel che è di Cesare: è encomiabile lo stoicismo del senatore Liris nel chiedere il Superbonus 110% per i crateri simici del centro Italia fino a tutto il 2025. Dopo che il Ministero dell’Economia ha respinto con la mazza da baseball il suo emendamento al Dl ricostruzione, l’intrepido Liris ha riproposto la proposta come Ordine del Giorno: chissà ora quale sarà il responso del Ministero di Giorgetti.

Dopo cinque giorni di assurda pantomima sul 110% una cosa all’infaticabile senatore di Fratelli d’Italia ci sentiamo di dirla. Caro Liris, la leader del tuo partito, al secolo Giorgia Meloni, di cedibilità dei crediti fiscali non ne vuol più sentir parlare. Quindi è apprezzabile la tua battaglia, ma sei decisamente nel partito sbagliato. Ora fatti e facci un regalo: lascia stare. Illudere chi ha perso la casa per un terremoto non è il massimo. Assumetevi le responsabilità delle sciagurate scelte economiche di questi quattro mesi. E se vi resta un po’ di tempo, cercate di far capire agli italiani come intendete far crescere il Pil di questo paese, perché per ora non si è intravista mezza proposta. Solo sfascismo

Sen. Gabriella Di Girolamo

Capogruppo M5S Comm. VIII Ambiente e lavori pubblici.




LA VISITA all’Ufficio Circondariale Marittimo

Il Direttore Marittimo dell’Abruzzo, Molise Ed Isole Tremiti a Giulianova

Nella giornata del 21 febbraio scorso, il Capitano di Vascello Fabrizio Giovannone, Direttore Marittimo dell’Abruzzo, Molise ed Isole Tremiti ha visitato l’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova.

Nel corso della visita il Comandante Giovannone ha espresso parole di apprezzamento per il lavoro svolto dal personale, sottolineando l’importanza fondamentale del capitale umano per il raggiungimento degli obiettivi assegnati dal Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia Costiera.

La visita istituzionale ha rappresentato un momento significativo per le donne e gli uomini dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova e degli Uffici Locali marittimi di Martinsicuro, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi e Silvi marina, sia per la vicinanza dimostrata dal Comandante Giovannone al personale dipendente che per la chiara esposizione della visione strategica del Direttore marittimo.

Nel corso della giornata, accompagnato al Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo, Tenente di Vascello Alessio Fiorentino, il Comandante Giovannone ha incontrato il Prefetto Vicario di Teramo, dott.ssa Ernesta d’Alessio ed il Capo di Gabinetto, dott.ssa Luana Strippoli ed il Procuratore Capo della Repubblica di Teramo, Dott. Ettore Picardi, che ha manifestato il proprio apprezzamento per l’attività di controllo, in particolare nel campo della tutela ambientale, svolte dalla Guardia costiera.

Nell’occasione, il Direttore marittimo ha fatto visita altresì al Direttore della Motorizzazione di Teramo, Ingegner Giancarlo Massaro.




CONGRESSO CARDIOLOGIA. In Abruzzo l’edizione 2023

Il 3 e 4 Marzo 2023 il Congresso interregionale ANMCO MUMA in presenza presso l’Hotel Villa Maria

Francavilla al Mare, 23 febbraio 2023. Sarà l’Abruzzo a ospitare i maggiori esperti in materia di cardiologia, provenienti dalla macro area Abruzzo, Marche, Umbria e Molise.

Al centro dell’evento, organizzato dall’Anmco, Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, le nuove frontiere nella cura delle patologie cardiache, i farmaci, le tecniche di intervento all’avanguardia che di fatto aprono nuove e reali prospettive per la cura del nostro cuore.

L’incontro, rivolto a Cardiologi, Internisti, Neurologi, Ematologi, Medici di Patologia Clinica e di Medicina D’urgenza, Infermieri delle quattro Regioni. L’incontro ha l’intento di promuovere un aggiornamento professionale di alta qualità e, contemporaneamente, favorire l’aggregazione e lo scambio costruttivo di esperienze tra Centri di Regioni vicine, ma anche profondamente diverse come Marche, Umbria, Molise e Abruzzo.

Il Presidente del Congresso è il presidente regionale Anmco Abruzzo e responsabile della Terapia intensiva cardiologia (UTIC) della ASL di PESCARA, Dott. Massimo Di Marco.

L’appropriatezza delle prestazioni erogate e l’efficacia del trattamento , spiega Di Marco,­ sono gli obiettivi che devono animare la nostra vita professionale, raggiungibili solo attraverso una vera integrazione tra ospedale e territorio con la creazione percorsi assistenziali comuni, che rivalutino il ruolo del medico, limitino al massimo i tempi dei ricoveri ospedalieri per far tornare rapidamente sul territorio i nostri pazienti e soprattutto per dare di nuovo la percezione di una Sanità su misura, vicino alla gente, su cui poter davvero contare”.

Appuntamento il 3 e 4 Marzo presso Hotel Villa Maria, Via San Paolo, Contrada Pretaro, 1, 66023 Francavilla al Mare CH




PIANO DI RIDUZIONE DELLE LISTE DI ATTESA e recupero prestazioni della Asl

Il Comitato ristretto dei sindaci: Sì all’obiettivo, ma è necessaria una verifica trimestrale delle fattibilità e degli obiettivi

Chieti, 23 febbraio 2023 Il piano industriale aziendale per la riduzione delle liste di attesa e il recupero della mobilità passiva 2023-2025 della Asl2 è stato al centro della riunione odierna del Comitato ristretto dei sindaci, tenutasi a Chieti nella sede della direzione generale. Al centro dei lavori il parere dei rappresentanti dei territori in merito al documento, che sintetizza le azioni che la Asl introdurrà al fine di ridurre il numero dei pazienti che sceglie di andarsi a curare fuori provincia e fuori regione.

“Il nostro parere è condizionato dalla concretizzazione in progress degli ambiziosi obiettivi sintetizzati dal piano – così il presidente Diego Ferrara, presente con il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli e quello di Vasto, Francesco Menna, presidente della Provincia di Chieti – E il sì che alla fine dell’illustrazione abbiamo deciso di dare, è comunque consapevole che questo documento di buoni propositi deve fare i conti con la tempistica e con risorse umane che sono ridotte al lumicino e da cui non si può prescindere per ottenere risultati, anche se si hanno a disposizione i fondi del PNRR. Per questa ragione abbiamo chiesto al Direttore generale una rendicontazione trimestrale dello stato dell’arte, un vero e proprio cronoprogramma da seguire e stimolare perché quanto promesso si realizzi.

Durante la riunione il Direttore ci ha confermato la disponibilità economica della Asl pari a 25 milioni di euro a sostegno di un piano di investimenti in attrezzature moderne e ristrutturazioni edilizie (ambulatori, studi specialistici, servizi sanitari) finanziato sempre con risorse PNRR, al fine di potenziare i servizi territoriali. Una parte di essi sarà utilizzata per ristrutturazioni del primo piano del vecchio ospedale Ss. Annunziata, un’altra per lavori di messa in sicurezza dell’ex Pediatrico, un’altra grande fetta andrà alla riorganizzazione di centrali operative territoriali, case e ospedali di comunità. Anche questo intento dovrà fare i conti con i tempi stretti della misura, per tale ragione abbiamo richiesto anche per questo un cronoprogramma veramente efficace e una strategia manageriale capace di misurare l’attuabilità e le criticità di quanto stabilito”.




CARNEVALE GIULIESE 2023. Boom di presenze

Un doppio successo, la giornata di domenica, al Lido, e quella di ieri, in centro storico. Il Sindaco Jwan Costantini: “ Un risultato straordinario che appartiene alla Città”.

Giulianova, 23 febbraio 2023. Si è conclusa ieri,  in un clima di grande euforia, l’edizione 2023 del Carnevale giuliese. A colpire è il  numero delle presenze, che in ciascuna delle  giornate di domenica e martedì, ha sforato le 10.000 unità, ma soprattutto la partecipazione entusiasta dei giuliesi: dei quartieri, che hanno realizzato i carri, ed anche dei gruppi, delle famiglie, dei bambini e  dei nonni, che hanno animato, cantato, ballato per ore lungo le strade e nelle due principali piazze di Giulianova. Un fiume di persone, sfociato, ieri pomeriggio, nel mare di piazza della Libertà, dove la show girl Francesca  Brambilla ha festeggiato col pubblico la chiusura dell’evento. Soddisfatti gli organizzatori, l’ associazione “Carristi” ed il direttore artistico Daniele Panichi.

“Un successo che è andato oltre le aspettative – commenta l’ assessore al Turismo e alle Manifestazioni Marco Di Carlo – La grande  risposta della città,  che ha riservato a questo Carnevale una partecipazione senza precedenti, ci spinge a proseguire e a fare meglio. Ringraziamo davvero tutti, nessuno escluso: vedere tante persone divertirsi, incontrarsi, ballare insieme, è stata un’esperienza entusiasmante, che ancora ci emoziona”.

“Sono state due giornate meravigliose – sottolinea l’assessore alla Cultura Paolo Giorgini – due giornate che hanno coinvolto giuliesi e no, dai 2 ai 90 anni. È stata una festa che ha abbracciato tutti, senza bandiere e distinzioni, bella perché varia, come vari e sgargianti sono i colori del Carnevale”.

“Questo straordinario risultato – conclude il Sindaco Jwan Costantini –  premia la Città e per questo le appartiene. L’ Amministrazione Comunale ha voluto mettere a disposizione una grande occasione: ha lavorato per riuscirci e per premere i tasti giusti. I giuliesi, questa occasione, hanno saputo cogliere e moltiplicare a dismisura. Per questo li ringraziamo e diamo appuntamento alla prossima estate”.

Il Vicesindaco Lidia Albani si unisce alla soddisfazione e, da parte dell’ Amministrazione Comunale e della Città, esprime riconoscenza alle Forze dell’ Ordine, alla Polizia Municipale, alle associazioni ( Croce Rossa, Protezione Civile, Anc, Anppe e Ipa), ai  medici volontari, a quanti hanno lavorato senza sosta, garantendo




NUOVA PESCARA: serve lo spirito dei costituenti

… non l’arroganza del centrodestra

Pescara, 23 febbraio 2023. Questa mattina ci sentiamo in dovere di resocontare ai cittadini quanto accaduto ieri nella Prima Commissione, che ha espresso parere favorevole sul progetto di legge che modifica l’originaria legge istitutiva della Nuova Pescara. A fronte dell’invito ad un confronto costruttivo formulato dal centrodestra, a cui abbiamo risposto partecipando ad incontri e sedute di commissione con apporto propositivo, ieri con un sub-emendamento sono stati fatti decadere tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione, alcuni dei quali avevano il chiaro scopo di migliorare la legge. La nostra attività proseguirà nel Consiglio regionale del 28 febbraio, in cui proveremo ad apportare miglioramenti alla norma, sempre nel merito, e senza fare sconti a questa maggioranza arrogante.

Il Gruppo Regionale del PD proponeva nello specifico:

–              di istituire l’Ufficio delle fusioni, un organo già previsto dall’articolo 15 della legge regionale n. 10 del 16 giugno 2022, inserito con un emendamento a firma Paolucci-Blasioli che aveva ricevuto il voto unanime del Consiglio. L’ufficio delle fusioni avrebbe dovuto accompagnare i tre Comuni nella difficile fase di gestazione, ma a distanza di oltre 7 mesi non è stato ancora istituto, nemmeno a seguito della riorganizzazione dei Dipartimenti, approvata in Giunta Regionale lo scorso 16 febbraio e tanto contestata dai sindacati per via della mancata concertazione;

–              di capovolgere il meccanismo premiale immaginato dalla maggioranza di centrodestra. L’impostazione di Sospiri infatti lascia intendere con evidenza come la Nuova Pescara venga vista come un qualcosa da evitare e rinviare. Secondo il testo di legge approvato, se due Comuni su tre accorpano almeno tre funzioni entro settembre 2023, il premio che si configura è lo slittamento della nascita del nuovo Comune al 2027, dunque un obiettivo minimo. La nostra proposta prospettava invece la nomina di un certo numero di coordinatori, uno per ciascuno degli 11 servizi da associare sulla base del D.L. 78/2010, così come modificato dalla Legge 56/2014 (legge Delrio), scelti dal Presidente della Regione, sentiti i Comuni, tra

1)            coinvolgere nel difficile percorso di gestazione figure senza dubbio esperte in materia di macchina amministrativa, mentre la politica comunale, al netto del periodo covid, non si è dimostrata all’altezza come riconosciuto dallo stesso Presidente Sospiri in sede di presentazione del progetto di legge legge;

2)            continuare a adoperarsi per provare a centrare l’obiettivo della nascita della Nuova Pescara entro il 1° gennaio 2024;

3)            rimettere la decisione di un eventuale slittamento al 2027 al parere dei coordinatori in questione, ad un parere dunque oggettivo ed esente da calcoli politici e ambizioni personali, formulato sulla base della possibilità o meno di perfezionare efficacemente l’integrazione dei servizi entro settembre senza arrecare danni e disagi alle città e alle comunità interessate;

4)            E in caso di slittamento, continuare ad avvalersi delle loro competenze per altri 18 mesi al fine di completare l’integrazione dei servizi ben prima della nascita della nuova municipalità ed evitare quindi il rischio di nuovi rinvii;

–              di far venire meno qualsiasi discrezionalità del Presidente della Giunta e del Consiglio in merito all’istituzione della Nuova Pescara, il primo già inadempiente a norma dell’art. 9 della legge vigente, in base al quale avrebbe già dovuto commissariare la procedura di fusione;

–              di rendere irreversibile il processo di fusione, prevedendo nel periodo che intercorre dal 2024 e 2027 scadenze e relative sanzioni in caso di inadempienza, con il chiaro obiettivo di evitare che nel 2026 ci si ritrovi nella situazione attuale, ovvero con un lavoro tutto da assolvere e un ritardo tali da rendere necessaria un’ulteriore proroga.

Chiedevamo inoltre:

–              di impiegare parte del finanziamento previsto di €. 150.000,00 per un supporto alla redazione dello statuto, al fine di consentirne l’approvazione da parte dei Consigli comunali entro settembre. L’approvazione dello statuto entro tale data diventata nella nostra proposta la condizione per andare oltre il 2024, perché rappresenta un passaggio fondamentale per accelerare il processo di fusione, sensibilizzare la cittadinanza e agevolare l’associazione delle funzioni. Anche perché proprio nello Statuto, che successivamente avrebbe comunque potuto essere modificato dal Consiglio comunale del nuovo ente, secondo le disposizioni del TUEL, saranno indicati e istituiti i Municipi, punto essenziale della nuova Città;

–              di finanziare la legge regionale con la somma preventivata, 300mila euro, in un’unica soluzione e non in due tranche, così da arrivare il prima possibile ad associare le funzioni;

–              di costituire un albo per i comitati e le associazioni che hanno accompagnato la nascita della nuova città, favorendo partecipazione, adeguata informazione e controllo su ciascuna fase del percorso, oltre a prevedere la possibilità di essere auditi una volta l’anno dalla Commissione competente. Crediamo che rendere il procedimento il più trasparente possibile possa contribuire a vivacizzare ulteriormente il dibattito e a rendere più difficile la vita ai frenatori;

–              rimettere all’Assemblea dei Consiglieri comunali la decisione sul nome della nuova città, in caso di modifica della denominazione prevista dalla legge vigente.

Tutte queste proposte, illustrate sia nel corso di incontri che nelle sedute di Commissione, non sono state prese in considerazione. L’approvazione di un subemendamento che ha riscritto la legge ha fatto decadere i nostri emendamenti e anche venir meno la discussione sulle istanze avanzate dai Comuni. Col risultato di un testo ancora più confusionario che non fornisce alcuna certezza circa la nascita della Nuova Pescara al 2027.

I Consiglieri Regionali

Antonio Blasioli

Silvio Paolucci




RIUNIONE ORGANIZZATIVA in Questura

Incontro per la Tirreno – Adriatico 2023

Teramo, 23 febbraio 2023. Ieri mattina nella Questura di Teramo, come Consigliere delegato alla viabilità per la Provincia di Teramo, unitamente al dirigente Francesco Ranieri e  all’ Ing. Monica Di Mattia dell’Ufficio Tecnico, ho partecipato, per quanto di competenza dell’Amministrazione Provinciale e alla presenza dei rappresentanti delle Amministrazioni Comunali interessate all’evento, alla riunione promossa dalla Questura  cittadina per fare il punto e affrontare le problematiche organizzative relative alla organizzazione della 4° e 5° tappa della Tirreno Adriatica (Greggio – Tortoreto e Morro D’Oro – Sarnano / Sottotetto).

Nel corso della riunione abbiamo illustrato gli interventi che la Provincia sta mettendo in campo per assicurare la riuscita dell’importante evento sportivo, per la quale l’Amministrazione del Presidente Camillo D’Angelo, appena insediatasi, ha immediatamente provveduto ad attivarsi per anticipare i finanziamenti in programmazione, attingendo a tutte le risorse economiche ad oggi disponibili, attraverso i seguenti interventi:

    • Finanziamento D.M.n.123 del 19 MARZO 2020. “. Finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane. Integrazione al programma previsto dal decreto ministeriale n. 49 del 16 febbraio 2018 registrato alla Corte dei conti 14/04/2020 e pubblicato sulla GU s.g. n.127/2020. Interventi di manutenzione straordinaria della infrastruttura in tratti saltuari.” ANNUALITÀ 2022 Manutenzione straordinaria viabilità delle strade provinciali: STRADA PROVINCIALE N. 10 CAVATASSI €. 200.000,00

    • Finanziamento D.M.n.123 del 19 MARZO 2020. “. Finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane. Integrazione al programma previsto dal decreto ministeriale n. 49 del 16 febbraio 2018 registrato alla Corte dei conti 14/04/2020 e pubblicato sulla GU s.g. n.127/2020. Interventi di manutenzione straordinaria della infrastruttura in tratti saltuari.” ANNUALITÀ 2022 Manutenzione straordinaria viabilità delle strade provinciali: STRADA PROVINCIALE N. 13 RIPATTONI €. 100.000,00

     • ’D.M. n. 49 del 16 Febbraio 2018 – “Finanziamento di interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane” ai sensi dell’art.1, comma 1076, legge n.205/2017 – ANNUALITÀ 2022 – Lavori urgenti di Manutenzione Straordinaria viabilità delle strade provinciali: S.P. N. 22/C DI PROPEZZANO. €. 75.000,00

    • ’D.M. n. 49 del 16 Febbraio 2018 – “Finanziamento di interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane” ai sensi dell’art.1, comma 1076, legge n.205/2017 – ANNUALITÀ 2023 – Lavori urgenti di Manutenzione Straordinaria viabilità delle strade provinciali: S.P. N. 21 DEI CAVALIERI. €. 100.000,00

    • Programma Triennale della Viabilità Regionale 2008-20010. Deliberazione n. 101/4 del 29/04/2008. Intervento n.1, Tab B4, annualità 2009 – Provincia di Teramo – Interventi di Straordinaria Manutenzione sulla S.P. N.22/B DI MORRO D’ORO . €. 150.000,00

Prosegue inoltre l’interlocuzione già avviata dall’Amministrazione provinciale con la Regione Abruzzo, per reperire ulteriori fondi aggiuntivi da impiegare su ulteriori tratti di strada interessati dal percorso della gara, e attraverso cui sono stati richiesti i seguenti finanziamenti:

4° Tappa GREGGIO-TORTORETO

    • S.P. 8 del Salinello € 100.000,00;

5° tappa MORRO D’ORO – SARNANO-SASSOTETTO

    • S.P. 13 DI RIPATTONI tratto S.P.n.80-Bellante paese e tratto Bellante paese-S.P.n.8    € 100.000,00;

    • S.P. N. 57 DI ROZZI tratto S.S. n.259-Ancarano in comune di S.Egidio alla Vibrata € 100.000,00;

    • S.P. N. 1/B ANCARANO-TRONTO  € 300.000,00.

Il nuovo orizzonte che ci siamo posto e su cui stiamo già lavorando, è di far partire tutti i lavori finanziati e di mettere mano alla programmazione, perché tutti i progetti cui stiamo lavorando siano velocemente tradotti in opere al servizio della collettività provinciale.




SALVARE I TRABOCCHI dalla Bolkestein si può

La strada è indicata nella stessa direttiva: incontro a Roma alla Camera dei deputati

Roma, 23 febbraio 2023. Salvare i trabocchi. Trabocchi e Bolkestein, una soluzione a portata di mano è il tema dell’incontro che si è svolto nel primo pomeriggio di ieri a Roma nella Sala Matteotti della Camera dei deputati. Un incontro nato per cercare, insieme, una soluzione per stralciare i trabocchi dalla direttiva Bolkestein, che impone l’obbligo di affidare in concessione il demanio marittimo per scopi turistico-balneari, attraverso procedure di evidenza pubblica europee.

Alla riunione presenti parlamentari, assessori, consiglieri regionali, sindaci e rappresentanti di associazioni e del mondo economico e produttivo: da Rocca San Giovanni, Fossacesia, a Torino di Sangro, Vasto , Pescara e Giulianova. Presenti anche diversi traboccanti. Ad organizzare e coordinare i lavori, Walter D’Amario, presidente del “Comitato tutela trabocchi d’Abruzzo”.

Ad aprire gli interventi, con un saluto, il deputato Giulio Sottanelli: “L’unicità dei manufatti – ha detto – richiede l’applicazione di un regime speciale. Ribadiamo l’impegno a salvaguardia di questo inestimabile patrimonio.

I trabocchi e i caliscendi rappresentano  un’offerta turistica unica che deve coesistere con le leggi. Occorre stralciare quindi i trabocchi dalla Bolkestein, lavorando, anche in Parlamento, in maniera sinergica. Tra l’altro il numero di queste antiche macchine da pesca è irrisorio e non va ad impattare sulla concorrenza”.

Ha evidenziato Diego De Carolis, docente di diritto Urbanistico al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Teramo: “è vero che i trabocchi sono inseriti  nel demanio pubblico, nel demanio marittimo, ma non sono assimilabili agli stabilimenti balneari. Necessitano di concessioni ma debbono seguire procedure differenti.  Sono ex palafitte frutto dell’ingegno umano, di gente che sfruttava le correnti per pescare  e sopravvivere. Sono strutture storiche, già protette e valorizzate, insieme al contesto ambientale in cui sono collocate,  da una legge regionale del ’94,  e sono patrimonio culturale. Alcune di esse sono vincolate dalla Soprintendenza. Per queste loro peculiarità è la stessa Bolkestein che prevede che è possibile derogare dalla direttiva e lo si può fare quando si tratta di beni o di legittimi interessi che hanno un carattere generale e non meramente economico”.

I trabocchi come bene immateriale Unesco. Giancarlo Pegoraro, direttore VeGal: “Sei regioni (Friuli, Abruzzo, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia ) presenteranno la candidatura a marzo 2023 per il riconoscimento di queste strutture – che cambiano nome (diventando caliscendi, bilance, padelloni) e caratteristiche nei diversi territori – come bene immateriale dell’umanità. Una candidatura  sostenuta e finanziata dal Fondo europeo per il mare”.

Interventi che hanno portato Walter D’Amario a chiedere al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, “un tavolo ristretto per redigere un documento da portare al ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, e quindi dal Governo, per un confronto tecnico e per sostenere le ragioni dell’Abruzzo e dei suoi trabocchi”.

Marsilio ha così concluso: “La Regione sostiene con forza la lotta per escludere i trabocchi dalla direttiva Bolkestein, poiché non possono essere considerati alla stregua di una struttura ricettiva qualsiasi. Essi sono strutture uniche nel panorama culturale dell’Italia e della costa adriatica. La storia dei trabocchi è arrivata fino a noi grazie all’impegno di famiglie che, per generazioni, hanno saputo tramandare l’arte e la cultura necessarie a preservare queste antiche e delicate strutture, eccezionali per funzione ed ingegno”.




DOPPIO APPUNTAMENTO Mondadori

Francesco Sole in Abruzzo: La storia d’amore che ti cambierà la vita

Pescara, 23 febbraio 2023. Francesco Sole, idolo dei giovanissimi e non solo, sarà in Abruzzo per una doppia presentazione del suo capolavoro “La storia d’amore che ti cambierà la vita” (pubblicato da Sperling & Kupfer): venerdì 24 febbraio alle ore 18.00 sarà ospitato dalla Libreria Mondadori di Pescara in via Milano, mentre sabato 25 febbraio alle ore 17.30 sarà presso la sede Mondadori di Ortona (Ch) a Palazzo Corvo, Corso Matteotti.

Adrian è uno di quei giovani che sembrano più maturi dell’età che hanno: elegante, ambizioso, determinato, sempre impeccabile. Carla, al contrario, con i pensieri tra le nuvole e la borsa piena di libri, trova ordine nel proprio caos, camminando disinvolta verso gli appuntamenti della vita, spesso con i suoi «cinque minuti di ritardo» (che in realtà sono almeno dieci).

Lei lavora come editor in una importante casa editrice, lui è avvocato in uno dei più prestigiosi studi legali di Milano. Entrambi trascorrono le giornate leggendo, con una differenza non trascurabile: lui revisiona aridi contratti, lei appassionate storie d’amore.

Quando un colpo di fulmine li travolge, Adrian e Carla, senza capirne fino in fondo il motivo, sentono il bisogno di tuffarsi l’uno nell’esistenza dell’altra e, poco dopo, di andare a convivere in una pittoresca villa nel cuore di Milano. Sembra tutto perfetto. Ma anche le cose più belle si rompono. Prima è una semplice incrinatura, poi è una ferita che si allarga silenziosa nel tessuto dei gesti quotidiani; alla fine il dolore arriva.

E le cose che si rompono senza fare rumore sono le più difficili da aggiustare. Una verità con cui Adrian è costretto a fare i conti il giorno in cui un terribile sospetto lo porta a dubitare dei sentimenti di Carla, a mettere in discussione ogni certezza e a fare cose di cui si pentirà, fino a convincersi di dover ricominciare tutto.

Cinque appuntamenti per rivivere, uno dopo l’altro, a distanza di anni, i momenti e i luoghi che hanno segnato la loro storia: è questo l’ultimo tentativo che Adrian decide di fare per cercare di guarire le ferite che lui e Carla si sono inflitti.

“Ma è possibile tornare a innamorarsi della persona che più di tutti ci ha fatto soffrire?”: a questa domanda sarà lo stesso Francesco Sole a rispondere, proprio lui che giunto all’ottavo romanzo, si riconferma un autore molto seguito e amato che anche l’Abruzzo potrà conoscere. Influencer, imprenditore e conosciuto dal grande pubblico televisivo per la sua conduzione di Tu si que vales nel 2013, ha partecipato anche al cast del film Forever Young di Brizzi.