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PIANO DI RIDUZIONE DELLE LISTE DI ATTESA e recupero prestazioni della Asl

Il Comitato ristretto dei sindaci: Sì all’obiettivo, ma è necessaria una verifica trimestrale delle fattibilità e degli obiettivi

Chieti, 23 febbraio 2023 Il piano industriale aziendale per la riduzione delle liste di attesa e il recupero della mobilità passiva 2023-2025 della Asl2 è stato al centro della riunione odierna del Comitato ristretto dei sindaci, tenutasi a Chieti nella sede della direzione generale. Al centro dei lavori il parere dei rappresentanti dei territori in merito al documento, che sintetizza le azioni che la Asl introdurrà al fine di ridurre il numero dei pazienti che sceglie di andarsi a curare fuori provincia e fuori regione.

“Il nostro parere è condizionato dalla concretizzazione in progress degli ambiziosi obiettivi sintetizzati dal piano – così il presidente Diego Ferrara, presente con il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli e quello di Vasto, Francesco Menna, presidente della Provincia di Chieti – E il sì che alla fine dell’illustrazione abbiamo deciso di dare, è comunque consapevole che questo documento di buoni propositi deve fare i conti con la tempistica e con risorse umane che sono ridotte al lumicino e da cui non si può prescindere per ottenere risultati, anche se si hanno a disposizione i fondi del PNRR. Per questa ragione abbiamo chiesto al Direttore generale una rendicontazione trimestrale dello stato dell’arte, un vero e proprio cronoprogramma da seguire e stimolare perché quanto promesso si realizzi.

Durante la riunione il Direttore ci ha confermato la disponibilità economica della Asl pari a 25 milioni di euro a sostegno di un piano di investimenti in attrezzature moderne e ristrutturazioni edilizie (ambulatori, studi specialistici, servizi sanitari) finanziato sempre con risorse PNRR, al fine di potenziare i servizi territoriali. Una parte di essi sarà utilizzata per ristrutturazioni del primo piano del vecchio ospedale Ss. Annunziata, un’altra per lavori di messa in sicurezza dell’ex Pediatrico, un’altra grande fetta andrà alla riorganizzazione di centrali operative territoriali, case e ospedali di comunità. Anche questo intento dovrà fare i conti con i tempi stretti della misura, per tale ragione abbiamo richiesto anche per questo un cronoprogramma veramente efficace e una strategia manageriale capace di misurare l’attuabilità e le criticità di quanto stabilito”.

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