Superando gli ostacoli del ghiaccio e degli alberi caduti
Fano Adriano, 25 febbraio 2023. La mattina di martedì 21 febbraio 2023, sulle Tracce di Riti e Culti Ancestrali nell’Abruzzo Contemporaneo, il nuovo progetto che stiamo portando avanti con Abruzzo Tourism storico – antropologico e di sviluppo turistico esperienziale, di promozione e tutela della memoria storica e delle tradizioni locali della società sviluppatasi alle pendici dell’Appennino Centrale abruzzese, cuore della cosiddetta Nazione Antropologica Italica, siamo stati, percorrendo il tragitto dell’antica via consolare Cecilia – Metella, a Fano Adriano, per visitare l’Eremo dell’Annunziata su Colle San Marcello, sito nel luogo dove secondo una tradizione locale, tramandata da generazione in generazione, sorgeva un antico Fanum (tempio pagano) dal quale deriverebbe il toponimo del Comune, sito nella cosiddetta Valle Siciliana. Dell’antico tempio rimarrebbero alcune grandi pietre squadrate tipiche delle costruzioni importanti nell’area appenninica dall’antichità fino agli inizi del Novecento.
A tal proposito, va però detto che se è chiara l’origine da Fanum (cioè tempio) della prima parte del toponimo Fano Adriano, la seconda parte Adriano, potrebbe derivare o dalla localizzazione geografica dell’Ager Hatrianus (terra di Atri), oppure dal Dio Adrano degli antichi Siculi (che abitavano la Valle Siciliana ben prima dei Pretuzi di origine umbro – sabella e ovviamente dei Romani), o dall’Imperatore Romano (Adriano o Traiano?), più credibile Traiano che compare con la “T” sullo stemma del Comune di Fano Adriano “FT” (che sarebbe stato erroneamente confuso col suo successore), in quanto avrebbe restaurato o edificato un nuovo fanum, dal quale deriverebbe il nome al paese.
Sul luogo dove sorgeva il Fanum, riutilizzando probabilmente alcune sue pietre sulla alta parete esterna settentrionale, sarebbe sorta una Chiesa, facente parte delle 7 chiese sorelle, ossia le 7 chiese dedicate al culto della Madonna (mutuato da quello preistorico delle Gran Madri agrarie) che ci sono nella zona e che sono 7 come le 7 F del motto del paese, e F come i “Fani” (templi) sui cui siti e/o resti sarebbero state edificate le 7 chiese. Scusate il gioco di parole e le ripetizioni necessarie. Le origini del culto delle 7 Madonne – Gran Madri si infittisce di misteri se si pensa che le 7 chiese sorelle sono site su delle alture orientate in modo tale da potersi vedere tutte fra di loro e posizionate in una particolare direzione in base alle costellazioni stellari; però sul culto delle 7 Madonne bisognerebbe fare una ricerca a parte.
Invece, vorrei incentrare l’attenzione sul fatto che, la visita all’Eremo dell’Annunziata, è stata possibile solo grazie alla grande disponibilità e gentilezza del Sindaco di Fano Adriano Luigi Servi e alla abilità e capacità della guida che ci ha accompagnato fino all’altipiano alla sommità di Colle San Marcello (965 mt slm) dove sorge la chiesetta.
Infatti, le condizioni erano difficoltose perché la strada era ancora ghiacciata in più parti all’ombra delle piante, e solo con un pickup comunale siamo potuti salire; inoltre, la via in mezzo al bosco era ostruita da alcuni alberi caduti che l’operatore comunale è riuscito a rimuovere velocemente, tagliandoli con la motosega, dimostrando una grande efficienza e spirito pratico nel suo lavoro come pochi, permettendoci di continuare la marcia, finché abbiamo raggiunto il pianoro dove sta l’Eremo dell’Annunziata e si respira ovunque il divino, circondati dalla natura e dalle vette del Gran Sasso, in particolare del Corno Grande, di Pizzo Intermesoli e dl Monte Corvo. Area bella non solo per la misticità del luogo e per il paesaggio meraviglioso, ma anche per fare un picnic in primavera ed estate nell’apposita area attrezzata.
Cristiano Vignali
Presidente di Abruzzo Tourism
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