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COSA RESTERÀ degli alberi di Pescara?

Resteranno solo le fotografie degli innumerevoli abbattimenti che stanno avvenendo nelle tante vie della Città?

Pescara, 27 febbraio 2023. I cittadini ci stanno inviando segnalazioni, da più punti: lecci abbattuti perché “malati”, pini che insistono in cantieri stradali; ripiantumazioni inesistenti, misere e lontane da una corretta progettazione del verde urbano.

È tantissima l’indignazione e la preoccupazione per quanto sta avvenendo.

Per tale motivo il Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara chiede conto all’Amministrazione comunale di Pescara di quanto sta accadendo:

– quanti sono gli alberi che sono stati abbattuti che dimoravano in aree di cantieri stradali e nelle   vicinanze?

– quanti sono gli alberi abbattuti corredati da relazione fitostatica e strumentale?

– quanti sono gli alberi che l’Amministrazione ha deciso di abbattere?

– a quanto ammonta il bilancio di perdita di assorbimento in termini di CO2?

– che utilizzo viene fatto del materiale legnoso rimosso da parte delle ditte incaricate?

I cittadini sono più che consapevoli che le loro strade rimarranno senza ombra per almeno 20 – 30 anni, che le prossime estati renderanno roventi e perciò incalpestabili i bei marciapiedi luccicanti.

Non saranno certo i nuovi piccoli agrifogli o i bambù che pianteranno a evitare le morti per le ondate di calore (nel solo 2017 Pescara ha visto un aumento della mortalità del’11% a causa dell’isola di calore).

Il Coordinamento ricorda anche che tali abbattimenti generalizzati vanno contro la recente sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 27 ottobre 2022, n. 9178 ,  la quale stabilisce che il taglio degli alberi deve essere motivato da adeguata istruttoria tecnica e strumentale.

L’Amministrazione comunale risponda ora ai quesiti, perché ha il dovere di essere trasparente e rendere pubblici i dati fin dal suo insediamento.

Cosa che comunque per legge dovrà fare a fine mandato, con obbligo di pubblicazione del Bilancio arboreo, dando conto di quanto accaduto.

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