DAL MINISTERO DELLA CULTURA 500 mila euro

Importante contributo economico finanziato nell’ambito del Pnrr, riconosciuto dal Ministero della Cultura soltanto a tre comuni abruzzesi tra cui spicca quello di Cerchio, destinato al Museo Civico etnografico

Cerchio, 4 febbraio 2023. I fondi saranno utilizzati per tutelare, conservare e trasmettere alle future generazioni, la memoria identitaria in sintonia con il principio dello sviluppo moderno che, tuttavia, valorizza il radicamento culturale locale.

Il territorio marsicano è strettamente connesso con gli altri beni culturali; pertanto, il nostro è solo l’inizio di un importante percorso innovativo, volano di sviluppo turistico ed economico. Uno straordinario patrimonio del territorio, quello che il museo si prefigge da anni, che inizia ad avere i giusti riconoscimenti.

A comunicarlo è il sindaco Gianfranco Tedeschi, all’indomani dell’incontro con l’ambasciatore di Ucraina Andrii Yurash in visita presso il palazzo comunale.

Museo Civico di storia e civiltà contadina – Comune di Cerchio




ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO dell’Ordine degli avvocati della provincia di Teramo

Si sono concluse in serata, nell’aula “Falcone e Borsellino” del palazzo di giustizia, le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Teramo.

Teramo, 4 febbraio 2023. Dei 1.200 avvocati iscritti al foro teramano e chiamati a esprimere la loro preferenza durante i due giorni di votazione, si sono recati alle urne in 795. Una partecipazione eccezionale, che ha espresso apprezzamento per il lavoro del Consiglio uscente.

Le elezioni del 2019 videro alle urne poco più di 800 avvocati iscritti al foro teramano, i quali scelsero fra tre liste e 60 candidati. Questa volta, invece, c’era un’unica lista (“Avvocati Insieme” che propone la rielezione del presidente uscente, Antonio Lessiani) e 20 candidati (15 dei quali appartenenti alla lista).

Al termine delle votazioni sono stati eletti 15 consiglieri, che resteranno in carica per 4 anni. Ecco i loro nomi (con le preferenze ricevute): Antonio Lessiani (555), Gianluca Reitano (432), Serena Monina (348), Mario Cheng Chi Chang (348), Rita Capanna Piscè (340), Massimo Ambrosi (310), Gaetano Luca Ronchi (296), Elvio Fortuna (287), Nicola Rago (275), Stefano Franchi (269), Monica Passamonti (258), Franca D’Amario (254), Caterina Lettieri (242), Stefania D’Addario (205), Giulia Forlini (196).

Il nuovo Consiglio si riunirà nelle prossime settimane per eleggere presidente, consigliere segretario e consigliere tesoriere.




SPORT E ALIMENTAZIONE a Casa Sanremo torna il format

Inviato dal Prima del Festival è l’ora del Bellessere

Sanremo, 4 febbraio 2023. Bellessere, il format di eventi dedicato all’educazione alimentare e allo sport, compie 20 anni e festeggia a Sanremo in occasione del Festival con una serie di incontri di approfondimento tra medici, trainer, aziende e sportivi. La medicina, l’economia e lo sport faranno squadra e si racconteranno ai professionisti del “Bellessere”: così, il prof. Alessandro Miani, Presidente SIMA (Società Italiana Medicina Ambientale) e Vito Amendolara, Presidente dell’Osservatorio sulla Dieta Mediterranea,  duetteranno assieme a Luca De Marco, presidente e fondatore di Dilc srl, Chiara Lisi, direttore tecnico di Naturhouse, e Anna Pasotti, Presidente e fondatore di Sostenibilità d’impresa.

Bellessere è un format che nasce da un’idea del giornalista Massimo Lucidi, direttore editoriale di The Map Report e Presidente della Fondazione E-Novation, in collaborazione con il medico e nutrizionista Luca Piretta, volto televisivo molto conosciuto ed apprezzato quando si tratta di alimentazione e wellbeing. Vari i temi che verranno affrontati: “se in questi giorni appare evidente in Europa un attacco al vino italiano che da alimento verrebbe a essere declassato a elemento cancerogeno”, dichiara Massimo Lucidi, “occorre ragionare in termini scientifici, con i giusti attori per capire come rilanciare un modello italiano di Bellessere, come vivere e mangiare in linea con le conquiste della scienza della nutrizione. Insomma, urge un evento che de-costruisca il concetto di Life style e si occupi del dialogo tra le parti – dalla scienza allo sport, passando per le imprese – che rendono possibile il nostro benessere.”

Gli fa eco Francesco Giardino, responsabile marketing di Caffè Kamo, appartenente a una storica famiglia che vanta una tradizione fatta di eccellenza e buon gusto sul Caffè italiano: “senza badare alle quantità che sono fondamentali per qualunque alimento, spesso nel nostro Paese assistiamo a processi sommari televisivi in cui vanno imputati periodicamente i capisaldi della nostra alimentazione che sono pure iconici della nostra cultura. I grani della pasta, la pizza, la mozzarella e pure il caffè. Ci tengo ad affermare senza smentita che il caffè come tutti gli alimenti di qualità in una dieta equilibrata faccia molto bene conferendo sostanze nutritive e accelerando processi in modo eccellente e forse esclusivo. E non dimentichiamo poi quanto il caffè concorra a conferire immagine al nostro Italian Life Style”.

Se tanti sono gli argomenti che la cronaca offre, a Sanremo le riflessioni di Miani e Amendolara saranno impreziosite dal contributo di interlocutori di alto profilo: Anna Pasotti, ad esempio, parla di sostenibilità d’impresa da molti anni, ben prima che il tema divenisse di moda. Pasotti ha uno straordinario curriculum fatto di consulenze ed esperienze vissute in tutto il Paese ed è nei fatti fiera paladina di quella via italiana alla sostenibilità che il format rivendica. Chiara Lisi, direttore tecnico di Naturhouse – realtà nata in Spagna – parteciperà in qualità di rappresentante di una multinazionale che ha fatto dell’educazione alimentare il proprio modello di business sviluppando in Italia una rete di assistenza con oltre 400 punti vendita di prodotti alimentari e integratori a supporto di 1.5 milioni di clienti: un caso di successo che merita di essere raccontato e condiviso.

Luca De Marco porta all’attenzione di Bellessere la propria esperienza di giovane che ha puntato tutto su innovazione e futuro facendo partire al Sud, venti anni fa, una realtà di commercio elettronico, la Dilc, che oggi è leader di settore e partner Amazon, con un campo d’azione che abbraccia più paesi. Tutte queste saranno forti testimonianze su come distribuire e promuovere prodotti e stili di vita salutari nel mondo che cambia. Ad ascoltare il dibattito che sarà ospitato a Casa Sanremo, l’hospitality House che la Rai realizza e mette a disposizione, affidandola al Consorzio Gruppo Eventi presieduto da Vincenzo Russolillo, vi saranno atleti, trainer e appassionati di sport. L’evento e le adesioni allo stesso saranno coordinati dal dottor Riccardo Giordano Buono, responsabile marketing Bellessere. Inoltre, saliranno sul palco assieme agli ospiti l’atleta bresciano Valentino Leonardi e il giovane dottore in Filosofia Pietro Tagliavini: sarà un confronto Sparta – Atene sul futuro e sull’innovazione?




GIORNATA CONTRO GLI SPRECHI alimentari, i consigli di Adoc

Controllare gli acquisti, imparare ad usare ciò che si compra e dare una nuova vita a ciò che non si usa più.

Monica Di Cola, Adoc Abruzzo: “È una scelta solidale ed ecosostenibile”

L’Aquila, 4 febbraio 2023.  Sono cinque i consigli lanciati dall’associazione dei consumatori Adoc a livello nazionale e sostenuti da Adoc Abruzzo contro lo spreco alimentare, in occasione della giornata nazionale che si terrà domani 5 febbraio, per ribadire l’importanza della norma antisprechi (legge 166/2016) entrata in vigore a settembre del 2016. La Legge approvata definitivamente dal Senato il 2 agosto 2016 per recuperare prodotti alimentari e farmaceutici, nonché indumenti usati, per solidarietà sociale, prevede una serie di facilitazioni e incentivi per chi effettua scelte responsabili per ridurre gli sprechi e aumentare l’assistenza ai più bisognosi.

Controllare gli acquisti, partendo dalla spesa quotidiana o settimanale, imparare ad usare ciò che si compra e, se è possibile, dare a ciò che non si usa più una nuova vita: questo il monito di Adoc che si dice è a favore di scelte responsabili negli acquisti e di un uso attento dei prodotti acquistati. Sono cinque i punti che l’associazione dei consumatori consiglia di adottare non soltanto in occasione della giornata contro gli sprechi alimentari di domani:  analizza le tue abitudini, ti aiuterà a capire ciò che usi e consumi davvero; acquista ciò che davvero serve imparando a fare una spesa attenta; controlla il frigo e metti in evidenza i prodotti in scadenza, ti aiuterà a consumare quanto acquistato evitando di far scadere i prodotti; compra i prodotti di stagione, costano meno e aiutiamo il pianeta con risparmio complessivo delle risorse utilizzate; condividi ciò che avanza o non usi con chi ha meno, donare nuova vita alle cose può donare anche un sorriso.

”È iniziativa alla quale Adoc Abruzzo tiene molto – sottolinea la presidente Monica Di Cola – e che sosterremo nei prossimi mesi con una serie di eventi a sostegno della causa. Avere dei comportamenti responsabili è una scelta di vita necessaria per rispettare le risorse del pianeta e rispettare anche gli altri, a partire da chi ha meno. È una scelta solidale ed ecosostenibile, alla quale non possiamo più sottrarci se vogliamo bene al pianeta e a noi stessi”.




RANIERI CONFERMATO Segretario Cgil Abruzzo Molise

Eletto dall’Assemblea generale del sindacato al termine del congresso regionale dedicato al tema “Il lavoro crea il futuro”

Pescara, 4 febbraio 2023. Carmine Ranieri, dal 2018 segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, il primo dopo l’accorpamento del sindacato delle due regioni, è stato confermato alla guida dell’organizzazione regionale. Resterà in carica per altri quattro anni. Lo ha stabilito l’Assemblea generale del sindacato, nell’ambito del congresso che si è svolto ieri e oggi al PalaBecci di Pescara, dedicato al tema “Il lavoro crea il futuro”.

Nella giornata di ieri i lavori sono andati avanti tra dibattiti, interventi, tra cui l’intervista alla scrittrice Rita El Khayat, ed iniziative di vario genere, come lo spettacolo teatrale “Caprò” (regia Edoardo Oliva, autore Vincenzo Mambella).

Nella giornata odierna, oltre al dibattito interno, è intervenuto il Presidente dell’Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, che si è impegnato alla sottoscrizione di un protocollo che consenta un confronto continuo con le Organizzazioni sindacali sull’attuazione del Pnrr, il Coordinatore Regionale dell’Anpi, Fulvio Angelini, che ha rappresentato la necessità di tenere alta la guardia contro le derive neofasciste ed il Presidente della Associazione Brigata Maiella, che ha conferito alla Cgil Abruzzo Molise la carica di socio onorario. Particolarmente emozionante è stato l’intervento di Claudio Ferrante, responsabile dell’associazione Carrozzine Determinate, che ha affrontato i temi della disabilità e delle barriere architettoniche ancora troppo presenti nelle nostre città che relegano i disabili ad una condizione di prigionia.

Ha concluso i lavori Tania Scacchetti, Segretaria nazionale Cgil. A conclusione del congresso, l’Assemblea ha eletto il segretario generale.

Nel corso della sua relazione, Ranieri si è soffermato sul lavoro svolto in questi anni e su quello che il sindacato dovrà svolgere in futuro. Tanti i temi affrontati: dal lavoro, inteso sia come necessità di lavoro stabile sia come cambiamento del mondo del lavoro e nuovi lavori, alla sanità e fino ai grandi temi internazionali, come la pace, le migrazioni e la transizione ecologica.

Sul fronte lavoro, afferma il segretario, “se il buongiorno si vede dal mattino, con questo Governo la situazione è destinata a peggiorare: ci troviamo di fronte ad un Esecutivo che aumenta la precarietà, reintroducendo i voucher, proponendo di nuovo la possibilità per le aziende di stipulare contratti a tempo indeterminato acausali per 24 mesi e fino a 36. Ciò avviene – sottolinea – nonostante già oggi sette su dieci nuovi contratti sono a tempo determinato, l’11,3% dei lavoratori svolge un impiego part-time senza averlo scelto, il 10,8% degli occupati è sotto la soglia di povertà. È necessario aumentare i salari che sono erosi pesantemente dall’inflazione. Per fare ciò si devono rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro e ridurre le tasse sul lavoro”.

Il segretario si sofferma anche sulle nuove tipologie di lavoro. “Con la pandemia – evidenzia Ranieri – ha preso piede lo smart working, che piace sia alle aziende sia ai lavoratori. Tutto ciò porta nuove problematiche di cui il sindacato deve farsi carico. Sono inoltre in continua crescita i lavoratori autonomi e, tra questi, sono sempre più coloro che chiedono diritti. Questi lavoratori necessitano di risposte collettive in termini di tutele sociali e di avere un equo compenso che sia davvero tale. A queste esigenze dobbiamo rispondere – osserva Ranieri – Vi è la necessità di una riforma del mercato del lavoro che sia complessiva e che abbia una visione globale che tuteli tutti i lavoratori”.

Inevitabile, poi, il riferimento all’emergenza sicurezza sul lavoro, perché, sottolinea il segretario, “non si può continuare a morire in nome del profitto di qualcuno. Servono più ispettori, più controlli, più sanzioni, più formazione, ma anche anticipo pensionistico per i lavori gravosi, meno precarietà, meno straordinari e una riforma dell’alternanza scuola-lavoro”.

Spazio anche all’autonomia differenziata, questione su cui “oggi siamo di nuovo chiamati in campo: l’Italia – sottolinea Ranieri – è una e indivisibile e difenderemo il Paese da chi vuole dividerlo e creare uno spezzatino, culturale e amministrativo, dei diritti sociali ed economici, allargando gli intollerabili divari territoriali già in essere”.

Tra i temi affrontati anche quello della sanità, con tutti i suoi problemi, dalla carenza di personale medico, infermieristico e sociosanitario alla necessità di un riequilibrio dei servizi ospedalieri. “Stiamo massacrando il Servizio sanitario nazionale per come lo abbiamo conosciuto – evidenzia Ranieri – Se non interveniamo, tra qualche anno ci troveremo una sanità pubblica fortemente depotenziata. La vertenza sanità deve essere la priorità per tutta la Cgil e a tutti i livelli, nazionale, regionale e territoriali, con l’obiettivo di fermare questa deriva“.

Non è mancato il riferimento all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: “Serve subito il cessate il fuoco e l’avvio di una conferenza di pace – afferma il segretario – Il popolo della pace deve continuare a riempire le piazze e deve diventare un fiume in piena. Noi non saremo tra coloro che non hanno provato a fermare lo sterminio delle armi”.

Sul fronte transizione ecologica, secondo Ranieri “dobbiamo essere tutti consci che le energie rinnovabili sono il futuro e che per eliminare le fonti fossili dobbiamo procedere ad un rapido passaggio alle rinnovabili, mentre la transizione energetica procede troppo lentamente”. Per quanto riguarda il fenomeno della migrazione, servirebbe una “discussione in Europa sull’accoglienza delle popolazioni migranti, unica via d’uscita concreta”, mentre oggi si assiste ad una “politica populista e piena di falsità, se consideriamo che dall’insediamento del Governo Meloni gli sbarchi sono aumentati del 50%”.

“Viviamo in un contesto molto difficile, è più che mai necessario mettere al centro il lavoro, la pace, la giustizia sociale, la solidarietà umana. È questo l’impegno ed il programma politico della Cgil Abruzzo Molise per i prossimi quattro anni”, conclude Ranieri.




GIORNATA PER LA VITA. L’Ecosistema nutrizionale della donna

Il 4 febbraio a Scerne di Pineto un congresso medico-scientifico. Domenica 5 febbraio una mattinata dedicata a tutta la famiglia

Teramo, 3 febbraio 2023. La Giornata per la Vita si celebrerà il 5 febbraio sul tema «La morte non è mai una soluzione. “Dio ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte” (Sap 1,14)». Per vivere insieme questo appuntamento e riflettere sul tema proposto, l’Ufficio diocesano di pastorale familiare propone due appuntamenti: un congresso nella giornata di sabato 4 febbraio e un momento per le famiglie domenica 5 febbraio.

Sabato 4 febbraio nella Sala Convegni della Fondazione Maria Regina, a Scerne di Pineto, si parlerà dell’Ecosistema nutrizionale della donna: un viaggio che dura una vita. Saranno presenti al congresso studiosi provenienti dai Dipartimenti di Ostetricia e Ginecologia delle Università di Ancona, Chieti-Pescara, Ferrara, L’Aquila, Pavia, Roma Campus Biomedico, Roma Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Università “La Sapienza” e Roma Tor Vergata. Si fornirà un’ampia panoramica dei problemi nutrizionali delle donne e delle relative soluzioni, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema, di prevenire le malattie legate alla nutrizione e incoraggiare stili di vita e scelte alimentari salutari per le donne di tutte le età. Ai lavori parteciperanno anche il Vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi e l’Arcivescovo di Ancona-Osimo Angelo Spina. Qui il programma del convegno: https://www.diocesiteramoatri.it/nutrizione/. Il congresso potrà essere seguito dalle ore 9.30 sul canale YouTube Diocesi di Teramo-Atri.

Domenica 5 febbraio nella Piccola Casa Santa Maria Aprutina di Teramo appuntamento per tutta la famiglia a partire dalle 9.30, con momenti dedicati a ragazzi, giovani e adulti, organizzato dall’Ufficio Famiglia in collaborazione con l’Azione Cattolica diocesana. Si rifletterà sull’importanza di una cultura della vita partendo dal messaggio dei vescovi in occasione della 45esima Giornata per la vita. Scrivono i presuli: “In questo nostro tempo, quando l’esistenza si fa complessa e impegnativa […] Quando si acuiscono le ragioni di conflitto tra i popoli… i potenti e i mercanti di morte ripropongono sempre più spesso la “soluzione” della guerra, ma il Signore ci indica una strada diversa: dare non la morte ma la vita, generare e servire sempre la vita anche quando la sperimentiamo fragile, minacciata e faticosa”.

A seguire la consueta Marcia della pace che accompagna da anni le iniziative per il mese della pace dell’Azione Cattolica diocesana. Il corteo arriverà al Duomo di Teramo per la Santa Messa delle ore 12.00 presieduta dal Vescovo Lorenzo Leuzzi.




ENTRATA GRATUITA per #domenicalmuseo

Munda – domenica 5 febbraio

L’Aquila, 3 febbraio 2023. Il 5 febbraio si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese. Il MuNDA, Museo Nazionale d’Abruzzo,  sarà aperto nei consueti orari di apertura 8.30/19.30, ultima entrata ore 19.00.

Nell’ultima sala è possibile vedere il nuovo allestimento   Il secondo Ottocento in Abruzzo con le recenti  acquisizioni di Patini, Barbella e Tiratelli  che concludono idealmente il percorso museale.

Per ulteriori informazioni e per aggiornamenti sulle attività del museo:

museonazionaledabruzzo.cultura.gov.it

www.facebook.com/MundaMuseoAQ

www.instagram.com/munda_museonazionaledabruzzo

Biglietto intero 4 €, ridotto 2€, gratuito al di sotto dei 18 anni




ACCORDO CON HARVARD Medical School

Borsa di studio in network medicine finanziata da imprenditore italo-americano

L’Aquila, 3 febbraio 2023. L’Università dell’Aquila formalizzerà un accordo con la Medical School dell’Università di Harvard, negli Stati Uniti, grazie al quale ogni anno i propri studenti e le proprie studentesse iscritti/e ai corsi di laurea delle aree scientifiche e bio-medicali potranno frequentare un semestre nel laboratorio diretto dal Prof. Joseph Loscalzo – cardiologo di fama mondiale, direttore del Dipartimento di Medicina e chief doctor al Brigham and Women’s Hospital, nonché titolare della Cattedra Hersey in Teoria e pratica della medicina presso la Harvard Medical School – e fare ricerca nel settore della Network Medicine.

Tutto ciò sarà possibile grazie alla filantropia di un imprenditore italo-americano di origini aquilane, Carlo Ruggeri, che finanzierà, grazie alla fondazione della sua famiglia, una borsa di studio (fellowship) di cui potranno usufruire gli studenti e le studentesse UnivAQ e che porterà il suo nome.

A presentare l’accordo sono stati, in una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Camponeschi, il rettore UnivAQ Edoardo Alesse; il direttore generale Pietro Di Benedetto; il prof. Bruno Rubino, prorettore delegato per gli Affari internazionali; il prof. Antonio Mecozzi, professore di Fisica della materia al Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC) di UnivAQ e già prorettore delegato; e lo stesso Carlo Ruggeri.

“L’idea” ha spiegato l’imprenditore italo-americano, che vive tra gli Stati Uniti e il suo paese natale, Cagnano Amiterno (AQ) “mi è venuta perché volevo sostenere questa nuova branca della medicina chiamata Network Medicine, di cui è pioniere il mio amico Joseph Loscalzo, titolare della cattedra di Cardiologia a Harvard, e al tempo stesso volevo realizzare qualcosa di concreto per l’Università dell’Aquila, l’università della mia città, dove ho anche studiato. Il rettore Alesse, i professori Rubino e Mecozzi e tutto l’ateneo si sono subito dimostrati entusiasti e disponibili ad accogliere la mia proposta, dando prova di modernità e apertura mentale. Per ora partiremo con la borsa di studio ma il mio intento è quello di sviluppare ulteriormente questa collaborazione, allargandola magari ad altri campi”.

“Questa borsa” ha afferma il rettore Edoardo Alesse “è rivolta principalmente a studenti e studentesse di area biomedica ma non esclude tutte le altre specializzazioni, dall’ingegneria alla fisica, dalla chimica alla matematica, per cui, nel bando che emaneremo a breve, daremo la possibilità di fare domanda anche a coloro che afferiscono a questi corsi di studi. Il nostro auspicio è che questo sia solo il primo tassello di una collaborazione che vorremmo ampliare e rafforzare ulteriormente, mettendo a disposizione anche le nostre risorse per essere sede ospitante di scambi con gli Stati Uniti”.

La Network Medicine è un approccio complesso allo studio delle malattie che spera di comprendere più profondamente le differenze nel modo in cui le malattie sono espresse nei singoli pazienti, prendendo in considerazione le diverse interazioni complesse tra tutte le molecole che creano il ‘fenotipo della malattia’, ovvero il modo in cui la malattia si manifesta. La Network Medicine presta attenzione proprio a quelle caratteristiche molecolari e cliniche che distinguono il modo in cui la malattia si manifesta in ogni singolo paziente. Questo permette di identificare obiettivi terapeutici unici che possono ottimizzare le conseguenze funzionali di qualsiasi intervento.

Carlo Ruggeri è nato a Torre di Cagnano Amiterno, in provincia dell’Aquila, e vive negli Stati Uniti da quando aveva 23 anni. Dopo essersi diplomato al liceo Classico “D. Cotugno” dell’Aquila e aver completato all’Università dell’Aquila il biennio di Medicina, si trasferisce negli Stati Uniti, dove frequenta il Rhode Island College, laureandosi in Tecnologia Medica. Dopo una breve carriera accademica e un’esperienza ospedaliera, inizia a lavorare nel campo dell’industria dei medical devices, ricoprendo diverse posizioni manageriali e amministrative in aziende multinazionali come Gilford Instruments, Ciba-Corning e Sclavo, del gruppo Enichem. Nel 1987 fonda la Vega Biomedical, azienda specializzata in diagnostica che, in seguito verrà acquisita dalla Elan Pharma, multinazionale farmaceutica di cui lo stesso Ruggeri diverrà presidente della divisione prodotti diagnostici. Dopo aver intrapreso una nuova esperienza imprenditoriale nel settore investimenti in Private Equity con la fondazione Trevi Health Ventures, nel 2010 fonda la Alcor Scientific, una delle società più importanti a livello mondiale nel campo della diagnostica. Di recente l’azienda è stata venduta parzialmente a un importante Private Equitiy Fund. Pur continuando a essere attivo nel campo dei medical divices, oggi Carlo Ruggeri si dedica principalmente al management della Torre Hldings, che gestisce gli investimenti e le attività filantropiche della sua famiglia. Insieme a sua moglie Angela, Carlo Ruggeri vive tra il Rhode Island e il suo paese natale, Cagnano Amiterno.




CONSEGNATI I LAVORI DELLA RIQUALIFICAZIONE DEL CAMPETTO della Villa Comunale

Si lavora al cantiere. Sindaco e assessore Rispoli: “restituiremo alla città un’area di aggregazione sociale attesa da anni”. L’albero caduto su via IV Novembre era fra quelli monitorati e su cui i lavori hanno anticipato i controlli

Chieti, 3 febbraio 2023. Consegnati i lavori di riqualificazione del campetto della Villa Comunale, la ditta sta allestendo il cantiere che entrerà nel vivo dalla settimana prossima con le attività previste dal progetto di rigenerazione dell’infrastruttura. Durante il transito dei mezzi, uno degli alberi di viale IV Novembre monitorato dal piano di manutenzione del verde redatto dagli agronomi incaricati dal Comune, è caduto ed è stato rimosso con l’intervento dei Vigili del Fuoco e l’ausilio della Polizia Municipale, senza danni alle persone.

“Consegnati stamane i lavori che interesseranno nei prossimi giorni il campetto della Villa comunale, che sarà riqualificato per tornare ad essere fruibile alla città – così sindaco Diego Ferrara e l’assessore Stefano Rispoli – Stamane con la ditta che si è aggiudicata l’intervento abbiamo fatto il punto delle attività che saranno operative già dalla prossima settimana: si provvederà a rimuovere il vecchio edificio che ospitava gli spogliatoi, oggi fatiscente e inagibile, nonché a ripristinare il campo rifacendo completamente il manto di gioco e creando una sorta di palcoscenico permanente nella parte addossata a villa Frigerj, in modo che si possa aggiungere a quella sportiva anche una funzione culturale, così che una volta finito possa ospitare eventi non solo sportivi, ma anche piccoli spettacoli e intrattenimento di vario genere”.

“Tali attività si aggiungono da quelle che già da qualche giorno sono in corso alla Villa comunale come il ripristino dei giochi rotti e dei tappetini anti-trauma divelti nelle due aree gioco vicino al laghetto e sotto Villa Frigerj e il riassetto del verde interessato dal progetto di riqualificazione anche della parte alta della Villa perché possa essere frequentata di più e recuperare il decoro che merita – spiegano gli assessori a Lavori Pubblici e Verde Stefano Rispoli e Chiara Zappalorto – Tali attività hanno anticipato le azioni di monitoraggio e controllo sul verde pubblico della zona, che è ricompreso negli interventi, perché per ridisegnare i percorsi interni, dovranno essere rimosse le alberature pericolose che sono state classificate in classe D, quella a massima pericolosità, già evidenziate e ricontrollate quelle che figurano in classe C. La pianta caduta su via IV Novembre stamane a seguito del passaggio di uno dei container della ditta incaricata dal lavoro al campetto, era fra quelli in classe C/D, che sarebbero stati controllati in questi giorni e le cui condizioni confermano la diagnosi stilata dall’agronomo incaricato dal Comune, che vedeva quello come uno degli esemplari a rischio, come la caduta ha dimostrato. La ditta ha subito attivato tutte le procedure volte a stabilire i danni causati dalla caduta per i conseguenti risarcimenti”.




ANDREA COSENTINO TORNA al Teatro Studio di Treglio con Telemomò

Ironia, risate, ribaltamento dei messaggi tv in uno spettacolo esilarante con il quale l’attore e regista si è aggiudicato il Premio Speciale Ubu nel 2018

Treglio, 3 febbraio 2023. La stagione di “Teatro Contemporaneo 2022/23”, a cura del Teatro del Sangro/Teatro Studio di Lanciano/Treglio con la direzione artistica di Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini, prosegue sabato 4 febbraio alle ore 21:00 con “Telemomò” di Andrea Cosentino. Nei panni dell’eclettico animatore di questo canale televisivo un po’ anarchico e alternativo, Andrea Cosentino tirerà fuori dalla sua valigia parrucche, Barbie e Big Jim, animali in miniatura, gambe di manichini e libri, spaziando con battute pungenti da un programma all’altro, dall’intrattenimento alla cultura, dall’intervista alla pubblicità. Lo spettacolo si terrà presso il Teatro Studio di via Abbazia a Treglio (Chieti); prenotazione obbligatoria al numero 340.9775471.

Telemomò è la prima televisione a filiera corta, autarchica, ecologica e interattiva. È il disvelamento esilarante della povertà del linguaggio televisivo che viene mimato mediante la povertà materiale di un teatrino d’animazione artigianale. Un cavalletto sul quale è fissata la cornice bucata di un televisore, dentro cui si affacciano primi piani reali e bambole di plastica che “tribbolano” sbatacchiandosi, mezzibusti televisivi fatti di barbie senza gambe, e ancora parrucche, giocattoli, pezzi di corpo e brandelli di oggetti. Telemomò è anche il pulpito dal quale lanciare improbabili proclami politici e surreali analisi sociologiche. Se la televisione ha fatto l’Italia di oggi, di lì si dovrà passare per disfarla.

Andrea Cosentino è attore, autore, comico e studioso di teatro. Si è soliti ascrivere la sua produzione al teatro di narrazione: Cosentino apparterrebbe dunque alla cosiddetta “seconda generazione” della narrazione, insieme con Ascanio Celestini, Giulio Cavalli, Davide Enia, Mario Perrotta. Tuttavia, Cosentino arricchisce e fonde il narrare scenico con una performatività derivata dal cabaret televisivo (non a caso ha anche partecipato alla trasmissione TV di Italia 1 “Ciro presenta Visitor”). In questo, il suo lavoro sembra piuttosto accostarsi a quella “non-scuola romana” cui alcuni hanno ascritto anche Daniele Timpano ed autori-attori eclettici come il pugliese Oscar De Summa.




A PIENO RITMO I LAVORI di realizzazione del collettore di via Parma

Questa mattina,  amministratori e tecnici hanno effettuato un primo sopralluogo. Nei prossimi giorni, l’interdizione temporanea del traffico nel tratto di lungomare interessato.

Giulianova, 3 febbraio 2023. Il progetto definitivo-esecutivo era stato approvato dalla giunta lo scorso ottobre. Oggi, dopo un leggero ritardo dovuto alla mancata fornitura di cassoni in cemento armato, la realizzazione del collettore delle acque bianche di via Parma, avviata a metà gennaio, procede a ritmo sostenuto. Questa mattina, il sopralluogo nel cantiere di amministratori e tecnici.

L’opera, per un investimento di 500.000 euro, rientra nel piano di rifacimento e manutenzione dei canali delle acque bianche presenti nel territorio comunale. I lavori dureranno circa tre mesi e, a breve, richiederanno l’interdizione temporanea del traffico nel tratto di lungomare interessata dai lavori.

“Si tratta di un intervento molto atteso – sottolinea l’ assessore Giampiero Di Candido – che finalmente vede la luce, con enormi vantaggi per la prevenzione degli allagamenti in città. Ringrazio per questo l’ Ufficio tecnico, i dirigenti, la giunta e, in modo particolare, il dottor Paolo Vasanella, che il progetto ha seguito con meticolosità, in prima persona”.

“E’ un’opera significativa, anzi indispensabile  – commenta proprio il consigliere, già Presidente del Consiglio comunale, Paolo Vasanella – Per vederne la realizzazione è stato necessario che trascorressero 25 anni e le sindacature di Cameli, Ruffini e Mastromauro. L’ Amministrazione Costantini ha portato a casa il successo e di questo ringrazio, in primis, l’assessore Di Candido. Il collettore, a beneficio di Giulianova e dei giuliesi, migliorerà grandemente il deflusso delle acque piovane che dalla collina corrono al mare. Troppe volte, la zona nord della città è stata teatro di allagamenti, con danni pesanti ad abitazioni, negozi, automobili, beni di varia natura. La promessa di una soluzione, oggi, può dirsi mantenuta.”

“Le opere pubbliche che non si vedono – conclude il Sindaco – sono a volte le più preziose. Questo sottoservizio sarà risolutivo per migliaia di cittadini e di famiglie, che potranno contare su una città più




AL NOBELPERLAPACE continua la rassegna strade 2023

Domenica 5 febbraio generazione disagio presenta dopodiché stasera mi butto

L’Aquila 03 febbraio 2023. Dopo la partecipatissima inaugurazione della scorsa domenica che ha registrato un beneaugurante sold out, torna domenica 5 febbraio alle 18.00 con il secondo appuntamento la quindicesima edizione di STRADE, la rassegna teatrale organizzata da Arti e Spettacolo e ospitata allo Spazio Nobelperlapace di San Demetrio ne’ Vestini. In programma Dopodichè stasera mi butto, prodotto da Generazione Disagio e Proxima Res di e con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Andrea Panigatti e Luca Mammoli; Riccardo Pippa regista e co-autore.

Lavoro pluripremiato, vincitore, fra l’altro, nel 2015 del Concorso nazionale Roma Playfestival, del Bando Teatro Off Artificio e della III Edizione del Bando “Le Citta’ Visibili”.
Uno spettacolo di cinica auto-analisi collettiva, irriverente, comico e profondo, che – presentato per la prima volta 9 anni fa – viene ogni volta aggiornato con riferimenti all’attualità e apre una riflessione personale e di comunità sulla lontananza fra la vita ideale e quella reale. Dal palco quattro personaggi conducono il pubblico in una folle partita a uno strano e innovativo gioco dell’oca.
Nell’arco dei 70 minuti di spettacolo si affrontano temi quali l’amore, la paura del futuro, il lavoro, la sessualità, la politica, la solitudine e l’indeterminatezza.
Un conduttore coinvolge gli spettatori per fare avanzare tre pedine umane sul tabellone: un dottorando, un precario e uno stagista attraverseranno imprevisti, prove collettive e prove individuali con un ritmo comico serrato e pezzi di improvvisazione basati su input che vengono dal pubblico.
Vincerà chi riesce ad accumulare più sfighe e perciò più “disagio”.
Le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono trattate con un meccanismo di ribaltamento paradossale: invece di risolvere i propri problemi o lottare per un mondo migliore i personaggi mettono in scena il lato peggiore e nichilista della nostra società: si abbandonano piacevolmente al disagio, lo difendono e orgogliosamente lo praticano con disciplina. Si ride del lato peggiore di ognuno di noi, sperando di seppellirlo alla fine dello spettacolo e di uscire con la voglia di migliorare la nostra vita.

I biglietti (costo 10 euro) sono acquistabili in prevendita presso la libreria Polarville in Via Castello all’Aquila o direttamente in teatro a San Demetrio. Per info e prevendita 348.6003614.




ENZO CARRA: dignità e intelligenza politica

di Giancarlo Infante

3 febbraio 2023

Enzo Carra ci ha lasciati. Noi gli dobbiamo molto per la dignità con cui fu costretto a subire umiliazione e disprezzo quando si ritrovò a divenire l’emblema di un prezzo pagato al populismo giustizialista che non ha portato né giustizia né una diversa qualità della gestione della cosa pubblica.

Su Politica Insieme, che egli seguiva quotidianamente, scrivemmo nel maggio 2021 (CLICCA QUI) che egli “dev’essere considerato una delle più grandi vittime di quel sistema violento ed iniquo frutto del combinato disposto formato dalla volgarizzazione e disumanizzazione della lotta politica, da un intervento non sereno da parte di taluni magistrati e da un insano sistema della comunicazione” e che dava una grande lezione di civiltà e di cultura politica quando invita a ragionare senza amarezze e in termini positivi.

L’occasione di questo commento era stata offerta dal suo intervento a seguito della vicenda di un politico scagionato da ogni accusa, ma con ben cinque anni di ritardo. E tutti noi sappiamo bene cosa voglia dire anche un solo giorno in cui sei bandito ed indicato a dito ingiustamente.

Enzo in quella occasione scrisse: ‘non passare da tintinnar di manette a bisboccia garantista, serve equilibrio’.

Enzo trovò la forza e la capacità di reagire non solo con dignità, ma anche in maniera politicamente intelligente, sapendo che il tempo è sempre galantuomo e che i valori di riferimento in cui si crede riempiono il vuoto creato da una carenza di umanità e del necessario rispetto altrui come, purtroppo, sta ancora a confermarci troppo spesso quella che chiamiamo politica.

Enzo merita un ricordo affettuoso come persona, ma deve essere anche indicato ad esempio su come un cristiano, politicamente impegnato, non perda mai la propria umanità e sa rispondere con un alto senso civico ad attacchi cattivi e infondati come quello che egli subì. Una conferma del suo valore umano e politico.




IL COMUNE PRECARIZZA i dipendenti dell’Usra

L’Aquila, 3 febbraio 2023. L’art. 57, comma 10, decreto-legge 4 agosto 2020, n. 104 (Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia) come convertito dalla L. 126/2020 a seguito della novella apportata dalla legge di bilancio 2023, proroga ope legis i termini del personale a tempo determinato in servizio negli Uffici Speciali per la ricostruzione fino al 31/12/2025.

Così ha fatto l’USRC, dando un minimo di stabilità al personale, stante anche la necessità di non perdere personale altamente formato in tema di ricostruzione.

Il Comune dell’Aquila, no. Per il Comune dell’Aquila le proroghe del personale dell’Ufficio della ricostruzione dell’Aquila sono più che dimezzate al 31/03/2024.  Perché? Non è dato sapere!!!!

Abbiamo provato a domandarlo al Comune con due note nelle quali rappresentando il diritto di questo personale a vedersi prorogati i contratti a tre anni, chiedevamo un incontro al fine di chiarire il quesito. Niente, il Comune tace, si rinchiude nel più assoluto riserbo e silenzio. Solo il Titolare dell’USRA ha risposto rendendosi disponibile ad un incontro congiunto.

Rimane l’insensatezza dell’atto compiuto dal Comune, di precarizzare ulteriormente il personale che lavora all’USRA e che è necessario, non solo ai fini della ricostruzione, che dovrebbe essere accelerata, ma anche per l’attuazione delle misure del PNRR di cui L’USRA è soggetto attuatore.

Il rischio che si corre è di perdere queste risorse, fatte da tecnici, amministrativi, informatici e contabili, che, vedendosi ulteriormente precarizzati, potrebbero scegliere di abbandonare USRA per migrare verso soluzioni lavorative più stabili, come già successo in passato, perdendo la città dell’Aquila personale altamente formato e accumulando ritardo nelle pratiche della ricostruzione.

Il Comune esca dalla sua Torre d’avorio e si confronti con le OO.SS. , dica cosa vuole fare, spieghi la ratio, se mai esista,  di tale insensata azione di precarizzazione.

Luca Fusari, Coordinatore regionale FF.LL. FP Cgil Abruzzo Molise            

Anthony Pasqualone,  Segretario Generale Fp Cgil L’Aquila




MADE IN ITALY: Cosa Rimane

Nel programma del Governo Meloni un dicastero dedicato: per la riconquista?

di Mira Carpineta

All’insediamento del Governo a guida Giorgia Meloni, tra le tante curiosità sollecitate dal nuovo corso politico, non è passato inosservato l’intento della Presidente sulla riconquista del patrimonio economico italiano che viene indicato come Made in Italy. Allo scopo di porre maggiore attenzione sull’oggetto di discussione, il Ministero dello Sviluppo Economico, affidato a Adolfo Urso, ha cambiato nome in Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Cosa si intende con tale definizione, innanzitutto? La società di servizi e consulenza KPMG, già nel 2012 indicava il Made in Italy come il terzo marchio più noto nel mondo dopo Coca-Cola e Visa.  Nel 2017 il Made-in Country Index però rilevava che l’Italia era scivolata al settimo posto e nel 2022 un altro studio di Brand Finance posizionava il primo marchio italiano più noto nel mondo, cioè Gucci, nella posizione 108.

Cosa è accaduto in dieci anni? Il Made in Italy viene definito il marchio delle 4 A: Abbigliamento, Alimentare, Automazione, Architettura. Questi quattro macrosettori riassumono tutto ciò che è possibile riconoscere nel mondo come “fatto in Italia”. In questi settori, infatti, trovano casa alcuni grandi prodotti e produttori di origine italiana.

Secondo dati del 2018, l’export della moda italiana – abbigliamento, calzature e affini –  ha un valore di 48,6 miliardi di euro (CCIIAA Milano – Promos). Le esportazioni dell’agroalimentare si aggirano sui 40 miliardi di euro (Nomisma). L’industria della macchina utensile, della robotica e dell’automazione  ha raggiunto quota 6.110 milioni di euro (Centro Studi & Cultura di Impresa) e infine il design italiano ha generato un valore di 22 miliardi di euro (CCIIAA Milano – Promos), ma nonostante questi dati così positivi, qualcosa si è inceppato, a causa di alcuni punti deboli che ne hanno determinato un significativo rallentamento: una diminuzione della produttività, una Pubblica Amministrazione poco “friendly” con il sistema imprese a causa di una eccesiva e spesso insostenibile tassazione e burocratizzazione, poca innovazione e rapporti inesistenti o conflittuali con le parti sociali.

Questo clima poco favorevole alle aziende ha avuto come conseguenza una progressiva perdita dei grandi marchi del Made in Italy per due ragioni essenziali: la delocalizzazione e la cessione dei brand stessi. La delocalizzazione è stata una scelta delle stesse imprese per contenere i costi eccessivi legati ai motivi di cui sopra (eccessiva tassazione e burocrazia), ma la cessione ha prodotto dei veri e propri cataclismi economici per molti settori.

La mancata percezione, tutta italiana, va detto, del reale valore dei marchi tricolore ha originato, di contro, una corsa all’acquisto da parte di chi invece, questo valore lo aveva ben chiaro. In un’inchiesta di TGCOM24  del 2020 si legge che “ il marchio italiano piace a tutti e in tutti i settori” ed elenca una lunga serie di quelli passati di mano: Fiorucci, Versace, Krizia, Ferretti, Gucci, Bottega Veneta, Pomellato, Dodo, Brioni e Richard Ginori acquisiti da Edwin International, Michael Kors, Marisfrolg Fashion Co, Shandong Heavy Industry-Weichai Group, il fondo francese Kering; La Rinascente dalla compagnia thailandese Central Group of Companies; Loro Piana, Fendi, Emilio Pucci e Bulgari di proprietà della LVMH; La giapponese Itochu Corporation ha fatto suoi altri marchi Mila Schon, Conbipel, Sergio Tacchini, Belfe e Lario, Mandarina Duck, Coccinelle, Safilo, Ferré, Miss Sixty-Energie, Lumberjack e Valentino S.p.A. E questo per il settore moda.

Per il settore alimentare Galbani, Locatelli, Invernizzi e Cademartori sono di Lactalis, acquirente della Parmalat nel luglio del 2011, mentre gli oli Cirio-Bertolli-De Rica sono passati nel 1993 alla Unilever, che poi li ha ceduti nel 2008 alla spagnola Deoleo, già titolare di Carapelli, Sasso e Friol. Anche l’Eridania Italia, società leader nel settore zucchero italiano, è passata poi in mani francesi. La Birra Peroni, comprendente i marchi Peroni e Nastro Azzurro, è stata acquisita dal colosso giapponese Asahi Breweries, mentre la Star, proprietaria di diversi marchi come Pummarò, Sogni d’oro, GranRagù Star, è stata acquistata dalla spagnola Gallina Blanca del Gruppo Agrolimen. Motta– di Buitoni e Perugina dalla Nestlè.

Per quanto riguarda le imprese finanziarie, già nel 2006, il gruppo Bnp Paribas acquisisce Bnl. Nel 2007, Credit Agricole prende il controllo delle banche Cariparma e Banca Popolare FriulAdria. Sempre nello stesso anno, Generali accetta l’offerta di Groupama per l’acquisto del 100% di Nuova Tirrena per 1,25 miliardi di euro. Anche Unicredit ha venduto Pioneer ad Amundi per un valore di 3,5 miliardi di euro.

Nell’industria, Italcementi è stata acquisita da HeidelbergCement. La Pirelli invece ha come nuovo socio ChemChina. A settembre 2016 la francese Suez ha acquisito parte di Acea mentre Magneti Marelli passa ai giapponesi di Calsonic Kansei. In campo energetico Edison entra a far parte degli assets francesi. 

Nell’industria dei treni, il made in Italy non esiste più. La Fiat Ferroviaria è controllata da Alstom. AnsaldoBreda è stata invece venduta alla giapponese Hitachi da parte di Finmeccanica. Per gli aerei, Etihad ha acquisito per tre anni Alitalia mentre la Piaggio Aerospace è dal 2014 in mano agli arabi di Mubadala. Per Lamborghini, invece la nuova casa è in Germania presso il Gruppo tedesco Volkswagen (dati dal master biennale in giornalismo della IULM a cura di Ilaria Quattrone). Italo è passata al fondo americano specializzato in infrastrutture Global Infrastructure Partners III funds, mentre sempre nei treni ad alta velocità, AnsaldoBreda è stata acquisita dalla giapponese Hitachi. Infine, per le infrastrutture, Telecom è controllata dalla francese Vivendi. Ma l’elenco è ancora lungo se si pensa che il numero dei marchi ceduti si aggira sui 120.

Unica eccezione a questa tendenza il caso Barilla, venduta nel 1971 a una multinazionale americana dai fratelli Pietro e Gianni Barilla per ragioni familiari, ma già otto anni dopo riacquistata dallo stesso Pietro. Questo mare magnum di imprese cedute e acquistate consolida, a quanto pare, il concetto della percezione del valore del Made in Italy che vede da una parte il Bel Paese che se ne priva e dall’altra il mondo che lo cerca e vuole possederlo. Oggi, con la nascita di un ministero dedicato, saprà il Governo Meloni invertire la tendenza e recuperare quel valore?




SPAZIO GOMMA apre a Roma

Una galleria di arte contemporanea inclusiva, green e digitale

L’Aquila, 2 febbraio 2023. Vendita a tiratura limitata, mostre, workshop e incontri per un mondo dell’arte sostenibile e aperto ai giovani collezionisti. Si apre con il fotografo dell’agenzia fotografica Contrasto Antonio Di Cecco a cura di Camilla Carè fino al 12 marzo

A Roma apre una nuova galleria d’arte contemporanea, uno spazio artistico di comunità: Spazio Gomma.

Dove c’era un’officina, da cui prende il nome, oggi il nuovo luogo artistico di via Dulceri 45, nel quartiere est della Capitale al Pigneto, si trasforma in uno spazio inclusivo, versatile, green e digitale. L’impresa, nata da un’idea di Camilla Carè, giovane curatrice con esperienze internazionali, nasce con lo scopo di promuovere e sviluppare la sostenibilità economica, ambientale e sociale nel settore del mercato dell’arte, intercettando le esigenze di una nuova fascia di collezionisti.

Ogni anno una disciplina: il 2023 sarà dedicato alla fotografia con il tema della natura e dei paesaggi in trasformazione, dell’ignoto e del rapporto con l’umano.

Si inaugura il 3 febbraio con le opere di Antonio Di Cecco, fotografo della prestigiosa agenzia Contrasto, nato nel 1978 all’Aquila. Le opere in mostra e in vendita a tiratura limitata hanno al centro il rapporto tra uomo, ambiente e tempo. Di Cecco sviluppa progetti sui processi di modificazione dei luoghi, oltre a occuparsi di fotografia di architettura e di paesaggio. Dopo aver esposto lo scorso anno L’Aquila. La forma dei luoghi presso l’Istituto Italiano di Cultura di Montreal, per cui è stato insignito dell’Urbanautica Institute Award, il fotografo aquilano è impegnato dal 2018 nel progetto Appennino presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max Planck Institut.

Ad Antonio Di Cecco, che espone allo Spazio Gomma fino al 12 marzo 2023, seguiranno altri artisti internazionali con altrettanti temi: l’artista multidisciplinare americana Brandy Eve Allen con il progetto Flora Nova, un insieme di musica e atmosfere pop tra fiori e corpi; l’attivista e artista poliedrica russa Alisa Gorshenina, in arte Alice Hualice, con una nuova produzione dal titolo The Gardner dallo stile poetico e bucolico. L’emergente Giulia Gatti, fotografa marchigiana che si muove tra l’Italia e il Sudamerica, presenta in esclusiva un lavoro sul femminile dal titolo Corazonada. Infine, il duo australiano con base a Melbourne Honey Long e Prue Stent in anteprima europea portano allo spazio Gomma Grotto, un’indagine sul post umano e sulla risignificazione del corpo delle donne.

Spazio Gomma

L’intento di Spazio Gomma è ispirare collezionisti nazionali e internazionali a investire nei talenti emergenti e mid-career italiani; sostenere lo sviluppo della carriera di artisti eterogenei, sia per identità che per discipline; sviluppare e promuovere l’accesso al mercato per una comunità più ampia di acquirenti. 

«Dopo esperienze professionale all’estero, ho deciso di aprire uno spazio informale, prendendo spunto dall’educazione all’arte come bene di investimento tipica del nord Europa» spiega la curatrice Camilla Carè. «Vorrei che Gomma diventasse un nuovo punto di riferimento della scena artistica romana, accogliendo e ricreando energia e fervore verso la pratica artistica. Nessuna nostalgia, questo luogo è innovativo e votato al digitale, sarà possibile, infatti, acquistare e seguire la clientela online con un servizio di art advisoring h24. Vogliamo fare anche altro, in modo che tutta la cittadinanza venga coinvolta, scardinando anche le vecchie logiche del mondo dell’arte: vogliamo essere inclusivi, trasparenti e aperti al mondo». 

Oltre alle mostre aperte al pubblico e alla vendita di opere d’arte con tiratura limitata, la galleria si vuole fare spazio di comunità nel tessuto urbano della Capitale: negli ultimi cinque anni, infatti, sono molte le imprese culturali che hanno deciso di investire nel Pigneto, dando vita a un distretto attrattore di creatività e innovazione. Corsi per bambini che vogliono scoprire la fotografia, workshop per diventare giovani collezionisti e investire nell’arte, laboratori incentrati sui temi delle esposizioni.

GOMMA è un progetto realizzato anche grazie a POR FSE Lazio 2014-2020 — Impresa Formativa. Il fondo promuove azioni sperimentali che impattino sul mondo del lavoro, al fine di sostenere processi di autoimprenditorialità in grado di creare nuove opportunità di occupazione, con particolare riferimento alla popolazione in età giovanile.

Biografia Antonio De Cecco

Antonio Di Cecco è nato nel 1978 all’Aquila, dove attualmente vive e lavora. Sviluppa progetti sui processi di modificazione dei luoghi e sul rapporto tra uomo, ambiente e tempo, oltre a occuparsi di fotografia di architettura e di paesaggio. È rappresentato dall’Agenzia Contrasto. Nel 2022 la sua mostra L’Aquila. La forma dei luoghi è stata esposta presso l’Istituto Italiano di Cultura di Montreal. Nel 2021 è tra i vincitori dell’Urbanautica Institute Award con il progetto L’Aquila. La forma dei luoghi. Dal 2018 è impegnato nel progetto Appennino presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max Planck Institut. Nel 2018 per il Kunsthistorisches Institut in Florenz ha realizzato la mostra online Fotografia e catastrofe. Antonio Di Cecco in dialogo con le collezioni della Fototeca a cura di Carmen Belmonte, Elisabetta Scirocco e Gerhard Wolf. Nel maggio 2015 le immagini del progetto In Pieno Vuoto. Uno sguardo sul territorio aquilano è entrato a far parte dell’archivio dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.

Francesca Esposito




RACCONTAMI UNA STORIA secondo appuntamento

Il progetto rivolto ai più piccoli nell’ambito di SquiLibri 2022/23

Francavilla al Mare, 2 febbraio 2023. Mentre si continua a lavorare per una nuova e seconda edizione di SquiLibri, il Festival delle Narrazioni di Francavilla al Mare si prosegue contestualmente con “Raccontami una storia”, iniziativa proposta per le scuole, nell’ambito del Festival, avviato lo scorso 16 dicembre con i più piccoli e che vede la collaborazione della casa editrice Chiaredizioni.

È l’Istituto Comprensivo F. Masci di Francavilla al Mare a aderire al progetto coordinato da Nadia Tortora: “Continua l’avventura nelle scuole, questa volta parleremo in modo romantico dei numeri, ed è solo il secondo appuntamento, al progetto aderiranno più di duecento ragazzi, è bellissimo vederli così partecipi ed attenti”.

La direzione artistica del progetto è di Peppe Millanta (Scuola Macondo di Pescara), che è anche ideatore dello stesso Festival delle Narrazioni; il tutto è possibile grazie al Comune di Francavilla al Mare, guidato dal sindaco Luisa Russo, e all’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino.

“E’ una grande soddisfazione vedere come anche i più piccoli si avvicinano pian piano al mondo della lettura, grazie anche all’impegno di figure professionali, come per esempio gli stessi docenti e non solo: è importante creare spazi di condivisione e di riflessione anche per coloro che, senza rendersi ancora conto, sono il nostro domani e su Francavilla faremo il possibile perché per i più piccoli ci sia sempre una possibilità, e coinvolgere così attivamente le scuole nel vasto progetto che è SquiLibri, è un grande passo”- commenta il sindaco Luisa Russo.

“Con questo progetto Raccontami una storia, possiamo concretamente dire che SquiLibri è un festival che sposa benissimo qualsiasi fascia d’età e su Francavilla lavoreremo affinché il libro sia occasione, per stare insieme, per parlarsi, per conoscere persone nuove e confrontarsi; dietro il libro c’è un mondo nuovo che va scoperto ed anche i più piccoli se ne rendono conto; il loro entusiasmo è la nostra gioia più grande e noi non li deluderemo”- spiega l’Assessore alla Cultura Cristina Rapino.

Il prossimo appuntamento per i piccoli studenti è previsto per la mattina dell’8 febbraio 2023, nel plesso San Franco dove con “Mi chiamo Uno ma non sono Primo” ci saranno nuovi momenti di grande condivisione oltre che di inclusione, vissuti direttamente tra i banchi di scuola.

Un libro divertente, brioso, che rende facile ricordare, ai bambini, le definizioni dei numeri: “Mi chiamo Uno ma non son Primo” sarà una lettura appassionante e formativa. I disegni di Emiliana Di Placido sono divertenti ed espressivi, umanizzano i numeri per renderli più concreti e facili da immaginare, e sono caratterizzati dallo stesso ritmo dinamico della parte narrativa.

La scrittura di Fabio Marini è appassionante, scorrevole, chiara ed efficace. Si tratta di un racconto breve che è articolato, strutturato con cura che sa rendere chiara la particolare condizione di Uno e, accanto a lui, di Zero.

In questo libro i numeri diventano protagonisti dotati di carattere, e particolarità che li rendono simpatici e possono addirittura provare emozioni.

Alessandra Renzetti




OGGI E DOMANI elezioni avvocati

Rinnovo del Consiglio dell’ordine degli avvocati della provincia di Teramo

Teramo, 2 febbraio 2023. Sono iniziate questa mattina e proseguiranno domani fino alle ore 14, nell’aula “Falcone e Borsellino” del palazzo di giustizia, le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Teramo.

Alle urne sono chiamati 1.200 avvocati iscritti al foro teramano, di cui il 48% è rappresentato da donne e il 52% da uomini.

In tutto si eleggono 15 consiglieri e il mandato dura 4 anni. Non ci sono novità normative rispetto alla precedente elezione che, invece, fu segnata dall’introduzione del limite del doppio mandato.

A candidarsi alla guida del Consiglio per il prossimo quadriennio (2023-2026) c’è la lista “Avvocati insieme”, che propone la rielezione del presidente uscente, Antonio Lessiani, e di cui fanno parte (di seguito elencati in ordine cronologico) Massimo Ambrosi, Rita Capanna Piscè, Mario Cheng Chi Chang, Elena Concordia, Franca D’Amario, Alessio De Iuliis, Giulia Forlini, Elvio Fortuna, Stefano Franchi, Caterina Lettieri, Serena Monina, Monica Passamonti, Gianluca Reitano, Gaetano Luca Ronchi.

Oltre ai nomi citati ci sono altri cinque candidati non collegati ad alcuna lista: Stefania D’Addario, Savino Antonelli, Nicola Rago, Fabiana Pechini e Giuseppe Olivieri.

Ciascun elettore può esprimere un numero di voti pari a 10, rispettando la rappresentanza di genere in rapporto di 6 a 4.

Una volta eletto, il nuovo Consiglio procederà nei giorni successivi all’elezione di presidente, consigliere segretario e consigliere tesoriere. 




CAMERATA MUSICALE SULMONESE settantesima stagione

Domenica 5 febbraio 2023 ore 17.30 Teatro Comunale M. Caniglia  Sulmona

Musiche da film Alessandro Quarta 5et.  Giuseppe Magagnino pianoforte, Michele Colaci contrabbasso, Franco Chirivi chitarra,  Cristian Martina batteria

Sulmona, 2 febbraio 2023. Con una fascinosa carrellata di musiche da film prosegue la programmazione della Camerata Musicale Sulmonese diretta dal M° Gaetano Di Bacco domenica 5 febbraio al Teatro Comunale M. Caniglia ore 17:30.

Il violino di Alessandro Quarta  con Giuseppe Magagnino al pianoforte,  Michele Colaci al contrabbasso, Franco Chirivi alla chitarra e Cristian Martina alla batteria ripercorreranno una selezione delle più belle colonne sonore di tutti i tempi, da Morricone a Piovani,  Bacalov,  Ferraris,  Tiersen,  Rota e PIazzolla. Musiche indimenticabili come C’era una volta in America, Nuovo Cinema Paradiso, C’era una volta il West di Ennio Morricone; di Nino Rota le due Suite Il Padrino e Amarcord-La Dolce Vita-8 e Mezzo; La vita è bella di Nicola Piovani; Il Postino di Louis Bacalov e poi ancora di Adalgiso Ferraris Oci Ciornie; Il Favoloso Mondo di Amelie di Yann Tiersen; la memorabile colonna sonora di Titanic  di James Horner ; di Dmitrij Shostakovic Eyes Wide Shut per concludere con Oblivion (da Enrico IV) , Jeanne y Paul (da Ultimo Tango a Parigi) e Libertango  di Astor Piazzolla.

Tutti gli arrangiamenti  dei brani sono curati da Alessandro Quarta, balzato all’attenzione del grande pubblico televisivo grazie al suo intervento al Festival di Sanremo 2019.

Nato come violinista classico Quarta a lungo si è mosso ai confini tra musica classica e altre forme di espressione musicale. Una personalità vulcanica e una grande creatività lo indirizzano ad una grande varietà di progetti e ora il suo repertorio varia dalla tradizione classica alle sperimentazioni nel blues, nel soul e nel pop.

Ha suonato con Roberto Bolle, con “Il Volo” e ha collaborato con stelle della musica internazionale come Lenny Kravitz, Carlos Santana, Celine Dion, Robin Williams, Joe Cocker, Liza Minnellli, Dee Dee Bridgewater, Toquinho.

PROGRAMMA

Ennio Morricone

C’era una volta in America

C’era una volta il West

Nuovo Cinema Paradiso

Louis Bacalov

Il Postino

Adalgiso Ferraris

Oci Ciornie

Yann Tiersen

Il Favoloso Mondo di Amelie

James Horner

Titanic

Nicola Piovani

La Vita è Bella

Dmitrij Shostakovic

Eyes Wide Shut

Astor Piazzolla”

Oblivion (Enrico IV)

Jeanne y Paul (Ultimo Tango a Parigi)

Nino Rota

Il Padrino

Suite Fellini (Amarcord-La Dolce Vita-8 e Mezzo)

Astor Piazzolla

Libertango

PROSSIMO APPUNTAMENTO

Alexian Santino Spinelli Group Teatro Comunale Maria Caniglia Domenica 12 febbraio 2023 ore 17:30

Fiorentina Galterio




IL FRATINO e la camomilla di mare

Il libro fotografico di Davide Ferretti e Vincenzo Iacovoni

Giulianova, 2 febbraio 2023.Nell’ambito del progetto Salvafratino Abruzzo, sarà presentato sabato prossimo, 4 febbraio, nella sala Bruno Buozzi di Giulianova, il libro fotografico di Davide Ferretti e Vincenzo Iacovoni Un piccolo eden a due passi da casa. L’oasi del fratino e della camomilla di mare. L’iniziativa è organizzata dal Wwf teramano con il patrocinio del Comune di Giulianova. Inizio alle 18. Ingresso libero.




IN ATTESA DI SANREMO, in Ucraina si continua a morire

di Domenico Galbiati

2 febbraio 2023

La lurida guerra di Putin miete quotidianamente vittime civili in Ucraina. Una guerra condotta con la fredda, metodica, lucida e perversa, determinata follia dell’assassino seriale. Ciò che distingue il serial killer dal criminale comune è un universo mentale di cui violenza e sadismo occupano l’ intero spettro, dal momento che costituiscono istanze vitali, in un certo senso connaturate al soggetto e, dunque, irrinunciabili. Con buona pace di coloro che aspettano aperture di Mosca ad una composizione pacifica del conflitto, che non ci saranno.

Peraltro, ha ragione l’editorialista del Corriere che, qualche giorno fa, ricordava come le “guerre per procura” non esistano e rappresentino, piuttosto, un costrutto concettuale falso e fuorviante, cui ricorrono coloro che vogliono nascondere a sé stessi dati di realtà incontrovertibili. Bisogna, infatti, mantenere per fermo che il conflitto ucraino altro non è se non la gratuita ed immorale aggressione della Russia, diretta a cancellare dalla vita e dalla storia un intero popolo. Nonché finalizzata a sobillare un ordine internazionale divenuto insopportabile nella misura in cui le proprie fantasie imperiali inciampano contro l’arretratezza di un sistema politico, sociale e produttivo che reca ancora le ferite che il comunismo sovietico ha storicamente inferto al popolo russo.

Una guerra non a caso condotta con la cinica, compiaciuta ed opportunistica indifferenza di grandi Paesi, quali sono la Cina, anzitutto, ma anche l’India e, da ultimo, perfino il Brasile di Lula. A dimostrazione di una complicità di fatto che conta di lucrare vantaggi strategici sul piano delle relazioni internazionali, grazie alla devastazione delle più elementari regole di convivenza che Putin mostra di poter ferire impunemente.

Un secondo punto va mantenuto fermo. Da parte dell’Ucraina e del suo popolo, il conflitto in atto non è una guerra, nel senso classico del termine, ma, al contrario, una lotta di resistenza e, dunque, difensiva. Si tratta di due fattispecie ben differenti.

Le guerre sono finalizzate al potere, al prestigio di uno Stato, alla sua espansione territoriale o al predominio geo-politico. La resistenza è diretta a preservare la vita, nella sua più immediata fisicità, la storia, la cultura, la dignità di un popolo e delle persone che, ciascuna nella sua incomparabile singolarità, gli danno forma.

Ora, se la guerra non è mai giusta, una lotta di liberazione non solo lo è, ma diviene addirittura necessaria e doverosa. Meritevole di essere fermamente sostenuta. Senza temere un crescente disorientamento, che pur c’è anche in certa opinione pubblica del nostro Paese, laddove il confine tra pacifisti ad oltranza, amanti del quieto vivere, e soggetti ermeticamente chiusi nella loro sorda indifferenza si è fatto talmente sottile da essere indistinguibile.

Può essere discutibile la motivazione che ha indotto la RAI ad invitare Zelensky alla saga nazional-popolare di Sanremo, ma è fuor di dubbio il dovere di quest’ultimo a non perdere occasione per ricordare e documentare il martirio del suo Paese. Sì, sia pure tra una canzonetta e l’altra, perché è la vita ad essere fatta così: ad intrecciare commedia e dramma, farsa e tragedia secondo un copione che travalica ogni supposta regia di cui vorremmo essere capaci.

La sofferenza del popolo ucraino com’è stata giustamente ospitata nelle auliche sedi dei Parlamenti, può essere altrettanto dignitosamente mostrata in una manifestazione che raggiunge l’ intimità domestica di milioni e milioni di italiani, senza temere che rechi offesa o distrutto all’intrattenimento canoro.

Domenico Galbiati

https://www.politicainsieme.com/in-attesa-di-sanremo-in-ucraina-si-continua-a-morire-di-domenico-galbiati/




INSEDIATO IL COMITATO Pari Opportunità

Prima riunione ed elezione del Presidente per il Comitato Pari Opportunità degli avvocati dell’ordine

Pescara, 2 febbraio 2023.Eletti all’unanimità Presidente Ilia Di Carlo,  Vicepresidente Marco Pellegrini, Segretaria e Tesoriere Francesca Chichiricó. Presenti tutti i consiglieri Gaetanina Angelucci, Cristina Celentano, Andrea Cocchini, Maria Croce , Mariangela Cilli, Maria D’Angelo, Mario Di Pietro, Giulio Fierini, Teresa Francese, Anna Chiara Granata, Maria Marchetti e Chiara Sabatini.

Professionalità eterogenee e già concretamente impegnate nel campo delle pari opportunità “per rendere concreta l’uguaglianza giuridica e sociale fra uomini e donne, al fine di rivendicare la differenza di genere, stabilire il giusto rapporto tra i sessi e dare rilievo alle pari opportunità come assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di tutti gli individui senza distinzione alcuna, abbattere le barriere culturali e favorire una vera inclusione delle persone con disabilità” così la neoeletta Presidente Ilia Di Carlo traccia la strada da seguire per questo quadriennio.




VOLONTARIATO OLTRE L’EMERGENZA. Passione, responsabilità, formazione e in-formazione

Auditorium del Castello, 4 febbraio 2023 alle 08:45

L’Aquila, 2 febbraio 2023. VOE è un evento, il primo di una serie, voluto fortemente dal direttivo, che ha come obbiettivo principale, oltre al confronto anche la formazione dei propri volontari e dei cittadini in materia di Protezione Civile.

La P.I.V.E.C è stata fondata il 21/04/1994 da un gruppo di persone con la volontà di impiegare il tempo libero per aiutare la società. Le attività della P.I.V.E.C. sono focalizzate sulla prevenzione e il pronto intervento in caso di calamità naturali e antropiche, come alluvioni e terremoti e lo spegnimento degli incendi boschivi.

L’associazione punta ad un potenziamento delle proprie competenze e capacità, integrando le attività “sul campo” con l’organizzazione di corsi ed incontri-convegni. L’evento vedrà l’alternarsi delle diverse personalità, protagoniste del Sistema di Protezione Civile Nazionale e Regionale. Ad aprire la giornata ci sarà il Ministro per la Protezione Civile le politiche del Mare, Nello Musumeci in videoconferenza e un delegato dal Capo Dipartimento Nazionale, Fabrizio Curcio, il responsabile dell’ufficio volontariato Sisto Russo.

L’evento è patrocinato dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Comune dell’Aquila e l’Università degli Studi dell’Aquila a cui P.I.V.E.C. deve sentiti ringraziamenti per il supporto.




MAESTRO DELLE MIE BRAME, alla ricerca di Federico Caffe

Teatro Gianni Cordova, sabato 4 febbraio alle ore 17:30.

Pescara, 2 febbraio 2023. La Sezione Italia Nostra L. Gorgoni ha organizzato l’incontro con Daniele Archibugi, autore del volume Maestro delle mie  brame, alla ricerca di Federico Caffe. Dopo i saluti di Massimo Palladini, Presidente della Sezione di Italia Nostra di Pescara, e di Maria Rita Carota, Assessore alla Cultura del Comune di Pescara, introdurrà l’incontro Silvestro Profico, ex allievo di Federico Caffè.

Sabrina Dei Nobili, giornalista de Il Centro, dialogherà con l’autore.

Durante l’incontro verranno recitati, a cura della Compagnia Torre del Bardo, alcuni brani dell’opera teatrale di Mario Moretti Gli occhiali del Professor Caffè, messa in scena nel 2004 per la regia di William Zola.  Ingresso gratuito. La cittadinanza è invitata a partecipare




UNIVERSITÀ DELL’AQUILA ACQUISTA il 65% della Reiss Romoli

L’ex scuola superiore diventerà un ecosistema di innovazione

L’Aquila, 2 febbraio 2023. Sarà l’ex scuola superiore Guglielmo Reiss Romoli, situata a L’Aquila in via Giovanni Falcone, a ospitare l’Ecosistema di Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l’economia diffusa in Italia Centrale Vitality, uno degli undici ecosistemi di innovazione nazionali finanziati con i fondi del PNRR.

Presentato ufficialmente a L’Aquila nel luglio 2022 e basato su un’organizzazione di tipo hub-spoke, il progetto Vitality, che può contare su uno stanziamento complessivo di 120 milioni di euro, vede la partecipazione di 23 partner, tra cui le nove università di Abruzzo, Umbria e Marche. Come hub del progetto, UnivAQ ha il compito di interagire con il ministero e governare i flussi economici da distribuire agli spoke, ovvero le altre università coinvolte.

A illustrare i dettagli dell’operazione sono stati, in conferenza stampa, il rettore Edoardo Alesse, il prorettore vicario Roberto Cipollone e il direttore generale di ateneo Pietro Di Benedetto. Hanno partecipato anche i professori Bruno Rubino, Antinisca Di Marco, Fabio Graziosi e Massimo Tivoli.

L’occasione, infatti, è servita anche per fare il punto sullo stato di avanzamento di tutti i progetti finanziati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza in cui è coinvolta l’Università dell’Aquila.

Il rettore Edoardo Alesse ha annunciato ufficialmente l’avvenuta acquisizione, da parte di UnivAQ, del 65% della proprietà dell’ex scuola Reiss Romoli, il centro di formazione internazionale fondato nel 1976 per iniziativa dell’allora STET che ha cessato le proprie attività nel 2009 e che, dopo il terremoto, è stato per breve tempo anche sede provvisoria dell’ateneo.

UnivAQ ha acquistato, per una cifra di poco superiore a 4 milioni di euro, la proprietà dell’edificio sede del centro didattico-direzionale della vecchia scuola e di uno dei blocchi dove erano collocate le residenze, per complessivi 12 mila metri quadri, ai quali se ne aggiungono altri 30 mila di terreni di pertinenza.

La porzione acquistata sarà interamente riqualificata grazie anche ai fondi accordati all’Università dell’Aquila dall’Agenzia per la coesione territoriale tramite un bando finalizzato al finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno in contesti urbani marginalizzati. UnivAQ ha partecipato con un progetto denominato Accelerate, volto proprio al recupero della ex scuola superiore Guglielmo Reiss Romoli, in partnsership con Comune dell’Aquila, CNR e Badel srl, la società proprietaria del complesso. In totale la cifra concessa dall’Agenzia per la coesione territoriale ammonta a circa 35 milioni di euro.

Il progetto di riqualificazione sarà, dal punto di vista del consumo di suolo, a impatto zero, perché non prevede l’edificazione di nuovi edifici ma la ricostruzione/ristrutturazione di quelli esistenti. Lo studio di fattibilità è stato realizzato dall’Università dell’Aquila mentre ad assumere il ruolo di stazione appaltante per la gara europea sarà l’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila (USRA), diretto da Salvo Provenzano.

Gli ambiti di intervento di Vitality, ha spiegato il prof. Fabio Graziosi, docente di Telecomunicazioni al Dipartimento di Ingegneria, scienze dell’informazione e matematica (DISIM) dell’Università dell’Aquila e presidente dell’omonima fondazione che coordina il progetto, sono quelli emersi dalle analisi delle strategie di sviluppo regionale in termini di imprenditorialità e innovazione, che sono state fatte partendo dal presupposto che Abruzzo, Marche e Umbria hanno caratteristiche socio-economiche, urbane e territoriali che le accomunano. In Abruzzo si è operato sulle macro ambiti della Salute, Automotive, Aerospazio e Cybersecurity, nelle Marche in quello della Qualità degli ambienti di vita e in Umbria su quello dei Materiali avanzati e innovativi”.

Ma Vitality non è l’unico progetto finanziato con le risorse del PNRR che vede la partecipazione dell’Università dell’Aquila.

C’è anzitutto il ICSC,  il Centro nazionale di ricerca in High Performance Computing, Big data and Quantum Computing, le cui caratteristiche sono state illustrate dai professori Massimo Tivoli e Bruno Rubino, docenti, rispettivamente, di Informatica e Analisi Matematica al DISIM.

Coordinato dalla Fondazione ICSC, che conta 51 membri fondatori distribuiti su tutto il territorio nazionale, provenienti dai settori pubblico e privato, dal mondo della ricerca scientifica e dell’industria, il Centro opererà a servizio dei settori strategici space economy, clima, fisica fondamentale, smart city, astrofisica, ambiente ed è organizzato su una struttura che prevede un hub con diversi compiti, uno spoke infrastrutturale e dieci spoke tematici, dedicati alla ricerca scientifica e allo sviluppo tecnologico in aree di interesse strategico. L’Università dell’Aquila è affiliata agli spoke 5 (Environment and natural disaster, dove è co-leader insieme all’Università di Bari) e 9 (Digital Society and Smart Cities). Le attività potranno contare su un’infrastruttura di supercalcolo di tipo cloud datalake, grazie alla quale gli utenti, avranno a disposizione risorse di calcolo virtualmente illimitate attraverso un sistema integrato e distribuito su tutto il territorio nazionale.

Infine, c’è il progetto SoBigData.it: Strengthening the Italian RI for Social Mining and Big Data Analytics, presentato in conferenza stampa dalla professoressa Antinisca Di Marco, docente di Informatica al DISIM. Il progetto ha l’obiettivo di rafforzare l’hub italiano della infrastruttura di ricerca europea SoBigData, coordinata dal CNR-ISTI e avente come obiettivo il sostegno alla ricerca innovativa e interdisciplinare di molteplici e complessi aspetti della società. SoBigData enfatizza il concetto di data science responsabile, considerando i valori etici come uno dei pilastri dell’uso affidabile delle analisi dei big data e delle tecnologie di intelligenza artificiale. UnivAQ è partner di progetto e creerà un nodo (data center) dell’infrastruttura di ricerca partecipando principalmente a tre laboratori tematici di ricerca: network medicine, Disaster response and recovery (valorizzando il lavoro fatto anche in Territori Aperti), Social Impact of AI and explainable machine learning.

“Naturalmente” ha affermato il rettor UnivAQe Edoardo Alesse “quelli del PNRR non sono i soli bandi in cui abbiamo ottenuti risultati positivi. Infatti, abbiamo partecipato con esito altrettanto positivo a numerosi altri bandi in ambito europeo, nel piano operativo per la salute, traiettorie 2, 3 e 5-Fondo sviluppo e coesione 2014-20 ed in collaborazione con le numerose aziende afferenti ai poli di innovazione Automotive, ICT/Spazio e chimico-farmaceutico in molte call nazionali e internazionali. Nell’ambito dei fondi complementari al PNRR, utilizzando il modello ad hub e spoke, siamo inoltre parte della rete per la costituzione dei 4 centri di ricerca localizzati nell’area del cratere 2016-17 nei comuni di Rieti (economia circolare e salute), Teramo (sicurezza e tecnologie agroalimentari), Camerino (scienza e tecnica delle ricostruzioni) e Spoleto (fruizione dei beni culturali e ambientali)”.




IN PRIMA ASSOLUTA l’Azione Sacra dedicata a Rodolfo D’Acquaviva Beato

Appuntamenti a L’Aquila e ad Atri. Venerdì 3 febbraio, ore 21.00 – L’Aquila, Basilica San Bernardino. Domenica 5 febbraio, ore 18.00 – Atri, Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta

L’Aquila, 2 febbraio 2023. Straordinariamente di venerdì a L’Aquila, l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese accoglierà il pubblico aquilano, per questa settimana, il 3 febbraio alle 21:00 nella Basilica di San Bernardino per una prima assoluta. Replica domenica 5 febbraio, ore 18:00 ad Atri nella Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta con il sostegno della Fondazione Tercas.

Con un cast quasi completamente abruzzese, formato dal tenore Riccardo Della Sciucca, dal basso-baritono Matteo Maria Ferretti, dalla voce recitante di Carlo Orsini con la partecipazione della Schola Cantorum G. D’Onofrio e del Coro Giovanile Piceno guidati dai Maestri Gianpiero Catelli e Claudio Bellumore, sotto la direzione di Cesare Della Sciucca, l’ISA presenterà Rodolfo D’Acquaviva Beato storia di un martire gesuita della famiglia d’Acquaviva di Atri, azione sacra composta dal giovane compositore abruzzese Federico Del Principio e dedicata alla vita del Beato Rodolfo d’Acquaviva, gesuita nato ad Atri nel 1550 e giunto missionario fino corte di Akbar il felice, gran Mogor dell’India, nella reggia di Fathipur dove fu ucciso nel 1583 e, in seguito, dichiarato beato.

Dice il compositore: In un periodo storico in cui gli accadimenti che si susseguono portano gli individui all’egoismo sociale e sono obbligati all’allontanamento fisico, ripercorrere il martirio del Beato Rodolfo d’Acquaviva non può che risvegliare la vera essenza della vita: il prossimo. La musica di questa opera osserva il comandamento dell’altruismo in cui l’impegno del singolo converge sull’armonia del tutto. È quello che da oltre 50 anni rappresenta l’Istituzione Sinfonica Abruzzese che ha accolto nella sua quarantottesima Stagione dei Concerti l’esecuzione dell’Azione Sacra come messaggio di condivisione dimostrandosi attenta e sensibile alle realtà del territorio abruzzese: dai solisti al direttore, dal librettista alla Schola Cantorum D’Onofrio per non parlare di Atri e L’Aquila che hanno dato i natali a uomini illustri della cristianità.

Completa il programma la Sinfonia in si minore per archi Al Santo Sepolcro RV 169 di Antonio Vivaldi e la Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore K. 543 di Wolfgang Amadeus Mozart.

I biglietti per il concerto aquilano sono in prevendita su ciaotickets.com. La vendita diretta è possibile presso la sede dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese in Piazza del Teatro, dalle ore 19 di venerdì 3 febbraio. Per info www.sinfonicaabruzzese.eu




RIFORMA SU AUTONOMIA DIFFERENZIATA, la Uil esprime preoccupazione

Il segretario regionale Michele Lombardo: No a disuguaglianze tra le regioni, sì alla crescita armonica del sistema economico e sociale. All’Aurum il seminario con la partecipazione della segretaria confederale Ivana Veronese

Pescara, 1° febbraio 2023. Si è tenuto questa mattina all’Aurum di Pescara il seminario di approfondimento sulla riforma delle autonomie differenziate tra le regioni, organizzato da Uil Abruzzo, con la partecipazione della segretaria confederale nazionale  Ivana Veronese.

Tante le preoccupazioni espresse durante l’incontro, organizzato nell’ambito dell’esecutivo regionale, relative alla possibile discrepanza tra le regioni e alle conseguenze irreversibili che l’approvazione della riforma potrebbe determinare. Un tema, quello dell’autonomia differenziata, che Uil Abruzzo guarda con attenzione. “La Uil  non ha una posizione ideologica contro l’autonomia, ma esprime la propria contrarietà alla bozza proposta dal ministro Calderoli – ha spiegato il segretario regionale Michele Lombardo – perché così com’è scritta pone in essere una condizione per la quale soprattutto le regioni del Centro Sud Italia, che sono già in una condizione di ritardo di sviluppo, rischiano di subire notevoli peggioramenti sui servizi essenziali, quali scuola e sanità, con effetti devastanti sotto l’aspetto sociale”. “Chiediamo invece – ha aggiunto –   livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. Questo sì che potrebbe portare ad un’autonomia che eviti di lasciare indietro alcune regioni, che permetta di avere una solidarietà costruttiva tra i vari territori e che garantisca la crescita armonica del nostro sistema economico, produttivo e sociale”.

La discussione ha ripercorso le criticità del disegno di legge attraverso gli interventi dell’esecutivo confederale regionale e dei segretari e coordinatori regionali e territoriali e delle singole categorie. Puntuale e condiviso l’intervento di Ivana Veronese, segretaria confederale Uil nazionale, che ha sottolineato l’impegno del sindacato a sollevare  i punti critici della riforma e a far comprendere a tutte le regioni, da Nord a Sud, quali sono le conseguenze, in caso di attuazione, per le regioni del Mezzogiorno. Territorio già in difficoltà rispetto all’erogazione di servizi essenziali, soprattutto in ambito sanitario, scolastico e del trasporto pubblico.

“Di questa riforma si sta discutendo al Consiglio dei ministri in maniera molto frettolosa  – ha spiegato Ivana Veronese – perché quando si parla di autonomia differenziata si deve pensare a garantire livelli di prestazioni essenziali a tutti i cittadini e come garantirli, ovvero con quali finanziamenti e rispetto a quale materia. La scuola, ad esempio, non è uno di quei temi da poter dare alle regioni come materia differenziata”. ”La nostra preoccupazione  – ha aggiunto – è che con questa fretta che c’è, si facciano solo danni e che si crei una crepa ancora maggiore per quelle regioni che già oggi fanno fatica a riconoscere i diritti delle prestazioni e i diritti sociali alle persone. C’è molta miopia e poca competenza. Basta pensare alle persone che operano e lavorano nel Mezzogiorno che di fatto sono costrette a  pagare per avere prestazioni sanitarie e altri servizi “.

“Dobbiamo alzare la voce – ha ribadito poi il segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo – è una riforma che ci riguarda molto da vicino. Tre quarti della popolazione abruzzese vive in aree interne e subisce da tempo la  dicotomia economico sociale tra aree interne e costiere. La riforma accentuerebbe le disuguaglianze che la nostra regione già vive”. “Come Uil Abruzzo – ha concluso Lombardo – abbiamo pianificato una serie di assemblee e incontri territoriali che si terranno a febbraio e marzo e che si concluderanno, ad aprile, con una giornata in cui ospiteremo il segretario nazionale Pierpaolo Bombardieri”.




CONTROLLI, SANZIONI e sequestri

Guardia costiera a Silvi e Pineto

Silvi, 2 febbraio 2023. Nel corso del mese di gennaio, i militari dell’Ufficio Locale marittimo di Silvi Marina hanno individuato, a seguito di segnalazione pervenuta da personale dell’Arta Abruzzo, 760 kg di pneumatici illecitamente smaltiti sull’argine del Torrente Cerrano e dopo aver notiziato la Procura della Repubblica di Teramo hanno interessato il Comune di Silvi per la bonifica dell’area, prontamente eseguita.

In una distinta operazione, eseguita congiuntamente al Comando di Polizia Locale di Pineto, sono state elevate 15 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di 4.665 euro, nei confronti di proprietari di natanti e titolari di concessioni demaniali marittime rilasciate per attività di alaggio in spiaggia. Inoltre, sono stati posti sotto sequestro e successivamente rimossi 13 natanti abbandonati sull’arenile, il tutto in violazione di norme attinenti al corretto uso del demanio marittimo. Anche in questo caso le aree sono state bonificate e restituite alla pubblica fruibilità.




TEATRO E CINEMA, via ai workshop

Con professionisti del settore all’auditorium Zambra. Primo appuntamento con il regista e drammaturgo Davide Iodice

Ortona, 2 febbraio 2023. L’Associazione culturale Duel organizza, in collaborazione con la società Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio, Lorenza Sorino, Davide Borgobello e con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli, il primo di una serie di workshop con professionisti in ambito teatrale e cinematografico; il progetto si estenderà da febbraio a giugno 2023, ogni appuntamento è a numero chiuso e si terrà presso il Cinema Auditorium Zambra di Ortona, gestito da Unaltroteatro.

“Questo è il primo di una serie di workshop che vogliamo portare all’interno del progetto UT FACTORY – spiega Lorenza Sorino. – La scelta di ogni artista è legata alla volontà di far arrivare, in un territorio come quello di Ortona e dell’Abruzzo in generale, professionisti di rilevanza nazionale che abbiamo incontrato durante il nostro percorso di formazione e di lavoro e per i quali nutriamo grandissima stima e affetto”.

Si parte con la due giorni dell’11 e12 febbraio con il workshop di Davide Iodice ossia, l’Enciclopedia delle Emozioni: “Questo presente ci consegna una società convalescente, fragile e bisognosa di aiuto, disorientata in un vero e proprio ‘dopoguerra delle emozioni’, in cui il distanziamento fisico si è fatto psicologico prima ancora che sociale. È più che mai urgente allora, ritrovare l’originaria forza catartica del teatro, risignificando la funzione terapeutica e sociale per cui quest’arte è nata: rimettere al centro del processo l’artista teatrale come specialista delle emozioni e della relazione” – spiega Iodice.

Come spiega la Sorino: “Davide Iodice l’ho incontrato la prima volta diversi anni fa in un progetto di formazione al Teatro Stabile di Napoli e il lavoro fatto con lui mi è rimasto “addosso” e resta per me un riferimento. La speranza è che lo diventi, grazie a questo incontro, anche per i giovani che vorranno partecipare al workshop”.

Davide Iodice è diplomato in regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma con il Maestro Andrea Camilleri, è tra i fondatori della compagnia Libera Mente di cui è stato direttore artistico. È stato co-direttore artistico del Centro di Ricerca Teatro Nuovo di Napoli. È ideatore e direttore artistico della Scuola Elementare del Teatro, conservatorio popolare per le arti della scena, progetto di arte e inclusione sociale. È responsabile dei progetti di arte e inclusione sociale per il Teatro Trianon Viviani.

Ha collaborato a vario titolo con Carmelo Bene, Leo De Berardinis, Carlo Cecchi, Roberto De Simone, con il maestro guarattellaro Bruno Leone e con danzatori e performers del Tanz Theater di Pina Bausch, della Compagnie Maguy Marin e del Mark Morris Dance group. Ha lavorato e lavora con il teatro in diversi luoghi del disagio, dall’Ospedale Psichiatrico S.Maria della Pietà di Roma al Carcere di Volterra, a quelli della Giudecca e di Nola, fino al dormitorio pubblico di Napoli e all’OPG di Secondigliano.

Alessandra Renzetti




CARMELA REMIGIO TORNA nel suo Abruzzo

Concerto sabato 4 febbraio al Tosti

Ortona, 2 febbraio 2023. Sabato prossimo, 4 febbraio, il soprano pescarese Carmela Remigio tornerà a cantare nel suo Abruzzo dopo oltre dieci anni dal suo ultimo concerto.

La serata è organizzata dal Lions club di Ortona ed è in programma al teatro Francesco Paolo Tosti, con inizio alle 21. Il ricavato sarà utilizzato per munire il reparto di Radiologia senologica dell’ospedale Bernabeo di Ortona di un impianto di filodiffusione.

Info e prenotazioni: 085 4212125. Biglietti su Ciaotickets.

“Nella mia terra torno sempre molto volentieri”, spiega la cantante, “perché è qui che ho tutti i miei affetti: la famiglia, gli amici. Un artista non ha fissa dimora, è un cittadino del mondo, ma deve avere un posto dove tornare e il mio è l’Abruzzo. In particolare, proprio vicino a Ortona ho scelto un piccolo rifugio vicino allo splendido mare Adriatico dove vengo a trascorre i rari momenti di riposo. Questo concerto di beneficenza non è solo il modo per donare il mio canto all’iniziativa del Lions club ma è anche un modo per stimolare il pubblico al contatto con la musica colta, in particolare la lirica”.

Il recital, con il pianista Michele D’Elia, propone brani di Bellini, Donizetti, Rossini, Massenet, Davide Remigio, Tosti, Cilea Puccini.

Carmela Remigio è uno dei più importanti soprani a livello internazionale. In questi giorni è stata impegnata ad Amburgo con l’orchestra Resonanz diretta da Riccardo Minasi con la Norma di Bellini in forma di concerto (il cast ha ricevuto 25 minuti di applausi) e, dopo Ortona, sarà di nuovo nel Don Giovanni di Mozart (nei panni di donna Elvira) a Reggio Emilia, con la regia di Mario Martone e la direzione di Corrado Rovaris. A seguire sarà alla Fenice di Venezia e al Carlo Felice di Genova.

Nel 2022 ha ricevuto il premio Piccinni e, per la versione discografica del Requiem di Bruno Maderna, il premio Abbiati conferitole dall’Associazione critici musicali italiani.

I critici musicali italiani già anni fa l’avevano premiata sottolineando: “tecnica, musicalità, convincente gioco scenico che le permettono di fornire prove di indubbio valore, sostenute dall’adeguata conoscenza dello stile di ogni partitura”.

Il programma:

“Vaga Luna che inargenti” e “Malinconia, ninfa gentile” di Vincenzo Bellini; “La Conocchia”, da Les Nuits d’été à Pausilippe di Gaetano Donizetti; “La promessa” e “L’invito” da Les Soirées musicales di Gioachino Rossini; “Méditation religieuse de Thais” per pianoforte solo di Jules Massenet; “Alla Mamma” (Minus song n. 11 per soprano e pianoforte dedicata a Maria Teresa Maragliano) di Davide Remigio; “Ideale”, “Non t’amo più”, “Sogno” e “L’alba separa dalla luce l’ombra” di Francesco Paolo Tosti; “Intermezzo sinfonico” per pianoforte solo, “Ecco, respiro appena… Io son l’umile ancella” da Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea; “Un bel dì vedremo” da Madama Butterfly di Giacomo Puccini; “Tu che m’hai preso il cuor” dal Paese del sorriso di Franz Lehar.