SI CONCLUDE CON UNA MOSTRA per cinque artisti ucraini

A Fontecchio il programma di residenza del MAXXI

Oggi (sabato4), domani (domenica 5), sabato 11  e domenica 12 marzo esposte le opere di Yehor Antsyhin, Lucy Ivanova, Petro Ryaska,  Andriy Sahaydakovskyy, Olena Turyanska. Fontecchio, Convento San Francesco, ore 11.00 – 17.00

L’Aquila, 4 marzo 2023. La relazione tra le distruzioni della guerra e quelle del terremoto. Il coraggio di rialzarsi e ricostruire. La speranza che tutto questo non succeda mai più. L’evocazione del dialogo tra i popoli per un futuro di pace. Il diritto alla libertà.

Sono alcuni dei temi delle opere di Yehor Antsyhin, Lucy Ivanova, Petro Ryaska, Andriy Sahaydakovskyy e Olena Turyanska, i 5 artisti ucraini protagonisti del programma di residenza a Fontecchio organizzato dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo con la collaborazione della Fondazione Imago Mundi, del Comune di Fontecchio e il sostegno del Ministero della Cultura.

Dallo scorso settembre i cinque artisti – individuati tra una rosa di nomi proposti da Solomia Savchuk Head of Contemporary Art al Mystetskyi Arsenal di Kiev e curatrice della raccolta Ucraina di Imago Mundi Collection e Maria Lanko, co-curatrice del Padiglione dell’Ucraina all’ultima Biennale d’Arte di Venezia – hanno vissuto e lavorato a Fontecchio, affascinante paese medievale arroccato su un’altura e immerso nel verde, che ha scelto arte e cultura come motore di sviluppo per ripartire dopo il terremoto.

A conclusione del programma di residenza, le opere realizzate durante questo periodo sono esposte a Fontecchio, nel medievale Convento di San Francesco, oggi e domani (sabato 4 e domenica 5) e ancora sabato 11 e domenica 12 marzo, dalle 11.00 alle 17.00.

All’inaugurazione di questa mattina hanno partecipato, insieme gli artisti, Bartolomeo Pietromarchi, direttore MAXXI L’Aquila, Sabrina Ciancone, sindaco di Fontecchio, Enrico Bossan, direttore artistico Fondazione Imago Mundi, la curatrice Solomia Savchuk, e ancora Valeria Pica, assessore alla Cultura del Comune di Fontecchio e coordinatrice delle residenze con Eleonora Farina dell’Ufficio curatoriale del MAXXI.

Nel corso della residenza, gli artisti hanno lavorato e si sono relazionati con il luogo, la comunità e la realtà culturale che li ha accolti. Le opere e i progetti, commissionati dal MAXXI e presentati in questo momento conclusivo del loro percorso in Italia, sono dunque frutto della loro esperienza e del dialogo quotidiano con il territorio. Non una vera e propria mostra, ma una condivisione del lavoro realizzato, delle riflessioni maturate, delle osservazioni condotte, dell’indagine sul passato e della previsione sul futuro come costruzione e ri-costruzione.

Le distruzioni della guerra o del terremoto, con la sostanziale differente causa dell’evento, responsabilità dell’uomo nel primo caso e dalla natura nell’altro; la realtà storica e socio-antropologica di Fontecchio; il paesaggio naturale e architettonico del Parco Regionale Sirente Velino; l’arte e la cultura italiana di ieri e di oggi: sono questi alcuni dei temi che gli artisti hanno individuato quali motori di ricerca e riflessione alla base dei loro progetti.

Le opere realizzate

La relazione tra Ucraina e Italia è fortemente presente nelle opere esposte, come nel dipinto Holding the rock (Sorreggere la roccia) di Yehor Antsyhin, 34 anni di Kiev che dice: “Durante la residenza ho avuto una forte sensazione di somiglianza tra italiani e ucraini. Questa somiglianza è nel sostegno reciproco delle persone e nel duro lavoro per il ripristino di ciò che è stato distrutto, indipendentemente dal modo in cui è stato fatto”. L’elemento dell’arco, tipico del paesaggio architettonico italiano, ha al suo centro una chiave di volta per sorreggere l’intera struttura e preservare l’edificio dal crollo: l’uomo. Il popolo ucraino, come quello italiano, porta il mondo sulle sue spalle, ha il coraggio di rialzarsi e ricostruire con la speranza che una tale fatica titanica nel prossimo futuro non sia più necessaria.

Il corpo di lavori Cosa farò con questa pietra di Olena Turyanska, di Leopoli (fotografie, testi, audio, un’installazione di sale e un’altra che evoca una finestra verso il paesaggio abruzzese) parte da una riflessione sulla prospettiva di Leon Battista Alberti per indagare la realtà storica e sociale del territorio di Fontecchio.

È ancora il borgo al centro delle opere frutto dell’eclettica creatività di Petro Ryaska, raggruppate sotto il titolo unico di With the right of exhibition along the roads of sheep paths (Con il diritto di esposizione lungo le strade dei tratturi). Foto, video, testi, poesie, disegni, documentazione di azioni svolte nello spazio pubblico, “performance-dipinti”, come le chiama l’artista, sono tutti percorsi di ricerca e di dialogo con il territorio di Fontecchio, con la sua storia, la sua comunità, la sua eredità culturale in una narrazione socio-antropologica del borgo.

Concepita come opera site specific è invece il corpo di dipinti The Third Son (Il terzo figlio) di Lucy Ivanova, che vive a Kiev: una contemporanea pala d’altare, che nello stile rimanda agli affreschi della chiesa, richiama il più recente utilizzo del Convento come ristorante. Lo stesso rimando dell’installazione The Last Supper (L’ultima cena) con la quale invita il pubblico a muoversi nello spazio dell’altare usato oggi come deposito per le suppellettili del ristorante.

È invece una richiesta di potente impatto quella di Andriy Sahaydakovskyy artista di Leopoli che, in primo piano sul tappeto che usa come tela, traccia una grande scritta in nero in lingua ucraina fatta con stencil: è la parola “Dialogo” che evoca la relazione silenziosa e difficile con l’assurda realtà della guerra oggi e ripone nello scambio con l’altro tutta sua fede per un futuro sereno e felice.

Talk

Alle 18.00 oggi, sabato 4 marzo, gli artisti insieme alle due curatrici, Maria Lanko e Solomia Savchuk, saranno protagonisti di un talk presso il MAXXI L’Aquila. Sarà questa l’occasione per ascoltare il racconto dell’esperienza e della relazione con il luogo e con la comunità che ha accolto il progetto. Con loro il direttore MAXXI L’Aquila Bartolomeo Pietromarchi, il sindaco di Fontecchio, Sabrina Ciancone ed Enrico Bossan, direttore artistico Fondazione Imago Mundi. L’ingresso al talk è libero fino ad esaurimento posti.




TRE GIORNI DI INIZIATIVE per festeggiare l’8 marzo

Dal Premio “Una Giuliese come esempio” ad un concerto di musica popolare, passando per la scrittura di Michela Sarti.

Giulianova, 4 marzo 2023. Sono tre, le giornate organizzate a Giulianova per dare il giusto rilievo all’ 8 Marzo, data universalmente dedicata alla donna. Ad organizzare gli eventi e gli appuntamenti sono la Commissione e l’ Assessorato per le Pari Opportunità, che il 13 marzo si avvarrà della collaborazione dell’Auer. 

Si parte mercoledì prossimo, 8 marzo, alle 17,30, nella sala consiliare del Comune, con la Prima edizione del Premio “Una Giuliese come esempio”, premio che, nel corso di una cerimonia, sarà conferito a due donne che sono esempio di alta professionalità e grande umanità. Entrambe riceveranno un’opera donata dal giovane Edoardo Ettorre.

Sabato 11 marzo  sarà invece la volta della presentazione del libro “Di coraggio vestita” di Michela Sarti, iniziativa che si terrà in sala Buozzi, alle 17 , organizzata per tornare ad accendere i riflettori sul fenomeno della violenza sulle donne.

Conclusione in musica lunedì, 13 Marzo, grazie alla collaborazione dell’ Auer, Associazione di volontariato per l’invecchiamento attivo. Dalle 16 alle 20, ancora al Kursaal, sarà di scena la canzone dialettale e popolare, italiana e straniera, che permetterà di guardare alla figura femminile con una prospettiva ed uno sguardo ogni volta diversi.




IL DESTINO DELL’AREA DEL CIRCOLO canottieri di Pescara

Appuriamo oggi dalle dichiarazioni della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della provincia di Chieti e Pescara, che intendono proseguire i tagli previsti nell’area del Circolo Canottieri di Pescara, nonostante i termini di Legge vietino abbattimenti da marzo a luglio per la protezione dell’avifauna.

Pescara, 4 marzo 2023. Ci stupiamo di come l’Ente dichiari di aver dato “massima diffusione” al progetto, perché sono state effettuate due conferenze stampa, che quindi vengono equiparate a un percorso condiviso. Ma ricordiamo che un percorso partecipativo  prevede invece un coinvolgimento diretto, un tavolo al quale i cittadini e le associazioni vengono chiamati per discutere degli interventi e permettere le osservazioni, che vanno inquadrate in un preciso schema codificato.

Diffusione a mezzo stampa non è un percorso partecipativo, ma mera informazione, e purtroppo gli Enti spesso confondono le due cose.

Il comunicato della Soprintendenza porta varie motivazioni per giustificare l’abbattimento, alle quali qui rispondiamo:

Gli alberi non  sono spontanei

Quasi tutti gli alberi che abbiamo a Pescara non sono spontanei, essendo città, tranne che per le parti di territorio più esterno e collinare. I paesaggi urbani godono della stessa dignità dei paesaggi naturali, e sono posti sotto tutela. Inoltre, nel nostro caso si tratta del Pino domestico, specie che da millenni caratterizza il paesaggio italiano anche archeologico, al punto che all’estero lo chiamano “pino degli italiani” e “pino dei romani”, fotografati e ritratti immancabilmente coi resti archeologici, acquedotti antichi in primis.  E’ specie che per bellezza, presenza e diffusione è ritenuta coralmente identitaria dell’italianità. Era diffusamente coltivata fin dall’antichità lungo le strade consolari e anche nelle zone portuali per via dei pinoli che consentivano ai naviganti la conservazione dei cibi assieme all’olio d’oliva, essendo entrambi batteriostatici, tradizione che ha dato vita, ad es.,  al pesto alla genovese.

Salute critica dei pini

Le criticità segnalate ben 4 anni fa non sono aggiornate. Gli alberi sono esseri viventi e non ci si può basare su una perizia desueta. Del resto, nessuno di noi si sottoporrebbe a un intervento chirurgico sulla base di una sola analisi, peraltro superficiale, vecchia di 4 anni. La recente pronuncia del consiglio di stato del 27 ottobre del 2022 scrive chiaramente che i tagli devono essere supportati da validi motivi e analisi documentate e strumentali (non è sufficiente la VTA, la valutazione visiva).

Rischio Archeologico

Non è l’esistenza degli alberi a dare criticità a una zona archeologica, semmai sono gli scavi per i cantieri edilizi, sottoservizi e altro.  Per  valutare concretamente un rischio occorre conoscere il pericolo, stimare attentamente il valore esposto, cioè i beni presenti sul territorio che possono essere coinvolti da un evento, e la loro vulnerabilità. Tutto questo non ricorre nella semplice presenza degli alberi che si vuole abbattere.  La città ha una densità di fabbricato notevole, una tra le più alte in Italia, difficile immaginare che siano gli alberi a creare rischio archeologico.

Tali argomentazioni sono comunque a corredo strumentale di una scelta progettuale che a prescindere vede i nostri Pini come impedimento alla visuale dell’edificio.

È su questa scelta che le associazioni e i cittadini chiedono di intervenire: se l’edificio verrà restituito alla città come dicono, venga rispettata la sua fruizione in modo vivibile, legata al benessere, all’ombra e al rispetto del nostro paesaggio.

Le associazioni: Archeoclub d’Italia sede di Pescara – Italia Nostra sezione “Lucia Gorgoni” di Pescara -Gruppo Unitario Foreste Italiane – G.U.F.I.- Associazione Mila Donnambiente – Le Majellane – Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio (CO.N.AL.PA), Comitato Strada Parco Bene Comune- Comitato Oltre il Gazebo No Filovia -Associazione Italiana Architettura del Paesaggio sezione Lazio Abruzzo Molise Sardegna (AIAPP LAMS)- La Gallina Caminante – A.S.T.R.A. Amici del Museo delle Genti d’Abruzzo – Saline.Marina.PP1 di Montesilvano –L’Albero bello – Associazione Culturale DEVA – FIAB Pescarabici – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta- Touring Club Italiano – Club di territorio di Pescara




RACCONTAMI DI TE in uno scatto

Alla sua terza  edizione: contest organizzato in occasione dell’8 marzo

Paglieta, 04 marzo 2023. È dedicato alla strage di migranti, 69 morti, avvenuta in Calabria, vittime del nubifragio di Steccato di Cutro,  la Terza  Edizione del contest fotografico:  “Raccontami di te in uno scatto”, iniziativa tutta al femminile, in occasione dell’8 marzo 2023,  Giornata Internazionale dei diritti della donna. In ogni edizione, il contest  esprime l’abbraccio di Paglieta, come gesto di solidarietà, a gravi  eventi che si verificano nel mondo.  A promuovere il concorso è  l’Amministrazione comunale di Paglieta, che dopo il successo ottenuto nelle passate edizioni lo ripropone anche quest’anno, con lo stesso format. Le foto che ritraggono le donne devono essere inviate al seguente indirizzo e-mail: raccontamidite.paglieta@gmail.com.

Ad oggi molte le adesioni che arrivano anche da fuori regione. Il  contest è libero, si può partecipare da tutta l’Italia. Lo staff organizzativo, già da una settimana,  è  al lavoro per accogliere e selezionare  le   immagini che evidenziano il fondamentale  ruolo che riveste la donna nella vita, nella società. Il materiale   dovrà pervenire alla su citata e-mail  entro le ore 15:00 di martedì 7 marzo 2023, specificando la partecipazione al contest:  “Raccontami di te in uno scatto”. L’iniziativa mira  a  sottolineare  come  la   figura  della donna  e il suo ruolo all’interno della società è sempre stata determinante nella storia umana. L’iniziativa, si svolgerà in modalità telematica, sulla pagina Facebook del Comune di Paglieta, dove verrà pubblicata, mercoledì  8 marzo,  tutta la raccolta di foto.

Ma cosa bisogna immortalare in uno scatto? Le piccole azioni quotidiane che  raccontano le donne  impegnate nell’essere mogli, compagne, amiche, mamme coraggio,  nonne, studentesse, che le ritraggano  in qualsiasi  ruolo. Ogni immagine è un valore aggiunto: ciascuna protagonista ha il proprio vissuto, caratterizzato da impegni quotidiani e lavorativi,  attività sportive e i diversi  hobby che arricchiscono le giornate di una donna. Chiunque può  a far parte dalla squadra:  “RACCONTAMI DI TE IN UNO SCATTO”: è  richiesto l’invio  di “uno scatto” che la rappresenti o che ritragga una donna, una figura familiare, amica.   Si possono candidare  fino ad un massimo di cinque fotografie per partecipante.

«È un contest organizzato per rendere omaggio all’essere Donna, ma anche per fermarci un attimo e riflettere su un dramma senza fine che ci ha colpito, pensando a  chi oggi non c’è più,   strappato via da un’  immane tragedia che non può lasciarci indifferenti», dichiara il sindaco di Paglieta, avv. Ernesto Graziani. « C’è tanta rabbia per la strage di migranti, che poteva essere evitata:  bambini, madri, qualcuna in stato di gravidanza,  nonne, uomini, che in cerca di una vita migliore, hanno lasciato le loro speranze in mare.  Forse qualcosa si poteva fare per salvare quelle persone. Con le foto del contest renderemo omaggio ad esse, alle vittime che hanno perso la vita al largo delle coste della Calabria».




CENTRO STORICO ABBANDONATO, la denuncia del M5S

Polo culturale e artigianale dimenticato dall’amministrazione Masci

Pescara, 4 marzo 2023. “Quello che dovrebbe essere il vero polo attrattivo della città, fatto di cultura, tradizioni e artigianato, vive nel più totale disinteresse da parte dell’amministrazione Masci e in balìa della trascuratezza”. Questa la denuncia dei consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo che, questa mattina, in una conferenza stampa convocata in Piazza Garibaldi hanno dato voce alle segnalazioni di residenti, operatori e commercianti ormai esasperati dallo stato di abbandono generale in cui vive la zona.

“Abbiamo voluto incontrarci qui nel luogo che, purtroppo, nei giorni scorsi è stato scena dell’ultimo schiaffo da parte dell’amministrazione comunale – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – con il taglio selvaggio di tutto il patrimonio arboreo che ci restituisce una piazza spoglia, simbolo del disinteresse a cui ormai da anni è condannato l’intero centro storico. Parliamo infatti di una zona che ha perso completamente la sua vocazione naturale di polo artigianale e culturale – prosegue Sola – con i pochi esercizi commerciali rimasti che soffrono quotidianamente il disagio della sporcizia, dell’abbandono di rifiuti, della mancanza di cura e pulizia delle strade, della mancanza di controlli e sicurezza e della desertificazione fatta di locali chiusi ed abbandonati tutt’intorno. Sintomo della totale mancanza di programmazione e progettualità sulla zona, da parte dell’amministrazione Masci”. Ma sono diversi gli aspetti coinvolti nella denuncia dei cinquestelle.

“Parliamo anche del mercato coperto di Via dei Bastioni – prosegue Paolo Sola – dove gli operatori rimasti fanno fatica a portare avanti la propria attività, in una struttura che reclama da tempo una riqualificazione e, soprattutto, una valorizzazione. Per anni si è chiesto infatti, ad esempio, di inserire al piano superiore, altri servizi o uffici pubblici distaccati che potessero favorire un flusso più ampio di persone e potenziali clienti, ma nulla è stato fatto in tal senso”.

“Il quartiere è stanco di finire al centro dell’attenzione solo per gli episodi, fin troppo frequenti, di spaccate e danneggiamenti ai locali – prosegue il consigliere Massimo Di Renzo – o per scelte che vanno nella direzione opposta alla valorizzazione, come quello che è successo in Piazza Garibaldi nei giorni scorsi e non solo”.

Il riferimento è al nuovo PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) che ha visto l’inserimento di tutta l’area tra Via dei Bastioni, Piazza Garibaldi e Via Monti tra le zone da destinare ad area pedonale durante i week-end. “L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione – prosegue Di Renzo – è di dare respiro alla cattedrale di San Cetteo, ma dall’altra parte si rischia di strangolare definitivamente le attività storiche della zona, lì dove allo stato attuale non c’è né una programmazione né una progettualità che possa attirare il passeggio necessario e rendere sensata una scelta di questo tipo”.

“Torneremo comunque a porre l’attenzione su queste urgenze – concludono i consiglieri pentastellati – anche nell’imminente sessione di bilancio, come fatto in tutte le precedenti,  perché si possano investire idee e risorse utili a riportare finalmente l’intera zona al ruolo centrale che merita”.




SCHLEIN MI HA SFRATTATO dal PD. Ora è un partito troppo di sinistra

Un’intervista concessa al giornalista Antonio Fraschilla nella quale Fioroni spiega il perché della sua uscita dal PD

Lascia il Partito democratico perché sente di aver ricevuto l’avviso di sfratto dalla neosegretaria Elly

Schlein. “Ho letto una sua intervista nei giorni scorsi nella quale criticava Stefano Bonaccini per aver fatto un evento con me, ho capito che per la mia cultura cattolica e popolare forse non c’è più spazio nel suo Pd e ne ho preso atto. Oggi il Pd per come è nato non esiste più, esiste un partito di sinistra e io tolgo il disturbo”.

L’ex ministro del governo Prodi Giuseppe Fioroni spiega a Repubblica perché lascia i dem e perché non ha intenzione di entrare al momento in altri partiti.

Fioroni, quindi ha deciso? Nessun ripensamento?

“Sono stato tra i fondatori del Partito democratico, un partito di centrosinistra. Un partito nato come scommessa di poter realizzare, facendo tesoro delle culture politiche del Novecento liberali, democratiche, popolari e socialiste, un nuovo soggetto per generare una nuova sintesi e costruire un ponte verso il futuro.

Questo era il Pd nato con Walter Veltroni eletto da 3,5 milioni di italiani alle primarie dem e con un risultato alle politiche del 35 per cento. Oggi non è più così e ne prendo atto”

Ma anche prima dell’elezione della Schlein si diceva che era pronto a lasciare.

“Si è vero, ma io ho creduto sempre nel Pd tanto è vero che ogni volta che mi dicevano che ero pronto a fare le valigie altri andavano via: Rutelli, D’Alema, Bersani, Speranza. Io ho sempre avuto la convinzione che il Pd fosse una forza plurale fino a quando ognuno di noi poteva testimoniare i propri valori. Ci sono stati scontri, non lo nego: penso a quando durante la segreteria di Matteo Renzi ho votato no all’adesione ai socialisti europei, proprio per la convinzione di voler mantenere fede alla costruzione di un percorso popolare e cattolico dentro il partito”.

Lei usava spesso la battuta: “Me ne vado quando mi cacciano”. Ma Schlein non l’ha cacciata no?

“Io ero convinto che la Schlein vincesse le primarie perché il Pd sta vivendo una mutazione genetica. Gli elettori pro-Schlein come dimostrano adesso le analisi del voto volevano e vogliono un partito sinistrasinistra. Già di questo prendo atto. Poi Schlein in una intervista recente ha accusato Bonaccini di aver “fatto perfino una iniziativa con Fioroni”. Ecco mi sono sentito non più gradito e di intralcio”.

Lei parla di un Pd sinistra-sinistra. Ma quali sono queste azioni annunciate dalla nuova segretaria che le danno fastidio? Gli elettori non chiedono chiarezza su alcuni argomenti?

“Ho letto l’intervista di Achille Occhetto a Repubblica che plaude a un partito che apre alla sinistra. Il Pd non è più del centrosinistra ma è di sinistra. La piattaforma di programma della Schlein è molto incentrata sui diritti. Ma il suo è un partito con tanti diritti e pochi doveri, un partito che non ha chiarezza sulla guerra in Ucraina. Anche in tema economico non vedo chiarezza e responsabilità: quest’ultima un elemento fondamentale del cattolicesimo popolare. Noi dobbiamo realizzare le opportunità di lavoro e valorizzare il merito per accedere a queste opportunità: dall’altra parte non ci può essere solo un modello assistenzialista come il reddito di cittadinanza. E poi nel suo programma non c’è alcuna politica di sostegno alla famiglia e ai figli. Siamo tornati a prima dell’Ulivo, alla gioiosa macchina da guerra. La sinistra al massimo nel nostro Paese è arrivata al 30 per cento, ricordiamocelo”.

Ma il Pd si è ridotto al 16 per cento. Qualcosa evidentemente non andava, no? 

“Negli ultimi dieci anni invece di fare più politica abbiamo fatto molto governo. E siamo stati sempre alla ricerca del “nuovismo”: la riforma del titolo V della Costituzione perché andava di moda il leghismo, poi sul tema di natura sociale abbiamo scimmiottato le proposte dei 5 stelle. Noi dovevamo essere orgogliosi delle proposte che si mettevano in campo e non inseguire chi ci faceva essere solo la brutta copia di cose che proponevano gli altri”.

Perché teme così tanto la parola sinistra nel Pd?

“Guardi, c’è una parte del Pd che da sempre è ossessionata dal governo del partito. Nel 2015 Schlein uscì dal Pd con Civati perché aveva vinto un segretario moderato, cioè Renzi. Ora è tornata per fare la segretaria. Ma così non ci sarà mai un partito di centrosinistra perché la sintesi tra le culture è impossibile:

invece quella sintesi era il sogno del Pd quando è nato. Insomma, ormai è di sinistra, una cultura che nulla ha a che vedere con la mia cultura. E quindi tolgo il disturbo”.

Entrerà in un altro partito?

“Sono impegnato innanzitutto per ricostruire una rete di confronto e di contatti con tutto il mondo moderato, cattolico e riformatore che è impegnato in politica dal basso e nel sociale. Realtà e persone che spesso non si riconoscono in un partito tra quelli oggi in Parlamento. Vediamo, ma non molliamo il campo dei moderati. Ecco, il Pd aveva l’ambizione di essere il partito del “ma anche”: ma anche i cattolici, ma anche il sociale, ma anche i diritti, ma anche i doveri. Schlein dice che il suo non sarà più il partito del “ma anche”. Per me una sconfitta del progetto del Pd”.

https://piattaformapopolare.net/2023/03/04/fioroni-oggi-su-la-repubblica-it-schlein-mi-ha-sfrattato-da-pd-ora-e-un-partito-troppo-di-sinistra/



AL VIA la Raccolta

Imballaggi di fitofarmaci e altri rifiuti delle imprese agricole

Fossacesia, 4 marzo 2023. Partirà il prossimo 8 marzo e si concluderà il 29 dello stesso mese la raccolta di imballaggi che hanno contenuto fitofarmaci, oli minerali esausti, padelle in polistirolo rivolto alle aziende agricole di Fossacesia. L’iniziativa, che viene promossa da nove anni dal Comune di Fossacesia, in collaborazione con la ECO.LAN. S.p.a., contribuisce alla bonifica e alla raccolta differenziata dei contenitori esausti di fitofarmaci utilizzati in agricoltura per incentivarne uno smaltimento corretto da parte di quelle aziende che lo utilizzano. Oltre ai contenitori, sempre d’intesa con la EcoLan, si procederà alla raccolta degli oli esausti. I rifiuti verranno raccolti presso la Cantina Sangro, situata lungo Strada Provinciale per Santa Maria Imbaro, che anche quest’anno ha dato la sua disponibilità. Sul sito istituzionale del Comune di Fossacesia (fossacesia.org), gli interessati possono prendere visione dei giorni, degli orari, delle modalità di conferimento e la tipologia dei rifiuti prodotti dall’attività agricola da smaltire, che sono classificati come speciali. Le domande possono essere consegnate nell’Ecopoint, situato nel palazzo municipale, entrata piazza Fantini.

“Anche quest’anno abbiamo inteso profondere il nostro impegno in favore del mondo agricolo promuovendo questo servizio che offre una soluzione concreta ad un procedimento che era abbastanza complesso e sentito dalle nostre imprese – afferma il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Una scelta che negli anni è stata apprezzata e che ha visto crescere, edizione dopo edizione, la partecipazione dei nostri agricoltori, come ci confermano i dati. Risultati che dimostrano come da parte degli interessati sia aumentata costantemente la consapevolezza di prevenire ogni forma di inquinamento a tutela dei prodotti, molti dei quali rientrano nella classifica delle eccellenze in ambito locale e nazionale”.

Un’agricoltura importante, con coltivazioni olivicole, vitivinicole, di frutta e ortaggi che riscuotono interesse un po’ ovunque. A confermarlo Alberto Marrone e Umberto Petrosemolo, rispettivamente consiglieri comunali con delega alle tematiche relative all’Agricoltura ed all’ambiente. “È una produzione che pretende un ambiente sano e, quindi, da parte dell’Amministrazione comunale, l’attenzione è alta. L’agricoltura va a braccetto con il turismo e mantenere un alto livello di qualità non solo è garanzia delle stesse aziende produttrici, ma anche dei consumatori e dei turisti, e per noi un impegno quotidiano”.




L’AVVOCATO DI FRANCESCO si candida a sindaco

Pronte le prime due liste civiche: “Scriviamo insieme una storia nuova per la nostra città”

Silvi, 4 marzo 2023. Linda Angela Di Francesco si candida a sindaco della città di Silvi.  Cinquantacinque anni a settembre, avvocato, già consigliere provinciale, da anni è impegnata a livello amministrativo con un doppio mandato in Consiglio comunale.

“Mi candido a sindaco perché sono fermamente convinta che la nostra Silvi meriti un’occasione di rinascita e di risveglio dal torpore in cui è precipitata negli ultimissimi anni, costretta ad assistere ad un periodico valzer litigioso che nessuna risposta concreta ha prodotto per lo sviluppo del territorio e le esigenze della comunità locale”, dichiara la candidata.

Linda Di Francesco si candida col sostegno di due liste civiche ed è al lavoro, con i suoi candidati, per ampliare la squadra, coinvolgendo sempre più cittadini e rappresentanti del mondo del commercio, dell’imprenditoria, del sociale, del volontariato, in un’alleanza civica basta su condivisione, serietà e competenza.

“Ringrazio chi, prima di qualsiasi ambizione personale, continua a metterci la faccia per sostenere un progetto credibile, fatto di impegno concreto e non di promesse – prosegue la candidata sindaco – e ringrazio chi, giorno dopo giorno, ci manifesta l’esigenza di voler condividere, con entusiasmo e fiducia, un nuovo percorso per la nostra amata Silvi. Ho deciso di candidarmi perché sento forte, dentro di me, la voglia di continuare ad impegnarmi e provare a restituire ai miei concittadini la fiducia nelle Istituzioni, fiducia sciupata, bistrattata e sacrificata sull’altare delle ambizioni personali e delle spartizioni di potere”.

Conclude Linda Di Francesco: “La mia non è una candidatura imposta dalle segreterie di partito ma è frutto di un percorso partecipato di condivisione con una squadra di persone preparate e motivate, esponenti della società civile e di diverse fasce d’età. Insieme amiamo Silvi, insieme ci mettiamo la faccia, insieme proponiamo soluzioni concrete per scrivere una storia diversa. La storia che Silvi, finalmente, merita”.




DOMANI AL FATTORI SFIDA contro il Cus Catania

L’elenco dei convocati

L’Aquila, 4 marzo 2023. “Domenica al Fattori ci attende una partita tre volte importante: giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico, giochiamo contro la seconda il classifica, e dobbiamo riscattare la sconfitta dell’andata, terzo, dobbiamo risalire la china, dopo il passo falso contro la Capitolina”.

A suonare la carica è Mauro Scopano, amministratore dell’Aterno gas & power e presidente della Rugby L’Aquila, alla vigila della sfida di domani domenica 5 marzo, alle ore 14.30, allo stadio Tommaso Fattori, contro il Cus Catania, valevole per la 12esima giornata del campionato di serie B di rugby, girone 4.

L’Aquila è reduce dalla sconfitta in trasferta per 36 a 12 del 19 febbraio contro la Capitolina, che ha interrotto un ciclo positivo di vittorie. E domenica arriva al Fattori il Cus Catania, seconda in classifica, a tre punti dalla capolista Rugby Roma, che a sua volta ospita il  Paganica, terzo in classifica.

“Due sfide incrociate, decisive per la testa del girone – osserva Scopano -, e questo farà sì che i nostri avversari verranno a L’Aquila per vincere. Dovremo dunque dare il massimo, non concedere nulla, occorre capacità di capitalizzare il nostro gioco, fin qui espresso a buon livello, e più cattiveria. Visto che anche per noi l’imperativo di domani è vincere”.

Buona notizia è poi che Santavenere ha finito di scontare la squalifica, e tornano disponibili sia Petrolati che Sansone, reduci da infortuni. Occorrerà purtroppo attendere ancora per rivedere in campo Sebastiani e Pupi.

Questo l’elenco dei convocati: Alfonsetti Jacopo, Alfonsetti Simone, Antonelli, Bologna, Breglia, Capaccioli, Capocaccia, Centi, D’Antonio, Daniele, Di Febo, Di Marco, Fiore, Iezzi, Lepidi, Licata, Niro, Petrolati, Pietrinferni, Sacco, Suarez e Tasca.

Questa, infine, l’attuale classifica: Rugby Roma Olimpic 44 punti, Cus Catania Rugby 41, Polisportiva Paganica Rugby 32, Unione Rugby Capitolina  32, Frascati Rugby 30, Rugby Benevento 29, Rugby L’Aquila 25, Us Roma Rugby  22, Messina Rugby 15 e Arechi Rugby 1 punto




MIMOSE INSANGUINATE

Manifestazione dell’8 Marzo

Teramo, 4 marzo 2023. Mercoledì 8 marzo 2023 alle ore 18,  nella  Sala dell’Annunziata, Via N. Palma 31,  per l’8 Marzo (patrocinio  Fondazione Tercas) si è scelto il tema Mimose insanguinate e ci si adegua alla proposta nazionale dell’ANCI di dedicare rispettosa attenzione alle Donne Afgane e Iraniane  oltre alle donne in guerra: ucraine e russe.

Oltre alle slides  di Attilio Danese, un recital di poesie scelte dalle  animatrici del Salotto




IMPRESE FEMMINILI, provincia al terzo posto in Italia

Studio Confartigianato Chieti L’Aquila: nelle due province 250.325 attività guidate da donne

Chieti, 4 marzo 2023. Abruzzo al primo posto in Italia per incidenza delle imprese femminili giovanili sul totale delle imprese giovanili e per imprese artigiane a guida femminile sul totale delle imprese artigiane; provincia di Chieti al terzo posto per imprese femminili sul totale delle imprese (12.813, 28,4%) e per imprese femminili artigiane sul totale delle imprese artigiane (1.785, 22,2%). Questi, alla vigilia della Giornata internazionale della Donna, i dati sull’imprenditoria femminile contenuti in un’elaborazione del Centro studi Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila

Dall’analisi emerge che il Chietino, oltre alla terza posizione per imprese femminili complessive e per quelle artigiane, è al quinto posto per quelle femminili giovanili sul totale delle imprese guidate da giovani (1.086, 32,6%). La provincia di Chieti, però, si posiziona malissimo, al 101mo posto, per quanto riguarda la percentuale di imprese femminili giovanili sul totale delle imprese femminili. La provincia dell’Aquila si piazza nella parte medio alta della classifica: diciassettesimo posto per quanto riguarda l’incidenza delle imprese artigiane femminili sul totale delle imprese artigiane (1.275, 19,5%), 24ma posizione per quanto riguarda, in generale, il peso delle imprese femminili sul totale delle imprese (7.512, 24,7%).

A livello regionale, le imprese femminili giovanili sono 3.767, pari al 30,6% del totale delle attività giovanili, dato che colloca l’Abruzzo al primo posto. Le imprese artigiane a guida femminile, invece, sono 6.262, pari al 21,7% del totale delle attività artigiane (18ma posizione in Italia). La regione, inoltre, è al terzo posto per quanto riguarda le imprese femminili complessive, che sono 38.473, pari al 25,7% del totale. Nell’indagine, realizzata su dati aggiornati al 31 dicembre 2021, spazio anche alle imprese femminili a conduzione straniera: sono 4.630, pari al 12% delle imprese femminili totali e al 30,9% delle imprese straniere attive in regione, dato che colloca l’Abruzzo al terzo posto.

In vista della Giornata dell’8 marzo, il Movimento Donne Impresa di Confartigianato Chieti L’Aquila, che sta promuovendo sul territorio numerose iniziative aperte a tutti con l’obiettivo di favorire la conoscenza, la collaborazione e la sinergia tra imprese, ha organizzato un workshop gratuito dal titolo “Come preparare una torta Mimosa”: l’evento è aperto a tutti con prenotazione obbligatoria (a questo link https://bit.ly/3XTZlkx).

“Questi numeri – afferma la presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Chieti L’Aquila, Erika Liberati – confermano il ruolo rilevante svolto nella nostra regione dalle imprese guidate da donne, che con passione e determinazione contribuiscono allo sviluppo e al progresso della nostra economia e del nostro territorio. L’Abruzzo è al primo posto in Italia per incidenza delle imprese femminili nell’artigianato: un’attività su cinque è a guida femminile. Le imprenditrici, però, devono fare i conti con la carenza di politiche a favore dell’occupazione femminile e con un welfare che non aiuta a conciliare il lavoro con la cura della famiglia. Serve una svolta. Basta con gli interventi-spot: il futuro del nostro Paese dipende anche da quanto e come investiremo, con misure strutturali e stabili”.




AGENZIA PROMOZIONE CULTURALE riapertura annunciata dalla Regione

Apprendiamo dalla stampa che l’assessore regionale Daniele D’Amario ha annunciato che l’Agenzia per la promozione culturale riaprirà per soli due giorni a settimana

Vasto, 4 marzo 2023. A nostro parere questa non è sicuramente una grande notizia. Infatti, il servizio, così come viene prospettato, non dà nessun valore aggiunto a quelli già in essere nella nostra città.

Ricordiamo alla Regione Abruzzo che a Vasto, grazie all’amministrazione comunale di centrosinistra, è stato realizzato il Polo Bibliotecario Mattioli, diventato oggi un’eccellenza del nostro territorio. Tantissimi studenti frequentano quotidianamente questo presidio culturale ormai considerato funzionale dalle nuove generazioni alla stregua delle sale studio delle città universitarie.

Inoltre, leggiamo che l’auditorium non potrà essere utilizzato in quanto non in regola con la normativa antincendio, a riprova dell’assenza di una vera volontà politica del governo regionale di rilanciare l’APC attraverso investimenti strutturali necessari a risolvere i problemi dello stabile diventato fatiscente, mettendolo così a disposizione della comunità locale per svolgere iniziative e favorire l’aggregazione.

La nostra città non ha bisogno della politica di centrodestra fatta di specchietti per le allodole ma, come in questo caso, di attenzione sul recupero di spazi pubblici che potrebbero essere destinati alla socialità di tutte le generazioni e che meriterebbero riguardo e finanziamenti, ma ancora una volta questa politica si dimostra distante dai territori, dai cittadini e, soprattutto, dai giovani.

Mario Enrico Testa e Giulia Spadaccino

Coordinatori della Lista Sinistra per Vasto




TECNOLOGIE: la furiosa competizione

La Cina sta per superare gli Usa

4 marzo  2023

Secondo il recente rapporto dell’Istituto australiano di politica strategica, la Cina è in procinto di sopravanzare, se non è già più avanti, l’Occidente in materia di ricerca e di scoperte scientifiche. Gli analisti dell’Aspi ritengono che i cinesi siano in vantaggio in 37 settori tecnologici su 44 ( tra cui quelle della difesa, spazio, robotica, energia, ambiente, biotecnologia, intelligenza artificiale, materiali avanzati e tecnologia quantistica chiave) e, quindi, in grado di diventare la prima superpotenza tecnologica mondiale.

La guerra in Ucraina ha anche fatto mettere sotto la luce d’ingrandimento i settori in qualche modo più immediatamente legati alla difesa in cui la Cina ha progressivamente raggiunto una posizione rilevante, dagli analisti australiani definita addirittura “dominante”, per ciò che riguarda i droni, l’apprendimento automatico, le batterie elettriche, l’energia nucleare, il fotovoltaico, i sensori quantistici e l’estrazione di minerali critici.

Il dominio della Cina sarebbe diventato tanto significativo grazie al fatto che tutti i dieci principali istituti di ricerca al mondo per  tecnologie fondamentali si trovano basati nel paese orientale. E ciò è frutto di una strategia e di una pianificazione di lungo respiro avviata anni fa e la quale prevede l’impegno per tecnologie oggi ancora non disponibili.

Gli Stati Uniti sono leader in solo sette settori. In particolare, nei sistemi di lancio spaziale e nel calcolo quantistico. Il Regno Unito e l’India sono tra i primi cinque paesi in 29 delle 44 tecnologie principali mentre Corea del Sud e Germania, rispettivamente, tra i primi cinque in 20 e in 17 tecnologie. Ovviamente, dell’Italia non c’è traccia.

L’ASPI ha formulato 23 raccomandazioni per i paesi occidentali e i loro partner ed alleati. Tra cui la creazione di fondi sovrani per finanziare la ricerca e lo sviluppo, l’agevolazione degli scambi tecnologici, le sovvenzioni per la ricerca e lo sviluppo tra le nazioni e il perseguimento di nuovi partenariati pubblico-privati.

CV




GIRO D’ITALIA. Organizzare eventi

Bando per invitare cittadini e associazioni

Fossacesia, 4 marzo 2023. La Giunta Comunale di Fossacesia ha deliberato il bando rivolto ad associazioni e privati, per proporre iniziative in occasione della Grande Partenza del Giro d’Italia, la cui edizione numero 106, prenderà il via dal lungomare di località Marina, il 6 maggio prossimo.

“Intendiamo dare la concreta possibilità a quanti, persone singole e associate, enti pubblici e privati, gruppi culturali, associazioni, comitati festa e altri soggetti che operano nel settore sportivo, culturale, sociale e della promozione turistica, di Fossacesia e di altre parti d’Italia, di valorizzare al meglio un evento tanto importante quanto unico per la nostra città – sottolinea il sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Sarà anche il miglior modo per calendarizzare tutti gli eventi che anticipano la prova crono nei mesi di aprile e maggio, che di fatto aprirà ufficialmente il Giro d’Italia e prevista nel primo pomeriggio del 6 maggio, ma anche il via, al mattino, da Piazza Alessandro Fantini, della prima tappa del Giro-E, che si corre su delle bici con pedalata assistita, evento inserito nel calendario della Federazione Ciclistica Italiana, che si svolge sulle strade del Giro d’Italia”.

Il bando è stato pubblicato sull’Albo Pretorio del sito istituzionale del Comune di Fossacesia. Le proposte dovranno essere presentate all’Ufficio Protocollo entro e non oltre il 12 marzo prossimo.




8 MARZO 2023, tre eventi in un’unica giornata

A Teramo l’autrice di “Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione”

L’8 marzo il Premio Nazionale Paolo Borsellino, alla sua 31esima edizione, si fa in…tre, con tre appuntamenti in una sola giornata, tutti a Teramo, per riflettere sul ruolo della Donna e per ricordare la capacità e la tenacia delle “madri” Costituenti, cui si deve l’avvio di un percorso di parità, rispetto ed uguaglianza che, a distanza di 75 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione, ha bisogno di nuove sollecitazioni.

La giornata è promossa dall’associazione di promozione sociale Società Civile con il contributo del Consiglio regionale e della Provincia di Teramo.

Si parte con “Giornata della Donna?”, alle 10.30, presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo. Interverranno: Simona Cardinali, consigliera regionale; Maria Ceci, presidente Ater Teramo; Manuela Divisi, dirigente scolastica; Manola Di Pasquale, avvocato e Tania Bonnici Castelli, giornalista. Modererà Francesca Martinelli.

Alle 11 sarà a Teramo, ospite nell’aula magna del Liceo Scientifico “Einstein”, la giornalista e scrittrice Angela Iantosca, autrice del libro “Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione” (ed. Paoline), scritto con Romano Cappelletto, responsabile dell’Ufficio stampa Paoline. Un libro che parla di futuro affondando solide radici nelle voci e nei volti delle donne “madri” della Costituzione italiana: solo 21 su 556 deputati, il 3,8% dell’Assemblea costituente, erano donne, di cui 13 laureate. E tra loro, 5 entrarono a far parte della “Commissione dei 75” incaricata di scrivere la Costituzione. Furono capaci e tenaci, potenti ed incisive, sufficienti a fare la differenza per i diritti delle donne, nel cammino della parità di genere e di un’uguaglianza “di fatto”, in un’epoca di mortificazioni e sconfitte civili, politiche, personali. L’autrice dialogherà con Francesca Martinelli e con Eleonora Magno, dirigente scolastica.