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TECNOLOGIE: la furiosa competizione

La Cina sta per superare gli Usa

4 marzo  2023

Secondo il recente rapporto dell’Istituto australiano di politica strategica, la Cina è in procinto di sopravanzare, se non è già più avanti, l’Occidente in materia di ricerca e di scoperte scientifiche. Gli analisti dell’Aspi ritengono che i cinesi siano in vantaggio in 37 settori tecnologici su 44 ( tra cui quelle della difesa, spazio, robotica, energia, ambiente, biotecnologia, intelligenza artificiale, materiali avanzati e tecnologia quantistica chiave) e, quindi, in grado di diventare la prima superpotenza tecnologica mondiale.

La guerra in Ucraina ha anche fatto mettere sotto la luce d’ingrandimento i settori in qualche modo più immediatamente legati alla difesa in cui la Cina ha progressivamente raggiunto una posizione rilevante, dagli analisti australiani definita addirittura “dominante”, per ciò che riguarda i droni, l’apprendimento automatico, le batterie elettriche, l’energia nucleare, il fotovoltaico, i sensori quantistici e l’estrazione di minerali critici.

Il dominio della Cina sarebbe diventato tanto significativo grazie al fatto che tutti i dieci principali istituti di ricerca al mondo per  tecnologie fondamentali si trovano basati nel paese orientale. E ciò è frutto di una strategia e di una pianificazione di lungo respiro avviata anni fa e la quale prevede l’impegno per tecnologie oggi ancora non disponibili.

Gli Stati Uniti sono leader in solo sette settori. In particolare, nei sistemi di lancio spaziale e nel calcolo quantistico. Il Regno Unito e l’India sono tra i primi cinque paesi in 29 delle 44 tecnologie principali mentre Corea del Sud e Germania, rispettivamente, tra i primi cinque in 20 e in 17 tecnologie. Ovviamente, dell’Italia non c’è traccia.

L’ASPI ha formulato 23 raccomandazioni per i paesi occidentali e i loro partner ed alleati. Tra cui la creazione di fondi sovrani per finanziare la ricerca e lo sviluppo, l’agevolazione degli scambi tecnologici, le sovvenzioni per la ricerca e lo sviluppo tra le nazioni e il perseguimento di nuovi partenariati pubblico-privati.

CV

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