12 Marzo 2023
Pescara sud – L’area di cui parlo, il pallino rosso nella foto aerea, si trova a due passi dall’uscita sud della circonvallazione di Pescara, quella di cui si prevede l’abbattimento (come tratteggiato), a ridosso del quartiere di Villaggio Alcione, e della Riserva Dannunziana. La conosco bene perché ci passo davanti tutti i giorni nel mio quotidiano tragitto di 3 km casa lavoro, in bici o a piedi.
Un giorno mi sono incuriosito e sono andato a cercarne la destinazione urbanistica nella mappa tutta colorata del PRG: parcheggi di scambio.
Con cosa, mi sono detto?
Adesso da queste parti della città accadono alcune cose interessanti, che ne cambieranno il volto, sia dal punto di vista funzionale che percettivo. Intanto stanno sorgendo due palazzi (già realizzati) ed una torre di nove piani, nell’area che nella foto che segue è campita con linee rosse (mentre quella contornata di bianco con un bel punto interrogativo è l’area in esame). Incidentalmente di lì a due passi, sulla sinistra, c’è il Parco 8 Marzo.
L’area in esame si estende per circa 1,5 ettari e per adesso è incolta e separata dal quartiere di Villaggio Alcione dalla ferrovia.
Per il resto è contornata da strade: una in particolare, che si chiama Via Alfredo Luciani. Fino ad oggi strada a basso traffico, ma che ben presto potrebbe diventare l’asse di entrata/uscita della circonvallazione, una volta abbattuto il tratto sopraelevato.
E Allora?
E allora sarebbe interessante capire se per caso qualcuno ha valutato l’impatto sul territorio del nuovo assetto viario dell’area, sapendo che ben presto quella zona verrà ulteriormente urbanizzata. In particolare, l’Impresa costruttrice Fidia, abbastanza nota in città, sta costruendo, come già detto, due palazzi da 5 piani e una torre di 9, per un totale di circa 80 appartamenti.
Ma Fidia ha già costruito nei paraggi, ed in particolare di fronte al Parco 8 Marzo, anzi, sembra l’abbia realizzato proprio l’impresa, come dice negli spot sulla propria pagina FB e di cui si vanta legando l’opera al concetto di sviluppo sostenibile, a cui ha abbinato la pista ciclabile adiacente, opera di mobilità sostenibile. Ma anche i nuovi insediamenti rimandano al concetto green.
E allora, senza fare grandi giri di parole ma giocando banalmente sulle misure di compensazione, a volte subdole ma in alcune occasioni utili chiavi di risoluzione di conflitti, non sarebbe banale ragionare sulla ipotesi che, rispetto all’impatto viario richiamato in precedenza per via del nuovo tracciato della circonvallazione (leggasi traffico), e a quello dei nuovi insediamenti abitativi (necessità sociali), l’area in esame con destinazione parcheggio di scambio diventi un piccolo parco, o un grande giardino, di Villaggio Alcione, magari con qualche servizio annesso, anche sanitario, che tamponi la pressione di traffico esercitata dai flussi veicolari che qui verranno deviati, e soddisfi la necessità di spazi verdi e di servizi di base mai sufficienti in ambito urbano per rispondere all’ovvia domanda di qualità della vita. Tra l’altro quest’area potrebbe essere agevolmente collegata alla Riserva Dannunziana, sollecitando ciò la rinaturalizzazione di Fosso Vallelunga.
Va da sé che una particolare attenzione alla mobilità ciclistica, dal punto di vista infrastrutturale, potrebbe completare l’opera, a cui sembra che l’impresa costruttrice Fidia riservi particolare attenzione, almeno al momento di vendere i propri appartamenti (come dai frame che seguono degli spot raccolti sulla loro pagina FB). Il Parco 8 Marzo, realizzato da loro, 3 mila mq, è e deve rimanere parte del sistema verde attrezzato.
Giancarlo Odoardi
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