Pescara, 14 marzo 2023. Mobilità ciclistica di area vasta del Medio Adriatico: così si può definire il territorio di riferimento per questo primo incontro tra i rappresentanti istituzionali dei comuni di Pescara, Chieti, Francavilla, Montesilvano, San Giovanni Teatino, Spoltore, Città Sant’Angelo e inoltre dell’azienda TUA e della Regione Abruzzo, che si confrontano e si raccontano mercoledì 15 marzo 2023 dalle ore 10:00 alle ore 13,00, al secondo piano della sede dell’Associazione FIAB Pescarabici in via Quarto dei Mille 45 a Pescara.
Cornice del tavolo, moderato da Filippo Catania, Presidente di FIAB Pescarabici, coadiuvato da Giancarlo Odoardi, Coordinatore FIAB Abruzzo Molise, saranno soprattutto le norme vigenti in materia, nazionali a regionali, e successive e più recenti sollecitazioni e opportunità ormai incluse nelle norme del Codice della strada (D. Lgs 285/1992 e smi).
Si parte dalla L. 2/2018 : “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica“, che fin dal primo articolo inquadra la mobilità ciclistica in un nuovo scenario: “(…) promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative“. Prima mezzo di trasporto, quindi, poi anche di svago.
La legge anticipa la predisposizione del Piano generale della mobilità ciclistica (PGMC) di lì a 6 mesi, ma che vede la luce dopo 4 anni. Sottolinea l’importanza strategica della rete nazionale inclusa nel Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche (SNCT), che attraversa il nostro territorio costiero con la Ciclovia Adriatica, con quello che strutturalmente ne consegue in termini di dimensioni e funzionalità.
Le incombenze pianificatorie di livello locale, regionale e comunale, sono chiaramente definite, ma lo erano già all’epoca della promulgazione della L.R. n. 8 del 13/3/2013: “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica“: ma a 10 anni di distanza nessun Piano regionale ha visto per adesso la luce, se non un “documento strategico di indirizzi” approvato nel 2018.
Tante le sollecitazioni previste nelle norme richiamate come anche quelle maturate in epoca COVID, con finanziamenti al seguito che in diversi casi si sono concretizzati in più di un’opera infrastrutturale. Non tutte riuscite, però, forse proprio a causa dell’assenza di un assetto pianificatorio e progettuale sufficientemente maturo, che però nel tempo, siamo certi, avrà modo di crescere.
Proprio su questo piano, con quest’incontro, intendiamo dare il nostro contributo di idee e suggerimenti, giocando per quanto nelle nostre capacità, la carta della facilitazione del dialogo e del confronto, soprattutto per creare ponti, soprattutto ciclabili, tra le sponde dei confini amministrativi dei comuni convolti.
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