De Gasperi invitava a mettersi alla stanga, Sturzo ricordava il significato dell’antifascismo
Mi piace leggere insieme due frasi emblematiche, una di De Gasperi e una di Sturzo, che in queste ore ci obbligano a riflettere.
Incominciamo da De Gasperi, visto che autorevolmente Sergio Mattarella ha ricordato ieri il suo invito a mettersi alla stanga, per non limitarsi alle critiche più o meno costruttive. De Gasperi si rivolgeva a Dossetti. Nel suo discorso al congresso di Venezia, al leader della sinistra interna chiedeva di farsi partecipe di uno sforzo unitario, per il bene del Paese.
Ecco il passaggio di quel memorabile discorso: “È vero che ogni governo ha bisogno di un certo stimolo, se volete, di un pungolo (non mi piace la parola, perché ricorda i buoi), ma comunque io accetto anche il pungolo a una condizione, che a un certo momento quelli che stanno pungolando scendano dal carro e si mettano anch’essi alla stanga”.
In sostanza, come fa capire il Presidente della Repubblica, anche oggi dobbiamo ricordarci di questo monito degasperiano: con diverse responsabilità, ognuno di noi deve mettersi alla stanga e aiutare l’Italia a vincere le sfide di una “nuova Ricostruzione”.
E poi c’è Sturzo, con il suo limpido e severo commento, recuperato da Il Domani d’Italia. (https://www.ildomaniditalia.eu/sturzo-sulle-fosse-ardeatine-un-segno-del-sistema-di-terrorismo-e-vendetta-nazi-fascista/), sul massacro delle Fosse Ardeatine. Altro che le reticenze della Premier Meloni!
Scriveva su Il Popolo nel 1945, a un anno di distanza del criminale atto nazista: “Mentre le Fosse Ardeatine sono per tutti il segno di un sistema di terrorismo e di vendetta, che ha caratterizzato in modo eccezionale il nazismo e il fascismo in pace e in guerra, per noi italiani significano l’ideale di libertà per il quale molti sono periti, non solo sui campi di battaglia e nella lotta partigiana, ma nella resistenza morale e civile, della quale fan testimonianza il resto di coloro che morirono in quelle Fosse”.
In entrambi i casi, proprio sullo sfondo di preoccupazioni che affollano i nostri pensieri, De Gasperi e Sturzo si ergono come grandi testimoni di una politica fondata su valori e principi per i quali, anche oggi, vale la pena batterci.
Giuseppe Fioroni
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