LA STORIA DELLA PISTA. La Ciclopedonale è pronta!

Il 27 aprile 2023 sarà inaugurata ufficialmente

Ortona, 18 aprile 2023. La pista ciclopedonale più lunga e più bella d’Italia che si snoda sull’ex tracciato ferroviario dismesso nel tratto Ortona – Vasto, a pochi metri dal mare, sarà sicuramente un volano importante per il turismo abruzzese e per l’economia dell’intera Regione.

L’idea di quest’opera è nata nel 2007 quando le Ferrovie dello Stato stavano completando l’arretramento della linea in questo tratto di costa della Provincia di Chieti.

La Giunta Provinciale da me presieduta, pur tra lo scetticismo di alcune forze politiche e di molti personaggi che oggi osannano l’opera, si è avventurata in questa iniziativa che, per la verità, presentava numerosi ostacoli che, per fortuna, sono stati brillantemente superati grazie propria alla determinazione degli amministratori provinciali, comunali e regionali dell’epoca.

Nel momento in cui la grande opera sta per essere consegnata alla fruibilità di cittadini e turisti, mi sembra opportuno ricordare quanti hanno ideato, creduto e lavorato per raggiungere un risultato straordinario che sicuramente darà un impulso positivo all’economia turistica regionale. Intanto va ricordato che l’idea è stata mia e che la squadra della mia maggioranza e della mia Giunta provinciale, pur con qualche perplessità, ha condiviso l’iniziativa ed ha lavorato per mettere in moto la procedura.

L’idea è stata subito condivisa dalla mia coalizione e dai componenti della mia Giunta Provinciale. Umberto Aimola, Antonio Tamburrino, Luciano La Penna (Panfilo Di Silvio), Giovanni Di Fonzo, Francesco Piccolotti, Vincenzo Carideo, Ettore Bucci, Nicola Petta, Luciano Nelli, Antonella De Felice, nella loro qualità di assessori provinciali, hanno condiviso subito l’iniziativa e, insieme a me, hanno lavorato per mettere in moto le procedure necessarie. Un ruolo importante l’hanno avuto i Sindaci dei nove comuni della costa teatina, da Francavilla a San Salvo. Roberto Angelucci (Nicolino Di Quinzio) Francavilla al Mare, Nicola Fratino Ortona, Teresa Giannantonio (Rocco Catenaro) San Vito, Enrico Di Giuseppantonio (Fausto Stante) Fossacesia, Giovanni Enzo Di Rito Rocca S. Giovanni, Remo Bello Casalbordino, Antonio Pace (Silvana Priori) Torino di Sangro, Filippo Pietrocola (luciano La Penna) Vasto e Gabriele Marchese San Salvo.

Tutti hanno condiviso l’iniziativa e la procedura messa in atto dalla Provincia ed hanno sottoscritto i documenti che sono stati necessari nel confronto con la Regione e con le Ferrovie dello Stato. Questi i passaggi fondamentali:

l’arretramento della linea ferroviaria sulla costa teatina, da Ortona a Vasto, ha creato una valida occasione per la realizzazione di un modello di sviluppo dell’economia della Provincia di Chieti attraverso un “Progetto Speciale di Rigenerazione dell’intero Territorio costiero da Francavilla a San Salvo”.

In tal senso il 26 ottobre 2007, su iniziativa dell’Amministrazione Provinciale di Chieti, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la provincia di Chieti ed i nove comuni interessati: Francavilla, Ortona, San Vito, Fossacesia, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo.

Con delibera della Giunta Provinciale n. 468 del 20 novembre 2007 è stato dato l’avvio al “Progetto Speciale di Rigenerazione della Costa Teatina”, con l’intento di predisporre un progetto di pianificazione di area vasta attraverso una concertazione con i comuni interessati. L’obiettivo era quello di realizzare una pista ciclopedonale sul sedime ferroviario dismesso nell’ambito di un piano urbanistico ed economico della costa, concepito e redatto con l’intento di valorizzarla ai fini di uno sviluppo turistico del territorio costiero con ricadute economiche anche sulle zone interne.

Il 23 novembre 2007 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti ed i comuni della costa teatina i cui contenuti ribadivano le finalità dello stesso protocollo sottoscritto in precedenza tra i comuni e la Provincia di Chieti.

Il 18 febbraio 2008 è stato insediato un tavolo di lavoro tra la società proprietaria delle aree dismesse dalle Ferrovie dello Stato, la Provincia di Chieti ed i comuni interessati. Il tavolo ha stabilito una collaborazione al fine di evitare una vendita frazionata delle aree da parte delle Ferrovie ai privati ed ha concordato un diritto di prelazione da parte degli enti pubblici nel caso di vendita da parte della società proprietaria. È stato un risultato importante, in quanto in quei giorni la società stava per vendere la pinetina di Rocca San Giovanni. Proprio grazie all’intervento della Provincia di Cheti la vendita è stata bloccata.

Il 22 aprile 2008 nel tavolo tecnico è stata definita la modalità di cessione temporanea delle aree in comodato gratuito ai comuni. Hanno usufruito di tale accordo in particolare i comuni di Fossacesia e Vasto.

Con la delibera n. 442 del 6 ottobre 2008, la Giunta Provinciale di Chieti ha approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica del progetto preliminare elaborato dal gruppo di lavoro nominato dalla Provincia. A tale gruppo di lavoro hanno preso parte tecnici indicati dai comuni, tecnici del servizio “Pianificazione” della Provincia ed un esperto dell’Università di Milano.

Il gruppo di lavoro ha portato avanti lo studio del progetto di rigenerazione dell’intera costa teatina e contemporaneamente ha realizzato il progetto preliminare della Via Verde o Pista Ciclopedonale da realizzare sul sedime ferroviario. In sostanza si è stabilito che la parte pubblica, rappresentata dalla Provincia e dai comuni avrebbe pianificato e definito le scelte urbanistiche sulle aree di risulta dell’intera costa teatina, mentre la realizzazione di quanto previsto dallo strumento di pianificazione, dopo la sua approvazione definitiva anche da parte dei comuni, attraverso l’accordo di programma, sarebbe stata attuata dalla parte pubblica o anche dai privati.

La Pista Ciclopedonale, invece, sarebbe stata progettata e realizzata dalla Provincia di Chieti, d’intesa con i comuni, con i fondi che la Regione avrebbe trasferito, condividendo il valore strategico dell’opera per l’intero territorio regionale. La gestione dell’opera pubblica, una volta realizzata, sarebbe stata realizzata dal pubblico o dal privato scelto secondo le norme di legge.

Pertanto, le aree necessarie da acquisire al patrimonio pubblico erano solo quelle riconducibili al sedime ferroviario, circa 500.000 metri quadrati per un valore non superiore a qualche milione di euro.

Va ricordato che la riduzione del valore delle aree da 50 milioni di euro (iscritti nel bilancio della società di gestione del patrimonio delle Ferrovie dello Stato) a qualche milione di euro, è stato un successo conseguito dall’allora sen. Giovanni Legnini. Nella legge finanziaria 2007, infatti, lo stesso Giovanni Legnini è riuscito a far approvare un suo emendamento (art. 1 – comma 265) con il quale è stato disposto il diritto di prelazione per gli enti locali sulle aree dismesse dalle Ferrovie dello Stato o dalle sue società e sono stati introdotti criteri di valutazione delle stesse aree che dovevano tenere conto del valore di mercato secondo la loro destinazione urbanistica. Per queste ragioni il valore delle aree è stato rideterminato in maniera equa e compatibile con i contenuti della misura legislativa.

Con la delibera n. 36 del 12 febbraio 2009, la Giunta Provinciale di Chieti ha approvato il progetto preliminare della pista il cui costo complessivo, compresa l’acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione dell’opera, era pari a circa 46 milioni di euro.

Il 16 febbraio 2009, in qualità di Presidente della Provincia di Chieti, ho inviato al Presidente della Regione Abruzzo la richiesta di finanziamento dell’opera, facendo riferimento ad una programmazione di utilizzo dei fondi FAS fatta dalla Giunta Regionale che prevedeva, per la valorizzazione della costa teatina, una somma di 25 milioni di euro.

La ripartizione dei finanziamenti era stata fatta da un gruppo di lavoro costituito in Regione e presieduto dall’allora Assessore Regionale Marco Verticelli, a cui avevano partecipato i quattro Presidenti di Provincia. ( Giunta del Turco e i quattro Presidenti delle Province di centrosinistra)

Con l’insediamento della Giunta guidata dal Presidente Chiodi in Regione, la pianificazione FAS è stata rimodulata e per la costa teatina è stata prevista la minore somma di 16 milioni di euro, ridotti poi a 14 con una successiva rimodulazione.

Successivamente, con delibera n. 149 del 18 luglio 2010, la nuova Giunta Provinciale presieduta da Enrico Di Giuseppantonio, che con le elezioni del 2009 aveva sostituito quella da me presieduta, dopo aver fatto una ricognizione del lavoro già svolto, ha deciso di proseguire con la procedura ormai avviata, dando mandato al settore competente di procedere sulla linea tracciata dalla precedente amministrazione con l’impiego dello stesso gruppo di lavoro a suo tempo costituito, adeguando lo studio e, quindi, il progetto, alle somme rideterminate dalla Regione.

Responsabile del procedimento è stato nominato l’arch. Valerio Ursini che, insieme ai suoi validi collaboratori, ha portato avanti il completamento del progetto e la predisposizione della gara di appalto europea.

La procedura di appalto dei lavori è stata complessa e la commissione di gara ha dovuto lavorare duramente per individuare l’offerta economicamente più vantaggiosa e fare le valutazioni del progetto presentato.

Finalmente, dopo l’individuazione del miglior progetto e dopo la stipula del contratto con l’impresa vincitrice dell’appalto, a dicembre 2017, con l’amministrazione provinciale guidata dal Sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, sono iniziati i lavori.  I lavori sono stati conclusi dall’Amministrazione Provinciale guidata da Francesco Menna, attuale Presidente della Provincia e Sindaco di Vasto, che ha portato a termine l’opera e la complessa procedura per l’utilizzo della struttura.

A breve, un’idea nata nel 2007 da una mia intuizione e condivisa subito dalla mia Giunta e dalla mia maggioranza in Consiglio Provinciale, sarà realizzata con grande soddisfazione dei cittadini abruzzesi e degli amministratori che l’hanno pensata e che hanno contribuito a realizzarla.

Anche se sono passati quasi 14 anni da quando è partita l’iniziativa, presto l’Abruzzo potrà vantare un’opera che produrrà sicuramente effetti positivi per il nostro territorio e che sicuramente diventerà un modello a livello internazionale. Un grazie a tutti quelli che hanno contribuito a pensarla, progettarla, finanziarla e realizzarla!

La Provincia, a mio modesto avviso, deve portare a termine anche il progetto di rigenerazione dell’intera costa teatina. Il lavoro è stato iniziato dalla mia amministrazione e deve essere completato per pianificare, d’intesa con i comuni interessati, l’intera costa, attraverso una visione unitaria della crescita e dello sviluppo dell’intero territorio. Tutto ciò al fine di evitare che i singoli comuni procedano ognuno per conto proprio facendo venir meno le caratteristiche fondamentali della nostra via verde: l’univocità del territorio, la vicinanza al mare e la considerevole lunghezza.

Tommaso Coletti