di Luciano Pellegrini
Come da previsione meteo, la neve è caduta ed ha imbiancato le montagne dell’appennino centrale, dalla quota di 1500 metri. Sabato 22 aprile, approfitto con mia figlia Veronica, per fare una ciaspolata in località Fonte Tettone (1654 m), Roccamorice PE, Parco Nazionale della Maiella, pensando che è l’ultima in questo anno anomalo. La temperatura, infatti, è alta – 10 gradi – e lo scioglimento della neve è veloce, creando copiosi torrenti. Messe le ciaspole, iniziamo a ciaspolare su una coltre di neve fresca di circa 30 centimetri. Devo ammettere che la neve era ottima, anche per sciare. La direzione è NORD/EST verso lo stazzo di Roccamorice (1507 m), attraversando Colle Remacinelli.
Una bella discesa panoramica, anche se le nuvole facevano prevedere che presto, il sole si sarebbe velato e con il pericolo di nebbia. Infatti, all’improvviso veniamo investiti dal fenomeno meteo della luce diffusa, dove viene a mancare la percezione della pendenza, delle dimensioni e della distanza. In questa situazione, quando manca completamente la visibilità, si perde ogni punto di riferimento e, a volte, si fatica a capire se si è fermi o ancora in movimento.
Una sensazione non piacevole, aggravata dalla nebbia. Un occhiale con lenti gialle, che permettono una migliore visuale con scarsa luminosità o, lenti rosa, che aumentano il contrasto, sarebbe stato utile. Però, essendo padrone del territorio, siamo tornati indietro, procedendo per le roccette, l’arrivo della seggiovia, LE DUE CAPANNE IN PIETRA A SECCO e, la vallata che arriva a Mamma Rosa. Con la nebbia, tutto acquista un’altra dimensione a noi sconosciuta, tutt’intorno è pace, si sente solo il rumore penetrante delle ciaspole, nel silenzio che ci avvolge, come una spessa coperta di lana.
Difficoltà EAI (escursione in ambiente innevato)
Dislivello +/- 250 metri
Distanza A/R 8 Km
Tempo 3 ore
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