ADDIO, PADRE FIORE

Mercoledì il funerale dell’Oblato, fondatore della Corale Polifonica di Sant’Andrea

Pescara, 10 aprile 2023. È morto, nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 10 aprile, padre Fiore Paglione, oblato di Maria Immacolata, da più di 60 anni in servizio nella Chiesa di Sant’Andrea di Pescara.

Il religioso, classe 1927, originario di Tornareccio, maestro e fondatore della Corale polifonica di Sant’Andrea «ha dedicato la sua vita alla gente – ricorda monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne – svelando a generazioni e generazioni di abruzzesi, e non solo, il mistero del canto e della musica sacra. Proprio con queste motivazioni, nel 2018, ricevette il Ciattè d’oro, come segno della riconoscenza dei pescaresi per il suo impegno di fede e per la sua dedizione pastorale».

Il funerale del sacerdote sarà celebrato mercoledì 12 aprile, alle 10, nella chiesa di Sant’Andrea in Pescara. Il corpo di padre Paglione sarà sepolto nella cappella di famiglia nel cimitero di Chieti.

Simone Chiappetta




ZES, POTENZIAMENTO TRASPORTI Stazione di Fossacesia-Torino di Sangro

Da maggio i lavori per le infrastrutture a sostegno dell’area industriale della val di Sangro

Fossacesia, 10 aprile 2023. Nel prossimo mese di maggio partiranno i lavori, per un investimento da 24,4 milioni, sostenuto dalla Zona economica speciale (ZES), per contribuire al rilancio dell’area industriale della Val di Sangro. anche con il potenziamento e l’ innovazione strategica della stazione ferroviaria di Fossacesia. Si entra quindi nella fase operativa dopo la firma del Protocollo d’Intesa per le procedure autorizzative fra la Zes Abruzzo e l’associazione Enti locali del Sangro Aventino, avvenuto il 15 marzo scorso ad Atessa, comune capofila. L’atto è stato firmato alla presenza del  Commissario di Governo, Mauro Miccio, dai sindaci dei comuni coinvolti.

I finanziamenti riguarderanno in particolare: la zona produttiva di Saletti, a Paglieta, con piastra logistica ferroviaria nella quale sono previsti  altri due binari ai tre già esistenti,  che serviranno al trasporto delle merci da e per le industrie; il completamento ed il potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria di Fossacesia-Torino di Sangro, scalo che diventerà fondamentale per i collegamenti tra sud e nord d’Italia, in grado di ospitare treni da 750 metri e che sarà quindi funzionale alla logistica del Polo industriale della Val di Sangro verso il Mediterraneo e l’Europa, per componentistica automotive, per veicoli finiti,  per altre tipologie di merci anche riferibili all’economia agricola e forestale della valle e dell’entroterra.

“Fossacesia, per posizione geografica- sostiene il sindaco Enrico Di Giuseppantonio- è in un punto strategico, trovandosi al centro di importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie sull’asse Adriatico-Tirreno, e verso il Nord e l’Est dell’Europa. Tra l’altro la ZES consentirà importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative, che nelle intenzioni dovrebbero consentire lo sviluppo di imprese già insediate o che si insedieranno, attraendo anche capitali dall’estero. Aspetti che possono risultare determinanti per chi decide di investire in questo territorio, la Val di Sangro. Il mio Comune darà  la massima collaborazione per favorire la crescita. Ringrazio il commissario di Governo Zes, Mauro Miccio, per il puntuale, qualificato e intelligente lavoro che conduce, assieme a tutti i suoi collaboratori, agli Enti territoriali ed alla Regione, per l’Abruzzo e per la nostra zona”.




VOCI D’ABRUZZO, Emigrati in Usa e Canada

Raccontati da studenti del liceo G. Vico. Il libro, con storie di vita e interviste, sarà presentato il 12 aprile a Sulmona, poi a Toronto e Hamilton

Sulmona, 10 aprile 2023. È stato pubblicato di recente il volume bilingue italiano/inglese “VOCI D’ABRUZZO”, una raccolta di storie di vita ed interviste di Abruzzesi emigrati in Canada e Stati Uniti. La pubblicazione è stata realizzata dagli studenti del Liceo di Scienze Umane “Giambattista Vico” di Sulmona attraverso una ricerca condotta da una classe, nell’arco del triennio scolastico, coordinata dalle docenti Carolina Lettieri, Anna Lucia Cardinali e Vanessa Romanelli. Quindici gli alunni autori, 12 ragazze e 3 ragazzi, che hanno raccolto degli emigrati biografie e interviste, riportate nel libro. Questi i loro nomi: Barone Fernando, Borrelli Gaia, Cardinale Arianna, Colella Anastasia, D’Alessandro Chiara, Di Carlantonio Sara, Di Cesare Davide, Di Marzo Anna, Gentile Daniele, Mariani Sara, Musti Asia, Osmanaj Rinesa, Pallozzi Alessandra, Pelino Alessia, Zito Giulia.

Il Liceo sulmonese, diretto da Caterina Fantauzzi, si è particolarmente distinto negli anni per l’attenzione portata al fenomeno migratorio della Valle Peligna, dedicando all’argomento ben 3 libri pubblicati: La Merica, Un oceano di carta e appunto Voci d’Abruzzo. Il volume sarà presentato mercoledì 12 aprile, ore 10:30, presso l’Aula consiliare del Comune di Sulmona, con gli interventi di Caterina Fantauzzi, dirigente scolastica, Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, Roberto Santangelo, Vicepresidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo e componente del CRAM, e Laura Di Russo, giornalista. Due settimane dopo gli studenti e le insegnanti partiranno alla volta del Canada, dove il libro sarà presentato in programmati incontri con le comunità abruzzesi dell’area metropolitana di Toronto e Hamilton. Il volume reca in Premessa un contributo della dirigente Caterina Fantauzzi, un’Introduzione delle docenti Lettieri, Cardinali e Romanelli che hanno coordinato la ricerca, le Presentazioni di Franco Ricci, docente dell’Università di Ottawa purtroppo venuto a mancare nel novembre 2022, e di Luisa Taglieri, ricercatrice di politiche di genere presso l’Università dell’Aquila, infine la Prefazione di chi scrive che qui di seguito si riporta, nel caso possa essere d’interesse.

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PREFAZIONE

C’è un altro Abruzzo fuori dall’Abruzzo, più grande di quello dentro i confini. Le stime più attendibili l’attestano certamente al di sopra del milione e trecentomila, dunque più degli abruzzesi che vivono nella regione. Gente che ha conosciuto, insieme agli italiani delle altre regioni, la più grande diaspora della storia dell’umanità. Perché tale è stata l’emigrazione italiana dall’Unità d’Italia, nel 1861, fino agli anni Settanta del secolo scorso, quando le uscite migratorie dal Paese andarono affievolendosi nei numeri. Complessivamente erano usciti dall’Italia, in poco più d’un secolo, quasi 30 milioni di emigrati, sparsi in ogni angolo del mondo. Argentina, Brasile, Stati Uniti le rotte principali oltreoceano della prima grande emigrazione.

Poi, nel secondo dopoguerra, ad esse s’aggiunsero Venezuela, Canada, Australia ed altri Paesi, e quindi l’Europa, con Svizzera, Francia, Belgio, Gran Bretagna e Germania. In numeri sensibilmente inferiori l’emigrazione italiana s’indirizzò anche nel continente africano, in Sud Africa, ma anche nei paesi del Maghreb che affacciano sul Mediterraneo. Negli anni recenti, con la crisi economica del 2007 che ha colpito particolarmente le economie dell’Occidente e sensibilmente l’Italia, con una disoccupazione che tocca precipuamente i giovani, è ripresa nel nostro Paese l’emigrazione, certamente di altro genere rispetto a quella storica, e tuttavia in termini crescenti fino ai 150mila esodi l’anno. Questo fenomeno, diretto in nord America, Europa e Australia, ha preso anche le vie dell’Est, particolarmente in Cina e nei Paesi della penisola arabica (Emirati, Arabia Saudita).

Un fenomeno rilevante, dal punto di vista politico economico e sociale, storicamente trascurato e politicamente talvolta pressoché rimosso. La nostra Storia nazionale dedica all’emigrazione italiana un’attenzione minima, residuale. Sui testi scolastici è del tutto assente o, se presente, relegata in poche pagine marginali. C’è dunque assoluta necessità, se l’Italia vuole davvero conoscere e riconoscere l’altra Italia – che conta 80 milioni di italiani nel mondo delle varie generazioni dell’emigrazione – che la storia della nostra emigrazione entri finalmente nella Storia d’Italia, con tutta la rilevanza che le compete, con il suo significato politico e sociale, con la sua dimensione economica e culturale. La storia dell’emigrazione deve dunque entrare nei programmi delle scuole italiane, nei piani di studio delle nostre università.

Sarà bene che le Istituzioni considerino quest’altra Italia, ben più grande di quella dentro i confini, come una parte assai importante per la cultura italiana, per la diffusione della nostra lingua, per la promozione dello stile e del gusto italiano che accompagna il made in Italy, per le opportunità in campo economico che una così grande e preziosa risorsa di autentici ambasciatori, quali sono i nostri connazionali nel mondo, può rappresentare in un mercato globale.

Giova ricordare a classi dirigenti sovente poco attente all’attualità della nostra emigrazione, ancora giudicata secondo triti stereotipi piuttosto che nella realtà, come gli italiani all’estero hanno conquistato rispetto e prestigio occupando posizioni di rilevanza nelle università, nell’economia, nella ricerca, nell’imprenditoria, nell’arte, persino nei Parlamenti e nei Governi dei Paesi di accoglienza. Ecco, quando l’Italia sarà finalmente capace di riconoscere l’altra Italia in tutto il suo valore, un’altra storia potrà riguardare il nostro Paese, in termini di presenza culturale nel mondo e finanche di peso politico nello scacchiere mondiale, contando 140 milioni di italiani, di cui 60 dentro i confini e gli altri nel mondo.

Queste modeste annotazioni di ordine generale valgono altrettanto per l’Abruzzo, dentro e fuori i confini. Negli ultimi anni, sebbene permangano ancora preoccupanti lacune di conoscenza del fenomeno migratorio, anche a livello istituzionale, va tuttavia crescendo una consapevolezza matura di cosa abbia rappresentato e rappresenti l’emigrazione abruzzese. Allo scopo generale, e a quello dell’Abruzzo in particolare, hanno valso certamente pubblicazioni e saggi sull’emigrazione, un fenomeno che man mano va illuminandosi di attenzione e di sorprese. Alle trattazioni degli studiosi per fortuna si è andata aggiungendo man mano una pubblicistica che affida riflessioni, analisi e annotazioni alle pagine dei giornali su carta come pure al grande mondo della stampa online, più pervasiva e meglio presente perché liberamente attingibile nel web da ogni angolo del pianeta.

A queste importanti risorse della comunicazione della conoscenza da tempo si va affiancando un’editoria più particolare, che alla trattazione del fenomeno in generale, sul piano sociologico e culturale, preferisce una narrazione diversa, perfino più efficace ed intrigante. L’emigrazione abruzzese viene raccontata, infatti, attraverso un ricco caleidoscopio di esistenze, di storie vissute, di esperienze esplorate e di pregiudizi sconfitti con l’esempio e la virtù, con il talento e l’intraprendenza, con il coraggio e il valore. Uomini e donne abruzzesi in terra straniera così hanno saputo guadagnarsi la stima e la considerazione nei Paesi d’accoglienza, grazie a testimonianze di vita specchiate ed esemplari, conquistando con la serietà, l’ingegno e la creatività posizioni di rilievo.

Di quest’altro Abruzzo, attraverso il racconto di storie vissute, parla anche VOCI D’ABRUZZO, il nuovo libro che gli studenti del Liceo Giambattista Vico di Sulmona, coordinati dalle loro insegnanti Carolina Lettieri, Anna Lucia Cardinali e Vanessa Romanelli, dopo le belle pubblicazioni realizzate negli anni scorsi (La Merica e Un oceano di carta), finalmente portano alla luce grazie alla lungimiranza della dirigente scolastica Caterina Fantauzzi, assai sensibile verso lo studio del fenomeno migratorio italiano. Sono vite di Abruzzesi, in gran parte originari del territorio peligno, che in Canada e negli Stati Uniti hanno messo in mostra il loro talento, la loro creatività, la ricchezza del loro patrimonio culturale, affermandosi in molteplici campi di attività e contribuendo così a rendere onore alla loro terra d’origine e alla loro Patria, l’Italia, dando esempio e testimonianza di serietà, laboriosità e ingegno.

In questo bel libro ne troverete alcuni di questi personaggi che eccellono in politica, nelle università, nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione, nell’imprenditoria, nelle arti, nell’informazione, nella ristorazione, nella vita sociale e culturale. Persino nei Parlamenti e nei Governi nazionali, con ruoli anche di primo piano (come ad esempio gli “abruzzesi” Nancy Pelosi, attuale speaker nel Congresso americano, e Mike Pompeo ex Segretario di Stato degli Usa, e come Maurizio Bevilacqua in Canada, ex Ministro della Ricerca scientifica e poi delle Finanze, solo per fermarci al Nord America).

Vi troverete anche storie di emigrazione, con tutto il corollario di prime difficoltà e di tenacia a superarle, di riscatto rispetto alle condizioni di partenza dall’Italia, di integrazione nei luoghi e nelle società di accoglienza, in Canada e negli Stati Uniti d’America, là conquistandosi il rispetto e la stima. E’ uno straordinario patrimonio di uomini e donne che rendono onore all’Italia e all’Abruzzo, terra natale dove affondano le loro radici, dove s’ispirano le loro emozioni, dove traggono l’eredità culturale, dove ripongono l’amore per secolari tradizioni e le nostre ricchezze artistiche e ambientali. Di questo retaggio hanno una sana fierezza, un orgoglio denso di antichi valori, specchio della millenaria civiltà delle genti d’Abruzzo.

Della loro terra, dei borghi e delle città che la costellano, dello straordinario scrigno di meraviglie d’arte e architetture, della cangiante armonia che dalle alte vette del Gran Sasso, del Sirente e della Maiella, scende alle rigogliose colline fino allo splendore del mare, i nostri abruzzesi nel mondo sono profondamente innamorati. E la straordinaria bellezza del nostro Abruzzo la raccontano, in tutta la sua suggestione, laddove loro vivono. I nostri Abruzzesi nel mondo sono gli ambasciatori e i migliori promoter delle meraviglie dell’Abruzzo. Il lettore ne avvertirà il senso e l’anima stessa di quest’altro Abruzzo, illuminato di sapienza, di talento e di valori.

Goffredo Palmerini




L’ABRUZZO HORROR che ci piace

Nel film l’omaggio sentimentale alla cultura e al folclore della nostra regione

di Mira Carpineta

Teramo, 10 aprile 2023. È in programmazione dal 30 marzo scorso, in tutte le sale cinematografiche italiane PANTAFA, il film dalle atmosfere gotiche del regista di origine abruzzese Emanuele Scaringi (la sua famiglia proviene da Altavilla frazione di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo).

Con Kasia Smutniak, Greta Santi, Mario Sgueglia, Betti Pedrazzi, Mauro Marino, Giuseppe Cederna e con Francesco Colella, prodotto da Fandango con Rai Cinema e distribuito da Fandango e con la presenza del premio Oscar per i costumi, Gabriella Pescucci, il film narra la storia di Marta, giovane madre single che si trasferisce insieme a sua figlia Nina a Malanotte, un piccolo paese di montagna. La bambina da qualche tempo soffre di paralisi ipnagogiche, un disturbo del sonno che può portare ad avere stati allucinatori, e Marta ha pensato che un po’ di aria di montagna e di lontananza dalla frenesia cittadina possano giovare alla piccola.

La casa in cui si trasferiscono però è tutt’altro che accogliente e per le strade di Malanotte non si vedono mai bambini. I sintomi di Nina cominciano a peggiorare già dalla prima notte, la bambina fa incubi sempre più vividi in cui una figura spettrale le si siede sul petto, la immobilizza e le ruba il respiro. Per Marta, madre sola in un paese che le appare sempre più sinistro, sarà ogni giorno più difficile trovare il modo di fare la cosa migliore per la sua bambina.

Come nasce il progetto PANTAFA?

Qualche anno fa – racconta Emanuele Scaringi – mi capitò di leggere un articolo scientifico sugli studi del dottor Romanelli sulla “paralisi del sonno”, uno stato alterato della fase rem che può provocare allucinazioni. Questa disagievole condizione che si verifica principalmente durante la notte ha dato origine in molte regioni a miti e leggende di mostri che incombono sul dormiente paralizzandolo. In Abruzzo questo mostro si chiama pantafa o pantafeche ed è raffigurata come un’orribile strega anche se non è proprio una strega”.

In effetti il mondo fantastico della tradizione orale abruzzese è ricchissimo di questi personaggi che personificano paure ancestrali…

La Pantafa è la raffigurazione del mostro. La rappresentazione del male. L’incarnazione della nostra parte più buia – spiega il regista – Un male oscuro che ci consuma quotidianamente e rode ogni nostra piccola sicurezza. La Pantafa è una parte di noi, parla delle nostre bassezze più recondite. Quello che spaventa non è l’orrore mostrato ma il non visto, l’orrore che viene evocato. Quello che non si potrebbe raccontare. Le storie dell’orrore servono anche a questo, a trasformare, tramandare e liberarsi delle nostre paure e debolezze.”

Così come le favole non insegnano che i mostri non esistono, ma che esiste il modo di vincerli, in questo film la simbologia evocativa è molto presente.

“Ricordiamo che le ninne nanne delle nonne con l’uomo nero che porta via i bambini – aggiunge Scaringi – non sono proprio rassicuranti, ma questa narrazione fantastica per quanto possa sembrare spaventosa ha un intento educativo per il bambino che deve diventare adulto vincendo le sue paure”.

Nel folclore popolare il nome di questi mostri cambia da regione a regione, ma il concetto rimane lo stesso e offre moltissimi spunti per un cinema di genere, come l’horror appunto, che però in Italia non ha un grande mercato, nonostante abbia avuto in passato grandi maestri come Dario Argento. Perché l’horror non ha grande spazio nella cinematografia di casa nostra?

“Per quanto riguarda la scelta del soggetto – continua Scaringi – ho pensato di raccontare un mostro “nostro” che tutti più o meno conosciamo, che si discosta completamente da ciò che siamo abituati a vedere al cinema e che è praticamente monopolio estero. In Italia purtroppo questo genere soffre di una serie di limiti riguardanti la distribuzione, la fascia oraria di programmazione, minori giorni di proiezione, minori sponsorizzazioni, forse dei pregiudizi che però incidono sulla richiesta di mercato. La Rai in questo progetto è stata coraggiosa perché per quanto si possa lavorare su un tema, lo spettatore o il lettore rimangono i soli giudici. Ognuno ne elabora un suo personale significato”.

PANTAFA riporta l’Abruzzo nei cinema; eppure, il film non è stato girato nella nostra regione, dove mancano, purtroppo le strutture necessarie a sorreggere l’industria cinematografica in genere, sia finanziarie che logistiche. È un peccato perché negli ultimi anni l’Abruzzo ha generato idee, storie e autori molto amati.

“Questo film è anche un modo di restituire al territorio la sua cultura e i suoi valori ancestrali – conclude Scaringi – e così facendo, preservarne la memoria”.

Emanuele Scaringi

L’horror Pantafa, basato su una leggenda popolare, è il suo secondo lungometraggio dopo l’esordio con La Profezia dell’armadillo tratto dalla graphic novel di Zerocalcare, Venezia 2018, con cui ha partecipato a oltre 50 festival. Ha curato la regia delle serie tv Bangla (Nastro d’Argento come miglior commedia) e L’Alligatore (puntate Il corriere colombiano e Il Maestro di nodi) tratta dai romanzi di Massimo Carlotto. Produttore creativo del film Bangla di Phaim Bhuiyan e produttore delegato dei film I predatori di Pietro Castellitto, Il regno di Francesco Fanuele, Dove cadono le ombre di Valentina Pedicini, Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, Tutti contro tutti di Rolando Ravello e L’ultimo Terrestre di Gipi.

Ha scritto le sceneggiature di Senza nessuna pietà di Michele Alhaique, Diaz don’t clean up this blood di Daniele Vicari e BB e il cormorano di Edoardo Gabriellini. Ha realizzato il documentario Okùnchiràn Emergency in Cambogia, I edizione Festa del Cinema di Roma 2006. Ha diretto le riprese degli spettacoli teatrali Moby Dick di Alessandro Baricco, Non Dirlo di Sandro Veronesi, Chisciotte e gli invincibili di Erri De Luca, I capitoli dell’infanzia di Davide Enia e dei concerti della notte della Taranta, del tour di Vinicio Capossela Nel niente sotto il Sole, di Ciao Poeta omaggio a Sergio Endrigo.




IL BORGO DEI BORGHI 2023. Casoli conquista il 6° posto

Casoli nella top 10 finale de Il Borgo dei borghi 2023, si classifica al 6° posto nel contest della Rai che ogni anno mette a confronto i più bei borghi italiani per far conoscere ai telespettatori tutte le bellezze racchiuse nei piccoli Comuni italiani da nord a sud del nostro Paese.

A stabilire il borgo più bello d’Italia è stato il pubblico, che dal 12 al 26 marzo, ha espresso  il proprio voto accedendo al sito web della Rai, nella pagina dedicata a Il borgo dei borghi. Ma non è stato solo il pubblico a dare la propria preferenza: anche stavolta, infatti, era presente una giuria di esperti, ciascuno di loro esprime un voto che corrisponde a un bonus pari al 33,3% che si aggiunge al risultato ottenuto tramite il voto popolare del web.

Per il 2023, la giuria è composta dalla chef stellata Rosanna Marziale, dal geologo e famoso divulgatore scientifico Mario Tozzi e dallo storico dell’arte della Sorbona di Parigi Jacopo Veneziani.

Anche quest’anno l’Abruzzo ha avuto un prezioso borgo a rappresentare la nostra Regione nella decima edizione del programma televisivo della Rai che propone al pubblico una serata alla scoperta di numerose realtà che meritano di essere visitate ed apprezzate e per Casoli è stata una grandissima occasione di visibilità nazionale che la rafforzerà come meta di attrazione turistica  – dichiara Antonio Di Marco, presidente dell’Associazione I borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise -.  Sono i borghi e le loro comunità che ci consentono di cogliere l’essenza più vera e genuina della nostra terra e offrire un turismo di qualità ed è per questo che stiamo lavorando in modo condiviso e sinergico assieme a tutti i 29 sindaci abruzzesi e molisani dell’Associazione, con impegno e progettualità chiare e concrete.

Voglio congratularmi con il Sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, la sua squadra di amministratori e tutti i suoi cittadini che animano questo splendido borgo della provincia di Chieti arroccato su una collina che domina la Valle dell’Aventino, entrato ufficialmente a far parte della prestigiosa associazione dei “Borghi più belli d’Italia” il 18 agosto 2020  e già protagonista, tra i Borghi certificati, di questa bella trasmissione televisiva nazionale che impreziosisce le occasioni di promozione turistica del territorio casolano e dell’intera Regione Abruzzo! Dopo il sesto posto di Campli nell’edizione 2021 e il quarto di Navelli nel 2022, prosegue con Casoli e il suo sesto posto il successo dell’Abruzzo anche nel panorama televisivo nazionale!

In gara, assieme a Casoli (Chieti) per l’Abruzzo, c’erano i borghi di Miglionico (Matera) in Basilicata; Diamante (Cosenza) in Calabria; Cetara (Salerno) in Campania; Bagnara di Romagna (Ravenna) in Emilia-Romagna; Marano Lagunare (Udine) in Friuli-Venezia Giulia; Ronciglione (Viterbo) nel Lazio; Campo Ligure (Genova) in Liguria; Bellano (Lecco) in Lombardia; Esanatoglia (Macerata) nelle Marche; Monteroduni (Isernia) in Molise; Castagnole Delle Lanze (Asti) in Piemonte; Castro (Lecce) in Puglia; Sant’Antioco (Carbonia-Iglesias) in Sardegna;  Salemi (Trapani) in Sicilia; Campiglia Marittima (Livorno) in Toscana; Bondone (Trento) in Trentino-Alto Adige; Citerna (Perugia) in Umbria; Issogne (Aosta) in Valle d’Aosta; Possagno (Treviso) in Veneto.

Informazioni su Casoli

Casoli, secondo gli storici, deve essere considerata la diretta derivazione di Cluviae, capitale della tribù sannita dei Carecini infernantes, divenuta municipio romano nel 310 a.c. ed abitato almeno sino al IV secolo d.c., quando l’arrivo dei barbari costrinse gli abitanti a rifugiarsi sulla vicina collina. Il nome del centro storico arroccato sulla collina deriva proprio dal toponimo romano Casulae che indicava un agglomerato di piccole case posto a guardia di un trafficato asse viario e commerciale tra la montagna ed il mare.

Nel corso degli anni dal 1940 al 1945 anche Casoli conobbe i drammatici eventi della Seconda guerra mondiale e nel suo territorio si scontrarono le truppe tedesche e quelle alleate. A seguito delle leggi razziali promulgate dal regime fascista il 7 settembre 1938 e dei successivi provvedimenti restrittivi adottati nel 1940 durante il periodo bellico, a Casoli venne attivato dal 1940 al 1944 un campo di internamento per ebrei stranieri ed internati politici slavi, di cui dieci rimasero poi vittime della “Shoah”.

Il 5 dicembre 1943 nei locali del Castello Ducale Ettore Troilo costituì la formazione partigiana Brigata Maiella che contribuì valorosamente alla liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.

Dal punto di vista architettonico ci sono diverse attrazioni. Alla Parrocchiale di Santa Maria Maggiore, in posizione centrale, si accede tramite una doppia scalinata che porta all’ingresso principale: l’interno custodisce diverse opere d’arte che vanno dal Cinquecento all’Ottocento.

La Chiesa di Santa Reparata, all’inizio di Corso Umberto I, nonostante sia stata danneggiata dai bombardamenti del 1943, venne ricostruita in parte rispettando le originarie proporzioni: se la facciata è moderna il portale è quello antico rimontato sul prospetto frontale, mentre l’interno a tre navate vede diversi altari importanti, la settecentesca statua della Santa Patrona, pregevoli dipinti come il trittico di Antonio di Francesco di Tommaso da Fossombrone.

Da visitare è il Castello Ducale, sorto in epoca rinascimentale, dove anche il poeta Gabriele D’Annunzio talvolta soggiornava e a testimonianza di questo è presente una stanza che porta il suo nome. Oggi è una residenza signorile proprietà del comune dichiarato Monumento Nazionale. L’elegante Stanza del Silenzio ospita la mostra permanente sui protagonisti del Cenacolo Abruzzese.

Nel centro storico sono presenti diversi palazzi aristocratici e nobiliari che prospettano lungo le strade principali. Palazzo Travaglini–De Vincentiis (XVII secolo), Palazzo Ricci, Palazzo De Cinque (XIX secolo), l’ex Palazzo Comunale e Casino Rancitti (XIX secolo) e Palazzo Tilli risalente al XVIII secolo, recentemente restaurato e riportato all’antico splendore, con un bel portale in pietra scolpito, la fila di balconi che caratterizzano i piani superiori ed una armoniosa corte quadrangolare interna.

Per favorire la maggiore tutela e conoscenza della qualità dell’olio extravergine di oliva di produzione locale, ma anche delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche e storiche del territorio casolano, il Comune di Casoli dal 2006 aderisce all’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” di Monteriggioni (SI) costituita da circa 300 soci tra Comuni, Province, Camere di Commercio e Comunità Montane con territori ad alta vocazione olivicola.

Tra i tipici dolci locali spiccano le tòtere ovvero dei “coni” preparati con un impasto di uova, zucchero, farina ed altri ingredienti, fritti in olio di oliva e ripieni di crema pasticciera o al cioccolato.




CON IL NOSTRO IMPEGNO cancellata ingiustizia

La revoca delle concessioni cimiteriali e strappati impegni a favore di ambiente e disabilità

Soddisfazione del comitato cittadino sui loculi:  “riportata giustizia in una vicenda vergognosa”

Pescara, 9 Aprile 2023. Festeggia il comitato cittadino che, nei mesi scorsi, si era costituito intorno alla vicenda della revoca anticipata delle concessioni nel Cimitero di Colle Madonna, dopo la notizia che, durante la sessione di bilancio conclusa nei giorni scorsi, il Movimento 5 Stelle è riuscito con caparbietà a far stanziare le somme necessarie a cancellare una vera e propria ingiustizia. La revoca anticipata delle concessioni cimiteriali, anche se già pagate per 99 anni, aveva infatti portato con sé la scelta, da subito contestata, di accollare agli stessi cittadini anche le spese per l’estumulazione, la riduzione in resti e la nuova sistemazione. “Ci siamo battuti per reperire i fondi necessari ad evitare che i cittadini fossero costretti a farsi carico non solo del travaglio emotivo di questa decisione – commentano i consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – ma anche dell’accollo delle relative spese, in modo da garantire la quasi completa gratuità delle operazioni per le oltre 600 famiglie colpite da questo provvedimento, sia per coloro che hanno già affrontato la spesa, sia per chi era ancora in attesa, appunto, di una qualche soluzione che restituisse dignità ad una vicenda gestita, invece, con grande mancanza di rispetto da parte della Giunta Masci”.

“Abbiamo accolto con grande soddisfazione la notizia di questo obiettivo raggiunto – commenta l’Avv. Luigi Di Corcia a nome del comitato cittadino – a conferma di quanto siano importanti l’iniziativa e l’azione civica, e la rete di collaborazione con chi, come il Movimento 5 Stelle, è sempre attento alle sollecitazioni che arrivano dai cittadini. Un risultato che “risarcisce” soprattutto l’aspetto morale di una vicenda molto delicata e di una sfera molto intima, come il ricordo dei propri defunti, colpevolmente calpestata da una superficialità inaccettabile dell’amministrazione comunale”.  

Ulteriori impegni sono stati strappati dal Movimento 5 Stelle nella lunga opposizione in aula durante l’intera sessione di bilancio, con una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale per avere garanzie sull’approvazione, entro l’anno 2023, del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e del Piano Regolatore Generale del Verde.

In linea con l’impegno per l’ambiente, i cittadini pescaresi avranno accesso alla App di sensibilizzazione e informazione sulla raccolta differenziata e sul calendario di raccolta comunale entro i prossimi 90 giorni e, entro lo stesso periodo, sarà installato presso il Mercato Coperto di Via Dei Bastioni un ecocompattatore mangiaplastica, in grado di favorire la differenziata e di creare un nuovo afflusso di utenti in questa struttura strategica. La mozione include anche l’attivazione immediata del Bilancio partecipativo, secondo quanto previsto dal regolamento fatto approvare proprio nelle scorse settimane, e l’avvio di tutte le attività necessarie a redigere ed approvare, nel minor tempo possibile, il Piano di Risanamento ambientale delle Antenne della Città di Pescara, relativo alle SRB di telefonia mobile, un documento non più procrastinabile dopo che già nel 2019 la società Polab segnalava una situazione allarmante per la nostra città.

Inoltre, il gruppo consiliare M5S ha strappato alla Giunta Masci l’impegno a destinare esclusivamente alla riqualificazione della Riserva Dannunziana i fondi erogati dall’assicurazione in favore del Comune dopo il rovinoso incendio dell’agosto 2021, e a nominare, secondo le modalità di Legge, il Direttore della Riserva entro settembre 2023. La mozione prevede inoltre l’estensione e il completamento della raccolta differenziata “porta a porta” su tutto il territorio comunale entro l’anno, e la redazione del Regolamento comunale per l’installazione delle isole ecologiche.

Infine, l’attivazione di tariffe agevolate della TARI per le attività commerciali incentrate sul riuso e sul riciclo dei materiali, l’incremento dell’utilizzo delle fototrappole per contrastare l’abbandono dei rifiuti solidi urbani, e la conservazione del vincolo di destinazione sulle risorse finanziarie comunali dedicate alla realizzazione del Nuovo Canile Municipale.

Ci siamo impegnati fortemente per garantire una città più accessibile e verde. Continueremo a lavorare per assicurare che i tempi e le modalità stabilite siano rispettati e che il sindaco e la giunta comunale mantengano fede ai loro impegni”. concludono i consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo.




DALLO SPORT ALLA MUSICA, dalla cultura all’enogastronomia

Roseto si prepara ad un’altra grande stagione di eventi e manifestazioni

Roseto degli Abruzzi, 9 aprile 2023. Dai grandi eventi sportivi alle serate della grande musica. Sotto il sole di Roseto degli Abruzzi, dalla primavera fino all’inverno, sarà un susseguirsi di eventi unici per una città viva e in grado di proporre un’offerta di intrattenimento adatta a tutti, sia per gli adulti che per i più piccoli.

E si parte da subito, seguendo la missione della destagionalizzazione sposata con convinzione dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Mario Nugnes. Saranno diversi, infatti, gli eventi sportivi di rilievo previsti nel mese di aprile. Si parte con il “Regione Abruzzo ATP Challenger” di Tennis che, dopo il successo dell’edizione 2022, tornerà a Roseto degli Abruzzi dal 16 al 23 aprile, portando in città atleti di livello internazionale e tantissimi appassionati. Ma quello appena iniziato sarà anche il mese del Basket e del Calcio. In primis con il torneo Visit Roseto Cup che si svolgerà dal 22 al 25 aprile, seguito da Spiagge D’Abruzzo Cup 29, 30 aprile e 1° maggio, che anche quest’anno porterà nella nostra città migliaia di giovani e un’ondata di allegria.

Anche nei mesi di maggio e giugno, tantissimi sport saranno al centro del cartellone: dal Basket al Nuoto, dal Karate alla Ginnastica ritmica, ai quali si aggiungono altri eventi.

Capitolo importante anche quello dedicato al Pugilato con diversi appuntamenti. Il 22,23,24 e 25 aprile si terranno le fasi eliminatorie dei Campionati italiani Scholboys junior; il 17, 18, 19, 20 e 21 maggio le fasi finali dei Campionati Italiani Scholboys junior; il 23, 24 e 25 giugno la Coppa Italia Giovanile.

Roseto degli Abruzzi e le sue bellezze saranno il giusto contorno ad eventi sportivi, culturali ed enogastronomici di rilievo anche nel mese di luglio. Da camp sportivi immersivi, dove sport, gioia e condivisione saranno il filo conduttore che ci porterà fino ad una vera e propria notte bianca dei bambini. Si parte il 1° e 2 luglio con il Raduno Nazionale Ducati. Dalla passione per i motori riservata ai più grandi ad una notte completamente dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie: il 15 luglio, infatti, andrà in scena la prima edizione rosetana della Notte Bianca dei Bambini: una notte di divertimento, shopping, animazione, musica, giochi e laboratori, per far tornare tutti un po’ più giovani. Sempre per i più piccoli e sempre a luglio, il torneo di basket per giovani cestisti, la 32esima edizione del Trofeo Ministars – Memorial Remo Maggetti.

Ma anche l’enogastronomia al centro del cartellone degli eventi, infatti a luglio torna lo Street Food Time, festival enogastronomico del cibo di strada, con prelibatezze provenienti da tutta Italia e non solo.

Torna, inoltre, per la sua 27esima edizione, Roseto Opera Prima, il festival cinematografico della città di Roseto degli Abruzzi, con grandi ospiti e importanti novità che saranno rese note a breve e che avrà di nuovo come location la splendida Villa Comunale.

Ad agosto la grande musica italiana sarà al centro del programma. Il festival Emozioni in Musica torna a far ballare rosetani e visitatori con tre grandissimi concerti. I primi due nomi sono già stati svelati: il 2 agosto la Premiata Forneria Marconi, storico gruppo musicale tra i principali esponenti del rock progressivo italiano. Il 3 agosto arriverà in città un’altra icona della musica italiana, Albano Carrisi. Il terzo grande nome, che si esibirà il 1° agosto, sarà svelato nelle prossime settimane.

Agosto sarà un mese caldo, non solo per il clima ma anche per i tanti eventi in programma. Dall’enogastronomia alle eccellenze della Mostra dei Vini di Montepagano, giunto alla 51esima edizione, fino ai festeggiamenti del Ferragosto che, come ogni anno, rappresentano il momento clou delle tradizioni estive rosetane.

Inoltre, si sta lavorando per fare una grande sorpresa per tutta la città.

Grande appuntamento con lo sport professionistico il 19 e 20 agosto per la seconda Tappa Nazionale del Bper Beach Volley maschile e femminile.

Sempre in ambito sportivo il 25 agosto, torna con la sua seconda edizione, dalle ore 18 fino a tarda sera, la Festa dello Sport, in collaborazione con tutte le associazioni del territorio.

Fervono, inoltre, i preparativi per gli eventi autunnali, come il tradizionale Premio di Saggistica, il Frammenti Book Festival, previsto il prossimo 30 settembre e il Borgo Incantato di Montepagano (28 ottobre – 1° novembre), evento alla seconda edizione dopo il grande successo registrato lo scorso anno.

Nella programmazione sono previsti, poi, tanti appuntamenti nelle frazioni, grazie alla collaborazione delle associazioni locali.

“Il cartellone delle manifestazioni appena anticipato rappresenta solo una parte, un piccolo assaggio, di quanto effettivamente sarà realizzato nei prossimi mesi ma volevamo, intanto, dare risalto ai prossimi appuntamenti e a quelli storici e di rilievo – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio – Un cartellone già ricco ma in via di definizione, quindi, e che, grazie al grande lavoro che stiamo portando avanti, si valorizzerà di eventi culturali, sportivi, enogastronomici che renderanno la bella stagione indimenticabile. Senza dimenticare che, anche quest’anno, sarà riattivato il servizio di bus navetta al quale si aggiunge una importante novità: un trenino che sarà a disposizione per spostarsi sul lungomare rosetano.

Insomma, ancora una volta ci poniamo, come amministrazione, nel ruolo di catalizzatore per cercare di mettere insieme le migliori energie del territorio con lo scopo di creare un contenitore unico capace di dare risalto alle nostre ricchezze materiali e culturali e realizzare eventi di livello che interesseranno tutto il territorio comunale. Insomma – concludono il Sindaco e l’Assessore – passo dopo passo, e grazie al nuovo progetto turistico, stiamo camminando verso il traguardo della “destagionalizzazione” per rendere Roseto una città attraente e attrattiva soprattutto in estate ma anche durante la bassa stagione. Rafforzando il ruolo che le spetta nel panorama turistico regionale e nazionale”.




PASQUA 2023

Dalla Cattedrale della Madonna del Ponte, Lanciano

[Nessuna Paura, Tutto Cambia]

Ecco questa notte, viviamo la madre di tutte le veglie. Da qui ha inizio il mondo nuovo.

Sette giorni per la creazione: dal buio alla luce, alla vita. Ecco il progetto di Dio, un progetto buono.

Dal buio, e nel buio del peccato, alla luce dunque; così come la nube e la colonna di luce nel passaggio del Mar Rosso, per raggiungere ora la nuova creazione, quella dell’ottavo giorno: il giorno necessario per la resurrezione, per l’eternità.

Ecco il nuovo battesimo, quello dell’ottavo giorno.

Ecco, dunque, apparire davanti a noi l’alba, le donne verso al sepolcro. Non ci sono gli uomini: sono fuggiti; fra le donne manca la madre dei fratelli zebedei, quella che chiedeva posti per i propri figli: per lei muore Gesù muore ogni interesse, scompare il riferimento di un proprio potere.

Una donna che cerca il potere, dunque, e scompare alla morte del Signore su cui aveva riposto tutti i propri progetti di fama, potere e gloria.

La Maddalena segue il Signore, di giorno e di notte, va con le altre senza conoscere…

Le donne piangono e vanno senza capire; ma poi, ecco l’Angelo del Signore, il Terremoto, le guardie tramortite, tanta paura: ma cosa avviene?

Avviene che nella nostra vita tutto cambia; ecco il mondo che ci appare in modo diverso. L’impossibile è possibile. Un annuncio straordinario, un terremoto nella nostra vita per vivere la novità del nulla come prima.

Nessuna paura per chi cerca il Signore. Tramortiti i custodi del passato, donne sicure nel tornare in Galilea; un messaggio per tornare all’autentico, alle origini, riscoprendo e diffondendo la bellezza della nostra fede.

In Galilea, dunque, nel nostro mondo d’oggi è iniziato l’ottavo giorno dove l’amore ha sconfitto la morte




TANTA TRISTEZZA per la scomparsa di un grande amico

Ci lascia Giovanni Di Fonzo, un grande uomo d’impegno politico ed amministrativo

Ortona, 8 aprile 2023. Oggi, con estrema tristezza, ho appreso la notizia della prematura scomparsa dell’On. le Giovanni Di Fonzo, un autorevole personaggio impegnato in politica; uomo impegnato per il bene comune, con l’unico intento: quello di fare gli interessi del nostro territorio.

È stato autorevole parlamentare per due mandati. Nel 1994 fino al 1996 e dal 1996 al 2001.

Nel 2004 è stato Assessore provinciale alle attività produttive, quando il sottoscritto ricopriva ruolo di Presidente della Provincia di Chieti fino al 2009.

In quest’ultima veste, con successo, si è occupato di molte crisi aziendali, qualificando ulteriormente l’attività della Provincia.

Con la scomparsa di Giovanni Di Fonzo il nostro territorio perde uno straordinario amministratore, un punto di riferimento fondamentale, che ha speso la sua vita, prima come insegnante e poi come amministratore, solo ed esclusivamente per il bene pubblico.

Condoglianze ai familiari, alla moglie Concetta, ai figli Chiara e Marco, alla nuora Sandra ed al caro nipotino Giovanni.

Caro Giovanni, da te ho appreso tanti insegnamenti che mi hanno aiutato a fare bene e a ricoprire con impegno diligenza il ruolo di Presidente della Provincia.

Ti porterò sempre nel cuore R.I.P.

Tommaso Coletti

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TORNA LA STORICA FESTA di Santa Maria dei Lumi

I The Kolors a Civitella per l’occasione

Civitella del Tronto, 8 aprile 2023. Quest’anno si parte lunedì 24 aprile con la giornata dedicata ai giovani e si conclude giovedì 27 aprile con il concerto (ingresso gratuito) dei The Kolors.

Ogni anno l’associazione Storico Comitato riconferma dunque una tradizione ultracentenaria. Si tratta infatti della 128° edizione, quella che si terrà come sempre nel santuario di Santa Maria dei Lumi.

Tanti gli eventi in programma nei quattro giorni di festa. Lunedì 24 aprile la giornata dedicata ai Giovani Lumi con il 1° memorial “Marco Zanchè, i giochi berardiani, uno spettacolo teatrale, il concerto dei Dalla e dintorni” (la cover band di Lucio Dalla) e infine Red & DiSi con il loro dj set nel night party.

Martedì 25 aprile giornata dedicata allo sport e in particolare al ciclismo con il 53° trofeo Madonna dei Lumi e infine, in serata, il concerto dei Bandapapù.

Per mercoledì 26 aprile c’è in programma la processione con la statua della Madonna dei Lumi (realizzata nel 1489) e a seguire l’orchestra spettacolo Rapsodia band.

Infine, giovedì 27 aprile, rimane il giorno principale dell’intera manifestazione. Tutto inizia con la tradizionale fiera per proseguire poi con il concerto bandistico Città di Ancarano, i fuochi d’artificio e l’estrazione del quadro di Santa Maria dei Lumi. Ma l’evento clou sarà il concerto ad ingresso libero dei The Kolors che si terrà appunto giovedì 27 aprile dalle 21.30.

Nell’arco dei quattro giorni si potrà cenare e pranzare negli stand enogastronomici mentre per più piccoli sarà sempre aperto il luna park. L’associazione Storico Comitato ci tiene a ringraziare i frati francescani, l’amministrazione comunale e chiunque abbia contribuito al mantenimento di questa stupenda tradizione.




GESÙ DEPOSTO NEL SEPOLCRO [14]

Venerdì Santo, 7 aprile 2023 Chieti
[Il dono del dolore]

I segni di regalità del Messia: ecco Gesù Re Crocifisso; la Corona di Spine; il dono che passa attraverso il dolore.

Il Signore presente che soffre con noi; il Signore che dà senso alla sofferenza.

Ognuno di noi può sperimentare questo dono: e allora tutti verso il Signore portando il proprio dolore.

Facciamo allora memoria della Passione, attualizzando il mistero della sofferenza.

Ecco Signore: sono pronto a tutto purché la tua volontà si compia in me

Nella processione ho pregato per il dono della pace, per la liberazione dalla pandemia, per il lavoro, per tutte le famiglie … che Dio le custodisca nella serenità…




LA VIA CRUCIS DI ROMA E QUELLA INSANGUINATA d’Israele e Palestina

La Via Crucis di Roma e quella insanguinata d’Israele e Palestina

di Alessandro Di Severo

8 aprile 2023

“Proprio dalla Terra Santa si snoda stasera il cammino della croce dietro a te. Lo percorreremo ascoltando la tua sofferenza, riflessa in quella di fratelli e di sorelle che nel mondo hanno sofferto e soffrono la mancanza di pace, lasciandoci scavare dentro da testimonianze e risonanze giunte all’orecchio e al cuore del Papa anche nel corso delle sue visite. Sono echi di pace che riaffiorano in questa terza guerra mondiale a pezzi, grida che vengono da Paesi e aree oggi dilaniati da violenze, ingiustizie e povertà. Tutti i luoghi dove si patiscono conflitti, odi e persecuzioni sono presenti nella preghiera di questo Venerdì Santo”.

Questa la preghiera iniziale della Via Crucis di ieri sera al Colosseo. E la situazione in Terra Santa irrompe sullo scenario internazionale anche perché là si sta vivendo un pezzo di violenze, ingiustizia e povertà di cui ha parlato Papa Francesco. Errori ed errate valutazioni, di entrambe le parti, fanno ritenere che, purtroppo, questa sarà una Pasqua di conflitto in Israele, Palestina e nelle aree più prossime, come la Striscia di Gaza e il Libano. A conferma che i sentimenti religiosi, quando si aggrovigliano con quelli del confronto tra popoli e stati finiscono per diventare ulteriore fattore di scontro se, reciprocamente, si continua a vivere solo seguendo il senso di ostilità e di diffidenza. Se ne parla poco, ma è indubbio che le questioni economiche, l’innalzamento dei costi della vita pesano molto sul clima che coinvolge tutta la regione.

L’uccisione di ieri sera, a Tel Aviv, del nostro connazionale Alessandro Parrini, e il ferimento di altri due italiani, a seguito dell’attentato rivendicato dalla Jihad islamica irrompono drammaticamente e ci costringono più che mai a seguire la situazione che, in Israele e in Palestina, è diventata ancora più incandescente tra un susseguirsi di inutili provocazioni, scontri armati, assassinii. I palestinesi hanno reagito al doppio intervento dei militari israeliani nella moschea di Al Aqsa  agli inizi della Pasqua ebraica e in pieno mese del Ramadan islamico. La reazione dei palestinesi non si è fatta attendere con gli scontri in uno dei luoghi più sacri per i musulmani e con il lancio di razzi da Gaza e dal sud del Libano. Due sorelle israeliane, inoltre, sono state uccise nei pressi di un insediamento di coloni ebrei in Cisgiordania nel corso di un attacco armato. Jet israeliani hanno bombardato per ritorsione postazioni di Hamas nella Striscia e in Libano.

Al momento, insomma, sembrano del tutto inascoltate le pressioni statunitensi per fare sì che almeno nel mese del Ramadan si osservasse un periodo di tregua nello scontro in atto dopo l’insediamento di un governo di estrema destra alla guida di Israele.

In difficoltà finiscono anche tutti i paesi arabi, in particolare Egitto e Giordania, che da decenni hanno stabilito con Israele buone relazioni, ma che non potranno reggere a lungo un aggravarsi del conflitto con i palestinesi. Una situazione resa particolarmente complicata anche per le gravi situazioni sociali provocate, anche là, dall’aumento dei costi delle materie prima e, in particolare, da quelle alimentari. Se, come ha minacciato il Ministro degli esteri Lavrov, la Russia dovesse interrompere la distribuzione del grano ucraino, saremmo davvero al riproporsi delle primavere arabe che infiammarono, per motivi prevalentemente economici, tutta la sponda sud del Mediterraneo.

https://www.politicainsieme.com/la-via-crucis-di-roma-e-quella-insanguinata-disraele-e-palestina/




UN BILANCIO di previsione vuoto

Pd San Salvo, Boschetti e Tascone: Zero risorse al turismo, al sostegno all’agricoltura e alle attività produttive, alla manutenzione delle strade. Basta poi all’uso improprio dei canali istituzionali e social per fini propagandistici

San Salvo, 8 aprile 2023. “Mercoledì pomeriggio in sede di assise civica è stato approvato un bilancio di previsione vuoto, la cui spesa corrente si basa solo sulle tasse dei cittadini che tra l’altro dovevano essere abbassate e che così non è stato”.

A dichiararlo è il consigliere comunale, Antonio Boschetti nel sottolineare che la maggioranza di destra “al netto di quanto affermato dal Presidente del Consiglio e sul quale mi riservo di intervenire a breve, sbandiera da tempo l’attenzione al turismo, alle attività produttive e al sostegno all’agricoltura, ma che sul bilancio destina zero risorse economiche in merito. Come può una città fare turismo, incentivare il comparto agricolo e le attività produttive se l’Ente comunale non riserva fondi e risorse”.

“In merito invece alle opere infrastrutturali – evidenzia Boschetti – le sole enunciate in assise civica sono quelle frutto del PNRR e per le quali dobbiamo dire grazie solo agli uffici comunali per averli intercettati. Quando termineranno tali fondi il Comune di San Salvo sarà un Comune vuoto di progetti, di idee e di visione e senza alcuna progettazione”.

“Sul centro storico poi e sulla sua salvaguardia e sviluppo sono inoltre stati usati dalla maggioranza di destra solo condizionali che non danno certezze alcune”, precisa Boschetti che ringrazia gli esercenti delle attività commerciali che, “con enormi sacrifici, tutte le mattine alzano la saracinesca mandando avanti la loro attività e facendo vivere il centro storico”.

“Altro capitolo ignorato dalla maggioranza di destra è quello relativo alla manutenzione ordinaria delle strade, divenuta ormai straordinaria viste le condizioni in cui versano le stesse, dove l’amministrazione oltre ad una assenza di programmazione, non destina risorse”, aggiunge Boschetti che in merito alle politiche sociali condivide appieno quanto sostiene la Capogruppo del Pd, Emanuela Tascone che afferma: “Sempre più scarsa l’attenzione verso le fasce più deboli e verso i più bisognosi. L’amministrazione di destra continua a dimostrare tutta la sua insensibilità a riguardo. Sono lontani i tempi in cui il Comune di San Salvo era il fiore all’occhiello del sociale”.

“Inoltre, in sede di assise civica ho chiesto alla maggioranza di destra se era loro intenzione incentivare i trasporti pubblici locali e se era loro intenzione potenziare la rete delle piste ciclabili anziché continuare a fare parcheggi e celebrarli come se fossero opere d’arte. Ma su questi punti non ho ricevuto risposte dalla maggioranza”, aggiunge la consigliera Tascone nel sottolineare che anche sulla Casa di Comunità che dovrebbe sorgere a San Salvo “la maggioranza ha taciuto dinanzi alle mie domande”.

“Condivido pienamente quanto sostenuto dai consiglieri comunali del Partito Democratico. Mercoledì abbiamo assistito – aggiunge il consigliere comunale, Fabio Travaglini – all’approvazione di un bilancio incomprensibile e poco chiaro che, oltre gli annunci altisonanti, lascia poche certezze ai cittadini sulla manutenzione di strade e quartieri, sulla tutela dell’ambiente, sulle tasse non ridotte e molti dubbi sulla (s)vendita del patrimonio pubblico”.

In merito all’uso improprio dei canali istituzionali e social da parte del Presidente del Consiglio, Tiziana Magnacca, i consiglieri Boschetti e Tascone affermano: “Fermo restando che oramai è propaganda continua da parte della stessa in vista evidentemente delle regionali del prossimo marzo 2024, comunichiamo che inizieremo a lottare anche contro l’uso distorto del sito istituzionale del Comune e inizieremo a chiedere parità di trattamento. Un conto è l’uso dei canali da parte del Sindaco, massima autorità rappresentativa dell’Ente, altra cosa è il ruolo del presidente del Consiglio che rappresenta l’intero Consiglio comunale. Stigmatizziamo dunque in maniera perentoria questo atteggiamento. È arrivato il momento di dire basta all’uso improprio dei canali istituzionali e social per fini propagandistici. Ci riserveremo anche di segnalare l’accaduto al Prefetto di Chieti”.




JOOP 2023: gli oli Evo più prestigiosi si sfidano a Tokyo

Panel internazionale assegna i premi più importanti all’olio italiano.

Tokyo, 8 Aprile 2023. La Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) ha annunciato oggi durante la cerimonia di premiazione tenutasi a Tokyo, i vincitori di Japan Olive Oil Prize (Joop) e Joop Design Award.

Un concorso ormai affermatosi come una delle competizioni più rigorose e importanti del mondo, che da undici anni persegue l’obiettivo di promuovere le eccellenze olearie in Giappone e in Asia. In quest’edizione hanno partecipato 538 etichette, provenienti da 23 Paesi.

Gli oli  finalisti sono  stati  sottopposti all’analisi  in  blind  tasting della  giuria di undici giudici internazionali certificati, supervisionati da tre panel leader: Konstantinos Liris (Grecia), Antonio G. Lauro (Italia), Miciyo

Yamada (Giappone).

La rigorosa selezione ha proclamato i vincitori nelle categorie IGP, DOP, Biologico, Monocultivar, Blend e Aromatizzato. A seconda del punteggio ottenuto, agli oli sono stati attribuiti i premi Best in Class, Gold e Silver.

“JOOP dopo undici anni, una grande partecipazione di etichette internazionali, una giuria eccellente e un’attenta selezione è diventato il concorso leader in Asia. Un olio premiato in questa competizione può avere buone possibilità di entrate nel mercato giapponese oltre a quello di  altri Paesi del sud est asiatico, compresa la Cina. È importante per i produttori la costanza, ogni azienda dovrebbe avere ogni anno 2 o 3 premi importanti per mantenere la propria credibilità sul mercato. Il Joop è sicuramente un concorso che risponde a questa necessità –  ha affermato il panel leader Konstantinos Liris

Nell’ambito di JOOP, da quattro anni il concorso JOOP Design Award premia i produttori che si sono distinti nel comunicare l’identità del loro prodotto, attraverso il logo, l’etichettatura e il design della bottiglia.

Anche quest’anno il concorso vede la partecipazione di una giuria di creativi di fama internazionale: Hasuike Makio (Giappone), Ashizawa Keiji (Giappone), Araki Kosuke (Giappone), Bret Recor (USA), Giulio Iacchetti (Italia), Anselmo Tumpic (Croazia), Prompong Hakk (Thailandia) e Yeşim Eröktem, Doğanberk Demir (Turchia).

“Il nostro lavoro non finisce con la premiazione, ma continua tutto l’anno, attraverso il coordinamento di attività di promozione nella grande distribuzione, partecipazione a fiere, organizzazione di eventi ad hoc rivolti agli importatori come gli Open Day, oltre a master class dedicate a promuovere la cultura dell’ olio Evo nelle più prestigiose scuole di cucina in Giappone” ha commentato Davide Fantoni, General Manager della Camera di Commercio Italiana in Giappone.

Il Giappone continua a mostrare buone prospettive di ampliamento per un valore totale di importazione di olio extra vergine d’ oliva pari a 220 milioni di euro nel 2022 (+ 8 % dal 2020) e con volumi pari a 47 mila tonnellate .

Le importazioni dall’Italia rappresentano il 40% del valore importato complessivamente dal Sol Levante, per un valore di 88 milioni di euro e con volumi pari a 16 mila tonnellate nel 2022 (fonte:elaborazione su dati Dogane giapponesi).

Vincitori JOOP 2023

BEST OF COUNTRY

BEST OF ARGENTINA

Altos Limpios – Millan S.a

BEST OF CROATIA

Coratina – Z.o. Červar

BEST OF ISRAEL

Heart Notes Blend – Bvs Jerusalemoliveoil

BEST OF ITALY

Cenzino Ogliarola Del Bradano – Azienda Agricola Vincenzo Marvulli

BEST OF GREECE

Ootopia Organic Koroneiki Single Estate Iliokastro – Mb Eleon

BEST OF JORDAN

Maida Arbequina – Al Maida Agricultural

BEST OF PORTUGAL

Gallo Ancestral Extra Virgin Olive Oil – Gallo Worldwide

BEST OF SPAIN

Oro Bailen Picual – Aceites Oro Bailen Galgon 99 Slu

BEST OF TUNISIA

Parcelle 26 1ère Récolte – Parcelle 26 (hdmp)

BEST OF TURKEY

Oliva Malia Memecik – Malia Tarim Ltd

BEST OF USA

Olive Truck – Frantoio – Olive Truck

Menzione speciale:

BEST OF CRETA

Terra Creta Organic Evoo – Melissa – kikuzaka Sa

BEST OF FLAVORED

Terraliva Fusion – Terraliva (Italy)

BEST OF POLYPHENOLS

Fruttato Intenso – Oleificio Fam Sas (Italy)

Vincitori JOOP DESIGN AWARD 2023:

1. Midnight Picual – Tamir Farm (Israel)

2. Dia Elis – Elis Land (Greece)

3. Château D’estoublon Bouteillan – Sas Domaine D’estoublon (France)

Alice Giovannini




IL SENSO DELLA MISURA

Pescara, 8 aprile 2023. Via Mazzarino e Via Tibullo costituiscono un asse stradale che si estende tra Piazza Salvo d’Acquisto e Piazza Luigi Gonzaga, intersecando via Marconi e Via Benedetto Croce. Ci passo spesso in bici, e mi sorprendo ogni volta: inquadrate in un contesto europeo, da queste due vie si potrebbero ricavate interessanti soluzioni urbanistiche, mentre qui sono ridotte ad un immenso parcheggio automobilistico. Alcuni numeri.

L’asse stradale, lungo circa 500 metri, ha una sezione, da palazzo a palazzo, di 24 metri, composta da 2 marciapiedi laterali di circa 2 m ciascuno di larghezza, due corsie stradali mono direzionali di 3,5 m ciascuna, e ben quattro linee di parcheggi lineari, due laterali e due centrali, ognuna di 2 metri, per una ripartizione di 4 metri destinati a marciapiedi, 7 a corsie e 8 a parcheggi. Al centro vi è un lungo filare di alberi, di poco oltre 50 individui, tra platani, lecci e robinie. Curiosamente questa parte sembrerebbe essere destinata, per via di qualche arredo urbano, all’uso pedonale, ma ovviamente è da sempre una inevitabile estensione della sosta delle auto, complessivamente presenti sull’intero tracciato con un numero difficilmente inferiore a 400 unità. In altre parole, tutta l’area, che si estende per poco più di un ettaro (12.000 mq), è destinata per 2.000 mq ai pedoni (15%) e per 10.000 alle auto (85%). L’ombra degli alberi, ipotizzando una chioma generosa di 25 mq, quindi per un totale di 1.250 mq, poco più del 10% dell’area, è tutta riservata alle automobili, mentre i marciapiedi ne sono completamente sprovvisti.

E’ una via assolutamente commerciale, piena di negozi di tutti i tipi: i titolari coglierebbero una grandissima opportunità di sviluppo se i rapporti di occupazione dello spazio fossero completamente invertiti, come anche i residenti, di tutte le età, acquisterebbero la disponibilità di una zona di socializzazione di particolare pregio: se il verde venisse incrementato, per collegare con un nastro verde le piazze agli estremi, e gli arredi decisamente migliorati, con giochi e luoghi di incontro, sarebbe un bellissimo esempio di Rambla pescarese!

E’ quello che io mi aspettavo quando, non molti anni fa, ho visto rifare letteralmente la pavimentazione, che ancora resiste ma ora finita sotto le ruote delle automobili, completamente ammalorata. Oggi questo è un luogo degradato, un garage all’aperto in piena regola, in cui imbattersi in immagini come quella della foto è la norma, come anche di auto parcheggiate su scivoli e strisce pedonali, ferme quel solo attimo necessario a sbrigare veloci faccende, ma al contempo, minuto dopo minuto, tutte insieme e per tutti i giorni dell’anno, a erodere e consumare la qualità di vita di chi lavora, risiede o transita, a piedi o in bici, in questo pezzo di città.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net Direttore Editoriale – Web Content Editor




CONCORSO DI PROGETTAZIONE Ciclovia del Vomano

Per FIAB un passo avanti verso la realizzazione della rete ciclabile provinciale

Teramo, 8 aprile 2023. Dopo aver affidato, qualche mese fa, la progettazione della Ciclovia del Tordino, la Provincia di Teramo ha emanato un bando per un concorso di progettazione della Ciclovia del Vomano e del suo collegamento con il percorso ciclabile della vallata del fiume Tordino.

I due progetti fanno parte di una visione più ampia che gli uffici del Servizio Urbanistico Provinciale hanno elaborato ormai da anni, grazie alle professionalità presenti all’interno dell’Ente e agli studi portati avanti che hanno meritato, alla Provincia di Teramo, più di un riconoscimento nel campo della mobilità ciclistica. Una visione che ha portato ad elaborare, prima provincia abruzzese, una rete ciclistica di area vasta che dovrebbe raccordarsi con quella regionale, purtroppo mai approvata dalla Regione Abruzzo.

FIAB Teramo, associazione locale che fa parte della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, è soddisfatta della notizia del concorso di progettazione, attraverso il suo presidente, Gianni Di Francesco, ricorda: “Da anni la FIAB, insieme ad altre associazioni, porta avanti l’idea di percorsi ciclistici lungo le valli fluviali, che si ricolleghino alla Ciclovia Adriatica, creando così una rete di percorrenza sia per cicloturisti che per spostarsi in bicicletta quotidianamente”.

“Occorre però – continua Gianni Di Francesco – che la mobilità ciclistica sia inserita all’interno dei Piani Regolatori Generali, nelle politiche trasportistiche, nelle strategie turistiche ed economiche della Provincia e della Regione, affinché non vengano perse risorse e si dia più efficacia all’azione amministrativa”.

“Come FIAB – conclude Di Francesco – rinnoviamo la nostra disponibilità a qualsiasi collaborazione, mettendo a disposizione il nostro patrimonio di conoscenze ed esperienza, chiedendo, ancora una volta, che le scelte progettuali, sia per la ciclovia del Tordino che per quella del Vomano, siano condivise con i portatori di interesse, onde evitare la realizzazione di infrastrutture poco utili agli utilizzatori finali ed al territorio, magari impeccabili a livello ingegneristico ma inutilizzabili da chi, la bicicletta, la usa davvero”.




APRE LA MOSTRA REGIONALE Sub Tutela Dei

Il Csv Abruzzo Ets ricorda Rosario Livatino. Mercoledì 12 aprile all’Aurum di Pescara

Pescara, 8 aprile 2023. Apre mercoledì 12 aprile, alle 9, nella sala Flaiano dell’Aurum di Pescara, la mostra regionale Sub Tutela Dei, l’uomo, il giudice, l’esempio che il Csv Abruzzo Ets dedica al magistrato Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 e beatificato dalla Chiesa il 9 maggio 2021.

L’allestimento è promosso da: Libera associazione forense, Centro studi Rosario Livatino, Centro culturale Il Sentiero ed è stato ospitato al Meeting di Rimini la scorsa estate.

Sempre mercoledì 12 aprile, ma alle 18 e nella sala D’Annunzio (piano terra) dell’Aurum, è in programma l’incontro di presentazione della mostra.

Parteciperanno Fabrizia Ida Francabandera, presidente della Corte di Appello dell’Aquila; Angelo Mariano Bozza, presidente del Tribunale di Pescara; Maria Rosaria Parruti, presidente del Tribunale di sorveglianza dell’Aquila; Casto Di Bonaventura, presidente del Csv Abruzzo Ets; Carlo Torti, curatore della mostra – Libera associazione forense; Lorenzo Di Flamminio, coordinatore area Formazione Csv Abruzzo Ets.

L’esposizione si avvale di numerosi patrocini, tra cui Regione Abruzzo, l’Ufficio scolastico regionale, tutte le Province abruzzesi, i Comuni dei quattro capoluoghi e di Avezzano, la Ceam (Conferenza episcopale Abruzzo e Molise), l’Arcidiocesi di Chieti-Vasto, le diocesi di Teramo-Atri e di Avezzano, le fondazioni Tercas e PescarAbruzzo, l’università di Teramo, i tribunali di Avezzano, Chieti, Pescara, Teramo; il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Teramo, il Forum del Terzo settore.

Media partner: VDossier.

In collaborazione con Caritas, Libera, Unione giuristi cattolici di Pescara e Teramo, Associazione genitori, Prossimità alle istituzioni, Cosma, premio Borsellino, Arci, Legalità cultura e territorio.

La mostra prevede un percorso diviso in quattro sezioni con testi, immagini, video e un audio che rievoca l’agguato e che introduce al percorso.

Una parte importante è dedicata al testimone Piero Nava, direttore commerciale lombardo, che il 21 settembre 1990 si trovava in Sicilia per un viaggio di lavoro. Assistette, dallo specchietto retrovisore della sua auto,  all’attentato che portò all’esecuzione del magistrato Livatino da parte dei mafiosi. Fu lui ad avvisare le forze dell’ordine e riferì quanto aveva visto. In un periodo in cui non esistevano disposizioni sui collaboratori di giustizia, Nava, cittadino onesto e testimone, non pentito, ha visto la propria esistenza stravolta. Ha perso il lavoro ed è ancora oggi costretto a nascondersi con tutta la sua famiglia, cambiando spesso città e generalità. «Quel giorno», ha detto Nava, «Livatino è morto ma io sono scomparso».

Sub Tutela Dei – Rosario Livatino, l’uomo, il giudice, l’esempio

Le esposizioni (dopo Chieti) si terranno a:

Pescara 12 – 19 aprile, Aurum, largo Gardone Riviera

                               tutti i giorni dalle 9 alle 14 e dalle 15.30 alle 19.30

                               info e prenotazioni: 085 2924249 – 350 0135984 – segreteriapescara@csvabruzzo.it

Avezzano            22 aprile – 3 maggio, sala conferenze Montessori, via Genserico Fontana, 6

                               tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19

                               info e prenotazioni: 0862 318637 – 371 4507918 – segreterialaquila@csvabruzzo.it

Teramo 6 – 14 maggio, Sala espositiva comunale, via Nicola Palma

                               tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19

                               info e prenotazioni: 0861 558677 – 334 7041179 – segreteriateramo@csvabruzzo.it




DUE NUOVI AUTOBUS sono da oggi a disposizione della linea urbana

La novità appena comunicata dalla ditta Gaspari

Giulianova, 8 aprile 2023. Una notizia positiva arriva in municipio, in queste ore che introducono alla Pasqua. La ditta Gaspari ha infatti comunicato al Sindaco Jwan Costantini che sono stati immessi nel servizio di trasporto urbano di Giulianova due nuovi mezzi. Si tratta di due autobus Mercedes Euro 6 E, nuovi di fabbrica.

I veicoli sono a contenuta emissione di Co2 (i livelli più bassi della categoria), sono dotati di ogni comfort e dispongono di accessi per disabili, videosorveglianza, conta passeggeri, geolocalizzazione. La dotazione del parco mezzi urbano è dunque sensibilmente potenziata, con indiscutibili vantaggi per la mobilità pubblica e la cittadinanza. Il Sindaco Jwan Costantini e l’ Amministrazione Comunale, apprendendo della novità, esprimono gratitudine, soddisfazione e plauso.




CUM PANIS l’arte del condividere

Cinque giorni a Fontecchio nel segno della creatività e dell’incontro

Dal 21 al 24 aprile intenso programma di eventi  nel borgo  lungo la media valle dell’Aterno, con poetry slam, mostre, performance,  concerti, spettacoli teatrali, laboratori, dibattiti e passeggiate, giochi in piazza per adulti e bambini, pizze sfornate dall’antico forno comunale

L’Aquila, 8 aprile 2023. Una rassegna dedicata all’arte sociale, un’esperienza immersiva nella creatività e nella condivisione, una esplorazione delle dinamiche di comunità attraverso il simbolismo del pane.

Questo sarà CumPanis, manifestazione in programma da venerdì 21 a martedì 25 aprile a Fontecchio, in provincia dell’Aquila, con un ricco programma di workshop, mostre, laboratori di autocostruzione, performance, concerti, passeggiate erboristiche e letterarie, spettacoli teatrali, contest artistici, tavoli di discussione e incontri con artisti.

CumPanis è un progetto indipendente ideato e totalmente autofinanziato da UnitedArt Fontecchio e dai suoi sostenitori, e il nome è stato scelto in riferimento all’etimologia della parola “compagno”, che è appunto “coloro che condividono lo stesso pane”. Tra i partner dell’iniziativa la Comunità 24 luglio, Arti e Spettacolo, Brucaliffo, United L’Aquila, Le Officine, La Kap, Frequenze, Lega Italiana Poetry Slam Abruzzo, Il Bivacco, Montagne In Movimento, Radio Antiche Rue, Foresta Modello e Collettivo Freaktion.

“Il festival esplorerà le dinamiche di comunità attraverso il simbolismo del pane – spiegano gli organizzatori -, un elemento che è stato sempre associato a qualcosa di profondo, essenziale, elemento di sostenimento se non addirittura di sopravvivenza, un qualcosa di sacro. Proprio come l’arte, che reinventa mondi e linguaggi, e può creare legami profondi tra le persone. E ci saranno anche spazi di incontro, scambio e confronto, su temi sociali come quello dell’abitare, delle aree interne, degli spazi pubblici, del lavoro, delle comunità energetiche. La nostra vuole essere una chiamata all’azione, per trovare un modo per superare le barriere culturali e sociali, proseguendo il cammino che conduce verso una società più inclusiva e solidale”.

Per citare solo qualcuno degli eventi in programma, si partirà il venerdì 21 aprile, nel laboratorio d’arte Le officine, con una tappa regionale del Poetry Slam, una competizione di poesia con giuria popolare: otto poeti provenienti da varie parti d’Italia si sfideranno, utilizzando solo la propria voce ed il proprio corpo. A decretare il vincitore saranno cinque persone scelte a caso in mezzo al pubblico.

Sabato 22 aprile, nella casa di arte e natura La Kap, da un’idea di Fabrizio Valente, in collaborazione con il collettivo Afedia, sarà in scena Kyorei, Spirito del vuoto, performance teatrale che racconta un viaggio interiore in cui il togliere, il sottrarre, saranno la chiave per una nuova consapevolezza. A seguire poi il Concerto United, dove si esibiranno diversi cantanti, cantautori e gruppi vicini all’esperienza di calcio popolare United L’Aquila.

Domenica 23 aprile, sempre a La Kap, torna poi il consueto appuntamento con il Kap Art Prize, un contest artistico aperto a tutti, durante il quale le opere realizzate verranno votate in maniera anonima dai visitatori della mostra per decretare il vincitore; contestualmente la serata sarà animata dalla jam session aperta organizzata dall’associazione Frequenze.

Lunedì 24 aprile appuntamento con Psicotropia Atossica, una performance all’interno di uno spazio-tempo psichedelico vissuta attraverso musica, danza e teatro organizzato e interpretato da Cristiana Alfonsetti, Elena D’Ascenzo e Davide Zanini.

La rassegna terminerà nel giorno della Festa della Liberazione, martedì 25, con una giornata dedicata soprattutto ai più piccoli con i giochi in piazza la mattina, un pranzo sociale a base di pizze a volontà realizzate da Samassekou Sekou rimettendo in funzione l’antico forno comunale, mentre il pomeriggio sarà animato da performance varie per concludere con lo spettacolo teatrale a cura del Teatro stabile dell’Aquila in collaborazione con Brucaliffo Con gli occhi di un clown, regia di Emilio Ajovalasit, con Cecilia Cruciani e la successiva Liberazione di Colori.

Tra i workshop da segnalare in particolare Mud Mod Mad, un laboratorio esperienziale di autocostruzione di un forno in terra cruda a cura del maestro e artista Ferdinando Renzetti, alla fine del quale sarà realizzata una vera e propria opera artistica collettiva che avrà anche una funzione di utilità sociale, ma saranno presenti anche laboratori a cura di Arti e Spettacolo e tante altre associazioni del territorio.

“Cosa è dunque questo pane per una comunità, quali sono gli elementi essenziali che si condividono?  – raccontano ancora gli organizzatori -: è un invito a guardare al di là della superficie delle cose, e ad indagare sul come le maschere che indossiamo influenzano la nostra vita e le relazioni con gli altri, creando frammentazione interiore che non può far altro che riflettersi all’esterno. È un invito a considerare la diversità come una forza positiva e a cercare un linguaggio comune, per connettere le comunità. Il linguaggio del pane, nella sua profonda essenza”.

Per tutte le informazioni si può consultare il sito di riferimento dove sarà anche possibile avere maggiori informazioni e iscriversi ai vari workshop. Per ricevere informazioni o proporre delle attività scrivere a unitedfontecchio@gmail.comggiori informazioni e iscriversi ai vari workshop. Per ricevere informazioni o proporre delle attività scrivere a unitedfontecchio@gmail.com




NUOVO RECITAL teatrale su d’Annunzio

La corrispondenza tra il Vate e le sue amanti

Orsogna, 8 aprile 2023. L’Associazione Teatro in…stabile di Pescara, presenta  sabato 15 aprile alle ore 21  presso il Teatro di Orsogna, il suo nuovo recital teatrale su d’Annunzio che si articola per mezzo della corrispondenza tra il Vate e le sue amanti, arricchita da momenti musicali con performance di tango e proiezioni di foto d’epoca.




LA SPOSA BLU di e con Silvia Battaglio

Al Teatro comunale. Opera di teatro-danza per attrice e marionette d’arte tratta dalla fiaba Barbablù

Popoli, 8 aprile 2023. Per H2O Rispecchiamenti Festival, ideato e organizzato dal Drammateatro con il sostegno del Comune di Popoli, in svolgimento al Teatro comunale della cittadina dell’alta Val Pescara, Giovedì 13 Aprile andrà in scena alle ore 21.00  lo spettacolo La sposa blu, liberamente ispirato alla celebre fiaba di Charles Perrault Barbablù.

Teatro e danza, teatro fisico che crea immagini raffinate e potenti e che vede protagonista l’attrice danzatrice e performer Silvia Battaglio  in una «scrittura di scena» che vede interagire la performer con tre preziose marionette degli anni ’40, appartenenti alla storica collezione Toselli e custodite presso l’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare di Grugliasco (To).

Lo spettacolo è costruito su una drammaturgia composita e multidisciplinare che attinge alla danza, al teatro fisico e di figura e alla sperimentazione. La sposa di Barbablù non vuole conformarsi al classico femminile delle fiabe e omologarsi ai dettami del brutale consorte. Opta così per una sorta di «legittima difesa» e si oppone al violento destino cui il marito vorrebbe consegnarla. «Puoi aprire soltanto le porte delle stanze che dico io», ripete Barbablù impostando la relazione affettiva all’insegna del possesso, della paura e del controllo. È dunque nel rifiuto di questo ricatto che la Sposa blu decide di aprire la porta segreta, al di là della quale scopre i corpi occultati delle precedenti marionette-spose. Queste tornano in vita, scivolano dentro un racconto sospeso tra fiaba e realtà, dove l’elemento della trasgressione assume il valore di una redenzione salvifica.

Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia Zerogrammi di Torino, Officine CAOS,  Istituto per i Beni Marionettistici  e del Teatro Popolare di Grugliasco, Festival INCANTI.

Ingresso € 10,00 – Ridotto Giovani Studenti € 5,00.




ORARI E APERTURE STRAORDINARIE nelle due sedi MuNDA

Sabato 8 aprile, Pasqua e Lunedì dell’Angelo

L’Aquila, 8 aprile 2023. Dopo la grande affluenza del 2 aprile per #domenicalmuseo nelle due sedi del MuNDA, che ha registrato 1271 visitatori,  si comunicano gli orari del Museo Nazionale d’Abruzzo e le aperture straordinarie del Mammut, al Castello Cinquecentesco, in questo week end pasquale.

Il Mammut del Castello sarà aperto sabato 8 aprile, domenica 9 aprile (Pasqua) e lunedì 10 aprile (Lunedì dell’Angelo) dalle 10.00 alle 18.00 (ultima entrata ore 17.30). 

Prenotazione richiesta solo per gruppi oltre 20 persone a: mn-abr.urp@cultura.gov.it. 

Apertura biglietteria ore 9:40.

Il MuNDA, a Borgo Rivera, di fronte alle 99 cannelle, osserverà il consueto orario dalle 8.30 alle 19.30 (ultima entrata ore 19.00).

Biglietto: gratuito al di sotto dei 18 anni; intero € 4; ridotto € 2;  

Con il biglietto de “Il Mammut del Castello” sarà possibile l’entrata anche alla sede del Museo Nazionale d’Abruzzo in via Tancredi da Pentima fino al 7 maggio.           




MAXXI L’AQUILA APERTO nei giorni di Pasqua

Marisa Merz Shilpa Gupta visibileinvisibile visita guidata | lunedì 10 aprile 2023 ore 16:30

L’Aquila, 8 aprile 2023La sede aquilana del museo MAXXI sarà aperta nei giorni di Pasqua per accogliere i turisti e gli aquilani rimasti in città con orario 10 -19, da sabato 8 a lunedì 10 aprile 2023.

I visitatori potranno così scoprire la nuovissima Marisa Merz Shilpa Gupta visibileinvisibile, inaugurata lo scorso 1° aprile.

La mostra, sotto la direzione artistica di Bartolomeo Pietromarchi e la curatela di Fanny Borel, mette in dialogo, attraverso circa 50 opere due mondi, tra Oriente e Occidente, due storie, tra generazioni diverse, in una conversazione sui temi del visibile e dell’invisibile, dell’immagine e della parola, del politico e del filosofico in una tensione etica e poetica che si compenetra e si completa nelle opere dell’una e dell’altra artista.

La doppia personale è dedicata, infatti, a due indiscusse protagoniste dell’arte contemporanea: Marisa Merz (Torino, 1926 – 2019) – unica rappresentante femminile dell’Arte Povera e riferimento della scena artistica italiana dalla fine degli anni Sessanta, Leone d’oro alla carriera nel 2013, con esposizioni nei musei più importanti del mondo come il Metropolitan Museum di New York e il Centre Pompidou di Parigi – e Shilpa Gupta, nata nel 1976 a Mumbai dove vive e lavora, è una delle artiste più importanti della sua generazione a livello internazionale, con presenze in molte delle più prestigiose manifestazioni e musei nel mondo, dalla Biennale di Venezia, alla Biennale di Gwangju fino alla Tate Modern e Serpentine Gallery di Londra.

Lunedì 10 alle 16.30 sarà possibile scoprire da vicino le opere esposte partecipando alla visita guidata “MAXXI L’Aquila: la sede e le opere” al costo di € 5 su prenotazione (https://maxxilaquila.art/evento/maxxi-laquila-la-sede-e-le-opere-10-aprile/) fino a esaurimento posti con acquisto del biglietto di ingresso ridotto al Museo.




ESSENZIALE. Rassegna di teatro, danza e altri linguaggi

Matta in scena 2023.  Promosso da artisti per il Matta teatro  a cura di  Annamaria Talone danza a cura di Anouscka Brodacz atelier Matta a cura di Monica Ciarcelluti con il contributo di   fondazione Pescarabruzzo in convenzione con soci Coop Alleanza 3.0

Pescara, 8 aprile 2023. Attività promosse e organizzate da Artisti per il Matta nel Programma della Presidenza Consiglio Ministri per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Pescara. Ultimi due appuntamenti per la rassegna Matta In Scena 2023 presso lo Spazio Matta, sezione teatro a cura di Annamaria Talone.

Il 15 aprile alle ore 18 ci sarà l’incontro aperto al pubblico con Piersandra di Matteo, attuale direttrice artistica dell’importante festival  Short Theatre di Roma. Il talk dal titolo Protocolli dell’Incontro e Drammaturgie Urbane indaga l’importanza della dimensione pedagogica per gli spettatori di alcuni contesti contemporanei dello spettacolo dal vivo.

“Quali tattiche può mettere in atto un festival di arti performative per accogliere pedagogie aperte a interazioni impreviste tra i corpi, capaci di suggerire confluenze sincroniche tra mondi della conoscenza, e alimentare interferenze estetiche? Negli anni recenti, nel campo delle arti performative è emerso il crescente interesse alla creazione di “spazi pedagogici” non intesi come collaterali al fare artistico, ma come pratiche integralmente artistiche, spazi in cui riformulare protocolli di incontro, promuovere la condivisione di saperi incarnati nella relazione, ripensare le metodologie e le condizioni della trasmissione di conoscenza.”

Attraverso materiali operativi e nodi teorici, la studiosa di origini abruzzesi , ripercorre le traiettorie di alcuni progetti basati sull’intersezione tra arte, performatività e pedagogia, piattaforme formali/informali che sperimentano dispositivi della conoscenza alternativi alle forme canoniche di trasmissione, facendo spazio a saperi interdetti o ignorati, secondo le nozioni di engaged pedagogy.

Il 16 aprile alle ore 21 va in scena lo spettacolo Quaderno/Reality, di e con Antonio Tagliarini produzione Index Muta Imago. Uno degli spettacoli più noti e longevi della compagnia, dove una normale casalinga di Cracovia registra, annota su dei quaderni tutti quei piccoli gesti quotidiani che non lasciano traccia nella nostra memoria. Lo fa ogni giorno, per più di cinquant’anni: perché?

Antonio Tagliarini riapre i quaderni, gli appunti di un processo creativo iniziato 10 anni fa e che non si è mai interrotto:  alcune domande, alcune ossessioni creative sono vive ancora oggi. Il passato è già nel futuro.

Tra racconto e piccole visioni, svelando qualche segreto senza nessuna volontà di compiutezza, Antonio Tagliarini apre al pubblico i quaderni di lavoro, tradotti in dialogo e performance.

Attraverso i materiali originali di alcune scene e la loro evoluzione/trasformazione risaliamo fino alla punta dell’iceberg che è lo spettacolo, condividendo il percorso creativo e mostrando – tra autobiografia e passioni letterarie, tra divagazioni e ossessioni che tornano – quel fil rouge che c’è tra il dire e lo scrivere.

***

Matta In Scena 2023. Sezione Teatro a cura di Annamaria Talone

15 aprile 2023, ORE 18.00 | SPAZIO MATTA

PROTOCOLLI DELL’INCONTRO E DRAMMATURGIE URBANE

TALK DI PIERSANDRA DI MATTEO

Ingresso gratuito

BIO Piersandra Di Matteo.

Studiosa, dramaturg e curatrice nel campo delle arti performative. È direttrice artistica del festival multidisciplianre Short Theatre di Roma (2021-2024) e membro del gruppo di ricerca INCOMMON dell’Università Iuav di Venezia, dove insegna curatela delle arti performative. I suoi interessi teorici spaziano dal teatro contemporaneo alla drammaturgia, dalla politica della voce alle pratiche curatoriali. Negli anni recenti tiene conferenze e seminari in centri di ricerca a Hong Kong, Singapore, Shanghai, Amsterdam, New York, Filadelfia, Montréal, San Paolo, Belo Horizonte, ed è visiting scholar al MESTC/CUNY di New York (2017). Da anni è la più stretta collaboratrice teorica di Romeo Castellucci, con il quale lavora come dramaturg nei maggiori teatri e festival internazionali. È stata curatrice artistica di Atlas of Transitions Biennale per ERT (2017-2020). Tra le recenti pubblicazioni, performance + curatela (Luca Sossella Editore 2021), con A. Sacchi e I. Caleo, In fiamme. La performance nello spazio delle lotte (1967-1979) (bruno 2021).

16 APRILE 2023, ORE 21.00 | SPAZIO MATTA

QUADERNO/REALITY

di e con Antonio Tagliarini

produzione Index Muta Imago

Index Muta Imago è sostenuta dal Ministero della Cultura

Ingresso 12 euro

Ridotto 10 euro (studenti, pensionati, soci Coop Alleanza 3.0)

BIO Antonio Tagliarini.

 Autore, regista e performer. Il suo primo amore, e di conseguenza la sua formazione, sono la danza contemporanea e la performing art, che segnano profondamente il suo rapporto con l’arte scenica. Comincia poi a studiare ed approfondire l’arte più strettamente teatrale.

È autore e interprete di diversi spettacoli e performance che presenta in molti festival italiani e internazionali (Primo Premio come Miglior Spettacolo al BE Festival di Birmingham nel 2014). Co- autore di diversi progetti performativi (con Miguel Pereira, Idoia Zabaleta, Ambra Senatore, Rimini Protokol), lavora come interprete con Raffaella Giordano, Giorgio Rossi, Massimiliano Civica, Fabrizio Arcuri, Lotte Van de Berg, tra gli altri.

Nel 2007 conosce Daria Deflorian, un incontro importante, folgorante. Nasce una intensa collaborazione artistica che porta alla creazione di molti progetti teatrali pluri-premiati sia in Italia che all’estero (Premio Ubu 2014 come Miglior Novità Drammaturgica, Premio della Critica 2015 Miglior Spettacolo Straniero in Quebec/Canada, 2019 Premio Riccione per la Drammaturgia, 2021 Premio Hystrio alla Drammaturgia).

Docente di molti progetti di formazione e tutoraggio, tra cui quelli più recenti: docente presso l’Accademia Nazionale Silvio D’Amico nel 2020/21/22, les Teintureries di Losanna 2020-2022, la Biennale Teatro College 2022, lo IUAV-Venezia 2022.




ECCO PERCHÈ vogliamo vedere i progetti

Scavi lungo la ferrovia. Dopo la pubblicità che succederà ancora?

Abbiamo tutti gioito, il Sindaco in testa, quando, durante i lavori di costruzione del muro di contenimento del rilevato ferroviario, vennero alla luce resti della fortezza borbonica, due arcate delle originarie opere ferroviarie e, in seguito, un tratto di pavimento originario dell’antica Piazzaforte.  Questo avveniva in concomitanza con i sondaggi favorevoli al campo Rampigna ed apparve subito evidente che l’insieme dei ritrovamenti poteva trasformare quella parte di città restituendole tracce della sua storia, con nuove sistemazioni urbane fruibili dai cittadini. Ci fu annunciato che le Ferrovie avevano compreso il tema, anche grazie alla pressione dell’archeologo Staffa della Soprintendenza ABAP, tra i maggiori studiosi della città antica: le Ferrovie, che in tempi passati e recenti avevano distrutto pezzi della nostra storia senza alcun riguardo (e senza alcuna sanzione) assicuravano un progetto debitamente dotato di risorse per mettere in valore i ritrovamenti. IL Comune confermò il suo interesse e la disponibilità a rivedere un discutibile progetto di pista ciclabile aerea che era stato previsto prima degli scavi.

Italia Nostra ha chiesto subito di conoscere i progetti; lo ha ribadito al primo annuncio dei ritrovamenti; lo ha confermato di fronte alla 200 persone alle quali, prima della pandemia, ha spiegato il valore del sito e le potenzialità del parco archeologico; lo ha ripetuto quando Sindaco e Soprintendente hanno illustrato molto sommariamente che stavano progettando; lo ha chiesto alla Soprintendenza più volte. Silenzio. Nel frattempo sorgeva il muro, ingabbiando il primo dei reperti (le vecchie strutture ferroviarie) in due archi di cemento mal disegnati che ne occultano il paramento esterno, e ne rendono problematico l’accesso; non sappiamo che variante avrà la pista ciclabile né come saranno sistemati gli altri resti, malinconicamente coperti da una tettoia e preclusi alla vista futura dall’attuale muro in cemento. Vediamo però che il contenimento della ferrovia si sta completando ed esibisce baldanzosamente una specie di “fastigio”, il frontone di un tempio rovesciato si direbbe, su cui campeggia una colorata scritta di auto-omaggio della ditta esecutrice. L’intera area archeologica, la visione che ogni cittadino avrà passando sul ponte, dal fiume, dal circolo Canottieri (per il quale si è difeso il “contesto” contro gli alberi ma non contro la pubblicità) sarà dominata dalla scritta dell’appaltatore che firma non già un’opera rimarchevole ma un semplice muro di contenimento facendone manifesto permanente dei propri meriti.

Chi ha autorizzato quella sistemazione “scenografica”? Le Ferrovie? il Comune? la Soprintendenza?
Pescara avrà il suo parco archeologico con pubblicità? Quella di carta si paga ed è transitoria ; e questa?
Non si invochino altre molto più modeste “ firme” che le imprese usano apporre sulle opere: per tutte valga la moderatissima  scritta apposta sull’asse attrezzato, ben più ragguardevole realizzazione criticabile per altro, non per la “firma”. Questa occupa un luogo della storia e si impone invasivamente alla città. Speriamo proprio che la si voglia rimuovere.

ECCO PERCHE’ DOVETE TIRARE FUORI I PROGETTI. VOGLIAMO VEDERLI PERCHE’ SCELTE ARBITRARIE COME QUESTA VENGANO ILLUSTRATE E CONTESTATE PRIMA.

Oggi, comunque, restiamo in attesa di sapere quale è stata la sede in cui si è valutata questa opera inopportuna e fuori posto.

 
 LA Sezione di Italia Nostra “L. Gorgoni” Pescara.




GESÙ DEPOSTO DALLA CROCE [13]

San Michele Arcangelo, Bucchianico; 7 aprile 2023

Oggi giorno solenne. Quattro sono i punti che orientano i nostri passi E bisogna, dunque, vivere nel silenzio questo mistero d’amore.

Oggi fissiamo lo sguardo su quattro punti: il tradimento; il ministero sacerdotale; l’eucarestia; il servizio.

Lo spirito del Signore e su di me: lo possiamo dire seguendo utili indirizzi.

Il Papa disegna l’immagine del sacerdote che si dona al popolo, annunciando la grandezza di Dio.

Ecco allora. Essere più uniti. Essere meno egoisti. Più carità e preghiera per i sacerdoti, per la loro vita, per il loro ministero.

Tutti insieme, dunque, chiamati al sacerdozio comune. Uniti e Gesù al centro.  Tutti presenti  alle celebrazioni,  al dono d’amore dell’Eucarestia. Modello e Compito dei Cristiani.

Il Servizio non come tornaconto; la lavanda dei piedi è l’esempio. Non più servi ma amici.

Gesù ci lava dalle nostre meschinità e dai nostri peccati.

Preghiamo gli uni per gli altri: lontani dal tradimento.




LA PUNIZIONE PER L’AVE MARIA in classe

Venti giorni di sospensione alla maestra

di Viviana Daloiso

(Avvenire,  giovedì 6 aprile 2023)

Marisa Francescangeli, insegnante a San Vero Milis (Oristano), si vedrà decurtare anche lo stipendio: «Mi sento umiliata, è un’ingiustizia». La rivolta dei genitori, che l’appoggiano, e della politica

Bisogna tornare al 22 di dicembre dello scorso anno, per ricostruire la grave colpa di cui si sarebbe macchiata la maestra Marisa Francescangeli, 58 anni, alle spalle una lunga carriera nel mondo della scuola e l’attività nell’Associazione italiana maestri cattolici, di cui è consigliera provinciale. Quel giorno, complice l’assenza di un suo collega, all’insegnante – che lavora nella scuola primaria di San Vero Milis, vicino a Oristano – è stato chiesto di coprire un’ora di supplenza nella classe terza. E lei ha deciso di far costruire ai bimbi un bracciale con delle perline, come un piccolo rosario, per poi recitare con loro un’Ave Maria. Un fatto inaccettabile per due mamme, che si sono rivolte immediatamente al preside dell’istituto protestando per l’accaduto.

E non è bastata la riunione coi genitori convocata dal dirigente, in cui la maestra Marisa è arrivata persino a scusarsi, spiegando che le era sembrato naturale recitare una preghiera alla Vigilia di Natale, che i bambini delle sue classi frequentano tutti l’ora di religione (ciò che non viene confermato dalla scuola, che si è trincerata dietro un no comment sulla vicenda) e che in nessun modo voleva mancare di rispetto e offendere, con quel gesto. Due sabati fa – e a ben tre mesi dall’accaduto – ecco consegnata a mano la raccomandata in cui è stata messa nero su bianco dall’Ufficio scolastico di Oristano la punizione prevista per quell’Ave Maria: 20 giorni di sospensione e la riduzione dello stipendio. «Per me è stato uno choc – confessa lei – nella mia carriera non ho mai avuto problemi». Un percorso lavorativo iniziato a metà degli anni ’80 con le prime supplenze in provincia di Nuoro, poi la vittoria del concorso per insegnare nelle scuole primaria e infanzia.

«Non penso di aver fatto nulla di male, oltretutto tutti i bambini seguono le lezioni di religione e si stanno preparando per la Prima Comunione – spiega trattenendo a stento le lacrime – Per me è una gioia andare a scuola. Mi mancano i bambini». Ma contro l’insegnante sarebbero state sollevate anche critiche per un’altra lezione, stavolta tenuta sui rischi legati al fumo: «I bambini mi avevano fatto delle domande sulle sigarette – spiega la maestra – e io ho risposto loro che fanno male».

Il caso è seguito dall’avvocata della Uil Elisabetta Mameli, che farà ricorso contro il provvedimento: «Posso già dire che il provvedimento preso è chiaramente sproporzionato» spiega, raggiunta telefonicamente da Avvenire. Ma c’è anche la contestazione circa le tempistiche adottate dall’Ufficio scolastico di Oristano, che non avrebbe lasciato tempo sufficiente per presentare materiale in favore della docente.

Nel frattempo, la vicenda è finita sul tavolo del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, con interrogazioni e dichiarazioni di vari parlamentari di centrodestra in cui si denunciano «l’intolleranza verso la religione cattolica» e «l’integralismo laico», mentre la presidente della commissione Istruzione del Consiglio regionale della Sardegna, Sara Canu (Fratelli d’Italia), ha chiesto all’Ufficio scolastico regionale di verificare la correttezza delle azioni che hanno portato alla sospensione.

Di provvedimento eccessivo parla anche l’Associazione nazionale dei presidi, che pure critica come «inadeguata l’azione della maestra: la scuola è laica non deve portare gli alunni a professare nessuna religione, quella cattolica, ebraica, musulmana o quale che sia. L’atto andava contestato, ma non giustifica un provvedimento così importante».

La maestra Marisa, dal canto suo, si sente vittima di una ingiustizia, «umiliata».

Ma non è sola. In molti, tra colleghi e genitori dei bambini della scuola sono indignati per la vicenda, l’hanno chiamata per sostenerla e hanno chiesto spiegazioni direttamente al preside per l’accaduto, evidenziando come il provvedimento sia stato preso a seguito della protesta di appena due famiglie. «Io adesso però – conclude la maestra – penso solo al 16 aprile, quando finalmente potrò riabbracciare tutti i miei alunni».

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/l-ave-maria-in-classe-20-giorni-di-sospensione-e-stipendio-ridotto-per-la-maestra




LA CROCE: la firma di Dio

Per tutte le sue opere

di Fra Emiliano Antenucci

Avezzano, 7 aprile 2023. La croce è la dichiarazione d’Amore di Dio, simbolo cosmico che lega la terra al cielo, segno dei salvati e protezione potente contro il male. La vita dei santi è stata segnata dalla croce, anzi la croce è la firma di Dio per tutte le Sue opere, per tutti i Suoi servi e tutte le persone che aderiscono alla Sua volontà.

Senza la croce, non c’è cammino autentico spirituale, senza croce, non c’è delizia e felicità di vita. La nostra vita è una Pasqua, un passaggio dalle tenebre alla luce, dal dolore alla gioia, dall’odio all’amore.

Il santo vescovo Don Tonino Bello così scriveva: “La croce, l’abbiamo isolata: è un albero nobile che cresce su zolle recintate, nel centro storico delle nostre memorie religiose, all’interno della zona archeologica dei nostri sentimenti. Ma troppo lontano dalle strade a scorrimento veloce che battiamo ogni giorno. Abbiamo bisogno di riconciliarci con la croce e di ritrovare, sulla carta stradale della nostra esistenza paganeggiante, lo svincolo giusto che porta ai piedi del condannato! Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formula migliore per definire la croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Gesù. Coraggio, allora: la tua croce, anche se durasse tutta la vita, sarebbe sempre “collocazione provvisoria”. Il Calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. E il terreno di questa collina, dove si consumala tua sofferenza, non si vedrà mai come suolo edificatorio”.

Nel nostro cuore risuona il canto: “Ti saluto, o Croce Santa che portasti il redentor…”

La grande consolazione di Dio è che noi non portiamo la croce da soli, ma con Lui, per Lui e in Lui. L’illusione diabolica di essere schiacciati dalla sofferenza, abbandonati da tutti e lasciati soli a morire. La fede in Gesù morto e risorto per noi, ci dona pace, amore e forza nel cuore, per affrontare la vita di ogni giorno. La nostra vita è una processione, dal Venerdì Santo alla domenica di Pasqua. Cerchiamo di non essere cristiani del Venerdì Santo tristi e musoni, ma della domenica di resurrezione gioiosi e festosi. La croce ci ricorda che siamo chiamati come una candela a donare la luce, mentre consuma tutta sé stessa. La croce ci ricorda che ci dobbiamo consegnare e abbandonare al Padre delle misericordie ogni giorno. Concludo con una preghiera bellissima del cardinal Angelo Comastri dedicata a Gesù crocifisso:

O Gesù, mi fermo pensoso

ai piedi della Croce:

anch’io l’ho costruita con i miei peccati!

La tua bontà, che non si difende

e si lascia crocifiggere, è un mistero

che mi supera e mi commuove profondamente.

Signore, tu sei venuto nel mondo per me,

per cercarmi, per portarmi

l’abbraccio del Padre.

Tu sei il volto della bontà

e della misericordia:

per questo vuoi salvarmi!

Dentro di me ci sono le tenebre:

vieni con la tua limpida luce.

Dentro di me c’è tanto egoismo:

vieni con la tua sconfinata carità.

Dentro di me c’è rancore e malignità:

vieni con la tua mitezza e la tua umiltà.

Signore, il peccatore da salvare sono io:

il figlio prodigo che deve tornare sono io!

Signore, concedimi il dono delle lacrime

per ritrovare la libertà e la vita,

la pace con te e la gioia in te.

Amen.

https://www.interris.it/rubriche/opinione/la-croce-firma-di-dio-per-tutte-le-sue-opere/amp/




ARTI, RELIGIONE E CULTURA nell’ordine cappuccino

Un convegno all’università

Teramo, 7 aprile 2023. In occasione dell’ottavo centenario dell’approvazione della Regola di san Francesco d’Assisi, il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo organizza dal 12 al 14 aprile, nella Sala delle lauree del Polo Didattico G. D’Annunzio, il Convegno internazionale di studi De habitudine Ordinis ad artem, curato da Raffaella Morselli, Massimo Carlo Giannini e Pietro Costantini.

Patrocinato dalla Provincia Serafica Immacolata Concezione OFM Cap., dalla Società Internazionale di Studi Francescani e dall’Istituto Storico dei Cappuccini, il convegno ha lo scopo di approfondire il rapporto tra arti, cultura e religione nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini a livello internazionale, con una particolare attenzione al contesto storico e alla dimensione religiosa come presupposti essenziali per comprendere artisti, produzione di oggetti d’arte, committenze e rapporti con il mondo laicale su scala globale.

Le tre giornate di studio saranno aperte dal rettore Dino Mastrocola, dal direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione Christian Corsi, dal vicario provinciale della Provincia Serafica Immacolata Concezione fr. Carlo Maria Chistolini e dal presidente dell’Istituto Storico dei Cappuccini di Roma fr. Daniel Kowalewski. La prolusione è affidata a monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento e docente di Storia francescana.

Oltre trenta studiosi, provenienti da Università e istituzioni nazionali e internazionali, approfondiranno argomenti legati al ruolo dell’Ordine nel contesto della Chiesa post-tridentina, alla pratica artistica, alle committenze, all’uso e circolazione di oggetti culturali e al rapporto tra immagini, devozione e predicazione.

Per l’occasione sarà esposta la prima riproduzione della bolla pontificia con la quale papa Onorio III approva la Regola dell’Ordine dei Frati Minori. Il facsimile è stato realizzato dal Sacro Convento di Assisi su pergamena naturale e comprende la ricostruzione integrale del sigillo papale in piombo.




L’ABRUZZO PROTAGONISTA nel direttivo di Federparchi

Di Santo e D’Amore ai Vertici della Federazione

Opi, 7 aprile 2023. Si è tenuto a Roma il consiglio direttivo di Federparchi, nel quale è stata nominata la giunta esecutiva e le consulte nazionali.

Un grande riconoscimento è stato riservato ai rappresentanti del territorio abruzzese, con ampia maggioranza, Antonio Di Santo, Sindaco di Opi e Presidente della Comunità del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, è stato eletto Coordinatore Nazionale della consulta degli Enti Locali e Francesco D’Amore, Presidente del Parco regionale Sirente Velino e Sindaco di Fagnano Alto, è stato eletto Vice-Coordinatore Nazionale della consulta dei Parchi Regionali.

È stata eletta anche la Giunta Esecutiva alla quale Di Santo e D’Amore partecipano come invitati permanenti insieme agli altri coordinatori.

Sono state inoltre varate le altre Consulte Nazionali, quella relativa ai parchi nazionali, quella delle aree marine protette, dei coordinamenti regionali e quella dei parchi transfrontalieri.

“Sono davvero onorato di poter guidare la consulta nazionale dei Comuni Italiani dei Parchi – dichiara Antonio Di Santo – che, come rappresentante di ANCI nazionale, ritengo fondamentale per poter contribuire in maniera costruttiva alla conservazione ed allo sviluppo sostenibile dei territori tutelati; da sempre, infatti, sono convinto che la protezione della natura e la crescita del territorio hanno necessariamente bisogno della sinergia tra Uomo e Natura. Nei prossimi mesi riuniremo gli oltre mille Sindaci in un’Assemblea, che diverrà un appuntamento annuale, nella quale saranno affrontate le varie tematiche relative al rapporto tra Enti Locali ed Enti Parco. Ringrazio per la grande fiducia il Presidente Luca Santini che ha dimostrato ancora una volta sensibilità e vicinanza ad ANCI ed ai comuni dei parchi.”

“Mi associo ai ringraziamenti al Presidente Santini per la fiducia accordatami – sottolinea Francesco D’Amore – In qualità di vice Coordinatore nazionale dei 134 parchi regionali intendo lavorare sugli obiettivi che già avevo in precedenza esposto in una nota inviata a tutti i Parchi Regionali che riguardano in primis l’inserimento delle aree protette regionali all’interno delle ZEA, il riconoscimento della entità giuridica degli Enti Parco al pari di quanto presente per le Comunità montane nel 267/2000, il superamento delle difficoltà di gestione della rete dei sentieri con asseverazione definitiva della personale responsabilità dei fruitori, in pieno accordo con il coordinatore nazionale della consulta dei parchi regionali Daniele Buschiazzo”.