INCREDIBILE quello che accade ad Ortona

I rigurgiti [di un modo passato] che imbrigliano e distorcono ancora il rilancio di una cittadina

Ortona, 21 maggio 2023. Chiuso nel fortino, oramai da mesi, credendo di resistere a chi e chissà per quanto tempo ancora; questo modo d’intendere ruolo di primo cittadino, tiene imbrigliato nelle proprie politiche contorte ogni possibile rilancio di questa città: davvero strana questa storia.

Comunque voglia svilupparsi, si tratta solo di breve tempo, per fortuna (!)

Presto si capitolerà miseramente, e purtroppo, con una mortificazione pubblica inevitabile.

Voler amministrare di forza e per forza puntando solo su un numeretto teorico e su giochetti utilitaristici, oramai dimenticati nel passato politico più rozzo che volgare,  definisce ogni prospettiva: nulla di buono per la politica amministrativa del Comune: bisogna chiudere al più presto questa brutta pagina. Quando non c’è storia, inutile resistere, si realizzano solo danni maggiori. [Sperando che si capiscano queste cose].

Se da una parte, comunque, il grigiore domina e si diffonde negli ambienti e nelle sale decisorie, dall’altra, nelle sale dei colori, in particolare ieri nella sala Eden, ecco emergere una squadra tutta vivace e piena di programmi; la squadra che, a breve, sarà chiamata a subentrare, senza dubbio alcuno.

Uomini e donne capaci, serietà e diligenza a supporto e tanta buona volontà a servizio della cittadina.

Bene l’organizzazione, buoni gli argomenti, bravi nel tenere l’entusiasmo alto; adesso non serve altro che applicare le giuste strategie nei modi e nei tempi necessari e prepararsi per rinnovare globalmente lì dentro nel Municipio per rilanciare una città simbolo dell’Adriatico, ma in modo autentico, deciso, convinto e soprattutto [moderno] …!

Forza e Coraggio

Nando Marinucci




A CHE SERVE RINNOVARE le istituzioni?

…. in un paese senza politica

di Guido Puccio

Politicainiseme.com, 21 maggio 2023. Siamo così sicuri che tornare a parlare di riforma costituzionale, poteri del governo, autonomie, premierato e quant’altro si vorrebbe cambiare, risolverà i problemi della nostra democrazia in affanno?

Il nostro è un Paese senza politica e quando mancano le ragioni, anche poche, che potrebbero giustificarla è inutile sperare che cambiando le istituzioni si torni alla normalità di “una comune comprensione dell’interesse generale” (Moro).

La frattura è evidente, dall’uomo della strada in cerca di sicurezze alle classi dirigenti sempre più stupite dalla incompetenza diffusa. Lo omologa la quasi maggioranza dei cittadini che si rifiuta persino di andare a votare.

Eppure, la politica ha  concorso per lunghi anni a modernizzare il Paese, a garantire libertà e democrazia, a consentire che la cultura del lavoro e la capacità di fare impresa si esprimessero fino a riportarci tra le economie più avanzate, a fare emergere i mondi vitali nella società, a creare consuetudine nel dialogo tra le diverse ideologie, sentimenti, comunità e pluralità di interessi

I partiti politici avevano milioni di iscritti e l’astensione al voto era residuale. Anche la cultura, organica o meno, aveva diritto di cittadinanza.

Questa realtà è venuta largamente meno. I partiti non hanno saputo rigenerarsi quando c’erano da affrontare realtà nuove nello scenario internazionale ed essere più esigenti nella trasparenza dei loro mezzi di sussistenza.

L’azione del magistrato penale (ritenuta oggi sempre più discussa quanto ai mezzi utilizzati) ha fatto il resto, ed essendo risaputo che in politica il vuoto non esiste, è venuto alla ribalta ciò che con compiacente arroganza si autodefiniva il nuovo.

È cominciata così una transizione infinita.

La Lega, che non è mai voluto avere a che fare con le idee; poi, il berlusconismo che non ha mai praticato la democrazia al proprio interno; la Margherita con le sue confusioni, poi ancora i Cinque Stelle che hanno fatto della improvvisazione e della diffusa incompetenza la loro bandiera.

Oggi gli scenari sembrano due. A destra un partito che dall’opposizione solitaria aveva cavalcato il populismo, lasciando intendere anche tentazioni sovraniste, e che giunto al potere cerca di affrontare con determinazione realtà complesse dove, peraltro, la grinta non basta.  A sinistra, un partito estenuato (nove segretari in dodici anni) dal tentativo di costruire una identità tra post-comunisti e parte della sinistra dc. Tentativo fino ad oggi non riuscito per ragioni che sarebbe lungo descrivere

Fuori sono rimasti sia il socialismo craxiano che le residue memorie repubblicana e liberale, ma soprattutto la diaspora della grande tradizione storica dei cattolici democratici che pure al Paese avevano dato molto. Una tradizione che pure è arricchita dalla vitalità dei suoi mondi e dal pensiero sociale in costante rinnovamento della cristianità.

Può allora la riforma delle istituzioni riportare la politica che non c’è? Sembrerebbe inverosimile. Ma allora quando si potrà dire che le istituzioni rinnovate funzionano?

Ancora Moro: quando saranno in grado di garantire “che i giovani possano essere giovani, le donne nella purezza non deformata e costretta della loro natura; il lavoratori, cittadini in assoluto al più alto grado di dignità”.

Ecco quando la politica tornerà.

https://www.politicainsieme.com/in-un-paese-senza-politica-a-che-serve-rinnovare-le-istituzioni-di-guido-puccio/




PULIFONDALI E PULISPIAGGE 2023 l’evento nazionale

Presentata a Roma l’iniziativa della Fipsas. Nella Giornata mondiale dell’ambiente i volontari puliranno il tratto litoraneo di Vallevò

Rocca San Giovanni, 21 maggio 2023. C’è anche Rocca San Giovanni con le sue spiagge nel progetto Pulifondali e Pulispiagge 2023, promosso dalla Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva, attività subacquee e nuoto pinnato) con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e di Rai per la Sostenibilità, Rai News 24, TGR, Rai Italia e Rai Radio 1, con il supporto di Suzuki. L’evento, che si terrà il prossimo 5 giugno, è stato presentato in conferenza stampa a Roma, alla quale ha partecipato il sindaco Fabio Caravaggio in rappresentanza dell’amministrazione comunale.

“Siamo onorati di essere entrati in questa piccola rosa di partecipanti – spiega il primo cittadino – sono solo 21 Comuni in Italia a farne parte. Rocca San Giovanni e Ortona, unici due paesi abruzzesi, rappresenteranno al meglio l’Abruzzo in questa iniziativa”.

Durante la presentazione, alla quale hanno preso parte tra gli altri il presidente del CONI, Giovanni Malagò, il presidente della Fipsas, Ugo Claudio Matteoli, e il Sen. Claudio Barbaro, sono state illustrate le attività che si terranno in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno. A Rocca San Giovanni si interverrà, con il coordinamento dell’associazione subacquea Orsa Minore, presente anch’essa a Roma con il presidente Carlo Paone, in località Vallevò, nella zona del Cristo degli Abissi, area particolarmente importante dal punto di vista turistico. Copertoni, materiali ferrosi, reti, plastiche e rifiuti di ogni genere saranno, una volta recuperati, correttamente smaltiti dai diversi Comuni coinvolti nel progetto.

“Invito tutte le associazioni del territorio e tutti i volontari – dice Fabio Caravaggio – a sostenere e partecipare a questo evento che ha una grande valenza sociale, poiché si aggiunge a tutte quelle attività di attenzione verso l’ambiente che il nostro Comune sostiene costantemente”.

“Partecipare ad una campagna nazionale come Pulispiagge – aggiunge – è importante per dare visibilità al nostro paese sulla scena nazionale. Dopo il passaggio del Giro d’Italia e la visibilità che la manifestazione sportiva ha concesso al nostro territorio, aderiamo ad un altro prestigioso evento e questo ci rende orgogliosi della realtà che noi amministratori rappresentiamo”.




DIFFICILE INTESA sulle riforme

È necessario evitare sia le paure che le ipocrisie

di Angela Casilli

Il confronto sul tema delle riforme di qualche settimana fa, com’era prevedibile, è partito male, è successo altre volte, anzi, ogni qualvolta il tema costituzionale, presenzialismo, premierato, elezione diretta del premier è stato riproposto dal governo di turno.

Si ha l’impressione che le forze politiche usino il tema costituzionale per pura propaganda, per rabbonire un’opinione pubblica poco interessata al problema, perché sempre più divisa e disorientata. Come dimostra la sempre più scarsa affluenza alle urne in caso di voto.

Non si va oltre l’enunciazione del problema senza dare o almeno ricercare una soluzione; ci si limita a dire che si tratta di mettere fine alla endemica instabilità dei governi, vera piaga della nostra Repubblica fin dalla sua nascita.

Le uniche  due rilevanti riforme  costituzionali che finora ci sono state, quella del titolo Quinto e quella della riduzione del numero dei parlamentari, sono passate senza grosse resistenze, ma solo perché gradite alla maggior parte delle forze politiche in quanto portavano ad un ulteriore indebolimento sia del governo che del Parlamento , già di per sé deboli.

Altrettanto dicasi del tentativo di riforma voluto da Renzi e bocciato dal referendum del 2016 che, non prevedeva l’elezione diretta del presidente della Repubblica o del premier ma, il supermanto del bicameralismo simmetrico, due camere con uguali poteri e del titolo Quinto.

Il governo ne sarebbe uscito rafforzato ma, il progetto renziano era destinato a fallire, come in effetti fu, per l’opposizione di un gran numero di forze politiche, eterogenee nella loro natura, ma timorose di perdere, con un governo più forte, il loro potere di veto sulle decisioni pubbliche e sulle politiche del Paese.

I padri costituenti, dopo il ventennio fascista,  lavorarono ad una Costituzione che favorisse la formazione di governi deboli e quindi  un sistema istituzionale non già di “ pesi e contrappesi ” ma di soli contrappesi, in modo da bloccare più facilmente l’azione dei governi, anziché favorirla e sostenerla.

L’instabilità e l’inefficienza dei governi furono per molto tempo, almeno fino agli anni ’90, bilanciate da un sistema di partiti forti e radicati nel Paese.

Finita la Prima Repubblica, combinazione di governi deboli e partiti forti, la Repubblica di oggi vede non solo governi deboli a rappresentarla ma anche partiti senza più la solidità e la forza di una volta, chiaro segno dell’indebolimento della politica rappresentativa e del rafforzamento, invece, di apparati amministrativi  con poteri di interdizione e di veto, che lontano da ogni forma di visibilità, nell’ombra, possono esercitare ogni giorno a scapito della politica rappresentativa.

Sarebbe il caso, vista la situazione presente, di fare in modo che sia all’interno del governo, come anche nelle file dell’opposizione, la differenza fra chi vuole veramente rafforzare la politica rappresentativa e chi invece si lascia attrarre da pressioni e lusinghe, alimentate da interessi sempre più numerosi e poteri di veto sempre più radicati, sappia finalmente porsi all’attenzione di tutti.

Altro fallimento fu, proprio agli inizi degli anni Novanta, il cambiamento della legge elettorale, nel vano tentativo  di riformare  l’assetto costituzionale e quindi la forma di governo. Entrambe le riforme, legge elettorale e governo, devono procedere insieme, altrimenti lo  stallo è inevitabile.

L’unico sistema di governo che una società divisa e frammentata si può oggi permettere è quello che abbiamo, trasformistica che, nel tempo, ha garantito alla nostra democrazia l’adattabilità necessaria a fronteggiare ogni genere di pressione.

Verissimo quanto detto ma, senza dimenticare che proprio perché questo è il sistema di governo che abbiamo, le generazioni future si ritroveranno a dover fare i conti con un debito pubblico che si preannuncia    stratosferico, come pure a sprecare la grande occasione rappresentata dai fondi del PNRR, stante l’attuale situazione.

Foto Le Formiche




CONDOMINIO ORIZZONTE, interdetto l’accesso e l’uso degli alloggi

Un atto a carattere preventivo che interessa quattro famiglie e circoscritto ai civici dell’edificio

Chieti, 21 maggio 2023. Nella mattinata di ieri il Comune ha interdetto l’accesso e l’uso delle palazzine del Condominio Orizzonte, ubicato lungo via Gran Sasso ai civici 126, 128 e 130 ad oggi ancora abitato da circa quattro nuclei famigliari. Il provvedimento si è reso necessario a carattere preventivo, viste le condizioni dell’edificio e a fronte delle ingenti piogge di questi giorni.

“È stata emessa un’ordinanza comunale per tutelare l’incolumità dei pochi residenti dello stabile, da tempo monitorato perché ubicato in una delle zone più interessate dal fenomeno di dissesto idrogeologico. La Polizia Municipale stamane ha supportato con i Vigili del Fuoco le operazioni di verifica delle condizioni dell’edificio affinché possano avere luogo ulteriori accertamenti circa le condizioni di agibilità – così il vicesindaco Paolo de Cesare, in questi giorni sindaco facente funzioni – Il condominio ha criticità storiche, che ha cominciato a manifestare sin da dopo il sisma del 2009, in passato è stato già destinatario di ordinanze di messa in sicurezza e di interventi di riqualificazione, evidentemente non risolutivi del problema, che, stando alle analisi fin qui svolte sull’area, potrebbe essere legato al sito su cui i 15 appartamenti sorgono, cioè nel cuore di una delle zone più sensibili per via del dissesto idrogeologico storico dell’area di via Gran Sasso e via Arenazze.

Vista la situazione, l’Amministrazione con l’ordinanza di oggi e finché le condizioni non siano accertate, ha chiesto ai condomini rimanenti di lasciare gli alloggi, dicendosi disponibile a provvedere alla sistemazione provvisoria, per venire incontro ad eventuali impossibilità di sistemazioni autonome, qualora non sia loro possibile rientrare a casa.

Si tratta di un’area che ha da tempo l’attenzione anche della Protezione civile regionale, chiamata in campo dall’Amministrazione perché si valuti dettagliatamente lo stato attuale del fenomeno e si identifichino, insieme, le azioni da introdurre a tutela della popolazione. Uno degli effetti di tale attenzione è l’avvio, proprio in questi giorni e proprio su quell’area, di nuovi sondaggi voluti per avere una cognizione più attuale della situazione e su cui abbiamo intercettato risorse per agire pari a 2,5 milioni di euro.

La ditta ha fissato il cantiere su via Gran Sasso e chiederemo ai tecnici di procedere immediatamente alla verifica dell’area interessata dallo sgombero di stamane, per capire che natura hanno i danni sull’edificio e l’evoluzione avuta negli anni su quello e su anche su edifici vicini, questo per capire inoltre se la pioggia di questi giorni può averne causato peggioramenti”.




UN’ESTATE DI EVENTI nel suggestivo borgo della vallata del Sangro

Paglieta, con la sua bellezza e il suo fascino unici, si prepara ad accogliere un’estate straordinaria, ricca di eventi entusiasmanti

Paglieta, 21 maggio 2023. L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco, avv.  Ernesto Graziani, ha dedicato tempo ed energie alla pianificazione di un calendario che risponda appieno alle esigenze dei residenti e dei numerosi turisti che affollano il borgo. Da diversi mesi, il Comune di Paglieta ha promosso incontri con associazioni, gruppi, privati e operatori del settore per coinvolgerli attivamente nella definizione degli eventi che animeranno le serate estive. Grazie a questa preziosa collaborazione, il calendario degli eventi è ormai in una fase avanzata, con alcune date già fissate e altre in procinto di essere stabilite.

 Il sindaco  avv. Ernesto Graziani esprime grande soddisfazione per l’entusiasmo e l’impegno dimostrati dalla comunità nel contribuire alla creazione di un’estate indimenticabile a Paglieta.

Il primo cittadino di Paglieta  sottolinea l’importanza di offrire eventi di qualità che valorizzino le tradizioni locali e promuovano l’attrattiva turistica del borgo. Il sindaco, avv.  Graziani afferma: “Il nostro obiettivo è garantire a residenti e turisti un’esperienza unica e coinvolgente, che consenta loro di scoprire e apprezzare le meraviglie di Paglieta”.

L’assessore alla Cultura Marisa Aquilante, consapevole dell’importanza di una programmazione accurata e mirata alle esigenze di tutti, dichiara: “Stiamo lavorando instancabilmente per creare un calendario di eventi che offra spettacoli, concerti, mostre e manifestazioni adatti a ogni fascia d’età e interesse. Ringrazio tutti, indistintamente, per la proficua collaborazione”.

Nonostante alcune date siano ancora da definire, l’impegno dell’Amministrazione Graziani nel rendere l’estate 2023 a Paglieta un momento di gioia e divertimento per tutti è evidente. A breve saranno comunicati tutti i dettagli sul calendario delle manifestazioni, consentendo a residenti e visitatori di programmare le loro serate estive all’insegna dell’intrattenimento e della scoperta del fascino del borgo e della sua comunità accogliente.

Foto: Camiscia Michele 




LA PRIMA INFIORATA del Corpus Domini

Domenica 11 giugno. La organizza il Colibrì Infiorate, con il Patrocinio della Città di Giulianova e della Regione Abruzzo. La benedizione del Vescovo Lorenzo Leuzzi darà il via alla realizzazione dei quadri

Giulianova, 21 maggio 2023. Anche Giulianova nel circuito italiano delle Infiorate del Corpus Domini. La novità si deve al Circolo Colibrì onlus che, quest’anno,  ha mobilitato il suo ramo d’arte, il Colibrì Infiorate, per organizzare la Prima Infiorata del Corpus Domini, festività che sarà celebrata il prossimo 11 giugno.

Per quella data, dunque, sarà possibile ammirare l’opera degli infioratori, tutti volontari, che nella notte avranno lavorato per colorare e decorare, con una successione di quadri a tema, il corso Garibaldi. Anche stavolta, le opere saranno realizzate con trucioli di legno colorati.

La manifestazione, con  il Patrocinio della Città di Giulianova e della Regione Abruzzo, si avvale della collaborazione della Parrocchia di San Flaviano e dell’ Arciconfraternita di Santa Maria della Misericordia 1474.

A dare il via all’ Infiorata, alle 17.15 del 10 giugno, sarà la preghiera di benedizione dei gruppi da parte del Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri Monsignor Lorenzo Leuzzi.




GIORNATA NAZIONALE dell’Associazione Dimore Storiche

Palazzo Tilli di Casoli apre gratuitamente le cantine. Antonella Allegrino: “Un’iniziativa che valorizza il patrimonio culturale, architettonico, paesaggistico e antropologico italiano”.

Casoli, 21 maggio 2023. Palazzo Tilli di Casoli apre le porte in occasione della 13°Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi), che sarà celebrata domani, 21 maggio, in tutta Italia. Nell’occasione sarà possibile visitare gratuitamente (solo su prenotazione al numero 342 5501354) le cantine dell’edificio settecentesco. L’orario di apertura ai visitatori sarà dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17. 30.

“Sono orgogliosa di far parte dell’Adsi come proprietaria di Palazzo Tilli – sottolinea Antonella Allegrino – È un’associazione molto attiva nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale, architettonico, paesaggistico e antropologico italiano. Nella giornata di domani apriremo gratuitamente ai visitatori una parte dell’edificio, portandoli alla scoperta di vicende e abitudini della famiglia Tilli, con collegamenti ad aspetti del latifondismo e dell’agricoltura del territorio. Sarà anche l’occasione per rivivere pagine dolorose della storia del nostro Paese perché le cantine furono sede di un campo di internamento fascista durante la Seconda Guerra Mondiale. Chi lo vorrà, potrà proseguire con la visita dell’intero edificio ad un costo speciale. Il recupero, la valorizzazione e la tutela di Palazzo Tilli, che è stato sottoposto ad un meticoloso intervento di ristrutturazione condotto nel pieno rispetto dell’originale, consentono oggi di poter fruire della struttura anche per occasioni private e scoprire il territorio sotto il profilo antropologico”.  In occasione della Giornata nazionale dell’Adsi, oltre 400 luoghi esclusivi italiani saranno visitabili gratuitamente. In Abruzzo apriranno le porte 42 dimore storiche, di cui tre in provincia di Chieti.




COLLETTIVO FEMMINISTA ZONA FUCSIA, scenderà in Piazza Sacro Cuore

Per il 45esimo anniversario della legge 194, ovvero la legge della Repubblica Italiana che ha disciplinato le modalità di accesso all’interruzione Volontaria di Gravidanza. Sit-in 22 maggio lunedì, 22 maggio, alle ore 18.30

Pescara, 21 maggio 2023. “Crediamo sia fondamentale quest’anno fare una iniziativa a riguardo qui nel nostro territorio.” afferma Benedetta La Penna, attivista e co-fondatrice del collettivo “Dove l’obiezione di coscienza è superiore alla media nazionale (più dell’85%) con una intera provincia, quella di Chieti, dove non è possibile interrompere volontariamente la propria gravidanza.”

“Inoltre”, continua La Penna “è di fatto il primo anniversario con una destra conservatrice al governo, che ha tentato sin da subito di ostacolare la nostra libertà di scelta. Scendiamo in piazza per ribadire che non abbasseremo mai la guardia. Sappiamo che questo governo, come anche la nostra amministrazione comunale e regionale, ha tutta l’intenzione di dimezzare i nostri diritti e ostacolare la legge 194, e lo abbiamo visto le mozioni approvate ma soprattutto con i disegni di legge proposte non appena il neo-governo si era insediato.”

“Tra queste proposte di legge” racconta La Penna “spicca la richiesta di Gasparri ad Ottobre del 2022, poche settimane dopo l’elezione di Giorgia Meloni, nel creare una Giornata della vita nascente il cui intento non è così esplicito, ma lo sono i promotori di questa proposta: tra le trenta di associazioni, c’è anche il Movimento per la vita, il più longevo gruppo antiabortista italiano, che ha fatto di tutto per portare in Abruzzo e in Italia il cimitero dei feti con tutto quello che culturalmente ne consegue. Istituire una giornata della vita nascente non solo accentuerà ancora di più lo stigma dell’aborto, che pesa socialmente nella vita delle donne che decidono di non proseguire la gravidanza, ma contribuirà anche ad una creazione di una opinione pubblica distorta.”

Benedetta La Penna continua ”Il secondo DDL, riproposto sempre dalle destre nel gennaio 2023, chiede il riconoscimento giuridico del feto modificando il primo articolo del Codice civile. Questa proposta aprirà degli scenari gravissimi per le donne che vogliono effettuare una IVG: infatti se il feto è una persona giuridica, significa che può essere vittima di un reato come lo è un omicidio. Se la capacità giuridica inizia dal concepimento, è chiaro quindi l’obiettivo della legge: rendere l’aborto un delitto, un assassinio. Sono riusciti quindi a trovare l’escamotage per rendere legale quello che erroneamente la destra pensa a riguardo, ovvero che un prodotto del concepimento, può essere considerato come una persona.

Sono leggi, dunque, che pur non toccando direttamente la legge che garantisce, con affanno, il nostro diritto di abortire, legittimerebbe l’intervento diretto delle associazioni contrarie all’aborto e che hanno come mission quello di ostacolare a tutti i costi le IVG.”

Benedetta La Penna conclude “Sappiamo che queste leggi sono state proposte in passato senza successo, ma sappiamo anche che la morbosità di certi partiti riguardante la libertà di scelta delle donne è aumentata a dismisura. Vorrei inoltre ricordare alla coalizione di centro destra che ostacolare in maniera così deliberata l’aborto, renderlo illegale, difficile, stigmatizzato, non lo eliminerà nel nostro Paese, anzi. Lo renderà solo più clandestino, pericoloso, impossibile per le donne che non potranno permetterselo economicamente, mettendo a rischio migliaia di donne che vogliono decidere liberamente della propria non maternità.

Per questo scendiamo in piazza lunedì, 22 Maggio alle ore 18.30 a Piazza Sacro Cuore, con tantissime altre realtà politiche e partiti, per ribadire quello che dovrebbe essere scontato: il diritto di scelta di tutte le donne”

Hanno aderito:

CGIL Pescara

ARCI Pescara

ANPI Pescara

Presenza Femminista

Articolo Uno Pescara

Rete Oltre Il Ponte

Il Deposito Dei Segni