Della finale dell’Europa League di quest’anno, nonostante le immagini, i colori, il grande movimento mediatico e le singolarità del web, non rimane che il solo e semplice sfogo di Mourinho contro l’arbitro nei parcheggi sotterranei dello stadio di Budapest.
Personaggio atipico sicuramente questo portoghese, ma quel carattere deciso ed impavido lo rende comunque il migliore della categoria. Non le manda a dire, sempre attento e vigile, non lo prendi certamente in giro: quando vede la ragione, strumentalizzazioni a parte, penetra fino in fondo con denuncia vera ed in prima persona: è un lottatore vero, forse l’unico rimasto, visto ciò che offre il momento e la miseria dei media guida.
Fra le tante indecenze di questo mondo non può mancare quella della classe arbitrale che vive, candidamente, nel grande movimento di denaro e dell’alta finanza del Calcio moderno. Un mondo, per quanto si voglia pensar bene, che si può definire ai margini ?
Manco per sogno; se da quel fischietto si può decidere sorti e destini d’ogni genere, possiamo immaginare tutto e di più, se poi ogni critica viene puntualmente e rigorosamente stoppata con sanzioni, indagini, querele e tutto quello che offre la ditta, cosa si può dedurre se non una infantile difesa di un fortino diroccato.
Con occhio distaccato, non si può che rilevare questa anomala relazione fra uomini, denaro e strumenti perversi di relazione che emergono purtroppo sul campo, in qualche inchiesta televisiva e forse in qualche tribunale, quando questi contano: comunque dove c’è denaro e di quelle sproporzioni tutto può degenerare e degenera puntualmente, come al solito: la cronaca ufficiale ci racconta poco, ma da quel poco si capisce tutto.
Inutile girarci intorno, tralasciando la [torda] tifoseria che non fa testo e le difese di cartello interessate, tutto sembra perso e perverso dunque, e contro la perversione di un mondo arbitrale dai contorni sempre più inquietanti, c’è poco da ragionare.
Per ogni gara, solo prestazioni di astuzie, inganni, indifferenza, superbia ma soprattutto miserabili ingiustizie che davvero adesso stanno diventando insopportabili.
PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, SAREBBE OPPORTUNO COMINCIARE A RIFONDARE QUESTO MONDO PARTENDO DAL DNA.
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