Ricorrenza istituzionale; anche se non appare negli eventi che corrono per lo stivale, ognuno di noi può celebrarla nel proprio intimo, sicuramente, anche nelle proprie case
Una Repubblica che, nonostante i 77 anni trascorsi, ovviamente, non ancora raggiunge la sua maturità per via delle note resistenze di potere e denaro.
Parlare di Repubblica con i limiti di questo strano corpo elettorale che non vota, di questa improbabile giustizia in forte disagio, tralasciando i Gratteri nazionali, di questa classe politica di portaborse salita al potere senza capacità, di queste potenti corporazioni e di queste famiglie d’élite poste solo al comando e che non mollano l’osso, di questi tutori della costituzione che sostengono istituzioni perverse e soprattutto lasciano strafare gli enti marginali [vere valvole di sfogo per il potere che conta] enti locali allo sbando con assolutismo davvero inquietante, parlare di Repubblica adesso è RIDUTTIVO, se non insignificante per i tempi che viviamo… Poi, poco da aggiungere, si registra solo povertà dilagante.
Viva sempre la Repubblica; ma quella dei Padri, dei Martiri e dei Pensatori liberi ed Onesti:
VIVA DAVVERO
Ps. Per il resto tanta ma tanta miseria umana, adesso.
nm
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