SPORT, GIOCHI E NATURA

Al via da oggi i campus estivi dell’azzurra Basket Lanciano

Lanciano, 12 giugno 2023. Un tuffo nello sport ma anche nell’ambiente e nella natura. Da oggi, 12 giugno, al 4 agosto torna il campus estivo della società cestistica Azzurra Basket di Lanciano. L’appuntamento è patrocinato dal Comune di Rocca San Giovanni e si svolge allo Sporting Club Costa dei Trabocchi a Rocca San Giovanni. Sono già tanti gli iscritti, tra bimbi e ragazzi.

“Abbiamo allestito – spiega Mauro Di Matteo, responsabile del Settore giovanile dell’Azzurra – un centro estivo dove i bambini potranno divertirsi attraverso attività sportive, giochi squadre e laboratori, anche di lingua inglese, ovviamente seguiti con attenzione dallo staff composto da educatori ed esperti del settore. Saranno coinvolti anche istruttori esterni specializzati che arricchiranno l’offerta con diverse discipline come roller, flag football, baseball, tiro con l’arco, piscina e tanto altro.  Nel mese di luglio uno spazio anche alla scuola di musica. Quindi, – prosegue –  dopo il successo degli scorsi anni, il campus amplia la propria offerta proponendo un percorso che integra le diverse discipline, anche culturali, e alimenta la fantasia con numerose attività ludiche e creative. Per i piccini un fantastico viaggio”.

Il campus, che si svolgerà dal lunedì al venerdì, è rivolto ai bimbi dai 5 agli 11 anni. C’è poi anche il Summer training  2K23 per i ragazzi dai 12 anni in su, che inizia il 19 giugno e termina l’11 agosto.

“Protagonista, inoltre, il pomeriggio, la scuola estiva del basket che nasce nell’estate del 2020 e si dedica alla formazione di tutti gli atleti che vogliono perfezionare i fondamentali del gioco, adatto anche a chi vuole approcciarsi per la prima volta a questa disciplina, con programmi individuali organizzati, condivisi e mirati al miglioramento della prestazione. Il tutto seguito e guidato con cura da uno staff altamente qualificato”.

“Il Summer Training 2023 – aggiunge Marco Lombardi, general manager Azzurra – è un modello che abbiamo ideato anche per perfezionare e migliorare i singoli giocatori dai 13 anni in su, che sono seguiti dai nostri istruttori qualificati per dare continuità al lavoro che si svolge durante l’anno sportivo.

A questo appuntamento consolidato si aggiunge la possibilità di integrare l’attività cestistica con altre di carattere socioculturale per far conoscere il territorio”.

Oltre alla pallacanestro, tra le attività proposte ci saranno escursioni nella riserva naturalistica Grotta delle Farfalle, equitazione, visita ai vitigni della zona… “Siamo entusiasti di questo progetto – afferma il sindaco di Rocca, Fabio Caravaggio -, che unisce entusiasmo, professionalità e passione per lo sport”.




NUOVE SINERGIE TRA CONFINDUSTRIA Ascoli Piceno e Confindustria Teramo

Riuniti i Consigli Generali

Teramo, 12 giugno 2023. Un Consiglio Generale allargato che vede nuovamente insieme gli industriali aderenti alle territoriali delle province di Ascoli Piceno e  Teramo. Un incontro che mancava da diversi anni e che è stato organizzato di comune accordo venerdì scorso nella prestigiosa sede della Sala della Vittoria, nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno. Un incontro reso ancora più suggestivo per la meravigliosa cornice, valorizzata nel migliore dei modi dal contributo intellettuale del Prof. Stefano Papetti che al termine dei lavori si è gentilmente offerto di guidare gli illustri ospiti all’interno delle sale e della magnifica galleria.

Un intervento molto apprezzato proprio perché in grado di rappresentare anche dal punto di vista storico ed artistico i numerosi “fil rouge” che legano i due territori e le cui collaborazioni si sono nel tempo rese non solo utili ma anche indispensabili.

Infatti il Presidente di Confindustria Ascoli Piceno Simone Ferraioli, affiancato dal Direttore Corrado Alfonzi, ha aperto i lavori ricordando le numerose opere infrastrutturali che legano i territori, nel tempo condivise e realizzate – dai vari ponti sul Tronto, alla diga di Talvacchia – come anche, e in questa sede di ovvio interesse, quelle ancora da realizzare, dal ponte Ancaranese alla pista ciclabile costiera, dal potenziamento autostradale alla bretella pedemontana che colleghi definitivamente Teramo con la Mezzina e la Superstrada Ascoli-Mare.

“Un area storicamente soggetta ad un fenomeno di osmosi occupazionale ed imprenditoriale tanto che – ricorda il Presidente Ferraioli – gli stessi Sistemi Locali del Lavoro individuati dall’Istat nel Censimento della Popolazione e ricadenti nelle Province di Ascoli Piceno e Teramo, prendono in considerazione Comuni al di là del confine regionale; non è un caso che Confindustria Ascoli Piceno e Confindustria Teramo abbiano già più volte collaborato per dare sostegno alle aziende che insistono nell’area industriale del Tronto e della Val Vibrata”.

Il Presidente di Confindustria Teramo, Lorenzo Dattoli, giunto con una nutrita delegazione della propria governance e dal Direttore Luciano De Remigis, proprio a tal proposito sottolinea che “i territori hanno molte tematiche in comune a dimostrazione del fatto che la Val Vibrata e la Valle del Tronto sono state riconosciute già nel 2016 come “Area di crisi industriale complessa”, senza dimenticare la condivisione del c.d. “cratere sismico” 2016/2017, che vedono allineati 16 Comuni nella Provincia di Teramo e 22 nella Provincia di Ascoli Piceno. La crescita comune non può non passare per una condivisione di intenti finalizzata a migliorare il livello infrastrutturale e, di riflesso, l’attrattività degli investimenti.”

La volontà condivisa è ora quella di continuare ad incontrarsi ed analizzare le singole tematiche di interesse, creando specifici tavoli di lavoro che possano essere anche da stimolo per le amministrazioni locali e che si auspica possano trovare, anche grazie a queste occasioni, ulteriori e proficue sinergie.




RARE-D, AISLA al convegno dedicato al ruolo del caregiver donna 

Rizzitano: “Riconoscere il ruolo e i diritti dei caregiver familiari fondamentale per la nostra Comunità”

Roma, 12 giugno 2023. Si è svolto presso il Ministero della Salute il Convegno “RARE-D” promosso da UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, con la partecipazione di Ladies First e il patrocinio di AISLA e dell’Istituto Superiore di Sanità. L’obiettivo dell’evento è riportare al centro dell’attenzione politica e istituzionale il ruolo del caregiver familiare, spesso svolto dalle donne. Secondo le statistiche, i caregiver sono prevalentemente donne (74%), di cui il 31% ha un’età inferiore ai 45 anni, il 38% rientra nella fascia di età compresa tra i 46 e i 60 anni, l’18% ha un’età compresa tra i 61 e i 70 anni, mentre il 13% ha superato i 70 anni.

Una scelta che richiede spesso sacrifici lavorativi, personali e di cura della propria salute. Il principale obiettivo del tavolo di confronto è stato quindi quello di individuare strumenti adeguati, talvolta già esistenti, per conciliare l’attività di caregiving con il lavoro e il tempo libero, partendo dall’analisi della figura femminile nelle malattie rare e nel mondo delle disabilità tutte. Scelte del genere dovrebbero essere prese in modo autonomo e consapevole e non imposte dalla mancanza di supporto da parte delle istituzioni nel settore sociosanitario.

“La Sla è spesso definita la malattia della famiglia, non solo della persona affetta, poiché richiede un impegno totale che lascia poco spazio per altro. – ha dichiarato l’Avvocato Paola Rizzitano, Presidente AISLA Lazio – Il lavoro di cura svolto dal caregiver familiare non è solo uno straordinario atto d’amore; ma è essenziale, gravoso, richiede abilità sanitarie e risorse. AISLA è impegnata da anni per il riconoscimento culturale, sociale, giuridico e previdenziale del “lavoro di cura”. Ancora oggi, il caregiver familiare viene dato per scontato. È fondamentale valorizzare, legittimare e tutelare adeguatamente questa figura, che svolge un ruolo decisivo nel percorso di presa in carico domiciliare. Una società civile ed evoluta dovrebbe riconoscere i diritti, le scelte e le opportunità di questa figura, fondamentale per la nostra Comunità”.

In Italia manca ancora una legge organica sul caregiver familiare, nonostante sia in discussione da anni. Dal 2015 AISLA ha sottoscritto e promuove la cultura del caregiving anche attraverso il “Manifesto per i familiari caregiver – Verso il riconoscimento culturale, sociale, giuridico”. Nell’anno in cui si celebrano i 40 anni di vita associativa per AISLA, il mese di giugno dedicato al tema consapevolezza sulla SLA riporta all’attenzione la Carta dei Diritti delle Persone con SLA promossa dall’international Alliance Of Als/Mnd Associations. In quest’ottica, è stata rivolta al tavolo istituzionale l’istanza concreta dell’Associazione sul riconoscimento del lavoro di cura e delle tutele e dei diritti dei caregiver familiari.

L’Onorevole Lisa Noja, Consigliere Regione Lombardia e Deputata nella XVIII Legislatura, ha dichiarato: “È ormai evidente a tutti la necessità di una legge nazionale per il riconoscimento e la tutela del ruolo dei caregiver familiare. L’esempio delle normative regionali, come quella lombarda in vigore dal 2022, rappresentano buone basi su cui però è opportuno intervenire in Parlamento, nell’ottica di un’armonizzazione con i recenti interventi legislativi sulla non autosufficienza e la delega disabilità. Non sarebbe tollerabile, infatti, una discriminazione tra Caregiver a seconda della Regione di residenza. Nella scorsa legislatura eravamo andati molto avanti nell’individuazione di un testo ampiamente condiviso, che richiedeva ancora un lavoro di approfondimento, ma avevamo sciolto i principali nodi. Mi auguro che questo percorso sia ripreso al più presto, con lo stesso spirito bipartisan che ci aveva animato e che stava dando ottimi frutti”.

AISLA ringrazia Zambon Italia, da tempo partner dell’Associazione e tra i promotori del Convegno, per aver permesso la partecipazione in questo prezioso momento di sensibilizzazione per tutta la Comunità SLA.




STATO DI AGITAZIONE in  Comune

Fumata grigia ad Alba Adriatica

Teramo, 12 giugno 2023. Nella mattinata di oggi si è tenuto presso la Prefettura di Teramo il tentativo di conciliazione per lo stato di agitazione dei dipendenti del Comune di Alba Adriatica, proclamato dalla sigla sindacale CSA Regioni Autonomie Locali, Coordinamento Provinciale di Teramo.

Dinanzi al Viceprefetto Vicario Luana Strippoli, erano presenti il sindaco Antonietta Casciotti, il vicesindaco con delega al personale Simone Pulcini, il segretario comunale Emilia Piro ed il comandante la polizia locale Daniela D’Ambrosio, oltre ai delegati territoriali del CSA guidati da Donato Ulisse. Nel corso della discussione sono state dettagliate tutte le rimostranze dei lavoratori che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione.

Da parte sua l’amministrazione ha evidenziato le difficoltà in cui è incorsa sin dall’insediamento e che hanno portato a ritardi di quasi quattro anni nella corresponsione di parte del salario accessorio. Al termine delle trattative, durate oltre tre ore, le parti hanno raggiunto un accordo transitorio, condizionato ad alcune azioni rapide ed efficaci di cui il sindaco in persona si è fatto garante. Nel dettaglio l’amministrazione dovrà erogare i premi individuali relativi al 2019 nella mensilità di giugno, ultimare la raccolta della documentazione relativa agli anni 2020-21 e 22 entro 10 giorni con successiva trasmissione all’organo di valutazione.

Tali adempimenti, oltre che calmierare i disagi economici dei lavoratori i quali si sono visti privati per anni di parte del salario accessorio, consentirà agli uffici di poter programmare la prossima liquidazione degli anni rimanenti, nonché di bandire le progressioni economiche previste dal 2021. Inoltre, entro dieci giorni, verrà intavolato un confronto sindacale sulla flessibilità dell’orario di lavoro, in attesa del cui esito il segretario comunale si è reso disponibile ad eventuali personalizzazioni per i dipendenti che ne facessero eventualmente richiesta.

In ultimo l’amministrazione si è impegnata a convocare, in tempi brevi, il previsto tavolo di contrattazione sindacale, sebbene già scaduto, nel corso del quale verrà discusso e redatto il nuovo contratto decentrato integrativo, che disciplinerà in merito a banca delle ore, piano di formazione del personale, oneri fissi, indennità di responsabilità e funzione, ed altro previsto dalle norme.

Relativamente alla cronica carenza di personale, il sindaco ha fornito ampie garanzie di scorrimento delle graduatorie in essere ed ancora non utilizzate, per la copertura dei posti previsti, nel rispetto del piano del fabbisogno approvato e dei licenziamenti e pensionamenti recenti. Dal canto suo, il CSA RAL ha fornito assenso all’esito favorevole della procedura di raffreddamento, condizionato però al rispetto degli impegni assunti dall’amministrazione, sui quali vigilerà con estrema attenzione e perizia, riservandosi ogni idonea iniziativa sindacale in caso di ulteriore inadempienza. CSA RAL Coordinamento Provinciale Teramo




GIORNATA TRISTE  per la nostra città

È venuto a mancare il Prof. Antonio Falcone

Ortona, 12 giugno 2023. Alcune generazioni lo ricordano come bravissimo insegnante e ottimo Preside.  Tutta la città lo ricorda come amministratore comunale che tanto ha fatto per la nostra comunità. Antonio è stato impegnato in politica e nelle istituzioni con senso di responsabilità e con totale dedizione verso gli interessi della collettività.

È stato Consigliere Comunale di Ortona dal 1975 al 1993. Dal 1985 al 1993 è stato componente della Giunta Municipale in qualità di Assessore con deleghe all’ambiente, alla cultura e all’urbanistica. Proprio grazie al suo lavoro di Assessore all’ambiente in Ortona è stata avviata la raccolta differenziata dei rifiuti e furono realizzate numerose campagne di sensibilizzazione nelle scuole e tra i cittadini.

Antonio è stato uno dei fondatori del Circolo G. Toniolo di Ortona, associazione che per decenni ha animato il dibattito politico e culturale della città. È stato fondatore e direttore del periodico locale La Sveglia giornale molto seguito in città e da tanti concittadini che vivono fuori Ortona.

Ho avuto l’onore di lavorare con il Prof. Falcone sia come Consigliere Comunale che come Vice – Sindaco nella Giunta guidata dal Sindaco Alessandro Di Bartolomeo (1985/1993). Ho sempre apprezzato il suo attaccamento alla nostra città ed il suo rispetto per le istituzioni.

Con Lui mi sono sempre confrontato, qualche volta anche scontrato, sempre e solo sui problemi che riguardavano la nostra comunità, conservando sempre la stima ed il rispetto reciproco. La città perde un punto di riferimento, un uomo di cultura, un amministratore che ha sempre lavorato per il bene e per gli interessi della nostra comunità.

R.I.P., caro Antonio, la terra ti sia lieve!

Ti ricorderemo sempre e cercheremo di seguire i tuoi insegnamenti.

Condoglianze da parte degli amici dell’Associazione Abruzzo Popolare alla moglie Anna ed al figlio Tommaso




JOAN MIRÓ. Nel giardino della pittura

Inaugurazione della mostra sabato 17 giugno 2023, ore 17:30, IMAGO MUSEUM

Pescara, 12 giugno 2023. Sarà inaugurata sabato 17 giugno all’Imago Museum di Pescara la mostra “Joan Miró. Nel giardino della pittura”, dedicata al grande artista spagnolo (1893-1983) a centotrenta anni dalla nascita e a quaranta dalla morte. “Considero il mio atelier come un orto – scriveva metaforicamente Miró nel 1959.  Lavoro come un giardiniere o come un vignaiuolo. Laggiù ci sono dei carciofi. Qui delle patate. Bisogna tagliare le foglie affinché crescano i frutti. Venuta l’ora, bisogna potare”. Ed è proprio alla natura, suggestiva e fantastica, che tutta la sua opera sembra ispirarsi con le sue forme oniriche e surreali, fatte di segni e colori infantili e spontanei.

L’esposizione, che raccoglie alcuni dipinti originali, tra cui la tela proveniente dalla Pinacoteca Civica di Savona che appartenne al Presidente della Repubblica Sandro Pertini, e un gruppo di 78 opere grafiche che l’artista spagnolo realizzò nell’isola maiorchina negli anni ’70. Tra queste, in particolare, si segnalano le due serie di incisioni realizzate proprio a Mallorca e provenienti dalla Sala Pelaires di Palma: la prima, intitolata “Serie Mallorca”, si compone di quattro gruppi di 9 opere ciascuna, di cui due in monocromia (bianco e nero) e due a colori; mentre la seconda, la “Serie Gaudì”, dai colori fluorescenti, Miró la dedicò all’architetto spagnolo, autore della “Sagrada Familia” di Barcellona.

La luce e i colori di Mallorca, l’isola che divenne il suo eremo dal 1956, quando si trasferì insieme alla moglie e dove visse e lavorò fino al 1983, anno della sua morte, risplendono in queste sue straordinarie opere. “Non potrei vivere in un posto dove non si vede il mare”, amava ripetere agli amici che gli facevano visita nella splendida villa di Marivent, a pochi passi da Cala Major dove oggi si trova la Fondazione Pilar e Joan Miró. E alla luce solare e alla natura mediterranea sembrano ispirarsi anche il resto delle incisioni che Alessandro Masi, curatore della mostra, ha rigorosamente selezionato per questo importante appuntamento pescarese che vede, dopo anni di assenza, il ritorno in Italia di uno dei protagonisti mondiali dell’arte del XX secolo.

Patrocinata dal direttore dell’Istituto Cervantes di Roma, Ignacio Peyró Jiménez, la mostra pescarese è stata fortemente voluta dal Presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio che, dopo le mostre dedicate a Schifano, Warhol, Beuys e agli artisti espressionisti tedeschi, prosegue coerentemente nella sua linea analitica di rivalutazione dell’arte del XX secolo. “Miró – ha affermato Mattoscio – rappresenta nell’immaginario di tutti noi quel sogno dell’arte moderna che ha precorso il viaggio onirico nel più profondo della nostra coscienza, oltre le soglie della realtà”.

All’evento di inaugurazione, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Nicola Mattoscio e del Sindaco di Pescara Carlo Masci, il curatore Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, presenterà la mostra.

Imago Museum

Corso Vittorio Emanuele II, n. 270 – Pescara

Apertura: martedì – domenica ore 10:30 – 13:30 e 16:00 – 20:00

Biglietto intero €12.00, biglietto ridotto €8.00

I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del museo o su ciaotickets.com. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito del museo: www.imagomuseum.it




INTERAMNIA WORLD CUP il Cinquantennale

Ministro Abodi: “Va oltre il grande evento sportivo. I valori dello sport e dell’inclusione celebrati a Teramo con 70 nazioni e 190 città dai 5 continenti, coinvolti in tornei, attività culturali e sociali”

Roma, 12 giugno 2023. L’Associazione Interamnia World Cup, con il Patron Pierluigi Montatuti, e il Comitato Organizzatore del Cinquantennale Interamnia World Cup, con il Presidente Angelo Limoncelli e la Vicepresidente Carmen Bizzarri,  hanno presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Coni a Roma, il programma per i cinquant’anni della Coppa. Sono intervenuti all’incontro il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il Vicepresidente del Coni, Silvia Salis, il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Handball, Pasquale Loria, il consigliere del CdA dell’Enit Sandro Pappalardo,  il Direttore Generale degli Europei di Atletica 2024, Paolo Carito.

 “Devo ringraziare chi in questi 50 anni è riuscito a dare continuità a questo appuntamento. Interamnia è un fenomeno straordinario che va oltre il grande evento sportivo. Nella regione abruzzese si incontrano popoli dei cinque continenti, la sua formula interdisciplinare coinvolge persone di ogni età, cultura e religione, oltre ad essere un evento inclusivo anche dal punto di vista della disabilità. È da esempio come l’aspetto sportivo venga accompagnato dall’aspetto culturale, artistico, paesaggistico e storico. Questi eventi raccontano il mondo in tutte le sue articolazioni, lo sport è semplicemente un catalizzatore, un moltiplicatore di opportunità” ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in apertura della conferenza stampa.

“Siamo un punto di riferimento per la pallamano mondiale e il nostro obiettivo è la definitiva consacrazione per i 50 anni di storia della Coppa, anche grazie a iniziative internazionali sportive e sociali che contribuiranno a superare i record già conseguiti” quanto aggiunto da Pierluigi Montauti, Presidente Interamnia World Cup.

“È un’ottima notizia che questo sport sia praticato da tante ragazze ed è importante lo spazio che le donne trovano all’interno della pallamano. Inoltre, questo tipo di iniziative  in età giovanili sono fondamentali per sviluppare la consapevolezza sportiva, oltre che per valorizzazione del Made in Italy” così la Vicepresidente del Coni, Silvia Salis.

“Ho vissuto l’Interamnia World Cup prima da dirigente sportivo e poi da Presidente federale, ricevendo in questi anni la conferma di come questo evento sia un punto di riferimento nella pallamano mondiale. Tutti sanno cos’è l’Interamnia e associano alla pallamano italiana questo appuntamento, a cui sono legate immagini iconiche come quelle del campo centrale di Piazza Martiri della libertà. Credo che questo evento debba essere rilanciato con forza dopo qualche anno di stop forzato, dettato soprattutto dalla pandemia e dalle contingenze. Il mio impegno, da Presidente della Federazione, è quello di rimanere accanto all’Interamnia World Cup” il Presidente FIGH, Pasquale Loria.

“La manifestazione si inserisce perfettamente negli obiettivi dell’Ente Nazionale per il Turismo, in quanto in grado di promuovere e valorizzare nel mondo i territori, anche quelli meno conosciuti, attraverso lo sport e la presenza di tanti stranieri contribuisce a dare impulso all’economia del Paese”  ha commentato Sandro Pappalardo, consigliere Cda Enit.

“I risultati raggiunti dall’Interamnia Youth World Cup dimostrano che non esistono limiti per qualsiasi disciplina sportiva e ci stimolano in vista dei prossimi Campionati Europei di Atletica Leggera che si terranno a Roma dal 7 al 12 giugno 2024” ha detto Paolo Carito, direttore generale della Fondazione EuroRoma 2024 che organizza i Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma del prossimo anno.

I 50 anni della Coppa Interamnia

L’Interamnia World Cup è uno dei più grandi e storici tornei internazionali giovanili di handball. Creata nel 1973 la Coppa coinvolge giovani atleti di tutto il mondo, nel nome dei più alti ideali e valori dello sport e dell’inclusione sociale. Nel corso degli anni il torneo ha assunto nel mondo un ruolo di primo piano, tanto da essere definito dai media internazionali “la piccola Olimpiade della pallamano”, vedendo la partecipazione di oltre 200.000 tra atleti, tecnici, dirigenti e arbitri di 152 nazioni e oltre 4.000 città del mondo, più di 20.000 squadre di club, 350 squadre nazionali under 21, oltre 5.000 artisti. In occasione del Cinquantennale è stato costituito un Comitato Organizzatore voluto dall’Associazione Interamnia World Cup per celebrare i momenti più significativi delle edizioni passate e per rappresentare, con eventi e attività collaterali, l’esaltazione dei valori socio-culturali e sportivi della Coppa.

I numeri della 50^ edizione

La cinquantesima edizione della Coppa Interamnia coinvolgerà 5 continenti, 70 nazioni, 190 città del mondo, 220 squadre e oltre 7.000 partecipanti. La Grande Parata inaugurale vedrà le delegazioni sfilare per le vie del centro storico di Teramo, con i propri costumi e i propri colori, insieme a gruppi musicali italiani e stranieri, compagnie folkloristiche e teatrali di vario genere, rendendo unico quello che da sempre viene riconosciuto come il momento più coinvolgente ed emozionante dell’intera manifestazione.

I tornei sportivi

Nell’edizione del Cinquantennale si è voluto fortemente rilanciare l’ambito sportivo, che resta naturalmente il centro nevralgico della Coppa Interamnia. Oltre ai tradizionali tornei maschili e femminili nelle varie categorie di età, dai 12 ai 21 anni, da quest’anno vedranno il via quattro nuovi tornei di pallamano:

1. INTERAMNIA MASTER CUP – dedicato ai campioni over 50 (Tunisia, Italia, Polonia)

2. INTERAMNIA WHEELCHAIR CUP – torneo di handball in carrozzina (Cile, Norvegia, Romani, Italia)

3. INTERAMNIA UNITE GRAND PRIX – dedicato a squadre universitarie ( Cine, Taiwan, Senegal, Madagascar, Uzbekistan, India)

4. INTERAMNIA BEACH CUP – torneo di beach-handball.

Ci sarà inoltre l’omaggio ad altri sport con il coinvolgimento di associazioni e realtà del territorio e in particolare la celebrazione della “maratona”, quale regina delle  discipline dell’atletica leggera. Tutte le competizioni sportive saranno disputate, oltre che a Teramo, anche in diversi comuni della provincia e con l’interessamento degli altri capoluoghi abruzzesi.

Il significato della Coppa e il progetto #OneFlag

Nel 1989 l’UNICEF, in virtù del ruolo e del valore dell’Interamnia World Cup, ha conferito a Teramo il titolo di “Città aperta al mondo” per la promozione, nell’ambito socioculturale e sportivo, dei valori della cooperazione, della pace, della solidarietà e dell’integrazione, senza nessuna preclusione di razza e religione, avendo consentito, tra l’altro, la contemporanea partecipazione di nazioni in conflitto tra loro. Nel 2014 Amnesty International ha conferito al torneo il riconoscimento di “Difensore dei Diritti Umani”.

Il Comitato Organizzatore ha scelto di racchiudere in questa cinquantesima edizione  tutti i valori dell’Interamnia World Cup: internazionalità, inclusione, socialità, sostenibilità, innovazione. Da qui nasce il progetto “#OneFalg Art”, che punta a realizzare un’unica bandiera in grado di rappresentare i popoli di tutte le nazioni del mondo, in un abbraccio globale di valori universali. Attraverso l’arte e i processi di creazione è possibile riconoscersi e superare i confini e le barriere culturali.
Mai come in questo momento c’è necessità di sentirsi parte della stessa realtà. All’interno della rassegna artistica “Oneflag” è prevista la partecipazione ed il contributo artistico degli alunni delle scuole secondarie di primo grado del territorio. Nelle vie centrali di Teramo, saranno sospese dall’alto circa sessanta bandiere  ricavate dagli elaborati dei ragazzi.

La sfida dell’inclusione

All’interno del programma dell’Interamnia World Cup l’iniziativa “Giochi senza Barriere” organizzata con le associazioni operanti nell’area della disabilità, che proporrà una serata all’insegna della solidarietà e dello sport per favorire la sensibilizzazione sui temi legati alle disabilità. Ragazzi diversamente abili, volontari le varie associazioni e  si “sfideranno” in una serie di giochi e in alcune specialità sportive. Il programma della serata si aprirà con una esibizione canora, l’esecuzione dell’Inno d’Italia, ad opera del coro di sordi, alla quale seguirà un cartellone di giochi di gruppo, pensati e realizzati da e con i volontari delle associazioni aderenti.

La sfera culturale

Nel corso della manifestazione si alterneranno, in ogni angolo della città, dalla centrale Piazza Martiri della Libertà agli altri siti cittadini, incontri, dibattiti, mostre, rappresentazioni, performance e concerti ispirati e provenienti dalle nazioni dei gemellaggi sportivi (Nepal, Sudafrica, Guatemala e Centro America, Samoa e Polinesia, Cipro del Nord, Russia e Ucraina) per rendere omaggio ai cinque continenti, sempre all’insegna dell’internazionalità e dello sport, come veicolo di valori culturali e di pace. La città di Teramo sarà suddivisa, idealmente e cromaticamente, in cinque macro aree, ognuna delle quali “gemellata” con un continente, in modo da poter accogliere concretamente “Il mondo in una città”. Durante la Coppa si svolgeranno attività e iniziative nel campo della storia, della musica, del teatro, della letteratura, del cinema, della fotografia, delle arti visive, della gastronomia, nel rispetto e nell’esaltazione delle tradizioni e delle espressioni artistiche internazionali e del territorio.

I partner istituzionali

Per il raggiungimento degli obiettivi del Cinquantennale, il Comitato Organizzatore ha consolidato e potenziato i rapporti e le sinergie con le più importanti istituzioni territoriali e nazionali, con particolare riguardo al Ministero dello Sport, al Ministero dell’Istruzione, al CONI, alla Federazione Italiana Handball, alla Fondazione Terzo Pilastro e con la partecipazione della Regione Abruzzo, della Provincia e Comune di Teramo.

ELENCO NAZIONI

1- AFGHANISTAN

2- ALBANIA

3- ALGERIA

4- ANDORRA

5- ARABIA SAUDITA

6- ARGENTINA

7- ARMENIA

8- AUSTRALIA

9- BOSNIA ERZEGOVINA

10- BRASILE

11- BULGARIA

12- CANADA

13- CILE

14- CINA

15- CIPRO NORD

16- COMORE

17- COSTA D’AVORIO

18- COSTARICA

19- CROAZIA

20- DANIMARCA

21- EGITTO

22- ESTONIA

23- FRANCIA

24- GABON

25- GERMANIA

26- GHANA

27- GRAN BRETAGNA

28- GRECIA

29- GUATEMALA

30- HAITI

31- INDIA

32- IRAQ

33- IRLANDA

34- ISRAELE

35- ITALIA

36- KAZAKISTAN

37- LETTONIA

38- LIBIA

39- LUSSEMBURGO

40- MADAGASCAR

41- MAROCCO

42- MESSICO

43- MONTENEGRO

44- NIGERIA

45- NORVEGIA

46- PAKISTAN

47- PALESTINA

48- PERU

49- POLONIA

50- PORTOGALLO

51- PORTORICO

52- REP. CECA

53- REP. DEM.CONGO

54- REUNION

55- ROMANIA

56- RUSSIA

57- SENEGAL

58- SERBIA

59- SOMALIA

60- SUDAFRICA

61- SUDAN SUD

62- SVIZZERA

63- TAIWAN

64- TUNISIA

65- UCRAINA

66- UNGHERIA

67- URUGUAY

68- U S A

69- UZBEKISTAN

70- YEMEN




I MERCOLEDÌ DELLA CULTURA, ultimo appuntamento annuale

La rassegna Univaq dedicata alla divulgazione scientifica e culturale

L’Aquila, 12 giugno 2023. A chiudere la ventunesima stagione sarà Gemma Colesanti con l’incontro/lezione Le mercantesse nel Medioevo mediterraneo, organizzato in collaborazione con il Festival delle città del Medioevo.

L’evento è in programma mercoledì 14 giugno, alle 18.15, alla libreria Colacchi. L’ingresso è gratuito. È prevista una diretta streaming su www.univaq.it/live.

Scarica la locandina.

Sarebbe impossibile comprendere il mondo medievale senza far riferimento ai mercanti ed al loro complesso e affascinante mondo. Oggi questo quadro diventa ancora più interessante, dopo aver scoperto negli archivi le tracce di una altrettanto febbrile e significativa attività mercantile da parte di donne. Non meno dei mercanti, le mercantesse si muovevano da una città all’altra del Mediterraneo con la piena consapevolezza del loro fondamentale ruolo in una società non individualista, abituata a pensare e agire per gruppi. All’interno del gruppo di coloro che esercitavano l’arte del commercio, le mercantesse svolgevano le loro attività con perizia e dimestichezza. Ricostruirne le vicende arricchisce la nostra comprensione di un periodo lontano e del suo significato per le odierne riflessioni sul ruolo sociale delle donne nel mondo contemporaneo.

Gemma Colesanti è ricercatrice presso l’Istituto di Scienze per il Patrimonio Culturale di Napoli del Consiglio Nazionale delle Ricerche e docente di Storia Medievale presso l’Università Orientale di Napoli. Svolge attività di ricerca su temi legati alla storia della spiritualità femminile e sulle reti commerciali nei territori italiani della Corona d’Aragona, sul notariato nel Regno di Napoli tra il Trecento e il Cinquecento, sulla storia delle donne come agenti economici e nel processo di trasmissione del sapere. È autrice di monografie su importanti figure femminili del quindicesimo secolo, quali la mercantessa spagnola Caterina Llull i Sabastida e Beatrice d’Aragona, figlia del Re di Napoli che fu Regina d’Ungheria tra il 1476 e il 1500.

I mercoledì della cultura sono organizzati da Adriano Angelucci, Marcello Crucianelli, Marco Di Francesco, Alice Lemmo e Marco Segala.




IMPIANTI TERMICI Controllo, manutenzione e ispezione

La Provincia di Teramo forma agenti accertatori per AGENA. Consegnati i primi attestati di qualifica.

Teramo, 12 giugno 2023. AGENA (Agenzia per l’Energia e l’Ambiente della Provincia di Teramo) ed il settore Sanzioni – Concessioni hanno concluso il primo corso di formazione, con esame finale, per il conseguimento dell’idoneità alla nomina di “agente accertatore”, qualifica da espletarsi nell’ambito delle attività riguardanti l’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici della Provincia.

Il Presidente D’Angelo, insieme al responsabile del corso, il Dirigente Furio Cugnini, al docente Alessandro Di Felice ed all’amministratore unico di AGENA Francesco Marconi, ha firmato e consegnato i primi attestati di qualifica ai partecipanti che hanno concluso il corso di formazione.

Tra le tematiche trattate quelle inerenti all’illecito amministrativo e le fasi del procedimento sanzionatorio volto all’accertamento della violazione. Al termine, i partecipanti hanno dovuto svolgere un esame di valutazione finale.

Questa iniziativa mira a garantire una maggiore efficacia nell’applicazione delle norme riferite agli impianti termici – dichiara l’amministratore unico di AGENA, Francesco Marconi – promuovendo un ambiente rispettoso delle regole per tutti i cittadini.”

Sono certo che i nostri agenti svolgeranno il loro ruolo con buon senso, dedizione e professionalità”, conclude.




ALBUM DI FAMIGLIA performance

Spazio Matta Via Gran Sasso, 53 Pescara domani alle ore 21.00 

Pescara, 12 giugno 2023. Nell’ambito del Progetto Matta – Attività didattiche, martedì 13-6-22 – h 21.00 presso lo Spazio Matta, Via Gran Sasso, 53 Pescara sarà presentata la performance ALBUM DI FAMIGLIA, ideato e condotto da Cam Lecce e Jörg Grünert.

La performance è una metafora sulle interazioni e le rappresentazioni sociali, sulle relazioni che compongono la vita quotidiana nello scorrere della drammaturgia sociale in cui consapevoli o non recitiamo adattandoci alle circostanze, ai desideri, alle delusioni, alle aspettative. Album di famiglia propone frammenti e racconti di storie racchiuse in parole non dette che circondano la vita quotidianità e le maschere sociali. Un viaggio corale che attraversa dimensioni espressive, istintive, intenzionali tra risonanze mimiche, astratte, concettuali espressive.

Attraverso una processualità creativa i partecipanti hanno esplorato l’orizzonte delle pratiche dell’ascolto attivo e della reciprocità, sperimentando la grammatica corpo-segno-atto-performatico nel percorso di costruzione di una azione scenica.

ALBUM DI FAMIGLIA conclude le attività del laboratorio di pedagogia teatrale ed artistica “L’Arte della Performance”, ideato e condotto da Cam Lecce e Jörg Grünert, promosso dagli Artisti per il Matta in collaborazione con l’Associazione Deposito Dei Segni ETS.




LA TUTELA DELLE FRAGILITÀ: durante e dopo di noi

Aula Riunioni Giovanni Di Biase del Tribunale di Pescara il prossimo 14 Giugno 2023 ore 10.00 -13.00

Pescara, 12 giugno 2023. Si terrà martedì 14 giugno alle ore 10 presso l’Aula Riunioni Di Biase del Tribunale di Pescara un convegno dal titolo La tutela delle fragilità: durante e dopo di noi, organizzato dal Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pescara.

Il convegno offrirà un’analisi delle prospettive su temi di forte attualità: dalle disposizioni in materia di assistenza delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare dettate dalla L.112/2016 alla possibilità di autodeterminarsi attraverso una scelta di vita indipendente, passando in rassegna tutti gli strumenti normativi necessari per costruire un dopo di noi” nel durante noi.

Una mattinata di studio sulle normative che attraversano trasversalmente la vita della persona con disabilità, dalla tutela del patrimonio alla tutela della persona.

L’evento vedrà coinvolti tra i relatori Avvocati, Notai, referenti regionali e rappresentanti delle associazioni di categoria ed è aperto alla cittadinanza.

PROGRAMMA

Saluti istituzionali 

Dott. Angelo Mariano Bozza, Presidente del Tribunale di Pescara

Avv. Federico Squartecchia, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pescara

Avv. Roberta Colitti, Presidente della Fondazione Forum Aterni

Avv. Ilia Di Carlo, Presidente del Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine degli Avvocati Pescara

Introduce e modera: Avv. Mariangela Cilli, Componente del CPO presso l’Ordine degli Avvocati Pescara

a seguire gli interventi:

Cenni introduttivi sulla Legge 112/2016 cd. “Dopo di noi” – Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare. Avv. Mario Di Pietro, Componente del CPO presso l’Ordine degli Avvocati di Pescara

L’esperienza dell’Associazione ANMIC e le criticità reali del “Dopo di Noi”. Sig. Marco Stornelli, Presidente Provinciale dell’ANMIC- Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili – Sezione di Pescara

Gli strumenti di pianificazione previsti dalla Legge 112/2016: trust, fondi speciali e vincoli di destinazione. Not. Donatella Quartuccio, Notaio in Pescara.

L’applicazione attuale del “Dopo di noi”: Regione Abruzzo, attuazioni e prospettive Dott. Tobia Monaco, Dirigente del Servizio Tutela sociale – Famiglia Dipartimento Lavoro – Sociale Regione Abruzzo. Dott.ssa Rossella Di Meco, Responsabile Segreteria Vicepresidenza Consiglio Regionale

Altri strumenti di tutela: amministrazione di sostegno e interdizione. Avv. Maria Marchetti, Componente del CPO presso l’Ordine degli Avvocati di Pescara

Autodeterminarsi con gli interventi normativi per la “Vita Indipendente”. Cav. Claudio Ferrante, Disability Manager, Presidente Associazione Carrozzine Determinate




A DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA e del diritto alla salute

Manifestazione il 15 giugno contro i tagli e il definanziamento. A promuoverla è l’Intersindacale sanitaria, che chiama alla mobilitazione le altre associazioni e tutti i cittadini. A rischio la tenuta sociale del Paese

Pescara, 12 giugno 2023. Un sistema, quello della sanità pubblica nazionale e regionale, che mostra le sue inefficienze e rischia di implodere a causa della carenza di medici e del continuo e progressivo definanziamento. Una situazione messa ulteriormente in crisi dal disegno di legge sull’autonomia differenziata, che potrebbe accentuare il divario tra Nord e Sud, frantumare definitivamente la salute come diritto costituzionalmente garantito e incentivare il ricorso alla sanità privata con enorme aggravio di spese per i cittadini.

I 70mila posti letto tagliati in dieci anni e i 5 milioni di giorni di ferie accumulate negli anni e non godute da parte dei medici e dirigenti sanitari del Servizio sanitario nazionale sono alcuni dei paradossi riportati di recente dalle cronache. Il sistema sanitario italiano ha peraltro un finanziamento nettamente inferiore ad altri Paesi. La Germania, ad esempio, spende oltre il 9% del Pil e ha 8 posti letto per mille abitanti, mentre l’Italia è scivolata da tempo sotto il 6,1% e offre appena 3 posti letto per mille abitanti. 

Difendere la sanità pubblica e il diritto alla salute dei cittadini, alla luce di questa premessa, è l’obiettivo della manifestazione, promossa dall’Intersindacale regionale dei medici, veterinari e dirigenti sanitari, che si svolgerà giovedì 15 giugno, alle ore 10,30, a Pescara, nell’Aula Magna dell’ospedale civile Santo Spirito e a cui seguirà, alle ore 11,30, nella stessa sede, una conferenza stampa.

“Di fronte all’ormai evidente e premeditato disegno di continuare a demolire il Servizio Sanitario Nazionale, che riconosce radici lontane, è ormai urgente e necessaria la mobilitazione non solo della categoria ma anche della cittadinanza e dei fruitori delle cure” si legge nel documento, firmato congiuntamente dalle sigle appartenenti all’Intersindacale, che ha chiamato alla mobilitazione anche le altre associazioni del territorio e i cittadini collegandosi idealmente e concretamente alle altre iniziative in corso di svolgimento in altri capoluoghi italiani e seguite alla manifestazione tenutasi a Roma lo scorso 15 dicembre.

Le varie sigle che hanno aderito alla manifestazione e che parteciperanno all’incontro con i giornalisti (Anaao Assomed Abruzzo, Cimo-Fesmed, Aaroi-Emac, Fassid, Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, FVM, CISL Medici e UIL Fpl) intendono, in particolare, dare voce al disagio sempre più profondo, radicato e diffuso tra i medici e tra i cittadini e rivolgere un appello a tutti affinché si comprenda che la salute è un problema sociale e non solo professionale da cui dipende anche la tenuta sociale del Paese.

Da qui la necessità di invertire immediatamente la rotta tornando innanzitutto a investire sul personale medico e sanitario e sul diritto alle cure. Un appello che l’Intersindacale rivolge a Regione e Governo come primi decisori e gestori delle politiche sanitarie.




CAOS DI TRAFFICO a Villa Verrocchio

Per la caduta di un albero al cimitero di via Chiarini ?

Montesilvano, 12 Giugno 2023. Giornata da inferno ieri sulle vie Lazio Chieti di Villa Verrocchio a Montesilvano, le famose alternative al Lungomare, secondo la visione dell’amministrazione De Martinis e del comandante Casale.  Infatti, ogni qualvolta i decisori pensano di chiudere il lungomare A. Moro , per una pedonalizzazione serale o per un evento al Jova Beach, si chiude l’importante arteria di Montesilvano, senza preavviso a cittadini ed operatori, senza segnaletica di reindirizzamento, (e soprattutto senza un piano, pure obbligatorio per legge. Il PUT, piano urbano del traffico).

Il traffico sul lungomare, da 1.500-2.000 veicoli l’ora viene così riversato ex abrupto, di colpo, sulla nazionale Corso Umberto in direzione Nord e sulle vie Emilia-Lazio-Chieti, in direzione Sud, all’interno dell’ abitato di Villa Canonico- Villa Verrocchio, strade locali di circa 6 m di larghezza, per una estensione di 1,4 km circa, al centro di una rete di stradine residenziali di 3,5-4-5 m senza marciapiedi.

Le tre vie, parallele al lungomare, funzionavano bene con un traffico locale di 400-600 ve/h nei due sensi. Prima che “gli esperti” del comune pensassero, quest’inverno, di trasformarle a senso unico , con una decisione irragionevole, mai discussa, né pianificata in un documento pubblico. Il senso unico sulle 3 vie del quartiere non ha minimamente aumentato la capacità di smaltimento del traffico ma solo i rischi di incidenti stradali con le numerose traverse . Il senso unico ha invece sicuramente prodotto effetti disastrosi sulle attività  economiche frontaliere. Ha reso le strade pericolose per le velocità di transito nel quartiere, e, soprattutto, non è servito per trasformarle nella  variante al traffico del Lungomare.

Il comitato di quartiere ELC, delle vie Emilia-Lazio-Chieti, ha chiesto accesso agli atti delle delibere, senza ricevere risposta. Ha raccolto centinaia di firme e organizzate due conferenze stampa in comune, per discutere i problemi del quartiere e le proposte di soluzione. Le iniziative sono state ignorate dagli amministratori.

La giornalista locale riporta i comunicati stampa del comune, che dichiara che è  colpa di un albero che è caduto (il giorno prima al capo opposto della città).

Qualcuno dovrà dire agli amministratori che le variazioni di uso della città si discutono prima con cittadini ed operatori della città. Che non possono le vie interne ai  quartieri assorbire tutto il traffico passante sul Lungomare. Che è il momento di discutere con la città di Piano del Traffico, di Nuova Pescara, di Strada Parco e di ruolo del TCSP trasporto collettivo in sede propria, da Pescara fino a Silvi, con i relativi parcheggi di interscambio esterni

Non ci sono solo le feste, gli eventi, i selfie e canzoni  da pubblicare sui social. C’è una città che vuole crescere, lavorare, qualificarsi e diventare una città europea, la più  importante città di media dimensione del medio Adriatico.

G. Di Giampietro

Comitato SMPP1. Saline Marina.PP1 Montesilvano




LA TECNO-SCIENZA E LA LIBERTÀ

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 12 giugno 2023. Suicidio assistito ed eutanasia, maternità surrogata e varietà delle tecniche di fecondazione assistita, manipolazioni genetiche e selezione embrionale, teorie del gender, post-umanesimo e trans-umanesimo, intelligenza artificiale: è vasta la gamma, sempre in ebollizione, dei temi ascrivibili oggi – e domani altri seguiranno – alla cosiddetta biopolitica. La quale ha ormai acquisito titolo ad essere un caposaldo inaggirabile del discorso pubblico e del confronto politico, in modo del tutto particolare.

Va subito chiarito un punto: su questo scacchiere, la posta in palio è nientemeno che la nostra libertà. Non lo sostengono cattolici, più o meno integralisti, che sarebbero timorosi – come taluni pensano – dei magnifici e progressivi destini della scienza, bensì studiosi laici a tutto tondo, come Hans Jonas oppure filosofi post-metafisici e dichiaratamente atei, almeno dal punto di vista metodologico, come Jurgen Habermas. Si tratta di una costellazione di temi, nessuno dei quali può essere separato dagli altri e ristretto in una considerazione ad hoc che ne consenta una trattazione tecnica, avulsa dal riferimento che tutti li rinvia ad una comune preoccupazione del valore umano che mettono in gioco. Temi, cioè, che non possono essere sgranati per evitare, come si constata, più volte, il fastidio di dover distogliere lo sguardo dai temi quotidiani, veri ed importanti per la vita di ognuno, per affrontare questioni che, salvo l’ obbligato omaggio del “politicamente corretto”, molti soffrono come argomenti di lana caprina.

Una certa sinistra radicaleggiante, immemore della sua vocazione popolare farebbe bene a convincersi come, essendo in questione la libertà, le stesse ragioni dell’ordinamento democratico, almeno in prospettiva, sono qui poste in discussione. E non dovrebbe concedere alla destra l’onere e l’ onore di intestarsi temi ed argomenti che, affrontati senza un orientamento di pieno rispetto della vita, diciamo pure senza un vivo sentimento di una sacralità, sia pure laica, che la rende intangibile, progressivamente generano una disaffezione, un appannamento che compromette le stesse ragioni di una convivenza civile vissuta e democratica.

Genetica e neuroscienze, bioingegneria ed informatica ci assediano, ci provocano, ci costringono a metterci in discussione, rivelano la precarietà di ogni pensiero ideologico, l’illusione di contenere e stringere il futuro in pochi schemi di pensiero, rigidi ed acquisiti una volta per tutte.

Nella misura in cui la scienza penetra anche le più intime strutture della sua stessa impalcatura biologica, l’uomo viene, per la prima volta nella sua storia, ad essere, nel contempo, congiuntamente soggetto ed oggetto della sua attitudine a conoscere ed a manipolare, oltre le cose del mondo, anche sé stesso e le sue facoltà intellettive.

L’ intenzionalità del suo sguardo, anziché procedere verso l’oggetto, si avvolge su di sé ed entra in un circuito riverberante, in un gioco di specchi e di rimandi difficile o addirittura impossibile da interrompere.

È come se la scienza – quale ce l’ha insegnata Galileo: osservazione, esperimento e misura – giungesse a quelle colone d’ Ercole, al di là delle quali – vedi, non a caso, il tema impossibile della coscienza – non sia più in grado di inoltrarsi da sola. In altri termini, natura e cultura si sovrappongono per un buon tratto dei rispettivi domini, in una danza frenetica e senza limiti e, in un certo modo, smarriscono confini che, per quanto storicamente frastagliati, abbiamo fin qui apprezzato in modo sostanzialmente netto.

Quasi fosse tornato nel giardino dell’ Eden, l’uomo si sente pienamente riconsegnato a sé stesso, a quella libertà che costituisce la cifra ultima della sua essenza, in bilico tra la sua hybris e la coscienza di un limite da osservare, eppure tentato di metter mano anche a quest’ ultima, pur di non riconoscere quel “non oltre” che, peraltro, avverte.

Domenico Galbiati

https://www.politicainsieme.com/la-tecno-scienza-e-la-liberta-di-domenico-galbiati/




TRE UTILI ERRE dei Rifiuti

Risparmio, Regole e Rispetto

Pescara, 12 giugno 2203. È in corso, da parte di Ambiente spa, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, una attenta campagna di comunicazione in vista dell’estensione dei servi di raccolta differenziata in ulteriori zone della città. “Una porta per l’Ambiente”“, questo il claim dell’iniziativa, che viene annunciata con un cassettaggio presso le residenze delle utenze coinvolte e con una serie di incontri pubblici.

Pur non abitando in una zona interessata, ho partecipato ad alcuni di questi, trovando interessanti le argomentazioni non limitate alla sola informazione, seppur necessaria. Ho poi ritrovato l’eco dell’iniziativa anche presso gli organi di informazione, da cui traspare in modo evidente anche un risvolto dell’operazione a cui le famiglie sono sempre attente e sensibili: i costi, anzi l’aumento dei costi. È indubbio che il metodo “porta-a-porta” (PAP) costi di più, ma questo significa diverse cose:

maggiore occupazione: più gente che lavora, per capirci;

maggiore intercettazione: migliora decisamente la qualità del differenziato;

aumenta il guadagno per il Comune grazie all’accordo ANCI CONAI;

scende il tal quale: meno indifferenziato da mandare alla preselezione e poi in discarica;

scende il costo del conferimento relativo a questa operazione, compreso il trasporto.

A fronte del maggior costo del servizio, quindi, va considerata la riduzione per il mancato conferimento all’impianto di smaltimento, con un evidente RISPARMIO. Ecco, sarebbe interessate capire di quanto e qual è il bilancio delle due voci. E qui per la prima ERRE.

Ma ce ne sono un altro paio più difficili da gestire e controllare. Guardo spesso, come credo facciano in tanti, i cestini stradali dei rifiuti; meno persone, credo, danno  una occhiata all’interno di certi cassonetti dedicati alla raccolta di prossimità.

Il primo, il cestino, non si trova a casa nostra, ma in un luogo pubblico, che è la casa di tutti. Trattarlo come un ricettore finale in cui conferire qualsiasi cosa, specialmente se riciclabile, credo faccia male all’intera comunità, in termini sia economici che di decoro, e oltremodo impedisce all’azienda di svolgere il proprio servizio in modo efficace ed efficiente.

Il secondo, il cassonetto per la plastica, non è personale: è riservato ad un condominio, ovvero ad un gruppo di utenti. Anche qui, le due pompe verticali per bici (una volta ci trovai un intero telaio), sviliscono e fanno venir meno il servizio fornito da quel contenitore, dedicato agli imballaggi.

Dalle foto non si può non rilevare almeno l’esistenza di qualche problema comunicativo e di consapevolezza, per non dire di ignoranza.

Una città che viene sporcata è una città più costosa, e se questo avviene scavalcando le regole di base, quelle scritte, il conto non può che appendersi dal lato meno favorevole della bilancia economica. REGOLE, quindi, che vanno rispettate, ognuno facendo la propria parte (utenza e azienda).

Poi ci sono anche le norme non scritte, che si imparano nella vita e che sono patrimonio comune, e che hanno a che fare con l’ultima ERRE, quella del RISPETTO: dei luoghi, degli spazi, delle risorse, delle regole, certamente, ma anche di coloro che si impegnano, magari ad essere accorti nei propri comportamenti, e del lavoro, di chi svolge il servizio grazie al quale la città viene mantenuta pulita.

Se solo si giocasse su questi piani, oltre alla raccolta differenziata aumenterebbe anche la percentuale della qualità della vita dell’intera comunità.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




RITROVAMENTO DI RESTI UMANI in un cassonetto

Ormai non si può più vivere né morire

Atri, 12 giugno 2023. Tutta la Città è rimasta sconvolta dalla notizia del ritrovamento di resti umani in un cassonetto del cimitero del capoluogo. L’incivile stato di incuria da tempo da noi denunciato, in cui versa il cimitero, interessato finanche da crolli nell’area monumentale, non poteva che sfociare in questo orrore.

Non ci interessano le evoluzioni legali del caso, poniamo l’attenzione al fatto in sé. Tutti si chiedono: “era un amico, un parente?”

Di certo era un cittadino, un essere umano i cui resti meritavano rispetto e pietà.

Qualcuno non ha fatto il proprio dovere e la colpa, si sappia, non può essere addossata solo a chi gestisce il servizio. Riteniamo che i responsabili amministrativi ed istituzionali di questo orrore si assumano le proprie responsabilità, rassegnando le dimissioni.

Questo avvenimento, che nemmeno il più pessimista avrebbe mai potuto immaginare, è solo la punta dell’iceberg di 15 anni di scempio amministrativo. Che ad Atri ormai non si potesse più vivere lo sapevamo, adesso sappiamo che non si può nemmeno morire.

L’assedio alle urne, il clientelismo, i voltagabbana, i soliti faccendieri, ignari cittadini stranieri hanno permesso che, per un pugno di voti, si continuasse questo disastro che Atri non merita e non vuole. BASTA!

Alleanza Civica Atri




SOLIDARIETÀ E MASSIMA VICINANZA

Mediatore culturale Arci vittima dell’aggressione omofoba di mercoledì scorso

Montesilvano, 12 giugno 2023. “L’altro giorno ero al bar e un ragazzo senegalese ha cominciato a insultarmi con parole veramente violente.” ci ha scritto la vittima, nostro collega.

“Tutto ciò mentre io chiedevo al barista ad intervenire, ma lui alzava le mani non facendo niente… Anzi, partecipando all’ aggressione. Successivamente l’aggressore mi ha graffiato la faccia. Finalmente sono arrivati i carabinieri e lui è scappato. Aveva una bottiglia in mano, poteva degenerare. Mi sono sentito violentato sia a livello fisico che psicologico.”

“Questa aggressione gratuita non fa parte di un paese civile. Io sono somalo, sono dovuto scappare dalla violenza del mio paese, in quanto omosessuale. Sono ancora scioccato sia per il ragazzo che mi ha fisicamente aggredito, sia per gli altri che non sono venuti in mio soccorso, mostrando così tutta la loro omofobia. È veramente grave tutto ciò.”

E conclude: “Spero si abbia giustizia. Spero che non succeda mai più a nessun omosessuale, che questa omofobia abbia fine. Spero che questa aggressione sia un campanello affinché si tutelino tutte le persone della comunità LGBTQI+. Con una legge adeguata. Anche se, soprattutto, dovrebbe cambiare l’educazione… Sono ancora scosso. Spero che il futuro sia migliore. Che vengano riconosciuti i diritti degli omosessuali e di tutte le persone LGBTQI+, visto che è una delle poche nazioni che non ha una legge contro l’omolesbobitransfobia.”

E noi non possiamo non unirci alle parole del nostro collega, brutalmente aggredito, e al comunicato congiunto di Mazì- Arcigay Pescara e Agedo chiedendo con urgenza una legge che contrasti questi fenomeni d’odio verso la comunità LGBTQI+, affinché questi episodi diventino sempre più sporadici e, in un futuro non troppo lontano, un tristissimo ricordo.

Benedetta La Penna