TORNA IL GRANDE EVENTO In Riserva

Con il Gusto e Con il CAI. Parte il calendario estivo della Riserva Borsacchio a Roseto degli Abruzzi

Roseto degli Abruzzi, 18 Giugno 2023. Ripartono eventi per promuovere difendere la Riserva Borsacchio , da quasi 20 anni dimenticata dalle istituzioni ma amata dai volontari e dai cittadini e turisti. Come noto la Riserva Borsacchio è una delle perle d’Abruzzo. Istituita quasi vent’anni fa non ha mai visto davvero la luce senza una gestione e un PAN.

Tutte le attività di tutela hanno un costo e sono portate avanti da volontari. Per questo ogni stagione creiamo grandi eventi per avere le risorse per continuare a tutelare le specie protette che trovano rifugio nell’area protetta e che non comprendono cosa sia un PAN o un ente. Rimangono ed esistono se tutelati. Per questo il prossimo 17  Giugno 2023 si terrà la seconda edizione di: “In Riserva con il Gusto e con il CAI”

Una escursione che lega natura, storia e percorsi suggestivi. Due itinerari, uno semplice sul mare adatto a tutti anche ai bambini ed uno più difficoltoso di circa 9 km fra strade bianche della riserva Borsacchio che, attraversando due colli panoramici, passando per la fonte D’Accolle, porterà a Montepagano.

Al borgo si raduneranno tutti i partecipanti dei due itinerari per visitare il Borgo ed il Museo e poi si mangeranno prelibatezze nel giardino incantato del Museo. Evento aperto a tutti, patrocinato da Regione Abruzzo, Provincia di Teramo e Comune di Roseto degli Abruzzi

PROGRAMMA:

17 Giugno 2023 – In Riserva con il gusto e con il CAI – II Edizione

Programma:

9.30 – Raduno presso il cancello del Villaggio Turistico Lido d’Abruzzo, Viale Makarska 1

10.00 – Partenza escursione e laboratorio delle conchiglie nella Riserva

10.30 – Escursione nel mondo del fratino e delle dune

PERCORSO A

ADATTO A TUTTI, FAMIGLIE E BAMBINI

Ritorno al punto di partenza e trasferimento in auto

verso Montepagano

Visita del borgo

Visita del Museo Civico della Cultura Materiale

PERCORSO B

ADATTO A CAMMINATORI ESPERTI

11.00 – Partenza verso Montepagano passando per gli

antichi sentieri

11.30 – Arrivo alla Fonte dell’Accolle e narrazione

della Leggenda di San Pasquale

12.00 – Visita del Museo Civico della Cultura Materiale

13.00 – Pranzo a buffet nel giardino del museo

14.00 – Rientro

Per partecipare al pranzo occorre prenotarsi.

Luigi Pomponi 3473767682; Ilario Di Giuseppe 3477582023; Giacinto Urbani 3398053810

segreteria@caiteramo.it

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto

Uffici e sedi operative presso:




GIULIA DI ROCCO A PESCARA per le Donne Rom

Pescara, 13 giugno 2023. Giovedì 15 giugno presso la sede dell’associazione culturale Amare Pescara a partire dalle 18:00  si parlerà di Femminismo delle Donne Rom, sarà un’occasione di riflessione insieme a Giulia Di Rocco, romnì italiana, attivista, mediatrice e consulente legale.

L’obiettivo è quello di creare una rete fra donne rom e donne cagé ( non rom)per l’uguaglianza nelle differenze e contro la cultura delle divisioni. Ma soprattutto per discutere di un processo di emancipazione culturale che nelle comunità rom appare spesso difficile. Giulia Di Rocco, che si è affermata a livello nazionale e internazionale per le sue battaglie politiche e culturali, rappresenta in tal senso un esempio di come il pregiudizio possa essere smentito nei fatti.

Giulia Di Rocco è membro del Forum RSC istituito dall’Unar Ufficio antidiscriminazione razziale presso il Ministero delle Pari Opportunità, membro dell’IRU- International roma union che rappresenta i rom presso il Consiglio d’Europa e l’ONU . Presidente del primo partito nazionale rom e sinti in Italia “Mistipè”




COORDINAMENTO DELLE ANCI Regionali a Caserta

il Presidente di Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto: I Comuni motore del PNRR

Teramo, 13 giugno 2023. Questa mattina il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, nella sua veste di Presidente Anci Abruzzo, ha partecipato, insieme ai colleghi delle altre regioni italiane e al presidente di Anci nazionale Antonio Decaro, al Coordinamento delle Anci Regionali che si è svolto al Real Belvedere di San Leucio (Caserta).

Un appuntamento particolarmente importante, nel corso del quale sono state affrontate questioni centrali per il futuro dei Comuni italiani e, attraverso il ruolo dei Comuni, per la vita del paese e dei suoi cittadini, a partire dal tema, oggi più che mai attuale, delle risorse del PNRR.

“La riunione odierna, alla quale ho partecipato come Anci Abruzzo e che ha visto la nostra regione ancora una volta al centro della discussione, ci ha permesso di affrontare insieme al Presidente Decaro e ai colleghi delle altre Anci regionali temi fondamentali per la crescita del nostro paese – sottolinea Gianguido D’Alberto – a partire dal tema relativo alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.  Un tema che ci ha visto ribadire, come abbiamo sempre fatto fin dall’assemblea nazionale a Parma con l’allora Presidente del Consiglio Mario Draghi, come sia assolutamente necessario mettere i Comuni nelle condizioni di spendere sempre meglio le risorse a disposizione.

Tutte le statistiche dimostrano infatti come i Comuni rappresentino il livello istituzionale che ad oggi è riuscito ad intercettare e mettere a terra, più di ogni altro, ingenti finanziamenti per i propri territori, oltre che ad interpretare le reali esigenze delle proprie comunità. E proprio questa loro capacità di spendere meglio degli altri le risorse a disposizione deve oggi essere accompagnata da misure che favoriscano di accelerare ulteriormente i tempi. Per questo torniamo a chiedere che ci sia l’assegnazione diretta dei fondi ai Comuni, oltre che tutta una serie di misure di semplificazione, estese anche agli altri canali di finanziamento, soprattutto per quanto riguarda le autorizzazioni che devono essere rilasciate da altri enti”.  Tra le richieste delle Anci regionali, anche quelle dell’assegnazione di ulteriori risorse umane e finanziarie, soprattutto in relazione a quelle assegnate agli altri enti.

Nel corso della riunione sono stati poi affrontati anche altri temi particolarmente rilevanti, tra i quali la riforma sull’autonomia differenziata. Riforma che per i rappresentanti dei Comuni italiani presenta numerose criticità.

“Il suo assetto va ad indebolire il ruolo dei Comuni rispetto  agli  altri livelli istituzionali – sottolinea D’Alberto – peraltro senza fare chiarezza sulle diverse funzioni. Questo rischia di generare grande confusione, mettendo a repentaglio il principio dell’unità del Paese, in particolare rispetto all’effettiva uguaglianza dei diritti. Il tema dell’allocazione delle risorse del livello delle prestazioni è un tema insidioso, che mette in discussione l’effettiva garanzia, in maniera uniforme sul territorio nazionale, di diritti fondamentali e costituzionalmente garantiti quali quelli relativi all’istruzione, alla sanità, al sociale”.

Sul tavolo anche la questione, sempre fondamentale per l’assetto istituzionale del Paese, della riforma di Province e Comuni con la modifica al Testo Unico degli Enti Locali.

“Anche in questo caso abbiamo chiesto che venga fatta chiarezza sulle funzioni – conclude il presidente di Anci Abruzzo – perché ripristinare l’elezione diretta dei Presidenti delle Province, senza che vengano ridefinite e riassegnate reali ed effettive funzioni a questi enti, rischia di alimentare un ulteriore ceto politico senza reali benefici per le comunità. Non avrebbe alcun senso, infatti, ridare legittimazione istituzionali agli organi elettivi senza ridare dignità e competenze ai relativi enti. Chiarezza, infine, serve anche per le modifiche che interesseranno i Comuni. Come Anci regionali riteniamo fondamentale una discussione sulla riattribuzione della possibilità di terzo mandato anche ai Sindaci. E’ paradossale che quello dei Sindaci sia l’unico livello istituzionale per cui non è prevista questa possibilità, garantita ad esempio a parlamentari e consiglieri regionali.  Non esiste nessun esempio in Europa. Si tratta di grandi temi che dovremo necessariamente affrontare nei prossimi mesi, in una fase che vedrà il nostro Paese, e quindi i Comuni tutti, fronteggiare sfide fondamentali. Come Anci Abruzzo daremo sempre il nostro fattivo contributo al dibattito e il mio ringraziamento va a tutte le Anci per la loro costante presenza in ogni momento della vita del nostro paese”.

Il presente messaggio, corredato dei relativi allegati, contiene informazioni confidenziali e riservate, tutelate legalmente dal Regolamento UE n.679/2016 e da leggi civili e penali in materia, ed è destinato esclusivamente al destinatario sopra indicato, il quale è l’unico autorizzato ad usarlo, copiarlo e, sotto la propria responsabilità, diffonderlo. Chiunque ricevesse questo messaggio per errore o comunque lo leggesse senza esserne legittimato è pregato di rinviarlo immediatamente al mittente, distruggendone l’originale, ed è avvertito che trattenerlo, copiarlo, divulgarlo, distribuirlo a persone non autorizzate costituisce condotta punibile penalmente ai sensi degli artt.616 e 618 c.p.p. e che tutti i danni che dovessero derivare, al mittente o a terzi, a causa di tale illecita condotta saranno oggetto di tutela risarcitoria ex art.2043 c.c. dinanzi alla competente autorità giudiziaria.




MALATTIE NEUROMUSCOLARI: il centro nemo Napoli riparte in barca a vela

Dopo il successo dell’edizione pilota, riparte “Anima Libera”, il progetto che porta in mare i pazienti

Napoli, 13 giugno 2023. “Molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele”. Con il messaggio di Mark Twain, il romanziere che sapeva raccontare la bellezza dell’avventura, ha preso il largo oggi la seconda edizione di “Anima Libera”, il percorso in barca a vela che affianca la presa in carico psicologica e riabilitativa delle persone con SLA, SMA e distrofie muscolari, attraverso una modalità esperienziale che ha come protagonista la cura di sé e del proprio desiderio di libertà, facendosi trasportare dalle onde del mare e del vento, in piena sicurezza.

Promosso dal Centro Clinico NeMO Napoli, il progetto è attivato insieme all’Azienda Ospedaliera dei Colli – Ospedale Monaldi, dove il NeMO è presente dal 2020, ed in collaborazione con il Club Nautico della Vela della città e NeMO Lab. Una seconda edizione del percorso, quella presentata oggi, richiamata dai risultati molto positivi rilevati dal monitoraggio clinico e psicologico dei pazienti che hanno partecipato all’esperienza pilota dello scorso anno.

“Le rilevazioni dei vissuti di benessere e dei parametri respiratori e cardiologici ci dicono che il progetto ha avuto un impatto positivo sulla qualità di vita dei pazienti che vi hanno preso parte nella prima edizione. – spiega Giuseppe Limongelli, direttore scientifico del Centro NeMO Napoli, che continua – Siamo felici, dunque, che si possa ripartire, dando la possibilità a più persone di partecipare al percorso e permettendoci, altresì, di continuare a fare ricerca per validare nel tempo un modello di trattamento in barca a vela, che supporti la presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari”.

L’analisi dimostra, infatti, un significativo miglioramento della percezione e dei vissuti della qualità di vita, espressi dai partecipanti. Ciascuno di loro manifesta la gioia di essersi sentito protagonista di un’avventura nella quale la malattia non rappresenta un limite. Lo studio preliminare, inoltre, rileva una riduzione dei punteggi medi di autovalutazione e valutazione dell’ansia, nei test psicologici somministrati prima e dopo le uscite in mare. A ciò su unisce la positiva risposta clinica dei parametri funzionali, che vedono un aumento della saturazione arteriosa periferica e una riduzione della frequenza cardiaca dopo l’uscita in mare. Sono proprio questi i primi incoraggianti risultati che portano ad aprire questa seconda edizione su un numero più ampio di pazienti.

“Promuoviamo, in sinergia con il Centro Clinico NeMO Napoli, attivo presso l’ospedale Monaldi, un modello che punta su protocolli terapeutici multidisciplinari e che cura le patologie neuromuscolari non solo con i farmaci, ma con una presa in carico globale che valorizza gli aspetti psicologici e riabilitativi – dichiara Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, che continua – I risultati incoraggianti registrati nel corso della prima edizione del progetto “Anima Libera” sono la dimostrazione dell’efficacia di questo approccio”.

Promuovere l’interazione; migliorare l’umore e l’uso dei sensi; far sperimentare l’esperienza dell’immaginazione e affrontare la gestione dell’ansia, dunque, sono tra i principali obiettivi scientifici del progetto, nato dall’intuizione di Simona Tozza, responsabile del servizio di psicologia del NeMO Napoli. Per il 2023 il progetto prevede un percorso di dieci uscite in barca a vela, che avrà un’altura di circa 14 metri e sarà attrezzata per il trasporto in sicurezza di persone con disabilità motoria ed il coinvolgimento di 80 persone, individuate secondo indicatori clinici che permettano di affrontare il mare aperto, che desiderano mettersi in gioco in una nuova sfida per se stessi e insieme agli altri.

“Anima Libera” raccoglie la missione dei Centri NeMO e rende concreta quella continuità di cura sulla quale si fonda il nostro modello – dichiara Stefano Regondi, direttore generale Centri Clinici NeMO e NEMO Lab, che continua – Non possiamo che ringraziare le istituzioni e gli enti di questo meraviglioso territorio, grazie ai quali il progetto può continuare il suo percorso nel dare risposte sempre nuove ai bisogni complessi di cura di una comunità che da sempre è al nostro fianco. Ed il mare, che è il cuore del NeMO Napoli, non poteva non essere protagonista del nostro operare”.

Una comunità, quella delle persone con patologie neuromuscolari, che quindici anni fa ha pensato alla realizzazione del primo Centro NeMO a Milano, per quel desiderio di vita che va oltre il sopravvivere alla malattia e che oggi continua ad essere al fianco del progetto: AISLA Onlus, Famiglie SMA e UILDM, le Associazioni nazionali dei pazienti e Soci NeMO, sono gli enti patrocinanti di “Anima Libera”, insieme al Centro Coordinamento malattie rare di Regione Campania.

Ma la novità straordinaria di questa seconda edizione è l’apertura dell’esperienza anche ai bambini con SMA e distrofie muscolari, per i quali il progetto vede il patrocinio dell’Azienda Ospedaliera Santobono – Pausilipon.

“Condividere emozioni, sorrisi e gioie con i nostri bimbi e i loro famigliari non ha prezzo – spiega Antonio Varone, Direttore dell’UOC Neurologia e Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedaliera Santobono – Pausilipon, che continua – Il progetto “Anima libera” ci proietta in un modo nuovo di vivere la malattia, esprimendo lo stesso desiderio di riscrivere la storia di queste patologie che stiamo vivendo in questo momento dal punto di vista scientifico. La barca a vela è per tutti noi la speranza di immaginare nuove prospettive di vita”. 

Leggerezza e vitalità che solo le onde del mare possono dare, pur in piena sicurezza. Anche per questa edizione gli istruttori della Federazione Italiana Vela saranno al fianco del team clinico nelle uscite in barca a vela. Gli obiettivi scientifici, sociali e culturali del progetto, infatti, hanno coinvolto da subito il Club Nautico della Vela di Napoli: oltre 100 anni di attività per far avvicinare alla bellezza e alla sfida di navigare, ciascuno con le proprie risorse, con la consapevolezza che per raggiungere la meta in barca a vela, la forza fisica deve lasciare lo spazio all’intelligenza e alla capacità di conoscere e valorizzare le forze della natura.

Non solo, il progetto continua a tessere i nodi di una rete che si consolida nel tempo: anche quest’anno hanno rinnovato il loro contributo incondizionato alle finalità del percorso ROCHE ITALIA, PTC Therapeutics, Biogen, VitalAire Italia e Ortopedia Ruggiero, ai quali si uniscono Novartis e Medicair.

Da oggi, fino al mese di novembre, si potrà vedere dal molo di Napoli la barca di “Anima Libera” spiegare le vele per raccontare di nuove possibilità, come testimonia Ciro Cordella, paziente del Centro NeMO e tra i partecipanti della prima edizione del percorso: “E ’possibile ed è meraviglioso farsi trasportare dalle onde del mare, come degli esploratori che rincorrono i loro sogni”. 




TERRÀ, L’AMBIENTE in cui vivremo

Secondo Forum della transizione energetica 22 e 23 giugno  Porto Turistico Marina di Pescara

Pescara, 13 giugno 2023. Approda al Porto Turistico Marina di Pescara la seconda edizione di Terrà, Green Forum sulla Transizione Energetica ispirato all’ambiente del futuro. Promosso dall’Assessorato all’Energia della Regione Abruzzo e dal Comune di Pescara, in collaborazione con il Gestore dei Servizi Energetici, GSE SpA – con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’associazione trasporti ASSTRA -, l’evento vedrà la partecipazione di esperti, accademici, imprenditori, esponenti delle istituzioni, impegnati nella sostenibilità, nella tutela ambientale e nella transizione energetica.

Il confronto tra protagonisti e interpreti del cambiamento toccherà i più importanti temi legati agli obiettivi del Green Deal europeo, con FOCUS dedicati alle città sostenibili, a mobilità e trasporti, all’economia circolare e rifiuti, all’industria, energia e fonti alternative.

Aprirà i lavori l’Assessore all’Energia della Regione Abruzzo, Nicola Campitelli, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Pescara Carlo Masci. Il programma dei due giorni è denso di appuntamenti con i rappresentanti di grandi realtà del settore pubblico e privato che guidano la transizione verso lo sviluppo sostenibile nei più importanti ambiti dell’economia del Paese.

Di grande significato la collaborazione del Gestore dei Servizi Energetici – GSE SpA. La società, braccio operativo del Governo nell’implementazione dello sviluppo sostenibile sul territorio nazionale, sarà presente all’evento con il suo Presidente, Paolo Arrigoni.

L’apertura della sessione pomeridiana del 22 giugno è affidata a Isabella Del Trecco, Assessore all’Ambiente del Comune di Pescara e Etelwardo Sigismondi, Componente della Commissione Ambiente del Senato. Per le conclusioni è prevista la partecipazione del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi. Chiusura affidata al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Tutti i dettagli del programma su https://www.terrapescara.it/

I FOCUS

CITTÀ SOSTENIBILI

Massimiliano Falcone, Communication Strategist SDGs intervista: Giuseppe Grezzi – Assessore alla Mobilità della città di Valencia, – che racconterà quali soluzioni innovative e strategie ha adottato Valencia per conquistare il titolo di Capitale Verde Europea 2024, riconoscimento che la città spagnola ha ricevuto dalla Commissione europea per le sue politiche di sostenibilità urbana e transizione ecologica; Heidi Solba, Presidente e fondatrice della rete globale Let’s Do It – Global Clean Up.

A seguire una tavola rotonda dal titolo “Un’alleanza più forte tra Associazioni e Istituzioni per obiettivi condivisi” moderata dalla giornalista RAI Monica Setta e con la partecipazione di Luciano Di Tizio, Presidente Nazionale WWF Italia, Pierluigi Sassi, Presidente Earth Day, Giuseppe Di Marco, Presidente Legambiente Abruzzo, Paola Di Felice, Vicepresidente Regionale Abruzzo Italia Nostra. 

I lavori procederanno con un’intervista a Maurizio Dionisio, Direttore Generale ARTA Abruzzo.

ECONOMIA CIRCOLARE

Sono tre gli appuntamenti sul tema – moderati dalla giornalista Rai Monica Setta – interamente incentrati sullo sviluppo della circolarità dei processi produttivi, sul consumo sostenibile e sulla riduzione della quantità di rifiuti. Nel primo panel,  promosso e sponsorizzato da Ambiente SpA, un confronto su “Innovazione e ricerca per lo sviluppo dell’economia circolare” con Dino Mastrocola, Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Pierluigi Sacco, Economista, docente Università degli Studi D’Annunzio, Nicola D’Alterio, Direttore Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”, Valeria Toppetti, Consigliera Delegata Ambiente Spa.

Al secondo incontro partecipano Francesca Sagazio, Consigliere con funzioni di Vicepresidente del CdA di Ambiente SpA, Massimo Ranieri, Direttore Generale Ecolan Spa, Michele Zilla, Consigliere di Amministrazione Cobat Ecofactory (impianto italiano in grado di trattare e riciclare le celle al litio, grazie ad un brevetto europeo sviluppato da Cobat) e Gianni Scotti, Presidente CoReVe, Consorzio Recupero Vetro, una realtà che conta oltre 7.400 Comuni convenzionati.

Il terzo appuntamento è una tavola rotonda con Cinzia D’Alessandro, Direttore Commerciale D’Alessandro Confetture, Francesco Palandrani, Presidente Consorzio ATEA – Area per la Tutela delle Eccellenze Artigiane,  Mario Vitarelli, Amministratore Unico Zetaplast s.r.l. e Sara Roversi, Fondatrice Future Food Institute. 

ENERGIA E FONTI ALTERNATIVE

L’apertura dei lavori è affidata a Davide Tabarelli, Presidente di Nomina Energia. A seguire una tavola rotonda – moderata da Alessandra Relmi – dal titolo “Chi dà energia al Paese” con la partecipazione di Nicola Lanzetta, Direttore ENEL Italia, Gianfranco Giolitti, AD di Edison Next Environment, Riccardo Toto, Direttore Generale RENEXIA, Domenico Greco, Amministratore Delegato Gestioni Industriali Group, Società Chimica Bussi, Alberto Santalucia, Amministratore Delegato Quality Engineering Srl.

Umberto D’Annuntiiis, Sottosegretario alla Presidenza con delega al Turismo e Daniele D’Amario, Assessore con delega al Turismo della Regione Abruzzo, saranno intervistati da Alessandra Relmi.        

MOBILITA’ E TRASPORTI

L’apertura della sessione dedicata ai trasporti è affidata al Presidente di TUA – Società Unica Abruzzese di Trasporto – Gabriele De Angelis, cui seguirà l’intervento di Andrea Gibelli, Presidente ASSTRA e Presidente esecutivo del Gruppo FNM, il principale gruppo integrato nella mobilità sostenibile in Lombardia. Una tavola rotonda, moderata dal Direttore di AUTOBUS WEB Roberto Sommariva, vedrà il confronto su “Industria e Informatica alleati per lo sviluppo e per l’ottimizzazione del trasporto” con la partecipazione di Maximilian Di Pasquale, Direttore Generale TUA, Giorgio Zino, Sales Operation Director Europe IVECO BUS, Stefano Toticchi, Direttore, Business Unit Transport Operators ALMAVIVA Spa, Riccardo Bigotti, Amministratore Delegato BigoSolution, Gino D’Ovidio, Professore Ordinario di Trasporti, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura, Ambientale dell’Università degli Studi dell’Aquila.

L’ATTRAZIONE

Nel pomeriggio del 22 giugno “I RACCONTI DI STEFANO MASSINI”. Il noto scrittore e autore teatrale, vincitore lo scorso anno del prestigioso premio statunitense Tony Award, ha incontrato l’attenzione del grande pubblico televisivo con i suoi racconti nella trasmissione Piazzapulita di Corrado Formigli.   

I PROMOTORI

“Terrà è il nome scelto per questo progetto, un nome che tiene insieme la forza e il significato ampio della parola ‘terra’, con la declinazione al futuro, che segna una direzione e un monito – ha spiegato l’Assessore all’Energia della Regione Abruzzo, Nicola Campitelli -. Un importante appuntamento, alla sua seconda edizione, con l’obiettivo di farlo divenire il punto di incontro annuale dei vertici nazionali ed internazionali nei settori considerati ed essere palcoscenico delle più innovative soluzioni e best practice in Abruzzo, in Italia e nel mondo. L’Abruzzo è tra le prime regioni industrializzate in Europa e, nel contempo, la più grande area tutelata al mondo, quindi sede ideale per avviare questo confronto di alto profilo. Terrà rappresenta il momento e il luogo dove mettere in primo piano il ruolo strategico assunto dagli stakeholders e guidare le politiche strategiche della Regione e del Paese”.

“La transizione energetica non è un’opzione ma una via obbligata se vogliamo vivere il presente in proiezione futura, perché non possiamo permetterci errori epocali e non possiamo neppure perdere l’occasione per un radicale cambio di mentalità – ha sottolineato Carlo Masci, Sindaco del Comune di Pescara -.  Pescara è una città che ha fatto della capacità di trasformarsi un suo segno distintivo di evoluzione e di progresso, ma anche di capacità di trarre dalla modernità la forza di guardare decisamente avanti senza dimenticare le radici e le tradizioni. Una sfida delle idee che può trovare qui il suo laboratorio, con eventi come «Terrà», per aprire la porta di un futuro in cui il nostro vivere quotidiano sarà completamente ridisegnato”. 




FESTIVAL DI BANDE MUSICALI e Majorette, il bilancio della 23^ edizione

Bilancio con numeri importanti per il Festival Internazionale di Bande Musicali & Majorette che si è tenuto a Giulianova dal 24 al 28 maggio

Giulianova, 13 giugno 2023. Complessivamente hanno partecipato 13 bande, tra cui 11 in concorso e  2 fuori concorso. Le bande sono arrivate da otto nazioni diverse: Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Porto Rico, Messico, Svizzera, Giappone e poi Italia. Complessivamente hanno calcato il grande palco allestito in Piazza Buozzi circa 1000 tra musicisti e Majorettes.

A dare lustro a questa edizione la partecipazione di due formazioni prestigiose come ospiti d’onore: La Banda Musicale della Marina Militare Italiana e la Banda Musicale della Polizia di Stato.

Nell’accoglienza sono stati impegnati 13 tra Hotel e Villaggi. Mentre per i trasporti la Tua ha messo a disposizione 20 autobus.

“Il Festival è tornato a fare numeri significativi, segno che abbiamo finalmente superato la crisi sanitaria e che possiamo aspettarci cifre da record per le prossime edizioni” commentano soddisfatti gli organizzatori  Mario Orsini e Gianni Tancredi. 

“Organizzare una manifestazione di questo genere è sempre molto complesso, e poter contare sulle  istituzioni è determinante – dice Mario Orsini – per questo ringraziamo l’Assessore Regionale ai trasporti Umberto D’Annuntiis che ha accolto in pieno le nostre esigenze mettendo a disposizione uomini e mezzi, e ringraziamo la TUA che ha effettuato i trasporti con grande professionalità e la massima attenzione ai tempi dei gruppi e delle esibizioni. Ringraziamo inoltre tutto lo Staff del festival e i suoi preziosi collaboratori, in particolare Laura Orsini e Claudia Marini, Grazie al Comune di Giulianova con il Sindaco Jwan Costantini e gli Assessori Paolo Giorgini, Marco Di Carlo e Paolo Vasanella. Un ringraziamento va anche ai tanti sponsor che ci sostengono”.  

Anche l’informazione è stata molto presente nei giorni del Festival: oltre alla dirette streaming di Radio G Giulianova e Radio Azzurra che hanno fatto arrivare i concerti in tutto il mondo, ci sono state le telecamere di Rai 3 con il settimanale Estate che ha mandato in onda uno speciale il 3 giugno, oltre a servizi di cronaca nelle diverse edizioni del Tg3. Si sono occupati della manifestazione con speciali, articoli e immagini anche tanti quotidiani (Il Centro, Italia Oggi, Il Messaggero e I due Punti) e siti web di informazione.

“Una manifestazione straordinaria – ha commentato il sindaco Costantini – una rassegna che la città ha fatto sua e che ormai la caratterizza, la identifica oltre i confini nazionali. Ringraziamo Mario Orsini e Gianni Tancredi dell’associazione   culturale Padre Candido Donatelli,  ringraziamo le bande partecipanti, il pubblico, i quartieri e le istituzioni che hanno accolto le formazioni in un clima di festa. L’edizione 2023 verrà ricordata per essere stata quella della ripartenza, del pieno ritorno dopo la pandemia. Gli anni seguenti regaleranno ancora grandi soddisfazioni, assegnando definitivamente al Festival il posto di rilievo che merita nel panorama delle iniziative della Regione Abruzzo”.




I DISTURBI DA SONNO prima dell’infezione da Sars-Cov-2

Un fattore di rischio per lo sviluppo di sintomi di long covid. Uno studio Univaq

L’Aquila, 13 giugno 2023. La World Health Organization stima a livello globale oltre 760 milioni di casi confermati di COVID-19. Sebbene la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità abbia recentemente ufficializzato la fine dell’emergenza sanitaria da COVID-19, l’allarmante prevalenza di sintomi di long COVID potrebbe produrre una seconda crisi sanitaria, andando a interessare circa 4 sopravvissuti al COVID-19 su 10. L’eziologia del long COVID rimane ancora poco compresa e pochi sono i fattori di rischio attualmente riconosciuti.

Il sonno gioca un ruolo cruciale nella regolazione del sistema immunitario e nelle risposte infiammatorie dell’organismo, e recenti studi hanno individuato proprio nell’infiammazione cronica e nella disregolazione immunitaria alcuni dei meccanismi fisiopatologici alla base dei sintomi di long COVID. In quest’ottica, i disturbi del sonno potrebbero svolgere un ruolo significativo nella predisposizione ai sintomi che seguono nel lungo termine l’infezione da SARS-CoV-2.

A gettare luce sull’inesplorata relazione tra sonno pre-infezione e long COVID è un nuovo studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Brain, Behavior, and Immunity (Impact Factor = 19.227), giornale ufficiale della PsychoNeuroImmunology Research Society, condotto dai ricercatori del Laboratorio di Psicofisiologia del Sonno e Neuroscienze Cognitive dell’Università degli Studi dell’Aquila.

«L’identificazione di potenziali fattori di rischio di long COVID rappresenta una sfida medica di primo ordine, al fine di garantire l’individuazione di popolazioni vulnerabili e la definizione di interventi preventivi mirati» spiega il Prof. Michele Ferrara, responsabile del progetto di ricerca e direttore del Laboratorio.

Lo studio prospettico ha coinvolto un campione di oltre 700 persone con infezione da SARS-CoV-2 che sono state valutate in due occasioni: prima dell’infezione (aprile 2020) e dopo aver contratto il virus (aprile 2022).

Nella valutazione iniziale, sono stati misurati la qualità/durata del sonno e i sintomi di insonnia utilizzando il Pittsburgh Sleep Quality Index e l’Insomnia Severity Index, strumenti internazionalmente riconosciuti per la valutazione dei disturbi del sonno.

Nella valutazione di follow-up, i ricercatori hanno valutato la presenza di un’ampia gamma di sintomi tipici di long COVID (psichiatrici, neurologici, cognitivi, fisici e respiratori) che sono stati esperiti a distanza di uno e tre mesi dalla fase acuta della malattia, così come gli effettivi tempi di recupero per ritornare al pieno livello di funzionalità pre-contagio.

La ricerca ha dimostrato come una scarsa qualità del sonno, i sintomi di insonnia, e una ridotta durata del sonno prima dell’infezione da SARS-CoV-2 siano associati alla manifestazione di un maggiore numero di sintomi a lungo termine post-COVID-19. Inoltre, i disturbi del sonno rappresentano un fattore di rischio significativo per lo sviluppo di pressoché tutti i sintomi di long COVID esaminati, oltre che determinare maggiori tempi di recupero funzionale.

«Disturbi del sonno come l’insonnia rappresentano una delle manifestazioni cliniche di long COVID più comuni. Con il nostro studio abbiamo voluto ribaltare il paradigma e proporre un nuovo punto di vista, dimostrando come i problemi di sonno costituiscano anche un importante antecedente della sindrome long COVID» spiega Federico Salfi, assegnista di ricerca, ideatore e primo autore dell’articolo.

Ad oggi, milioni di sopravvissuti al COVID-19 si trovano a convivere con un ampio spettro di manifestazioni cliniche che interferiscono con la loro vita quotidiana e compromettono persino la loro capacità di riprendere una routine lavorativa regolare, sovraccaricando i sistemi sanitari internazionali con ingenti costi sociali ed economici.

«Il prossimo step è sicuramente quello di valutare se interventi preventivi mirati al miglioramento della qualità e durata del sonno possano ridurre le sequele del COVID-19. Le implicazioni potrebbero essere di vasta portata, alla luce della preesistente epidemia di disturbi del sonno che affligge la nostra società, situazione ulteriormente peggiorata proprio durante il periodo pandemico» aggiungono i due autori del lavoro.




PEDIBUS 2023: evento finale

Pescara, 13 giugno 2023. Anche quest’anno l’esperienza del PEDIBUS giunge al capolinea. Un capolinea festoso, però, a cui parteciperanno i tanti bambini, di ben dodici scuole primarie di cinque Istituti Comprensivi, che hanno animato e soprattutto dato corpo al progetto.

La manifestazione di saluto e premiazione, per coloro che hanno percorso più chilometri a piedi, si svolgerà mercoledì 14 giugno 2023. Alle 10:30 i bambini, con i loro accompagnatori Pedibus di tutto l’anno e le loro famiglie, si incontreranno nel Parco di Villa de Riseis, dove li attende una sorpresa. Poi alle 11:30 tutti i gruppi raggiungeranno a piedi, con un coloratissimo corteo, il Palazzo di Città, dove le autorità li attenderanno sulla scalinata per poi salire, alle 11,45, nell’Aula Consiliare. Il Comune ha predisposto dei premi speciali e sostenibili per i giovani attivisti.

All’iniziativa di quest’anno, a cui FIAB ha dato il suo contributo partecipativo di accompagnamento, hanno in sostanza aderito circa 180 bambini degli Istituti Comprensivi 1, 3, 5, 8 e 10, distribuiti in tutto il territorio comunale. Gli accompagnatori, oltre ad alcuni volontari FIAB, sono stati soprattutto i percettori di reddito di cittadinanza: in totale circa 50 coloro che hanno partecipato al Pedibus di Pescara.

Il contributo del Comune è stato fondamentale, a partire dall’impegno profuso dall’assessore alla Mobilità, Luigi Albore Mascia, che ha sempre creduto nell’iniziativa, per seguire con i dirigenti e i tecnici del Comune, degli assessorati alla Mobilità e dei Servizi al Cittadino.

Come si conviene, ogni capolinea rappresenta un punto di arrivo ma anche di partenza, e tra gli organizzatori tira già aria di programmazione e pianificazione per riprendere le attività a settembre, con nuova linfa e maggiore energia, con l’auspicio di essere in tanti e con la speranza di poter trovare tante zone scolastiche pronte ad accogliere le nuove camminatrici e nuovi camminatori del Pedibus del nuovo anno.




UNA VITA DA VIVERE allo Spazio Donna WeWorld Pescara

Un libro della dottoressa Balsamo

Pescara, 13 giugno 2023. Venerdì 16 Giugno alle ore 19:00, presso lo Spazio Donna WeWorld di Pescara in via Saffi 11, si terrà la presentazione del libro “Una vita da vivere” (Quid Edizioni) di Rossella Balsamo, noto medico di base a Spoltore. Modererà l’incontro la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

In sede sarà possibile acquistare il libro e il ricavato aiuterà l’AGBE- Associazione Genitori Bambini Emopatici.

In questo romanzo, dolce e commovente, c’è un sentimento che fa da collante durante tutto il percorso ed è l’amore che risulta essere forte verso la famiglia, verso i propri figli, verso il proprio lavoro che, malgrado le tante difficoltà è una missione da portare avanti con grande attenzione e senso di responsabilità.

Il viaggio autobiografico che ne risulta, percorso dalla Puglia all’Abruzzo, nella fattispecie a Spoltore, rivela misteri che tormentano la protagonista intenzionata però a far luce su ciò che le nega la tranquillità, ed a sua volta si affiderà nelle mani competenti di chi la indirizza verso una conoscenza approfondita di un mondo straordinariamente incrociato con la sua esistenza.

Aveva consegnato proprio a lui una promessa: svelare la realtà solo a chi l’avrebbe potuta raccontare. Sogni rivelatori di un passato che non sono della stessa protagonista sono gli “input” per approfondire e quindi aiutare una dottoressa a capire qual è il mistero che la tormenta da tutta la vita. La sua infanzia tornerà a galla intrecciandosi con quella di una giovane ebrea, morta in un capo di concentramento, Rache’el, nata libera e di corsa reclusa a Sonnenburg. La sua tenacia e l’aiuto di una donna, la condurranno al compimento del suo voto. Sogni, visioni, viaggi nella memoria e pagine intense di storia, sono il tramite che la protagonista utilizza per risolvere misteri che si tramandano nelle famiglie coinvolte nel racconto. Affrontare la verità, seppur dolorosa, riporterà pace negli animi tormentati.

Rossella Balsamo nasce a San Paolo di Civitate (Fg) il 12 marzo del 1968, dove rimane fino all’età di 14 anni. Si trasferisce poi a Pescara dove frequenta il Liceo Classico G.D’Annunzio, si laurea in Medicina e Chirurgia presso La Sapienza di Roma ed esercita a Spoltore la sua attività di Medico di Medicina Generale da oltre 10 anni. Sposata e madre di due figli, ha deciso di realizzare e perseguire quello che era il suo sogno fin da bambina: scrivere romanzi.




PROGETTO DI DESTINAZIONE TURISTICA territoriale

Ospite, il giornalista Andrea Radic a palazzo Kursaal il 14 giugno alle ore 10

Giulianova, 13 giugno 2023. Domani, mercoledì 14 giugno, a partire dalle 10,  il Gal Terreverdi Teramane presenterà al Kursaal il progetto di  destinazione turistica elaborato dall’ente ed inserito nell’ambito di un ampio percorso di valorizzazione paesaggistica e di promozione delle risorse territoriali. L’incontro sarà l’occasione per spiegare e condividere il marchio di destinazione turistica del Gal ed avrà l’obiettivo di favorire il riconoscimento del territorio, veicolando efficacemente  il valore, l’unicità e la forza dell’area collinare teramana, compresa tra il Gran Sasso e la costa adriatica.

 Ad accompagnare il nuovo marchio anche un’ applicazione di realtà aumentata che permetterà a cittadini, visitatori e turisti di scoprire il territorio attraverso l’utilizzo di un click sullo smartphone.

Apriranno l’evento il Sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, l’Assessore alle Attività Produttive, Turismo, Beni e attività culturali e di spettacolo della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario, ed il Dirigente del Servizio Sviluppo locale ed Economia ittica della  Regione Abruzzo, Francesco Di Filippo.

Interverranno il Direttore del Gal Terreverdi Teramane, Rosalia Montefusco, ed il Destination Manager Smeralda Tornese, esperto di sviluppo e promozione turistica e culturale; il Presidente di Sl&A Turismo e Territorio Stefano Landi, che illustrerà il valore di una strategia su misura per il territorio; il Ceo & Founder di Capitale Cultura Group Antonio Scuderi, che presenterà il marchio di destinazione con un focus sulle nuove tecnologie per il turismo.

Ospite d’eccezione, Andrea Radic, giornalista e conduttore radiotelevisivo. Tra le sue attività, la cura della sezione “Gourmet” su Fsnews.it, la conduzione  su Radio Rai di “A Spasso con Radic” e su Gambero Rosso Channel (Sky Italia) “Italia Vicina”. Radic è inoltre degustatore e giudice dei premi Winehunter Awards del Merano Wine Festival.

Andrea Radic sarà accompagnato oggi alla scoperta delle bellezze dei paesaggi e dei luoghi e ce ne restituirà le impressioni domani, nel corso dell’evento.




LE DONNE DEL CINEMA ITALIANO alla Biblioteca Tommasi

L’Aquila, 13 giugno 2023. Il prossimo venerdì 16 giugno alle ore 17.00, la Biblioteca Regionale “S. Tommasi” a Bazzano ospiterà il critico cinematografico Domenico Palattella, con il suo libro “Le donne delcinema italiano – cento anni (e più) di dive senza tempo”, insignito lo scorso anno del bollino di qualità dei “200 libri più belli d’Italia” al Concorso Letterario TRE COLORI di Lenola (Lt). L’evento è a cura di Katiuscia Tomei.

L’opera di Palattella, offre una visione diversa di oltre un secolo di storia del cinema italiano, visto però “in rosa”, ed è un viaggio attraverso le attrici e le dive più rappresentative, tenendo conto del loro valore artistico, della rilevanza divistica, del successo popolare e della traccia che queste bellissime donne hanno lasciato nella nostra società. Dall’epoca del muto fino ai giorni nostri, l’autore ci conduce con eleganza nel mondo magico del cinema, facendoci conoscere anche le attrici erroneamente definite “minori”. All’interno del libro, edito dalla casa editrice Dellisanti Editore, c’è anche una preziosa intervista ad Antonella Lualdi, attrice degli anni d’oro del nostro cinema, nonché diva degli anni ’50 e ’60.

Domenico Palattella è saggista, giornalista ODG-PUGLIA e critico cinematografico SNCCI, nonchè esperto e docente di Storia del Cinema Italiano. Co-direttore artistico dell’Aracnea Film & Book Festival e del Moonwatchers Film Festival, è membro o presidente di giuria di alcuni importanti Festival nazionali e internazionali, come l’IPAAF il TIFF di Salonicco e il Visioni Corte International Film Festival di Gaeta. E’ autore di numerosi libri sul cinema con i quali ha vinto svariati premi.




SIM FLY FESTIVAL 2023 ventesima edizione

Terza edizione della Giornata Mondiale della pesca a mosca – World Fly Fishing Day – WFF day

Castel di Sangro, 13 giugno 2023. Per festeggiare la giornata mondiale della pesca  a mosca è stato scelto il sabato successivo al solstizio d’estate (21/6)  che è il giorno più lungo dell’anno e questo rappresenta un auspicio a dedicare alla pesca a mosca il più tempo possibile.

Negli ultimi decenni la pesca a mosca ha registrato una continua espansione diventando un punto di arrivo di tutti i pescatori che dopo aver praticato altre tecniche hanno scoperto il fascino e la bellezza della pesca a mosca e dei suoi principi etici.

La pesca a mosca non è soltanto una tecnica di pesca che consente di catturare pesci di varie specie in qualsiasi ambiente (torrente, fiume, lago e mare) ma è soprattutto un’espressione di arte che inizia dalla conoscenza dell’ambiente acquatico e degli insetti che lo popolano, delle abitudini alimentari dei pesci ed, attraverso la costruzione delle imitazioni degli insetti si passa alla parte più tecnica che è rappresentata dal lancio del nostro artificiale che va “guidato” sul nostro obiettivo nel modo più naturale in modo da ingannare il pesce.

Con l’istituzione della Giornata Mondiale della pesca a mosca la Scuola Italiana di pesca a Mosca –SIM insieme alla Game Angling Instructors Association (GAIA) Associazione del Regno Unito ed alla statunitense Fly Fishing Markenting,   hanno voluto promuovere e valorizzare i  principi etici e culturali oltre che tecnici della pesca a mosca e di promozione di un turismo sostenibile e rispettoso degli ambienti acquatici e della fauna bentonica ed ittica., rendendola ecologicamente sostenibile ed integrata con le finalità di tutela e rispetto degli ambienti acquatici e volano di sviluppo delle attività economiche delle zone interne e dei territori montani, rendendola così praticabile anche in aree protette con il catch & release (cattura e rilascio del pesce senza danni).

La pesca a mosca potrà costituire un volano di sviluppo delle attività economiche nel rispetto della tutela e salvaguardia degli ambienti acquatici per consentire alle popolazioni locali di restare sui propri territori e proseguire le loro attività di protezione e tutela nonché promuovere le attività artigianali e commerciali e  delle loro tradizioni culturali ed enogastronomiche.

La pesca a mosca potrà così contribuire a creare le condizioni socioeconomiche che consentiranno di  preservare i delicati ecosistemi acquatici che sono essenziali per il benessere dell’uomo. Una disciplina sportiva che coniuga sia gli aspetti tecnici che quelli di conoscenza, rispetto e tutela degli ambienti acquatici, oltre che culturali e artistici.

Quest’anno la Giornata Mondiale della pesca a mosca viene festeggiata in Italia a Castel di Sangro con il 20° Sim Fly Festival che vedrà la partecipazione di oltre 300 pescatori a mosca provenienti oltre che da molte regioni del Nord Italia anche  da paesi ed  europei ed extraeuropei (Norvegia, Svezia, Regno Unito, Olanda, Belgio, Spagna, Francia, Svizzera, Svezia e USA).

Il programma della manifestazione prevede laboratori di costruzione di esche artificiali con oltre 50 costruttori italiani ed internazionali, laboratori di costruzione di canne in bamboo, laboratori di lancio con tecnica italiana, anglosassone e tenkara, minicorsi gratuiti aperti ai visitatori, mostra di arte contemporanea a tema ambiente acquatico e fauna ittica, estemporanea degli artisti, tavola rotonda sul tema del turismo della pesca a mosca per la promozione e lo sviluppo turistico di qualità delle aree interne italiane.

Venerdì 23 giugno si terrà una serata enogastronomica con la degustazione di prodotti tipici del territorio con l’abbinamento dei vini abruzzesi, consentendo ai numerosi partecipanti sia stranieri che di fuori regione di apprezzare la tipicità e le eccellenze enogastronomiche del territorio dell’Alto Sangro.

Un appuntamento da non mancare.




UOMO E ORSO: una convivenza possibile?

Un nuovo studio coordinato dalla Sapienza sull’orso bruno marsicano svela le caratteristiche che rendono possibile la coesistenza e le riflessioni per migliorare le azioni future

Pescasseroli, 13 giugno 2023. Le comunità locali dell’Appennino centrale coabitano da millenni con una preziosissima quanto unica popolazione di orso bruno marsicano.

Studi precedenti avevano già messo in luce come i residenti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (PNALM), la storica roccaforte di questa particolare specie di orso, mostrino un atteggiamento molto positivo nei confronti del plantigrado e una tolleranza nei suoi confronti che non ha pari, né in Italia né altrove in Europa.

Una nuova ricerca condotta da Sapienza Università di Roma in collaborazione con l’Istituto spagnolo di studi sociali avanzati e con il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (PNALM) e pubblicata sulla rivista scientifica Journal for Nature Conservation, ha analizzato gli elementi che rendono possibile la coesistenza funzionale di uomini e orsi per la realizzazione sostenibile delle necessità di entrambe le parti.

L’orso bruno marsicano soffre di scarsissima variabilità genetica ed è soggetto a elevato rischio di estinzione. Per questo motivo è fondamentale ridurre al minimo qualsiasi fonte di impatto con l’uomo, a partire dai livelli di mortalità accidentale e illegale, che sono incompatibili per una così esigua popolazione di orso.

Dall’altra parte ci sono gli interessi dei principali attori sociali come forestali, guardia parco, allevatori e cacciatori e altre categorie che insistono sul territorio.

La divergenza di vedute – spiega Jenny Anne Glikman, ricercatrice presso l’Istituto di studi sociali avanzati del Consiglio Superiore di Ricerca Spagnolo (IESA-CSIC), aumenta in relazione alla percezione di come i costi e i benefici della coesistenza con l’orso siano distribuiti tra categorie sociali, nonostante tutte sostengono la causa della sua conservazione”.

È proprio su questo fronte, suggeriscono gli autori, che bisogna focalizzare la futura attenzione gestionale.

“Nonostante il Parco abbia una lunga storia alle spalle di interventi per la conservazione dell’orso bruno marsicano – sottolinea Daniela D’Amico, responsabile dell’Ufficio Promozione e Comunicazione del PNALM e coautrice dello studio – quello che ci interessava in modo particolare era capire come migliorare ulteriormente le condizioni di coesistenza tra uomo e orso, alla luce dei cambiamenti sociali ed economici in atto e tenendo conto dei diversi punti di vista delle persone che condividono quotidianamente il territorio con l’orso”.

Tra le implicazioni pratiche dello studio gli autori sottolineano la necessità di ricorrere a forme di collaborazione, pianificazione e condivisione gestionale più strette con i vari portatori di interesse, al fine di promuovere maggiore coinvolgimento e senso di responsabilità sociale.

“In virtù del lunghissimo periodo di coabitazione, dell’elevata tolleranza e dell’atteggiamento positivo nei confronti dell’orso, i tempi sono maturi per promuovere un senso di responsabilità collettiva nei confronti della specie che non può più essere vista come una prerogativa esclusivamente istituzionale e un vincolo per le comunità locali – sottolinea  Paolo Ciucci della Sapienza, coordinatore dello studio – Attraverso i suoi rappresentanti, l’intera comunità deve poter essere coinvolta nella gestione e condividere l’orgoglio e la soddisfazione di una conservazione di successo di una specie localmente considerata di elevato valore. Solo attraverso una responsabilità socialmente condivisa i comportamenti individuali che mettono a rischio l’incolumità dell’orso (velocità eccessive sulle strade, pratiche zootecniche incompatibili, l’uso illegale del veleno) verrebbero considerati moralmente inaccettabili”.




SUMMER TOUR 2023 del celebre Imperial Royal Circus, tra i  più grandi d’Italia

Dal 15 al 25 giugno, lo show che ha riscosso successo nelle principali città italiane il colosso con cento esemplari, una grande carovana di attrazioni esotiche artisti internazionali e divertimento con il celebre Clown Ridolini esibizioni estreme dal globo di metallo con i motociclisti spericolati alla ruota della morte con artisti sudamericani

Silvi Marina, 13giugno 2023. Al via il Summer Tour 2023 del celebre Imperial Royal Circus, tra i più grandi d’Italia,  a  Silvi Marina dal 15 al 25 giugno, per uno show da sold out che ha riscosso successo nelle principali città italiane: attrazioni esotiche, dall’elegante giraffa ai reali, ai giganti della savana, un colosso che vanta di 100 esemplari, artisti internazionali, esibizioni estreme con il globo di metallo e i motociclisti spericolati e la ruota della morte con artisti sudamericani tanto divertimento con il celebre Clown Ridolini.

La grande carovana circense, realmente porta con sé, un centinaio di straordinari esemplari che vivono nel rispetto e nell’amore della grande famiglia circo Imperial Royal Circo. Uno spettacolo pluripremiato e visto da oltre 2 milioni di persone in diverse Nazioni.

Il confortevole ed elegante chapiteau, si trova a Silvi Marina, presso S.S.16, di fronte LIDL.

In programma i seguenti spettacoli:  tutti i giorni due spettacoli, ore 17.30 e ore 21.00; martedì e mercoledì riposo. Prenotazioni online su www.circusticket.it ; per info su promozioni è possibile consultare le pagine Facebook e Instagram o il sito www.imperialroyalcircus.com

È possibile visitare il parco “ZOO” viaggiante più grande d’Italia, durante l’intervallo dello spettacolo.

Tradizione circense e novità ad alta tecnologia, un’ immensa carovana con cento esemplari, da ammirare, tra cui, l’elegante giraffa, l’ippopotamo, leoni, tigri, bisonti, alta cavalleria.

Dall’America Transformers bumblebee, la donna laser; in pista artisti con esibizioni da record, premiate nei più importanti festival internazionali, tra cui Montecarlo, tanto divertimento e risate con il celebre Clown Ridolini; il globo di metallo con gli spericolati motociclisti e la ruota della morte con artisti sudamericani. Uno spettacolo imperdibile ed indimenticabile, come solo la magia del circo sa infondere nell’animo di grandi e piccini.




FU VERA GLORIA?

di Giancarlo Infante

Politicainsieme.com, 13 giugno 2023. La scomparsa di Silvio Berlusconi ha occupato l’informazione internazionale. La cosa ci ha fatto pensare agli inizi della “Storia d’Italia” di Benedetto Croce che prende le mosse dall’uscita di scena del “geniale despota che tutta l’occupava”. Evidente il riferimento a quel Napoleone che avrebbe fatto chiedere al Manzoni se fosse stata vera gloria. E la responsabilità della risposta ricadde sui posteri.

Come oggi nel caso di Berlusconi. È un po’ la stessa nostra condizione, infatti, visto che non siamo posteri abbastanza per valutare in maniera oggettiva e fredda il significato di Silvio Berlusconi a lungo “despota” della scena politica italiana nell’arco degli ultimi trent’anni. Il consistente oscuramento della sua posizione dominante degli ultimi anni non deve fare ingannare, tanto è riuscito a restare determinante anche nelle ultime vicende che ci riguardano. Basti pensare al ruolo da lui svolto per l’ascesa a Palazzo Chigi di Mario Draghi. Determinante quanto il successivo e subitaneo abbandono di un Presidente del consiglio che, fino al giorno prima, continuava a difendere perché, Berlusconi diceva, quasi esclusivo frutto suo.

Ma questo era Silvio Berlusconi. Cangiante quando non poteva essere l’unico a dare le carte. Determinato e poco incline a riconoscenza e sentimentalismi quando sentiva il vento nella propria vela.

Entrò in politica contro il teatrino e, poi, si è trovato da par suo a diventare uno dei più grandi impresari della messa in scena di una rappresentazione che deve a lui la decisa semplificazione dopo lunghi decenni di mediazioni, sopimenti, inclusioni. Si presentò quasi oltre trent’anni fa come se non avesse mai avuto a che fare con quel teatrino. Anche se il suo sviluppo da valente imprenditore molto doveva, invece, alla politica. E anche alle sue infinite relazioni per cui ha dovuto pagare importanti costi d’immagine come fu nel caso del ritrovamento del suo nome tra quelli degli affiliati alla P2 di Licio Gelli. E poi c’è stato dell’altro.

Le sue capacità imprenditoriali e una non comune spregiudicatezza spiegano il suo iniziale notevole successo di costruttore. Sin da giovane ebbe a che fare con la politica e i grandi affari in cui egli seppe inserirsi davvero bene: perché “Milano 2” non è nata nelle aride distese dell’Arizona, ma nel pieno dei ricchi interessi dell’hinterland milanese. A maggior ragione da imprenditore della comunicazione, egli si avvalse da subito della politica. E non si trattava solo degli strettissimi legami con Bettino Craxi. La Dc provò ad offrirgli un posto al Senato, ma quando egli capì la situazione si prese tutta la posta in gioco.

La difesa del suo impero economico, multimediale e finanziario costituì sempre il più importante spartito delle sue messe in scena della politica. L’esempio più evidente fu quel segnale lanciato da Confalonieri che, pubblicamente sostenne Giorgia Meloni, quando ancora ella si trovava all’opposizione, e così indicò la via, tra gli altri, per la caduta definitiva di Mario Draghi.

Forza Italia non è mai stato un partito vero e proprio. Bensì uno strumento personale di Berlusconi. In questo aprendo addirittura nel mondo la pista al satrapismo e alla personalizzazione della politica, come mai accaduto prima. E  Donald Trump, ma anche altri ad altre latitudini gli devono il riconoscimento del copyright. Forza Italia non ha mai fatto un congresso. Dopo essersi progressivamente sbarazzato di tutti coloro che con lui fondarono Forza Italia, e c’era gente di sostanza tra di loro, inventò l’unità di misura del “quid”. Pronto sempre a ritirare la “lettera di brevetto” concessa dal Monarca. In più d’uno ne hanno fatte le spese. Spesso senza che se ne riuscisse a conoscere le ragioni.

Uomo unitario e divisivo al tempo stesso. Autoritario nella sostanza, ma al tempo stesso rispettoso delle norme democratiche basilari, credeva nel liberalismo, ma godeva delle leggi che egli stesso si faceva per difendere l’oligopolio televisivo, e non solo. Le sue televisioni influirono molto sul clima creatosi con Mani Pulite e l’esaltazione dei magistrati inquirenti. Poi, da esse sono venute le più spietate critiche quando quegli stessi magistrati hanno rivolto l’attenzione verso il suo mondo.

Molti dei suoi successi furono frutto della sua capacità d’essere concreto e ridurre tutto a questione d’affari, anche nei rapporti umani. Era questa, del resto, la sua autentica natura. E così si spiega come riuscì a formare i suoi governi con il secessionista Bossi, da una parte, e il nazionalista Fini, dall’altra.

Bisogna essere franchi e chiederci se davvero Berlusconi, da solo, abbia impedito quella profonda riforma della Giustizia necessaria all’Italia Paese. Perché non l’hanno fatto neppure i governi “antiberlusconiani” che gli sono succediti in più occasioni lungo i corsi e i ricorsi di circa vent’anni che lo hanno visto in prima fila alla guida del Paese. E Silvio Berlusconi non venne forse anche utilizzato come alibi, pure dalla sinistra, per non risolvere  i tanti, troppi, conflitti d’interesse che sono propri della nostra Italia destinata, per questo, a restare sempre fuori del novero delle grandi società moderne occidentali?

Poi c’è stata tutta la pagina del “colore” che lo riguardava. E che lo ha fatto diventare famoso nel mondo in maniera smisurata. Di sicuro molto di più di quel che avrebbe potuto meritare solo perché era stato più volte Presidente del consiglio. Il “bunga bunga” resterà scolpito a futura memoria a lungo un po’ in tutto il mondo. Ma questo perché egli creava un “teatrino” diverso ed alternativo a quello ufficiale e fino a quando non gli si alzò contro il muro dello spread nel 2011. In fondo, questa sua immagine di uno zio Paperone, non proprio da mostrare ai pudici occhi dei bambini, di uomo di successo nell’impresa, in politica e con le donne, costituiva di per sé l’immagine di un marchio capace di raccogliere tanti consensi.

Il problema per lui è sempre stato, però, quello di gestire quel consenso per utilizzarlo come base di partenza per mantenere davvero le cose che agitava al fine di richiamare i voti nelle urne. Che fine hanno fatto il suo “contratto con gli italiani”? il milione di posti di lavoro? e le tre famose “I”, internet, inglese, imprenditoria?

Infine, l’ultima domanda per i posteri. È notorio di quanto trattasse con una certa sufficienza Salvini, da lui definito “ruspante”, ma anche Giorgia Meloni. In fondo, li aveva visti venire su da ragazzi cui non faceva proprio mancare nulla. Eppure, progressivamente, ha preferito loro spazio invece che creare un’alternativa davvero centrale ed europeista. Egli ben sapeva come i due avessero poco avevano a che fare con il suo dirsi liberale, con il suo impegno ad essere il principale rappresentante del Partito popolare europeo, e, tutto sommato, a rispettare le norme basilari che stanno alla base della nostra Costituzione. E così il suo ultimo lascito non è stato quello di un governo improntato dal moderatismo liberale.

Giancarlo Infante

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ARTEPARCO. La sesta edizione

Progetto nato per portare l’arte nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise vede protagonista l’Accademia di Aracne, collettivo artistico conosciuto per i suoi interventi di Yarn Bombing 

L’opera sarà visibile da sabato 29 luglio 2023. La manifestazione quest’anno si svolge in sinergia con il Premio Nazionale Benedetto Croce. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Pescasseroli (AQ), Sentieri C1 e C2. ARTEPARCO 2023: Accademia di Aracne, Totemi, schizzo

Pescasseroli, 13 giugno 2023. Arteparco, iniziativa nata nel 2018 con la volontà di portare l’arte contemporanea all’interno di un territorio unico come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, annuncia la sua sesta edizione: il collettivo artistico Accademia di Aracne ha immaginato l’installazione site-specific Totemi, intervento di Yarn Bombing visibile da sabato 29 luglio 2023.

Il progetto, ideato dall’imprenditore e comunicatore abruzzese Paride Vitale, è frutto della collaborazione tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Comune di Pescasseroli e il brand di profumi PARCO1923. ARTEPARCO, inoltre, è realizzato grazie al supporto del canale televisivo Sky Arte e di partner attenti e sempre più impegnati verso tematiche legate all’ambiente come BMW Italia, GORE-TEX e Woolrich Outdoor Foundation.

L’iniziativa, diventata nel corso degli anni un vero e proprio museo a cielo aperto sui sentieri C1 e C2, meta per i numerosi turisti che ogni anno visitano il parco, dopo le prime cinque edizioni – che hanno visto la partecipazione di artisti dalla cifra stilistica molto diversa tra loro come Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone, Sissi e Valerio Berruti – con l’installazione Totemi aggiunge un ulteriore tassello a questo percorso che lega ambiente e arte contemporanea.

Il collettivo Accademia di Aracne, infatti, dopo essersi immerso nella natura, ha individuato all’inizio del sentiero due altissimi alberi, l’uno di fianco all’altro, per realizzare un’installazione di Yarn Bombing, particolare tecnica di graffitismo costituita dall’utilizzo di colorati tessuti lavorati a uncinetto. Ogni albero ospita nella sua trama il profilo di otto animali caratteristici della fauna del parco.

Inoltre, il progetto quest’anno si lega anche al Premio Croce, manifestazione dedicata a Benedetto Croce, grandissima personalità della filosofia, della politica e della cultura, nato proprio a Pescasseroli nel 1866.

IL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

Il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise, costituito su iniziativa privata nel 1922 e istituito per decreto regio nel 1923, è il più antico d’Italia e uno dei più antichi d’Europa, uno dei migliori esempi mondiali di conservazione di flora e fauna. Montagne e valli selvagge, foreste, praterie, fiumi, torrenti, laghi e un clima relativamente temperato durante tutto l’anno fanno del PNALM un ambiente ideale per numerose specie vegetali e animali; tra queste ultime ce ne sono alcune, rare e misteriose, come l’orso bruno marsicano e il camoscio appenninico, che talvolta, seppur da lontano e solamente per pochi preziosi secondi, è possibile osservare. In ogni caso, visitare il Parco e sentire il fascino della presenza di questi animali, o scoprire i segni del loro recente passaggio, anche senza incontrarli direttamente, è sempre un’esperienza meravigliosa che fa provare emozioni inconsuete. Nel 2017 le Foreste Vetuste che lo popolano sono diventate Patrimonio dell’Unesco.




HANNO CANCELLATO IL DIRITTO ALLA SALUTE

Sancito dall’articolo n. 32 della Costituzione, solo chi può permettersi i costi delle prestazioni riesce a curarsi

Pescara, 13 giugno 2023. II 35% della spesa complessiva per assistenza ambulatoriale è ormai sostenuta dalle famiglie (ISTAT maggio 2023) e nel 2022 la spesa per visite e accertamenti si è spostata da prestazioni a carico del SSN gratuite a quelle pagate di tasca propria o con rimborso parziale da parte delle assicurazioni private o aziendali.

Aumenta sempre più la quota di persone che dichiara di aver pagato interamente a sue spese sia le visite specialistiche che gli accertamenti diagnostici.

È il risultato dei 37 mld di tagli al Servizio Sanitario Nazionale negli ultimi 10 anni.

Anche le interminabili liste di attesa spingono verso il settore privato o a rinunciare alle cure. Ancora più grave è la condizione dei pensionati e degli anziani, che il presidente della regione Liguria riteneva addirittura un peso, in quanto “non indispensabili allo sforzo produttivo del paese”.

Nel silenzio assoluto dei partiti e di CGIL, CISL, UIL è stata approvata la Legge delega n.33/2023 attraverso la quale i malati cronici non autosufficienti vengono espulsi dal Sistema Sanitario Nazionale e scaricati verso il mercato privato delle cooperative e delle imprese del settore Bisogna ribaltare la situazione prima che sia troppo tardi e per farlo servono:

assunzioni stabili di personale nella sanità pubblica;

ripristino delle decine di migliaia di posti letto tagliati per la spending review;

riapertura e potenziamento dei servizi territoriali;

reinternalizzazione delle RSA sotto il controllo e la gestione pubblica;

reinternalizzazione di tutti i servizi in appalto;

stabilizzazione dei lavoratori precari ASL.

Occorre una profonda revisione di tutto l’attuale sistema che è ormai indirizzato verso le aziende private, una Riforma complessiva che ripristini un Servizio Sanitario Nazionale effettivamente pubblico, universale e gratuito che renda effettivo il diritto alla salute per tutti.

La Confederazione USB propone l’istituzione di un Tavolo per una Costituente della Sanità che metta assieme movimenti, associazioni e operatori del settore con l’obiettivo di dar vita ad un processo di riforma del sistema sanitario nazionale.

14 GIUGNO 2023 – ORE 10:00

VOLANTINAGGIO PRESSO L’OSPEDALE CIVILE DI CHIETI

INGRESSO DI VIA VESTINA

Unione Sindacale di Base Federazione Abruzzo e Molise