Il piano di riequilibrio predisposto dalla Giunta del capoluogo non aveva i piedi per camminare
Chieti, 29 giugno 2029. Il Tribunale fallimentare, da parte sua, ha bocciato la proposta di concordato predisposta da Teateservizi, società di proprietà comunale. Insomma, è stato messo per iscritto che la Giunta Ferrara non è stata capace di porre rimedio alla grave situazione debitoria di Comune e società.
Certamente i debiti dei due enti sono da addossare per la gran parte alla cattiva amministrazione delle due Giunte Di Primio e della dirigenza di Teateservizi (politica ed amministrativa) anteriore al 2016. Ovvero, della gravità della situazione non è responsabile la Giunta Ferrara.
Però è altrettanto evidente che chi sta al governo della città ha fallito nel suo obiettivo politico.
Se pure va riconosciuta la difficoltà di gestire un Ente complesso con pochi soldi e pochissimo personale, allo stesso tempo va detto con chiarezza che quello che è stato fatto è stato fatto male.
Se si fosse dichiarato il dissesto appena certificati i debiti (pochi mesi dopo le elezioni) l’ammontare complessivo dello stesso si sarebbe ridotto del 40% (purtroppo a danno dei creditori). Lo si farà adesso. Ma tardi e con più debiti accumulati.
Se si fosse ristrutturato il personale di Teateservizi, prendendo atto di quanto messo per iscritto dall’ex direttore Antonio Barbone, e se si fossero parcheggi e cimitero non sarebbero stati affidati precariamente, pagati in ritardo e male, oggi la situazione sarebbe diversa.
Conclusione: chi non è stato capace di affrontare i problemi ha il dovere di farsi da parte e di lasciare che altri provino a fare quello che non si è stati capace di fare.
Gennaro Garofalo, Segretario cittadino di Chieti per Sinistra Italiana
Michele Marino, Vicesegretario provinciale Sinistra italiana
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