SEVEN SEGMENT DISPLAY. Francesco João

A cura di Massimiliano Scuderi e Marco Nicodemo. Sabato 8 Luglio 2023 ore 18.00 (08.07.2023 – 02.09.2023)  Palazzo Cavallerini Lazzaroni  Via dei Barbieri, 7 Roma

Roma, 29 giugno 2023. Continua la collaborazione tra la Fondazione Zimei e la Collezione La Saleriana, per l’occasione presentando la mostra personale di Francesco João a cura di Massimiliano Scuderi e Marco Nicodemo. Quest’appuntamento prosegue il programma di mostre all’interno della prestigiosa sede di Palazzo Cavallerini-Lazzaroni, in via dei Barbieri n. 7 a Roma, presso Spazio Sette Libreria.

Francesco João (Milano 1987) vive e lavora tra San Paolo del Brasile e Milano ed è sicuramente una delle personalità artistiche più interessanti di questi ultimi anni. Consapevole dei molteplici aspetti che la pratica pittorica induce a considerare, la sua ricerca si definisce intorno ad aspetti concettuali del linguaggio pittorico, come quelli processuali e le strutture stesse che articolano l’immagine della pittura, declinandola di volta in volta, nelle sue diverse forme.

Partendo dalla decostruzione del gesto pittorico, l’artista ne mette in discussione i principi e i mezzi, analizzando non solo gli elementi basici, come la tela, quanto la dimensione temporale, in un ritorno al grado zero della pittura.

La mostra articolata in due sale, si compone di una serie di opere recanti il linguaggio numerico del seven segment display – un particolare dispositivo a dieci cifre numeriche, attraverso l’accensione di sette segmenti luminosi – che costituì negli anni Settanta l’immagine comune di un tempo futuribile, grazie ai primi dispositivi digitali a LED che ne adottarono le combinazioni grafiche. Un’idea di futuro che oggi rileggiamo a posteriori con un certo grado di obsolescenza, rispetto alle finalità plastiche che si  proponeva.

Accanto a queste opere, serie di 12 gouache e acrilico su tela cruda, iniziata nel 2016 – nella prima sala João presenta una serie di sculture e ready-made a partire da oggetti di sua proprietà, di vari materiali. Con questa grande installazione declina in forma scultorea i temi della trascendenza, dell’economia, del tempo e della funzione.

Afferma l’artista:

L’estetica del SSD rimanda all’idea di futuro visto dal passato: per me è un soggetto che rappresenta un pretesto per fare “pittura” perché vedo la pittura come qualcosa costantemente proiettato in avanti (avanguardia?) sin dai tempi delle caverne dove, però, “l’avanguardia” era sostituita da una “funzione”, in quel caso, propiziatoria alla caccia e quindi economica.

Sono da sempre interessato alla relazione tra trascendenza ed economia.

Una serie di oggetti scelti accuratamente dall’artista, vengono disposti nella sala affrescata del palazzo per indagare le cose e i dati non mediati dalla coscienza e non illuminati dalla decifrazione e dalla contestualizzazione del loro senso. Cosa hanno in comune la console per videogiochi DreamCast, prodotta alla fine degli anni Novanta del XX secolo da SEGA, e un tipiti, una specie di pressatrice di tessuto di paglia utilizzata per asciugare le radici della manioca? Sono oggetti che, per loro natura, dureranno più in là del nostro oblio 1.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19.30 fino al 2 Settembre 2023.

Francesco João (nato nel 1987) vive e lavora tra San Paolo, Brasile, e Milano, Italia.

Tra le sue mostre: Sem título, por enquanto , Marli Matsumoto, San Paolo (2023); x_minimal , a cura di

Friederike Nymphius, Cassina Projects, Milano (2021); 1550 San Remo Drive , Hot Wheels, Atene (2020); Francesco João , Mendes Wood DM, Bruxelles (2019); BRASILE. Coltello nella carne , PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano (2018); Donkey Man , Mendes Wood DM, San Paolo (2017); A Terceira Mão , a cura di Erika Verzutti, Fortes D’Aloia Gabriel, San Paolo (2017); Tutto tende a salire. O no. , Pivô, San Paolo (2016); Summertime ’78 , Kunsthalle São Paulo, San Paolo (2015); Mal Easy di Nimm , Ausstellungsraum Klingental, Basilea (2015); Dizionario di Pittura , Galleria Francesca Minini, Milano (2014); Il contrario del contrario Il contrario del contrario , Gasconade, Milano (2012).

1 J.L. Borges, Las Cosas, in Obra Poetica,1923-1977, Buenos Aires, Alianza editorial, 1981.