FU VERA GLORIA?

di Giancarlo Infante

Politicainsieme.com, 13 giugno 2023. La scomparsa di Silvio Berlusconi ha occupato l’informazione internazionale. La cosa ci ha fatto pensare agli inizi della “Storia d’Italia” di Benedetto Croce che prende le mosse dall’uscita di scena del “geniale despota che tutta l’occupava”. Evidente il riferimento a quel Napoleone che avrebbe fatto chiedere al Manzoni se fosse stata vera gloria. E la responsabilità della risposta ricadde sui posteri.

Come oggi nel caso di Berlusconi. È un po’ la stessa nostra condizione, infatti, visto che non siamo posteri abbastanza per valutare in maniera oggettiva e fredda il significato di Silvio Berlusconi a lungo “despota” della scena politica italiana nell’arco degli ultimi trent’anni. Il consistente oscuramento della sua posizione dominante degli ultimi anni non deve fare ingannare, tanto è riuscito a restare determinante anche nelle ultime vicende che ci riguardano. Basti pensare al ruolo da lui svolto per l’ascesa a Palazzo Chigi di Mario Draghi. Determinante quanto il successivo e subitaneo abbandono di un Presidente del consiglio che, fino al giorno prima, continuava a difendere perché, Berlusconi diceva, quasi esclusivo frutto suo.

Ma questo era Silvio Berlusconi. Cangiante quando non poteva essere l’unico a dare le carte. Determinato e poco incline a riconoscenza e sentimentalismi quando sentiva il vento nella propria vela.

Entrò in politica contro il teatrino e, poi, si è trovato da par suo a diventare uno dei più grandi impresari della messa in scena di una rappresentazione che deve a lui la decisa semplificazione dopo lunghi decenni di mediazioni, sopimenti, inclusioni. Si presentò quasi oltre trent’anni fa come se non avesse mai avuto a che fare con quel teatrino. Anche se il suo sviluppo da valente imprenditore molto doveva, invece, alla politica. E anche alle sue infinite relazioni per cui ha dovuto pagare importanti costi d’immagine come fu nel caso del ritrovamento del suo nome tra quelli degli affiliati alla P2 di Licio Gelli. E poi c’è stato dell’altro.

Le sue capacità imprenditoriali e una non comune spregiudicatezza spiegano il suo iniziale notevole successo di costruttore. Sin da giovane ebbe a che fare con la politica e i grandi affari in cui egli seppe inserirsi davvero bene: perché “Milano 2” non è nata nelle aride distese dell’Arizona, ma nel pieno dei ricchi interessi dell’hinterland milanese. A maggior ragione da imprenditore della comunicazione, egli si avvalse da subito della politica. E non si trattava solo degli strettissimi legami con Bettino Craxi. La Dc provò ad offrirgli un posto al Senato, ma quando egli capì la situazione si prese tutta la posta in gioco.

La difesa del suo impero economico, multimediale e finanziario costituì sempre il più importante spartito delle sue messe in scena della politica. L’esempio più evidente fu quel segnale lanciato da Confalonieri che, pubblicamente sostenne Giorgia Meloni, quando ancora ella si trovava all’opposizione, e così indicò la via, tra gli altri, per la caduta definitiva di Mario Draghi.

Forza Italia non è mai stato un partito vero e proprio. Bensì uno strumento personale di Berlusconi. In questo aprendo addirittura nel mondo la pista al satrapismo e alla personalizzazione della politica, come mai accaduto prima. E  Donald Trump, ma anche altri ad altre latitudini gli devono il riconoscimento del copyright. Forza Italia non ha mai fatto un congresso. Dopo essersi progressivamente sbarazzato di tutti coloro che con lui fondarono Forza Italia, e c’era gente di sostanza tra di loro, inventò l’unità di misura del “quid”. Pronto sempre a ritirare la “lettera di brevetto” concessa dal Monarca. In più d’uno ne hanno fatte le spese. Spesso senza che se ne riuscisse a conoscere le ragioni.

Uomo unitario e divisivo al tempo stesso. Autoritario nella sostanza, ma al tempo stesso rispettoso delle norme democratiche basilari, credeva nel liberalismo, ma godeva delle leggi che egli stesso si faceva per difendere l’oligopolio televisivo, e non solo. Le sue televisioni influirono molto sul clima creatosi con Mani Pulite e l’esaltazione dei magistrati inquirenti. Poi, da esse sono venute le più spietate critiche quando quegli stessi magistrati hanno rivolto l’attenzione verso il suo mondo.

Molti dei suoi successi furono frutto della sua capacità d’essere concreto e ridurre tutto a questione d’affari, anche nei rapporti umani. Era questa, del resto, la sua autentica natura. E così si spiega come riuscì a formare i suoi governi con il secessionista Bossi, da una parte, e il nazionalista Fini, dall’altra.

Bisogna essere franchi e chiederci se davvero Berlusconi, da solo, abbia impedito quella profonda riforma della Giustizia necessaria all’Italia Paese. Perché non l’hanno fatto neppure i governi “antiberlusconiani” che gli sono succediti in più occasioni lungo i corsi e i ricorsi di circa vent’anni che lo hanno visto in prima fila alla guida del Paese. E Silvio Berlusconi non venne forse anche utilizzato come alibi, pure dalla sinistra, per non risolvere  i tanti, troppi, conflitti d’interesse che sono propri della nostra Italia destinata, per questo, a restare sempre fuori del novero delle grandi società moderne occidentali?

Poi c’è stata tutta la pagina del “colore” che lo riguardava. E che lo ha fatto diventare famoso nel mondo in maniera smisurata. Di sicuro molto di più di quel che avrebbe potuto meritare solo perché era stato più volte Presidente del consiglio. Il “bunga bunga” resterà scolpito a futura memoria a lungo un po’ in tutto il mondo. Ma questo perché egli creava un “teatrino” diverso ed alternativo a quello ufficiale e fino a quando non gli si alzò contro il muro dello spread nel 2011. In fondo, questa sua immagine di uno zio Paperone, non proprio da mostrare ai pudici occhi dei bambini, di uomo di successo nell’impresa, in politica e con le donne, costituiva di per sé l’immagine di un marchio capace di raccogliere tanti consensi.

Il problema per lui è sempre stato, però, quello di gestire quel consenso per utilizzarlo come base di partenza per mantenere davvero le cose che agitava al fine di richiamare i voti nelle urne. Che fine hanno fatto il suo “contratto con gli italiani”? il milione di posti di lavoro? e le tre famose “I”, internet, inglese, imprenditoria?

Infine, l’ultima domanda per i posteri. È notorio di quanto trattasse con una certa sufficienza Salvini, da lui definito “ruspante”, ma anche Giorgia Meloni. In fondo, li aveva visti venire su da ragazzi cui non faceva proprio mancare nulla. Eppure, progressivamente, ha preferito loro spazio invece che creare un’alternativa davvero centrale ed europeista. Egli ben sapeva come i due avessero poco avevano a che fare con il suo dirsi liberale, con il suo impegno ad essere il principale rappresentante del Partito popolare europeo, e, tutto sommato, a rispettare le norme basilari che stanno alla base della nostra Costituzione. E così il suo ultimo lascito non è stato quello di un governo improntato dal moderatismo liberale.

Giancarlo Infante

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ARTEPARCO. La sesta edizione

Progetto nato per portare l’arte nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise vede protagonista l’Accademia di Aracne, collettivo artistico conosciuto per i suoi interventi di Yarn Bombing 

L’opera sarà visibile da sabato 29 luglio 2023. La manifestazione quest’anno si svolge in sinergia con il Premio Nazionale Benedetto Croce. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Pescasseroli (AQ), Sentieri C1 e C2. ARTEPARCO 2023: Accademia di Aracne, Totemi, schizzo

Pescasseroli, 13 giugno 2023. Arteparco, iniziativa nata nel 2018 con la volontà di portare l’arte contemporanea all’interno di un territorio unico come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, annuncia la sua sesta edizione: il collettivo artistico Accademia di Aracne ha immaginato l’installazione site-specific Totemi, intervento di Yarn Bombing visibile da sabato 29 luglio 2023.

Il progetto, ideato dall’imprenditore e comunicatore abruzzese Paride Vitale, è frutto della collaborazione tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Comune di Pescasseroli e il brand di profumi PARCO1923. ARTEPARCO, inoltre, è realizzato grazie al supporto del canale televisivo Sky Arte e di partner attenti e sempre più impegnati verso tematiche legate all’ambiente come BMW Italia, GORE-TEX e Woolrich Outdoor Foundation.

L’iniziativa, diventata nel corso degli anni un vero e proprio museo a cielo aperto sui sentieri C1 e C2, meta per i numerosi turisti che ogni anno visitano il parco, dopo le prime cinque edizioni – che hanno visto la partecipazione di artisti dalla cifra stilistica molto diversa tra loro come Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone, Sissi e Valerio Berruti – con l’installazione Totemi aggiunge un ulteriore tassello a questo percorso che lega ambiente e arte contemporanea.

Il collettivo Accademia di Aracne, infatti, dopo essersi immerso nella natura, ha individuato all’inizio del sentiero due altissimi alberi, l’uno di fianco all’altro, per realizzare un’installazione di Yarn Bombing, particolare tecnica di graffitismo costituita dall’utilizzo di colorati tessuti lavorati a uncinetto. Ogni albero ospita nella sua trama il profilo di otto animali caratteristici della fauna del parco.

Inoltre, il progetto quest’anno si lega anche al Premio Croce, manifestazione dedicata a Benedetto Croce, grandissima personalità della filosofia, della politica e della cultura, nato proprio a Pescasseroli nel 1866.

IL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

Il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise, costituito su iniziativa privata nel 1922 e istituito per decreto regio nel 1923, è il più antico d’Italia e uno dei più antichi d’Europa, uno dei migliori esempi mondiali di conservazione di flora e fauna. Montagne e valli selvagge, foreste, praterie, fiumi, torrenti, laghi e un clima relativamente temperato durante tutto l’anno fanno del PNALM un ambiente ideale per numerose specie vegetali e animali; tra queste ultime ce ne sono alcune, rare e misteriose, come l’orso bruno marsicano e il camoscio appenninico, che talvolta, seppur da lontano e solamente per pochi preziosi secondi, è possibile osservare. In ogni caso, visitare il Parco e sentire il fascino della presenza di questi animali, o scoprire i segni del loro recente passaggio, anche senza incontrarli direttamente, è sempre un’esperienza meravigliosa che fa provare emozioni inconsuete. Nel 2017 le Foreste Vetuste che lo popolano sono diventate Patrimonio dell’Unesco.




HANNO CANCELLATO IL DIRITTO ALLA SALUTE

Sancito dall’articolo n. 32 della Costituzione, solo chi può permettersi i costi delle prestazioni riesce a curarsi

Pescara, 13 giugno 2023. II 35% della spesa complessiva per assistenza ambulatoriale è ormai sostenuta dalle famiglie (ISTAT maggio 2023) e nel 2022 la spesa per visite e accertamenti si è spostata da prestazioni a carico del SSN gratuite a quelle pagate di tasca propria o con rimborso parziale da parte delle assicurazioni private o aziendali.

Aumenta sempre più la quota di persone che dichiara di aver pagato interamente a sue spese sia le visite specialistiche che gli accertamenti diagnostici.

È il risultato dei 37 mld di tagli al Servizio Sanitario Nazionale negli ultimi 10 anni.

Anche le interminabili liste di attesa spingono verso il settore privato o a rinunciare alle cure. Ancora più grave è la condizione dei pensionati e degli anziani, che il presidente della regione Liguria riteneva addirittura un peso, in quanto “non indispensabili allo sforzo produttivo del paese”.

Nel silenzio assoluto dei partiti e di CGIL, CISL, UIL è stata approvata la Legge delega n.33/2023 attraverso la quale i malati cronici non autosufficienti vengono espulsi dal Sistema Sanitario Nazionale e scaricati verso il mercato privato delle cooperative e delle imprese del settore Bisogna ribaltare la situazione prima che sia troppo tardi e per farlo servono:

assunzioni stabili di personale nella sanità pubblica;

ripristino delle decine di migliaia di posti letto tagliati per la spending review;

riapertura e potenziamento dei servizi territoriali;

reinternalizzazione delle RSA sotto il controllo e la gestione pubblica;

reinternalizzazione di tutti i servizi in appalto;

stabilizzazione dei lavoratori precari ASL.

Occorre una profonda revisione di tutto l’attuale sistema che è ormai indirizzato verso le aziende private, una Riforma complessiva che ripristini un Servizio Sanitario Nazionale effettivamente pubblico, universale e gratuito che renda effettivo il diritto alla salute per tutti.

La Confederazione USB propone l’istituzione di un Tavolo per una Costituente della Sanità che metta assieme movimenti, associazioni e operatori del settore con l’obiettivo di dar vita ad un processo di riforma del sistema sanitario nazionale.

14 GIUGNO 2023 – ORE 10:00

VOLANTINAGGIO PRESSO L’OSPEDALE CIVILE DI CHIETI

INGRESSO DI VIA VESTINA

Unione Sindacale di Base Federazione Abruzzo e Molise




SPORT, GIOCHI E NATURA

Al via da oggi i campus estivi dell’azzurra Basket Lanciano

Lanciano, 12 giugno 2023. Un tuffo nello sport ma anche nell’ambiente e nella natura. Da oggi, 12 giugno, al 4 agosto torna il campus estivo della società cestistica Azzurra Basket di Lanciano. L’appuntamento è patrocinato dal Comune di Rocca San Giovanni e si svolge allo Sporting Club Costa dei Trabocchi a Rocca San Giovanni. Sono già tanti gli iscritti, tra bimbi e ragazzi.

“Abbiamo allestito – spiega Mauro Di Matteo, responsabile del Settore giovanile dell’Azzurra – un centro estivo dove i bambini potranno divertirsi attraverso attività sportive, giochi squadre e laboratori, anche di lingua inglese, ovviamente seguiti con attenzione dallo staff composto da educatori ed esperti del settore. Saranno coinvolti anche istruttori esterni specializzati che arricchiranno l’offerta con diverse discipline come roller, flag football, baseball, tiro con l’arco, piscina e tanto altro.  Nel mese di luglio uno spazio anche alla scuola di musica. Quindi, – prosegue –  dopo il successo degli scorsi anni, il campus amplia la propria offerta proponendo un percorso che integra le diverse discipline, anche culturali, e alimenta la fantasia con numerose attività ludiche e creative. Per i piccini un fantastico viaggio”.

Il campus, che si svolgerà dal lunedì al venerdì, è rivolto ai bimbi dai 5 agli 11 anni. C’è poi anche il Summer training  2K23 per i ragazzi dai 12 anni in su, che inizia il 19 giugno e termina l’11 agosto.

“Protagonista, inoltre, il pomeriggio, la scuola estiva del basket che nasce nell’estate del 2020 e si dedica alla formazione di tutti gli atleti che vogliono perfezionare i fondamentali del gioco, adatto anche a chi vuole approcciarsi per la prima volta a questa disciplina, con programmi individuali organizzati, condivisi e mirati al miglioramento della prestazione. Il tutto seguito e guidato con cura da uno staff altamente qualificato”.

“Il Summer Training 2023 – aggiunge Marco Lombardi, general manager Azzurra – è un modello che abbiamo ideato anche per perfezionare e migliorare i singoli giocatori dai 13 anni in su, che sono seguiti dai nostri istruttori qualificati per dare continuità al lavoro che si svolge durante l’anno sportivo.

A questo appuntamento consolidato si aggiunge la possibilità di integrare l’attività cestistica con altre di carattere socioculturale per far conoscere il territorio”.

Oltre alla pallacanestro, tra le attività proposte ci saranno escursioni nella riserva naturalistica Grotta delle Farfalle, equitazione, visita ai vitigni della zona… “Siamo entusiasti di questo progetto – afferma il sindaco di Rocca, Fabio Caravaggio -, che unisce entusiasmo, professionalità e passione per lo sport”.




NUOVE SINERGIE TRA CONFINDUSTRIA Ascoli Piceno e Confindustria Teramo

Riuniti i Consigli Generali

Teramo, 12 giugno 2023. Un Consiglio Generale allargato che vede nuovamente insieme gli industriali aderenti alle territoriali delle province di Ascoli Piceno e  Teramo. Un incontro che mancava da diversi anni e che è stato organizzato di comune accordo venerdì scorso nella prestigiosa sede della Sala della Vittoria, nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno. Un incontro reso ancora più suggestivo per la meravigliosa cornice, valorizzata nel migliore dei modi dal contributo intellettuale del Prof. Stefano Papetti che al termine dei lavori si è gentilmente offerto di guidare gli illustri ospiti all’interno delle sale e della magnifica galleria.

Un intervento molto apprezzato proprio perché in grado di rappresentare anche dal punto di vista storico ed artistico i numerosi “fil rouge” che legano i due territori e le cui collaborazioni si sono nel tempo rese non solo utili ma anche indispensabili.

Infatti il Presidente di Confindustria Ascoli Piceno Simone Ferraioli, affiancato dal Direttore Corrado Alfonzi, ha aperto i lavori ricordando le numerose opere infrastrutturali che legano i territori, nel tempo condivise e realizzate – dai vari ponti sul Tronto, alla diga di Talvacchia – come anche, e in questa sede di ovvio interesse, quelle ancora da realizzare, dal ponte Ancaranese alla pista ciclabile costiera, dal potenziamento autostradale alla bretella pedemontana che colleghi definitivamente Teramo con la Mezzina e la Superstrada Ascoli-Mare.

“Un area storicamente soggetta ad un fenomeno di osmosi occupazionale ed imprenditoriale tanto che – ricorda il Presidente Ferraioli – gli stessi Sistemi Locali del Lavoro individuati dall’Istat nel Censimento della Popolazione e ricadenti nelle Province di Ascoli Piceno e Teramo, prendono in considerazione Comuni al di là del confine regionale; non è un caso che Confindustria Ascoli Piceno e Confindustria Teramo abbiano già più volte collaborato per dare sostegno alle aziende che insistono nell’area industriale del Tronto e della Val Vibrata”.

Il Presidente di Confindustria Teramo, Lorenzo Dattoli, giunto con una nutrita delegazione della propria governance e dal Direttore Luciano De Remigis, proprio a tal proposito sottolinea che “i territori hanno molte tematiche in comune a dimostrazione del fatto che la Val Vibrata e la Valle del Tronto sono state riconosciute già nel 2016 come “Area di crisi industriale complessa”, senza dimenticare la condivisione del c.d. “cratere sismico” 2016/2017, che vedono allineati 16 Comuni nella Provincia di Teramo e 22 nella Provincia di Ascoli Piceno. La crescita comune non può non passare per una condivisione di intenti finalizzata a migliorare il livello infrastrutturale e, di riflesso, l’attrattività degli investimenti.”

La volontà condivisa è ora quella di continuare ad incontrarsi ed analizzare le singole tematiche di interesse, creando specifici tavoli di lavoro che possano essere anche da stimolo per le amministrazioni locali e che si auspica possano trovare, anche grazie a queste occasioni, ulteriori e proficue sinergie.




RARE-D, AISLA al convegno dedicato al ruolo del caregiver donna 

Rizzitano: “Riconoscere il ruolo e i diritti dei caregiver familiari fondamentale per la nostra Comunità”

Roma, 12 giugno 2023. Si è svolto presso il Ministero della Salute il Convegno “RARE-D” promosso da UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, con la partecipazione di Ladies First e il patrocinio di AISLA e dell’Istituto Superiore di Sanità. L’obiettivo dell’evento è riportare al centro dell’attenzione politica e istituzionale il ruolo del caregiver familiare, spesso svolto dalle donne. Secondo le statistiche, i caregiver sono prevalentemente donne (74%), di cui il 31% ha un’età inferiore ai 45 anni, il 38% rientra nella fascia di età compresa tra i 46 e i 60 anni, l’18% ha un’età compresa tra i 61 e i 70 anni, mentre il 13% ha superato i 70 anni.

Una scelta che richiede spesso sacrifici lavorativi, personali e di cura della propria salute. Il principale obiettivo del tavolo di confronto è stato quindi quello di individuare strumenti adeguati, talvolta già esistenti, per conciliare l’attività di caregiving con il lavoro e il tempo libero, partendo dall’analisi della figura femminile nelle malattie rare e nel mondo delle disabilità tutte. Scelte del genere dovrebbero essere prese in modo autonomo e consapevole e non imposte dalla mancanza di supporto da parte delle istituzioni nel settore sociosanitario.

“La Sla è spesso definita la malattia della famiglia, non solo della persona affetta, poiché richiede un impegno totale che lascia poco spazio per altro. – ha dichiarato l’Avvocato Paola Rizzitano, Presidente AISLA Lazio – Il lavoro di cura svolto dal caregiver familiare non è solo uno straordinario atto d’amore; ma è essenziale, gravoso, richiede abilità sanitarie e risorse. AISLA è impegnata da anni per il riconoscimento culturale, sociale, giuridico e previdenziale del “lavoro di cura”. Ancora oggi, il caregiver familiare viene dato per scontato. È fondamentale valorizzare, legittimare e tutelare adeguatamente questa figura, che svolge un ruolo decisivo nel percorso di presa in carico domiciliare. Una società civile ed evoluta dovrebbe riconoscere i diritti, le scelte e le opportunità di questa figura, fondamentale per la nostra Comunità”.

In Italia manca ancora una legge organica sul caregiver familiare, nonostante sia in discussione da anni. Dal 2015 AISLA ha sottoscritto e promuove la cultura del caregiving anche attraverso il “Manifesto per i familiari caregiver – Verso il riconoscimento culturale, sociale, giuridico”. Nell’anno in cui si celebrano i 40 anni di vita associativa per AISLA, il mese di giugno dedicato al tema consapevolezza sulla SLA riporta all’attenzione la Carta dei Diritti delle Persone con SLA promossa dall’international Alliance Of Als/Mnd Associations. In quest’ottica, è stata rivolta al tavolo istituzionale l’istanza concreta dell’Associazione sul riconoscimento del lavoro di cura e delle tutele e dei diritti dei caregiver familiari.

L’Onorevole Lisa Noja, Consigliere Regione Lombardia e Deputata nella XVIII Legislatura, ha dichiarato: “È ormai evidente a tutti la necessità di una legge nazionale per il riconoscimento e la tutela del ruolo dei caregiver familiare. L’esempio delle normative regionali, come quella lombarda in vigore dal 2022, rappresentano buone basi su cui però è opportuno intervenire in Parlamento, nell’ottica di un’armonizzazione con i recenti interventi legislativi sulla non autosufficienza e la delega disabilità. Non sarebbe tollerabile, infatti, una discriminazione tra Caregiver a seconda della Regione di residenza. Nella scorsa legislatura eravamo andati molto avanti nell’individuazione di un testo ampiamente condiviso, che richiedeva ancora un lavoro di approfondimento, ma avevamo sciolto i principali nodi. Mi auguro che questo percorso sia ripreso al più presto, con lo stesso spirito bipartisan che ci aveva animato e che stava dando ottimi frutti”.

AISLA ringrazia Zambon Italia, da tempo partner dell’Associazione e tra i promotori del Convegno, per aver permesso la partecipazione in questo prezioso momento di sensibilizzazione per tutta la Comunità SLA.




STATO DI AGITAZIONE in  Comune

Fumata grigia ad Alba Adriatica

Teramo, 12 giugno 2023. Nella mattinata di oggi si è tenuto presso la Prefettura di Teramo il tentativo di conciliazione per lo stato di agitazione dei dipendenti del Comune di Alba Adriatica, proclamato dalla sigla sindacale CSA Regioni Autonomie Locali, Coordinamento Provinciale di Teramo.

Dinanzi al Viceprefetto Vicario Luana Strippoli, erano presenti il sindaco Antonietta Casciotti, il vicesindaco con delega al personale Simone Pulcini, il segretario comunale Emilia Piro ed il comandante la polizia locale Daniela D’Ambrosio, oltre ai delegati territoriali del CSA guidati da Donato Ulisse. Nel corso della discussione sono state dettagliate tutte le rimostranze dei lavoratori che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione.

Da parte sua l’amministrazione ha evidenziato le difficoltà in cui è incorsa sin dall’insediamento e che hanno portato a ritardi di quasi quattro anni nella corresponsione di parte del salario accessorio. Al termine delle trattative, durate oltre tre ore, le parti hanno raggiunto un accordo transitorio, condizionato ad alcune azioni rapide ed efficaci di cui il sindaco in persona si è fatto garante. Nel dettaglio l’amministrazione dovrà erogare i premi individuali relativi al 2019 nella mensilità di giugno, ultimare la raccolta della documentazione relativa agli anni 2020-21 e 22 entro 10 giorni con successiva trasmissione all’organo di valutazione.

Tali adempimenti, oltre che calmierare i disagi economici dei lavoratori i quali si sono visti privati per anni di parte del salario accessorio, consentirà agli uffici di poter programmare la prossima liquidazione degli anni rimanenti, nonché di bandire le progressioni economiche previste dal 2021. Inoltre, entro dieci giorni, verrà intavolato un confronto sindacale sulla flessibilità dell’orario di lavoro, in attesa del cui esito il segretario comunale si è reso disponibile ad eventuali personalizzazioni per i dipendenti che ne facessero eventualmente richiesta.

In ultimo l’amministrazione si è impegnata a convocare, in tempi brevi, il previsto tavolo di contrattazione sindacale, sebbene già scaduto, nel corso del quale verrà discusso e redatto il nuovo contratto decentrato integrativo, che disciplinerà in merito a banca delle ore, piano di formazione del personale, oneri fissi, indennità di responsabilità e funzione, ed altro previsto dalle norme.

Relativamente alla cronica carenza di personale, il sindaco ha fornito ampie garanzie di scorrimento delle graduatorie in essere ed ancora non utilizzate, per la copertura dei posti previsti, nel rispetto del piano del fabbisogno approvato e dei licenziamenti e pensionamenti recenti. Dal canto suo, il CSA RAL ha fornito assenso all’esito favorevole della procedura di raffreddamento, condizionato però al rispetto degli impegni assunti dall’amministrazione, sui quali vigilerà con estrema attenzione e perizia, riservandosi ogni idonea iniziativa sindacale in caso di ulteriore inadempienza. CSA RAL Coordinamento Provinciale Teramo




GIORNATA TRISTE  per la nostra città

È venuto a mancare il Prof. Antonio Falcone

Ortona, 12 giugno 2023. Alcune generazioni lo ricordano come bravissimo insegnante e ottimo Preside.  Tutta la città lo ricorda come amministratore comunale che tanto ha fatto per la nostra comunità. Antonio è stato impegnato in politica e nelle istituzioni con senso di responsabilità e con totale dedizione verso gli interessi della collettività.

È stato Consigliere Comunale di Ortona dal 1975 al 1993. Dal 1985 al 1993 è stato componente della Giunta Municipale in qualità di Assessore con deleghe all’ambiente, alla cultura e all’urbanistica. Proprio grazie al suo lavoro di Assessore all’ambiente in Ortona è stata avviata la raccolta differenziata dei rifiuti e furono realizzate numerose campagne di sensibilizzazione nelle scuole e tra i cittadini.

Antonio è stato uno dei fondatori del Circolo G. Toniolo di Ortona, associazione che per decenni ha animato il dibattito politico e culturale della città. È stato fondatore e direttore del periodico locale La Sveglia giornale molto seguito in città e da tanti concittadini che vivono fuori Ortona.

Ho avuto l’onore di lavorare con il Prof. Falcone sia come Consigliere Comunale che come Vice – Sindaco nella Giunta guidata dal Sindaco Alessandro Di Bartolomeo (1985/1993). Ho sempre apprezzato il suo attaccamento alla nostra città ed il suo rispetto per le istituzioni.

Con Lui mi sono sempre confrontato, qualche volta anche scontrato, sempre e solo sui problemi che riguardavano la nostra comunità, conservando sempre la stima ed il rispetto reciproco. La città perde un punto di riferimento, un uomo di cultura, un amministratore che ha sempre lavorato per il bene e per gli interessi della nostra comunità.

R.I.P., caro Antonio, la terra ti sia lieve!

Ti ricorderemo sempre e cercheremo di seguire i tuoi insegnamenti.

Condoglianze da parte degli amici dell’Associazione Abruzzo Popolare alla moglie Anna ed al figlio Tommaso




JOAN MIRÓ. Nel giardino della pittura

Inaugurazione della mostra sabato 17 giugno 2023, ore 17:30, IMAGO MUSEUM

Pescara, 12 giugno 2023. Sarà inaugurata sabato 17 giugno all’Imago Museum di Pescara la mostra “Joan Miró. Nel giardino della pittura”, dedicata al grande artista spagnolo (1893-1983) a centotrenta anni dalla nascita e a quaranta dalla morte. “Considero il mio atelier come un orto – scriveva metaforicamente Miró nel 1959.  Lavoro come un giardiniere o come un vignaiuolo. Laggiù ci sono dei carciofi. Qui delle patate. Bisogna tagliare le foglie affinché crescano i frutti. Venuta l’ora, bisogna potare”. Ed è proprio alla natura, suggestiva e fantastica, che tutta la sua opera sembra ispirarsi con le sue forme oniriche e surreali, fatte di segni e colori infantili e spontanei.

L’esposizione, che raccoglie alcuni dipinti originali, tra cui la tela proveniente dalla Pinacoteca Civica di Savona che appartenne al Presidente della Repubblica Sandro Pertini, e un gruppo di 78 opere grafiche che l’artista spagnolo realizzò nell’isola maiorchina negli anni ’70. Tra queste, in particolare, si segnalano le due serie di incisioni realizzate proprio a Mallorca e provenienti dalla Sala Pelaires di Palma: la prima, intitolata “Serie Mallorca”, si compone di quattro gruppi di 9 opere ciascuna, di cui due in monocromia (bianco e nero) e due a colori; mentre la seconda, la “Serie Gaudì”, dai colori fluorescenti, Miró la dedicò all’architetto spagnolo, autore della “Sagrada Familia” di Barcellona.

La luce e i colori di Mallorca, l’isola che divenne il suo eremo dal 1956, quando si trasferì insieme alla moglie e dove visse e lavorò fino al 1983, anno della sua morte, risplendono in queste sue straordinarie opere. “Non potrei vivere in un posto dove non si vede il mare”, amava ripetere agli amici che gli facevano visita nella splendida villa di Marivent, a pochi passi da Cala Major dove oggi si trova la Fondazione Pilar e Joan Miró. E alla luce solare e alla natura mediterranea sembrano ispirarsi anche il resto delle incisioni che Alessandro Masi, curatore della mostra, ha rigorosamente selezionato per questo importante appuntamento pescarese che vede, dopo anni di assenza, il ritorno in Italia di uno dei protagonisti mondiali dell’arte del XX secolo.

Patrocinata dal direttore dell’Istituto Cervantes di Roma, Ignacio Peyró Jiménez, la mostra pescarese è stata fortemente voluta dal Presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio che, dopo le mostre dedicate a Schifano, Warhol, Beuys e agli artisti espressionisti tedeschi, prosegue coerentemente nella sua linea analitica di rivalutazione dell’arte del XX secolo. “Miró – ha affermato Mattoscio – rappresenta nell’immaginario di tutti noi quel sogno dell’arte moderna che ha precorso il viaggio onirico nel più profondo della nostra coscienza, oltre le soglie della realtà”.

All’evento di inaugurazione, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Nicola Mattoscio e del Sindaco di Pescara Carlo Masci, il curatore Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, presenterà la mostra.

Imago Museum

Corso Vittorio Emanuele II, n. 270 – Pescara

Apertura: martedì – domenica ore 10:30 – 13:30 e 16:00 – 20:00

Biglietto intero €12.00, biglietto ridotto €8.00

I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del museo o su ciaotickets.com. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito del museo: www.imagomuseum.it




INTERAMNIA WORLD CUP il Cinquantennale

Ministro Abodi: “Va oltre il grande evento sportivo. I valori dello sport e dell’inclusione celebrati a Teramo con 70 nazioni e 190 città dai 5 continenti, coinvolti in tornei, attività culturali e sociali”

Roma, 12 giugno 2023. L’Associazione Interamnia World Cup, con il Patron Pierluigi Montatuti, e il Comitato Organizzatore del Cinquantennale Interamnia World Cup, con il Presidente Angelo Limoncelli e la Vicepresidente Carmen Bizzarri,  hanno presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Coni a Roma, il programma per i cinquant’anni della Coppa. Sono intervenuti all’incontro il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il Vicepresidente del Coni, Silvia Salis, il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Handball, Pasquale Loria, il consigliere del CdA dell’Enit Sandro Pappalardo,  il Direttore Generale degli Europei di Atletica 2024, Paolo Carito.

 “Devo ringraziare chi in questi 50 anni è riuscito a dare continuità a questo appuntamento. Interamnia è un fenomeno straordinario che va oltre il grande evento sportivo. Nella regione abruzzese si incontrano popoli dei cinque continenti, la sua formula interdisciplinare coinvolge persone di ogni età, cultura e religione, oltre ad essere un evento inclusivo anche dal punto di vista della disabilità. È da esempio come l’aspetto sportivo venga accompagnato dall’aspetto culturale, artistico, paesaggistico e storico. Questi eventi raccontano il mondo in tutte le sue articolazioni, lo sport è semplicemente un catalizzatore, un moltiplicatore di opportunità” ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in apertura della conferenza stampa.

“Siamo un punto di riferimento per la pallamano mondiale e il nostro obiettivo è la definitiva consacrazione per i 50 anni di storia della Coppa, anche grazie a iniziative internazionali sportive e sociali che contribuiranno a superare i record già conseguiti” quanto aggiunto da Pierluigi Montauti, Presidente Interamnia World Cup.

“È un’ottima notizia che questo sport sia praticato da tante ragazze ed è importante lo spazio che le donne trovano all’interno della pallamano. Inoltre, questo tipo di iniziative  in età giovanili sono fondamentali per sviluppare la consapevolezza sportiva, oltre che per valorizzazione del Made in Italy” così la Vicepresidente del Coni, Silvia Salis.

“Ho vissuto l’Interamnia World Cup prima da dirigente sportivo e poi da Presidente federale, ricevendo in questi anni la conferma di come questo evento sia un punto di riferimento nella pallamano mondiale. Tutti sanno cos’è l’Interamnia e associano alla pallamano italiana questo appuntamento, a cui sono legate immagini iconiche come quelle del campo centrale di Piazza Martiri della libertà. Credo che questo evento debba essere rilanciato con forza dopo qualche anno di stop forzato, dettato soprattutto dalla pandemia e dalle contingenze. Il mio impegno, da Presidente della Federazione, è quello di rimanere accanto all’Interamnia World Cup” il Presidente FIGH, Pasquale Loria.

“La manifestazione si inserisce perfettamente negli obiettivi dell’Ente Nazionale per il Turismo, in quanto in grado di promuovere e valorizzare nel mondo i territori, anche quelli meno conosciuti, attraverso lo sport e la presenza di tanti stranieri contribuisce a dare impulso all’economia del Paese”  ha commentato Sandro Pappalardo, consigliere Cda Enit.

“I risultati raggiunti dall’Interamnia Youth World Cup dimostrano che non esistono limiti per qualsiasi disciplina sportiva e ci stimolano in vista dei prossimi Campionati Europei di Atletica Leggera che si terranno a Roma dal 7 al 12 giugno 2024” ha detto Paolo Carito, direttore generale della Fondazione EuroRoma 2024 che organizza i Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma del prossimo anno.

I 50 anni della Coppa Interamnia

L’Interamnia World Cup è uno dei più grandi e storici tornei internazionali giovanili di handball. Creata nel 1973 la Coppa coinvolge giovani atleti di tutto il mondo, nel nome dei più alti ideali e valori dello sport e dell’inclusione sociale. Nel corso degli anni il torneo ha assunto nel mondo un ruolo di primo piano, tanto da essere definito dai media internazionali “la piccola Olimpiade della pallamano”, vedendo la partecipazione di oltre 200.000 tra atleti, tecnici, dirigenti e arbitri di 152 nazioni e oltre 4.000 città del mondo, più di 20.000 squadre di club, 350 squadre nazionali under 21, oltre 5.000 artisti. In occasione del Cinquantennale è stato costituito un Comitato Organizzatore voluto dall’Associazione Interamnia World Cup per celebrare i momenti più significativi delle edizioni passate e per rappresentare, con eventi e attività collaterali, l’esaltazione dei valori socio-culturali e sportivi della Coppa.

I numeri della 50^ edizione

La cinquantesima edizione della Coppa Interamnia coinvolgerà 5 continenti, 70 nazioni, 190 città del mondo, 220 squadre e oltre 7.000 partecipanti. La Grande Parata inaugurale vedrà le delegazioni sfilare per le vie del centro storico di Teramo, con i propri costumi e i propri colori, insieme a gruppi musicali italiani e stranieri, compagnie folkloristiche e teatrali di vario genere, rendendo unico quello che da sempre viene riconosciuto come il momento più coinvolgente ed emozionante dell’intera manifestazione.

I tornei sportivi

Nell’edizione del Cinquantennale si è voluto fortemente rilanciare l’ambito sportivo, che resta naturalmente il centro nevralgico della Coppa Interamnia. Oltre ai tradizionali tornei maschili e femminili nelle varie categorie di età, dai 12 ai 21 anni, da quest’anno vedranno il via quattro nuovi tornei di pallamano:

1. INTERAMNIA MASTER CUP – dedicato ai campioni over 50 (Tunisia, Italia, Polonia)

2. INTERAMNIA WHEELCHAIR CUP – torneo di handball in carrozzina (Cile, Norvegia, Romani, Italia)

3. INTERAMNIA UNITE GRAND PRIX – dedicato a squadre universitarie ( Cine, Taiwan, Senegal, Madagascar, Uzbekistan, India)

4. INTERAMNIA BEACH CUP – torneo di beach-handball.

Ci sarà inoltre l’omaggio ad altri sport con il coinvolgimento di associazioni e realtà del territorio e in particolare la celebrazione della “maratona”, quale regina delle  discipline dell’atletica leggera. Tutte le competizioni sportive saranno disputate, oltre che a Teramo, anche in diversi comuni della provincia e con l’interessamento degli altri capoluoghi abruzzesi.

Il significato della Coppa e il progetto #OneFlag

Nel 1989 l’UNICEF, in virtù del ruolo e del valore dell’Interamnia World Cup, ha conferito a Teramo il titolo di “Città aperta al mondo” per la promozione, nell’ambito socioculturale e sportivo, dei valori della cooperazione, della pace, della solidarietà e dell’integrazione, senza nessuna preclusione di razza e religione, avendo consentito, tra l’altro, la contemporanea partecipazione di nazioni in conflitto tra loro. Nel 2014 Amnesty International ha conferito al torneo il riconoscimento di “Difensore dei Diritti Umani”.

Il Comitato Organizzatore ha scelto di racchiudere in questa cinquantesima edizione  tutti i valori dell’Interamnia World Cup: internazionalità, inclusione, socialità, sostenibilità, innovazione. Da qui nasce il progetto “#OneFalg Art”, che punta a realizzare un’unica bandiera in grado di rappresentare i popoli di tutte le nazioni del mondo, in un abbraccio globale di valori universali. Attraverso l’arte e i processi di creazione è possibile riconoscersi e superare i confini e le barriere culturali.
Mai come in questo momento c’è necessità di sentirsi parte della stessa realtà. All’interno della rassegna artistica “Oneflag” è prevista la partecipazione ed il contributo artistico degli alunni delle scuole secondarie di primo grado del territorio. Nelle vie centrali di Teramo, saranno sospese dall’alto circa sessanta bandiere  ricavate dagli elaborati dei ragazzi.

La sfida dell’inclusione

All’interno del programma dell’Interamnia World Cup l’iniziativa “Giochi senza Barriere” organizzata con le associazioni operanti nell’area della disabilità, che proporrà una serata all’insegna della solidarietà e dello sport per favorire la sensibilizzazione sui temi legati alle disabilità. Ragazzi diversamente abili, volontari le varie associazioni e  si “sfideranno” in una serie di giochi e in alcune specialità sportive. Il programma della serata si aprirà con una esibizione canora, l’esecuzione dell’Inno d’Italia, ad opera del coro di sordi, alla quale seguirà un cartellone di giochi di gruppo, pensati e realizzati da e con i volontari delle associazioni aderenti.

La sfera culturale

Nel corso della manifestazione si alterneranno, in ogni angolo della città, dalla centrale Piazza Martiri della Libertà agli altri siti cittadini, incontri, dibattiti, mostre, rappresentazioni, performance e concerti ispirati e provenienti dalle nazioni dei gemellaggi sportivi (Nepal, Sudafrica, Guatemala e Centro America, Samoa e Polinesia, Cipro del Nord, Russia e Ucraina) per rendere omaggio ai cinque continenti, sempre all’insegna dell’internazionalità e dello sport, come veicolo di valori culturali e di pace. La città di Teramo sarà suddivisa, idealmente e cromaticamente, in cinque macro aree, ognuna delle quali “gemellata” con un continente, in modo da poter accogliere concretamente “Il mondo in una città”. Durante la Coppa si svolgeranno attività e iniziative nel campo della storia, della musica, del teatro, della letteratura, del cinema, della fotografia, delle arti visive, della gastronomia, nel rispetto e nell’esaltazione delle tradizioni e delle espressioni artistiche internazionali e del territorio.

I partner istituzionali

Per il raggiungimento degli obiettivi del Cinquantennale, il Comitato Organizzatore ha consolidato e potenziato i rapporti e le sinergie con le più importanti istituzioni territoriali e nazionali, con particolare riguardo al Ministero dello Sport, al Ministero dell’Istruzione, al CONI, alla Federazione Italiana Handball, alla Fondazione Terzo Pilastro e con la partecipazione della Regione Abruzzo, della Provincia e Comune di Teramo.

ELENCO NAZIONI

1- AFGHANISTAN

2- ALBANIA

3- ALGERIA

4- ANDORRA

5- ARABIA SAUDITA

6- ARGENTINA

7- ARMENIA

8- AUSTRALIA

9- BOSNIA ERZEGOVINA

10- BRASILE

11- BULGARIA

12- CANADA

13- CILE

14- CINA

15- CIPRO NORD

16- COMORE

17- COSTA D’AVORIO

18- COSTARICA

19- CROAZIA

20- DANIMARCA

21- EGITTO

22- ESTONIA

23- FRANCIA

24- GABON

25- GERMANIA

26- GHANA

27- GRAN BRETAGNA

28- GRECIA

29- GUATEMALA

30- HAITI

31- INDIA

32- IRAQ

33- IRLANDA

34- ISRAELE

35- ITALIA

36- KAZAKISTAN

37- LETTONIA

38- LIBIA

39- LUSSEMBURGO

40- MADAGASCAR

41- MAROCCO

42- MESSICO

43- MONTENEGRO

44- NIGERIA

45- NORVEGIA

46- PAKISTAN

47- PALESTINA

48- PERU

49- POLONIA

50- PORTOGALLO

51- PORTORICO

52- REP. CECA

53- REP. DEM.CONGO

54- REUNION

55- ROMANIA

56- RUSSIA

57- SENEGAL

58- SERBIA

59- SOMALIA

60- SUDAFRICA

61- SUDAN SUD

62- SVIZZERA

63- TAIWAN

64- TUNISIA

65- UCRAINA

66- UNGHERIA

67- URUGUAY

68- U S A

69- UZBEKISTAN

70- YEMEN




I MERCOLEDÌ DELLA CULTURA, ultimo appuntamento annuale

La rassegna Univaq dedicata alla divulgazione scientifica e culturale

L’Aquila, 12 giugno 2023. A chiudere la ventunesima stagione sarà Gemma Colesanti con l’incontro/lezione Le mercantesse nel Medioevo mediterraneo, organizzato in collaborazione con il Festival delle città del Medioevo.

L’evento è in programma mercoledì 14 giugno, alle 18.15, alla libreria Colacchi. L’ingresso è gratuito. È prevista una diretta streaming su www.univaq.it/live.

Scarica la locandina.

Sarebbe impossibile comprendere il mondo medievale senza far riferimento ai mercanti ed al loro complesso e affascinante mondo. Oggi questo quadro diventa ancora più interessante, dopo aver scoperto negli archivi le tracce di una altrettanto febbrile e significativa attività mercantile da parte di donne. Non meno dei mercanti, le mercantesse si muovevano da una città all’altra del Mediterraneo con la piena consapevolezza del loro fondamentale ruolo in una società non individualista, abituata a pensare e agire per gruppi. All’interno del gruppo di coloro che esercitavano l’arte del commercio, le mercantesse svolgevano le loro attività con perizia e dimestichezza. Ricostruirne le vicende arricchisce la nostra comprensione di un periodo lontano e del suo significato per le odierne riflessioni sul ruolo sociale delle donne nel mondo contemporaneo.

Gemma Colesanti è ricercatrice presso l’Istituto di Scienze per il Patrimonio Culturale di Napoli del Consiglio Nazionale delle Ricerche e docente di Storia Medievale presso l’Università Orientale di Napoli. Svolge attività di ricerca su temi legati alla storia della spiritualità femminile e sulle reti commerciali nei territori italiani della Corona d’Aragona, sul notariato nel Regno di Napoli tra il Trecento e il Cinquecento, sulla storia delle donne come agenti economici e nel processo di trasmissione del sapere. È autrice di monografie su importanti figure femminili del quindicesimo secolo, quali la mercantessa spagnola Caterina Llull i Sabastida e Beatrice d’Aragona, figlia del Re di Napoli che fu Regina d’Ungheria tra il 1476 e il 1500.

I mercoledì della cultura sono organizzati da Adriano Angelucci, Marcello Crucianelli, Marco Di Francesco, Alice Lemmo e Marco Segala.




IMPIANTI TERMICI Controllo, manutenzione e ispezione

La Provincia di Teramo forma agenti accertatori per AGENA. Consegnati i primi attestati di qualifica.

Teramo, 12 giugno 2023. AGENA (Agenzia per l’Energia e l’Ambiente della Provincia di Teramo) ed il settore Sanzioni – Concessioni hanno concluso il primo corso di formazione, con esame finale, per il conseguimento dell’idoneità alla nomina di “agente accertatore”, qualifica da espletarsi nell’ambito delle attività riguardanti l’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici della Provincia.

Il Presidente D’Angelo, insieme al responsabile del corso, il Dirigente Furio Cugnini, al docente Alessandro Di Felice ed all’amministratore unico di AGENA Francesco Marconi, ha firmato e consegnato i primi attestati di qualifica ai partecipanti che hanno concluso il corso di formazione.

Tra le tematiche trattate quelle inerenti all’illecito amministrativo e le fasi del procedimento sanzionatorio volto all’accertamento della violazione. Al termine, i partecipanti hanno dovuto svolgere un esame di valutazione finale.

Questa iniziativa mira a garantire una maggiore efficacia nell’applicazione delle norme riferite agli impianti termici – dichiara l’amministratore unico di AGENA, Francesco Marconi – promuovendo un ambiente rispettoso delle regole per tutti i cittadini.”

Sono certo che i nostri agenti svolgeranno il loro ruolo con buon senso, dedizione e professionalità”, conclude.




ALBUM DI FAMIGLIA performance

Spazio Matta Via Gran Sasso, 53 Pescara domani alle ore 21.00 

Pescara, 12 giugno 2023. Nell’ambito del Progetto Matta – Attività didattiche, martedì 13-6-22 – h 21.00 presso lo Spazio Matta, Via Gran Sasso, 53 Pescara sarà presentata la performance ALBUM DI FAMIGLIA, ideato e condotto da Cam Lecce e Jörg Grünert.

La performance è una metafora sulle interazioni e le rappresentazioni sociali, sulle relazioni che compongono la vita quotidiana nello scorrere della drammaturgia sociale in cui consapevoli o non recitiamo adattandoci alle circostanze, ai desideri, alle delusioni, alle aspettative. Album di famiglia propone frammenti e racconti di storie racchiuse in parole non dette che circondano la vita quotidianità e le maschere sociali. Un viaggio corale che attraversa dimensioni espressive, istintive, intenzionali tra risonanze mimiche, astratte, concettuali espressive.

Attraverso una processualità creativa i partecipanti hanno esplorato l’orizzonte delle pratiche dell’ascolto attivo e della reciprocità, sperimentando la grammatica corpo-segno-atto-performatico nel percorso di costruzione di una azione scenica.

ALBUM DI FAMIGLIA conclude le attività del laboratorio di pedagogia teatrale ed artistica “L’Arte della Performance”, ideato e condotto da Cam Lecce e Jörg Grünert, promosso dagli Artisti per il Matta in collaborazione con l’Associazione Deposito Dei Segni ETS.




LA TUTELA DELLE FRAGILITÀ: durante e dopo di noi

Aula Riunioni Giovanni Di Biase del Tribunale di Pescara il prossimo 14 Giugno 2023 ore 10.00 -13.00

Pescara, 12 giugno 2023. Si terrà martedì 14 giugno alle ore 10 presso l’Aula Riunioni Di Biase del Tribunale di Pescara un convegno dal titolo La tutela delle fragilità: durante e dopo di noi, organizzato dal Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pescara.

Il convegno offrirà un’analisi delle prospettive su temi di forte attualità: dalle disposizioni in materia di assistenza delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare dettate dalla L.112/2016 alla possibilità di autodeterminarsi attraverso una scelta di vita indipendente, passando in rassegna tutti gli strumenti normativi necessari per costruire un dopo di noi” nel durante noi.

Una mattinata di studio sulle normative che attraversano trasversalmente la vita della persona con disabilità, dalla tutela del patrimonio alla tutela della persona.

L’evento vedrà coinvolti tra i relatori Avvocati, Notai, referenti regionali e rappresentanti delle associazioni di categoria ed è aperto alla cittadinanza.

PROGRAMMA

Saluti istituzionali 

Dott. Angelo Mariano Bozza, Presidente del Tribunale di Pescara

Avv. Federico Squartecchia, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pescara

Avv. Roberta Colitti, Presidente della Fondazione Forum Aterni

Avv. Ilia Di Carlo, Presidente del Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine degli Avvocati Pescara

Introduce e modera: Avv. Mariangela Cilli, Componente del CPO presso l’Ordine degli Avvocati Pescara

a seguire gli interventi:

Cenni introduttivi sulla Legge 112/2016 cd. “Dopo di noi” – Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare. Avv. Mario Di Pietro, Componente del CPO presso l’Ordine degli Avvocati di Pescara

L’esperienza dell’Associazione ANMIC e le criticità reali del “Dopo di Noi”. Sig. Marco Stornelli, Presidente Provinciale dell’ANMIC- Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili – Sezione di Pescara

Gli strumenti di pianificazione previsti dalla Legge 112/2016: trust, fondi speciali e vincoli di destinazione. Not. Donatella Quartuccio, Notaio in Pescara.

L’applicazione attuale del “Dopo di noi”: Regione Abruzzo, attuazioni e prospettive Dott. Tobia Monaco, Dirigente del Servizio Tutela sociale – Famiglia Dipartimento Lavoro – Sociale Regione Abruzzo. Dott.ssa Rossella Di Meco, Responsabile Segreteria Vicepresidenza Consiglio Regionale

Altri strumenti di tutela: amministrazione di sostegno e interdizione. Avv. Maria Marchetti, Componente del CPO presso l’Ordine degli Avvocati di Pescara

Autodeterminarsi con gli interventi normativi per la “Vita Indipendente”. Cav. Claudio Ferrante, Disability Manager, Presidente Associazione Carrozzine Determinate




A DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA e del diritto alla salute

Manifestazione il 15 giugno contro i tagli e il definanziamento. A promuoverla è l’Intersindacale sanitaria, che chiama alla mobilitazione le altre associazioni e tutti i cittadini. A rischio la tenuta sociale del Paese

Pescara, 12 giugno 2023. Un sistema, quello della sanità pubblica nazionale e regionale, che mostra le sue inefficienze e rischia di implodere a causa della carenza di medici e del continuo e progressivo definanziamento. Una situazione messa ulteriormente in crisi dal disegno di legge sull’autonomia differenziata, che potrebbe accentuare il divario tra Nord e Sud, frantumare definitivamente la salute come diritto costituzionalmente garantito e incentivare il ricorso alla sanità privata con enorme aggravio di spese per i cittadini.

I 70mila posti letto tagliati in dieci anni e i 5 milioni di giorni di ferie accumulate negli anni e non godute da parte dei medici e dirigenti sanitari del Servizio sanitario nazionale sono alcuni dei paradossi riportati di recente dalle cronache. Il sistema sanitario italiano ha peraltro un finanziamento nettamente inferiore ad altri Paesi. La Germania, ad esempio, spende oltre il 9% del Pil e ha 8 posti letto per mille abitanti, mentre l’Italia è scivolata da tempo sotto il 6,1% e offre appena 3 posti letto per mille abitanti. 

Difendere la sanità pubblica e il diritto alla salute dei cittadini, alla luce di questa premessa, è l’obiettivo della manifestazione, promossa dall’Intersindacale regionale dei medici, veterinari e dirigenti sanitari, che si svolgerà giovedì 15 giugno, alle ore 10,30, a Pescara, nell’Aula Magna dell’ospedale civile Santo Spirito e a cui seguirà, alle ore 11,30, nella stessa sede, una conferenza stampa.

“Di fronte all’ormai evidente e premeditato disegno di continuare a demolire il Servizio Sanitario Nazionale, che riconosce radici lontane, è ormai urgente e necessaria la mobilitazione non solo della categoria ma anche della cittadinanza e dei fruitori delle cure” si legge nel documento, firmato congiuntamente dalle sigle appartenenti all’Intersindacale, che ha chiamato alla mobilitazione anche le altre associazioni del territorio e i cittadini collegandosi idealmente e concretamente alle altre iniziative in corso di svolgimento in altri capoluoghi italiani e seguite alla manifestazione tenutasi a Roma lo scorso 15 dicembre.

Le varie sigle che hanno aderito alla manifestazione e che parteciperanno all’incontro con i giornalisti (Anaao Assomed Abruzzo, Cimo-Fesmed, Aaroi-Emac, Fassid, Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, FVM, CISL Medici e UIL Fpl) intendono, in particolare, dare voce al disagio sempre più profondo, radicato e diffuso tra i medici e tra i cittadini e rivolgere un appello a tutti affinché si comprenda che la salute è un problema sociale e non solo professionale da cui dipende anche la tenuta sociale del Paese.

Da qui la necessità di invertire immediatamente la rotta tornando innanzitutto a investire sul personale medico e sanitario e sul diritto alle cure. Un appello che l’Intersindacale rivolge a Regione e Governo come primi decisori e gestori delle politiche sanitarie.




CAOS DI TRAFFICO a Villa Verrocchio

Per la caduta di un albero al cimitero di via Chiarini ?

Montesilvano, 12 Giugno 2023. Giornata da inferno ieri sulle vie Lazio Chieti di Villa Verrocchio a Montesilvano, le famose alternative al Lungomare, secondo la visione dell’amministrazione De Martinis e del comandante Casale.  Infatti, ogni qualvolta i decisori pensano di chiudere il lungomare A. Moro , per una pedonalizzazione serale o per un evento al Jova Beach, si chiude l’importante arteria di Montesilvano, senza preavviso a cittadini ed operatori, senza segnaletica di reindirizzamento, (e soprattutto senza un piano, pure obbligatorio per legge. Il PUT, piano urbano del traffico).

Il traffico sul lungomare, da 1.500-2.000 veicoli l’ora viene così riversato ex abrupto, di colpo, sulla nazionale Corso Umberto in direzione Nord e sulle vie Emilia-Lazio-Chieti, in direzione Sud, all’interno dell’ abitato di Villa Canonico- Villa Verrocchio, strade locali di circa 6 m di larghezza, per una estensione di 1,4 km circa, al centro di una rete di stradine residenziali di 3,5-4-5 m senza marciapiedi.

Le tre vie, parallele al lungomare, funzionavano bene con un traffico locale di 400-600 ve/h nei due sensi. Prima che “gli esperti” del comune pensassero, quest’inverno, di trasformarle a senso unico , con una decisione irragionevole, mai discussa, né pianificata in un documento pubblico. Il senso unico sulle 3 vie del quartiere non ha minimamente aumentato la capacità di smaltimento del traffico ma solo i rischi di incidenti stradali con le numerose traverse . Il senso unico ha invece sicuramente prodotto effetti disastrosi sulle attività  economiche frontaliere. Ha reso le strade pericolose per le velocità di transito nel quartiere, e, soprattutto, non è servito per trasformarle nella  variante al traffico del Lungomare.

Il comitato di quartiere ELC, delle vie Emilia-Lazio-Chieti, ha chiesto accesso agli atti delle delibere, senza ricevere risposta. Ha raccolto centinaia di firme e organizzate due conferenze stampa in comune, per discutere i problemi del quartiere e le proposte di soluzione. Le iniziative sono state ignorate dagli amministratori.

La giornalista locale riporta i comunicati stampa del comune, che dichiara che è  colpa di un albero che è caduto (il giorno prima al capo opposto della città).

Qualcuno dovrà dire agli amministratori che le variazioni di uso della città si discutono prima con cittadini ed operatori della città. Che non possono le vie interne ai  quartieri assorbire tutto il traffico passante sul Lungomare. Che è il momento di discutere con la città di Piano del Traffico, di Nuova Pescara, di Strada Parco e di ruolo del TCSP trasporto collettivo in sede propria, da Pescara fino a Silvi, con i relativi parcheggi di interscambio esterni

Non ci sono solo le feste, gli eventi, i selfie e canzoni  da pubblicare sui social. C’è una città che vuole crescere, lavorare, qualificarsi e diventare una città europea, la più  importante città di media dimensione del medio Adriatico.

G. Di Giampietro

Comitato SMPP1. Saline Marina.PP1 Montesilvano




LA TECNO-SCIENZA E LA LIBERTÀ

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 12 giugno 2023. Suicidio assistito ed eutanasia, maternità surrogata e varietà delle tecniche di fecondazione assistita, manipolazioni genetiche e selezione embrionale, teorie del gender, post-umanesimo e trans-umanesimo, intelligenza artificiale: è vasta la gamma, sempre in ebollizione, dei temi ascrivibili oggi – e domani altri seguiranno – alla cosiddetta biopolitica. La quale ha ormai acquisito titolo ad essere un caposaldo inaggirabile del discorso pubblico e del confronto politico, in modo del tutto particolare.

Va subito chiarito un punto: su questo scacchiere, la posta in palio è nientemeno che la nostra libertà. Non lo sostengono cattolici, più o meno integralisti, che sarebbero timorosi – come taluni pensano – dei magnifici e progressivi destini della scienza, bensì studiosi laici a tutto tondo, come Hans Jonas oppure filosofi post-metafisici e dichiaratamente atei, almeno dal punto di vista metodologico, come Jurgen Habermas. Si tratta di una costellazione di temi, nessuno dei quali può essere separato dagli altri e ristretto in una considerazione ad hoc che ne consenta una trattazione tecnica, avulsa dal riferimento che tutti li rinvia ad una comune preoccupazione del valore umano che mettono in gioco. Temi, cioè, che non possono essere sgranati per evitare, come si constata, più volte, il fastidio di dover distogliere lo sguardo dai temi quotidiani, veri ed importanti per la vita di ognuno, per affrontare questioni che, salvo l’ obbligato omaggio del “politicamente corretto”, molti soffrono come argomenti di lana caprina.

Una certa sinistra radicaleggiante, immemore della sua vocazione popolare farebbe bene a convincersi come, essendo in questione la libertà, le stesse ragioni dell’ordinamento democratico, almeno in prospettiva, sono qui poste in discussione. E non dovrebbe concedere alla destra l’onere e l’ onore di intestarsi temi ed argomenti che, affrontati senza un orientamento di pieno rispetto della vita, diciamo pure senza un vivo sentimento di una sacralità, sia pure laica, che la rende intangibile, progressivamente generano una disaffezione, un appannamento che compromette le stesse ragioni di una convivenza civile vissuta e democratica.

Genetica e neuroscienze, bioingegneria ed informatica ci assediano, ci provocano, ci costringono a metterci in discussione, rivelano la precarietà di ogni pensiero ideologico, l’illusione di contenere e stringere il futuro in pochi schemi di pensiero, rigidi ed acquisiti una volta per tutte.

Nella misura in cui la scienza penetra anche le più intime strutture della sua stessa impalcatura biologica, l’uomo viene, per la prima volta nella sua storia, ad essere, nel contempo, congiuntamente soggetto ed oggetto della sua attitudine a conoscere ed a manipolare, oltre le cose del mondo, anche sé stesso e le sue facoltà intellettive.

L’ intenzionalità del suo sguardo, anziché procedere verso l’oggetto, si avvolge su di sé ed entra in un circuito riverberante, in un gioco di specchi e di rimandi difficile o addirittura impossibile da interrompere.

È come se la scienza – quale ce l’ha insegnata Galileo: osservazione, esperimento e misura – giungesse a quelle colone d’ Ercole, al di là delle quali – vedi, non a caso, il tema impossibile della coscienza – non sia più in grado di inoltrarsi da sola. In altri termini, natura e cultura si sovrappongono per un buon tratto dei rispettivi domini, in una danza frenetica e senza limiti e, in un certo modo, smarriscono confini che, per quanto storicamente frastagliati, abbiamo fin qui apprezzato in modo sostanzialmente netto.

Quasi fosse tornato nel giardino dell’ Eden, l’uomo si sente pienamente riconsegnato a sé stesso, a quella libertà che costituisce la cifra ultima della sua essenza, in bilico tra la sua hybris e la coscienza di un limite da osservare, eppure tentato di metter mano anche a quest’ ultima, pur di non riconoscere quel “non oltre” che, peraltro, avverte.

Domenico Galbiati

https://www.politicainsieme.com/la-tecno-scienza-e-la-liberta-di-domenico-galbiati/




TRE UTILI ERRE dei Rifiuti

Risparmio, Regole e Rispetto

Pescara, 12 giugno 2203. È in corso, da parte di Ambiente spa, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, una attenta campagna di comunicazione in vista dell’estensione dei servi di raccolta differenziata in ulteriori zone della città. “Una porta per l’Ambiente”“, questo il claim dell’iniziativa, che viene annunciata con un cassettaggio presso le residenze delle utenze coinvolte e con una serie di incontri pubblici.

Pur non abitando in una zona interessata, ho partecipato ad alcuni di questi, trovando interessanti le argomentazioni non limitate alla sola informazione, seppur necessaria. Ho poi ritrovato l’eco dell’iniziativa anche presso gli organi di informazione, da cui traspare in modo evidente anche un risvolto dell’operazione a cui le famiglie sono sempre attente e sensibili: i costi, anzi l’aumento dei costi. È indubbio che il metodo “porta-a-porta” (PAP) costi di più, ma questo significa diverse cose:

maggiore occupazione: più gente che lavora, per capirci;

maggiore intercettazione: migliora decisamente la qualità del differenziato;

aumenta il guadagno per il Comune grazie all’accordo ANCI CONAI;

scende il tal quale: meno indifferenziato da mandare alla preselezione e poi in discarica;

scende il costo del conferimento relativo a questa operazione, compreso il trasporto.

A fronte del maggior costo del servizio, quindi, va considerata la riduzione per il mancato conferimento all’impianto di smaltimento, con un evidente RISPARMIO. Ecco, sarebbe interessate capire di quanto e qual è il bilancio delle due voci. E qui per la prima ERRE.

Ma ce ne sono un altro paio più difficili da gestire e controllare. Guardo spesso, come credo facciano in tanti, i cestini stradali dei rifiuti; meno persone, credo, danno  una occhiata all’interno di certi cassonetti dedicati alla raccolta di prossimità.

Il primo, il cestino, non si trova a casa nostra, ma in un luogo pubblico, che è la casa di tutti. Trattarlo come un ricettore finale in cui conferire qualsiasi cosa, specialmente se riciclabile, credo faccia male all’intera comunità, in termini sia economici che di decoro, e oltremodo impedisce all’azienda di svolgere il proprio servizio in modo efficace ed efficiente.

Il secondo, il cassonetto per la plastica, non è personale: è riservato ad un condominio, ovvero ad un gruppo di utenti. Anche qui, le due pompe verticali per bici (una volta ci trovai un intero telaio), sviliscono e fanno venir meno il servizio fornito da quel contenitore, dedicato agli imballaggi.

Dalle foto non si può non rilevare almeno l’esistenza di qualche problema comunicativo e di consapevolezza, per non dire di ignoranza.

Una città che viene sporcata è una città più costosa, e se questo avviene scavalcando le regole di base, quelle scritte, il conto non può che appendersi dal lato meno favorevole della bilancia economica. REGOLE, quindi, che vanno rispettate, ognuno facendo la propria parte (utenza e azienda).

Poi ci sono anche le norme non scritte, che si imparano nella vita e che sono patrimonio comune, e che hanno a che fare con l’ultima ERRE, quella del RISPETTO: dei luoghi, degli spazi, delle risorse, delle regole, certamente, ma anche di coloro che si impegnano, magari ad essere accorti nei propri comportamenti, e del lavoro, di chi svolge il servizio grazie al quale la città viene mantenuta pulita.

Se solo si giocasse su questi piani, oltre alla raccolta differenziata aumenterebbe anche la percentuale della qualità della vita dell’intera comunità.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




RITROVAMENTO DI RESTI UMANI in un cassonetto

Ormai non si può più vivere né morire

Atri, 12 giugno 2023. Tutta la Città è rimasta sconvolta dalla notizia del ritrovamento di resti umani in un cassonetto del cimitero del capoluogo. L’incivile stato di incuria da tempo da noi denunciato, in cui versa il cimitero, interessato finanche da crolli nell’area monumentale, non poteva che sfociare in questo orrore.

Non ci interessano le evoluzioni legali del caso, poniamo l’attenzione al fatto in sé. Tutti si chiedono: “era un amico, un parente?”

Di certo era un cittadino, un essere umano i cui resti meritavano rispetto e pietà.

Qualcuno non ha fatto il proprio dovere e la colpa, si sappia, non può essere addossata solo a chi gestisce il servizio. Riteniamo che i responsabili amministrativi ed istituzionali di questo orrore si assumano le proprie responsabilità, rassegnando le dimissioni.

Questo avvenimento, che nemmeno il più pessimista avrebbe mai potuto immaginare, è solo la punta dell’iceberg di 15 anni di scempio amministrativo. Che ad Atri ormai non si potesse più vivere lo sapevamo, adesso sappiamo che non si può nemmeno morire.

L’assedio alle urne, il clientelismo, i voltagabbana, i soliti faccendieri, ignari cittadini stranieri hanno permesso che, per un pugno di voti, si continuasse questo disastro che Atri non merita e non vuole. BASTA!

Alleanza Civica Atri




SOLIDARIETÀ E MASSIMA VICINANZA

Mediatore culturale Arci vittima dell’aggressione omofoba di mercoledì scorso

Montesilvano, 12 giugno 2023. “L’altro giorno ero al bar e un ragazzo senegalese ha cominciato a insultarmi con parole veramente violente.” ci ha scritto la vittima, nostro collega.

“Tutto ciò mentre io chiedevo al barista ad intervenire, ma lui alzava le mani non facendo niente… Anzi, partecipando all’ aggressione. Successivamente l’aggressore mi ha graffiato la faccia. Finalmente sono arrivati i carabinieri e lui è scappato. Aveva una bottiglia in mano, poteva degenerare. Mi sono sentito violentato sia a livello fisico che psicologico.”

“Questa aggressione gratuita non fa parte di un paese civile. Io sono somalo, sono dovuto scappare dalla violenza del mio paese, in quanto omosessuale. Sono ancora scioccato sia per il ragazzo che mi ha fisicamente aggredito, sia per gli altri che non sono venuti in mio soccorso, mostrando così tutta la loro omofobia. È veramente grave tutto ciò.”

E conclude: “Spero si abbia giustizia. Spero che non succeda mai più a nessun omosessuale, che questa omofobia abbia fine. Spero che questa aggressione sia un campanello affinché si tutelino tutte le persone della comunità LGBTQI+. Con una legge adeguata. Anche se, soprattutto, dovrebbe cambiare l’educazione… Sono ancora scosso. Spero che il futuro sia migliore. Che vengano riconosciuti i diritti degli omosessuali e di tutte le persone LGBTQI+, visto che è una delle poche nazioni che non ha una legge contro l’omolesbobitransfobia.”

E noi non possiamo non unirci alle parole del nostro collega, brutalmente aggredito, e al comunicato congiunto di Mazì- Arcigay Pescara e Agedo chiedendo con urgenza una legge che contrasti questi fenomeni d’odio verso la comunità LGBTQI+, affinché questi episodi diventino sempre più sporadici e, in un futuro non troppo lontano, un tristissimo ricordo.

Benedetta La Penna




CINEMA, MARTE e l’ASI

di Massimiliano Ferrara

The Martmes®, progetto di animazione educativo patrocinato dall’ASI – Agenzia Spaziale Italiana, con distribuzione internazionale della Fantastic Films di Los Angeles e prodotto da Morgan International, Logout Film e Travel on Set, verrà finalmente realizzato.

Il progetto nasce da un’idea originale dell’autore Giuseppe Cafaro, in arte Joe Kage.

Sostenuto e promosso dalla producer Ermelinda Maturo, dopo tanti anni di studio, ricerche e collaborazioni importanti, The Martmes®, finalmente, sbarcheranno sulla Terra!

Questo progetto innovativo di serie a cartoni animati in 3D HD, si sviluppa con la finalità di intrattenere ragazzi e ragazze dai 6 ai 12 anni ma, lo scopo degli autori, sin da subito, è stato quello di assicurare un’importante finalità educativa e culturale.

Attraverso le avventure dei protagonisti, infatti, ci si propone di avvicinare sempre di più le nuove generazioni a nozioni scientifiche, astronomiche ed aerospaziali, proprio in questo momento storico nel quale la missione spaziale del Rover Perseverance della NASA sta cominciando ad inviare immagini e risposte sulle possibilità di presenza di forme di vita passata o presente sul pianeta Marte.

L’interesse dell’ASI – Agenzia Spaziale Italiana a questo progetto (interesse manifestato anche dalla RAI), si evidenzia dal fatto che l’ASI ha concesso il patrocinio gratuito e l’utilizzo del logo ufficiale dell’Agenzia.

In molti episodi ci sarà un momento dove i più importanti astronauti italiani interagiranno con i Martmes per portare la loro esperienza diretta e raccontare delle loro imprese e missioni spaziali.

Nello sviluppo delle storie nei singoli episodi della serie, inoltre, oltre al racconto anche in forma divertente dei nostri amici alieni (the Martmes®) che interagiscono con i loro amici terrestri, saranno presenti esempi e spiegazioni semplici e accattivanti di molti dati tecnici sulle stelle, l’universo, le galassie e molto altro, anche dei suggerimenti per il rispetto dell’ambiente, del mondo animale e in generale per il pianeta Terra, come il rispetto dell’ecosistema ecc…ecc…, argomenti questi molto sentiti dai giovani d’oggi.

Parte attiva del progetto è lo studio Flavio Boccia & Partners del Dott. Flavio Boccia, coadiuvato da Partners importanti come Angela Bellia.

Lo studio ha svolto un ruolo importante per il finanziamento del progetto che è stato presentato in Europa attraverso la BEI, Banca Europea degli Investimenti nonché i Fondi Europei Diretti dedicati proprio alle produzioni cinematografiche.

È importante sottolineare le possibilità date a supporto di progetti importanti come questo dall’Unione Europea, attraverso i suoi strumenti.

Infatti, in seguito all’interesse di grandi produzioni internazionali e all’esperienza nel settore, dalla collaborazione tra lo studio Flavio Boccia & Partners e la società TRAVEL ON SET nascerà il primo Incubatore Internazionale per il Cinema che permetterà di indirizzare e far utilizzare le risorse finanziarie europee per la realizzazione delle produzioni e co-produzioni cinematografiche in Europa: attraverso i Fondi BEI e i Bandi diretti Europei (con importi a fondo perduto che rasentano il 100%), molti progetti legati all’audiovisivo e al settore intrattenimento e spettacolo, potranno essere realizzati.

Di pari passo alla serie tv animata, il progetto prevede anche la realizzazione di un film lungometraggio per il cinema che avrà come titolo THE MARTMES e sarà curato nella trama e nella sua realizzazione dal Distributore internazionale Fantastic Films International di Los Angeles con cui verrà sviluppato anche un video gioco interattivo prendendo come esempio il famoso videogioco The Legend of Zelda.

L’organizzazione della macchina produttiva sarà coadiuvata da Gian Claudio Galatoli, che vanta una quarantennale esperienza nel mondo dell’animazione anche con collaborazioni in co-produzioni effettuate con la RAI, ZDF e France 3, ed è esperto in tecniche di realizzazione e direzione di produzione. La produzione vedrà anche la collaborazione della Logout Srl di Varo Venturi.

Lo studio di produzione di effetti visivi, animazione e produzione, Morgan International (MGI), si occuperà della produzione e post-produzione e curerà la realizzazione in 3D HD, utilizzando le migliori tecnologie e software oggi a disposizione dei migliori animatori e creatori dei modelli necessari in 3D.

Con queste premesse e grazie al grande valore umano ed artistico a supporto, non possiamo che affermare che questo progetto sarà un grande successo.

L’ambizioso progetto infine è sostenuto da UNITED International Media Partners, in collaborazione con MaMa communication.

L’entusiasmo di tutta la squadra, ovviamente, è alle stelle… anzi su MARTE!




UN NUOVO FALLIMENTO di Marsilio

Ferrovia Roma-Pescara, il Governo cancella i fondi PNRR, finanziamenti dirottati alla linea ferroviaria Orte-Falconara, nostro competitor per i corridoi europei

Pescara, 11 giugno 2023. “Con la deviazione delle risorse PNRR dalla ferrovia Roma Pescara, l’Abruzzo perde nuovamente l’occasione per la velocizzazione di quella linea. Un altro fallimento targato Marsilio, incapace di portare avanti una strategia di sviluppo che di fatto era stata già avviata dal precedente governo di centrosinistra e di evitare non solo il danno, ma anche la beffa di vedere quei fondi andare al potenziamento della Orte-Falconara, linea che è il nostro principale competitor per quanto riguarda lo sviluppo dei Corridoi europei su reti ten-t. Evidente che, anche politicamente, il Presidente conta poco sulle scelte dell’esecutivo nazionale a trazione Fratelli d’Italia, facendo pagare all’Abruzzo un costo economico e sociale enorme, perché una volta distolti, sarà difficile trovare tanti e tali fondi per portare avanti un’opera che rischia di restare incompiuta già prima di nascere e che ben 17 sigle di associazioni di categoria e sindacali avevano indicato come cruciale per lo sviluppo dell’Abruzzo”, così il capogruppo Pd Silvio Paolucci a commento della possibile revoca dei fondi dal progetto RFI.

Ennesimo fallimento per il presidente, che già non è stato capace di assicurare maggiori risorse al porto di Ortona, in modo che il sistema intermodale per lo sviluppo dei due principali corridoi europei di comunicazione Adriatico-Tirreno e sulla dorsale adriatica avessero come riferimento l’Abruzzo, come la strategia del governo precedente prevedeva, puntando proprio sulle infrastrutture (porti e ferrovia) – incalza Paolucci – Nuova bocciatura, anche, per la linea ferroviaria da parte del centrodestra, che già nel 2008, Governo Berlusconi, penalizzò l’opera di velocizzazione sottraendo i fondi per avviarla.

Chiara, infine, la scelta del Governo, oggi forse più amico dei nostri vicini marchigiani di quanto lo sia dell’Abruzzo di Marsilio, prima inerte e poi intempestivo nel perorare l’opera rendendola possibile secondo i tempi del PNRR. Resta la consapevolezza che le promesse del ministro Salvini di reperire altre risorse per procedere anche da noi sono irrealizzabili, visto che lo Stato sta concentrando su altre grandi opere la sua attenzione, Ponte di Messina in primis; così come senza orizzonte è l’annuncio di Marsilio di destinare allo scopo i fondi della coesione, cosa che sottrarrebbe all’Abruzzo una programmazione con fondi europei per cui è già fra le peggiori performance in Italia, penalizzando ancora una volta gli abruzzesi e lo sviluppo della regione. In definitiva, da attrattori delle risorse PNRR siamo passati a regione deglutita da attrattori più capaci”.




UNA RATIFICA SCONTATA

Una brutta pagina in consiglio comunale

Giugno, 11 giugno 2023. Il 10 giugno, verso l’ora 1.00 della notte,  il Consiglio Comunale di Pescara  con 20 voti favorevoli e 7 contrari ha ratificato l’accordo di programma tra Regione e Comune per costruire  il palazzo di Regione nell’area di risulta ferroviaria.

La ratifica era scontata: come riferisce la stampa, i consiglieri di maggioranza  erano stati già redarguiti dal Sindaco nei giorni precedenti sulle ricadute personali delle loro carriere politiche, nel caso di una seconda défaillance, dopo che il primo Consiglio Comunale era andato deserto.

Nonostante l’appello di Italia Nostra a dare visibilità politica al dissenso manifestato in quell’occasione, recuperando pienamente il mandato di rappresentanza dei cittadini elettori, i consiglieri hanno dimenticato che nessuno ha il diritto di obbedire come ha detto una grande filosofa della libertà.

Una ratifica senza discussione, con il 90% degli emendamenti giudicati non pertinenti e quindi cassati, su un accordo di programma mai discusso in Consiglio Comunale e mai aperto alla partecipazione, forse per oscurare al confronto le troppe sottrazioni verso la città di Pescara e i suoi cittadini.

La Regione con questo accordo avrà praticamente carta bianca sull’ettaro che le viene donato. In cambio non ci sono certezze, nessun dettaglio definito, né finanziario né funzionale; sono certi solo gli effetti negativi sull’area centrale.

Una cosa ora è a chiara ai cittadini : che la maggioranza , o perché sotto scacco o  perché distratta, ha ipotecato la zona più preziosa della Città, negandole quel riscatto di vivibilità che le era dovuto da oltre 30 anni: un parco centrale di 13 ettari portatore di benefici essenziali per tutti, come permeabilità, qualità dell’aria, frescura, socialità,  servizi culturali, momenti di aggregazione, rivalutazione economica.

Italia Nostra continuerà la sua opposizione.

Italia Nostra, Pescara L. Gorgoni




MASCI REGALA LA NOSTRA CITTÀ a Regione Abruzzo per nascondere il proprio fallimento

M5s Pescara sull’approvazione dell’accordo di programma per la sede di regione Abruzzo

Pescara, 10 giugno 2023. Per il Movimento 5 Stelle Pescara l’approvazione dell’accordo di programma per la costruzione della sede di Regione Abruzzo nell’Area di Risulta è l’ennesimo tradimento ad opera del sindaco Masci nei confronti dei cittadini pescaresi.

“Un voto dal sapore amaro quello di ieri notte in Consiglio – commentano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini, Massimo Di Renzo e Paolo Sola – perché ha segnato l’inizio di una iattura lunga 100 anni per la città di Pescara. Il cuore di Pescara è stato ufficialmente messo nelle mani di Regione Abruzzo che, solo sulla base di promesse di futuri interventi attualmente senza copertura finanziaria, avrà carta bianca su ogni aspetto economico – finanziario, progettuale e gestionale del nostro centro città, potendo modificare a proprio piacimento cronoprogramma dei lavori, costo dell’investimento e ridimensionamento dell’intervento senza il comune di Pescara possa opporre alcune resistenze.”

“Ci siamo trovati davanti ad una scena agghiacciante nel consiglio comunale nel quale è stato ratificato l’accordo di programma per il nuovo Pala regione. Da una parte il presidente Antonelli ha tagliato ogni possibilità di dibattito e valutazione degli emendamenti dell’opposizione a causa del ritardo che la maggioranza stessa aveva creato disertando il precedente consiglio, e dall’altra il sindaco che, dopo la figuraccia della seduta deserta di martedì scorso, attraverso la minaccia delle dimissioni, ha imposto alla sua stessa maggioranza di votare il provvedimento a scatola chiusa e senza fiatare, considerando che gli unici interventi effettuati sono stati del solo partito del Sindaco.” proseguono i pentastellati.

“Un sindaco incapace di essere leader che piuttosto che confrontarsi nel merito delle questioni si è cimentato in aula, in modo maldestro e con la solita arroganza, nella denigrazione delle opposizioni. Una sceneggiata stucchevole da parte di chi, invece di coinvolgere la città su scelte così importanti, crede di acquisire autorevolezza nel vano tentativo di sminuire l’avversario politico.

Pescara merita altro, merita un’amministrazione capace, che avrebbe dovuto avviare ormai quattro anni fa la bonifica dei suoli e i primi interventi di manutenzione del terminal bus, della video sorveglianza e della piantumazione del verde, mentre l’inefficienza di Masci e del centrodestra hanno già determinato, a causa dell’inflazione, la perdita di oltre la metà del valore delle risorse messe a disposizione dalla precedente giunta regionale.”

Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ribadisce ancora una volta che la sede unica della Regione può essere fatta sugli immobili di sua proprietà in piazza Unione, determinando una vera riqualificazione della città attraverso la demolizione dei palazzi in viale Bovio, al posto dei quali realizzare spazi verdi e parcheggi a vantaggio dei residenti e commercianti della zona di piazza Duca d’Abruzzi, procedendo ad un intervento di riduzione del consumo del suolo in una delle città con la maggiore densità abitativa d’Italia.

“Su questo aspetto, nel ribadire l’apprezzamento per il lavoro svolto del nostro consigliere regionale Domenico Pettinari in tutti questi anni per la Regione Abruzzo, rileviamo che la sua posizione sul mantenimento e ristrutturazione degli edifici regionali in viale Bovio, seppur apprezzabile sotto il profilo dell’interesse patrimoniale dell’Ente che rappresenta, non collima oggi con l’interesse più generale che il Comune di Pescara deve tutelare rispetto al traffico, all’accentramento e potenziamento dei servizi amministrativi con un polo nel quale siano presenti tutti gli uffici pubblici, alla dotazione di parcheggi, alla necessità di ampliare e non ridurre il verde urbano. In poche parole, all’interesse dei pescaresi tutti.

Punti di vista diversi, in ogni caso, rappresentano una ricchezza ed un valore aggiunto per il Movimento 5 Stelle, non certo un nocumento ad personam.”




MISIA SOPHIA Jannoni Sebastianini

La magia di esserne stati i primi allievi. Master Class di violino a Nocera Umbra

Un’opportunità unica per imparare da un talento italiano in ascesa e vivere un’esperienza musicale indimenticabile.

Misia Sophia Jannoni Sebastianini, giovane violinista di talento destinata a raggiungere l’apice della fama nel panorama musicale internazionale, terrà una straordinaria Master Class a Nocera Umbra, nell’ambito dell’Estate Musicale organizzata dall’Accademia Musicale Sherazade di Roma.

Misia, nata a Roma nel 1997, ha già conquistato il mondo della musica con il suo straordinario talento, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti sia come solista che come membro del Quartetto Werther. Dopo aver conseguito il diploma presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e la laurea di secondo livello in musica da camera presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, attualmente frequenta l’Hochschule für Musik di Basilea sotto la guida di Rainer Schmidt.

L’Estate Musicale a Nocera Umbra, organizzata dall’Accademia Musicale Sherazade, offre un’esperienza unica nel suo genere per studenti di tutte le età, con la possibilità di seguire lezioni con docenti d’eccellenza e di suonare in pubblico nei saggi di classe e nei concerti previsti dalla manifestazione. Un’occasione imperdibile per tutti coloro che desiderano approfondire la propria conoscenza del violino e imparare da un’artista eccezionale come Misia Jannoni Sebastianini.

L’iscrizione alla Master Class è aperta sia a studenti effettivi che a uditori. Gli allievi effettivi avranno l’opportunità di lavorare direttamente con Misia, ricevendo consigli personalizzati e preziose indicazioni sulla tecnica violinistica e l’interpretazione musicale. Gli uditori potranno assistere alle lezioni e trarre ispirazione dall’incontro con una musicista di rilievo internazionale.

Partecipare alla Master Class con Misia Jannoni Sebastianini significa vivere un’esperienza musicale indimenticabile e avere l’opportunità di dire: “Io c’ero, quando questa grande artista ha iniziato a insegnare.”

Filippo Novalis




STRADA PARCO Barriere Architettoniche

Montesilvano 10 giugno 2023. Si è tenuto ieri mattina un sopralluogo dell’associazione Carrozzine Determinate unitamente a rappresentanti del Comune di Montesilvano e al direttore generale dei lavori del progetto della TUA sull’ex tracciato ferroviario nel tratto Montesilvanese.

Come associazione, impegnata da anni a seguire da vicino tutte le vicende della strada parco, prendiamo atto che il Comune di Montesilvano ha mostrato disponibilità e sensibilità nel verificare le criticità esistenti sul tracciato, nonché della disponibilità dell’assessore Lino Ruggero e del consigliere Giuseppe Manganiello presenti questa mattina al sopralluogo.

Ma dopo 20 anni di denunce sulle barriere architettoniche della strada parco non è concepibile, alla vigilia di un possibile collaudo, che sussistano ancora numerosi accessi privi di una vera accessibilità universale.

L’Amministrazione ha preso atto che numerose criticità ricadranno sotto la gestione e la responsabilità dell’ente stesso con ricadute economiche importanti.

Interventi disomogenei e occasionali non risolvono le criticità presenti, è necessario, e lo chiediamo fermamente a nome di tutti i cittadini con disabilità, anziani, bambini, mamme con il passeggino che dovrebbero usufruire di un mezzo di mobilità veloce atto a garantire la piena realizzazione del diritto alla mobilità, che venga realizzato un piano di fattibilità con indicazione di tutti gli accessi e gli attraversamenti che verranno messi a norma.

Ci aspettiamo che la stessa attività venga attuata anche dal Comune di Pescara per rendere accessibile l’ex tracciato.

Nonostante la situazione drammatica di numerose vie d’accesso al tracciato, sia nel tratto di Montesilvano che in quello di Pescara, resta di fatto che il progetto TUA intende porre su strada un mezzo che discrimina le persone con disabilità. Questo mezzo pubblico non consentendo un utilizzo autonomo del trasporto pubblico viola i diritti umani.

L’associazione Carrozzine Determinate continuerà a difendere l’esercizio del pieno diritto alla mobilità di tutti i cittadini.

Cav. Claudio Ferrante

Associazione Carrozzine Determinate




TRADIZIONE ED INCLUSIONE nel cuore del Parco

L’Associazione Valle Peligna Autismo Onlus in visita al Fiabosco

Sant’Eufemia a Maiella, 10 giugno 2023. Non solo tradizione, cultura, paesaggio ma anche inclusione per il Fiabosco di Sant’Eufemia a Maiella (Pe) che ha ospitato nella sua Area Faunistica per Creature Fantastiche circa dieci ragazzi e l’equipe del Centro Diurno per l’Autismo Adulto di Pratola Peligna (Aq), centro afferente alla ASL1 Abruzzo con Direzione sanitaria del CRRA e gestito dall’ATI umbra Polis/Nuova Dimensione che ha da sempre promosso attività di inclusione dei propri ospiti, di attività sportiva e di conoscenza del territorio.

In questo ambito si è svolta, in collaborazione con il progetto “SPORT DI TUTTI INCLUSIONE” e dell’Associazione Valle Peligna Autismo Onlus, l’attività presso questa area magica grazie al Comune di Sant’Eufemia a Maiella con il sindaco Francesco Crivelli, onorato di avere ragazzi speciali in visita al Fiabosco e alla Scuola Macondo di Pescara fondata dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore artistico del progetto Fiabosco che nel frattempo cresce: i ragazzi hanno potuto visitare un bosco incantato e conoscere tradizionali fiabe abruzzesi, in una dimensione di pace e di tranquillità che è stata rigenerante sia per loro che per gli operatori che hanno vissuto un bellissimo momento di condivisione ed hanno familiarizzato con il territorio del Parco Nazionale della Maiella.

“Il Fiabosco è stato un contesto ideale da far visitare ai nostri ragazzi, poiché la distanza dalla nostra sede non è tanta ed inoltre ha permesso loro di svolgere delle attività nel nome dell’inclusione con naturalezza; pur avendo vicino gli operatori anche solo l’ascolto delle storie, e la possibilità di scoprire le loro origini abruzzesi e conoscere un territorio nuovo è stato per loro un modo per abbracciare una quotidianità, insolita per loro, alla quale sono stati preparati prima di questa uscita” – spiega la psicologa pescarese, coordinatrice responsabile Silvia Ciaramellano.

Il primo approccio dei ragazzi con il mondo di Fiabosco è stato naturalmente molto timido e diffidente, ma come in tutte le fiabe la magia ha coinvolto anche loro e come ha spiegato la guida, la Dottoressa Serena D’Orazio “c’è stata subito empatia con i ragazzi, è stata una giornata bellissima per me e credo di aver imparato io molto da loro e da tutto quell’amore che li circondava”.

Secondo quanto riferito dalla psicologa, i cosiddetti ‘comportamenti problema’ (nome tecnico) dei ragazzi sono stati di gran lunga inferiori durante questa visita rispetto a quelli che si possono manifestare durante una giornata normale all’interno del centro: “nonostante il loro livello di attenzione sia molto basso, sono stati molto diligenti; sono stati seduti ad ascoltare per un periodo abbastanza importante, hanno camminato molto attraversando tutto il percorso senza lamentarsi: molti di loro camminano tanto solitamente, altri però meno. Lo stesso tragitto con il pullman che per molti di loro poteva sembrare eccessivo è stato affrontato con tranquillità e i ragazzi non hanno mostrato nessun comportamento disfunzionale. Questa “gita” a Fiabosco per noi è stata davvero un successo”.

“Ringrazio davvero l’equipe per aver scelto Fiabosco, da sindaco – spiega Crivelli, grazie al quale il progetto è possibile – sono onorato e commosso anche da quanto riportato dagli operatori rispetto al benessere che questa uscita ha regalato ai nostri turisti speciali; aggiungiamo nuova consapevolezza rispetto a questo progetto in cui io ho creduto sin dall’inizio, fa bene all’anima. Auguro a questi ragazzi tanti altri momenti di pace nella loro vita e di incontrare persone che li amino come coloro che li accompagnano ora in questo cammino”.

Alessandra Renzetti




UN AMBIZIOSO PROGETTO DI ANCI

Per coniugare lo sviluppo socioeconomico sostenibile con la conservazione e la tutela della natura e dell’ambiente

Un evento strategico, il primo dopo molti anni, che ha posto le basi per una nuova collaborazione tra aree protette, Comuni e territori con la nascita del Coordinamento dei Comuni delle Aree Naturali Protette e delle loro Comunità:

È questo quanto emerso dall’iniziativa “Parchi e comunità in rete – Modelli di sostenibilità per lo sviluppo del paese” la due giorni organizzata da Anci a Pescasseroli in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio, Molise e Federparchi.

Dal Friuli alla Sicilia, sindaci e rappresentanti dei Parchi, insieme ai tecnici dei Ministeri dell’Ambiente e dell’agricoltura e di ISPRA, oltre agli stakeholders coinvolti sul tema delle aree protette, si sono confrontati su importanti e imprescindibili sfide, che passano in primo luogo dai territori e dalle comunità locali, un momento di straordinaria emergenza climatica e post pandemica.

“Sono davvero orgoglioso di poter annunciare l’avvio del coordinamento delle Comunità delle Aree Protette di Anci – dichiara Antonio Di Santo, sindaco di Opi e rappresentante Anci – che nasce in stretta sinergia con la Consulta Nazionale degli Enti Locali di Federparchi, che ho l’onore di guidare. Creare una rete tra i Comuni appartenenti ai Parchi è una straordinaria opportunità”.

Attraverso il Coordinamento, può avere più forza anche l’interlocuzione con le Regioni ed il Governo, per le richieste più importanti e strategiche: ridurre lo spopolamento e sostenere lo sviluppo di questi territori, riconoscere il valore dei servizi ecosistemici con un sistema di compensazione dinamico, organizzare e finanziare i servizi necessari (Istruzione, sanità, trasporti, digitalizzazione) e costruire un ‘circuito virtuoso’ per il futuro.

Oggi i parchi e le aree naturali italiane non rappresentano soltanto un presidio per la difesa dell’ambiente e la tutela della biodiversità. In queste aree, che coprono il 22% del territorio nazionale, si trovano oltre mille Comuni dove vivono e lavorano migliaia di persone. E dunque possono rappresentare dei veri e propri laboratori delle politiche di sviluppo locale, grazie alla connessione con le comunità e le amministrazioni locali, anche per una gestione pattizia dei beni comuni all’interno di un sistema di regole condivise, per raggiungere insieme un obiettivo di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Chi già vive o sceglie di vivere nei territori dei parchi (come nelle aree interne o montane) deve trovare tutte le condizioni di poterlo fare al meglio. È necessario dare risposte alle richieste di carattere economico, sanitario, scolastico, di servizi: se vogliamo che questi luoghi meravigliosi esprimano le proprie potenzialità e non vengano abbandonati, ma anzi diventino luoghi attrattivi.

Per il presidente di Anci Abruzzo e sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, “queste due giornate sono state un’opportunità per dare forza ai territori delle aree protette del nostro Paese. È stata una Agorà degli attori che vivono, lavorano, pensano in questa chiave. Daremo continuità al Coordinamento degli enti locali con il supporto e la sinergia con Federparchi”.

“Dobbiamo fare in modo che chi ci vive possa avere le stesse opportunità di chi vive nelle città e chi vive nelle città possa valutare la possibilità di trasferirsi” precisa da parte sua il direttore di Anci Toscana Simone Gheri, delegato del Coordinamento.

Molti gli spunti e le prime priorità emerse dal confronto, che saranno alla base del lavoro del Coordinamento. Dal rinnovo del protocollo di collaborazione fra ANCI e Federparchi, ad un percorso di che di eventi verso la conferenza dei Comuni delle Aree protette all’assemblea nazionale di Anci a Genova; dalla creazione di una comunità di pratica, dove mettere a sistema buone pratiche dei Comuni con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, al lavoro sulla Strategia UE sulla biodiversità; dall’impegno sui servizi ecosistemici (soprattutto acqua, con l’ipotesi del possibile riconoscimento in tariffa di un contributo per i comuni sorgivi) ad un diverso parametro per distribuire i finanziamenti (non solo in base alla popolazione ma anche all’estensione territoriale); da nuovi meccanismi di incentivi alle imprese al rapporto tra parchi regionali e nazionali.




GIÙ LA CIRCONVALLAZIONE

Cosa ne sanno i residenti? Sono stati ascoltati?

Pescara, 10 giugno 2023. Era all’incirca il 2008 quando Giovanni Damiani, allora dirigente comunale, e io, consulente, entrambi alle prese con la stesura degli aspetti naturalistici del Piano di Assetto della Riserva Dannunziana, ci recammo nella sede aquilana della Regione Abruzzo per discutere, con l’allora direttore generale Antonio Sorgi, dell’abbattimento del tratto terminale sud della circonvallazione. C’erano i fondi ANAS per la eliminazione di detrattori ambientali, in quel caso 3 milioni di €, che potevano essere utilizzati per rimuovere l’asse viario. Finì tutto lì.

Il fatto che ora, 14  anni dopo, ANAS torni a far vivere il progetto non può che farmi piacere. Lo apprendo dagli organi di informazione, ma prim’ancora dal cartello di cantiere posto nei pressi della infrastruttura.

I disegni sulle cartografie esposte fanno intuire i tracciati ma non il dettaglio dell’elaborato progettuale. Si intravvede un nuovo reticolo di strade che in parte sostituiranno l’asse che verrà rimosso ma credo anche di integrazione della viabilità esistente. Ma in che nodo? Per chi? Ecco, per chi? Qual è la realtà urbanistica attuale e futura su cui impatterà il nuovo reticolo di infrastrutture?

Non credo sia sfuggito a progettisti e amministratori, ma quello di cui ci si sta occupando è soprattutto la gestione del flusso di veicoli, milioni l’anno, che transitano e transiteranno a sud della Riserva Dannunziana e a ridosso dell’insediamento abitativo di Villaggio Alcione. Ma anche e soprattutto, da quanto si intuisce dalle linee, nel bel mezzo dello spazio urbanizzato esistente e nuovo di Via Alfredo Luciani, tra l’altro all’incrocio con Via 8 Marzo. Vie tranquille, fino ad oggi, ma che presto dovranno accogliere il flusso di traffico veicolare collegato alla circonvallazione. Proprio per il carattere di residenzialità, in questa zona si svolge un discreto e tranquillo traffico di pedoni e ciclisti che domani forse potrebbe venire meno per questioni di sicurezza. Situazione che tra l’altro già oggi condiziona gravemente, e anche in maniera inaudita, il collegamento sulla Strada Statale 16 dove per le utenze più deboli e vulnerabili non esiste praticamente nessun passaggio riservato.

A tal, fine, pertanto, sarebbe opportuno che la progettazione delle nuove arterie e l’organizzazione del flusso veicolare tenesse in conto:

l’impatto ambientale sul tessuto residenziale esistente e futuro, valutando eventualmente significative misure compensative contro, in particolare, inquinamento atmosferico e acustico;

lo spazio, dignitoso e non di risulta, da riservare a pedoni e ciclisti, da rivedere in tutto il comparto interessato dalle opere viarie.

Non ultimo, avrei auspicato l’avvio di un processo partecipato tra i cittadini destinatari, in quanto abitanti in prossimità del cantiere, per illustrare loro le opere e le nuove dinamiche di mobilità, anche per sentirne gli umori, e per renderli consapevoli e non semplici spettatori del loro futuro abitativo.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




RECORD DI PRESENZE SCOLASTICHE con grandi presenze da tutta Europa

Oltre 4000 presenze nella prima parte del 2023

Roseto degli Abruzzi, 10 giugno 2023. Il 2023, nonostante gli enormi problemi e ritardi nella Riserva Borsacchio, è un anno record. Oltre 4000 presenze di studentesse e studenti da febbraio a giugno in 48 giornate, tra cui tre grandi eventi di pulizia a febbraio, con istituti coinvolti non solo dalla città o dalla regione ma da tutta Italia ed Europa.

Le Guide del Borsacchio, in collaborazione con WWF, IAAP e tante associazioni locali, hanno accompagnato studenti degli istituti comprensivi e superiori abruzzesi e moltissimi studenti provenienti da paesi europei in progetti di scambio culturale che hanno scelto la riserva Borsacchio per rendere indimenticabile la loro esperienza.

Esperienze con ragazze e ragazzi dalla Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Germania in particolare.

Le giornate sono state divise in attività pratiche, come pulizie, in giornate di educazione ambientale, informazione con addirittura splendidi progetti di mobilità treno + bici per spostarsi da fuori città nella Riserva Borsacchio.

Numeri importanti al pari con Riserve ed Aree protette attive ed organizzate da decenni.

Questo è un segnale chiaro di come il futuro si costruisca attraverso la valorizzazione dell’esistente, nella tutela dell’ambiente e valorizzando il turismo sostenibile per creare ricchezza ecologica ed economica.

La differenza con le altre Riserve ed Aree protette, anche prossime, sta proprio nel fatto che tutto è fatto da volontari puri che non percepiscono nemmeno rimborsi per le segnaletiche e cartellonistica informativa. Non abbiamo risorse, strutture, viviamo di autofinanziamento che destiniamo a tutelare l’ambiente e le specie di flora e fauna.

Da un lato è un titolo di vanto per la nostra associazione e dall’altro una grande amarezza. Da un lato si ha una organizzazione ed una rete di collaborazioni di primissimo livello e capace di ottenere risultati importanti, dall’altro permane lo sconforto di vedere una risorsa naturale non adeguatamente tutelata e valorizzata.

Da anni ci rendiamo disponibili per aiutare la Riserva Borsacchio e la città di Roseto degli Abruzzi, anche durante le emergenze. Inizia una nuova stagione estiva per la Riserva Borsacchio, un momento bellissimo per il turismo ma delicatissimo per la tutela e la sostenibilità ambientale.

Come sempre faremo di tutto per cercare un equilibrio con monitoraggi costanti , azioni informative, buone pratiche ma abbiamo necessità di un supporto da parte degli enti.

Nei prossimi giorni inoltreremo una richiesta di affidamento temporaneo in rete con le altre associazioni come già formulato, praticamente ogni anno, dal 2016 a oggi.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto