PROGETTO QUID prende avvio

La realizzazione di una rete di comunicazione quantistica in Italia

L’Aquila, 6 giugno 2023. Un consorzio di aziende, enti di ricerca e università, di cui fa parte l’Università degli Studi dell’Aquila, è stato selezionato dall’Unione Europea per progettare e realizzare la futura infrastruttura italiana, che proteggerà i dati sensibili, aggiungendo un ulteriore livello di sicurezza basato sulla meccanica quantistica.

Il progetto QUID (Quantum Italy Deployment) è la realizzazione italiana della European Quantum Communication Infrastructure (EuroQCI), promossa dalla Commissione Europea con l’obiettivo di creare un’infrastruttura europea per la comunicazione quantistica.

Nel corso del progetto saranno integrate le infrastrutture di comunicazione esistenti, in fibra ottica o in aria, e dotate di sistemi di distribuzione quantistica di chiavi crittografiche (QKD), che copriranno buona parte del territorio nazionale; allo stesso tempo, QUID promuove lo sviluppo delle aziende italiane che producono sistemi e servizi per la comunicazione quantistica a diverse categorie di utenti.

Lo scopo principale di QUID è lo sviluppo di nodi in reti di comunicazione quantistica metropolitane (QMANs), collegate tra loro attraverso l’Italian Quantum Backbone, un’infrastruttura che copre il territorio italiano e che distribuisce, con stabilità e accuratezza senza precedenti, segnali di tempo e frequenza campione, usando fibre ottiche commerciali. In ogni QMAN verranno effettuati scambi di chiave quantistica tra un nodo e l’altro utilizzando sistemi QKD a variabili discrete; distanze superiori a quelle metropolitane verranno coperte utilizzando dei nodi “trusted” o innovative tecniche di Twin-Field QKD (con nodi “untrusted”).

QUID unirà, inoltre, siti importanti per il collegamento tra la comunicazione in fibra ottica e il segmento spaziale del QCI europeo.

Accanto a queste attività di tipo infrastrutturale, QUID pone grande attenzione allo sviluppo dei metodi per l’erogazione ottimale dei servizi di comunicazione quantistica.

Infine, QUID lascia spazio allo sviluppo di tecniche innovative legate alla QKD, per l’incremento della frequenza di trasmissione, per l’utilizzo di nuovi tipi di fibre ottiche e per la trasmissione in aria.

Il consorzio QUID riunisce le aziende italiane leader nel settore, i principali Istituti di ricerca coinvolti nella comunicazione quantistica, sia per il segmento terrestre che per il segmento spaziale, e le Università impegnate nell’innovazione e nella formazione.

La presenza delle aziende che producono dispositivi QKD, gestiscono reti di telecomunicazioni e servizi sia terrestri che spaziali, e che offrono soluzioni integrate di sicurezza informatica permetterà di collegare agevolmente i sistemi QKD nelle reti di comunicazione sul territorio nazionale.      

Il consorzio, guidato dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), è composto da:

●             Agenzia Spaziale Italiana (ASI);         

●             Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR);

●             Coherentia;

●             Thales Alenia Space – Italia;

●             QTI;    

●             Leonardo;     

●             ThinkQuantum;          

●             Tim SPA;     

●             Telsy;     

●             Telespazio;

●             Consorzio TOP-IX;  

●             Politecnico di Milano;     

●             Università degli Studi dell’Aquila;     

●             Università La Sapienza;     

●             Università degli Studi di Napoli Federico II;     

●             Università degli Studi di Padova;     

●             Università degli Studi di Trieste.




IL MIO MIGLIORE AMICO cani e soggetti vulnerabili

Al centro di un inedito progetto inclusivo. L’Amministrazione e i partner: “A Chieti si sperimenta un contatto unico che giova a persone e animali”

Chieti, 6 giugno 2023. Si chiama Il mio migliore Amico la speciale e inedita sperimentazione che unisce il Comune di Chieti, Assessorato alla Tutela del mondo animale, all’associazione di promozione sociale La Cura del Tempo e all’associazione ASADA Onlus che hanno condotto le attività. Il progetto è finalizzato alla promozione e svolgimento di attività volte alla partecipazione attiva alla vita sociale e culturale della comunità di persone con patologie neurodegenerative, mediante attività di tipo occupazionale all’interno del Canile Rifugio Achille Bonincontro gestito dai volontari di Asada. I dettagli del progetto sono stati illustrati dal sindaco dall’assessore alla Tutela del mondo animale, Fabio Stella e dai rappresentanti delle associazioni coinvolte.

“Il Comune di Chieti si è dimostrato un ponte necessario per l’incontro tra le due realtà associative, mediante il personale impegno dell’Assessore Fabio Stella – così il sindaco Diego Ferrara – che ha fatto da ponte fra queste associazioni, aprendo le porte del canile anche a questa sensibile e bellissima sperimentazione che ci vede primi in Abruzzo ad aver coniugato queste realtà che quotidianamente danno supporto alla nostra comunità”.

“Il supporto delle associazioni è fondamentale per diversificare i servizi e garantirne la costante efficienza, soprattutto per quanta riguarda persone in stato di fragilità – così Fabio Stella – per noi è una grande soddisfazione fare rete con realtà virtuose che svolgono servizi di prima utilità per il bene comune di tutta la collettività e farlo attraverso il nostro canile che è già destinatario di progetti di interazione e inclusione con altri soggetti e associazioni cittadine e del territorio. Quello con La cura del tempo e questi speciali pazienti è del tutto nuova: è importante, perché fa bene a tutte le parti direttamente coinvolte, cioè i pazienti che hanno carenze cognitive o demenze, gli animali ospiti del canile che godono di questo speciale e unico contatto e, indirettamente, anche i caregiver che lasciano i propri cari in ottime mani”.

“L’obiettivo è quello di costruire e mettere in atto un programma di cooperazione fra associazioni impegnate nel welfare solidale e socio-sanitario, volta a creare occasioni di socialità rivolte a soggetti in particolari condizioni di fragilità neurocognitiva –  afferma Dario Maggipinto, presidente dell’associazione La Cura del Tempo – Per noi è bello e importante realizzare e portare avanti questo progetto, perché mediante le attività proposte, viene offerto alle persone con patologie neurodegenerative un’opportunità di socializzazione, stimolazione cognitiva e affettiva, attraverso attività specifiche di terapia occupazionale basate sul legame che si instaura con i cani e con l’accudimento fornito, e ricevuto, e con i volontari di entrambe le associazioni”.

“La pandemia ha creato terreno fertile per l’isolamento sociale delle persone, specialmente negli anziani e nelle persone con patologie più gravi come quelle neurodegenerative – sostiene Lisa Maccarone, psicologa ed esperta in Neuropsicologia, responsabile del progetto per l’associazione La Cura del Tempo – Il progetto si propone di riportare queste persone alla socializzazione e a un senso di utilità, venuta meno a causa della pandemia stessa con una serie di nove incontri. La stimolazione cognitiva diviene pertanto uno strumento utile per mantenere il cervello in allenamento, sia nelle persone con patologie neurodegenerative, sia nelle persone che hanno sperimentato un periodo di deprivazione cognitiva, sensoriale ed emotiva, com’è accaduto negli ultimi anni”.

“La collaborazione nata con l’associazione ‘La Cura del Tempo’ rappresenta un ulteriore passo nel percorso di crescita che Asada porta avanti per la promozione e la salvaguardia dei diritti degli animali e aprendosi al contempo all’inclusione sociale di persone che vivono situazioni di particolare difficoltà – conclude Margara Romano dell’associazione – Di progetti ne facciamo tanti, con le scuole e con i detenuti che fanno anche un’attività riabilitativa e, ogni volta, chi viene in contatto con il canile e gli animali, resta entusiasta. Il nostro compito non è solo ospitare, ma anche riabilitare gli animali nella struttura, perché possano essere adottati e ad oggi è una delle principali attività. Oggi nella struttura ci sono circa 200 cani, tantissimi vanno in adozione, c’è un ricambio continuo, per il progetto abbiamo lavorato su cani che sembravano impegnativi ma che in questo contesto si sono comportati egregiamente, usufruendo di cure eccezionali e nell’essere accarezzati e spazzolati e coccolati da queste persone traevano un benessere importante”.“Si tratta di un incontro fra ultimi e ultimi che giova agli stessi animali – così il presidente di Asada, Danilo Ciancaglini – specie i meno socializzati hanno avuto la possibilità di essere curati ancora di più attraverso un




ALL’OMBRA DEL TACCO di Annamaria Venere

Un thriller psicologico ed esoterico sulle tracce di Cagliostro ambientato a L’Aquila. La sociologa e criminologa forense di origine pugliese e siciliana di adozione,  interverrà alle 19.00 di sabato 10 Giugno 2023 nel Palazzetto dei Nobili nell’ambito della rassegna Sulla scia del Daimon

L’Aquila, 6 giugno 2023. Sarà presentato a L’Aquila sabato 10 Giugno 2023, All’Ombra del Tacco, il thriller psicologico ed esoterico della sociologa e criminologa forense Annamaria Venere. L’evento – in programma alle ore 19.00 nel Palazzetto Dei Nobili – rientra nella prestigiosa rassegna letteraria Sulla scia del Daimon, promossa da Alessandra Prospero e Daimon Edizioni, casa editrice che ha pubblicato il romanzo.  

“Durante le ricerche per il mio libro – dichiara Annamaria Venere – ho cercato una città affascinante, adatta ad una trama che desideravo ricca di spunti misteriosi. Conoscevo poco L’Aquila, ho studiato il suo ricco patrimonio storico e simbolico ed è stato un piacere assoluto poter utilizzare tutto ciò come sfondo per il mio romanzo. L’Aquila è come una matrioska, tanti misteri racchiusi in un mistero”.

Alla presentazione sarà presente l’autrice – di origine pugliese, ma siciliana di adozione – che parteciperà ad una conversazione con il giornalista Salvo Falcone. Passaggi tratti dalle pagine del libro saranno interpretati da Claudia Palombi, attrice, scrittrice, regista, teather coach.

L’evento è realizzato in collaborazione con Poesia Singolare Femminile, La Compagnia dei Poeti dell’Aquila, Libera Mia.

La vicenda narrata in “All’Ombra del Tacco” (2022, Daimon Edizioni, copertina di Davide Gianmaria Aricò) è ambientata alla fine degli anni ’90 anche nella località di Torrecuso, ma è all’interno di un trullo pugliese adibito a casa-vacanze che vengono rinvenuti tre cadaveri. A capo delle operazioni il capitano dei Carabinieri Marcello Gentile che, ormai da anni, si avvale dell’aiuto della sua amica Flora, insegnante elementare, ma dotata di grande intuito e talento investigativo.

La firma dell’assassino è inequivocabile: si tratta di Cagliostro. Il killer ha già colpito in passato e il nome in codice, affibbiatogli dalle forze dell’ordine, è riconducibile a strani simboli di natura esoterica che disegna sui muri con il sangue delle vittime. Flora intuisce che Cagliostro li sta sfidando, disseminando la scena del crimine di elementi che annunciano dove avverrà il prossimo omicidio. Inizia una folle corsa contro il tempo e i due coinvolgeranno Paolo, giornalista di cronaca nera, uomo schivo, diffidente, appassionato di storia, con la dote del segugio e che non si ferma neppure quando si tratta di scovare possibili collegamenti tra vecchi libri rari.

Seguendo le tracce lasciate da Cagliostro, Flora e Marcello partiranno per L’Aquila con l’intento di intercettare la follia che coinvolge sia vivi che morti e dove li attenderà un altro triplice omicidio. La trama si infittisce, ambigui e misteriosi personaggi sembrano avere uno strano legame con le uccisioni, paiono tutti potenziali assassini. I fatti imprevedibili non mancano, si fanno pressanti, tanto che non si sa più di chi fidarsi e da chi guardarsi. L’articolazione della trama non presenta nessuna fantascienza, nessuna scena truculenta da macelleria, ma è una storia che racconta di vita, di superstizione e di morte, con un importante ma realistico sfondo di spunti psicopatologici che si riscontrano, pagina dopo pagina.

ANNAMARIA VENERE

Annamaria Venere nasce a Gioia del Colle il 21 ottobre del ’66 e trascorre l’infanzia nel suo paese natale. Da piccola sogna di fare la cantante lirica ma, non trovando condivisione in famiglia, si appassiona alla lettura e alla pittura che abbandonerà definitivamente a tredici anni. Con l’inizio dell’adolescenza comincia a provare il disagio dell’irrequietudine e, consigliata dalla sua giovane professoressa di italiano, comincia a scrivere storie che narrano i suoi pensieri.

Annamaria, con spirito talvolta ironico e dissacrante, talvolta profondo e doloroso o ancora, caratterizzato da malinconico ottimismo, nel corso di quattro anni scriverà undici racconti brevi. A diciassette anni, affascinata da un volume di sociologia, inizia ad approfondire lo studio attraverso altre opere, studi che condurrà in maniera autonoma e disorganizzata per molti anni. Si trasferisce a Bari, si laurea in Scienze delle professioni sanitarie e inizia la sua attività professionale nella splendida cornice della Valle D’Itria, luogo del quale s’innamorerà profondamente. Viaggiare per quasi 200 km al giorno (lo farà per dieci anni), rappresenterà l’opportunità per raccogliere appunti dettati al suo piccolo registratore, dal quale diventerà inseparabile.

Donna dallo spirito indipendente, sarcastica, amante delle metafore, cultrice del disincanto, acuta osservatrice della specie umana, spia e coglie sguardi che altri non afferrano e ne lascia traccia scritta: per lei è un modo di tenere insieme ciò che era destinato ad essere dimenticato. In quegli anni scopre la sua naturale propensione all’ascolto degli altri e la comprensione dei vissuti delle persone e decide di iscriversi nuovamente all’Università, alla facoltà di Sociologia. Consegue presso l’Università Alma Mater Studiorum, Polo di Forlì ‘R. Ruffilli’ la laurea magistrale in “Sociologia, Politiche Sociali e Sanitarie” e successivamente perfeziona la formazione in “Criminologia Forense” presso l’Università di Messina. In parallelo a questi progetti e agli studi è coautore di ‘Elementi di comunicazione per le professioni sanitarie. Strategie operative per le aree infermieristica, preventiva, riabilitativa e tecnica’ (Franco Angeli, Milano 2008), ‘Il falso in Sanità.

Problematiche giuridiche e aspetti sociologici’ (Franco Angeli, Milano 2013), ‘L’infermiere di famiglia e cure primarie: aspetti gestionali e competenze cliniche” (Piccin Nuova Libraria, Padova 2017). Nel frattempo, la sua vita privata e professionale “attraversano” lo stretto e si realizzano in Sicilia dove tutt’ora vive. Si sposa e ha due figli, Carla e Flavio. Nel 2009, fonda a Catania una società di organizzazione di eventi medico scientifici e formazione sanitaria e diventa Provider ECM.

Successivamente, la stessa società diviene editore di Medicalive Magazine, rivista online d’informazione del settore sanitario e viene nominata Direttore Editoriale. Pubblica svariati articoli e nel 2020 il suo ultimo lavoro scritto in collaborazione con due ufficiali dell’Arma dei Carabinieri ‘Vittime di violenza di genere. La gestione giuridica dell’operatore sanitario’ (Franco Angeli, Milano 2020). Con il tempo, si riconosce sempre più nel mondo della scrittura e la sua natura creativa si mostra durante il periodo del lockdown da Covid-19 del 2020, quando decide di sperimentare un genere per lei nuovo, con ‘All’ombra del tacco’.




IL CANTAUTORE MARCO GRADASSI alla ricerca della felicita

Il nuovo brano in uscita sui principali web store

La vena creativa di Marco Gradassi non si ferma mai: in uscita il suo nuovo singolo “Alla Ricerca della Felicità” su Spotify, Amazon Music, ITunes, Deezer e tanti altri.

Marco Gradassi esce sul mercato con un nuovo singolo carico di buone speranze ma anche di messaggi importanti: La libertà, l’amore, l’impegno sociale, nelle parole della canzone si sente vibrare il retaggio della millenaria tradizione spirituale indiana, rivitalizzato però dal confronto audace con la modernità, il progresso tecnologico, la coscienza delle ingiustizie e delle sofferenze del mondo contemporaneo.

Marco ci fa capire che è possibile cambiare il mondo, ma solo a patto di operare in sé stessi una profonda trasformazione interiore, rinunciando a ogni consolante certezza prefabbricata al fine di perseguire senza pregiudizi la propria personale verità.

Si possono combattere stati mentali negativi come rabbia, odio e avidità, e coltivare stati mentali positivi come gentilezza, compassione e tolleranza., tutto per raggiungere quella felicità che tutti agognano ma che nessuno raggiunge se non per brevi istanti che potrebbero però essere sufficienti.

Tutti i brani di Marco sono ricchi di messaggi, ma non sempre sono così facilmente leggibili, ma in questo brano i messaggi sono chiari come è chiara la musica abilmente arrangiata dal Team Gradassi/Marani/Alessandrini e particolare è l’interpretazione dell’Artista…un po’ Jannacci e un po’ Gaber…mantenendo però la sua compagine artistica e spirituale.

Ascoltiamo il brano con calma e tranquillità ma manteniamoci pronti alle prossime uscite che si preannunciano prolifiche e un pelino piccanti.




L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE italiane

Supera il valore di mille miliardi l’anno

Corropoli, 6 giugno 2023. Il caso dell’abruzzese Divani.Store che grazie ad Extera è cresciuta del 400% tra internazionalizzazione e digitalizzazione. Attenzione particolare dedicata al territorio con l’apertura del primo negozio fisico a Corropoli, in provincia di Teramo. Nel 2021 le esportazioni italiane di beni hanno raggiunto la cifra record di 516 miliardi di euro con un incremento dell’export in valore del +18,2% rispetto l’anno precedente .

Quanto alla presenza di imprese a controllo italiano all’estero i dati si riferiscono al 2019, ma è ipotizzabile che nel biennio Covid non siano cambiati molto, per l’oggettiva maggiore difficoltà di effettuare o cancellare investimenti all’estero durante il periodo di lockdown.

Nel 2019 ben 24.765 controllate italiane erano presenti in 174 Paesi, impiegavano 1,6 milioni di addetti e fatturavano 567 miliardi di euro. Di queste, le imprese manifatturiere erano 6.916, impiegavano quasi 866 mila addetti con un turnaround di 247 miliardi . Non lontano dalla realtà, se si afferma che l’internazionalizzazione delle aziende italiane vale oltre mille miliardi di euro all’anno, somma tra l’export a quota 516 e giro d’affari delle controllate italiane all’estero con introiti per 567 miliardi.

Proprio le Pmi risultano essere un pilastro dei primati mondiali del Made in Italy. In particolare, le microimprese manifatturiere (con meno di 20 addetti) sono quasi 40 mila. Le microimprese e le piccole imprese del Made in Italy sono pienamente integrate in un più ampio sistema di medie, medio-grandi e grandi imprese molto efficienti e competitive. Tra i casi di successo c’è Divani.Store, azienda abruzzese che grazie alla società di consulenza digitale Extera ha saputo trasformare il passaggio generazionale in un’occasione di internazionalizzazione.

“Con Divani.Store – ha dichiarato Simon Marussi, CEO e fondatore di Extera – abbiamo avuto l’opportunità di dimostrare la nostra capacità di supportare un marchio italiano di alta qualità nella sua digital transformation. Siamo orgogliosi di essere stati scelti come partner di fiducia per il restyling e la creazione del nuovo e-commerce che rispecchiasse appieno l’eccellenza dei prodotti offerti. Abbiamo inoltre implementato – ha aggiunto Simon Marussi – strategie di digital marketing mirate, al fine di aumentare la visibilità online del marchio e la conversione degli utenti in clienti soddisfatti”.

I fratelli Loris e Davis Di Pancrazio sono i figli del fondatore di Alterego Divani e insieme hanno fondato Divani.Store, azienda parte del gruppo di famiglia.

“Divani.Store è una realtà nativa digitale – hanno dichiarato Loris e Davis Di Pancrazio – fondata nel novembre 2019, giusto pochi mesi prima che la pandemia congelasse il mondo. L’azienda parte da un prodotto profondamente artigianale, fatto a mano e solo con materiali di alta qualità, ma con un modello di business e mentalità imprenditoriale tutta orientata al digitale. Questo è stato reso possibile dall’incontro con Extera, grazie alla quale l’e-commerce di Divani.Store ha registrato un fatturato online complessivo di quasi 3 milioni di euro nel 2022, con un aumento del 400% rispetto all’anno precedente”.

Tra i maggiori investimenti di Divani.Store, oltre a quello fatto sul marchio, vi è il lancio del sito e-commerce pensato specificatamente per il mercato francese, uno dei più importanti in Europa. Extera ha supportato Divani.Store nella ridefinizione dell’esperienza di acquisto online per il cliente francese, amante dello stile e della qualità italiana, garantendo anche in questo mercato il necessario livello di assistenza pre e post acquisto.  Sempre seguendo questa filosofia, a luglio partirà lo shop online dedicato al mercato tedesco e ad inizio 2024 l’espansione proseguirà con il lancio di quello per il mercato spagnolo.

La sfida è quella di rendere palpabili concetti come Made in Italy, artigianalità ed eccellenza, pur rimanendo in una dimensione digitale, dove l’esperienza fisica è per definizione assente. Questo dimostra che il Made in Italy è talmente apprezzato e conosciuto all’estero che si può vendere anche online.

Particolare attenzione viene dedicata al territorio nel quale si è deciso di aprire comunque il primo negozio fisico. Il punto vendita si trova infatti a Corropoli, in provincia di Teramo.

L’apertura di questo negozio fisico è per Divani.Store prima di tutto un modo per rimanere in contatto con la sua comunità di riferimento e rinsaldare le proprie radici abruzzesi.

Extera è una digital agency specializzata in consulenza e sviluppo di soluzioni web per le aziende. Programmatori, designer, esperti di marketing e comunicazione che lavorano fianco a fianco con i clienti per risolvere le sfide più interessanti.

Da oltre 20 anni fornisce risposte a un mondo virtuale continuamente in cambiamento. Il suo compito è quello di centrare gli obiettivi di business online dei clienti, fornendo una consulenza completa su ogni aspetto del mondo del web, per raggiungere traguardi di successo.




VELANDIAMO e il mare diventa spettacolo

Più di 120 le imbarcazioni iscritte alla veleggiata del medio Adriatico

Pescara, 6 giugno 2023. La chiamano la Barcolana d’Abruzzo perché riesce a convogliare centinaia di vele e velisti che si ritrovano ogni anno in amicizia e passione, quella per il mare.

Quest’anno Velandiamo, la classica regata organizzata annualmente dal Circolo Velico La Scuffia di Pescara, compie 20 anni e cambia periodo: si svolge a giugno, precisamente sabato 10 e domenica 11, anziché come al solito a settembre, a chiusura della stagione estiva.

La manifestazione è stata presentata questa mattina nel Comune di Pescara, che la patrocina, alla presenza del sindaco Carlo Masci, dell’assessore allo sport Patrizia Martelli, del vicepresidente de La Scuffia Giancarlo Casuscelli, del consigliere comunale e socio del circolo velico Ivo Petrelli e di altri amici della vela. Due giorni di festa, che si svolgeranno all’interno del porto turistico Marina di Pescara, e di regate previste lungo il tratto di mare che va dal porto verso il confine con Montesilvano, ben visibili dalla spiaggia.

Giancarlo Casuscelli, vicepresidente del circolo La Scuffia: “Velandiamo è una festa della vela, punto di riferimento del medio Adriatico. L’obiettivo è di far divertire e far conoscere a tutti il mondo della vela. Possono partecipare imbarcazioni di tutti i tipi, e quest’anno saremo davvero tanti. La veleggiata è stata anticipata a giugno per dare spazio a settembre alla veleggiata Dannunziana che quest’anno farà parte del circuito della mitica Barcolana di Trieste. L’idea principale di Velandiamo è quella di allargare il bacino d’utenza delle veleggiate, solitamente limitato a barche performanti e composto da marinai esperti di tecniche di regata spostando l’attenzione verso una manifestazione velica che coinvolge il maggior numero di barche, dalle piccole derive fino agli yacht di oltre 15 metri, e il maggior numero di persone, quindi anche le famiglie con i bambini. Il desiderio è quello di offrire giornate di festa e di divertimento in mare, e poi a terra condividere cibo in buona compagnia, con giochi e premi per i più fortunati e le immancabili coppe per degli equipaggi che si sono distinti nella veleggiata.”

Patrizia Martelli, assessore allo sport: “È un momento di grande visibilità della vela e vorrei invitare tutta la popolazione a prenderne parte”.

Velandiamo è un evento velico nato nel 2004 da un’idea del Circolo velico La Scuffia di Pescara (che proprio quest’anno compie 30 anni) la cui mission è quella di stimolare nei giovani la passione per la vela e per il mare ed essere luogo di aggregazione per tutti gli appassionati del mondo nautico. La novità del 2023 è fissata a settembre e sarà la Go to Barcolana – La sfida Adriatica, un circuito di regate tra il Circolo Velico La Scuffia di Pescara, la Marina Dorica di Ancona, Circolo Velico Ravennate di Ravenna e la Società Velica Barcola e Grignano organizzatrice della storica regata Barcolana di Trieste.




PROGETTO ERASMUS l’Europa dei diritti umani

Aurora La Rosa vince la sfida tra studenti in Bulgaria

Sulmona, 6 giugno 2023. Continuano le attività del Progetto Erasmus+ L’Europa dei Diritti Umani dell’IIS Ovidio. Gli studenti coinvolti nel progetto sono appena rientrati dalla mobilità tenutasi a Belene (Bulgaria), dove hanno discusso di tolleranza e diversità religiosa, simulando arringhe sul tema da proporre alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. A vincere come miglior avvocato in difesa dello Stato Aurora La Rosa, della classe Erasmus francese 4I del liceo linguistico G. Vico.

«Questo risultato – spiega la professoressa Emanuela Cosentino, referente Progetti Internazionali del polo liceale sulmonese e del Dipartimento di lingua francese – conferma che la motivazione, l’esempio, il sostegno dei compagni di classe e della fantastica squadra europea e, non ultimi, il coraggio e la volontà di riuscire di Aurora e di tutto il gruppo sono le chiavi giuste per raggiungere ogni obiettivo».

Insieme alla Cosentino, seguono gli studenti nel progetto Erasmus+ le docenti Maria Orsola Boschiero e Cathy Petrucci.

La squadra sulmonese dell’IIS Ovidio, anche in questa occasione, è stata protagonista del progetto insieme a studenti portoghesi, bulgari, rumeni e francesi.

Oggetto di studio e di riflessione in questa occasione sono stati diritti umani ed in particolare la diversità e la tolleranza religiose. Tutti hanno realizzato delle presentazioni a tema e un lavoro di ricerca su personalità della propria nazione che sono state uccise o perseguitate a causa del loro credo religioso, cimentandosi poi nell’arringa simulata davanti alla Corte internazionale.

Gli ospiti hanno poi visitato luoghi simbolo della città di Belene e approfondito le storia dei campi di concentramento e del gulag di questo territorio. Per il polo liceale Ovidio un importante successo, ma per tutti anche e soprattutto una bellissima esperienza di condivisione e riflessione sul valore della diversità e della difesa dei diritti umani.




FABIO ALFINEO DI GABRIELE nuovo presidente

Rinnovi in consulta giovanile. Insieme al nuovo vicepresidente Federico Diodato e al

Nuovo segretario Tommaso Granata

Ortona, 6 giugno 2023. Il 31 maggio scorso, Fabio Alfineo di Gabriele, 24 anni, laureato in economia e informatica per l’impresa, è stato eletto nuovo Presidente della Consulta Giovanile di Ortona. Nomina a sua volta come suo Vicepresidente Federico Diodato, 25 anni, laureato in civiltà antiche e archeologia orientale. Insieme alle elezioni del Presidente vi sono susseguite le elezioni del Segretario che si sono concluse con la maggioranza dei voti nei confronti di Tommaso Granata, 24 anni, studente di informatica.

Il Neopresidente dichiara: “Ringrazio il consiglio della Consulta Giovanile di Ortona per la fiducia posta nei miei confronti, che ha portato alla mia elezione come Presidente.

Assieme agli altri componenti del neoeletto direttivo ci impegneremo a rappresentare l’assemblea di un organo che ormai ha già una sua storia di partecipazione attiva nella vita della città, che dura ormai da più di dieci anni. Continueremo con entusiasmo a proporre progetti, eventi e laboratori rivolti ai giovani e no, frutto del lavoro volontario che tutti membri svolgono con diligenza e regolarità.

Negli ultimi mesi abbiamo avuto tanti nuovi ingressi che hanno deciso di unirsi alla nostra realtà e ciò permesso di formare un numeroso gruppo unito e volenteroso di lavorare per valorizzare la città di Ortona.”

Il Neopresidente conclude rinnovando la proposta di unirsi alla Consulta Giovanile di Ortona a tutti i ragazzi tra i 15 e i 35 anni in modo da avvicinarsi alla vita cittadina in maniera attiva.




SCUOLA IN MOVIMENTO concluso il  progetto

Organizzato dal centro aquilano afferente all’ente nazionale di promozione culturale Unla (Unione Nazionale Lotta Analfabetismo) in collaborazione con gli istituti scolastici del comune dell’aquila.

L’Aquila, 6 giugno 2023. Presenti alla cerimonia ieri le famiglie degli alunni coinvolti con i loro insegnanti,  le associazioni Mano nella mano, Sanfilippo Fighters, che hanno finanziato il progetto, il presidente di Autismo Abruzzo onlus Dario Verzulli  e i dirigenti degli istituti coinvolti (Rodari, Patini, Carducci, Mazzini).

Il progetto nato nel 2015 con l’idea di offrire ad alunni diversamente abili, in particolare alunni contemplati dall’articolo 3 comma 3 della legge 104/92, occasioni per poter intraprendere percorsi legati al potenziamento del loro benessere psicofisico ha visto il coinvolgimento quest’anno di ben quattro istituti comprensivi – riferisce la responsabile del centro la professoressa Maria Teresa di Leo.

Attraverso  i corsi di acquaticità e di riabilitazione equestre con uscite settimanali in orario scolastico,  supportati dai docenti e da personale specializzato, tenendo conto delle reali esigenze di ogni singolo alunno abbiamo raggiunto ottimi risultati in termini di didattica esperienziale, inclusione e socializzazione, grazie anche all’impegno e alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti.

Un ringraziamento speciale va al Comune dell’Aquila e al settore trasporti AMA che ha garantito gli spostamenti da e per le strutture ospitanti (la piscina comunale e il centro ippico Saint Just di Paganica)  per tutta la durata del progetto.

Con la consegna degli attestati agli alunni delle singole scuole da parte dell’Assessore alle politiche sociali Emanuela Tursini e gli interventi dei vari rappresentanti delle associazioni del territorio  e dei dirigenti Marcello Masci e Antonio Lattanzi,  delegato regionale Unla si è conclusa la cerimonia con un ricco buffet offerto dalla proprietaria del centro ippico, la signora Daniela Romano. Con la consegna degli attestati agli alunni delle singole scuole da parte dell’Assessore alle politiche sociali Emanuela Tursini e gli interventi dei vari rappresentanti delle associazioni del territorio  e dei dirigenti Marcello Masci e Antonio Lattanzi,  delegato regionale Unla si è conclusa la cerimonia con un ricco buffet offerto dalla proprietaria del centro ippico, la signora Daniela Romano.




I 209 ANNI DELL’ARMA dei Carabinieri

Il presidente D’Angelo ed il comandante Di Vincenzo ai festeggiamenti

Teramo, 6 giugno 2023. Ieri mattina in piazza Martiri della Libertà a Teramo le celebrazioni per il 209° anniversario dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri, a cui hanno partecipato tutte le autorità civili, religiose e militari della provincia di Teramo.

“Punto di riferimento da oltre 209 anni per il popolo italiano e alla quale dobbiamo tutto il nostro riconoscimento – dichiara il presidente D’Angelo – per le donne e gli uomini che garantiscono i principi di libertà e di sicurezza sui nostri territori. Un pensiero in particolare ai caduti che si sono immolati a difesa della Costituzione”.

[Viva l’Arma dei Carabinieri!]




MAGLIANO FESTIVAL D’ESTATE un’esperienza musicale e cabarettistica straordinaria

Un epicentro vibrante di suoni, ritmi, emozioni e divertimento

Magliano dè Marsi, 6 giugno 2023. Gli eventi si svolgeranno presso lo Stadio Comunale Cav. Roberto Amiconi, offrendo la partecipazione di più artisti di caratura nazionale e internazionale, fra questi Francesco Cicchella e i Coma Cose.

Durante Magliano Festival d’Estate il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in un’atmosfera unica e coinvolgente, creata dalla magia della musica dal vivo.

“Obiettivo atteso dall’Amministrazione Comunale – spiega il Sindaco Pasqualino Di Cristofano – è quello di valorizzare il territorio, in un contesto nuovo e mai utilizzato in passato, che consenta di far conoscere, a chi interverrà, la ricchezza che offre il contesto in cui viviamo”.

L’evento è aperto a tutti, appassionati e non di musica, e offre un’occasione perfetta per unirsi e creare ricordi duraturi. “Siamo fiduciosi che Magliano Festival d’Estate diventerà un punto di riferimento per gli amanti della musica e un’occasione imperdibile per vivere un’esperienza unica nel suo genere” è il commento del Consigliere delegato alle Politiche Giovanili, Toselli Mirko.




IL SEME DELL ASCOLTO. Residenza Artistica Internazionale in Natura

Dal 20 al 26 agosto 2023

Tufillo, 6 giugno 2023. Artisti della scena (attori, danzatori, cantanti, musicisti, registi, drammaturghi) ed aspiranti tali, ma anche persone che lavorino in altri ambiti professionali dove sia necessario esprimersi attraverso il corpo e la voce per comunicare, insegnare, curare, allenare, ecc. possono, se interessati, partecipare a questa residenza.

Di cosa si tratta

Sette giorni di laboratorio immersi nella natura di quello che abbiamo chiamato “Bosco di Simurgh”, ricco di biodiversità vegetale e faunistica, nel cui cuore sorge la nuova sede del Teatro Simurgh. Dove Appena fuori Tufillo (CH), un piccolo borgo situato a 600 mt. slm, su uno sperone di roccia che domina la valle del fiume Trigno, un territorio di straordinaria bellezza tra i meno conosciuti d’Italia, coperto di boschi primari e borghi medievali che adornano queste colline appenniniche, nell’estremo sud dell’Abruzzo.

Perché qui

Nel linguaggio tecnico amministrativo questo territorio sarebbe definito “zona depressa” a causa dell’assenza di attività industriale, di coltivazioni intensive e soprattutto per una bassissima densità di abitanti per Kmq. Noi invece proprio per le suddette caratteristiche abbiamo scelto di realizzare qui un progetto multidisciplinare ed olistico maturato in più di trent’anni di ricerca e creazione dove il teatro è stato concepito innanzitutto come uno strumento di evoluzione interiore dell’individuo, di cui lo spettacolo (aldilà del tema trattato e del linguaggio scenico creato) diventa armonica conseguenza. Qualità della presenza dove la forma è sostanza di un reale processo cognitivo da condividere con lo spettatore.

Cosa faremo

Cercheremo, appunto, di piantare il seme dell’ascolto nella nostra presenza di artisti ed esseri umani. Attraverso una serie di esercizi radicati in discipline che, oltre al campo della formazione dell’attore/danzatore/cantante, abbracciano conoscenze appartenenti ad altre sfere quali l’antropologia, la filosofia, la biofilia e il misticismo, esploreremo le innumerevoli possibilità e modalità che il nostro corpo ha di ascoltare coscientemente. Il contenitore, nonché la fonte di ogni impressione fisica, psichica ed emotiva di tutto il lavoro sarà la natura che circonda la casa del teatro. Per questo molti esercizi e improvvisazioni tematiche saranno praticati direttamente nel bosco. Il canto, la poesia, la musica, le azioni, la danza, saranno nutriti dall’ascolto del bosco. Il bosco, con la sua armonia di suoni, colori e odori, diventa specchio e metafora della possibile armonia della nostra interiorità, del silenzio che vive nascosto dentro di noi, ma che al sentirlo si rivela l’unico linguaggio dell’amore verso l’umano e verso l’intero creato.

Così, ad esempio, recita l’ultima strofa del sonetto 23 di William Shakespeare: “Oh, imparate a leggere ciò che il silenzioso amore ha scritto: Udire con gli occhi appartiene al puro ingegno dell’amore.” Gli occhi dunque possono udire, così come può udire ogni altra parte del nostro corpo. Se ci si allena a tale capacità di ascolto è possibile creare in noi all’occorrenza uno spazio vuoto, libero da ogni scoria di giudizio, paura e aspettativa.

A cosa miriamo

Fare esperienza di quello spazio vuoto interiore, diventa quindi l’obbiettivo essenziale del lavoro. Lo spazio vuoto è il luogo del silenzio che apre la porta della coscienza. La coscienza riceve le impressioni del mondo esterno come nutrimento e apre la porta dell’immaginazione creativa. Questa a sua volta elabora immagini e idee che generano contenuti. Per trasmettere questi contenuti però l’artista scenico ha a disposizione solo il proprio corpo (di cui la voce è parte).

Se il corpo è stato ripulito da ogni scoria psichica ed emotiva, diventa un corpo essenziale, capace cioè di ascoltare in attenzione con ogni sua parte. Grazie a tale ascolto la forma artistica del contenuto si esprime nel corpo scenico e, così, il racconto prende vita.

Partecipanti

Artisti della scena (attori, danzatori, cantanti, musicisti, registi, drammaturghi) ed aspiranti tali, ma anche persone che lavorino in altri ambiti professionali dove sia necessario esprimersi attraverso il corpo e la voce per comunicare, insegnare, curare, allenare, ecc. possono, se interessati, partecipare a questa residenza.

Contributo

Il contributo per partecipante è di 300 euro, che comprende:

– Pago per il laboratorio (49 ore di lavoro effettivo).

– Alloggio nel centro storico del borgo di Tufillo.

– Vitto a pranzo (colazione e cena sono a carico del partecipante).

Logistica

Arrivo in giornata il 19/08/2023

Laboratorio dal 20/08 al 26/08

Partenza in giornata il 27/08/

Il laboratorio si svolgerà in una sala di lavoro della sede del Teatro Simurgh e all’aperto nel bosco che la circonda.

Gli orari di lavoro sono dalle 09:00 alle 12.00 e dalle 15:00 alle 19:00.

Tra il centro storico di Tufillo e il Bosco di Simurgh ci sono 10/15 minuti di passeggiata.

Il pranzo avrà luogo nel refettorio della casa/teatro la cui cucina sarà gestita in gruppo tenendo conto di eventuali diverse esigenze alimentari dei partecipanti. La colazione e la cena possono prepararsi nella cucina degli alloggi.

A Tufillo ci sono un alimentare e un ottimo forno che fa pane, pizze e dolci squisiti, con ingredienti locali di qualità. Iscrizione Il numero massimo di partecipanti ammessi è di dieci persone.




PULIFONDALI E PULISPIAGGE, la Fipsas raccoglie 175 quintali di rifiuti

Ventuno le località coinvolte in tutta Italia

Ortona, 6 giugno 2023. Una maxi-raccolta di rifiuti in ventuno località balneari d’Italia: questo il risultato di Pulifondali e Pulispiagge, l’iniziativa organizzata dalla Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e di diverse Direzioni della Rai, nonché con il sostegno di Suzuki. 175 quintali tra reti fantasma, plastiche, copertoni e materiali ferrosi sono riemersi dagli abissi grazie ai tesserati della Fipsas, che si è anche occupata – con l’aiuto di oltre duemila studenti – di ripulire gli arenili proprio all’inizio della stagione balneare.

“Numeri importanti – spiega il Prof. Ugo Claudio Matteoli, Presidente della Fipsas – che ci impongono di continuare su questa strada perché la salvaguardia dell’ambiente è una necessità impellente, non ha colori ed è necessaria da nord a sud. Oggi abbiamo dato il nostro contributo e ogni singolo rifiuto raccolto sarà correttamente riciclato grazie ai Comuni interessati. E questa è la soddisfazione più importante che potevamo toglierci. Speriamo che l’edizione 2024 possa vedere ancora più località coinvolte”.

Queste le località interessate dall’edizione 2023 di Pulifondali e Pulispiagge: Ancona, Arenzano (GE), Caorle (VE), Casamicciola Terme (NA), Castellammare del Golfo (TP), Catania, Catanzaro Lido, Crotone, Follonica (GR), La Spezia, Latina, Marina di Carrara (MS), Metaponto Lido (MT), Muggia (TS), Ortona (CH), Porto Corallo (SU), Rimini, Rocca San Giovanni (CH), Salerno, San Foca (LE) e Santa Marinella (RM).




PIETRO FERRARI PRESENTA le sue ultime opere

Il filosofo e scrittore al S.O.M.S. venerdì prossimo 9 giugno

Spoltore, 5 giugno 2023. Venerdì 9 giugno 2023, a partire dalle ore 18:30, si terrà presso il Teatro della Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) in Piazza D’Albenzio 1 nel centro storico di Spoltore (Pe), un dibattito pubblico con l’avvocato, filosofo e scrittore teramano  Pietro Ferrari che presenterà alcune tra le sue ultime pubblicazioni tra le quali: Epilogo, Cento di Questi Anni, Il Grido dell’Europa ,La Questione Monetaria, Fascismi, Non Possumus e La Lunga Marcia Nazionale e la mobilitazione degli abruzzesi.

Dialoga con l’autore il giornalista e politologo Cristiano Vignali. 

Pietro Ferrari, nato nel 1973 a Giulianova, è residente a Teramo, dove svolge la professione di avvocato. Ecco le sue opere più importanti: ha pubblicato nel 2002 “Le schegge invisibili” con la Controcorrente di Napoli; nel 2003 Il grido dell’Europa con Tabula Fati di Chieti, nel 2004 Autodafè dell’Occidente con Segno di Udine e Il canto del viandante con Menna di Avellino; 

Nel 2009, La rivoluzione contro il Medioevo con Solfanelli di Chieti e Cronache contemporanee con L’Arco e la Corte di Bari; nel 2014, Fascismi e la prima edizione di La questione monetaria, con Edizioni Radio Spada; nel 2015, la prima edizione di Non Possumus, ancora per i tipi delle Edizioni Radio Spada. Ha, inoltre, collaborato con il blog I Due Punti e con Il Fatto Teramano, Radio Spada, Agere Contra e per la rivista Ordine Futuro; nel 2021, ha pubblicato con YouCanPrint il romanzo ucronico in formato cartaceo Cento di questi anni; nel 2022, invece, ha pubblicato La Lunga Marcia Nazionale e la mobilitazione degli Abruzzesi. 

Ingresso gratuito.




IL TESORO DI RE MANFREDI su Macchemito

La nota sulla puntata odierna di Buongiorno Regione

Pescara, 5 giugno 2023. Una nuova puntata di Macchemito, format di Paolo Pacitti, è andata questa mattina in onda su Buongiorno Regione: le telecamere Rai di Sem Cipriani si sono concentrate, a Valle Castellana nel Teramano, sul tesoro di Re Manfredi e come ha spiegato lo scrittore abruzzese Peppe Millanta, era il figlio di Federico II e fu incoronato Re nel 1258.

Proseguì la lotta al papato accentrando le forze ghibelline di tutta la penisola, fu sconfitto ed ucciso nel 1266 nella Battaglia di Benevento dal francese Carlo I d’Angiò, chiamato dal Papa per scacciare gli scomodi Svevi e gli stessi nemici, per onorarlo, lo seppellirono sotto un cumulo di pietra e dopo alcuni mesi con l’avallo della Chiesa il suo corpo fu riesumato e disperso in un luogo sconosciuto in quanto scomunicato, e forse nello stesso Abruzzo dove ci sono tracce inaspettate.

“Tra i tanti retaggi lasciati dalle diverse dominazioni che si sono succedute nella nostra regione – spiega la dialettologa Daniela D’Alimonte – ve ne sono anche alcuni anche nel nostro dialetto, ad esempio, dall’antico francese charmée ossia “incantare, affabulare” deriva il termine abruzzese c’armand che è il ciarlatano, abile ad incantare chi ha di fronte per vendere la mercanzia ma è anche abruzzese lu charme  che è l’incantesimo”.

In Abruzzo, si racconta che, le spoglie del Re abbandonate lungo il fiume, forse quello che un tempo era il Verde, furono seppellite dagli abitanti del posto dagli abitanti del posto in un castello che secondo tradizione popolare venne costruito dallo stesso Manfredi Castel Manfrino, mentre il suo tesoro si nasconderebbe nelle vicine Gole del Salinello.

Tesoro portato lì proprio da lui e messo al riparo dietro un grande macigno a protezione del quale pose una fata vestita di bianco e molti sono stati gli avventurieri che hanno tentato l’impresa ma la fata punisce le persone avide spostando il macigno e facendole morire di stenti.

Si tratta di leggenda eppure nel 2021 proprio sul sentiero che porta a Castel Manfrino sono state ritrovate più di 300 monete databili tra il 1000 e 1200, un ritrovamento che rinnova la leggenda del Tesoro di Re Manfredi ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/280573701077348.

Alessandra Renzetti




PROSPETTIVE RURALI innovazione e sostenibilità

ADI Apicoltura protagonista

Tornareccio, 5 giugno 2023. ADI Apicoltura, un’attività di famiglia che si dedica alla produzione di miele di alta qualità, è orgogliosa di testimoniare il suo impegno continuo per l’innovazione e la sostenibilità nel settore tradizionale dell’apicoltura.

L’azienda è stata recentemente evidenziata come uno dei protagonisti delle eccellenze della rete rurale abruzzese, come riportato nell’articolo pubblicato da ANSA “Eccellenze rete rurale, l’abruzzese Adi tra i protagonisti” il 31 Maggio 2023 che riporta come ADI sia stata scelta per rappresentare l’Abruzzo in veste di esempio virtuoso.

L’apicoltura è un’attività millenaria, caratterizzata da tradizioni radicate e metodi consolidati. Tuttavia, ADI Apicoltura ha dimostrato che anche in un settore così tradizionale è possibile innovare e adottare pratiche sostenibili per promuovere la conservazione delle api e la produzione di miele di alta qualità.

Un aspetto distintivo di ADI Apicoltura è la sua natura di attività di famiglia. Fondata generazioni fa, l’azienda ha mantenuto intatte le tradizioni e i valori che caratterizzano l’apicoltura artigianale. La passione e la dedizione trasmesse di generazione in generazione hanno contribuito a creare un’azienda che mette la qualità e la sostenibilità al centro delle sue attività. Inoltre, ADI Apicoltura ha recentemente acquisito una macchina per la smielatura a freddo di ultima generazione. Questa tecnologia all’avanguardia consente di estrarre il miele dalle arnie senza sottoporlo ad alte temperature, preservando così le sue proprietà organolettiche e le sue caratteristiche nutrizionali. La smielatura a freddo rappresenta un ulteriore impegno di ADI Apicoltura per garantire un prodotto di alta qualità, nel pieno rispetto delle api e dell’ambiente.

“Per noi, l’apicoltura non è solo un’attività commerciale, ma una vera e propria vocazione familiare – afferma Andrea Iacovanelli – Siamo fieri della nostra eredità e siamo determinati a preservare l’ambiente naturale e le api che rendono possibile la produzione del nostro miele di qualità superiore. Attraverso l’innovazione e la sostenibilità, vogliamo ispirare altre aziende e promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza delle api per l’ecosistema”.

L’impegno di ADI Apicoltura per l’innovazione e la sostenibilità è stato riconosciuto dalla rete rurale abruzzese come un esempio di eccellenza nel settore. L’azienda continuerà a investire nella ricerca di metodi per migliorare e contribuire alla crescita sostenibile dell’apicoltura, con l’obiettivo di fornire ai consumatori un miele autentico, sano e di alta qualità.




FURTI VIRTUOSI al tempo                        

Chieti, 5 giugno 2023. L’Associazione culturale Sacro e Profano, martedì 6 giugno alle ore 16, al museo d’arte Barbella, dà l’avvio ad una serie di conferenze, da Furti virtuosi al tempo, dedicate alla storia artistica di Chieti dal tardo medio evo fino alle soglie dell’età contemporanea, curate da Marco Vaccaro, studioso di arte cittadina.

“Un racconto, dice la Presidente dell’associazione Giovina Tomassi, che indugia sugli episodi di vita di figure importanti ed anche di forestieri, meno noti ma altrettanto rilevanti, personaggi che hanno consegnato alla città nel corso dei secoli il patrimonio artistico esistente.”

In questo primo appuntamento si parlerà della Chieti di Giuseppe Toppi e i suoi protagonisti nel secondo ‘600 e delle tracce che hanno lasciato nel panorama storico e artistico della città.




AVVICENDAMENTO RETTORE ALLA D’ANNUNZIO. Liborio Stuppia subentra a Sergio Caputi

Auditorium del Rettorato – 6 giugno 2023 – ore 12:00

Chieti, 5 giugno 2023. L’intera Comunità accademica dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara si ritroverà martedì prossimo, 6 giugno, alle 12:00, preso l’Auditorium del Rettorato, per salutare e ringraziare il Rettore Sergio Caputi al termine del suo sessennio alla guida dell’Ateneo e per accogliere ed augurare buon lavoro al nuovo Rettore, Liborio Stuppia, che inizierà il suo mandato. 

L’iniziativa, coordinata dal Direttore Generale dell’Ateneo, dottor Giovanni Cucullo, in accordo con i due Rettori, vedrà riuniti Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, componenti degli Organi di controllo, i Presidenti delle Scuole e i Direttori dei Dipartimenti, i Presidenti del Corsi di Laurea, i rappresentanti dei vari organismi interni, gli studenti, i docenti, il personale-tecnico amministrativo ed i collaboratori dell’Università G. d’Annunzio.

È previsto l’intervento del Coro Uda Incanto, vincitore della Feluca d’Oro al concorso dei Cori Universitari di Urbino. Per poter consentire a tutti di seguire l’evento, è stato allestito anche il collegamento in diretta nell’Aula multimediale del Rettorato.

È la prima volta – sottolinea il Direttore Generale dell’Ateneo, Giovanni Cucullo – che una simile cerimonia si svolge qui alla “d’Annunzio”. Si tratta di una cerimonia semplice, informale ma significativa, che ho l’onore e la gioia di condividere, è stata possibile soprattutto grazie alla reciproca stima e la vicinanza che segnano i rapporti tra due grandi figure di spessore del nostro Ateneo quali sono il professor Caputi ed il professor Stuppia.

Siamo grati al Rettore Caputi – sottolinea il dottor Cucullo – per il grande ed appassionato impegno profuso in questi anni nei quali sono stati affrontati anche momenti molto difficili come quello della pandemia ma, nel contempo, sono stati raggiunti importanti traguardi che hanno visto l’Ateneo protagonista in un contesto nazionale ed internazionale grazie a rilevanti interventi in diversi settori. Siamo oggi serenamente convinti e fiduciosi – aggiunge il Direttore Generale dell’Ateneo – Che il nuovo Rettore, il professor Stuppia, saprà raccogliere quanto gli viene consegnato e sarà, a sua volta, protagonista nel tenere alto il nome della d’Annunzio, nel farla crescere ulteriormente nell’alta formazione e nella ricerca, nel farne un luogo prediletto dagli studenti, ne rafforzarlo quale punto di riferimento non solo per questo territorio, vincendo nuove sfide e raggiungendo traguardi sempre più prestigiosi.       




LE DONNE SCRIVONO al Ministro Nordio

La giustizia che manca alle vittime di femminicidio

Politicainsieme.com, 5 giugno 2023

Egregio Signor Ministro,

ci rivolgiamo a Lei che stimiamo e di cui ben conosciamo professionalità e senso di giustizia, al quale abbiamo riconosciuto il titolo di “Uomo Illuminato”, a Venezia presso la Fondazione dei Musei Civici nel 2017, per chiedere il Suo autorevole intervento in tema di violenza sulle donne / femminicidi e conseguenti decisioni della magistratura.

Sono incomprensibili , intollerabili e non fanno bene all’immagine della Giustizia Italiana molte decisioni della magistratura che in questi anni si sono susseguite nei confronti di assassini e criminali colpevoli di atti di violenza e femminicidi verso le donne, mettendo in discussione la cd “certezza della pena”.

L’ultimo episodio in ordine di tempo : la decisione della GIP che per l’uccisione di Giulia Tramontano ha escluso non solo la premeditazione ma anche la crudeltà. Abbiamo molto sofferto per questa decisione immaginando anche il dolore fisico del piccolo Thiago, un bambino di 7 mesi con cuore, braccia, gambe, a cui è stata preclusa la nascita.

Ci chiediamo quali siano i corretti parametri per valutare la sussistenza o meno della premeditazione e dell’aggravante della crudeltà. Ci chiediamo quanta distanza possa esserci, e perché, tra un giudizio umanamente istintivo e uno giuridicamente espresso, ci interessa saperlo, per capire se sono le norme o le interpretazioni delle norme a creare questo strappo.

La questione gravissima è che la Giustizia Italiana, pur con un equilibrato apparato normativo in tema di violenza verso le donne, si sta trasformando in una “Ingiustizia”: non ci sentiamo noi donne tutelate mentre i delinquenti, criminali, assassini restano impuniti e comunque sottoposti a condanne esigue.

Inoltre, non esistono comportamenti univoci per l’applicazione delle leggi stesse nei diversi tribunali italiani. Da tempo auspichiamo che si metta a punto un “Codice” contenente tutte le norme riferite alla violenza verso le donne per permettere adeguate e univoche applicazioni/interpretazioni delle leggi.

Le uniche reali condanne restano in capo alle vittime e ai loro familiari. Non basta raccomandare alle donne di non andare “all’ultimo incontro” incolpando ancora noi donne di responsabilità che in realtà non sono a noi imputabili.

La questione gravissima è la sfiducia che ormai aleggia nei confronti della magistratura non solo da parte di noi donne ma da parte degli italiani tutti, come si è visto e letto in TV, sulla stampa e sui social.

Il femminicidio di Giulia, di Paola Romano, poliziotta uccisa a Roma dall’uomo (e collega poliziotto) che non accettava la fine della loro relazione, di Monopoli, a opera di un uomo quasi novantenne, in danno della figlia poco più che cinquantenne, volontariamente falciata con l’auto sul viale di casa e abbandonata a terra a morire ed anche il caso di Mauro Favaro, detto Omar, che nel 2001 a Novi Ligure commise un duplice omicidio che sconvolse l’Italia per ferocia inaudita, scontata la pena (peraltro ridotta) si è sposato, ha avuto una figlia, ma ora starebbero emergendo, a suo carico, gravi violenze fisiche, sessuali e psicologiche agite in Piemonte contro entrambe, mentre in sede civile sarebbe stata dichiarata la sua idoneità genitoriale dimostrano l’inefficacia di un sistema inidoneo a prevenire le recidive e a cogliere le persistenze della malvagità.

Signor Ministro, Lei può ridare fiducia agli italiani e alle italiane, Lei può ridare giustizia alle donne uccise e alle loro famiglie, Lei può ristabilire una vera Giustizia in questo Paese, Lei può ristabilire la fiducia nei confronti della Giustizia.

Noi siamo al Suo fianco come siamo al fianco delle donne vittime di violenza.

Chiediamo un Suo autorevole intervento, un intervento del Governo a difesa di uno Stato di Diritto. Ora è necessario.

Ci rendiamo disponibili ad ogni e più ampia collaborazione possa essere utile.

Porgiamo i migliori saluti e Le auguriamo buon lavoro. Con stima ed apprezzamento.

Isa Maggi , Coordinatrice Nazionale Stati Generali delle Donne

Manuela Amadei, Ambassador delle Città delle Donne

Maria Lippiello, Stati Generali delle Donne Campania

Roberta Bortolucci, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Margherita Cogo, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Francesca Moraci, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Nicoletta Gentilini, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Laura Moschini, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Lucia Krasovec-Lucas, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Antonella Chiusole, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Amelia Laura Crucitti, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Maria Pia Rossignaud, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Luisa Cortese, Ambassador delle Città delle Donne

Rosaria Avisani,Ambassador delle Città delle Donne

Maria Grazia Colombari, Ambassador delle Città delle Donne

Nadia Palozza Natolli, Ambassador delle Città delle Donne

Elena Zennaro, Ambassador delle Città delle Donne

Loredana Longo, Ambassador delle Città delle Donne

Chiara Piscitelli,Ambassador delle Città delle Donne

Nadia Bragalini, Ambassador delle Città delle Donne

Raffaella Corti,Ambassador delle Città delle Donne

Tina Magenta, Ambassador delle Città delle Donne e della Panchina Rossa

(seguono le firme in fase di traccolta)

https://www.politicainsieme.com/le-donne-scrivono-al-ministro-nordio-sulla-giustizia-che-manca-alle-vittime-di-femminicidio/




CENTO POSTI PER LE AUTO dodici per le bici!

Al Presidio Sanitario Nord

Pescara, 5 giugno 2023. Non è la prima volta che mi capita di usufruire dei servizi del Presidio Sanitario Nord di Pescara. E anche per le altre mi è capitato di fare le stesse riflessioni. Arrivo in bici e non trovo posto per parcheggiare, se non cercandolo col lumicino. Alla fine, nascosta, in un angolino, ecco una rastrelliera: 4 posti. Mi guardo introno e vedo solo automobili. Questa volta ho fatto due conti.

Il Presidio si trova al n. 105 di Via Nazionale Adriatica Nord (ex Clinica Baiocchi): all’ingresso un grande piazzale, con circa 35 posti auto che con quelli che si mettono in mezzo fanno 50. Una rastrelliera per 4 bici, nascosta. All’interno, dietro un cancello che immette nell’area riservata al personale sanitario, ho contato altre 50 automobili, diverse poste anche una dietro l’altra, e in fondo, ma proprio dopo l’ultimo edificio, l’ultimo spigolo di muro, due rastrelliere per 8 posti.

Ho preso il righello e ho calcolato le aree: quella aperta al pubblico ha una superficie di quasi 1.050 mq, di cui il 50% è occupato da auto e l’altro dalla strada per entrare e uscire. La rastrelliera occuperà, ad esagerare, 5 mq! La stessa cosa, ovviamente, si può dire per l’interno. Qualche considerazione.

La parte interna, dedicata al personale che lavora lì, è occupata stabilmente da auto per tutto il turno lavorativo. Quella aperta al pubblico, invece, ha una dinamica legata all’erogazione del servizio. Mettersi qualche minuto ad osservare consente di notare che le tante auto che arrivano fanno il giro intorno a quelle parcheggiate al centro e se ne vanno. Se ne vanno, come sono venute, lungo le strade di prossimità della struttura sanitaria, a cercare parcheggio e ovviamente intasando le vie del circondario, creando spesso anche situazioni di criticità soprattutto per persone che comunque raggiungono il presidio con il bus e poi a piedi.

Ecco, o mi aspetterei che in un luogo come questo, che eroga servizi sanitari, si facesse anche qualche ragionamento sul piano della mobilità sostenibile. Alcuni suggerimenti:

perché non si mettono più rastrelliere per le bici in maniera evidente, chiara e inequivocabile, davanti la facciata dell’edificio?

bastano 5 rastrelliere modello Verona/Milano con aggancio telaio, della larghezza di 5 metri ciascuno, per 25 metri (c’è spazio), e si ha lo stesso numero di posti delle auto ma per le bici, togliendo verosimilmente 5/6 posti auto (il 10% dell’esistente);

perché non mettere qualche pannello motivazionale all’ingresso, e ovviamente in prossimità degli stalli, e incentivare l’utenza a usare la bici invece che l’auto per raggiungere il Presidio?

perché non rilanciare la comunicazione all’interno della struttura, con pubblicità tabellare ma anche con pieghevoli nelle sale di attesa?

perché non utilizzare questa opportunità per spiegare i vantaggi dell’uso della bici non solo in termini di mobilità sostenibile, ma anche sanitari, di salute e quindi di benessere?

perché non interagire con l’utenza con un sondaggio per capire le opinioni dei pazienti, e dei parenti, e magari chiedere suggerimenti per miglioramenti o integrazioni?

ma, soprattutto, perché per il personale non si procede ad una attività di ricognizione su usi e abitudini? Si fa con un questionario che rientra nelle mansioni di chi nell’azienda si occupa di mobilità sostenibile, e serve non solo per capire, ma soprattutto per svuotare i parcheggi delle auto e magari sostituirli con spazi bici e verde;

tutto questo poi si concretizza con un piano di spostamenti casa lavoro (PSCL), obbligatorio per l’azienda, che va presentato al Mobility Manager di area ogni anno;

insieme, quindi, azienda e Comune, possono mettere in pratica azioni virtuose con l’obiettivo di fare di questo luogo non più un garage all’aperto come oggi, ma uno spazio strategico di nuova mobilità, capace di rinnovare e contaminare anche il contesto viario circostante;

da questi si può trarre spunto per fare interventi analoghi in luoghi simili, come nel Presidio sanitario sud, dove lo spazio per le biciclette è uguale a ZERO.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




CAMPIONESSA REGIONALE di Salto Ostacoli 2023

L’Amministrazione Comunale si congratula con la giovanissima  Angelica Marini

Giulianova, 5 giugno 2023. Angelica Marini si è laureata Campionessa regionale Salto ad ostacoli, imponendosi in una tre giorni di gare con la sua pony  Bearna Rua Millrace. L’Amministrazione Comunale le esprime per questo le proprie congratulazioni, augurandole nuovi successi e grandi soddisfazioni.

L’amazzone del Circolo Ippico Giuliese, guidata dall’ istruttore Alessandro Romani,  ha ottenuto due vittorie ed un terzo posto, distanziando in classifica gli avversari  della categoria Lb80.

In virtù del risultato, la Fise Abruzzo l’ha convocata per rappresentare la regione nelle Ponyadi che si svolgeranno a fine luglio ad Arezzo.

Prossimo appuntamento per Angelica, il campionato Italiano Pony a Cattolica.




TEATRO AL FIABOSCO di Sant’Eufemia

 Con il Mi.Be per Storie e leggende del Fiabosco

Sant’Eufemia a Maiella, 5 giugno 2023. Mentre si attende il posizionamento delle nuovissime opere all’interno del percorso di Fiabosco di Sant’Eufemia, nell’Area Faunistica per Creature Fantastiche nel cuore del Parco Nazionale della Maiella prendono il via le attività: l’11 giugno 2023 dalle ore 11.00 alle 12.30, il Mi.Be di Pescara, il Liceo Artistico Musicale – Coreutico Misticoni Bellisario partecipa attraverso un primo momento rappresentativo con i ragazzi del progetto PON teatro 2022/23 con l’appuntamento dal titolo eloquente Storie e leggende del Fiabosco; è solo l’inizio, infatti ci saranno diversi altri momenti nel corso dell’anno.

Presso il Mi.Be di Pescara, il progetto Fiabosco Academy, che confluirà a breve nel Fiabosco con l’installazione delle opere, è stato possibile grazie all’impegno della Dirigente scolastica, la Professoressa Raffaella Cocco e ai docenti, i Professori Emiliano Faraone e Marco Piccozzi, che hanno seguito i ragazzi nella lavorazione della pietra sin dai primi passi.

L’intento di questo appuntamento è quello di coniugare la bellezza della scultura attraverso la realizzazione dei lavori delle diverse scuole coinvolte e i ragazzi che hanno partecipato al progetto Pon Teatro del Mibe: Fiabosco, possibile grazie al sindaco di Sant’Eufemia (Pe), Francesco Crivelli, al Parco Nazionale della Maiella e alla Scuola Macondo di Pescara ed al Direttore artistico ed ideatore Peppe Millanta, risulta essere un teatro a cielo aperto, un luogo magico dove si sposano le varie discipline.

A monte del progetto teatrale ci sono il regista Armando Fragassi responsabile del progetto Pon, coadiuvato dalla tutor, la Prof.ssa Valeria Donatelli: insieme hanno rielaborato alcune delle storie che trattano i temi individuati dalle varie performance scultoree e saranno rappresentate dagli allievi e le allieve del progetto Pon Teatro, presso lo spazio Fiabosco di S. Eufemia a Maiella. L’appuntamento è ad ingresso libero.

Il progetto Fiabosco sostenuto dal Comune di Sant’Eufemia, con tutte le attività realizzate, gode anche del Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale, del Patrocinio della Provincia di Pescara e della Provincia di Chieti; importante per il progetto è il grande sostegno di Addario Camillo Group di Lettomanoppello (PE), e SunCity Pescara, il tutto con la collaborazione del Comune di Lettomanoppello.




LA POESIA IN BILICO tra l’angoscia e la speranza

Il premio i grandi dialoghi presenta le poesie di anna manna

Spoleto, 5 giugno 2023. Il 2 luglio, alla Galleria “La Bottega dell’Arte” la poetessa ANNA MANNA presenterà il suo libro di poesia “QUESTA MATTINA (24.02.2022” edito da Tabula Fati, in occasione del PREMIO “I GRANDI DIALOGHI”, che in questa edizione è dedicato al tema “L’artista e il proprio tempo”.

“La Manna con quest’opera – ha scritto Lorenzo SPURIO su Culturalelite – s’inserisce in questa stagione dell’impegno, della denuncia, della partecipazione attiva dinanzi all’efferatezza dello scenario bellico nel cuore dell’Europa.”  Poesia attuale, poesia del delicatissimo momento storico, poesia per indagare tra i sentimenti del dolore e dello sbigottimento di fronte alla caduta dei sogni di civiltà del mondo contemporaneo, ma anche poesia della Speranza.

Così Anna Manna spiega il senso di questo suo ultimo impegno poetico: “Non è soltanto il mio libro……….è il Nostro Libro, è qualcuno che bussa alla porta per superare l’angoscia, per leggere insieme questo squilibrio storico che ci attanaglia, è quella voglia di sperare nascosta tra le inquietudini, è quella certezza che tutti insieme ce la faremo ancora. Ma è anche quell’attimo di smarrimento, quella perdita di equilibrio che cerca ancora la corda per salvarsi dal naufragio, che si aggrappa ai profumi, che cerca quel Suono nascosto di una Melodia che ci doni di nuovo il futuro. In fondo il sorriso che affiora sulle labbra vorrebbe trovare, esprimere una gran voglia di ridere, scherzare, rinvenire le redini della vita serena. Ma subito si ripiega sulla consapevolezza perché nel mondo, oggi, adesso, questa mattina NON È ANCORA PRIMAVERA!”.

Una mattina in bilico tra ieri e domani. Il presente che si interroga, guarda indietro, spinge in avanti. Una mattina da combattere, una mattina per morire, una mattina per risorgere. In copertina è riportata una pregevole opera dell’artista ANTONIO FIORE dal titolo Guerre stellari Ufagrà, un acrilico su tela delle dimensioni di cm. 150 x 100.

L’attualità del libro, pubblicato da Tabula Fati a febbraio, riunirà a Spoleto relatori di alto profilo: la scrittrice LILIANA BIONDI, docente di critica letteraria all’Università dell’Aquila, la poetessa ANNA MARIA GIANCARLI, presenza di spicco in Italia per la poesia e per le iniziative di poesia multimediale ed elettronica, MARIO NARDUCCI, poeta scrittore giornalista, fondatore e direttore della rivista di cultura Novantanove.

Condurrà l’incontro il poeta SANDRO COSTANZI, notissimo nella sua Spoleto dove guida i “Poeti di raggio di maggio”. La padrona di casa, KATY LAUDICINA, accoglierà gli ospiti nella moderna, bellissima Galleria nel centralissimo Corso Mazzini.

Ospite d’onore sarà il giornalista di fama internazionale GOFFREDO PALMERINI, messaggero d’impegno e volontà per un mondo migliore. Sarà anzi questa l’occasione per portare a Spoleto, culla di scambi e confronti culturali soprattutto durante il FESTIVAL DEI DUE MONDI, la sua ultima opera di successo “Il mondo che va”, One Group Edizioni, presentato anche a Roma, alla Sapienza, lo scorso dicembre. Ci sarà inoltre la testimonianza poetica della critica DANIELA FABRIZI, con la quale Anna Manna ha scritto altri libri di poesia.

La presentazione si svolge nell’ambito del PREMIO I GRANDI DIALOGHI, che nel corso del 2023 tratta la tematica L’ARTISTA ED IL PROPRIO TEMPO. A luglio, a Spoleto, si premieranno due nuove sezioni: CRITICA LETTERARIA e GENIUS LOCI. I nomi dei due premiati saranno resi noti poco prima dell’evento.

Un incontro culturale, dunque, che mira a fotografare e sollecitare il Dialogo tra il mondo dell’Arte e il mondo che ci circonda, nel rispetto della tradizione artistica e nella diffusione dei nuovi talenti. Ciò nella consapevolezza che l’Italia ha un patrimonio culturale prestigioso e puo’ vantarsi, rispetto a tutto il mondo, di personaggi del mondo letterario del passato e nell’attualità, di grande importanza.

Lo scenario magnifico del paesaggio culturale di Spoleto e le proposte della nuova edizione del FESTIVAL DEI DUE MONDI saranno il palcoscenico migliore per il PREMIO “I GRANDI DIALOGHI” e per i suoi eventi culturali. Una vacanza a Spoleto diventa veramente una vacanza intelligente.

Alessandro Clementi

Responsabile Comunicazione del Premio “I Grandi Dialoghi”




SUCCESSO per il Pic-Park

L’ Amministrazione Comunale si complimenta con il quartiere Annunziata

Giulianova, 4 giugno 2023. Grande successo di pubblico, ieri, per la prima edizione di Pic-Park, l’iniziativa organizzata dall’ Associazione Quartiere Annunziata con il Patrocinio della Città di Giulianova.

Il parco Annunziata è stato pacificamente invaso da decine di persone, ragazzi, anziani, famiglie, che hanno risposto con entusiasmo alla proposta dell’associazione e trascorso un pomeriggio in amicizia, allietati dalla musica del gruppo Panorama e dal dj Roberto Battaglia.




ABRUZZO IN BICI: finita l’ora dell’armocromia

Adesso è tempo di strategia

Pescara, 4 giugno 2023. L’Abruzzo si è tinto di rosa: merito del Giroditalia che, meno di un mese fa, ha colorato le strade ciclabili e non della costa e quelle dell’Appennino, fino a Campo Imperatore. Regina incontrastata di questa armocromia di primavera del nostro territorio è stata la bicicletta: la più in vista quella da corsa, ma anche di tutti gli altri usi, nell’immediato intorno delle strade lungo le quali la competizione si è svolta.

E adesso?

Adesso che abbiamo voluto la bicicletta, bisogna pedalare, soprattutto per stare in equilibrio, come diceva lo scienziato della relatività. E come si pedala in Abruzzo, soprattutto nella giornata mondiale della bicicletta?

Due sono gli scenari che si prospettano ad una prima analisi: il cicloturismo, o i cicloturismi, e il ciclismo urbano. Nell’accezione comune, e soprattutto nel mondo della comunicazione, prevale indubbiamente il primo, soprattutto quando sopraggiunge la bella stagione, e tutte le analisi, le valutazioni, le prospettive, gli scenari, si incardinano su questo modello, sulla gita fuori porta, sulla escursione, sullo svago e sul divertimento. Grandi numeri sulla resa economica e grandi proiezioni su futuro del settore e del suo peso sul PIL: in Svizzera la vendita delle mountain bike ha superato gli sci, e dal punto di vista del cambiamento climatico (gli impianti, la neve artificiale) questo dovrebbe far riflettere (la bici salverà il mondo?). Nella nostra Regione, proprio in questi giorni, le bici girano a mille lungo la costa: dalla Bici-Pattinata Adriatica del 2 giugno di FIAB e WWF (e tanti altri), doppia staffetta tra San Benedetto del Tronto e Pescara con arrivo a Pineto, giunta alla sua XII edizione, alla Ciclo-Pattinata dei Trabocchi del 3 giungo (FIAB), all’interno di Art-Bike&Run+Wine (Legambiente e altri), con tutto il suo ciclo-programma, lungo la Via Verde della Costa de Trabocchi. Ma mentre da San Salvo a Ortona i tratti di pista ciclabile coinvolti non attraversano nessun paese costiero, da Pescara a Martinsicuro tutto si svolge all’interno dei centri abitati, e ciò comporta una grande diversità dal punto di vista della disponibilità dei servizi e quindi dell’economia turistica, su cui bisognerebbe riflettere.

Questo lungo la costa, pianeggiante. E all’interno, con valli, colline e montagne? Il fenomeno cicloturistico, pur essendo in sordina, meno di massa (per ovvie ragioni di fatica, compensata dall’e-bike) cresce: nascono percorsi (come la Ciclovidia e le sorelle Ciclovie dell’acqua dell’area Peligna di FIAB Bicincontriamoci di Sulmona, oppure la Linea Gustav dell’Alto Sangro) e nascono opportunità, di conoscenza del territorio e di crescita economica.

Poi c’è il contesto urbano, dove i numeri delle bici sarebbero di gran lunga più importanti, di cui si parla meno ma che incidono di gran lunga di più su alcuni aspetti di rilievo, come della pianificazione della mobilità e dell’impatto ambientale. Contesto, quello cittadino, dove sembra non si riesca a cogliere lo stesso entusiasmo, lo stesso slancio, soprattutto in termini di investimenti e di strategie, di quello turistico. Tutte le grandi città abruzzesi, a volte conurbazioni costiere, non brillano come risultati: nonostante le bandiere dei Comuni-Ciclabili attribuite da FIAB ai Comuni più talentuosi, specie lungo la costa, i bike smile, il punteggio della valutazione per capirci, fatica a salire (tranne alcuni casi ancora troppo isolati ma che si spera facciano da traino agli altri).

In tutta questa storia manca un pezzo importante. Infatti se all’inizio la Biciclettata Adriatica è nata per promuovere il tratto costiero della Ciclovia Adriatica, ormai quasi completa, oggi le richieste si orientano verso una migliore pianificazione della mobilità ciclistica regionale, urbana e extraurbana, con la redazione e l’approvazione, da parte della Regione Abruzzo, del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, reso obbligatorio dalla Legge 2/2018 e da predisporre entro un anno dalla pubblicazione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica dello scorso ottobre.

Entro pochi mesi, quindi, la Regione Abruzzo dovrebbe aver redatto il proprio piano, come anche previsto dalla propria Legge Regionale n. 8 del 25/3/2013, in cui l’art. 1, tenendo conto delle norme nazionali di riferimento, prevede che venga redatto il PRMC: “allo scopo di perseguire, attraverso la creazione di una rete ciclabile regionale, obiettivi di intermodalità e di migliore fruizione del territorio e di garantire lo sviluppo in sicurezza dell’uso della bicicletta sia in ambito urbano che extraurbano”.

A tal fine: “la Regione promuove la realizzazione ed il completamento di percorsi ciclabili e ciclopedonali nonché la realizzazione degli interventi finalizzati alla coesistenza dell’utenza motorizzata e non motorizzata attraverso politiche di moderazione del traffico”.

Ecco: dal 2013 si attende che tutto ciò accada, sia per il cicloturismo che per il ciclismo urbano.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




SOLIDARIETÀ ALLA SEA EYE 4 sotto sequestro a Ortona

Ortona, 4 giugno 2023. La nave ONG Sea-Eye 4, attraccata a Ortona, è stata posta sotto sequestro amministrativo di 20 giorni in ottemperanza al decreto Piantedosi.

La motivazione?

Dopo aver soccorso e salvato dal mare 17 migranti, nel corso della navigazione verso Ortona (meta molto distante dai luoghi di salvataggio, secondo la criminale strategia del Viminale), ha soccorso ulteriori 32 donne e uomini in difficoltà.

Questo Governo criminalizza e punisce chi salva vite. Esprimiamo solidarietà all’equipaggio della Sea-Eye.

Non è certo in questo modo che si fermeranno le morti in mare, perché pensare di arrestare fenomeni migratori di portata storica con un fermo amministrativo è come tentare di svuotare il mare col cucchiaio.

Chiediamo al Governo di assumersi le sue responsabilità, di porre fine a questo trattamento vessatorio nei confronti di coloro che salvano vite umane e di concentrarsi su soluzioni alle sfide migratorie che affrontiamo come società, che siano sostenibili, non lesive dei diritti umani e che apportino un valore aggiunto alla vita di chi arriva e delle comunità che accolgono.

Comunità come quella di Ortona che vogliamo invece ringraziare, perché fin dal primo sbarco ha dimostrato umanità e grande organizzazione; in particolare ringraziamo il consigliere comunale Riccardo Di Deo, dei Giovani Democratici.

Claudio Mastrangelo, Direzione nazionale Pd e Segretario regionale Gd Abruzzo

Saverio Gileno, Coordinatore della segreteria Gd Abruzzo




ALEXANDRE DUMAS CHIUDE la Primavera dei Libri

Sabato 10 giugno a Bugnara quinto e ultimo appuntamento della rassegna Primavera dei Libri 2023 organizzata dal Centro studi e ricerche Nino Ruscitti.

Bugnara, 4 giugno 2023.

Il libro Viaggio in Abruzzo di Alexandre Dumas (collana Comete-Scie d’Abruzzo), quinto e ultimo appuntamento della rassegna Primavera dei libri 2023 del Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti, sarà presentato a Bugnara (L’Aquila) il 10 giugno 2023, alle 17.30, nei locali del Centro Congressi in piazza Annibale de Gasparis. L’evento vedrà la partecipazione di Tommaso Paolini, già professore di Economia del turismo, dell’editore Mario Ianieri e del curatore della Collana Peppe Millanta. Gli interventi saranno introdotti dal presidente del Centro studi Matteo Servilio e dal sindaco di Bugnara Domenico Taglieri.

«Sarà l’occasione – afferma il Presidente del Centro Studi – per riflettere sul ruolo che la letteratura può assumere nella valorizzazione di un territorio. Il prosciugamento del Fucino, terzo lago d’Italia per estensione dopo il Garda e il Maggiore, fu un’impresa di tale grandezza da richiamare curiosi da ogni parte del mondo. È difficile immaginare il profondo cambiamento economico, paesaggistico, culturale e più in generale antropologico che ha affrontato il territorio marsicano con il prosciugamento del lago. Tutta questa meraviglia ci viene presentata dallo sguardo di Alexandre Dumas, tra gli autori più noti e influenti della letteratura». 

Dumas visiterà la Valle del Liri, Avezzano, Pescina, Collarmele, Alba Fucens per raccontare queste terre con uno sguardo che non dimentica le suggestioni classiche e la magnificenza dell’antica Roma.

Comete-Scie d’Abruzzo è un ampio progetto editoriale che raccoglie i racconti di grandi personaggi che hanno attraversato l’Abruzzo. Itinerari che invitano i lettori a mettersi a loro volta in cammino sugli stessi sentieri, oggi, con gli occhi del passato. Le 12 uscite di questa prima serie cercano di abbracciare un ventaglio ampio sia come periodo storico, sia come personaggi che parlano in prima persona: da Edward Lear a Maud Howe, da Ferdinand Gregorovius ad Anne MacDonell; e ancora, Ugo Ojetti ed Alberto Savinio, Uys Krige ma anche Primo Levi.

Il progetto si avvale della collaborazione dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara. Gli itinerari sono stati curati da Serena D’Orazio, progetto grafico e disegni da Luca Di Francescantonio, impaginazione da Federica Di Pasquale, lavoro di redazione da Cecilia Di Paolo.

Piano dell’opera:

Collana “Comete. Scie d’Abruzzo” diretta da Peppe Millanta

1. Alexandre Dumas Viaggio nel Fucino

Il viaggio audace di uno degli scrittori più importanti di sempre, sulle tracce del prosciugamento del Fucino.

2. Ugo Ojetti Una settimana in Abruzzo

Giornalista e appassionato d’arte, una serie di articoli che parlano degli antichi mestieri d’Abruzzo e delle sue nascoste bellezze artistiche.

3. Ferdinand Gregorovius Passeggiate per l’Abruzzo

Uno dei massimi storici di sempre, in Abruzzo sulle tracce di Corradino e della battaglia di Tagliacozzo.

4. Maud Howe Diario di una viaggiatrice

Alla scoperta della Valle del Sagittario grazie all’inaugurazione della ferrovia a fine ’800.

5. Estella Canziani Attraverso gli Appennini

Un viaggio alla scoperta di riti e antiche tradizioni d’Abruzzo compiuto da due donne pionieristiche.

6. Alberto Savinio Dico a te, Clio

Uno degli scrittori più importanti del ’900, in viaggio in Abruzzo tra il sacro e il profano.

7. Edward Lear Escursioni illustrate negli Abruzzi

Il visionario scrittore inglese, innamorato dell’Abruzzo, in un viaggio che lo porterà a scoprire i suoi luoghi più inaspettati.

8. Giovanni Cena Visioni d’Abruzzo

L’indagine e l’occhio di un poeta sulle condizioni di vita nella Marsica.

9. Anne MacDonell Negli Abruzzi

L’Abruzzo raccontato con la delicatezza femminile e lo sguardo senza pregiudizi di una donna innamorata dell’Abruzzo.

10. Serafino Razzi Viaggi in Abruzzo

La cronaca di un frate nell’Abruzzo del ’500, attraverso monasteri e religione.

11. Uys Krige Libertà sulla Maiella

La fuga durante la Seconda guerra mondiale dello scrittore sudafricano, attraverso scorci Maiella e umanità unici.

12. Primo Levi Abruzzo forte e gentile

Il libro dove nacque “l’Abruzzo forte e gentile”, la formula più riuscita per raccontare un’intera regione.

Ogni quattro numeri un’uscita extra a cura di Daniela D’Alimonte




DISSESTO IDROGEOLOGICO di Chieti

Interpellanza. Inutile la passerella di Marsilio, dalla Regione serve un impegno concreto. Attivi la compartecipazione alle risorse del FESR Abruzzo 2021/27

L’Aquila, 4 giugno 2023. “Il dissesto idrogeologico di Chieti non può diventare occasione per l’ennesima passerella di Marsilio. Al capoluogo e a tutti gli altri fronti interessati da questo fenomeno serve un sostegno immediato e concreto da parte della Regione, non promesse impossibili da mantenere come quelle fatte dal presidente all’Amministrazione comunale tre giorni fa. Le vie da percorrere sono diverse, prima fra tutte quella di assicurare subito la compartecipazione della Regione all’Obiettivo specifico 2.4 del FESR Abruzzo 2021/2027, che contempla l’intervento e, soprattutto, consente di sbloccare anche le risorse UE, al fine di agire, con urgenza, alla messa in sicurezza di quel territorio, nonché degli altri fronti vulnerabili regionali.

Chiediamo all’Esecutivo se ha contemplato questa fra le risposte da dare e, qualora non lo abbia fatto, come temiamo, quando e come ha intenzione di agire. A parte le chiacchiere di circostanza, la Regione potrebbe percorrere due binari: svegliarsi dall’inerzia che regna nella programmazione europea e che ci vede fra le peggiori performance italiane per la spesa e magari anche farsi promotrice con il Governo nazionale di iniziative che consentano al Comune di attingere a ulteriori fonti di finanziamento, sia per le opere e sia per i ristori ai cittadini che hanno dovuto lasciare le proprie case”, questa la proposta del capogruppo PD Silvio Paolucci contenuta in un’interpellanza che sarà depositata nei prossimi giorni.

“Bisogna agire preventivamente, ma bisogna sapere cosa fare e come farlo – aggiunge Paolucci – Bene ha fatto l’Amministrazione comunale teatina a stabilire che il dissesto idrogeologico è materia tanto importante da non poter stare in secondo piano, ma il Comune da solo non ce la può fare, considerato anche il dissesto economico e finanziario a cui sta andando incontro a causa del pessimo governo della precedente amministrazione della destra. Ma perché Chieti abbia risposte bisogna conoscere la materia e la visita di Marsilio è stata invece accompagnata dalle parole di chi non aveva studiato il dossier.

Proprio nel FESR Abruzzo 2021/2027, c’è una parte dedicata al processo di adattamento ai cambiamenti climatici e alla prevenzione dei rischi di catastrofe e resilienza e prevede risorse per 142,75 Milioni di euro, di cui 60 sono destinati alla difesa del suolo e 20 alla messa in sicurezza di dighe. Sono fondi che possono essere programmati, ma che di fatto sono congelati dalla mancanza di iniziativa del centrodestra. Alla luce di tutto questo diventa ancora più importante mettere nero su bianco volontà, progetti e interventi. A Marsilio un modesto suggerimento: studi i dossier prima di recarsi nei luoghi. Si può girare in lungo e largo l’Abruzzo usando parole di circostanza, oppure scegliere di muoversi in modo circostanziato. Sembra un gioco di parole, ma governare è cosa diversa da improvvisare e per gli abruzzesi la differenza è notevole”.

Silvio Paolucci

Capogruppo  Consiliare  del Partito Democratico

Consiglio Regionale dell’ Abruzzo




DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO e futuro dell’istruzione

La provincia di Chieti potrà perdere una decina di istituzioni scolastiche in dieci anni

Chieti, 4 giugno 2023. Il Ministero dell’Istruzione (e del Merito) si avvia a ridurre il numero dei dirigenti scolastici nella nostra regione. La decisione è stata annunciata dal ministro in occasione della Conferenza Unificata del 24 maggio scorso chiamata ad esprimere il suo parere sulla bozza di decreto, ma conclusasi con un mancato accordo. Prendiamo atto che la regione Abruzzo, così come la regione Sardegna, hanno annunciato opposizione ai provvedimenti governativi di riduzione eccessiva ed ingiustificata del numero di scuole, schierandosi contro il dimensionamento scolastico del Governo le altre quattro regioni (Puglia, Emilia-Romagna Campania e Toscana) che hanno fatto ricorso alla Corte costituzionale (potrebbe pronunciarsi entro il mese di dicembre).

Il solco tracciato dalla legge di Bilancio 2022, infatti, aveva sancito la riduzione del numero minimo di alunni da 600 a 500 per l’assegnazione alla scuola di DS e DSGA, estendendo tale riduzione anche per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24. Come FLC CGIL, avevamo attenzionato favorevolmente la decisione assunta dal precedente governo che, grazie a quanto previsto dal PNRR al punto 3.1 circa la Riforma dell’organizzazione del sistema scolastico, consentiva la riduzione del numero degli alunni per classe e poteva rappresentare finalmente una attenta e giusta riprogrammazione della presenza nei territori delle scuole, a partire dalle aree interne.

Invece, la decisione assunta dal Governo Meloni con l’adozione del provvedimento sopra citato e inserita nella legge di stabilità per il 2023 (legge 197/2022), ci preoccupa fortemente. Essa va nella direzione opposta. Modificato il decreto-legge 98 del 2011 si stabilisce che, al fine di riorganizzare il sistema scolastico il ministero può decidere di procedere nella riorganizzazione della rete scolastica anche in caso di mancato accordo con le regioni. Invece di applicare quanto previsto in merito nel PNRR, questo governo a pochi mesi dall’insediamento si è affrettato ad approvare una legge di Bilancio 2023 che peggiora le cose e che ridurrà in pochi anni il numero degli oltre 8000 istituti su tutto il territorio nazionale a circa 7000.

La previsione è inserita nei nuovi commi (5-quater e 5-quinquies) dell’art. 19 del DL 98/2011: in caso di mancato accordo con le regioni entro il 31 maggio, è il ministro a decidere entro il 30 giugno l’attribuzione del numero dei dirigenti scolastici, effettuata sulla base di un coefficiente (rapporto alunni/scuole della regione) non inferiore a 900 e non superiore a 1000. Tutto questo significa la riduzione della dotazione organica dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi, secondo la bozza di decreto discussa e non approvata: in Abruzzo il numero dei presidi scenderebbe (da 190) a 174 in 3 anni, con conseguente riorganizzazione degli istituti scolastici.

Noi come FLC e come CGIL Chieti, riteniamo si debba ripartire dal numero di DS per provincia applicando i parametri definiti dal regolamento sul dimensionamento DPR 233/1998. Nella provincia di Chieti il numero medio di alunni per istituzione scolastica è attualmente di circa 840 in considerazione dei circa 47850 iscritti nelle 57 scuole statali (già ridotte a 56 per l’accorpamento di 2 istituti nel distretto 015 ortonese).

Se lo stesso comma 5-quinquies non intervenisse a garantire una riduzione graduale con correttivi e compensazioni interregionali per i primi 7 anni, il cinico meccanismo del parametro (oltre 950 alunni in media per istituzione abruzzese) agirebbe già dal 2024/25 per dimensionare da subito a 50 il numero delle scuole della provincia, mentre è probabile che si attenderà il 2030 per avere questa drastica riduzione delle istituzioni scolastiche: in ogni caso una vera riorganizzazione peggiorativa.

Le iscrizioni per l’A.S.2023/24 certificano che la popolazione scolastica Chietina diminuisce di 690 alunni dal prossimo 1° settembre. Il dato è una conseguenza attesa del cosiddetto inverno demografico registrato negli ultimi anni: nel nostro territorio nascevano oltre 9 bambini al giorno della cosiddetta Generazione Z (nel periodo 1997 – 2012 mediamente 3200 nati/anno), mentre sono appena 7 al giorno i nuovi nati della Generazione Alpha (nel periodo 2012 – 2023 circa 2500 nati/anno).

Come FLC CGIL Chieti, abbiamo svolto assemblee nei mesi di marzo e aprile, raccogliendo malumori e contrarietà avverso questa politica dei tagli che penalizza la scuola pubblica e lede l’interesse dei cittadini. La CGIL Chieti e la FLC Chieti sono fortemente preoccupati per tutto quello che sta avvenendo nell’indifferenza generale senza un reale confronto con le parti mentre si modifica profondamente il concetto di scuola pubblica e diritto allo studio.

Al Congresso Nazionale della FLC è stata proprio la FLC Abruzzo Molise a proporre la mozione per abbassare congruamente a 400/600 il parametro del numero medio di alunni in base alle caratteristiche dei territori. Occorre agire subito con politiche che siano in grado di garantire ai giovani e ai migranti condizioni economiche e sociali tali da rendere il territorio abruzzese e Teatino attrattivo per le famiglie. Certo, se pensiamo che nelle aree interne della provincia ad oggi diminuiscono i servizi di trasporto pubblico, di sanità e cura, di opportunità di lavoro e abbastanza scuole con tempo pieno e prolungato, è miope pensare che i giovani costruiscano in quelle aree il proprio futuro. Chi governa dovrebbe preoccuparsi di questa situazione.

Il sistema scolastico della provincia di Chieti, ad esempio, è destinato a perdere dai 700 ai 900 alunni all’anno almeno fino al 2031/32, quando i ragazzi e le ragazze che abiteranno i nostri plessi scolastici saranno appena 41000 (erano oltre 50000 prima del Covid): in termini di popolazione scolastica si perde l’equivalente di una scuola ogni anno anche senza agitare parametri ministeriali più o meno severi! Le speranze di una possibile ripresa della popolazione scolastica, in questo quadro guidato da chiare tendenze demografiche, ma soprattutto da politiche totalmente sbagliate, potranno concretizzarsi non prima di una dozzina di anni. In un momento nel quale istruzione e formazione dovrebbero rivelarsi i temi sui quali investire di più, ci si trova di fronte ad una decisione che colpisce ancora una volta le aree più deboli del paese.

La presenza di un dirigente non è un fatto accessorio soprattutto nelle aree interne dove, a causa dello spopolamento, le scuole hanno classi e pluriclassi poco numerose, ma presidio essenziale per il diritto all’istruzione. La FLC e la CGIL Chieti auspicano che il governo torni indietro su una decisione che colpisce la scuola pubblica in quei territori già in difficoltà per la mancanza di altri punti di riferimento sociali e culturali. Così come è indispensabile che sull’istruzione come sulla sanità e altri diritti fondamentali delle persone, si operi per evitare l’ulteriore peggioramento che potrebbe derivare dalla discussione sull’ulteriore riorganizzazione dell’autonomia differenziata. Tale scelta creerebbe differenza tra territori e tra Comuni spingendo ancor di più i nostri giovani a intraprendere scelte di vita lontano dall’Abruzzo e dal Chietino.

Per questo la FLC e la CGIL Chieti continueranno nelle iniziative territoriali, chiedendo anche alle istituzioni locali e regionali di prendere iniziative in difesa dei cittadini e dei diritti fondamentali della persona, far sentire la propria voce a livello di conferenza stato regioni e difendere il proprio territorio. Sosterremo inoltre, le mobilitazioni nazionali contro le azioni di un governo che non investe nell’istruzione pubblica di qualità, non si preoccupa di garantire una rete di trasposto pubblico adeguata, non offre alcuna garanzia per una vera tutela della salute del cittadino. Occorre ripensare il modello di società e di fare politica nell’interesse dei cittadini, da troppi anni chi governa, vede in tutto quello che è pubblico, un problema e non una opportunità.

Francesco Spina, Segretario Generale CDLT Chieti

Antonio Lagatta, Segretario Generale FLC Chieti




IL PRESIDENTE SI ACCORDA per tre milioni

Ma l’avvocatura aveva chiesto 1 miliardo di euro

Bussi, 4 giugno 2023. Il presidente della provincia di Pescara De Martinis annuncia trionfante di aver ottenuto 3 milioni di euro da Edison come risarcimento per un inquinamento industriale a Bussi che interessa 700 mila abitanti lungo il corso del fiume Pescara. Li destinerà al completamento del Liceo Marconi di Pescara.

Se tre milioni di euro vi sembrano tanti per una equa chiusura di una vicenda di inquinamento ambientale di un secolo di abusi e irresponsabilità, leggete dal sito ministeriale del MITE cosa si diceva della vicenda Edison-Bussi sul Torino.

“… Attualmente è pendente, avanti al Tribunale de L’Aquila, ma in fase di definizione, il giudizio di primo grado. … l’Avvocatura dello Stato ha richiesto, a titolo di risarcimento, un miliardo di euro …”.

Ma al presidente della provincia di Pescara bastano tre milioni per sentirsi il pacificatore e risolutore dei problemi del territorio; solo che i problemi dell’inquinamento del sito e della salute di 700 mila abruzzesi, rimangono li, lungo il corso del Tirino-Pescara.

G. Di Giampietro

Arch. PhD. Aiit,  Webstrade.it. Progetto di strade, sicurezza stradale, urbanistica sostenibile