GESTIONE DEI RIFIUTI IN CHIARO SCURO

Pescara,1° luglio2023. Ho seguito alcuni degli incontri pubblici organizzati da Ambiente spa con i residenti delle nuove aree interessate dall’ampliamento dei servizi di raccolta porta a porta dei rifiuti. Io non ne sono coinvolto, però ho voluto lo stesso rendermi conto delle procedure organizzative e di comunicazione adottate. Nelle singole occasioni ho potuto apprezzare la significativa partecipazione dei cittadini.

Devo dire che, nelle presentazioni, i temi di carattere generale, soprattutto etici, sono stati affrontati tutti: la sostenibilità, l’ambiente, le risorse, ma anche il decoro e il risparmio. Poi, giustamente, anche i dettagli funzionali: le dotazioni strumentali, le frequenze di raccolta, gli spazi e i modi di conferimento. All’ultimo incontro c’erano anche, e opportunamente, le rappresentanze dei condomini del centro urbano, assolutamente non facili e agevoli da gestire per via degli spazi ristretti.

Bene, quindi, che l’intera città si adegui ai nuovi servizi, più performanti e virtuosi, che comporteranno anche, necessariamente e fortunatamente, nuova occupazione.

Ma la curiosità per una cosa, mi spinge ad osservarne altre. Sicuramente fuori dai cassonetti, dove presenti, ma anche dentro. E così spesso mi capita di effettuare una analisi merceologica visiva che riserva parecchie sorprese (di cui gli operatori di Ambiente credo abbiano contezza).

Neanche qualche giorno fa, nel buttare la carta nel bidone carrellato di prossimità da 90 litri, mi sono accorto che dentro c’erano buste di plastica con carta all’interno, e soprattutto una, che ho aperto, contenente bottiglie di vetro, di plastica e materiale vario, tutto riciclabile, ma non la carta. Sarebbe lungo elencare quello che si può rinvenire nei cassonetti della plastica e dei metalli, che dovrebbero raccogliere solo imballaggi e non oggettistica varia.

E all’esterno la musica non cambia, in tante, troppe postazioni: legname, mobilio, elettrodomestici di vario tipo e taglia, materassi, tutto materiale, anche ingombrante, abbandonato e che invece dovrebbe essere conferito concordandone il ritiro ovvero consegnandolo direttamente alla ricicleria, previo appuntamento.

Poi succede che in questi giorni la città sembra sia stata lasciata a sé, con constatazioni personali ma anche con situazioni molto critiche che mi sono state segnalate.

Si tratterà sicuramente di un momentaneo corto circuito, che verrà presto risolto; ma quello che avviene nel segreto della busta conferita, di cui non si vede il contenuto, credo debba preoccupare, facendo scattare l’allarme per una situazione sottotraccia che andrebbe attentamente monitorata per essere quindi risolta.

Il porta a porta consente indubbiamente di evitare situazioni di criticità, come quelle evidenti di questi giorni; ma al contempo una massiccia campagna informativa e educativa credo vada intrapresa, e che tra le varie cose magari contempli anche il tema del risparmio e della riduzione della produzione dei rifiuti, perché fare anche una buona raccolta differenziata come anche implementare il riciclo, ormai non basta più, soprattutto se alla fonte c’è più di qualche distrazione e incertezza, per non dire inciviltà e mala fede.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor