Pubblicato il bando per il 39° ciclo di dottorato di ricerca
Chieti, 11 luglio 2023. 20 corsi di dottorato e 180 posti a disposizione, con un numero cospicuo di borse di studio messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (ben 72) e dell’ateneo (42), oltre a finanziamenti esterni e a posizioni per dipendenti d’impresa. Sono alcuni dei numeri dell’offerta dottorale dell’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, che è diretta dal professor Angelo Cichelli ed il cui bando per il 39° ciclo, appena pubblicato, scadrà il prossimo 4 agosto.
Ai 20 corsi di dottorato attivati, incentrati sulle aree di ricerca e didattiche maggiormente identitarie dell’ateneo, si aggiungono 12 borse in dottorati nazionali, promossi in sinergia con altre Università italiane.
La proposta dottorale della d’Annunzio ha una significativa rilevanza scientifica, rafforzata durante i 15 anni di vita della Scuola Superiore, istituita nel 2008 dal primo Direttore della Scuola, Mario Bressan. Il dottorato di ricerca è il più alto grado di istruzione previsto nell’ordinamento accademico italiano e anche un’esperienza formativa di fondamentale importanza per i giovani che si impegneranno per garantire la crescita culturale e lo sviluppo della società.
Così il Rettore, Liborio Stuppia: “Sottolineo con piacere l’importanza di avere nel nostro ateneo una Scuola Superiore di alto profilo, che negli anni ha garantito un efficace e proficuo coordinamento dei corsi di dottorato presenti in ateneo, come testimoniato dalle valutazioni del Ministero e dell’Agenzia nazionale di valutazione. Ci impegneremo per il futuro in una strategia ancora più vincente per il territorio e per il paese sul piano dell’alta formazione”.
“L’investimento dell’Ateneo sul piano della formazione dottorale – spiega il Direttore della Scuola Superiore, professor Angelo Cichelli – mira a formare i futuri ricercatori del comparto pubblico e privato, anche con l’obiettivo di incentivare l’internazionalizzazione della ricerca e formare al meglio le future classi dirigenti sotto la spinta del PNRR. Di qui l’impegno nel sostenere la ricerca nei settori di maggiore ricaduta tecnologica, formativa e sociale, in una fase storica caratterizzata dall’accelerazione produttiva e dall’innovazione tecnologica globalizzata”.
Maurizio Adezio
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