tra un generatore di energia per tenere aperta la struttura e un bando che non dà certezze. Intanto dipendenti e collaboratori non vengono pagati da quattro mesi.
Pescara, 19 luglio 2023. Questa mattina ci siamo recati nuovamente presso l’impianto sportivo le Naiadi a Pescara per denunciare la situazione indegna in cui continuano a trovarsi gli 8 dipendenti e i circa 40 collaboratori, che non ricevono lo stipendio dallo scorso mese di aprile.
Al di fuori della struttura, è stato installato un generatore di energia da parte del concessionario, unico modo possibile per alimentare l’impianto, dopo che le utenze di luce e gas sono state staccate, sembrerebbe a causa di un mancato pagamento che si aggirerebbe su svariate centinaia di migliaia di euro. A due mesi dal termine dell’affidamento, previsto per il prossimo 31 agosto, il gestore, Società Sportiva Petruziana, è stato costretto quindi ad un approvvigionamento esterno per garantire l’apertura di una parte della struttura che, in questo periodo, è attiva anche per garantire i vari campus estivi del centro Naiadi, oltre “Lo sport non va in vacanza”, organizzato dal Comune di Pescara e che termina intorno a metà agosto.
Con la scadenza della concessione ormai prossima, a causa del grave ritardo della Regione Abruzzo, che ha tardato moltissimo a redigere e pubblicare il bando per l’affidamento ventennale della struttura, l’incertezza la fa ormai da padrone.
Sono preoccupato della possibile assenza di risposte a questo bando. Cosa accadrà alla struttura, visto che non ci sarebbero più i tempi necessari nemmeno per una proroga, in considerazione della scadenza dell’affidamento del 31 agosto? È così che si ricompensano dipendenti e collaboratori che, anche senza ricevere lo stipendio, hanno tenuto aperta la struttura? La notizia di un possibile sciopero da parte dei dipendenti del Centro Sportivo Naiadi preoccupa molto. Solo la loro fiducia e abnegazione lavorativa, insieme a quella dei collaboratori, ha permesso, fino a oggi, di salvaguardare le esigenze degli utenti, famiglie, bambini e atleti.
È questo il modo tutelare una struttura che viene da tutti definita “fiore all’occhiello” della nuova Pescara, ma dentro la quale da tempo non è stato effettuato più un investimento degno di nota, tra la pavimentazione che si deteriora e il trampolino per i tuffi in disuso, senza considerare gli impianti vecchi e oltremodo energivori? Le Naiadi meritano un’attenzione particolare per l’importanza che rivestono, ma la via del project financing, che avrebbe garantito ingenti investimenti è stata fatta naufragare da questa giunta regionale per approssimazione e inadeguatezza.
Noi chiediamo alla Regione Abruzzo di verificare, anche sulla base dei sopralluoghi finora effettuati presso la struttura, obbligatori per la presentazione di un’offerta, come prescritto dall’Articolo 13 del Disciplinare di gara, se si sia manifestato allo stato attuale un interesse concreto, o se siano stati segnalati problemi e criticità nel bando e, in tal caso, di attivarsi di conseguenza per garantire l’appetibilità della struttura e, quindi, la gestione pluriennale.
Anche su questo la politica ha le sue responsabilità. Ho chiesto più volte e formalmente, di portare queste problematiche nella Quinta Commissione che ha tra le competenze lo sport, ma nessuna seduta è mai stata convocata a tal fine. I lavoratori, gli sportivi, gli utenti e la città di Pescara, non meritano di subire un’altra chiusura che comporterebbe un danno ferale e irreversibile per le Naiadi.
Il Consigliere Regionale Pd
Antonio Blasioli
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