A24/A25: il tavolo slitta a settembre
Le menzogne di Salvini hanno le gambe corte ma sindaci, territori e operai aspettano risposte
Roma, 31 luglio 2023. Il problema dei mentitori seriali è la memoria, perché devono ricordare le sciocchezze che raccontano per non cadere in errore. A Salvini facilito il compito e lo ricordo io.
Era lo scorso mese di novembre quando nell’Aula del Senato gli chiesi di convocare al più presto il tavolo istituzionale previsto dall’articolo 7-ter del decreto-legge 16 giugno 2022, n. 68. Lui mi rispose testualmente: attenzione assolutamente pressante…Per quanto riguarda il tavolo che lei auspicava, condivido assolutamente la necessità di avere quanti più esponenti dei territori e delle amministrazioni locali di qualsiasi colore possibile intorno ad esso…La A24 e A25 sono uno dei primi dossier che mi sono stati posti sul tavolo…
Ad oggi quel tavolo resta inascoltato e la riunione prevista per luglio è slittata a settembre. Ci sono 117 sindaci che chiedono di essere convocati e bussano alla sua porta da mesi, e Salvini continua a far finta di niente.
Ci sono 750 operai – fra dipendenti SdP, Parchi Global e Infraengineering – che da mesi vivono nell’incertezza. A loro erano state garantite continuità occupazionale e riassorbimento nella newco statale di cui si sono perse le tracce.
Mi chiedo nuovamente quando Matteo Salvini inizierà a fare il ministro delle Infrastrutture e ad affrontare i problemi del Paese. L’atteggiamento di questo governo nei confronti della regione Abruzzo è ormai ben definito: via i soldi del Pnrr per la Roma-Pescara e questione A24/A25 messa nel dimenticatoio e rimandata sine die, forse in attesa che qualcuno che conosciamo bene proponga la soluzione ideale. Sì, perché il 31 dicembre scade la concessione Anas e un certo Toto pare sia pronto a tornare.
Spero di essere smentita.
Gabriella Di Girolamo
Senatrice M5S