I festeggiamenti, comunque, sembrano fuori luogo!
di Tommaso Coletti
Ortona, 1° agosto 2023. Finalmente, dopo oltre 16 anni dall’avvio dei lavori, una infrastruttura strategica per la crescita e lo sviluppo del più importante scalo marittimo abruzzese, ideata, progetta, finanziata ed appaltata dall’Amministrazione provinciale di Chieti nel 2007, quando io ero Presidente, si avvia al completamento. Domani, infatti, saranno consegnati i lavori alla impresa vincitrice dell’appalto che dovrebbe completarli in qualche anno.
Quando nel 2009 ho lasciato la Presidenza della Provincia, i lavori erano stati realizzati per circa l’80% del progetto e sul quadro economico erano rimasti circa 4 milioni di euro, compreso il ribasso d’asta di circa tre milioni di euro. Una cifra che avrebbe dovuto consentire il completamento dell’opera.
Purtroppo, dopo anni di sospensione dei lavori, nel 2011, dopo l’approvazione di una perizia di variante e suppletiva che ha assorbito l’intero ribasso d’asta, i lavori che, secondo i nuovi termini contrattuali sarebbero dovuti terminare entro il 31 dicembre 2012, non sono mai ripartiti.
Purtroppo, a causa di conflitti tra l’impresa e l’amministrazione appaltante, i lavori non sono mai stati completati.
Grazie al lavoro svolto dall’attuale Presidente della Provincia, Francesco Menna, il contratto iniziale è stato risolto bonariamente dando la possibilità alla Regione, alla Zes ed alla stessa Provincia di progettare, finanziare ed appaltare i lavori di completamento che saranno consegnati domani alla ditta vincitrice.
Oltre al Presidente Menna vanno ringraziati il Presidente della Regione, Marco Marsilio ed il Commissario ZES, Mauro Miccio.
Sicuramente trattasi di una bella notizia per Ortona e per l’intera Regione e per questo vanno ringraziati i protagonisti artefici della soluzione del problema, ma, credetemi, per i cittadini non ci sono motivi per festeggiare!
Le Istituzioni e i loro rappresentanti, tutti, destra sinistra e centro, ognuno per la parte di responsabilità sui gravi ritardi, dovrebbero chiedere scusa ai cittadini, alle imprese ed agli operatori portuali che, da tempo, attendono segnali di attenzione verso lo scalo ortonese che, sicuramente, rappresenta un volano per la economia e l’occupazione dell’intera Regione.
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