Di Blasio, Confartigianato Pescara: Criticità nei collegamenti e crisi occupazionale richiedono soluzioni complessive
Pescara, 5 agosto 2023. Una città che ha bisogno di una seria riprogrammazione, di una visione complessiva che consenta di creare una nuova economia, insomma di una prospettiva concreta a breve e a medio termine. È una Pescara bloccata quella con cui, nell’ultimo anno, si confrontano le categorie produttive: vittima non solo di quella crisi strutturale che ancora attraversa tutto il Paese, ma di una serie di elementi contingenti che giorno dopo giorno sacrificano lo sviluppo. È per questo che il presidente provinciale di Confartigianato Imprese di Pescara, Giancarlo Di Blasio, chiede “una riflessione di sistema che sia di nuovo impulso per l’economia della città e del comprensorio”.
I trasporti, innanzitutto, con i problemi collegati al raddoppio della Pescara-Roma che a causa dei tempi lunghi non potrà più essere finanziato con i fondi Pnrr. Arriveranno invece, sostiene il Mit, quelli per lo sviluppo e la coesione territoriale.
“Oggi Pescara e l’Abruzzo intero pagano la mancanza di investimenti, radicata nel corso del tempo, sulle strutture strategiche, la poca attenzione alla manutenzione, la disattenzione alla programmazione – sottolinea Di Blasio – La ferrovia che attraversa l’Appennino, collegamento funzionale tra i due mari, oggi è di fatto inesistente sia a livello commerciale, di passeggeri, che per il trasporto merci. Questo rende la gomma l’unica risorsa praticabile – sostiene ancora Di Blasio – però in un sistema viario che soffre oggi, sia in direzione Nord-Sud che verso il Tirreno, di rallentamenti per la serie infinita di cantieri. A questo si aggiunge l’annullamento, o sospensione che dir si voglia, dello storico volo tra Pescara e Milano. Una rotta in perdita per Ita, ma in realtà un collegamento essenziale tra la nostra città e le importanti realtà produttive lombarde. Pescara deve mantenere aperta la sua porta veloce verso Milano per non restare economicamente isolata. Un isolamento che peserebbe in maniera rilevante sull’occupazione del territorio, già penalizzata da una serie di scelte che non hanno tenuto conto di chi ha investito in comparti che altrove sono volano di sviluppo e qui segnano il passo”.
L’esempio più evidente è quello della piscina Le Naiadi: un altro pezzo di storia della città e della regione che è stato lasciato lentamente morire: “Le Naiadi non sono soltanto il simbolo della storia sportiva di Pescara – spiega Di Blasio – ma un formidabile centro di formazione e una risorsa qualificata sia nel settore agonistico che in quello della salute e del wellness letteralmente abbandonato al suo destino. Oggi parliamo di chiusura e di perdita dell’occupazione mentre dovremmo trovarci di fronte al progetto di riqualificazione di una struttura che avrebbe potuto costituire una vera ricchezza per la città, se valorizzata in maniera innovativa. Pescara deve avere una visione e deve essere – ribadisce Di Blasio – una visione di sistema, che connetta tra loro tutte le forze positive del territorio per creare un asse turismo-commercio-produzione di qualità che sia supportato dalle necessarie infrastrutture e da investimenti concreti. Solo così sarà possibile guardare con più sicurezza al futuro”.
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