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TRA INFINITI PROBLEMI, al via la vendemmia

Chieti, 13 agosto 2023. Il Presidente di Confagricoltura Chieti, Mauro Lovato, esprime soddisfazione e ringrazia la Regione Abruzzo e quanti si sono adoperati nel merito, per aver accettato e reso finanziabile la nostra proposta avanzata fin dal 18 maggio al fine di far fronte alla imminente crisi economica che investirà una buona parte dei viticoltori abruzzesi a causa della ormai nota Peronospora che ha azzerato, in molte aziende, la produzione delle uve in fase di fioritura.

I viticoltori abruzzesi, con danni dal 30 al 100% nelle produzioni, nel 2024 non avranno fatturati nonostante il lavoro esercitato nei campi.

Delle tante proposte per far fronte alla crisi, quella del Prestito di Conduzione, con erogazione entro dicembre 2023, ci è sembrata la più veloce per garantire liquidità agli imprenditori e far fronte ai costi fissi da sostenere nella campagna agraria 2024. Certamente non sono importi gratuiti, andranno restituiti entro dicembre 2025, ma daranno fiato e possibilità di procedere con il lavoro quotidiano a quanti non avessero disponibilità economiche immediate. La Regione Abruzzo, per la prima volta nella sua storia, parteciperà ad abbattere gli interessi del 55/60% riducendo quelli a carico dei contraenti.

È un primo approccio al quale seguiranno altre iniziative di ristoro provenienti dal Governo, già annunciate e varate lo scorso 7 agosto dal Consiglio dei ministri. Misure che dovranno essere ampliate e incrementate nel prosieguo dei mesi, ma indispensabili per i danneggiati dalla Peronospora

Di certo, occorrerà attendere i primi di novembre, e analizzare le dichiarazioni di produzione dei singoli viticoltori per valutarne, rispetto alla media degli ultimi anni, quale sarà la perdita effettiva.

Siamo convinti che le promesse non vanno fatte. Gli agricoltori non devono essere illusi di ciò che non ha certezza.

Tra gli interventi necessari, riteniamo occorra intervenire per l’anno 2024 nella sospensione dei contributi Inps a carico del datore di lavoro e dei suoi dipendenti al fine di garantire la continuità lavorativa degli stessi.

Questo immane dramma comincia ad avere i primi effetti: ha già azzerato molte maestranze, molti collaboratori sono stati sospesi, non parteciperanno alle attività di raccolta per riprendere, forse, a fine novembre con la potatura. Ma tra tanti, la sfiducia porterà anche all’estirpazione dei vigneti, in particolare quel nutrito gruppo di pensionati che con grandi sacrifici fisici porta avanti la tradizione viticola soprattutto chietina.

Pertanto, ci aspettiamo anche piccoli gesti da parte delle Amministrazioni Comunali come, ove presenti, abbattimenti per il 2024 di alcune accise a carico delle aziende agricole.

Il ristoro a fondo perduto, a copertura di somme troppo elevate per lo Stato, è da escludere per il momento, ma può essere fatto altro.

Mettere in garanzia bancaria l’imprenditore relativamente ai:

•             Mutui già contratti, prevedendone le sospensioni e partecipando all’abbattimento degli interessi del 2024.

•             Mutui da contrarre, indispensabili al miglioramento aziendale

Tutto questo ponendo il viticoltore in protezione dal CRIF e quindi restando un soggetto attivo.

A quanti hanno in essere misure tipo PSR, ristrutturazione dei vigneti ed altro, legati a rendicontazione e collaudo nel 2024, devono essere concesse proroghe.

Ad aggravare la situazione il caldo estremo che ha successivamente attivato, con le umidità mattutine, la peronospora larvata colpendo i grappoli sani, per fortuna in minima percentuale e per finire grandinate distruttive al 100%

Quello che è accaduto quest’anno poteva essere messo in protezione? Certo che si. Ma occorre una modifica alle norme che regolano le Polizze Assicurative delle Produzioni Vegetali imponendo prezzi più equi e franchigie più basse che invoglino i tanti produttori ad effettuarle e spostare la loro copertura fin dall’inizio della ripresa vegetativa e non solo dalla presenza dei frutti.

Dal prossimo 18 agosto la vendemmia entrerà nel vivo della raccolta ed ad essa affidiamo le speranze. Il prodotto sano è comunque presente e darà ottime vinificazioni.

Siamo fiduciosi e auguriamo all’intero comparto, per chi potrà, una buona vendemmia.

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