DOPO CINQUE GIORNI di mobilità a Praga

Difficile se non impossibile fare paragoni fra situazioni storicamente e urbanisticamente troppo distanti e diverse tra loro. Ma forse è doveroso ispirarsi se non copiare, possibilmente bene, da chi ha fatto decisamente meglio, e da tanto tempo.

Praga, 21 agosto 2023. Cinque giorni da turista a Praga (1,3 milioni di abitanti), con la necessità/opportunità di muoversi in lungo e in largo per visitare la città, e ti accorgi che il trasporto pubblico è ECCEZIONALE (gratis per me che sono over 65). Parlo in particolare della rete tranviaria, che si estende per oltre 140 km ed è articolata in oltre 20 linee diurne e una decina notturne, che trasportano complessivamente ogni anno oltre 360 milioni di passeggeri (per chi vuole, il web è ricco di notizie sul sistema TRAM a Praga).

Io voglio invece fare qualche considerazione su quanto visto e vissuto da turista e quindi cliente del servizio, con sguardo attento e curioso a quello che gira intorno al semplice, si fa per dire, mezzo di trasporto. Intanto di tipi di tram ce ne sono diversi, dai più datati ai più moderni, ma tutti vanno sulle stesse rotaie, da ben oltre un secolo, e questo la dice lunga sulla lungimiranza di una scelta di mobilità che nel tempo si è rivelata più che vincente, sia dal punto di vista economico che ambientale.

Al di là della possibilità di avere, in diverse fermate, il count down dell’arrivo del mezzo (opzione che si è aggiunta nell’era digitale, come anche il display interno ad ogni singolo mezzo e l’annuncio audio), la frequenza delle corse è quella tipica di una metropolitana (di cui Praga è ovviamente dotata). La distanza massima che ho percorso è stata di 3,5 km in linea d’aria, per capirci da Via Muzii all’Aurum, passando per C.so V. Emanuele, Via Marconi e via L. D’Annunzio. Fare avanti e indietro mi ha fatto vedere e capire alcuni aspetti strutturali della mobilità.

Cominciamo dagli spazi dedicati alle pensiline: quelle che sono sui marciapiedi sono inglobate in questi, particolarmente generosi, mentre le altre dislocate all’interno della carreggiata hanno una piattaforma in grado di ospitare la sosta di mezzi lunghi almeno 30 metri, quelli storici, fino a arrivare a 70 per quelli moderni, con una larghezza di minimo 3 metri, ma anche 4 e oltre, con sedute, tettoia e totem informativo. Ho visto un discreto numero di biciclette e monopattini, con una segnaletica orizzontale e verticale dedicata che ne prevede diffusamente il transito (c’è un discreto sistema di sharing mobility a flusso libero), ma ho notato in modo evidente poche auto, comunque ammesse al passaggio, e i relativi parcheggi, tanto da interrogarmi sulla poca consistenza del traffico.

Ad uno sguardo d’insieme quello che ho percepito, senza conoscere i numeri della zona da me frequentata e non considerando il sistema metropolitano sotterraneo, è stato un massiccio e intenso uso di tram, ma anche bus, un discreto numero di bici e monopattini con corsie dedicate (numerose case avanzate), e poche auto, seppur in promiscuità con il tram, e pochi parcheggi. Tutto questo l’ho riscontrato lungo i 5 km di tracciati percorsi (considerate le curve), assolutamente residenziali e commerciali, massicciamente frequentati dagli utenti, residenti e turisti, tutti a piedi.

Ho immaginato l’identica organizzazione tranviaria dalle mie parti: lungo la Nazionale Adriatica nord, Viale Bovio, C.so V. Emanuele, Via Marconi, fin oltre la Pineta Dannunziana, allargandosi a nord e a sud con Montesilvano e Francavilla, e a ovest, ovviamente, verso Chieti. I marciapiedi si ampliano, come anche lo spazio per le bici, recuperando quello tolto ai parcheggi.

Le auto possono transitare ma non possono superare il tram (bus) né possono parcheggiare lungo le vie, perché i marciapiedi prendono il loro posto, e quindi solo nelle vie laterali. Stessa linea tranviaria sul lungomare nord e sud, e di rinforzo lungo il lato ovest della città. L’ex tracciato ferroviario si consolida come un parco lineare verde per eccellenza. Dopo cinque giorni a Praga, la piramide della mobilità è chiara e mi sembra tutto così facile.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net Direttore Editoriale – Web Content Editor




UNICA BEACH a L’Arca di Noè su Canale 5

Richieste da tutta Italia

Giulianova, 21 agosto 2023. È stata immediata la risposta da parte del grande pubblico che segue la rubrica del Tg5, L’Arca di Noè, il programma con il maggior numero di ascolti tra tutte le trasmissioni dedicate agli animali, quasi il 20% di share.

La rubrica che in estate manda in onda le repliche delle puntate invernali, quest’anno per la prima volta , ha voluto inserire una novità assoluta. Per tutto il mese di agosto, uno spazio dal titolo Tipi da Spiaggia, interamente girato a UNICA BEACH, la spiaggia per cani di Giulianova. Dopo la messa in onda domenicale, richieste di informazioni e prenotazioni per trascorrere giorni di relax con il cane a UNICA BEACH, sono arrivate da tutta Italia.

 In questa spiaggia dal 2018, abbiamo registrato un incremento costante di fruitori, passando da qualche centinaio di presenze, a circa tremila nella stagione estiva. La spiaggia UNICA BEACH ricordo, seppur molto richiesta anche da chi non ha il cane, non offre servizi a tutti, ma solo a chi viene in vacanza al mare con il proprio amico a quattro zampe ( cani e gatti)

Nelle puntate de L’Arca di Noè in onda su Canale 5, tutte le domeniche di agosto alle ore 13:45 , oltre a mostrare con immagini suggestive il divertimento dei cani portati a UNICA BEACH, vengono trattati dalla sottoscritta in qualità di medico veterinario (responsabile della gestione della spiaggia e titolare della relativa concessione), i più importanti aspetti della vacanza ideale con il cane.

Una vera spiaggia dedicata ai cani deve avere due requisiti indispensabili: concedere ai cani la possibilità di fare il bagno in mare e accettare cani di tutte le taglie e di tutte le razze.

È inoltre  fondamentale che la struttura abbia personale competente e preparato alla gestione e all’assistenza degli animali. Consiglio prima di partire, per non avere brutte sorprese all’arrivo in struttura, di chiedere sempre specificatamente quali servizi sono messi a disposizione dei pet.

Nella seconda metà del ciclo di appuntamenti con Tipi da spiaggia invece, si parla di come ci si comporta quando si va in vacanza con il proprio cane e come prendersene cura anche al mare.

Domenica prossima 27 agosto andrà in onda l’ultimo appuntamento con Tipi da spiaggia  che tratterà la cura del pet in vacanza e di tutto ciò che è importante portare con sé in viaggio

Come accaduto in queste domeniche passate, in spiaggia saranno tutti sintonizzati per seguire L’Arca di Noè in live !

Di seguito il link della puntata di oggi in cui si parla dell’importanza dell’uso del guinzaglio e del rispetto di tutte le specie: https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/larcadinoe/tipi-da-spiaggia_FD00000000394188

Giusy Branella

Medico Veterinario e Responsabile UNICA BEACH




VENDITTI&DE GREGORI: Contrapunctus a due voci

Festival Internazionale di Mezza Estate, lunedì 21 agosto ore 21:30 – Piazza dell’Obelisco

Tagliacozzo, 20 agosto 2023. Lunedì 21 agosto la XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, firmata da Jacopo Sipari di Pescasseroli, ospita, per l’occasione nella storica piazza dell’Obelisco, la prestigiosa tappa del Tour dei due innovatori della canzone d’autore italiana

Due personalità differenti, ma affini. Due stature artistiche, ognuna con la sua poetica. Venditti & De Gregori cominciano a collaborare poco più che ventenni durante un viaggio in Ungheria e iniziano a scrivere le loro prime canzoni insieme, per arrivare al comune esordio discografico con Theorius Campus dove Antonello incide Roma Capoccia, subito grandissimo successo, e Francesco Signora Aquilone. Quel viaggio tra accordi e disaccordi li ha portati a rimettersi in coppia e lunedì 21 agosto, in piazza dell’Obelisco, alle ore 21,30, una tappa del loro tour sarà ospite della XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, realizzato col patrocinio del M.I.C, della Regione Abruzzo, della Città di Tagliacozzo, nelle persone del Sindaco Vincenzo Giovagnorio e del suo Assessore alla Cultura Chiara Nanni, della Banca del Fucino e della Fondazione Carispaq.

“Il giorno del grande concerto tanto atteso – ha annunciato il Maestro Sipari – è arrivato: come nella passata edizione con il Volo, anche quest’anno un grande evento in piazza dell’ Obelisco illuminerà il festival di Tagliacozzo. Due tra i più grandi artisti della musica leggera italiana Antonello Venditti e Francesco De Gregori insieme per regalare al pubblico emozioni uniche. Sono due anni che cerchiamo di portare questo spettacolo al Festival di Mezza Estate e finalmente abbiamo realizzato il desiderio di tutti. Per De Gregori è un ritorno nel festival che lo ha già accolto durante la pandemia, per Venditti è un debutto. Confesso la mia emozione e non solo perché sono tifoso della Roma, credo che per ognuno di noi le loro canzoni rappresentino la colonna sonora di una parte della nostra vita.”  Sicuramente il più atteso il più popolare dell’intero cartellone, in cui Venditti e De Gregori duetteranno l’uno sulle note dell’altro, mescolando timbriche, interpretazioni e molta, molta empatia emotiva.

Con l’inseparabile chitarra e a tratti anche l’armonica a bocca uno, seduto al pianoforte l’altro, accompagnati da una band di undici elementi, i due cantautori romani regaleranno una serata musicalmente eccelsa. Bomba o non bomba, Generale, Sotto il segno dei Pesci, La donna cannone, sono solo alcuni dei titoli cantati in coppia, per poi passare all’esecuzione in solitaria di altre perle tirate fuori dai rispettivi cilindri.

Ogni hit storica è stata reinventata per questo tour, con arrangiamenti attuali, che con una band d’eccezione alle spalle dei due solisti, composta da Alessandro Canini (batteria), Danilo Cherni (tastiere), Carlo Gaudiello (piano), Primiano Di Biase (hammond), Fabio Pignatelli (basso), Amedeo Bianchi (sax), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino), Fabiana Sirigu al violino e le coriste Laura Ugolini e Laura Marafioti, manterranno viva l’ emozione di sempre, senza mancare di modernità. i due sembrano paradossalmente essere stati davvero sempre una cosa sola, per usare per parole di Venditti, con quelle diversità artistiche e caratteriali apparentemente insormontabili che alla fine si sono rivelate tra loro compatibili.

I loro due cognomi legati da una congiunzione felicissima rappresentano un brand vincente, permette ai due di raggiungere numeri che probabilmente, in questa fase delle rispettive carriere, con il primo che non pubblica un nuovo album di inediti da otto anni (l’ultimo, Tortuga, uscì nel 2015) e il secondo addirittura da undici (Sulla strada, ultima fatica discografica di De Gregori ad essere composta da pezzi originali, risale al 2012), da soli i senatori della canzone italiana non otterrebbero.  Più di due ore e mezzo di concerto non basteranno ad esaurire il grande canzoniere di entrambi e la scelta che il duo ha dovuto fare per riuscire a mettere insieme uno show che fosse al tempo stesso esauriente, completo, bello e interessante, divertente, commovente, emozionante, è stata certamente difficile.

Se ricorderemo De Gregori che ha negli anni imparato ad andar oltre l’arrangiamento di semplice accompagnamento introducendo costruzioni musicali più complesse e continuando ad essere cantante personalissimo, capace con uno stile tutto calibrato sulle variazioni e le tonalità minori , di dar verità alle parole con semplicità esemplare, Venditti dal canto suo resta uno tra i pochi cantautori a disporre di notevole mezzi vocali, con uno stile reso personale anche dal ricorso al pianoforte che si basa, nonostante una tecnica approssimativa, su un buon senso del ritmo e su armonie morbide ed avvolgenti.

Il concerto di Tagliacozzo non si tratterà di un semplice live  di grandi successi anche se titoli alla mano lo è: resta il simbolo di un particolare modo  di affrontare la musica, la canzone, la scrittura, che risulta essere equilibrato, tra passione e ragione, politica e divertimento, la cultura e la gioia, la malinconia e lo sberleffo, il colto e il popolare, in un unico grande flusso di canzoni che oggi, torna a restituire qualcosa di una drammaturgia segreta, in un mondo dove la comunicazione crea legami virtuali, nella quale cominciano ad annodarsi rapporti empatici, nascite, emozioni, che portano tutti a fare parte della scena, accanto ad artisti e organizzatori.

Prossimo appuntamento: Concerto di chiusura, martedì 22 agosto alle ore 21,15, nel Chiostro di San Francesco con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Benedetto Montebello, con un programma dal titolo Not(t)e da Oscar: Omaggio alla musica del cinema.

Musiche che hanno la capacità di entrare, e soprattutto rimanere, nel cuore di chi ascolta. E questo rimanere è sempre la spia di un compositore che scava nel profondo, e deposita nei nostri ricordi note, accordi ed effetti che resistono al tempo, con l’ampiezza della sua linea melodica, il colore delle armonie e uno sviluppo che può richiamare alla memoria immagini ed emozioni e giungere vincitore fino alla fine dei tempi.




LA DIFFICOLTÀ DI VIVERE NELLA VERITÀ

Il sorriso sinistro della nostra anima

di Don Ivan Concolato

“Penso che la libertà derivi tutta dal nostro essere verità” diceva Mark Hollis, tornato al Padre a febbraio 2019 a causa di una rara e veloce malattia.

Padre J. Popieluszko, poco prima di morire affermò: “per rimanere spiritualmente liberi bisogna vivere nella verità. Significa darne esteriormente testimonianza, dichiararla e rivendicarla in qualunque situazione. La verità è immutabile. Non si può distruggere con delibere e decreti. In linea di massima la nostra schiavitù è subordinata al dominio della menzogna, quando non la smascheriamo o non protestiamo ogni giorno contro di essa. La testimonianza coraggiosa della verità è la via maestra verso la libertà”.

Partendo da tali pensieri mi rendo conto che, nel mondo attuale c’è un maggior pericolo di rischiare di vivere nel nascondimento per paura o perché, perdendo il senso della realtà, non si riesce ad essere luce per sé stessi, né per gli altri.

Così facendo, si sminuisce anche il prossimo perché lo si adombra con bugie che diventano tentacoli soffocanti, costringendo le anime in un campo di battaglia che raccoglie sangue di innocenti… quante vittime attraverso le bugie condite da pregiudizi, preconcetti, mondi irreali!

Le prime vittime sono quanti si creano castelli dove si rinchiudono con le proprie maschere, cambiandole a seconda dei contesti e disagi nati dal non voler assumere le proprie responsabilità. Io sono te (dal brano musicale Sad but true dei Metallica).

Nessuno ne è esente, né viene risparmiato o può vivere così, perché la bugia diventa sempre più grande ed il linguaggio non verbale parla più delle parole.

Maschere di cera in un museo in continua evoluzione che ingabbia.

Tutto ciò è sconvolgente se vissuto nel mondo dei social: non è concepibile essere veri in presenza di spettatori; fosse anche una platea composta da una sola persona, nel momento in cui c’è qualcuno che assiste alla nostra vita automaticamente si porta avanti un copione se il mondo vuole vedere, vuole vederci.

Immaginate vivere ciò nella nostra fede.

Non vivere nella verità diventa una dicotomia mortale che non dà spazio alla coscienza.

Solo attraverso questa si può rientrare in un cammino di verità nella fede, se la lasciamo agire diventerà, grazie alla forza dello spirito santo, un percorso di cambiamento e di rinnovo.

Vivere nella verità significa rinnovare i colori della propria esistenza anche quando gli errori sono grandi. L’importante è rifiutarsi, quando il mondo ci invita a non assumere le nostre responsabilità, prendendo anzi ogni cambiamento dove essere protagonisti.

Solo partendo dalla verità è possibile la crescita della persona: solo in essa possiamo fare dei passi nell’unificazione e nel riconoscimento della nostra vera identità.

Vivere la verità vuol dire accettare le nostre luci e le ombre, senza alterarne nessuna. Ciò ci permetterà progressivamente di giungere in campi o spazi maggior di verità.

L’essere perfetti nel messaggio evangelico vuol dire essere completi, cioè la verità è tale quando non lascia fuori niente, non nega, non occulta o seleziona, ma si apre ad accogliere tutto quello che appare. La persona verace sa riconoscere i propri difetti o pregi, come conosce la sua verità con i chiaroscuri, senza rinnegare i limiti della propria condizione umana. Ma, allo stesso tempo, percepisce sé stesso come qualcosa che è infinitamente più di quella personalità psicologica con cui adesso si mostra. Percepisce che in lui la verità diventa l’unico modo di preparare la via al Signore.

Ed è allora che ogni uomo vedrà la salvezza di Dio (Lc 3, 1-6) e si sentirà in pienezza perché vivrà ciò che è sempre stato.

Foto: https://www.sanfrancescopatronoditalia.it/notizie/attualita/vivere-nella-verit%C3%A0-e-nell-amore-di-dio-51258




ALLA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 20 agosto 2023. Gli italiani non dormono sonni tranquilli e neppure sotto l’ombrellone trovano l’attesa serenità Li rode il dubbio che Renzi e Calenda facciano o meno pace. Se creino o meno – meglio da soli, oppure con frange di Forza Italia ed altri malpancisti che abbiano militato sotto qualunque bandiera? – il primo aggregato del perduto Centro.

A qualcuno piace caldo, altri, come il jazz, lo preferiscono “cool”. C’è chi lo vuole cotto e chi lo vuole crudo. Com’è giusto che sia, ognuno dice la sua, in una cacofonica babele di linguaggi che lascia ben sperare i due poli, che, come sempre concordemente, tengono il banco di un sistema politico sfatto. Il quale all’ apparenza regge, ma solo grazie alla reciproca conventio ad includendum che destra e sinistra – è utile ribadirlo: concordemente – difendono a spada tratta, incuranti del fatto che gli italiani ne abbiano le tasche piene e, in misura sempre più larga, soffrano il certificato elettorale, come fosse la cartolina precetto con la quale un potere alieno pretenderebbe di arruolarli per una guerra che non è più la loro.

Senonché, in vista dell’appuntamento elettorale europeo, l’Italia non ha bisogno che un commensale in più si attovagli di squincio, alla tavola imbandita dell’attuale sistema politico. Il nostro Paese ha bisogno d’altro. Ha bisogno di coltivare un’ambizione che sia degna dei momenti più alti della sua storia.

Come su queste pagine è stato più volte ribadito, c’è bisogno di una trasformazione profonda del suo assetto politico sistemico. Ha bisogno di una rinascita ideale, morale, civile il cui incipit non può essere dato se non da una sorta di chiamata alle armi per una rinnovata responsabilità di cui ogni italiano si faccia carico personalmente, così da riaccendere quella passione politica che al nostro Paese non è mai mancata e purtroppo è stata soffocata e spenta da una artefatta seconda repubblica.

La voglia matta di metterci mano in prima persona, privilegiando, con il proprio voto libero, la cultura e la proposta politica preferita da ciascuno, anziché conferire il proprio consenso agli imperscrutabili rapporti interni di aggregati elettorali plurali ed informi.

I quali, tra le pieghe della loro perenne e pregiudiziale contrapposizione e, nel contempo, costantemente scossi, dall’una e dall’altra parte, da una reciproca ed ostile diffidenza tra le loro stesse e rispettive componenti, nascondono e compromettono quell’ impossibile ricerca dell’ interesse generale del Paese, accessibile solo ad un sistema politico libero ed aperto, piuttosto che rattrappito su di sé.

Così come si configura ad oggi, questo supposto centro non nascerebbe se, con tutto il rispetto che merita il Parlamento Europeo, avesse come unico obiettivo quello d’agguantare qualche seggio nell’emiciclo di Strasburgo.

Non nascerà perché non ha visione di lungo periodo, non ha ambizione, non ha cultura e non è, quindi, in grado di esprimere una “politica” che vada appena oltre qualche furbizia tattica ed assuma, al contrario, un respiro strategico.

Così, almeno ad oggi, stanno le cose. Il resto son chiacchiere.




AMPLIAMENTO DEL PARCO BUCCIANTE

Via libera della Giunta comunale

Fossacesia, 20 agosto 2023. La Giunta Comunale di Fossacesia ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del nuovo parco urbano in Via Bachelet, che amplia il Parco Bucciante. La spesa complessiva prevista è di € 117.800, di cui 100mila euro con un finanziamento regionale,  ottenuto dal Comune a seguito di un bando pubblico, e 17.000€ con fondi del bilancio comunale. Gli interventi riguarderanno un’area di 1.300 mq, di proprietà del Comune, alla quale sarà possibile accedere con due ingressi distinti. Lo spazio sarà munito di nuovi arredi urbani, sarà privo di barriere architettoniche per favorire l’accesso a coloro con difficoltà motorie, attraverso un’idonea pavimentazione. Inoltre, saranno collocate portabiciclette e panchine smart, che consentiranno di avere un punto luce a basso wattaggio e di ricarica attraverso apposite porte USB.

“Si tratta di un intervento a cui tenevamo molto perché andremo a creare, nel cuore di Fossacesia, un nuovo spazio moderno e attrezzato di cui i cittadini potranno godere – sottolinea il Sindaco Di Giuseppantonio – Tra l’altro implementeremo il Parco Bucciante, sul quale siamo intervenuti negli ultimi anni, dotandolo di nuove attrezzature e arredi. Ciò consentirà, tra l’altro, a molte famiglie di arrivare in auto nell’ampio parcheggio di piazzale L’Aquila e raggiungere facilmente e in sicurezza il parco”.

Tra le altre novità previste nel progetto, saranno installate quattro panchine luminose e inoltre i pali dell’illuminazione saranno muniti di un sistema fotovoltaico, che consentirà un importante risparmio energetico.

“Non solo – aggiunge l’assessore Danilo Petragnani, relatore della delibera – Chi ama lo sport all’aria aperta potrà esercitarsi in apposite zone attrezzate per il fitness, dotate di pavimento antitrauma, che non interferiranno con le altre parti del parco, dove potranno essere svolte altre attività. Siamo soddisfatti di questo risultato, perché lo spazio verde attrezzato s’inserisce bene nel contesto di una zona di Fossacesia, che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita edilizia importante”. A breve, dunque, sarà pubblicata la gara per appaltare i lavori.




NOTTE DI NOTE. Orchestra Internazionale della Campania

Anfiteatro Torre Dei Nolfi – Bugnara 24 agosto ore 21:30. Veaceslav Quadrini  direttore; Ignacio Encinas tenore; Giuseppe Olivieri sassofono

Bugnara, 20 agosto 2023. Passa da Bugnara l’itinerario di Vagaluna Festival 2023. Per il sedicesimo appuntamento in programma,  il 24 agosto alle ore 21,30 nell’anfiteatro di Torre dei Nolfi, L’ Orchestra Internazionale della Campania diretta dal maestro Veaceslav Quadrini con il tenore Ignacio Encinas e il sassofonista Giuseppe Olivieri propongono “Notte di note”, un  concerto speciale presentato dalla Camerata Musicale di Sulmona in collaborazione con il Comune di Bugnara per ricordare il sindaco scomparso prematuramente a dicembre scorso, all’inizio del suo terzo mandato. Giuseppe Lo Stracco, primo cittadino di Bugnara e della sua frazione, Torre dei Nolfi,  amato e stimato dai suoi concittadini che per tre volte gli hanno affidato la guida del paese, ha dato spazio alla cultura e ad iniziative di arricchimento del borgo. Grande mediatore con particolare attenzione alle esigenze dei giovani, ideatore di “Romantica” (festival dei fiori alla 17a edizione) lascia in eredità un anfiteatro realizzato nella frazione Torre dei Nolfi per eventi e spettacoli all’aperto e la realizzazione di un complesso sportivo che sarà a lui dedicato nell’inaugurazione prevista per il prossimo 17 settembre.   

“Notte di note” è il titolo dello speciale concerto, il sedicesimo di questo “viaggio” turistico-culturale nella Valle Peligna, che prosegue con il VagaLuna Festival, la rassegna Itinerante proposta dalla Camerata Musiale Sulmonese per la sua attività estiva.

L’Orchestra Internazionale della Campania  diretta da Veaceslav Quadrini con il tenore Ignacio Encinas e Giuseppe Olivieri al sassofono eseguirà un programma popolare per venire incontro a un pubblico variegato. Si va dalle più conosciute arie d’opera di Verdi (La forza del destino, La donna è mobile –Traviata), Rossini (Tarantella), Leoncavallo (Mattinata), Bizèt (Carmen- preludio 4)  a Kachaturian (Overture Masquerade ) a brani musicali come Csardas di Vittorio Monti ispirato al genere musicale della danza popolare ungherese, ma c’è anche il Can can  di J. Offenbach e brani popolarissimi come Granada  di A. Lara e Pomp and circumstance  di E. Elgar , Non puede ser  di  P. Sorozàbal e il tema di Gabriel’s Oboe  di Ennio Morricone.

L’Orchestra Internazionale della Campania fondata dal M° Quadrini è un ensemble sinfonico dei migliori musicisti (italiani e stranieri) formatisi ai conservatori campani, da 7 anni tiene concerti in tutta Italia. L’ensemble è flessibile spaziando da piccoli gruppi da camera a grandi orchestre  sinfoniche, e anche per esecuzioni d’opera. 300 concerti e partecipazioni ai maggiori festival italiani, nel 2022 hanno presentato una rara esecuzione dell’opera di Donizetti “Rita” al BitontOperaFestival in seguito un tour in Grecia e Albania con il raro Stabat Mater di Tommaso Traetta per soli coro e orchestra .  Sempre lo scorso anno al Teatro Dal Verme di Milano con la direzione del  Maestro Dones con grande successo ha affrontato un programma musicale pop.   Nel corso degli anni la partecipazione a eventi televisivi  ha prodotto una contaminazione con artisti pop come Antonella Ruggiero, Renzo Ruggieri, Roby Facchinetti,Eugenio Bennato, Enzo Gragnaniello .  Nel 2023 è previsto un tour italiano e poi in Bulgaria, Grecia e Macedonia .

Veaceslav Quadrini. Nato  in   Moldova, bambino prodigio,  a 5 anni suona il violino a 8 anni esegue il concerto di A.Vivaldi in la minore con la Filarmonica Nazionale Moldava e a 9 anni suona con l’orchestra da camera di Tirana.   i è diplomato  a  17 anni in violino e successivamente in in Violino Solistico II Livello, presso il Conservatorio “Cimarosa”di Avellino. Frequenta vari masterclass con Marianna Sirbu, Carmelo Andriani, Katò Havas, Elena Sculej, Igor Volochine, Elena Mazor, Olexander Semchuk, Svetlana Makarova, ed all’accademia Chigiana con il Maestro Boris Belkin. 

Giuseppe Olivieri  Giovanissimo Inizia lo studio del saxofono, nell’anno 2015 è al Conservatorio di musica di Pescara nella classe del prof. Gaetano Di Bacco. Successivamente è  vincitore di numerosi primi premi in concorsi nazionali ed internazionali, tra cui  “Grand Prix Virtuoso” ad Amsterdam e Salisburgo, che lo porta poi ad esibirsi nelle sale del “Mozarteum” a Salisburgo e della “Concertgebouw” ad Amsterdam,   nel novembre del 2022 vince una menzione al concorso “International Saxophone Competition” di Iasi in Romania. Ha partecipato a master-class  con Claude Delangle e Vincent David. Svolge attività concertistica in Italia e all’estero.

Orchestra Internazionale della Campania

Programma

Pomp and circumstance  E. Elgar –  Non puede ser  P. Sorozàbal

La forza del destino sinfonia – La donna è mobile da Traviata G. Verdi

Granada  A. Lara – Gabriel’s Oboe  E. Morricone

Can can  J. Offenbach – Carmen   Preludio  G. Bizet

Overture Masquerade  A. kachaturian – Czardas  V. Monti

Carmen  Preludio 4  G. Bizet

Tarantella  G. Rossini – Mattinata  R. Leoncavallo

PROSSIMO APPUNTAMENTO 27 AGOSTO ORE 20.30 PACENTRO (AQ)

Chiostro Del Convento Dei Minori Osservanti

DANIELA POGGI PRESENTA IL LIBRO “RICORDAMI” – AL PIANOFORTE VINCENZO LATTANZI




DEFINITO LO STAFF in casa Adriatica Press

La nuova stagione comincia domani lunedì 21 con il raduno ed i primi allenamenti

Teramo, 20 agosto 2023. Finite le vacanze per l’Adriatica Press Futura Teramo. Da domani, Lunedì 21 Agosto, si comincia a fare sul serio per preparare la nuova stagione agonistica che vedrà le ragazze del Presidente Roberto Mazzagatti impegnate nel campionato di B1. Dopo aver completato il roster, la società ha definito anche lo staff  a supporto di coach Luca Nanni:

Vice Allenatore: Aldo Coccioli

Assistenti Allenatore: Giulio Rubini – Stefania Zampini

Preparatore Atletico: Mattia Pipoli

Fisioterapista: Emilia Frale

Osteopata: Alessio Cioci

Statistiche:  Federico Cosentino

La squadra, insieme allo staff tecnico e dirigenziale, si ritroverà Lunedì 21 Agosto alle ore 17:00 nell’impianto del Palascapriano che sarà la casa della Futura per tutta la stagione. Queste le convocate: Palleggiatrici: Celeste Di Diego, Gloria Vendramini. Opposti: Marzia Ragnoli, Marika Fanelli. Schiacciatrici: Monica Lestini, Aurora Patriarca, Silvia Costantini. Centrali: Greta Mazzagatti, Aurora Poli, Joselyn D’Egidio. Libero: Daria La Brecciosa, Simona Ventura.




PAPÀ TI SALVO IO XXI Edizione

Pescara, 20 Agosto 2023. Centinaia di persone a lezione su come vivere il mare responsabilmente Il Presidente della Lifeguard – La Compagnia del Mare e della Società Nazionale di Salvamento – Sezione di Pescara Cristian Di Santo: “Nel pomeriggio di oggi, presso il lido Mila di Pescara, si è tenuta la XXI edizione dell’evento Papà ti salvo io, patrocinato dal Comune di Pescara, rivolto in particolare ai bambini e che mira a diffondere la conoscenza delle principali norme comportamentali da tenere in mare e sulle spiagge per vivere un’Estate al meglio. Obiettivo principale dell’evento è creare nei più piccoli, protagonisti indiscussi, quella cultura che possa renderli motivatamente responsabili per loro stessi e per gli altri.

Sono state illustrate le regole d’oro per un bagno sicuro dove i bimbi hanno appreso i valori della prevenzione e del rispetto dell’ambiente marino. Hanno partecipato all’evento il Sindaco di Pescara Carlo Masci e personale e mezzi della Direzione Marittima – Guardia Costiera di Pescara, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pescara – Nucleo Elicotteri e della Scuola Italiana Cani di Salvataggio che ringrazio per la disponibilità e collaborazione, come anche il lido Mila che ci ha ospitati. Nel corso della manifestazione sono state effettuate anche simulazioni di interventi di soccorso a bagnanti con personale e mezzi della Lifeguard – La Compagnia del Mare, della Società Nazionale di Salvamento – Sezione di Pescara dei Vigili del Fuoco di Pescara con un elicottero ed un acquascooter e delle Unità Cinofile SICS. Al termine dell’evento ai bambini presenti è stato consegnato il diploma di baby watch..




PESCARA FLUTE FESIVAL 2023 ingrana la quarta

Grande successo di pubblico e di critica per la rassegna all’Aurum diretta dal Maestro Marco Felicioni

Pescara, 20 agosto 2023. Un successo di pubblico e di critica quello fatto registrare dalla quarta edizione del “Pescara FLUTE Festival” 2023. Il festival, di stanza dal 4 agosto all’8 agosto nella fascinosa struttura della città di Pescara, l’Aurum – La fabbrica delle idee, ha visto la partecipazione e l’attenzione degli addetti ai lavori ma, anche, di tanti appassionati e curiosi. L’evento era inserito nel cartellone CulturAurum, curato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, e organizzato dall’Associazione “Il Canto del Vento”, con la direzione artistica del M° Marco Felicioni, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e la Fondazione PescarAbruzzo, con il patrocinio del Conservatorio “Luisa d’Annunzio” di Pescara e della Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzo.

“È stata un’edizione speciale, con cinque giorni intensi di musica e cultura – ha sottolineato il direttore artistico Marco Felicioni – con la presenza di oltre 20 artisti e la partecipazione di tantissimi giovani provenienti da tutta Italia. Tra gli ospiti, grandi solisti e personaggi della didattica musicale ed internazionale, come Andrea Oliva (Primo flauto Orchestra Nazionale di Santa Cecilia), Marta Rossi (dal Teatro dell’Opera di Roma) e Geoff Warren (docente di Flauto Jazz al Conservatorio di Ferrara). La novità di questa edizione è stata rappresentata sicuramente dal concerto dedicato alla musica contemporanea, con le prime esecuzioni assolute delle opere dei compositori Stefano Taglietti (Simplex Organum) e Davide Remigio (Flutes), commissionate direttamente Festival e dedicate alla Pescara FLUTE Orchestra, formata da 40 elementi tra studenti e professionisti, e diretta magistralmente da Alessandro Mazzocchetti”. Il direttore artistico ha, infine, aggiunto: “Il nostro festival è una manifestazione che punta sulla musica, sulla cultura e sul sociale; sono state conferite infatti, due Borse di studio “Premio Angelo Persichilli”, consegnate alla presenza dell’assessore Maria Rita Carota e i maestri Andrea Oliva e Marta Rossi a Fernando De Meis, “Giovane talento” e ad Alberto Cigarini, “Miglior interprete”.

L’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Maria Rita Carota ha sottolineato: “Grazie al Maestro Felicioni che, con il suo staff, ha organizzato un festival ricco di occasioni di conoscenza e di crescita professionale con fini culturali ed educativi, riuscendo a motivare i ragazzi che si avvicinano alla musica e al flauto. Un’occasione, poi”, ha chiosato Maria Rita Carota, “che, oltre a prevedere la formazione dei giovani musicisti, che si sono cimentati con affermati professionisti, ha avuto una valenza altamente educativa. Da non trascurare inoltre che i concerti sono stati di qualità eccelsa e con la partecipazione di prestigiosi solisti. Davvero una bella esperienza vincente!”.

Apprezzamenti anche dalla Presidente della Commissione Cultura del Comune di Pescara, Manuela Peschi: “È un festival importante per la città di Pescara”, ha rimarcato la Peschi, “dedicato allo strumento melodico più antico del mondo, che oltre a prevedere la partecipazione di artisti di caratura internazionale, si distingue per le sue tante e varie attività, e che merita il sostegno della Commissione Cultura del Comune di Pescara, oltre che dall’Assessorato alla Cultura, dalla Fondazione Pescara Abruzzo e dalla Presidenza del Consiglio Regionale”.

Non solo concerti nel programma del Festival, che ha previsto diverse attività, come convegni ed incontri curati da accreditati esperti. Su tutti l’intervento di Giuseppe Rossi per la cura e manutenzione dello strumento e le presentazioni dei libri “Io suono il flauto” di Livio Libbi e “Compendium musicae flauta” (catalogo mondiale delle compositrici) di Vilma Campitelli. In questo speciale appuntamento c’è stato spazio anche per una mostra di tre giorni, l’esposizione della più grande collezione italiana di flauti storici ed etnici (dalla collezione privata di Marco Felicioni).

Tre i concerti tematici in programma ai quali è stata sempre registrata la partecipazione di un numeroso pubblico: “Grandi compositori”, con musiche di Bach, Mozart, Paganini, Ravel ed altri; “Autori contemporanei”, con prime esecuzioni assolute e la preziosa collaborazione dell’ensemble “Flute in progress” del Conservatorio di Matera, coordinati dal Maestro Alessandro Muolo; “Gran finale”, con i solisti Andrea Oliva, Marta Rossi e Marco Felicioni, insieme all’orchestra da camera AternuMusicus, formata da Pierfrancesco Fiordaliso e Ornela Koka – violini, Rocco De Massis – viola, Luigi Di Cristofaro – violoncello, Matteo Gaspari – contrabbasso e Walter D’Ancangelo – clavicembalo. A fianco alle esecuzioni in prima esecuzione assoluta e le interpretazioni dei bravissimi solisti Marialice Torriero, Andrea Meucci e Geoff Warren, la Pescara Flute Orchestra ha eseguito brani dei compositori Diego Conti e Geoff Warren. Il Maestro Marco  Felicioni, nella serata finale ha ringraziato il folto pubblico intervenuto ai concerti (tutti ad ingresso gratuito), gli enti pubblici e privati, i partner istituzionali, Briccialdi Flautitalia, le aziende Poggio del Sole, Terra dei briganti, le Cantine Fuschi e San Giacomo, Pianoforti Fabbrini e la Farmacia Greco; infine, è stato ringraziato tutto lo staff formato da Stefano Mammarella (segretario artistico), Ornela Koka, Stefano Circeo, Marialice Torriero, Maria Cama e Francesca e Alessandro Felicioni.