Renato Minore e Francesca Pansa presentano Ennio L’Alieno – I giorni di Flaiano. Coordina il giornalista Fabrizio Masciangioli Mmartedì 29 agosto ore 20.30
Pacentro,27 agosto 202. La prima edizione di VOCI&VOCI Festival nel borgo medievale), che si è svolta dal 25 luglio con 9 appuntamenti nel Chiostro dell’ex Convento dei Minori Osservanti, si conclude con l’ultimo ‘Incontro con l’autore’ martedì 29 agosto alle ore 20.30 è la volta di uno scrittore abruzzese di nascita: Renato Minore che con Francesca Pansa presenteranno il loro ultimo libro. I due autori conversano con il giornalista Fabrizio Masciangioli, coordinatore della serata, su “Ennio l’alieno – i giorni di Flaiano” scritto a quattro mani per raccontare di un Flaiano sconosciuto ai più, e dei personaggi a lui più vicini: la moglie Rosetta e la figlia Nenè. Il libro è edito da Mondadori per la Collezione Scrittori Italiani e Stranieri. La serata sarà impreziosita dal commento musicale affidato al violino di Luca Marziali accompagnato al pianoforte da Paolo Zannini. La musica di Nino Rota composta per i film di Federico Fellini con le sceneggiature firmate da Flaiano farà da colonna sonora alla serata. Letture di Andrea Casanova Moroni.
Anche se parte dalla sua città d’origine, Pescara,questo libro di Minore e Pansa più che una biografia, si legge nel risvolto di copertina, è “ un flusso di memorie, di sogni, di sguardi, è un atto d’amore nei confronti di un personaggio difficilissimo da imbrigliare in una logica sequenza di fatti…”
“Flaiano arriva a Roma giovanissimo e dopo le scuole ufficiali al Nord e la guerra d’Etiopia torna nella Capitale. Collabora alle migliori testate di allora: “Omnibus”, “Oggi”, “L’Italia letteraria”, “L’Europeo” e infine “Il Mondo” di Mario Pannunzio. Leo Longanesi gli chiede un romanzo in tre mesi e lui scrive Tempo di uccidere, primo vincitore del neonato Premio Strega. Apre la porta del cinema e scrive per tutti i registi ai quali si deve la rinascita del cinema italiano e la sua continuità:
prolifica, smagliante e misteriosa la collaborazione con Federico Fellini. Ci sarebbe stata La dolce vita senza Flaiano? Forse sì. Ma il miracolo è il gioco fra due sensibilità così differenti. Flaiano ama o comunque accetta spesso la committenza; eppure, al contempo sogna il “suo” film che non riesce a prendere forma. Il bello di questa “ricostruzione di eventi” è che, pagina dopo pagina, stiamo alle calcagna di un italiano che non vuole essere itagliano, di un uomo che strappa la risata dell’intelligenza e dentro si macera, di uno scrittore vero, tormentato come un soldato che conosce la gloria di una perpetua ritirata. Marziano, alieno, amico della notte. Irripetibile. È l’Ennio che tutti chiamano Flaiano e nessuno conosce davvero, che si lascia inseguire come insospettato protagonista di un romanzo di amicizie, delusioni, solitudini, grandissimi dolori.”
Renato Minore e Francesca Pansa si sono incontrati quarant’anni fa in una serata di poesia a Villa Borghese. Renato scriveva versi da molti anni, faceva il critico letterario. Francesca scriveva testi teatrali in chiave femminista e organizzava antologie poetiche. Renato poi ha pubblicato romanzi su Leopardi e Rimbaud, racconti e saggi letterari, libri di (e sulla) poesia: l’ultimo Ogni cosa è in prestito. Francesca ha realizzato il progetto delle “Fate sapienti”,con reportage, diari, calendari, e ha pubblicato racconti e memoir con particolare attenzione all’infanzia: l’ultimo Nessuna notte è infinita. Ora insieme raccontano i giorni di Ennio Flaiano,e anche quelli di Rosetta, sua moglie, il dentro e il fuori di una storia affiorata negli anni come progetto di scrittura condivisa. Con l’emozione di quella sera romana, quando ascoltarono i versi di un Flaiano dolente, tragico, ferito a morte, tanto diverso da quello più brillante,cinico, inesauribile affabulatore: la maschera che ancora lo nascondeva. A fine serata gli autori saranno disponibili per la firma delle copie.
Il Festival VOCI&VOCI, nato con il proposito di promuovere la cultura, in tutte le sue “voci” per promuovere il borgo ed il territorio con tutte le sue caratteristiche ed i suoi antichi valori, non ha tradito gli obiettivi. La manifestazione chiude con un bilancio in positivo considerando la partecipazione assidua ed attenta ad ogni serata di un pubblico non solo locale ma per buona parte rappresentato da turisti, sempre più convinto e coinvolto dalla proposta variegata ma attenta alla qualità.
Il festival VOCI&VOCI , ideato e diretto da Guido Galterio, è stato realizzato in collaborazione con Comune di Pacentro, Camerata Musicale Sulmonese, Associazione Euterpe, Coro Maschile Majella e grazie al lungimirante atto di mecenatismo della professoressa Edvige Coleman Agostinelli e William Coleman III, dovuto all’amore per la propria terra.
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