TRACIMAZIONE DI LIQUAMI dallo scolmatore rivierasco

Questione ambientale a Montesilvano

Montesilvano, 31 agosto 2023. Ci arriva segnalazione e documentazione fotografica, che questa mattina 31 Agosto, sulla riviera di Montesilvano, all’altezza di via Finlandia, Zona Alberghi-PP1 di Montesilvano, circa alle ore 6:30 era in fuoriuscita dal collettore fognario rivierasco che corre sotto il lungomare Aldo Moro, una tracimazione fognaria, con liquami neri, oleosi e nauseabondi, che si riversavano dal canale scolmatore del collettore fognario direttamente in mare, nell’area della spiaggia libera.

La fuoruscita di liquami maleodoranti, probabilmente effetto delle raffiche di vento e pioggia portati dal maltempo dei giorni precedenti, va ad interessare, oltre ad affollate spiagge nei pressi della zona alberghiera e del PP1, anche la rinomata spiaggia senza barriere per diversamente abili, pochi metri più a Sud della fuoriuscita a mare dei liquami. Da una parte si chiede al Sindaco di Montesilvano, con diffida ad operare per la difesa della salute pubblica, di provvedere con urgenza alle idonee misure di salvaguardia e informazione della popolazione del rischio igienico sanitario connesso alla balneazione, con idonei cartelli informativi e precauzionali, e, se del caso, con il divieto di balneazione per il tratto interessato. Dall’altro si invia direttamente all’Arta Abruzzo, agenzia regionale per la tutela ambientale, richiesta di predisporre gli opportuni prelievi ed analisi di campioni marini nel tratto interessato, per riscontrare i livelli di inquinamento dell’acqua e la balneabilità di quel tratto di spiaggia.

È il caso di ricordare che la questione idraulica a Montesilvano è ancora un grave problema strutturale irrisolto. Sia quella dello smaltimento e depurazione delle acque nere, che periodicamente riversano in mare il troppo pieno dei tre scolmatori sulla riviera, di Fosso Mazzocco, via Petrarca e via Finlandia, con grave ipoteca del nome e dell’attrazione turistica della città, sia è ancora insufficiente lo smaltimento delle acque bianche in tutta la zona a mare, con allagamenti e ristagni d’acqua ad ogni piovasco autunnale. Ricordiamo tutti le contestazioni di via Liguria, della zona di Villa Verrocchio e degli abitati a ridosso della pineta. Problema oltremodo aggravato dai rialzi della strada lungomare all’altezza del Jova Beach, e quelli proposti fino all’ex colonia Stella Maris.

La questione ambientale, di tutela della qualità delle acque dell’aria e del suolo, ma anche i programmi di forestazione urbana, creazione di corridoi ecologici, connessione della pineta litoranea, dei boschetti collinari e lungofiume e dell’auspicata creazione del cosiddetto parco metropolitano Nord, Foce del Saline Piomba, in coordinamento con Città Sant’Angelo e Silvi, è una questione strategica, insieme al tema della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico sulla Strada Parco, alla questione urbanistica, e dell’integrazione metropolitana di Nuova Pescara, di cui l’attuale Amministrazione di Centro Destra poco si occupa, mentre è da queste scelte ed impegni che dipende il futuro urbano ed economico e di qualità della nostra città.

Non certo solo dagli spettacoli della stagione estiva ad uso locale, a cui gli Amministratori tengono tanto a partecipare e riportare il finto successo fotografico. Come Partito Democratico di Montesilvano e come Gruppo Consigliare ci auspichiamo che si apra immediatamente un vero tavolo politico sulle questioni ambientali della Città di Montesilvano che da troppo tempo attendono risposte, o abbozzate con soluzioni buttate troppe volte a macchia di leopardo senza una corretta costruzione di idea di città.

Come Partito Democratico, ci aspettiamo finalmente, che l’Amministrazione del Sindaco De Martinis di Centro Destra ascolti i numerosi professionisti del settore presenti sul territorio e non vada solo alla ricerca dei cosiddetti “Yes Man”, ma che lasci anche lo spazio alle verità oggettive degli stakeholders del nostro territorio cittadino e frontaliero. Il Partito Democratico e il Gruppo Consigliare hanno le idee chiare su questa città e delle sue necessità, cosa diversa dall’Amministrazione capitanata dal Sindaco Ottavio De Martinis, la quale anche quest’anno ha lasciato il posto a finte operazioni di risanamento sui servizi primari della nostra città, per rincorrere solo il tabellone dei concerti estivi e le foto sul palco insieme alla sua Giunta e Consiglieri Comunali. Il Segretario Cittadino PD Scorrano Daniele Il Gruppo Consigliare PD di Montesilvano.

Il Segretario Cittadino PD Scorrano Daniele
Il Gruppo Consigliare PD di Montesilvano




EMERGENZA FOGNARIA

Bocchino: intervenire subito su vetustà e inadeguatezza di fogne e depuratore delle marine. Presentata risoluzione in commissione agricoltura del consiglio regionale

Vasto, 31 agosto 2023. Approda in Regione la emergenza legata all’inadeguato sistema fognario e di depurazione delle Marine di Vasto e San Salvo, ingestibile soprattutto nella stagione estiva, grazie a una risoluzione depositata in Commissione Agricoltura, sviluppo economico ed attività produttive della Regione Abruzzo dal consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino. Per Bocchino non sono più rinviabili un intervento poderoso con tempi certi e un congruo reperimento di fondi.

Nel documento, l’esponente del Carroccio chiede al Consiglio regionale di impegnare la Giunta di Palazzo Silone ad investire la Sasi (Società abruzzese per il servizio idrico integrato) affinché, attraverso la valutazione preliminare della attuale situazione di efficienza, di portata e di dotazione tecnologica, sia della condotta fognaria di Vasto San Salvo che del depuratore, quest’ultimo in dotazione gestionale all’ARAP (Azienda regionale per le Attività produttive) Servizi, rediga, in collaborazione con la stessa ARAP Servizi, una relazione con relativo studio di progettazione e piano finanziario degli oneri necessari, finalizzato al potenziamento dell’impianto di depurazione situato nel territorio di Montenero di Bisaccia.

A tal fine, Bocchino pone la istanza di impegnare la Giunta a reperire i necessari fondi di finanziamento conseguenti, per l’intervento da attuare, affidando alla SASI la conseguente dotazione finanziaria, oltre che il mandato di esperire le modalità per la realizzazione dell’opera di che trattasi.

Un intervento necessario – spiega ancora Bocchino – perché la rete fognaria di Vasto Marina e San Salvo Marina è vecchia di quasi 45 anni e non è ‘più sufficiente a smaltire il quantitativo di rifiuti liquidi che vi vengono immessi, tenendo conto anche dell’incremento esponenziale della popolazione turistica durante la stagione estiva, oltre che l’apporto di acque bianche che vi vengono immesse in occasione degli eventi metereologici, oggi drammaticamente evidenti e attuali.

La suddetta rete fognaria – sottolinea il consigliere regionale della Lega nella sua risoluzione – conferisce i suoi contenuti nella struttura di depurazione che insiste nella zona di Montenero di Bisaccia (CB) che raccoglie anche i prodotti da depurare della zona industriale di San Salvo, realizzata anche essa all’epoca suddetta, e che nella stessa vengono conferiti quotidianamente prodotti liquidi da smaltire per diverse decine di autobotti, provenienti da diverse regioni.

Proprio per le ragioni su esposte, Bocchino evidenzia come ‘sia la condotta fognaria che il depuratore, abbiano bisogno di un poderoso intervento di manutenzione e di potenziamento, al fine di prevenire eventi sia dovuti alla insufficienza strutturale che alla vetustà degli stessi, oltre che agli eventi avversi, che metterebbero in grave difficoltà la salubrità di quel territorio e delle acque marine del litorale di Vasto e San Salvo, detentore della bandiera blu da diversi decenni, anche grazie alla presenza delle infrastrutture di che trattasi.

Di qui l’iniziativa di presentare una risoluzione in Commissione – chiosa Bocchino – per avviare un percorso che, secondo nostra consuetudine, possa dare risposte concrete ad una esigenza improcrastinabile.




ARTEIKON mostra di icone dell’artista Emanuela Pancella

Opere che celebrano l’incontro tra Oriente ed Occidente

Lanciano 31 agosto 2023. Una mostra d’arte unica nel suo genere. Si chiama “ArteIkon” e si terrà dal primo al 16 settembre prossimi nel complesso monumentale di San Francesco a Lanciano (Ch), in particolare nella chiesa di San Legonziano. Sarà l’occasione per immergersi nelle profondità dell’iconografia religiosa e in particolare nell’opera di Emanuela Pancella, artista di Lanciano (Ch). Pittrice e iconografa, Pancella, dopo aver frequentato l’Istituto d’arte a Lanciano, si è laureata all’Accademia delle Belle Arti di Macerata. 

Il suo percorso professionale l’ha portata, nel tempo, a dipingere seguendo varie tecniche, pur restando legata a quelle antiche. Decisivo l’incontro con un importante maestro iconografo russo. Lui l’ha avvicinata all’antica iconografia dei maestri russi Oalekh, Mistiora, Kholuj, spiegandole tecniche, rivelandole segreti sconosciuti agli iconografi attuali e ricalcando i saperi dei “bogomas” (pittore del volto divino). Sono seguiti master di specializzazione con il maestro iconografo Daniel Neculae e il maestro doratore Marian Petrovici.

I suoi lavori svelano uno stile che unisce l’arte iconografica bizantina alla tradizione italiana, privilegiando il tardo Quattrocento, attraverso l’utilizzo della tempera all’uovo e delle dorature a guazzo. “La sua pittura iconografica – scrivono di lei alcuni maestri russi – è eccellente, rispettosa dei nostri antichi modelli, destinata ad un alto grado di perfezione”.

Nell’esposizione Pancella riesce ad unificare sapientemente le tradizioni artistiche dell’ortodossia d’Oriente e latina d’Occidente.

Attraverso le sue opere si può comprendere come le due culture abbiano dialogato e si siano intrecciate tramite l’arte. L’ortodossia d’Oriente e la tradizione latina d’Occidente si ritrovano in un abbraccio artistico che racconta la storia della fede e dell’espressione spirituale.

Un momento per apprezzare il potere dell’arte nell’unire mondi diversi e per celebrare la bellezza dell’iconografia sacra.

Gli orari per i visitatori sono 10-12.30 e 15-18.30. Il vernissage è previsto per il primo settembre alle 17 nei locali di San Legonziano.




PERDONANZA CELESTINIANA numeri di successo per l’edizione 729

L’Aquila 31 agosto 2023. “Non era scontato che questa edizione della Perdonanza, dopo la presenza del Papa nella scorsa, raccogliesse tanto entusiasmo e partecipazione. Nonostante le difficoltà, anche legate al meteo, abbiamo coralmente festeggiato, insieme a tutti gli aquilani, il termine dell’Anno della Misericordia e guardiamo con speranza al Giubileo del 2025, certi di aver ottenuto un’attenzione alta, quella che Celestino V e il suo messaggio meritano”. Queste le parole del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il giorno dopo la chiusura delle celebrazioni della Perdonanza Celestiniana numero 729. Un’edizione di successo che come sempre ha coniugato la valenza spirituale dell’evento – legata alla solennità del messaggio di pace e riconciliazione di Papa Celestino V – a un programma culturale ricco di appuntamenti, concerti, spettacoli e riflessioni storiche, sotto la sapiente direzione artistica del maestro Leonardo De Amicis, che ha messo a disposizione della città un programma di altissimo livello e di performance straordinarie: dai Negramaro a Gianni Morandi, passando per Mahmood, Mr. Rain, Coma_Cose, Alfa, Paola Turci, Albano Carrisi, Eleonora Abbagnato, Teo Teocoli.

Circa 300 le persone che hanno lavorato sul campo nei giorni “più caldi” della manifestazione – 23, 26, 28, 29 e 30 agosto. Solo nell’area di Collemaggio, erano 60 i volontari, 25 gli operai del Comune, 40 quelli del COC (Centro Operativo Comunale), 11 gli agenti della Polizia municipale (che negli altri giorni ha impiegato dalle 7 alle 10 unità al giorno per la gestione del traffico), affiancati dal personale sanitario e della sicurezza, con il supporto di sei ambulanze e tre mezzi antincendio boschivo per garantire la riuscita dell’iniziativa nella massima sicurezza.

“Sottolineo gli sforzi e l’impegno del Comune, sia dal punto di vista tecnico e amministrativo, sia dal punto di vista degli allestimenti necessari per lo svolgimento degli spettacoli, anche per renderli più fruibili e partecipati possibile”, ha aggiunto Biondi, che ha ricordato  “l’esperienza della Perdonanza Lis, che per la prima volta è stata lanciata quest’anno, grazie all’apporto degli uffici del Disability manager del Comune che si sono coordinati con le associazioni rappresentative delle persone con disabilità. Grazie a questo progetto abbiamo reso la Perdonanza Celestiniana accessibile alle persone sorde, a livello locale e nazionale, favorendo al contempo la crescita di un turismo inclusivo”.

Il successo della 729esima Perdonanza Celestiniana è stato anche di partecipazione nei numeri: sold-out di tutti gli eventi, con oltre quindicimila tagliandi venduti per gli spettacoli al Teatro del Perdono e alla Scalinata di San Bernardino, cui si aggiungono le oltre cinquemila presenze (solo sul prato, nei posti a sedere) nella serata inaugurale del 23 agosto a ingresso libero e le ventimila che hanno invaso il centro storico della città per la rassegna “L’Aquila Suona” che si è tenuta domenica 27; l’allestimento dei maxi-schermi alla Scalinata di San Bernardino e a Paganica per seguire i concerti principali che si sono tenuti alla Basilica di Collemaggio; 640 i parcheggi del terminal di Collemaggio che sono andati presto esauriti nei giorni clou della settimana dal 23 al 30 agosto, durante i quali è stato esteso anche l’orario della navetta gratuita dal terminal per raggiungere il centro storico sino all’una di notte.

Inoltre, sono stati più di 12 milioni gli utenti unici raggiunti sui canali social della Perdonanza (Facebook, Instagram e Twitter) durante il mese agosto e oltre 100 mila le interazioni, mentre il sito internet ufficiale ha fatto registrare oltre 240mila visualizzazioni di pagine con accessi da oltre 70 città italiane e 10 nazioni diverse.

“Il grazie più grande, infine, è per tutte le aquilane e gli aquilani che dimostrano ogni anno di più il loro forte attaccamento alla Perdonanza Celestiniana. Credo che in questa 729esima edizione la visione strategica che ha caratterizzato il nostro modo di lavorare – dal riconoscimento Unesco, alla visita del Santo Padre, passando per la capacità di valorizzare tali eventi con programmi artistici e culturali unici – sia stata pienamente attuata. Il premio del Perdono al 9° Reggimento Alpini dell’Aquila, la scelta dei custodi nel segno della cultura anche in vista della candidatura a Capitale italiana per il 2026, il teatro di Collemaggio, il coinvolgimento delle nostre associazioni, il rientro della Bolla a Palazzo Margherita a 14 anni dal sisma, sono elementi che segnano non solo la Festa, ma il cammino di una comunità in piena rinascita”, ha affermato Biondi.

Il primo cittadino aquilano ha, infine, ringraziato “il Comitato Perdonanza, il settore Aq Progetti Speciali e tutte le donne e gli uomini delle strutture comunali, dirigenti, funzionari, operai, le organizzazioni di volontariato che hanno collaborato con il COC, le partecipate comunali Sed, Afm, Asm, Ctgs, Usra che hanno messo a disposizione personale per l’organizzazione della Perdonanza e quanti, con enorme spirito di collaborazione e abnegazione, hanno contribuito con competenze e conoscenze alla riuscita della più antica e sentita tradizione della nostra comunità”.




LA LUNA BLU

Essere svegliati il 31 agosto e accarezzati da un disco, la luna più grande dell’anno, che ti dà il buongiorno, con la sua luce molto intensa, di un colore giallo abbagliante, è emozionante!

È il secondo plenilunio nello stesso mese, agosto 2023, un evento raro che si ripeterà nuovamente nel 2037.

Nel vederla tramontare ad ovest, man mano che si abbassa, per nascondersi dietro la montagna, resti rapito da questa immagine silenziosa, pittoresca, naturale.

La luna si trova in questa fase, al perigeo, cioè alla minima distanza dalla Terra, risultando di dimensioni apparenti più grandi rispetto al solito, e… blu, quando c’è la seconda luna piena nello stesso mese.

Questo evento si verifica unicamente, nei giorni 30 o 31 del mese.

Avere la fortuna che nella stessa abitazione c’è anche una esposizione ad est, mentre la luna tramonta, ecco che vedi il sorgere del sole.

Il disco rosso fuoco, si sveglia e si alza lentamente dal profondo del mare adriatico.

Sono le ore 6:27.

Luciano Pellegrini




SAN PIO DA PIETRELCINA. Maestro di vita cristiana

di Don Marcello Stanzione e Francesco Guarino. Recensione Annamaria Maraffa

IlNuovoArengario.it, 31 agosto 2023. San Pio da Pietrelcina, maestro di vita cristiana: in questo libro (edito da Segno) Padre Pio ci si rivela non solo come il santo configurato alla passione di Cristo, l’instancabile confessore e l’orante intercessore per i fratelli, ma anche e soprattutto come “maestro” di vita cristiana e spirituale.

I tesori più preziosi dell’insegnamento mistico del Santo Cappuccino sono custoditi nei quattro volumi dell’Epistolario, che il professore Francesco Guarino e don Marcello Stanzione, in questo loro volume, presentano in maniera approfondita e completa, suddividendone la materia in vari capitoli o tematiche di fondo. Padre Pio ci si rivela non solo come il santo configurato alla passione di Cristo, l’instancabile confessore e l’orante intercessore per i fratelli, ma anche e soprattutto come “maestro” di vita cristiana e spirituale.

Un argomento chiave del testo di Guarino e Stanzione è la direzione spirituale, una esigenza che il Santo Cappuccino ha vissuto, lui stesso, con piena disponibilità di figlio verso chi, a nome di Dio, gli indicava le vie dello Spirito. Compito che egli ha svolto con senso acuto di responsabilità e di spirito soprannaturale. La corrispondenza era sempre il mezzo per dare direttive, valutazioni, consigli e anche opportuni richiami ai suoi figli spirituali lontani.

È incredibile quanta cura prendesse nel personalizzare i contenuti della direzione: era un plasmare lo spirito e il cuore dei figli spirituali per conformarli a Cristo.

Da esperto lottatore e asceta, San Pio aveva imparato a “discernere gli spiriti”; sapeva riconoscere e distinguere le prove inviate da Dio dalle tentazioni del maligno. Di satana sapeva smascherare tutti gli inganni e additarne le trappole celate sotto apparenze di bene.

Tutte le altre tematiche affrontate nel volume presentano la croce, l’ideale di perfezione cristiana, l’efficacia dei sacramenti, l’importanza fondamentale dell’Eucaristia e della Confessione, ma anche la devozione mariana, la conquista delle virtù teologali di carità, di speranza e di fede.

I grandi temi della dottrina spirituale di Padre Pio, passati in rassegna in questo volume, si caratterizzano per il legame intimo con la migliore tradizione della teologia spirituale patristica e cattolica. Giustamente, i due autori del volume introducono ogni argomento curando i raccordi con i fondamenti biblici e la dottrina della Chiesa.

“San Pio da Pietrelcina. Maestro di vita cristiana”, di Don Marcello Stanzione e Francesco Guarino – Recensione – Il Nuovo Arengario




ACQUIFERO GRAN SASSO scelta incomprensibile

Grazie al Prof. Gisonni per il lavoro svolto

Roma, 31 agosto 2023. “Siamo alle solite, l’Abruzzo non piace al governo. Viene da pensarlo viste le decisioni prese a Roma e le ricadute che le stesse hanno sui nostri territori. L’ultimo caso riguarda la nomina, tra l’altro tardiva, del nuovo Commissario per l’acquifero del Gran Sasso” la senatrice sulmonese affida ad un comunicato il suo disappunto per la sostituzione del Commissario Gisonni.

“Non sono in dubbio le qualità professionali e le alte competenze del dott. Caputi, ci mancherebbe. Si tratta di tempistica e opportunità. L’infrastruttura dà da bere a 800mila abruzzesi e negli ultimi due anni il lavoro svolto dal Commissario Gisonni è stato tanto difficile quanto encomiabile. Al prof. Gisonni va il mio personale ringraziamento per quanto fatto durante il suo mandato, lottando contro la ristrettezza dei tempi e la macchinosa lentezza della burocrazia italiana che ben conosciamo”.

Non manca una stoccata della senatrice sulmonese all’ex pentastellata Marcozzi, già candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della regione e oggi in Forza Italia: “Chi oggi esulta nei tg per la nomina fuori tempo massimo, cercando visibilità politica e ostentando un interesse finora mai mostrato per l’opera, dovrebbe ricordare che lo scorso anno ‐ più precisamente nel mese di luglio 2022 ‐ fu proprio il presidente Marsilio ad elogiare il lavoro di Gisonni dicendo testualmente “finalmente abbiamo le chiavi per arrivare alla soluzione del problema…L’attività della struttura commissariale è stata molto incisiva e il professor Gisonni ha rispettato l’impegno di arrivare nel giro di due anni a portare sul tavolo di confronto una seria ipotesi progettuale”.

“Quindi cosa fanno a Roma se per una volta una cosa in Abruzzo funziona? Semplice, fanno fuori chi l’ha messa a punto e la conosce meglio di altri”, continua polemica la senatrice.

“Personalmente, è ovvio, non ho nulla contro il nuovo Commissario Caputi. Sono però consapevole di quale enorme perdita di tempo sia un avvicendamento e un passaggio di consegne ai vertici della struttura in questo momento. Si poteva evitare di indugiare ulteriormente e lasciar terminare il lavoro a chi lo ha progettato e messo sul tavolo? Certamente sì. Ma a Roma e a qualcuno in Abruzzo non importa, anzi. Grazie al Prof. Gisonni e buon lavoro al nuovo Commissario”.




PROGRAMMI SPAZIALI GOVSATCOM E IRIS

Entro l’autunno l’UE dirà se gli investimenti verranno realizzati nel centro abruzzese del Fucino

“Grazie al governo Meloni e alla Regione Abruzzo, tra qualche settimana ci potrebbe essere una notizia molto importante per incrementare il ruolo scientifico e tecnologico del Centro spaziale Piero Fanti del Fucino in provincia de L’Aquila e per dare un ulteriore impulso all’economia abruzzese.

L’Unione europea potrebbe scegliere il prestigioso presidio scientifico per ospitare le infrastrutture terrestri del programma europeo Govsatcom e i centri di controllo del sistema di connessione sicura Iris, componenti essenziali del sistema spaziale internazionale”, così in una nota di Chiara Gemma, eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr.

“La candidatura del Centro del Fucino – spiega l’europarlamentare – è stata proposta a luglio scorso dal Governo italiano, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Abruzzo, nell’ambito dell’avviso pubblico della Commissione europea, rivolto ai Governi di tutti gli Stati membri. L’Italia ha scelto proprio il Centro spaziale abruzzese per la sua comprovata esperienza e le positive collaborazioni nel settore.

Se L’Unione europea riterrà valida la candidatura italiana, verrà garantita l’attivazione dei centri di controllo Iris nel territorio abruzzese per almeno 25 anni e ci sarà un’importante ricaduta occupazionale e notevoli vantaggi per le piccole e medie imprese coinvolte nel progetto.

L’intervento – specifica l’on. Gemma – prevede la costruzione di aree tecnologiche estese per circa settemila mq, in meno di due anni di lavoro, e un investimento totale di circa 73 milioni di euro a cui si aggiungono i costi di gestione stimati per circa 15 milioni di euro in 25 anni.

Se, come tutti ci auguriamo, la candidatura del Centro Spaziale del Fucino verrà accolta – conclude l’eurodeputata – sarà un grande risultato per il governo italiano, per la Regione Abruzzo e per l’intero sistema aerospaziale nazionale, inoltre verrà confermata la competenza, la solidità e l’affidabilità di una delle tante eccellenze presenti nelle regioni del Sud e nell’Italia intera”.




DOVE ATTERRERAI

Il secondo singolo di Matteo Farge Con il patrocinio di Regione Campania e Regione Abruzzo

L’Aquila, 31 agosto 2023. Progetto L’Aquila-Napoli: Il secondo singolo è in memoria della piccola Alessia, la bimba deceduta sull’altalena. Presentata la seconda canzone dal titolo Dove Atterrerai, un brano dedicato ad Alessia Prendi, la bambina morta nel 2022 per il crollo di un’altalena ad Avezzano.

Mentre le note di Vieni a Napoli con me continuano a risuonare, il secondo brano, intitolato Dove Atterrerai, prosegue il viaggio.

Mentre Vieni a Napoli con me ha segnato l’inizio di questa serie musicale, Dove Atterrerai ne costituisce la seconda stagione. Questa volta, l’attenzione non è meramente rivolta alla città dell’Aquila, bensì pone l’accento su un evento tragico che ha colpito il cuore dell’intera comunità Abruzzese.

La canzone diventa un veicolo attraverso il quale si esprime omaggio alla memoria di Alessia e a tutte le persone che sono volate via troppo presto.

La composizione, non è soltanto un passo avanti nel progetto L’Aquila-Napoli, ma è un tentativo di connessione tra la vita e la morte, due zone, ad oggi ancora molto distanti.

L’aspetto sociale del progetto dimostra che la cultura e l’arte possono essere ancora impiegate per scopi nobili e non soltanto per mero intrattenimento.

La copertina del singolo, creata sempre da FARGE, è pensata con simbolismo, rappresenta un “francobollo postale inter dimensionale” da apporre idealmente sulla canzone.

In conclusione, il progetto L‘Aquila-Napoli va quindi decisamente oltre la musica e la geografia convenzionale.

Un legame tra le due regioni, tra due condizioni esistenziali nonché un tributo alle vite sfiorite.

Il ricordo di questa bambina continuerà a risplendere nei cuori di tutti coloro sapranno fermarsi un istante per darsi la possibilità di interrogarsi e pensare che magari dopo questa vita, si possa di nuovo sbocciare, sotto un’altra forma o semplicemente su un’altra frequenza non percepibile con i nostri cinque sensi.

Il Progetto culturale è stato patrocinato dalla Regione Abruzzo e dalla Regione Campania, prodotto e distribuito dall’etichetta indipendente ANIMAdischi di Gianluca Occhiuzzi.




RISCATTI E RICATTI

Roberto Napoletano, intervistato da Antonio D’ Amore, racconta il suo ultimo libro. L’incontro, organizzato dall’associazione culturale Il Glicine, si terrà venerdì, Primo settembre, nella sala conferenze dell’hotel Don Juan.

Giulianova, 31 agosto 2023. È stato definito il thriller della politica italiana. Riscatti e ricatti, ultima fatica letteraria di Roberto Napoletano, descrive gli scenari (sommersi e non) della fine del Governo Draghi. Il libro sarà presentato venerdì prossimo, Primo settembre, nel corso di un incontro organizzato dall’associazione culturale Il Glicine.

L’evento, che vedrà Napoletano intervistato dal giornalista Antonio D’Amore, si terrà nella sala conferenze dell’hotel Don Juan, con inizio alle 18.

Porteranno i saluti istituzionali Antonella Ballone, Presidente della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, ed il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini.

Interverranno Raffaele Bonanni, sindacalista, docente universitario, e l’avvocato Pierangelo Guidobaldi, presidente dell’ associazione Il Glicine.




DONNE E ANIMALI

Vittime sacrificali di questa crudele estate italiana

Anagni, 31 agosto 2023. Questa estate, l’Italia ha purtroppo visto emergere un volto oscuro della società, segnato da atti di violenza che hanno scosso profondamente il paese. Gli sconvolgenti casi di stupri perpetrati anche da minorenni hanno suscitato rabbia e indignazione. Non sono mancate le consuete e barbare uccisioni di animali come il caso della capretta di Anagni (FR).

La cultura della violenza sta dilagando sempre più, sia sottoforma di stupri di gruppo che di uccisioni consumate ai danni di esseri viventi più fragili in un clima di prepotenza, indifferenza, senso di impunità che appunto tutte le persone coinvolte hanno dimostrato più e più volte. Tuttavia, quello che l’espressione cultura dello stupro ci dice non riguarda soltanto gli atteggiamenti di chi compie la violenza ma anche tutto il clima che c’è intorno e che ha permesso in qualche modo a questa violenza di verificarsi.

In seguito all’uccisione di una capretta ad Anagni, in provincia di Frosinone, perpetrata da due minorenni che hanno pubblicato il macabro video sui social, l’Associazione Animalisti Italiani, sotto la guida dell’Avvocato Francesca Pantanella, sta attivamente richiedendo al Tribunale dei Minori l’avvio di un procedimento giuridico per denunciare questo gravissimo atto di crudeltà.

Nel video sui social, poi oscurato, si vedono i ragazzi trasportare su una carriola la capretta docile perché abituata alla presenza umana ed alle visite delle famiglie. Una volta sulla carriola, i ragazzi la lanciano da una finestra. E si divertono nel vedere la capretta colpita più volte fino ad ucciderla, nel sentire i lamenti dell’animale e intorno le risa di chi continua a colpirla incitato degli amici e dalle amiche!! Dai, fallo di nuovo; ancora! Ancora!. Tutto ripreso e inviato sui social per i Like. È accaduto ad Anagni, nel Lazio, in un agriturismo durante una festa di compleanno di ragazzi della Fiuggi bene.

Il Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, Walter Caporale, afferma: “Questo atto criminale non deve passare sotto silenzio, ma deve essere giudicato con severità affinché si faccia giustizia per l’innocente animale che è stato vittima di tale violenza inaudita. Stiamo presentando denuncia e ci costituiremo parte civile nel processo. Ma soprattutto richiamiamo la responsabilità nell’educazione delle giovani generazioni. È scandaloso e scioccante constatare l’elevato numero di stupri contro donne e ragazze minorenni e di uccisioni di animali che ha caratterizzato questa tormentata estate italiana. Se pensiamo all’uccisione della capretta ci colpisce che molti degli adolescenti presenti, invece di intervenire per fermare l’atto cruento, hanno incitato l’autore e hanno assistito impassibili alla scena. Cosa che è avvenuta anche negli stupri di Caivano e Palermo. L’ondata di sangue e violenza, ci mostra che stiamo fallendo a livello etico e morale”.

L’informazione fornita dai Carabinieri alla Procura del Tribunale dei Minori di Roma relativamente all’uccisione della capra ha portato all‘iscrizione nel registro degli indagati dei due adolescenti responsabili del reato di uccisione di animali, previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale italiano. Tale reato comporta una reclusione da quattro mesi a due anni per chi provoca la morte di un animale per crudeltà e senza necessità.

La crudeltà sugli animali è indubbiamente tirocinio della crudeltà verso gli uomini. Ma purtroppo in Italia le pene per i reati contro gli animali vengono convertite nella maggior parte dei casi in sanzioni irrisorie e lavori socialmente utili.

“Le modalità di uccisione della capretta evidenziano un crimine di violenza inaudita che deve essere sanzionato in modo severo”, conclude l’Avv. Pantanella. Denunceremo non solo l’autore materiale dell’uccisione, ma anche l’amico che ha documentato l’evento e condiviso il video sui social media.

L’Associazione Animalisti Italiani prosegue la petizione per ottenere sanzioni più severe per il maltrattamento e uccisione degli animali, auspicando una riforma del Codice penale che aumenti le pene per tale tipologia di reati.




L’AQUILA CITTÀ DELLO SPIRITO e l’ignoranza di Nietzsche

All’indomani della Perdonanza Celestiniana n. 729

di Giuseppe Lalli *

L’Aquila, 31 agosto 2023. Nel suo libro autobiografico dal titolo Ecce Homo. Come si diventa ciò che si è, scritto nell’autunno del 1888 (pagine – bisogna riconoscerlo – stilisticamente assai elevate, ancorché il suo equilibrio psichico era già compromesso), Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844-1900) ricorda che, trovandosi a Roma nella primavera del 1883 (giusto centoquaranta anni fa) in compagnia dell’amico Paul Rée e di Lou Salomé, giovane e affascinante figlia di un generale russo di origine tedesca di cui era perdutamente innamorato e dalla quale  sarà respinto, ciò che gli procurerà una cocente frustrazione (“umano, troppo umano”, si potrebbe chiosare citando il titolo di un suo libro), pensò di lasciare la città e di recarsi in Abruzzo, all’Aquila.

Riferendosi alla Città Eterna, Nietzsche annota con irriverente ironia: «In fondo, questo luogo, il più indecente fra tutti sulla terra per il poeta di Zarathustra, luogo che non avevo scelto liberamente, mi infastidiva oltre misura; tentavo di evadere – volevo andare all’Aquila, l’antitesi di Roma, fondata in odio a Roma, come il luogo che un giorno io fonderò, in ricordo di un ateo e nemico della Chiesa comme il faut, uno degli esseri a me più affini, il grande imperatore Federico II di Svevia. Ma in tutto questo c’era un destino: dovetti tornare indietro.»

Scriverà poi da Terni, intorno al 10 giugno 1883, alla sorella Elisabeth, che era rimasta a Roma: «E’ andata male! Lo scirocco ha inferto la sua spada fiammeggiante su L’Aquila! Quel posto non fa per me!» Lo scirocco, di cui spesso il filosofo parla nella corrispondenza, non è tanto il vento caldo e umido che viene dal Mediterraneo, quanto l’immagine di Salomé e dell’incubo che gli ha procurato. L’infatuazione per quella donna, futura scrittrice e allieva di Sigmund Freud, lo ha prostrato terribilmente.

L’incontro tra Nietzsche e Salomé era avvenuto a Roma nell’aprile del 1882, nella basilica di S. Pietro, presentatagli dall’amico Paul Rée, che dalla donna era anche lui soggiogato e che sposerà.

Si sa che Nietzsche, il padre di tutti i nichilisti e il profeta della morte di Dio, cattivo maestro per eccellenza, autore che tanto piace a certi intellettuali italiani alla moda, quelli che alla fallita filosofia di Marx hanno sostituito da tempo il relativismo etico, cioè l’idea suicida che non ci sono criteri assoluti, cioè validi in ogni tempo e in ogni luogo, per distinguere il bene dal male, non ha mai brillato per precisione filologica, avvezzo com’era a piegare la storia alle suggestioni del suo inquieto ed inquietante pensiero.

Al di là del complesso percorso di fondazione del futuro capoluogo abruzzese, che vide protagonista ora il papa ora l’impero, che Federico II non sia da considerare fondatore della città dell’Aquila è ormai opinione assodata tra gli storici. L’imperatore Federico, soprannominato per le sue doti fisiche e intellettuali stupor mundi, sarà stato pure ghibellino, cioè fautore, come i suoi avi, della supremazia dell’Impero sul Papato, ma in alcun modo rassomigliava a Nietzsche, né si dichiarava ateo e nemico del Cristianesimo. Tra l’altro, Nietzsche fa finta di non sapere quello che qualsiasi studente liceale non ignora, e cioè che l’ateismo è un sentimento estraneo alla mentalità del Medioevo.

In realtà, contrariamente a quanto asserisce con disinvolta ignoranza il baffuto pensatore tedesco, all’ombra del Gran Sasso ad essere fondata fu un’altra Roma, e tale è rimasta nell’immaginario collettivo, se è vero, come è vero, che un Papa, Celestino V, la scelse come sede della sua incoronazione e come luogo di un Giubileo più antico e più frequente di quello romano del 1300, giacché avviene ogni anno anziché ogni venticinque. All’Aquila ci sono, proporzionalmente, più santi che a Roma, e una storia secolare ce la mostra come una città dove vita civile e vita religiosa sono mirabilmente compenetrate.

Dunque, altro che «l’antitesi di Roma fondata in odio a Roma»! Nietzsche, in questo caso, fa solo della mistificazione. Del resto, tutta la sua filosofia, dal superuomo alla volontà di potenza, altro non è che una raffinata dottrina del male.

* studioso del pensiero cattolico