TRACIMAZIONE DI LIQUAMI dallo scolmatore rivierasco

Questione ambientale a Montesilvano

Montesilvano, 31 agosto 2023. Ci arriva segnalazione e documentazione fotografica, che questa mattina 31 Agosto, sulla riviera di Montesilvano, all’altezza di via Finlandia, Zona Alberghi-PP1 di Montesilvano, circa alle ore 6:30 era in fuoriuscita dal collettore fognario rivierasco che corre sotto il lungomare Aldo Moro, una tracimazione fognaria, con liquami neri, oleosi e nauseabondi, che si riversavano dal canale scolmatore del collettore fognario direttamente in mare, nell’area della spiaggia libera.

La fuoruscita di liquami maleodoranti, probabilmente effetto delle raffiche di vento e pioggia portati dal maltempo dei giorni precedenti, va ad interessare, oltre ad affollate spiagge nei pressi della zona alberghiera e del PP1, anche la rinomata spiaggia senza barriere per diversamente abili, pochi metri più a Sud della fuoriuscita a mare dei liquami. Da una parte si chiede al Sindaco di Montesilvano, con diffida ad operare per la difesa della salute pubblica, di provvedere con urgenza alle idonee misure di salvaguardia e informazione della popolazione del rischio igienico sanitario connesso alla balneazione, con idonei cartelli informativi e precauzionali, e, se del caso, con il divieto di balneazione per il tratto interessato. Dall’altro si invia direttamente all’Arta Abruzzo, agenzia regionale per la tutela ambientale, richiesta di predisporre gli opportuni prelievi ed analisi di campioni marini nel tratto interessato, per riscontrare i livelli di inquinamento dell’acqua e la balneabilità di quel tratto di spiaggia.

È il caso di ricordare che la questione idraulica a Montesilvano è ancora un grave problema strutturale irrisolto. Sia quella dello smaltimento e depurazione delle acque nere, che periodicamente riversano in mare il troppo pieno dei tre scolmatori sulla riviera, di Fosso Mazzocco, via Petrarca e via Finlandia, con grave ipoteca del nome e dell’attrazione turistica della città, sia è ancora insufficiente lo smaltimento delle acque bianche in tutta la zona a mare, con allagamenti e ristagni d’acqua ad ogni piovasco autunnale. Ricordiamo tutti le contestazioni di via Liguria, della zona di Villa Verrocchio e degli abitati a ridosso della pineta. Problema oltremodo aggravato dai rialzi della strada lungomare all’altezza del Jova Beach, e quelli proposti fino all’ex colonia Stella Maris.

La questione ambientale, di tutela della qualità delle acque dell’aria e del suolo, ma anche i programmi di forestazione urbana, creazione di corridoi ecologici, connessione della pineta litoranea, dei boschetti collinari e lungofiume e dell’auspicata creazione del cosiddetto parco metropolitano Nord, Foce del Saline Piomba, in coordinamento con Città Sant’Angelo e Silvi, è una questione strategica, insieme al tema della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico sulla Strada Parco, alla questione urbanistica, e dell’integrazione metropolitana di Nuova Pescara, di cui l’attuale Amministrazione di Centro Destra poco si occupa, mentre è da queste scelte ed impegni che dipende il futuro urbano ed economico e di qualità della nostra città.

Non certo solo dagli spettacoli della stagione estiva ad uso locale, a cui gli Amministratori tengono tanto a partecipare e riportare il finto successo fotografico. Come Partito Democratico di Montesilvano e come Gruppo Consigliare ci auspichiamo che si apra immediatamente un vero tavolo politico sulle questioni ambientali della Città di Montesilvano che da troppo tempo attendono risposte, o abbozzate con soluzioni buttate troppe volte a macchia di leopardo senza una corretta costruzione di idea di città.

Come Partito Democratico, ci aspettiamo finalmente, che l’Amministrazione del Sindaco De Martinis di Centro Destra ascolti i numerosi professionisti del settore presenti sul territorio e non vada solo alla ricerca dei cosiddetti “Yes Man”, ma che lasci anche lo spazio alle verità oggettive degli stakeholders del nostro territorio cittadino e frontaliero. Il Partito Democratico e il Gruppo Consigliare hanno le idee chiare su questa città e delle sue necessità, cosa diversa dall’Amministrazione capitanata dal Sindaco Ottavio De Martinis, la quale anche quest’anno ha lasciato il posto a finte operazioni di risanamento sui servizi primari della nostra città, per rincorrere solo il tabellone dei concerti estivi e le foto sul palco insieme alla sua Giunta e Consiglieri Comunali. Il Segretario Cittadino PD Scorrano Daniele Il Gruppo Consigliare PD di Montesilvano.

Il Segretario Cittadino PD Scorrano Daniele
Il Gruppo Consigliare PD di Montesilvano




EMERGENZA FOGNARIA

Bocchino: intervenire subito su vetustà e inadeguatezza di fogne e depuratore delle marine. Presentata risoluzione in commissione agricoltura del consiglio regionale

Vasto, 31 agosto 2023. Approda in Regione la emergenza legata all’inadeguato sistema fognario e di depurazione delle Marine di Vasto e San Salvo, ingestibile soprattutto nella stagione estiva, grazie a una risoluzione depositata in Commissione Agricoltura, sviluppo economico ed attività produttive della Regione Abruzzo dal consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino. Per Bocchino non sono più rinviabili un intervento poderoso con tempi certi e un congruo reperimento di fondi.

Nel documento, l’esponente del Carroccio chiede al Consiglio regionale di impegnare la Giunta di Palazzo Silone ad investire la Sasi (Società abruzzese per il servizio idrico integrato) affinché, attraverso la valutazione preliminare della attuale situazione di efficienza, di portata e di dotazione tecnologica, sia della condotta fognaria di Vasto San Salvo che del depuratore, quest’ultimo in dotazione gestionale all’ARAP (Azienda regionale per le Attività produttive) Servizi, rediga, in collaborazione con la stessa ARAP Servizi, una relazione con relativo studio di progettazione e piano finanziario degli oneri necessari, finalizzato al potenziamento dell’impianto di depurazione situato nel territorio di Montenero di Bisaccia.

A tal fine, Bocchino pone la istanza di impegnare la Giunta a reperire i necessari fondi di finanziamento conseguenti, per l’intervento da attuare, affidando alla SASI la conseguente dotazione finanziaria, oltre che il mandato di esperire le modalità per la realizzazione dell’opera di che trattasi.

Un intervento necessario – spiega ancora Bocchino – perché la rete fognaria di Vasto Marina e San Salvo Marina è vecchia di quasi 45 anni e non è ‘più sufficiente a smaltire il quantitativo di rifiuti liquidi che vi vengono immessi, tenendo conto anche dell’incremento esponenziale della popolazione turistica durante la stagione estiva, oltre che l’apporto di acque bianche che vi vengono immesse in occasione degli eventi metereologici, oggi drammaticamente evidenti e attuali.

La suddetta rete fognaria – sottolinea il consigliere regionale della Lega nella sua risoluzione – conferisce i suoi contenuti nella struttura di depurazione che insiste nella zona di Montenero di Bisaccia (CB) che raccoglie anche i prodotti da depurare della zona industriale di San Salvo, realizzata anche essa all’epoca suddetta, e che nella stessa vengono conferiti quotidianamente prodotti liquidi da smaltire per diverse decine di autobotti, provenienti da diverse regioni.

Proprio per le ragioni su esposte, Bocchino evidenzia come ‘sia la condotta fognaria che il depuratore, abbiano bisogno di un poderoso intervento di manutenzione e di potenziamento, al fine di prevenire eventi sia dovuti alla insufficienza strutturale che alla vetustà degli stessi, oltre che agli eventi avversi, che metterebbero in grave difficoltà la salubrità di quel territorio e delle acque marine del litorale di Vasto e San Salvo, detentore della bandiera blu da diversi decenni, anche grazie alla presenza delle infrastrutture di che trattasi.

Di qui l’iniziativa di presentare una risoluzione in Commissione – chiosa Bocchino – per avviare un percorso che, secondo nostra consuetudine, possa dare risposte concrete ad una esigenza improcrastinabile.




ARTEIKON mostra di icone dell’artista Emanuela Pancella

Opere che celebrano l’incontro tra Oriente ed Occidente

Lanciano 31 agosto 2023. Una mostra d’arte unica nel suo genere. Si chiama “ArteIkon” e si terrà dal primo al 16 settembre prossimi nel complesso monumentale di San Francesco a Lanciano (Ch), in particolare nella chiesa di San Legonziano. Sarà l’occasione per immergersi nelle profondità dell’iconografia religiosa e in particolare nell’opera di Emanuela Pancella, artista di Lanciano (Ch). Pittrice e iconografa, Pancella, dopo aver frequentato l’Istituto d’arte a Lanciano, si è laureata all’Accademia delle Belle Arti di Macerata. 

Il suo percorso professionale l’ha portata, nel tempo, a dipingere seguendo varie tecniche, pur restando legata a quelle antiche. Decisivo l’incontro con un importante maestro iconografo russo. Lui l’ha avvicinata all’antica iconografia dei maestri russi Oalekh, Mistiora, Kholuj, spiegandole tecniche, rivelandole segreti sconosciuti agli iconografi attuali e ricalcando i saperi dei “bogomas” (pittore del volto divino). Sono seguiti master di specializzazione con il maestro iconografo Daniel Neculae e il maestro doratore Marian Petrovici.

I suoi lavori svelano uno stile che unisce l’arte iconografica bizantina alla tradizione italiana, privilegiando il tardo Quattrocento, attraverso l’utilizzo della tempera all’uovo e delle dorature a guazzo. “La sua pittura iconografica – scrivono di lei alcuni maestri russi – è eccellente, rispettosa dei nostri antichi modelli, destinata ad un alto grado di perfezione”.

Nell’esposizione Pancella riesce ad unificare sapientemente le tradizioni artistiche dell’ortodossia d’Oriente e latina d’Occidente.

Attraverso le sue opere si può comprendere come le due culture abbiano dialogato e si siano intrecciate tramite l’arte. L’ortodossia d’Oriente e la tradizione latina d’Occidente si ritrovano in un abbraccio artistico che racconta la storia della fede e dell’espressione spirituale.

Un momento per apprezzare il potere dell’arte nell’unire mondi diversi e per celebrare la bellezza dell’iconografia sacra.

Gli orari per i visitatori sono 10-12.30 e 15-18.30. Il vernissage è previsto per il primo settembre alle 17 nei locali di San Legonziano.




PERDONANZA CELESTINIANA numeri di successo per l’edizione 729

L’Aquila 31 agosto 2023. “Non era scontato che questa edizione della Perdonanza, dopo la presenza del Papa nella scorsa, raccogliesse tanto entusiasmo e partecipazione. Nonostante le difficoltà, anche legate al meteo, abbiamo coralmente festeggiato, insieme a tutti gli aquilani, il termine dell’Anno della Misericordia e guardiamo con speranza al Giubileo del 2025, certi di aver ottenuto un’attenzione alta, quella che Celestino V e il suo messaggio meritano”. Queste le parole del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il giorno dopo la chiusura delle celebrazioni della Perdonanza Celestiniana numero 729. Un’edizione di successo che come sempre ha coniugato la valenza spirituale dell’evento – legata alla solennità del messaggio di pace e riconciliazione di Papa Celestino V – a un programma culturale ricco di appuntamenti, concerti, spettacoli e riflessioni storiche, sotto la sapiente direzione artistica del maestro Leonardo De Amicis, che ha messo a disposizione della città un programma di altissimo livello e di performance straordinarie: dai Negramaro a Gianni Morandi, passando per Mahmood, Mr. Rain, Coma_Cose, Alfa, Paola Turci, Albano Carrisi, Eleonora Abbagnato, Teo Teocoli.

Circa 300 le persone che hanno lavorato sul campo nei giorni “più caldi” della manifestazione – 23, 26, 28, 29 e 30 agosto. Solo nell’area di Collemaggio, erano 60 i volontari, 25 gli operai del Comune, 40 quelli del COC (Centro Operativo Comunale), 11 gli agenti della Polizia municipale (che negli altri giorni ha impiegato dalle 7 alle 10 unità al giorno per la gestione del traffico), affiancati dal personale sanitario e della sicurezza, con il supporto di sei ambulanze e tre mezzi antincendio boschivo per garantire la riuscita dell’iniziativa nella massima sicurezza.

“Sottolineo gli sforzi e l’impegno del Comune, sia dal punto di vista tecnico e amministrativo, sia dal punto di vista degli allestimenti necessari per lo svolgimento degli spettacoli, anche per renderli più fruibili e partecipati possibile”, ha aggiunto Biondi, che ha ricordato  “l’esperienza della Perdonanza Lis, che per la prima volta è stata lanciata quest’anno, grazie all’apporto degli uffici del Disability manager del Comune che si sono coordinati con le associazioni rappresentative delle persone con disabilità. Grazie a questo progetto abbiamo reso la Perdonanza Celestiniana accessibile alle persone sorde, a livello locale e nazionale, favorendo al contempo la crescita di un turismo inclusivo”.

Il successo della 729esima Perdonanza Celestiniana è stato anche di partecipazione nei numeri: sold-out di tutti gli eventi, con oltre quindicimila tagliandi venduti per gli spettacoli al Teatro del Perdono e alla Scalinata di San Bernardino, cui si aggiungono le oltre cinquemila presenze (solo sul prato, nei posti a sedere) nella serata inaugurale del 23 agosto a ingresso libero e le ventimila che hanno invaso il centro storico della città per la rassegna “L’Aquila Suona” che si è tenuta domenica 27; l’allestimento dei maxi-schermi alla Scalinata di San Bernardino e a Paganica per seguire i concerti principali che si sono tenuti alla Basilica di Collemaggio; 640 i parcheggi del terminal di Collemaggio che sono andati presto esauriti nei giorni clou della settimana dal 23 al 30 agosto, durante i quali è stato esteso anche l’orario della navetta gratuita dal terminal per raggiungere il centro storico sino all’una di notte.

Inoltre, sono stati più di 12 milioni gli utenti unici raggiunti sui canali social della Perdonanza (Facebook, Instagram e Twitter) durante il mese agosto e oltre 100 mila le interazioni, mentre il sito internet ufficiale ha fatto registrare oltre 240mila visualizzazioni di pagine con accessi da oltre 70 città italiane e 10 nazioni diverse.

“Il grazie più grande, infine, è per tutte le aquilane e gli aquilani che dimostrano ogni anno di più il loro forte attaccamento alla Perdonanza Celestiniana. Credo che in questa 729esima edizione la visione strategica che ha caratterizzato il nostro modo di lavorare – dal riconoscimento Unesco, alla visita del Santo Padre, passando per la capacità di valorizzare tali eventi con programmi artistici e culturali unici – sia stata pienamente attuata. Il premio del Perdono al 9° Reggimento Alpini dell’Aquila, la scelta dei custodi nel segno della cultura anche in vista della candidatura a Capitale italiana per il 2026, il teatro di Collemaggio, il coinvolgimento delle nostre associazioni, il rientro della Bolla a Palazzo Margherita a 14 anni dal sisma, sono elementi che segnano non solo la Festa, ma il cammino di una comunità in piena rinascita”, ha affermato Biondi.

Il primo cittadino aquilano ha, infine, ringraziato “il Comitato Perdonanza, il settore Aq Progetti Speciali e tutte le donne e gli uomini delle strutture comunali, dirigenti, funzionari, operai, le organizzazioni di volontariato che hanno collaborato con il COC, le partecipate comunali Sed, Afm, Asm, Ctgs, Usra che hanno messo a disposizione personale per l’organizzazione della Perdonanza e quanti, con enorme spirito di collaborazione e abnegazione, hanno contribuito con competenze e conoscenze alla riuscita della più antica e sentita tradizione della nostra comunità”.




LA LUNA BLU

Essere svegliati il 31 agosto e accarezzati da un disco, la luna più grande dell’anno, che ti dà il buongiorno, con la sua luce molto intensa, di un colore giallo abbagliante, è emozionante!

È il secondo plenilunio nello stesso mese, agosto 2023, un evento raro che si ripeterà nuovamente nel 2037.

Nel vederla tramontare ad ovest, man mano che si abbassa, per nascondersi dietro la montagna, resti rapito da questa immagine silenziosa, pittoresca, naturale.

La luna si trova in questa fase, al perigeo, cioè alla minima distanza dalla Terra, risultando di dimensioni apparenti più grandi rispetto al solito, e… blu, quando c’è la seconda luna piena nello stesso mese.

Questo evento si verifica unicamente, nei giorni 30 o 31 del mese.

Avere la fortuna che nella stessa abitazione c’è anche una esposizione ad est, mentre la luna tramonta, ecco che vedi il sorgere del sole.

Il disco rosso fuoco, si sveglia e si alza lentamente dal profondo del mare adriatico.

Sono le ore 6:27.

Luciano Pellegrini




SAN PIO DA PIETRELCINA. Maestro di vita cristiana

di Don Marcello Stanzione e Francesco Guarino. Recensione Annamaria Maraffa

IlNuovoArengario.it, 31 agosto 2023. San Pio da Pietrelcina, maestro di vita cristiana: in questo libro (edito da Segno) Padre Pio ci si rivela non solo come il santo configurato alla passione di Cristo, l’instancabile confessore e l’orante intercessore per i fratelli, ma anche e soprattutto come “maestro” di vita cristiana e spirituale.

I tesori più preziosi dell’insegnamento mistico del Santo Cappuccino sono custoditi nei quattro volumi dell’Epistolario, che il professore Francesco Guarino e don Marcello Stanzione, in questo loro volume, presentano in maniera approfondita e completa, suddividendone la materia in vari capitoli o tematiche di fondo. Padre Pio ci si rivela non solo come il santo configurato alla passione di Cristo, l’instancabile confessore e l’orante intercessore per i fratelli, ma anche e soprattutto come “maestro” di vita cristiana e spirituale.

Un argomento chiave del testo di Guarino e Stanzione è la direzione spirituale, una esigenza che il Santo Cappuccino ha vissuto, lui stesso, con piena disponibilità di figlio verso chi, a nome di Dio, gli indicava le vie dello Spirito. Compito che egli ha svolto con senso acuto di responsabilità e di spirito soprannaturale. La corrispondenza era sempre il mezzo per dare direttive, valutazioni, consigli e anche opportuni richiami ai suoi figli spirituali lontani.

È incredibile quanta cura prendesse nel personalizzare i contenuti della direzione: era un plasmare lo spirito e il cuore dei figli spirituali per conformarli a Cristo.

Da esperto lottatore e asceta, San Pio aveva imparato a “discernere gli spiriti”; sapeva riconoscere e distinguere le prove inviate da Dio dalle tentazioni del maligno. Di satana sapeva smascherare tutti gli inganni e additarne le trappole celate sotto apparenze di bene.

Tutte le altre tematiche affrontate nel volume presentano la croce, l’ideale di perfezione cristiana, l’efficacia dei sacramenti, l’importanza fondamentale dell’Eucaristia e della Confessione, ma anche la devozione mariana, la conquista delle virtù teologali di carità, di speranza e di fede.

I grandi temi della dottrina spirituale di Padre Pio, passati in rassegna in questo volume, si caratterizzano per il legame intimo con la migliore tradizione della teologia spirituale patristica e cattolica. Giustamente, i due autori del volume introducono ogni argomento curando i raccordi con i fondamenti biblici e la dottrina della Chiesa.

“San Pio da Pietrelcina. Maestro di vita cristiana”, di Don Marcello Stanzione e Francesco Guarino – Recensione – Il Nuovo Arengario




ACQUIFERO GRAN SASSO scelta incomprensibile

Grazie al Prof. Gisonni per il lavoro svolto

Roma, 31 agosto 2023. “Siamo alle solite, l’Abruzzo non piace al governo. Viene da pensarlo viste le decisioni prese a Roma e le ricadute che le stesse hanno sui nostri territori. L’ultimo caso riguarda la nomina, tra l’altro tardiva, del nuovo Commissario per l’acquifero del Gran Sasso” la senatrice sulmonese affida ad un comunicato il suo disappunto per la sostituzione del Commissario Gisonni.

“Non sono in dubbio le qualità professionali e le alte competenze del dott. Caputi, ci mancherebbe. Si tratta di tempistica e opportunità. L’infrastruttura dà da bere a 800mila abruzzesi e negli ultimi due anni il lavoro svolto dal Commissario Gisonni è stato tanto difficile quanto encomiabile. Al prof. Gisonni va il mio personale ringraziamento per quanto fatto durante il suo mandato, lottando contro la ristrettezza dei tempi e la macchinosa lentezza della burocrazia italiana che ben conosciamo”.

Non manca una stoccata della senatrice sulmonese all’ex pentastellata Marcozzi, già candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della regione e oggi in Forza Italia: “Chi oggi esulta nei tg per la nomina fuori tempo massimo, cercando visibilità politica e ostentando un interesse finora mai mostrato per l’opera, dovrebbe ricordare che lo scorso anno ‐ più precisamente nel mese di luglio 2022 ‐ fu proprio il presidente Marsilio ad elogiare il lavoro di Gisonni dicendo testualmente “finalmente abbiamo le chiavi per arrivare alla soluzione del problema…L’attività della struttura commissariale è stata molto incisiva e il professor Gisonni ha rispettato l’impegno di arrivare nel giro di due anni a portare sul tavolo di confronto una seria ipotesi progettuale”.

“Quindi cosa fanno a Roma se per una volta una cosa in Abruzzo funziona? Semplice, fanno fuori chi l’ha messa a punto e la conosce meglio di altri”, continua polemica la senatrice.

“Personalmente, è ovvio, non ho nulla contro il nuovo Commissario Caputi. Sono però consapevole di quale enorme perdita di tempo sia un avvicendamento e un passaggio di consegne ai vertici della struttura in questo momento. Si poteva evitare di indugiare ulteriormente e lasciar terminare il lavoro a chi lo ha progettato e messo sul tavolo? Certamente sì. Ma a Roma e a qualcuno in Abruzzo non importa, anzi. Grazie al Prof. Gisonni e buon lavoro al nuovo Commissario”.




PROGRAMMI SPAZIALI GOVSATCOM E IRIS

Entro l’autunno l’UE dirà se gli investimenti verranno realizzati nel centro abruzzese del Fucino

“Grazie al governo Meloni e alla Regione Abruzzo, tra qualche settimana ci potrebbe essere una notizia molto importante per incrementare il ruolo scientifico e tecnologico del Centro spaziale Piero Fanti del Fucino in provincia de L’Aquila e per dare un ulteriore impulso all’economia abruzzese.

L’Unione europea potrebbe scegliere il prestigioso presidio scientifico per ospitare le infrastrutture terrestri del programma europeo Govsatcom e i centri di controllo del sistema di connessione sicura Iris, componenti essenziali del sistema spaziale internazionale”, così in una nota di Chiara Gemma, eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr.

“La candidatura del Centro del Fucino – spiega l’europarlamentare – è stata proposta a luglio scorso dal Governo italiano, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Abruzzo, nell’ambito dell’avviso pubblico della Commissione europea, rivolto ai Governi di tutti gli Stati membri. L’Italia ha scelto proprio il Centro spaziale abruzzese per la sua comprovata esperienza e le positive collaborazioni nel settore.

Se L’Unione europea riterrà valida la candidatura italiana, verrà garantita l’attivazione dei centri di controllo Iris nel territorio abruzzese per almeno 25 anni e ci sarà un’importante ricaduta occupazionale e notevoli vantaggi per le piccole e medie imprese coinvolte nel progetto.

L’intervento – specifica l’on. Gemma – prevede la costruzione di aree tecnologiche estese per circa settemila mq, in meno di due anni di lavoro, e un investimento totale di circa 73 milioni di euro a cui si aggiungono i costi di gestione stimati per circa 15 milioni di euro in 25 anni.

Se, come tutti ci auguriamo, la candidatura del Centro Spaziale del Fucino verrà accolta – conclude l’eurodeputata – sarà un grande risultato per il governo italiano, per la Regione Abruzzo e per l’intero sistema aerospaziale nazionale, inoltre verrà confermata la competenza, la solidità e l’affidabilità di una delle tante eccellenze presenti nelle regioni del Sud e nell’Italia intera”.




DOVE ATTERRERAI

Il secondo singolo di Matteo Farge Con il patrocinio di Regione Campania e Regione Abruzzo

L’Aquila, 31 agosto 2023. Progetto L’Aquila-Napoli: Il secondo singolo è in memoria della piccola Alessia, la bimba deceduta sull’altalena. Presentata la seconda canzone dal titolo Dove Atterrerai, un brano dedicato ad Alessia Prendi, la bambina morta nel 2022 per il crollo di un’altalena ad Avezzano.

Mentre le note di Vieni a Napoli con me continuano a risuonare, il secondo brano, intitolato Dove Atterrerai, prosegue il viaggio.

Mentre Vieni a Napoli con me ha segnato l’inizio di questa serie musicale, Dove Atterrerai ne costituisce la seconda stagione. Questa volta, l’attenzione non è meramente rivolta alla città dell’Aquila, bensì pone l’accento su un evento tragico che ha colpito il cuore dell’intera comunità Abruzzese.

La canzone diventa un veicolo attraverso il quale si esprime omaggio alla memoria di Alessia e a tutte le persone che sono volate via troppo presto.

La composizione, non è soltanto un passo avanti nel progetto L’Aquila-Napoli, ma è un tentativo di connessione tra la vita e la morte, due zone, ad oggi ancora molto distanti.

L’aspetto sociale del progetto dimostra che la cultura e l’arte possono essere ancora impiegate per scopi nobili e non soltanto per mero intrattenimento.

La copertina del singolo, creata sempre da FARGE, è pensata con simbolismo, rappresenta un “francobollo postale inter dimensionale” da apporre idealmente sulla canzone.

In conclusione, il progetto L‘Aquila-Napoli va quindi decisamente oltre la musica e la geografia convenzionale.

Un legame tra le due regioni, tra due condizioni esistenziali nonché un tributo alle vite sfiorite.

Il ricordo di questa bambina continuerà a risplendere nei cuori di tutti coloro sapranno fermarsi un istante per darsi la possibilità di interrogarsi e pensare che magari dopo questa vita, si possa di nuovo sbocciare, sotto un’altra forma o semplicemente su un’altra frequenza non percepibile con i nostri cinque sensi.

Il Progetto culturale è stato patrocinato dalla Regione Abruzzo e dalla Regione Campania, prodotto e distribuito dall’etichetta indipendente ANIMAdischi di Gianluca Occhiuzzi.




RISCATTI E RICATTI

Roberto Napoletano, intervistato da Antonio D’ Amore, racconta il suo ultimo libro. L’incontro, organizzato dall’associazione culturale Il Glicine, si terrà venerdì, Primo settembre, nella sala conferenze dell’hotel Don Juan.

Giulianova, 31 agosto 2023. È stato definito il thriller della politica italiana. Riscatti e ricatti, ultima fatica letteraria di Roberto Napoletano, descrive gli scenari (sommersi e non) della fine del Governo Draghi. Il libro sarà presentato venerdì prossimo, Primo settembre, nel corso di un incontro organizzato dall’associazione culturale Il Glicine.

L’evento, che vedrà Napoletano intervistato dal giornalista Antonio D’Amore, si terrà nella sala conferenze dell’hotel Don Juan, con inizio alle 18.

Porteranno i saluti istituzionali Antonella Ballone, Presidente della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, ed il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini.

Interverranno Raffaele Bonanni, sindacalista, docente universitario, e l’avvocato Pierangelo Guidobaldi, presidente dell’ associazione Il Glicine.




DONNE E ANIMALI

Vittime sacrificali di questa crudele estate italiana

Anagni, 31 agosto 2023. Questa estate, l’Italia ha purtroppo visto emergere un volto oscuro della società, segnato da atti di violenza che hanno scosso profondamente il paese. Gli sconvolgenti casi di stupri perpetrati anche da minorenni hanno suscitato rabbia e indignazione. Non sono mancate le consuete e barbare uccisioni di animali come il caso della capretta di Anagni (FR).

La cultura della violenza sta dilagando sempre più, sia sottoforma di stupri di gruppo che di uccisioni consumate ai danni di esseri viventi più fragili in un clima di prepotenza, indifferenza, senso di impunità che appunto tutte le persone coinvolte hanno dimostrato più e più volte. Tuttavia, quello che l’espressione cultura dello stupro ci dice non riguarda soltanto gli atteggiamenti di chi compie la violenza ma anche tutto il clima che c’è intorno e che ha permesso in qualche modo a questa violenza di verificarsi.

In seguito all’uccisione di una capretta ad Anagni, in provincia di Frosinone, perpetrata da due minorenni che hanno pubblicato il macabro video sui social, l’Associazione Animalisti Italiani, sotto la guida dell’Avvocato Francesca Pantanella, sta attivamente richiedendo al Tribunale dei Minori l’avvio di un procedimento giuridico per denunciare questo gravissimo atto di crudeltà.

Nel video sui social, poi oscurato, si vedono i ragazzi trasportare su una carriola la capretta docile perché abituata alla presenza umana ed alle visite delle famiglie. Una volta sulla carriola, i ragazzi la lanciano da una finestra. E si divertono nel vedere la capretta colpita più volte fino ad ucciderla, nel sentire i lamenti dell’animale e intorno le risa di chi continua a colpirla incitato degli amici e dalle amiche!! Dai, fallo di nuovo; ancora! Ancora!. Tutto ripreso e inviato sui social per i Like. È accaduto ad Anagni, nel Lazio, in un agriturismo durante una festa di compleanno di ragazzi della Fiuggi bene.

Il Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, Walter Caporale, afferma: “Questo atto criminale non deve passare sotto silenzio, ma deve essere giudicato con severità affinché si faccia giustizia per l’innocente animale che è stato vittima di tale violenza inaudita. Stiamo presentando denuncia e ci costituiremo parte civile nel processo. Ma soprattutto richiamiamo la responsabilità nell’educazione delle giovani generazioni. È scandaloso e scioccante constatare l’elevato numero di stupri contro donne e ragazze minorenni e di uccisioni di animali che ha caratterizzato questa tormentata estate italiana. Se pensiamo all’uccisione della capretta ci colpisce che molti degli adolescenti presenti, invece di intervenire per fermare l’atto cruento, hanno incitato l’autore e hanno assistito impassibili alla scena. Cosa che è avvenuta anche negli stupri di Caivano e Palermo. L’ondata di sangue e violenza, ci mostra che stiamo fallendo a livello etico e morale”.

L’informazione fornita dai Carabinieri alla Procura del Tribunale dei Minori di Roma relativamente all’uccisione della capra ha portato all‘iscrizione nel registro degli indagati dei due adolescenti responsabili del reato di uccisione di animali, previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale italiano. Tale reato comporta una reclusione da quattro mesi a due anni per chi provoca la morte di un animale per crudeltà e senza necessità.

La crudeltà sugli animali è indubbiamente tirocinio della crudeltà verso gli uomini. Ma purtroppo in Italia le pene per i reati contro gli animali vengono convertite nella maggior parte dei casi in sanzioni irrisorie e lavori socialmente utili.

“Le modalità di uccisione della capretta evidenziano un crimine di violenza inaudita che deve essere sanzionato in modo severo”, conclude l’Avv. Pantanella. Denunceremo non solo l’autore materiale dell’uccisione, ma anche l’amico che ha documentato l’evento e condiviso il video sui social media.

L’Associazione Animalisti Italiani prosegue la petizione per ottenere sanzioni più severe per il maltrattamento e uccisione degli animali, auspicando una riforma del Codice penale che aumenti le pene per tale tipologia di reati.




L’AQUILA CITTÀ DELLO SPIRITO e l’ignoranza di Nietzsche

All’indomani della Perdonanza Celestiniana n. 729

di Giuseppe Lalli *

L’Aquila, 31 agosto 2023. Nel suo libro autobiografico dal titolo Ecce Homo. Come si diventa ciò che si è, scritto nell’autunno del 1888 (pagine – bisogna riconoscerlo – stilisticamente assai elevate, ancorché il suo equilibrio psichico era già compromesso), Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844-1900) ricorda che, trovandosi a Roma nella primavera del 1883 (giusto centoquaranta anni fa) in compagnia dell’amico Paul Rée e di Lou Salomé, giovane e affascinante figlia di un generale russo di origine tedesca di cui era perdutamente innamorato e dalla quale  sarà respinto, ciò che gli procurerà una cocente frustrazione (“umano, troppo umano”, si potrebbe chiosare citando il titolo di un suo libro), pensò di lasciare la città e di recarsi in Abruzzo, all’Aquila.

Riferendosi alla Città Eterna, Nietzsche annota con irriverente ironia: «In fondo, questo luogo, il più indecente fra tutti sulla terra per il poeta di Zarathustra, luogo che non avevo scelto liberamente, mi infastidiva oltre misura; tentavo di evadere – volevo andare all’Aquila, l’antitesi di Roma, fondata in odio a Roma, come il luogo che un giorno io fonderò, in ricordo di un ateo e nemico della Chiesa comme il faut, uno degli esseri a me più affini, il grande imperatore Federico II di Svevia. Ma in tutto questo c’era un destino: dovetti tornare indietro.»

Scriverà poi da Terni, intorno al 10 giugno 1883, alla sorella Elisabeth, che era rimasta a Roma: «E’ andata male! Lo scirocco ha inferto la sua spada fiammeggiante su L’Aquila! Quel posto non fa per me!» Lo scirocco, di cui spesso il filosofo parla nella corrispondenza, non è tanto il vento caldo e umido che viene dal Mediterraneo, quanto l’immagine di Salomé e dell’incubo che gli ha procurato. L’infatuazione per quella donna, futura scrittrice e allieva di Sigmund Freud, lo ha prostrato terribilmente.

L’incontro tra Nietzsche e Salomé era avvenuto a Roma nell’aprile del 1882, nella basilica di S. Pietro, presentatagli dall’amico Paul Rée, che dalla donna era anche lui soggiogato e che sposerà.

Si sa che Nietzsche, il padre di tutti i nichilisti e il profeta della morte di Dio, cattivo maestro per eccellenza, autore che tanto piace a certi intellettuali italiani alla moda, quelli che alla fallita filosofia di Marx hanno sostituito da tempo il relativismo etico, cioè l’idea suicida che non ci sono criteri assoluti, cioè validi in ogni tempo e in ogni luogo, per distinguere il bene dal male, non ha mai brillato per precisione filologica, avvezzo com’era a piegare la storia alle suggestioni del suo inquieto ed inquietante pensiero.

Al di là del complesso percorso di fondazione del futuro capoluogo abruzzese, che vide protagonista ora il papa ora l’impero, che Federico II non sia da considerare fondatore della città dell’Aquila è ormai opinione assodata tra gli storici. L’imperatore Federico, soprannominato per le sue doti fisiche e intellettuali stupor mundi, sarà stato pure ghibellino, cioè fautore, come i suoi avi, della supremazia dell’Impero sul Papato, ma in alcun modo rassomigliava a Nietzsche, né si dichiarava ateo e nemico del Cristianesimo. Tra l’altro, Nietzsche fa finta di non sapere quello che qualsiasi studente liceale non ignora, e cioè che l’ateismo è un sentimento estraneo alla mentalità del Medioevo.

In realtà, contrariamente a quanto asserisce con disinvolta ignoranza il baffuto pensatore tedesco, all’ombra del Gran Sasso ad essere fondata fu un’altra Roma, e tale è rimasta nell’immaginario collettivo, se è vero, come è vero, che un Papa, Celestino V, la scelse come sede della sua incoronazione e come luogo di un Giubileo più antico e più frequente di quello romano del 1300, giacché avviene ogni anno anziché ogni venticinque. All’Aquila ci sono, proporzionalmente, più santi che a Roma, e una storia secolare ce la mostra come una città dove vita civile e vita religiosa sono mirabilmente compenetrate.

Dunque, altro che «l’antitesi di Roma fondata in odio a Roma»! Nietzsche, in questo caso, fa solo della mistificazione. Del resto, tutta la sua filosofia, dal superuomo alla volontà di potenza, altro non è che una raffinata dottrina del male.

* studioso del pensiero cattolico




ITALO CALVINO CINEFILO. Il libro di Zazzini

Giovedì prossimo, 31 agosto sulla terrazza di Palazzo Bindi

Pescara, 30 agosto 2023. Giovedì 31 agosto, alle 21,  la terrazza di Palazzo Bindi ospiterà l’incontro con Davide Maria Zazzini, autore per Galaad Edizioni di un saggio dal titolo “Il cinema per me era tutto il mondo. Italo Calvino spettatore“.

Nel corso della serata, curata dell’associazione Quid in collaborazione con la Biblioteca civica “Vincenzo Bindi”, lo studioso, in dialogo con l’editore Paolo Ruggieri, ripercorrerà le tappe fondamentali della sua ricerca.

Cinefilo fin dall’adolescenza, Italo Calvino, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, pubblicò i primi articoli da critico cinematografico nel 1939, a soli sedici anni, per poi scrivere di film con continuità.

Aveva una predilezione per la vecchia Hollywood, per i divi e le dive come Greta Garbo o Joan Crawford. Andava al cinema di nascosto, preferiva il primo spettacolo del pomeriggio e, nel buio della sala, prendeva appunti su inquadrature, facce e personaggi.

Se nell’adolescenza il cinema era per lui sinonimo di fantasticheria, immaginazione, liberazione e leggerezza, più avanti divenne strumento di analisi e interpretazione della realtà, influenzando alcuni dei suoi romanzi più noti, come Se una notte d’inverno un viaggiatore e Le città invisibili.

Il saggio di Davide Maria Zazzini, frutto di un’indagine rigorosa e originale che si è avvalsa di materiali risalenti a prima e dopo la Seconda guerra mondiale a lungo ritenuti dispersi, ci offre un quadro completo e dettagliato del Calvino spettatore e recensore, oltre che scrittore.

Davide Maria Zazzini, nato nel 1996 a Pescara, si è laureato in Filologia moderna all’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi di laurea magistrale discussa nel gennaio 2021 con relatore Tommaso Pomilio. Attualmente sta completando un Master in Drammaturgia e Sceneggiatura presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma.




SERATA PER SILVIA sensibilizzare sulla diagnosi  e la cura del tumore ovarico

Sabato prossimo, 2 settembre al Kursaal alle 21: ingresso libero

Giulianova. 30 agosto 2023. Si terrà sabato prossimo al Kursaal, con inizio alle 21, Serata per Silvia, iniziativa di incontro, ascolto e riflessione, promosso per ricordare Silvia Simoncini, fiorentina, ma di famiglia giuliese, scomparsa a soli 28 anni lo scorso 27 febbraio. La serata, patrocinata dal Comune di Giulianova, sarà  un’occasione di sensibilizzazione sulla diagnosi precoce e la cura del tumore ovarico.

Interverranno familiari ed amici di Silvia. Un significativo contributo musicale sarà donato da Manuela Formichella e del trio Nota Fulgens, composto da Lucia Medori, Renato Marchese e Donato Reggi.

Nel corso della serata sarà inoltre presentata Pedalata per Silvia, passeggiata in bicicletta non agonistica in programma per la mattina successiva, domenica 3 settembre, con partenza alle 9:30 dal Camping Don Antonio. Nel punto d’arrivo, il parco dell’Annunziata, sarà collocato, in ricordo di Silvia, un acero rosso. Il camping Don Antonio metterà gratuitamente a disposizione il proprio parco biciclette.

Alle iniziative Per Silvia hanno collaborato Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) e le associazioni Quartiere Annunziata e Un albero in più. Prezioso il sostegno di Unibroker Assicurazioni e della Banca di Credito Cooperativo dell’ Adriatico Teramano.

L’ingresso alla serata e la partecipazione alla pedalata sono liberi.




C’È ANCHE L’ABRUZZO nel romanzo di Michela Bilotta

La metrica dell’oltraggio: un libro che parla di violenza sulle donne ieri e oggi

Bruxelles, 30 agosto 2023. Un lungo viaggio da Milano alla Basilicata per indagare il fenomeno dei femminicidi. Tra incontri commoventi e surreali, fino all’agghiacciante storia di Zeinab, bambina yemenita di otto anni.

Beatrice De Sanctis, professione giornalista, sta leggendo il quotidiano. Un caso di femminicidio attira la sua attenzione. All’improvviso la porta sbatte: è la sua direttrice, Roberta Bersaglia che, con il tono brusco di sempre, le comunica il prossimo lavoro. Dovrà andare a Valsinni, in Basilicata, per scrivere un pezzo su Isabella Morra, poetessa del Cinquecento assassinata dai fratelli.

Inizia così La Metrica dell’Oltraggio, l’appassionante romanzo di Michela Bilotta uscito il 25 agosto, che affronta il tema della violenza di genere partendo dall’influenza che le parole di uso comune esercitano sui comportamenti quotidiani.

Una serie di circostanze induce Beatrice a intraprendere il lungo viaggio da Milano alla Basilicata in auto, in un simbolico tragitto di consapevolezza. Approderà persino a una trasmissione televisiva animata da politici e show-girl, dove il tema della violenza di genere diventerà pretesto per campagne elettorali e racconti pruriginosi.

Sullo sfondo, la bellezza struggente e spesso dimenticata dell’Italia minore, da Recanati a Lanciano, da Termoli a Matera, fino ai luoghi di Isabella Morra.

Un romanzo capace di stupire, indignare e coinvolgere.

“Qualche estate fa ero in vacanza in Basilicata. Mi sono trovata per caso a Valsinni, dove ho visitato il Parco letterario di Isabella Morra. Sono venuta così a conoscenza della sua drammatica storia, che da allora è diventata il mio demone. Un demone che ho esorcizzato quando ha bussato alla mia porta il personaggio di Beatrice De Sanctis, giornalista entusiasta e un po’ pasticciona, che continuava a chiedermi una storia da raccontare. In quella che le ho affidato, il triste destino di Isabella Morra converge con la sorte delle tante donne vittime di femminicidio”. Michela Bilotta




CONCORSO DI PITTURA ESTEMPORANEA

Domenica la premiazione dell’iniziativa promossa dall’Accademia degli Insepolti dedicata a Franco Di Luca e Sergio Sferrella

Spoltore, 30 agosto 2023. Ci sarà domenica prossima, 3 settembre, alle ore 10:30, nel Centro Sociale comunale in via G. Di Marzio 4, alla presenza del Sindaco Chiara Trulli, la premiazione del Concorso di pittura estemporanea “Spoltore il centro storico e il suo territorio” dedicata a Franco Di Luca e Sergio Sferrella.

Un altro appuntamento di prestigio voluto e realizzato dall’Accademia degli Insepolti che, di concerto con il comune del fascinoso centro collinare della provincia di Pescara, ha indetto per i giorni 26 e 27 agosto, la terza edizione di questo seguitissimo contest. E del grande interesse suscitato parlano, come sempre, i numeri: 31 gli artisti provenienti da varie regioni, che, armati di tela, pennelli e colori, si sono sfidati nella rappresentazione degli angoli più suggestivi del borgo abruzzese. Saranno cinque i premiati scelti dalla giuria di esperti presieduta da Albano Paolinelli.

Le opere esposte, poi, potranno essere votate con la compilazione di una scheda disponibile nel Centro Sociale. La preferenza popolare assegnerà il premio speciale, mentre l’Accademia darà un riconoscimento all’artista più giovane che ha partecipato al concorso. Un’altra bella iniziativa per il prestigioso sodalizio spoltorese che, dopo aver organizzato negli ultimi mesi, eventi di spessore culturale con grande partecipazione popolare, quali la conferenza sulla migrazione degli uccelli con l’esperto di caratura internazionale Fernando Spina e la mostra “Mutazioni”, omaggio al Maestro Albano Paolinelli, che ha inaugurato la XLI edizione dello Spoltore Ensemble, si accinge a chiudere così il proprio programma delle attività estive con lo sguardo rivolto al già definito cartellone autunnale. 




IN PIAZZA, IL VILLAGGIO CRI

Sabato prossimo, 02/09/2023, in piazza Sacro Cuore, a Pescara, sarà allestito il Villaggio CRI

Pescara, 30 agosto 2023. Con il montaggio di alcune tensostrutture, la Croce Rossa Italiana, comitato di Pescara, scende in piazza per una giornata ricca di eventi.

Tra questi alle 19 ci sarà il Mass Training, un evento finalizzato a diffondere la cultura della rianimazione tra la popolazione, “è un momento importante – dice Fabio Nieddu, Presidente del Comitato di Pescara – per sensibilizzare la nostra Comunità locale alle manovre salvavita che da sempre la Croce Rossa promuove tra la gente. È fondamentale ricordare che abbiamo pochi minuti a disposizione per salvare una vita dal momento in cui la persona va in arresto cardiaco. E non sempre l’ambulanza riesce ad arrivare in così poco tempo sul luogo. Dunque, solo la conoscenza di queste semplici manovre rianimatorie, che ognuno di noi può imparare, garantisce al cervello di essere ossigenato ed evitare danni irreversibili. Ed allora: più persone conoscono queste manovre e maggiori possibilità di salvezza sono garantite alla persona che è in arresto cardiaco. Sono contento, peraltro, che qualche giorno fa, finalmente, sono stati pubblicati i decreti attuativi previsti dalla Legge 116/2021, quella sull’insegnamento obbligatorio del primo soccorso nelle scuole”.

Alle 10, gli OPEM (Operatori CRI per le attività di Emergenza), avvieranno una esercitazione che porterà all’allestimento del campo al termine del quale, saranno avviate interessanti attività.

Dalle 11:00 alle 20:00, il gruppo donatori sangue effettuerà promozione alla donazione oltre a raccogliere adesioni di aspiranti donatori.

Nel pomeriggio, dalle ore 17:00 alle 19:00, i giovani del nostro comitato presentano la campagna Se bevo non guido. Si tratta di una attività di sensibilizzazione e prevenzione sul tema della sicurezza stradale.

Con speciali occhiali a distorsione ottica, faranno provare alla popolazione cosa significa mettersi alla guida dopo aver bevuto.

Alle 17:00 nell’ambito delle attività di emergenza della Croce Rossa, sarà illustrata l’importanza di saper preparare uno zaino di emergenza.

La preparazione di uno zaino di emergenza nei casi di calamità naturali può sembrare un compito arduo se fatto in maniera frettolosa. Pensare di portare dietro tutto l’occorrente della nostra quotidianità è impossibile, bisogna munirsi del necessario di base per affrontare una situazione di sopravvivenza. Ecco, quindi, che illustrare come prepararne uno con la dovuta calma sarà sicuramente utile. In una situazione di crisi ed emergenza, sapere già di avere gli alimenti, l’acqua, i vestiti, le medicine, ecc., ridurrà drasticamente la tendenza naturale al panico.

Dalle 19:00 alle 20:00 circa, infine, Mass Training – manovre salvavite.

Con l’allestimento di circa 30 postazioni, si permetterà alla popolazione di approcciare in modo semplice la rianimazione cardio polmonare e la sequenza BLS (Basil Life Support). Il tutto permetterà di acquisire uno schema mentale e comportamentale che faciliti la gestione di eventi di emergenza e urgenza. Sapere quando chiamare l’emergenza sanitaria, come valutare i parametri vitali, come gestire un arresto cardiaco, come seguire le manovre di disostruzione.

L’addestramento sarà condotto dai Trainer Manovre Salvavita (BLSD e PBLSD) di Croce Rossa.




SPOLTORE NASCOSTA

Visita al Convento di San Panfilo fuori le Mura per

Spoltore, 30 agosto 2023. Domenica 3 settembre alle ore 18.00 grazie all’invito della famiglia Cerulli Irelli, anche le porte del Convento di San Panfilo fuori le Mura di Spoltore (PE) si aprono alla visita guidata dell’edizione 2023 di “Spoltore Nascosta”, evento a cura della Pro Loco Spoltore Terra dei 5 Borghi; in questa edizione speciale, i visitatori potranno scoprire il tesoro custodito nel Chiostro, gli affreschi delle ventisei lunette francescane, degustando i prodotti genuini del territorio. Dopo il classico percorso che prevede le seguenti tappe: Castello, Largo Fosse del Grano, piazza D’Albenzio e Società Operaia di Mutuo Soccorso, la cisterna sotto piazza D’Albenzio,  residence degli artisti, via del Pozzo con visita presso dimore private, Cripta di San Panfilo dentro le Mura, si prosegue verso il Convento appunto, dove ci sarà anche una degustazione.

È proprio nell’atmosfera fiabesca dei giardini che si concluderà la visita guidata completa che offre al visitatore di scoprire anche luoghi chiusi e sotterranei, storie e personaggi con l’intenzione di portare alla luce la bellezza del centro storico attraverso un tour arricchito nelle tappe e nei luoghi meno noti. Le visite guidate prevedono il coinvolgimento del pubblico nell’intima atmosfera della vita quotidiana degli abitanti, con la possibilità di condividere i meno noti spazi del cuore di Spoltore.

Chi vorrà partecipare sarà accompagnato da guide e/o accompagnatori turistici. Il punto di ritrovo è la nuova sede dell’infopoint presso la biblioteca comunale ‘Piero Angela’ (via Dietro le Mura, 10).

Per informazioni e prenotazioni, il numero da contattare è 333.3175059.




LA MORTE CORRE SUL LAVORO

Usb Proclama Sciopero di 2 ore venerdì 1 Settembre. Dalle ore 09:15 alle ore 11:15 per il 1° turno e centrale. Dalle ore 15:30 alle ore 17:30 per il 2° turno. Ultime due ore di lavoro sul 3° turno

Mozzagrogna, 30 agosto 2023. Mattia Finocchio, tecnico elettronico di 34 anni, residente a Tornareccio e dipendente della Evs Forniture Elettroniche di Montemarcone di Atessa, il 26 agosto aveva appena terminato un lavoro di cablaggio alla Carpenteria Metallica Pugliese di Mozzagrogna, quando è stato colpito alla testa da un tubo metallico staccatosi dal soffitto per un’esplosione nell’impianto dell’aria compressa. Trasportato all’ospedale di Pescara in condizioni gravissime, è stato operato in neurochirurgia ma è entrato subito in coma ed è morto nella mattinata di martedì 29 agosto. La famiglia ha disposto la donazione degli organi.

Mattia è l’ultimo di una lunga lista di morti sul lavoro che cresce di giorno in giorno in tutta Italia e che ha visto l’Abruzzo aumentare vertiginosamente il numero dei decessi rispetto allo scorso anno che a sua volta era stato definito tragico. Abbiamo assistito ad una scia di morte durante l’estate e nonostante la nostra organizzazione abbia più volte sollecitato la politica nazionale e regionale, tutto tace e nulla cambia se non il numero dei morti per lavoro.

L’USB Abruzzo per ricordare Mattia, alla cui famiglia va tutta la nostra vicinanza, e tutti coloro che sono morti sul lavoro, venerdì 1 settembre proclamerà 2 ore di sciopero su tutti i turni lavorativi in tutte le aziende private in cui è presente.

I proclami non fermeranno mai questa scia di morte, per questo l’USB dal 4 al 10 settembre avvierà una campagna nazionale di raccolta firme per una legge di iniziativa popolare per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro.

La politica, al servizio dei padroni, si è sempre ben guardata dall’accogliere questa nostra richiesta, come le altre proposte per potenziare gli organi di controllo in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro ed una loro riforma radicale.

Il governo nazionale non ha più scusanti e deve affrontare questa emergenza ancor prima di tutte le altre, perché la vita dei lavoratori, e di qualsiasi cittadino, viene prima di qualsiasi altra emergenza: l’introduzione di pene severe per queste drammatiche morti e di un reato specifico per legge.




GAROFANO ROSSO FILM FESTIVAL

Terza edizione della rassegna cinematografica dedicata alla marginalità e i diritti umani

“Voglio stare il più possibile ai margini  senza andare oltre. Dal margine si vedono tante cose  che non si possono vedere dal centro” Kurt Vonnegut

Massa d’Albe, 30 agosto 2023.  Al via dal 4 al 10 settembre a Forme di Massa d’Albe, suggestivo borgo settecentesco in provincia de L’Aquila, la terza edizione della kermesse cinematografica Garofano Rosso Film Festival, con la direzione artistica del regista e produttore Paolo Santamaria. La rassegna abruzzese, patrocinata per il secondo anno consecutivo dal Parlamento Europeo, nelle vesti della Presidente Roberta Metsola, è sponsorizzata dalla società di produzione cinematografica The Factory, solida realtà regionale, con la collaborazione della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia e della Fondazione Carispaq. Un evento gratuito per il pubblico che ha prevalente carattere educativo, culturale e promozionale, con focus su tematiche legate anche quest’anno al concetto di marginalità, come la parità di genere,   i diritti   umani,   la lotta   alle   discriminazioni e   le comunità marginalizzate (particolare attenzione sarà data al tema della disabilità), narrate attraverso lo strumento filmico e documentaristico. La manifestazione, inoltre, è stata patrocinata per il primo anno dall’UNAR- Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità. Unire a tematiche centrali per l’agenda europea la territorialità agreste e bucolica determina un meccanismo unico nel suo genere, volano per la cultura nel territorio e per il territorio tra la cultura.

«Il Garofano Rosso Film Festival nasce da una riflessione sul mondo degli ultimi anni, la cortina di paura calata sulla libertà di ciascuno, cortina che diventa reale. Un’immagine concreta, un muro che ostruisce la vista al di là di esso. Così come l’incomunicabilità e l’acuirsi di diversità già aspre in passato e il buio che tutto questo comporta – spiega Santamaria – Ecco, dunque, l’esigenza non più di evadere, di evitare il confronto con la realtà, ma di aprire un varco in questa recinzione senza ragione. Il festival cinematografico più caldo al mondo, in uno dei borghi più freddi d’Italia. La progettazione partecipata diviene strumento di riscoperta identitaria, in un delicato equilibrio, umile baluardo nella tradizione d’alta quota».

IL FESTIVAL

Sono 83 le opere che hanno attraversato il mondo per arrivare a Forme di Massa d’Albe (Aq), nel cuore degli Appennini abruzzesi in una location già scenografia naturale di vari capolavori cinematografici come “La Bibbia” di John Huston e “Il deserto dei tartari” di Valerio Zurlini, per costruire un mosaico di sguardi unici, difformi ma in assoluta armonia. Un caleidoscopio di sensazioni e colori, di universi diversi e vite lontane, per frantumare i muri che dividono e affermare la voglia di comunicare e ritrovare sé stessi.

I circa 250 abitanti del borgo settecentesco di Forme di Massa d’Albe, storica meta della transumanza ai piedi del Monte Velino, apriranno le loro porte in occasione della manifestazione e, insieme agli organizzatori del festival, offriranno il loro tempo e il loro sapere per regalare a tutti i partecipanti un’accoglienza fatta di condivisione e sincera ospitalità.

Ogni giorno prima dei talk e delle proiezioni insieme agli autori, registi e pubblico potranno prendere parte a un’escursione nel Parco Naturale e dell’Acquedotto Romano di Alba Fucens oppure partecipare a una degustazione con i produttori locali. Con Garofano Rosso, dialogo e conoscenza delle diversità si fondono in un’unica realtà che vuole unire cultura cinematografica e tradizione locale per un incontro a tutto tondo e per abbattere insieme i muri del pregiudizio.

LE SEZIONI

Otto sezioni per otto modi di celebrare la marginalità, attraverso una molteplicità di sguardi che indagano, contemplano e sperimentano attraverso il linguaggio del cinema, per guidarci in una magica esperienza.

BIZARRE Una  realtà̀ deformata,  trasognata  e  provocatoria,  filtrata  da  uno  sguardo,  uno specchio che  distorce  e  amplifica  i  sentimenti  e  le  contraddizioni  della  nostra  società̀  .  Un’esperienza imprevedibile,  in  bilico tra tragicità̀ e grottesco, che ci trasporta e ci intrappola in mondi insoliti e affascinanti.

AFTERWORD La fine, l’ultimo capitolo dell’esistenza. Una presenza inestirpabile nella nostra vita e nella nostra coscienza. La morte è qualcosa di inspiegabile e fa paura, ma la necessità di risolverne l’enigma è la forza motrice che incoraggia le riflessioni più profonde.

FEMME Il cinema è un filtro per guardare, prima di essere guardate. Il punto di vista attivo e pungente è il marchio complesso della donna contemporanea, libera e guerriera, che attraverso la sua arte riafferma il suo ruolo e celebra la sua forza generatrice.

ANTEROS L’amore maltrattato, deluso, offeso dai tabù e dalle convenzioni sociali. L’amore che combatte, resiste e diventa universale, che travalica il tempo e lo spazio. Il cinema si trasforma nel suo strumento di lotta e rivendicazione del diritto di amare.

WONDERLAND Il rifugio onirico che accoglie i desideri e le speranze di ogni bambino. Una finestra sull’immaginario fantastico dei più piccoli attraverso un punto di vista puro e schietto: la fiaba della vita.

LACCI I fili sottili che ci attraversano e ci uniscono agli altri. In questa complessa geografia umana di legami precari ci avviciniamo e ci allontaniamo, continuamente e freneticamente, alla ricerca di un modo per comunicare la nostra fragilità.

DYSTOPIA Un luogo distante dove tutto è possibile, dove ogni presagio negativo può concretizzarsi. La dimora della paura ossessiva del futuro, in cui sono intrappolate le ombre generate dal presente. Non resta che sperare che la realtà sia un’allucinazione destinata a dissolversi.

FRONTIERS La vita ai margini, nelle periferie della terra e del cuore. Un viaggio verso i confini estremi dello spazio e dell’esistenza per conoscere nuovi universi e nuovi linguaggi aprendosi a quelli circostanti.

LA GIURIA

A decretare i vincitori, tra le 83 opere filmiche in concorso nelle otto sezioni, una giuria di qualità tutta al femminile, presieduta dall’attrice Marta Bulgherini, e formata dalle produttrici Francesca Andriani e Guendalina Folador, la montatrice e regista Elisabetta Abrami, l’autrice Veronica Chirra.

IL DIRETTORE ARTISTICO

Paolo Santamaria

Abruzzese di nascita (e per scelta) con un pizzico di origini albanesi. Avrà un debito infinito con Spielberg, Nolan, Von Trier e tutti quei grandi registi capaci di farlo sognare come le lasagne di sua nonna Rachele, madrina formese, musa cinematografica. Classe 1990, nel 2014 si diploma in regia e filmmaking presso la Scuola Nazionale Di Cinema–Centro Sperimentale Di Cinematografia. Dirige nel 2019 la sua opera prima, “Siamo come Genova”, presentata in anteprima al Seeyousound International Music Film Festival e distribuita da I Wonder Pictures. Sempre in collaborazione con I Wonder Pictures, a settembre 2020 torna nei cinema con il film “La piazza della mia città”, presentato in anteprima mondiale al Biografilm Festival, che vede tra gli altri la partecipazione di Gianni Morandi,Luca Carboni e Matilda De Angelis.

Nel 2021 realizza il corto “Da capo”,con protagonista l’attore Nicola Nocella, già vincitore di due Nastri d’Argento e candidato ai David di Donatello. Nel 2022 invece cura la regia dei cortometraggi “Lampi”, con protagonista Marta Bulgherini, e “Spettri”, che sancisce l’ulteriore collaborazione con Nocella. Il mondo musicale, a seguito della creazione del marchio Musex, rappresenta uno dei suoi principali campi di interesse; negli anni ha avuto il piacere di collaborare con Lo Stato Sociale, Ex-Otago, Punkreas, Willie Peyote, Dardust, La Rappresentante Di Lista, Extraliscio, Orietta Berti, Paolo Fresu e molti altri.

I TALK

PIAZZA LUIGI LIBERTINI, FORME

Lunedì 4

18:00 – 18:30

Inaugurazione #GRFF2023 Nicola Blasetti: Sindaco del Comune di Massa d’Albe.

18:30 – 19:30

Un viaggio nei piccoli paesi delle aree interne d’Italia e nelle comunità che continuano a resistere Anna Rizzo: Antropologa, autrice de ”I paesi invisibili. Manifesto sentimentale e politico per salvare i borghi d’Italia” (Il Saggiatore, 2022).

Martedì 5

18:30 – 19:30

Architettura partecipata e “istintiva”: nuovi stimoli creativi per il rilancio dei paesi Tatiana Levitskaya e Irene Terenzi: Architette paesaggiste, appassionate di teatro e urbanismo tattico, socie attive del direttivo Camposaz. Piero Rovigatti: Ingegnere civile, dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale e Urbana, professore associato di Urbanistica presso l’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara.

Mercoledì 6

18:30 – 19:30

Donna, vita, libertà: storie coraggiose di emancipazione e di attivismo in Iran Riccardo Noury: Portavoce di Amnesty International Italia, responsabile dell’edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Parisa Nazari: Farmacista, interprete e mediatrice interculturale per la diffusione di arte, musica, poesia e letteratura persiana, tra i fondatori di Woman Life Freedom Italy Community.

Giovedì 7

18:30 – 19:30

#Senzagiridiboa: la disparità di genere e la lotta (non solo) femminile per i diritti sul lavoro Giulia Cerino: Cronista freelance, autrice tv per Rai3, componente del collettivo di giornaliste “Senza giri di boa”.

Venerdì 8 

18:30 – 19:30

Liber* di essere: la storia, i traguardi e le battaglie di Arcigay sul territorio Patrizia Passi: Presidente del circolo provinciale Arcigay ”Massimo Consoli” L’Aquila. Francesco Rubeo: Fondatore e Presidente di Marsica LGBT, Vicepresidente di Arcigay ”Massimo Consoli” L’Aquila.

Sabato 9

18:30 – 19:30

Raro è meglio di perfetto: un focus sul tumore desmoide Enrica Rossi: Presidentessa e fondatrice della Desmoid Foundation ONLUS. Giulia Personeni: VicePresidentessa e fondatrice della Desmoid Foundation ONLUS. Marianna Coppola: Segretaria della Desmoid Foundation Onlus.

Domenica 10

18:30 – 19:30

Un cinema per la pace e i diritti: l’esperienza di “Una storia per Emergency”, Michela Greco: Events and Communication Officer di Emergency, responsabile di “Una storia per Emergency” una serie di corti di under 25 per portare diritti e accoglienza sullo schermo, in collaborazione con Rai Cinema.

PREMIO GIOVANNI OPPEDISANO

Best documentary

“Une Jeunesse italienne” di Mathieu Volpe

(72 min., Belgium, 2022)

All’alba del suo 25° compleanno, Sokuro, figlio di immigrati burkinabé residenti in Italia, sposa Nassira, una giovane ragazza del suo villaggio natale. Per lui il matrimonio è il primo passo verso un futuro e definitivo ritorno in Burkina Faso, ma per la sua nuova moglie il matrimonio è la porta d’ingresso in Europa.

LA MOSTRA

STALLA ESPOSITIVA, VIA DOMENICO LIBERTINI 14, FORME  DAL 4 AL 10 SETTEMBRE

“L’espressione del dolore” di Eva Giurco

L’esposizione ripercorre il viaggio, di consapevolezza e di lotta, conseguente a una malattia rara. Una vita travagliata, tra cure e paure, che con coraggio trova uno sbocco creativo nella ricerca del benessere interiore. Attraverso disparate tecniche e supporti, l’artista indaga un insolito canale comunicativo per accompagnare lo spettatore sulla via per esplorare il suo tormento.

EVENTI SPECIALI

PIAZZA LUIGI LIBERTINI, FORME | 10 SETTEMBRE ORE 16:00

        Performance Vuscichè, couture circolare made in Abruzzo

                              di Diana Eugeni Le Quesne

Vuscichè, un marchio italiano che si distingue per il suo processo di design circolare e d’avanguardia, ha una filosofia che si basa sulla creazione di prodotti di alta qualità utilizzando materiali sostenibili e locali, con una particolare attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale. Il design distintivo del marchio è poetico e genderless, con riferimenti culturali ampi che emergono dalle collezioni, grazie a un dialogo continuo tra generazioni di tessuti passate e del presente.

CINESCURSIONI BY CINEMABRUZZO

PARTENZA DAL FONTANILE DELLE FORME | 9 E 10 SETTEMBRE DALLE ORE 11:00

Con il contributo di Fondazione Carispaq Con le #Cinescursioni targate CinemAbruzzo alla scoperta delle location che hanno dato vita alle memorabili scene de “La Bibbia”, il celebre kolossal di John Huston del 1966 con Ava Gardner e Peter O’Toole, e de “Il Deserto dei Tartari”, il film di Valerio Zurlini con Jacques Perrin, Vittorio Gassman, Giuliano Gemma e Philippe Noiret tratto dal romanzo di Dino Buzzati.

CINEMABRUZZO CAMPUS

Dal 2022 è nata la residenza cinematografica stabile, CinemAbruzzo Campus, spin off del più ampio    progetto    di    rete    cinematografica    territoriale CinemAbruzzo (progetto vincitore del Bando Transizione ecologica organismi culturali e creativi TOCC, secondo a livello nazionale). L’iniziativa ha recentemente ricevuto un importante finanziamento della Fondazione Carispaq, quale esempio virtuoso di Turismo Esperienziale ed è risultata meritevole nell’ambito dei progetti speciali Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, accostando di conseguenza il nome della nostra città a eventi di alto spessore internazionale.

Il CineCampus si terrà su tutto il territorio marsicano e limitrofo dall’11 al 30 settembre 2023, con campo base a Forme di Massa d’Albe. Si tratta della prima residenza cinematografica al mondo basata sul green producing, destinata a giovani filmmaker under 35 sensibili alle tematiche sociali e ambientali. Il progetto prevede un ricco e articolato programma didattico per approfondire e mettere a disposizione dei partecipanti gli strumenti tecnici e le best practices per analizzare ed esplorare i più recenti protocolli green, attraverso un percorso non esclusivamente teorico ma orientato verso la produzione. I filmmaker selezionati metteranno in pratica tutto il know-how acquisito durante una residenza artistica di 21 giorni, supportati da tutor e crew di tecnici, per sviluppare e produrre un film per coppia, che verrà successivamente distribuito e proiettato in Festival locali, nazionali e internazionali.




CHIUSA LA PORTA SANTA

Cala il sipario sulla 729esima edizione della Perdonanza Celestiniana

L’Aquila, 30 agosto 2023. Con il saluto da parte del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e della Dama della Bolla, Viola Graziosi, da Palazzo Margherita, sede municipale sino al terremoto del 6 aprile 2009, si è chiusa ieri la 729esima Perdonanza Celestiniana, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, del Giovin Signore e della Dama della Croce – Carlo Palermo e Valentina Gulizia – e di tutti i partecipanti al rientro della Bolla.

Come da tradizione, la Perdonanza si è conclusa con la chiusura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio ad opera dell’arcivescovo dell’Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi, e del primo cittadino che, salito sulla torre della Basilica per spegnere il braciere della pace, acceso lo scorso 23 agosto con il Fuoco del Morrone, ha dichiarato chiuse le celebrazioni del giubileo aquilano.

 Ecco un estratto del discorso del sindaco Pierluigi Biondi: Forti del portato, per certi versi incomparabile della nostra storia cittadina, in questi anni ci siamo impegnati per fare dell’Aquila un modello di affrancamento dalla marginalità, male oscuro delle aree interne, mettendo a sistema la natura, l’architettura, la cultura, l’enogastronomia, trasformando le fragilità in opportunità di crescita. Abbiamo dimostrato che il racconto delle zone di montagna può essere cambiato. L’Aquila è ora una meta stimolante, dove la bellezza è tornata visibile grazie ad un processo di emersione e di riuso/rinascita. La cultura è stata l’intuizione vincente, nata da una visione ben precisa fondata sul rilancio della città attraverso la rilettura creativa della memoria; l’esaltazione dei valori sociali e religiosi, come forme di progresso civile e di attrazione turistica; la ridefinizione del concetto di comunità plurale e inclusiva; l’apertura ai saperi, alla conoscenza e alla ricerca; la possibilità di usare e vivere diversamente il tempo. Il concerto dei Negramaro è stato il capolavoro della 729° Perdonanza celestiniana, perché è stato un concerto-preghiera, un evento-nemesi, un percorso di riconciliazione con il destino e di accoglimento della rifioritura. È questo il momento dell’abbraccio della nostra comunità ritrovata, della sincerità, della speranza testarda, del dialogo tra le generazioni, dell’ascolto, del perdono”.

Questo un estratto delle parole dell’arcivescovo dell’Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi, durante la sua omelia: “La vera devozione a Celestino V sta nel seguire la sua dottrina e il suo esempio: infatti venerare fa sempre rima con “imitare”. La lezione di Pietro da Morrone resta attuale, perché animata dallo Spirito di Verità e di Comunione. Chiediamo perciò la grazia di celestinizzare, sempre di più, la Perdonanza come anche la nostra vita, trasformandole, con crescente coerenza, in luminoso riflesso, dentro la storia, del come in cielo così in terra (cfr. Mt 6,10). La Madonna di Collemaggio ci aiuti a rendere la Perdonanza Scuola di umiltà, e, proprio per questo, Centro propulsore di pace (con Dio, con noi stessi, con gli altri) e Casa di fraterna solidarietà: oggi e in tutti i giorni che segneranno il nostro cammino nel tempo”.

Il corteo di figuranti e gruppi storici ha segnato il percorso del rientro della Bolla di Celestino V, con la Dama Viola Graziosi e il sindaco Biondi a chiudere il corteo che dopo aver transitato lungo Viale di Collemaggio, viale Francesco Crispi, Corso Federico II, Piazza Duomo, Corso Vittorio Emanuele II e corso Principe Umberto, si è concluso a Piazza Palazzo.




GLI ULTIMI DI FUBBÀLL

Remo Rapino a Pescara

Pescara, 30 agosto 2023. Lo scrittore abruzzese, Remo Rapino, vincitore del Campiello nel 2020, racconta dodici calciatori “minori” nel suo ultimo libro pubblicato da minimum fax Fubbàll.

L’appuntamento con il racconto delle dodici storie e la formazione di una squadra di calcio, ruolo per ruolo, più un allenatore è per sabato 2 settembre ore 17.30 presso la centralissima Mondadori di via Milano a Pescara, dove a dialogare con Rapino sarà la giornalista pescarese Alessandra Renzetti. Tra gli ospiti, è il caso di dire che “scenderanno in campo” anche Angelo Nicolò presidente ASD Gladius Pescara Centro Tecnico AC Milan e Michele Galanti Responsabile Magister calcio femminile esempi virtuosi di un percorso di crescita per i loro ragazzi.

Al centro del nuovo lavoro di Rapino ci sono le storie di provincia di quando il “fubbàll” aveva le ali, i campi erano di terra e polvere e i numeri sulle maglie andavano dall’1 all’11; storie tenere e allegre di gente che correva per non dover pensare al filo spinato che avvolgeva le giornate, un’umanità manovale e derelitta che aveva avuto tanti guai e qualche lampo di celebrità e portava come bandiere le leggende di una volta: Gigi Meroni, Gigi Riva, Nilton Santos.

Con questo libro Remo Rapino compone un album di figurine di quelli delle ultime file: piccole biografie di calciatori non illustri, brutti, storti, anonimi. Vecchi mobili tarlati dall’età e dai ricordi. Giocatori tristi che non hanno vinto mai.

Una squadra di esclusi, che non si trovano in campionato: eppure ad ascoltarne le voci si ascolta tutto il canto di nostalgia per i debutti, le promesse mancate, gli infortuni e le altre imboscate della sorte, i rari colpi andati a segno, insomma per quel tempo in cui tra gli uomini c’era un rispetto, un trattarsi da pari a pari, qualunque fosse il loro stato: “..e proverete la speranza che questo tempo, dove si poteva giocarsela finché si aveva fiato, possa ancora tornare”.

Per l’occasione, il riferimento a “Valdès” (Tetra) sempre dello stesso Rapino, è quasi scontato. Cile, fine anni Cinquanta, Garcilaso Boscán ha perso molti treni nella vita, ma di una cosa è certo: il ragazzo con le gambe da grillo e il muso di lepre diventerà un calciatore.

Francisco Valdés, quattordici anni da compiere, porta sulle spalle magre il peso della miseria di suo nonno e degli abitanti delle ‘poblaciones’, eppure sembra danzare in campo.

Quando nel 1973 il Cile vivrà i suoi giorni feroci, Francisco, ormai entrato nelle fila della squadra del Colo-Colo, capirà quanto è complesso essere eroi se il ferro si fa tutt’uno con la carne.

In Valdés Remo Rapino sembra dire che la poesia, come il calcio, è soprattutto gioco: lo fa con una lingua affabulatoria ed elegante come un sombrero. Tramite lo sport racconta la dittatura, le illusioni e gli orizzonti perduti di una generazione di niños cileni.




AVVICINARSI ALLA FEDE A OGNI ETÀ

Nella giornata di sabato il battesimo dei 173 nuovi fedeli al congresso dei Testimoni di Geova “Siate pazienti” alla Nuova Fiera di Roma

Roma, 30 agosto 2023. Dopo 3 anni di attesa a motivo della pandemia, nei primi fine settimana di agosto presso la Nuova Fiera di Roma, si è svolto nuovamente in presenza il congresso dei Testimoni di Geova dal tema “Siate pazienti”. All’evento hanno partecipato gli oltre 30 mila fedeli e simpatizzanti del Lazio e Abruzzo che si aggiungono ai circa 20 milioni di persone che partecipano allo stesso evento in tutto il mondo.

Sabato è stato uno dei momenti più attesi con il battesimo dei nuovi 173 fedeli per immersione totale in acqua, seguendo il modello descritto nei Vangeli del battesimo di Gesù, che fu immerso nel fiume Giordano. Lo scorso anno i nuovi battezzati in Italia sono stati circa 3.200 e nel mondo oltre 145.000.

Luca Didò, portavoce dei Testimoni di Geova per le regioni Lazio e Abruzzo, spiega: “Il battesimo è una scelta personale. A battezzarsi non sono i bambini ma uomini e donne, giovani e anziani. Prima di prendere questa decisione, che comporta anche grandi cambiamenti, hanno studiato la Bibbia sicuramente per molti mesi, spesso per anni”.

L’emozione è stata palpabile anche per le migliaia di presenti che hanno osservato i “nuovi fedeli” immergersi completamente nella piscina per il battesimo.

“Avvicinarsi alla fede oggi è una scelta controcorrente, spesso coraggiosa, e la gioia dei nuovi fedeli che si sono battezzati ha avuto un notevole effetto sugli oltre 30 mila partecipanti”, conclude Luca Di Dò. “Tutto il programma del congresso ‘Siate Pazienti’, presentato sotto forma di discorsi, video, interviste e musica, ha dato a tutti noi molti motivi di riflessione. La pazienza è una parola così poco di moda in questi giorni frenetici, ma abbiamo compreso che può aiutarci ad avere fiducia in Dio e a migliorare la nostra vita”.

Da oltre cento anni i Testimoni di Geova tengono congressi in stadi, arene, centri fieristici e teatri in tutto il mondo. Ad aprile 2020 erano stati sospesi gli eventi in presenza a causa della pandemia. Dopo aver ripreso le riunioni e il ministero pubblico nel 2022, l’estate 2023 segna la prima volta in cui i Testimoni di Geova si riuniscono in grandi eventi in tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni sul programma dell’evento o per trovare altre date e sedi dei congressi (sono ben 75 quelli organizzati in Italia, in altre 13 città oltre a Roma) visitate il sito jw.org e navigate nella scheda “Chi siamo”.




IL CAMMINO DEI BRIGANTI

Confronto e condivisione di idee per la seconda festa

Sante Marie, 30 agosto 2023. Confronto e condivisione sono state le parole d’ordine della festa del Cammino dei Briganti che si è svolta nel fine settimana a Sante Marie. Un pomeriggio di dialogo sulle opportunità di sviluppo del territorio con diversi attori che operano nella Marsica e nella provincia dell’Aquila, ma anche una serata di svago allietata dai racconti e dalla musica del gruppo teatrale “I briganti di Cartore”. L’intero paese si è ritrovato per la seconda edizione della festa dedicata al Cammino ad anello di cento chilometri sulle tracce dei briganti che ogni anno richiama centinaia e centinaia di camminatori dalla primavera all’autunno da tutta Europa.

“La festa del Cammino dei Briganti è stata l’occasione per incontrarsi e confrontarsi sulle opportunità e le prospettive di crescita del nostro territorio”, ha spiegato il sindaco Lorenzo Berardinetti, “la nostra Marsica è piena di bellezze naturali incontaminate e di luoghi straordinari, servono però gli uomini e i mezzi per farli conoscere. Il Cammino dei Briganti, ideato da Luca Gianotti che ha avuto l’intuizione di creare un percorso unico da far scoprire a tutti, è stato ed è tuttora qualcosa di rivoluzionario per la nostra Terra. Per farlo crescere ancora di più, e con lui far crescere parallelamente i nostri borghi, c’è bisogno dell’aiuto e del contributo di tutti. E così anche per tutte le altre bellissime realtà della nostra zona”.

Al confronto in piazza Aldo Moro hanno preso parte oltre a Berardinetti e agli amministratori locali il presidente Cai Avezzano Franco Salvati, il  rappresentante del Gev Angelo Scafati, il responsabile di Parks Trail Aurelio Michelangeli e il referente di Tagliacozzo sport e turismo di montagna Alessandro Marcelli.

Durante la festa non sono mancati momenti culinari con la Polenta del Brigante preparata dall’associazione anziani “Torquato Di Bernardo” di Sante Marie accompagnata dalla birra del birrificio “I birbanti” e artistici con la mostra del maestro d’arte Walter Pistinizi. In serata tutti incollati allo schermo per vedere il cortometraggio “Il Miraggio” proiettato in piazza Aldo Moro.




LA VELA E GABRIELE D’ANNUNZIO un binomio che si rinnova

Regata Dannunziana, evento inaugurale della quinta edizione del Festival dannunziano dedicato al tema Vivi, Odi, Balla

Pescara, 30 agosto 2023. Una competizione velica che cresce e diventa parte della Sfida Adriatica che fa rotta verso la famosa Barcolana di Trieste. Infatti, la terza edizione della Regata che porta il nome del Vate dà anche il via alla 1° edizione del circuito velico “Go to Barcolana” in collaborazione con il circolo di Marina Dorica di Ancona, il circolo ravennate e la società velica di Barcola e Grignano.

La manifestazione sportiva è stata presentata questa mattina dal Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, dall’assessore comunale allo Sport Patrizia Martelli e dai rappresentanti dei due circoli organizzatori dell’evento, per il Circolo Velico La Scuffia Giancarlo Casuscelli (vicepresidente) e il consigliere comunale e socio del circolo Ivo Petrelli, per il Circolo Nautico Pescara2018 Andrea Di Nicolantonio e Ferdinando Ciccozzi (consiglieri del CNP2018).

La Regata Dannunziana, prevista per domenica 3 settembre a partire dalle 11,30 con la partecipazione di un centinaio di imbarcazioni, è una classica sfida costiera su tre boe di circa 7 miglia marine con partenza dallo specchio di mare di Pescara centrale, dinanzi alla Nave di Cascella, verso nord fino al confine con Montesilvano, e poi rotta verso sud fino alla Stele Dannunziana dove è stabilito il traguardo. La sfida è dedicata alle imbarcazioni d’Altura ma non mancano le iscrizioni di catamarani e derive che partecipano solo per il desiderio di far parte dell’evento.

La cerimonia d’apertura è prevista sabato 2 settembre alle 18,30 davanti al circolo La Scuffia presso il porto turistico Marina di Pescara con il classico alzabandiera ed inno nazionale cantato per l’eccezione dal Coro InCanto dell’Ateneo di Chieti. Segue la presentazione della regata e un aperitivo inaugurale accompagnato da un momento di intrattenimento musicale con il gruppo Terza Corsia. Domenica pomeriggio verso le 16 al termine della regata è prevista la premiazione con l’assegnazione del Trofeo Dannunzio Challenger alla prima imbarcazione classificata “Overall” in tempo compensato, mentre il Trofeo “Line Honours Go to Barcolana” verrà assegnato all’armatore dell’imbarcazione prima classificata “Overall” in tempo reale.

La Dannunziana è la prima di tre regate veliche del circuito “Go to Barcolana”, la seconda è la “Regata del Conero” prevista il 17 settembre presso la Marina Dorica di Ancona e la terza è una lunga costiera da Ravenna a Trieste con partenza il 5 ottobre. Un circuito pensato per rendere più agevole e attrattivo l’avvicinamento alla 55esima edizione della Barcolana, che si svolgerà a Trieste l’8 ottobre, e che è stato possibile grazie alla sinergia dei circoli con Assonautica. Le imbarcazioni che parteciperanno ad almeno due regate del “Go to Barcolana” avranno ormeggi gratuiti e assicurati in tutti i circoli organizzatori, compreso Trieste, e iscrizione gratuita al circuito che avrà un vincitore premiato a Trieste sabato 7 ottobre, giorno precedente alla Barcolana. Tre regate, insomma, indipendenti tra di loro, autonome e anche diverse una dall’altra, ma con a margine un obiettivo comune: la possibilità di raggiungere Trieste e partecipare alla regata velica più famosa d’Italia.




AGGRESSIONI A FORZE POLIZIA, USIF

Anche in Abruzzo la situazione è diventata insostenibile

“Solidarietà al collega del Comando Provinciale di Chieti che ieri è rimasto ferito per un’aggressione avvenuta a seguito di un intervento a supporto di una pattuglia di altra forza di polizia, già intervenuta per una richiesta di intervento. Senza entrare nel merito dell’accaduto, su cui è al lavoro l’Autorità Giudiziaria, denunciamo una situazione insostenibile che vede, sempre più spesso, i nostri colleghi vittime di aggressioni fisiche e verbali. Non esistono comfort zone: ogni militare in servizio è un bersaglio. Anche se l’Abruzzo è considerata una Regione relativamente tranquilla, gli episodi di aggressioni alle forze di polizia si ripetono quasi giornalmente.

Per quanto ci riguarda, ricordiamo il collega cinofilo preso a morsi nel 2019 durante un controllo di polizia a Pescara. Nel 2021 un balordo forzò un posto di blocco dei baschi verdi cercando di investire un collega. Il soggetto fu arrestato dopo un folle inseguimento lungo le strade di Pescara. Nel 2022, sempre a Pescara, un altro soggetto, già noto alle forze dell’ordine, aggredì finanzieri e poliziotti. Posto agli arresti domiciliari, il giorno dopo fu nuovamente arrestato dai carabinieri dopo un altro folle inseguimento. Da questi fatti si capisce che bisogna avere il coraggio di modificare le norme a tutela dei lavoratori delle forze di polizia. Servono norme deterrenti se vi vuole garantire la sicurezza degli operatori e i diritti dei cittadini per bene”. Lo dichiara in una nota Vincenzo Piscozzo.




RUOTE NELLA STORIA rievoca il Gran Criterium Vetturette

L’autoraduno dedicato al prestigio delle vetture d’epoca e realizzato da ACI Storico attraverserà Chieti fino a Pretoro, borgo inserito tra i più belli d’Italia

Chieti, 30 agosto 2023. L’appuntamento con Ruote nella Storia torna giovedì 31 agosto 2023 con una nuova imperdibile tappa che, in questa occasione, coincide anche con la rievocazione storica del Gran Criterium Vetturette, la manifestazione motoristica degli Anni ’50 che si disputava sul Circuito della Villa Comunale di Chieti e le cui protagoniste assolute erano le biposto Sport, cilindrata 750 e le monoposto di categoria corsa Formula 3, cilindrata 750.

In questo contesto, l’evento ideato e realizzato grazie alla sinergia tra ACI Storico e Automobile Club d’Italia si avvarrà della preziosa collaborazione dell’Automobile di Chieti presieduto dall’Avv. Mario Aloè e presieduto dal Dott. D’Antuono Roberto. La giornata del prossimo 31 agosto, inoltre, vedrà anche la partecipazione attiva dell’Associazione Ruote Classiche Teatine, affiliata ad ACI Storico.

“L’auto ha segnato e segna tuttora la storia del nostro Paese – ha dichiarato Mario Aloè, Presidente dell’Automobile Club di Chieti – e l’automobile non è solo bellezza e passione, ma è anche storia e design. Credo che il format ‘Ruote nella Storia’, così come è stato strutturato da ACI Storico, sia l’ideale per far conoscere agli appassionati di motori luoghi dal passato importante e bellezze del territorio spesso poco frequentate.”

La manifestazione, che conta quest’anno la sua seconda edizione, sarà inserita anche nella grande kermesse motoristica I Circuiti d’Abruzzo’(31 agosto-2 settembre) ideata dall’appassionato Fabio Di Pasquale, per cui gli equipaggi da Chieti poi partiranno per rievocazioni di altre gare storiche a Teramo e a Pescara.

Protagoniste indiscusse dell’autoraduno, che intende esaltare come sempre il valore e l’importanza del motorismo storico, come sempre le vetture d’epoca per le quali si conta una partecipazione di oltre 30 modelli dal fascino indiscusso.

Tra le vetture partecipanti la Maserati 6CM-1500 del 1938 con cui Luigi Villoresi conquistò il primo posto alla Coppa Acerbo di Pescara e che successivamente fu guidata anche da Piero Taruffi, l’Urania 750 Sport che vide la volante Maria Teresa De Filippis, la prima donna, nella storia dell’automobilismo sportivo, a qualificarsi per un gran premio di Formula 1, poi, tra gli altri gioielli presenti, una Fiat 509SM del 1927, una Amilcar CGSS del 1928, una Singer le Mans Special Speed del 1934, una Jaguar SS100 del 1936 e diverse altre incredibili vetture simbolo dell’evoluzione tecnica e tecnologica.

La valorizzazione del territorio, della cultura e della tradizione nazionale restano sempre co-protagoniste nell’evento Ruote nella Storia e a fronte di questo importante presupposto di partenza le automobili, dopo aver lasciato Corso Marrucino a Chieti, raggiungeranno Pretoro, caratteristico borgo tutto incastonato nella roccia, inserito tra i “Borghi più Belli d’Italia”. Comune composto da poco più di 850 persone, presenta scavi archeologici preistorici, che dimostrano l’antichità del paese, che potrebbe risalire al VI-V sec. a.C. A renderlo unico il centro storico che si estende lungo una scarpata sul versante orientale della Maiella, in una zona franosa dove dagli Anni ’60 è stata aperta una cava di pietra. Pretoro prende la forma di un borgo medievale triangolare che salendo verso la cima si restringe, essendosi formato a sud a grappolo, dall’antico castello. Il territorio cambia salendo da destra verso il comprensorio della Maielletta – Passo Lanciano, diventando più impervio e nevoso.

Dopo la visita di questo incantevole scenario, gli equipaggi partecipanti all’evento faranno ritorno a Chieti dove daranno vita alla rievocazione del Gran Criterium Vetturette sul Circuito della Villa Comunale.

Interessante segnalare che durante tutta la manifestazione a Chieti sarà allestito anche un gazebo per lo speciale annullo filatelico di Poste Italiane dedicato all’evento, da apporre su cartoline realizzate appositamente per l’occasione che saranno messe a disposizione di tutti gli spettatori. L’annullo verrà poi esposto nel Museo Nazionale delle Poste di Roma.

PROGRAMMA:

Ore 10.00 – 14.00: Accreditamento partecipanti presso Chieti, Piazza G.B. Vico

Ore 13.00 – 14.00: Aperitivo presso Gran Caffè Vittoria a Chieti

Ore 15.00: Partenza da Chieti, C.so Marrucino con destinazione Pretoro

Ore 17.30 – 18.00: Arrivo presso la Villa Comunale di Chieti

Ore 18.30: Inizio evento Gran Criterium Vetturette

A seguire cena di gala presso Il Circolo degli Amici e premiazioni




RASTRELLIERE BICI CON L’ALLARME?

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le guida

Pescara, 30 agosto 2023. La varietà di rastrelliere per bici è sorprendente: a pinza orizzontale e verticale, a U rovesciata, a spirale, con protesi a graffetta, a chicco di caffè, e poi modello Verona, Parigi, ecc.

Altra cosa che distingue gli stalli è la possibilità di agganciare una sola ruota, di solito l’anteriore, oppure il telaio, decisamente meglio. Ma a volte gli stalli sono troppo vicini tra loro, come un rastrello con denti troppo fitti, oppure troppo addossati ad un muro, una parete, sicché la ruota non entra nell’incavo del telaio. E questi ultimi spesso non sono sufficientemente spaziosi per copertoni larghi, da 45 direbbero gli esperti, per non parlare delle fat-bike. E le cargo bike? E i tricicli?

Il mondo della sosta per le bici è così vario che è impegnativo catalogare tutti i modelli. Ma a volte anche l’uso che se ne fa diventa interessante e sicuramente dalle risposte ai questionari arriveranno molte indicazioni in tal senso.

Ne vogliamo anticipare uno che abbiamo trovato molto simpatico e divertente, che scherzosamente potremmo anche rimandare alla sfera della sicurezza, con l’auspicio che sulla pagina facebook possano arrivare altre curiosità.




PNRR: AGGIUDICATI I LAVORI

Nuova Mensa Marchitelli di Villa Santa Maria e Ricostruzione Savoia a Chieti

Chieti, 29 agosto 2023. Sono stati aggiudicati i lavori per la costruzione della nuova mensa dell’istituto alberghiero Marchitelli di Villa Santa Maria e per la ricostruzione dell’istituto tecnico Savoia di Chieti.

Le gare sono state espletate nei giorni scorsi dagli uffici della Provincia di Chieti e si sono concluse con l’aggiudicazione dei lavori della nuova mensa del Marchitelli alla ditta Fossaceca srl di Roccaspinalveti e alle imprese De Cesare Ulrico srl di Chieti (capogruppo) e Edilizia Di Cosmo srl (mandante) per l’adeguamento sismico mediante demolizione e ricostruzione del corpo centrale del Savoia di Chieti. 

Entrambi gli interventi sono finanziati nell’ambito della missione quattro Istruzione e Ricerca del Pnrr. Il costo totale del progetto relativo all’ITIS Savoia è di 11.500.000 euro: è prevista la demolizione e ricostruzione del blocco principale di via Gaetani dell’Aquila d’Aragona, risultato maggiormente vulnerabile ad eventuali sollecitazioni sismiche al termine delle verifiche e delle indagini degli uffici tecnici della Provincia di Chieti.

L’importo complessivo destinato alla costruzione della nuova mensa dell’Ipssar Marchitelli di Villa Santa Maria è di 1.750.000 euro, di cui 1.250.000 da fondi Pnrr e 500.000 da altri fondi propri della Provincia di Chieti. Salvo imprevisti, la consegna dei lavori avverrà a breve e comunque non oltre il mese di novembre.

Questi interventi vanno ad aggiungersi a quelli già ottenuti nell’ambito del Pnrr per la realizzazione di due nuove palestre, una nel polo liceale Pantini-Pudente, sede del liceo artistico di Vasto e l’altra nell’istituto professionale De Giorgio di Lanciano, entrambe su aree di proprietà della Provincia Di Chieti (5.200.000 euro) e per l’adeguamento sismico mediante demolizione e ricostruzione del corpo centrale dell’Itis “Da Vinci” di Lanciano (4.750.000 euro): la gara relativa a quest’ultimo intervento è stata pubblicata il 25 agosto, con termine per la presentazione delle offerte il 5 settembre.

“La Provincia di Chieti lavora ogni giorno, senza sosta, per rispettare i tempi dettati dal Pnrr e dalle esigenze di sicurezza richiesti per gli edifici scolastici superiori del territorio. Oltre 13 milioni di euro di lavori partiranno a breve, altre gare per ulteriori 10 milioni di euro sono in scadenza per rendere ancora più ricca e sicura l’offerta di strutture scolastiche pubbliche a studenti, famiglie e lavoratori della scuola. La nostra è una Provincia operosa, vicina ai cittadini dei 104 Comuni e in prima fila per dare concretezza ai progetti del Pnrr” dichiara il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.




CARAMANICO E LE SUE ACQUE

Il rito battesimale sul fiume Orta  e la tradizione del comparatico in Abruzzo (Il «Consólo»)

A Caramaneche ce se repòse « Fior de cetròne, ‘nghe l’acqua sulfuròse e l’aria ‘bbone ».

di Franco Cercone

[Contributo pubblicato in Attraverso l’Abruzzo, n. 46, Pescara 1975]

Così suona uno stornello raccolto a Caramanico, che non soltanto per l’acqua sulfurea è giustamente famosa. Fontane come quella del «Pisciarello» e di «Santa Croce», nonché la «Fonte Grande», costituiscono, insieme a molte altre piccole sorgenti, che sgorgano nelle immediate vicinanze del Paese, un invidiabile patrimonio idrico che ha reso famoso, in Italia ed all’estero, questo pittoresco centro termale.

Ciò spiega perché a Caramanico, pur essendo l’Assunta la protettrice del luogo, sia anche particolarmente venerato San Giovanni Battista, precursore di Gesù nella predicazione e nel battesimo.

Il 24 giugno, infatti, festa di San Giovanni, «Le persone che se fanne a cumpare» scendono al fiume Orta e tenendosi per mano lo attraversano tre volte, promettendosi fedeltà e reciproca assistenza per tutta la vita(1).

Viene così a instaurarsi un tipo di rapporto, che per la sua intensità, specie fra la gente umile, trascende in Abruzzo anche quello di parentela: «li San Giuànne», è l’espressione con la quale in molti centri abruzzesi si indica il padrino o la madrina. Di solito la persona scelta come compare non è un parente, bensì un amico, un compagno di lavoro o un vicino di casa, una persona, insomma, di provata fiducia e scelta per certe affinità elettive.

Si tratta, comunque, di persone con cui non si hanno liti pendenti. A Pacentro, per esempio, una donna non usciva mai di casa senza portare con sé un po’ di sale da buttare per terra appena incontrava una parente, persona ritenuta apportatrice di malocchio(2).

Fra l’altro, i parenti erano qui i più esosi nei rapporti economici, donde l’espressione «è custàte salate», riferentesi alle divisioni della proprietà. A Cansano il detto «a stu munne se so accise gli fratiélle ma mai gli cumpére» è un adattamento del vecchio aforisma «erano più che nemici: fratelli».

Questo rapporto, quasi sempre instaurato, e non solo a Caramanico, all’inizio da due capifamiglia, perdura per molti anni e per diverse generazioni.

Esso si rinnova e nello stesso tempo si rafforza in occasione di un battesimo, una cresima o un matrimonio, circostanze in cui il diritto di comparatico viene concesso dal padre ad altri mèmbri della famiglia. Se una persona si trova già in un rapporto di comparatico, difficilmente acconsente ad instaurarne un altro, perché ciò significherebbe un vero e proprio tradimento nei confronti del primo compare.

Il rapporto di comparatico si scioglie, ma non sempre, solo in seguito all’emigrazione di un gruppo familiare, che deve essere totale, altrimenti il diritto si trasmette al membro più anziano della famiglia, uomo o donna, rimasto al paese.

«Lu cumpàre» e «la cummàre» sono le persone che più direttamente partecipano alle gioie e ai dolori familiari. Sono i primi ad essere invitati nei momenti lieti e i primi ad accorrere in quelli tristi, specie in occasione della morte di un membro della famiglia del loro figlioccio. In tale circostanza spetta al compare preparare il pasto di consolazione, detto «gliu cunsule», che viene consumato dalle due famiglie riunite subito dopo le esequie dell’estinto.

A Cansano, «lu cunsule» viene offerto anche al sacerdote la sera del Venerdì Santo ed è consumato in sagrestia subito dopo la processione del Cristo morto. Almeno dal punto di vista della quantità dei cibi offerti, l’istituto del «consólo» ha subito una notevole evoluzione nel tempo.

In un testamento del 1237, fatto da un certo Berardo Altrude, si legge:

«In primis pro anima mea relinquo post funus meum Panem et Vinum per Universos Clericos Sulmonis, iuxtra consuetudinem ipsius terrae(3)» .

Se sfrondiamo ora questo caratteristico rito che si svolge sul fiume Orta di ogni evidente ricordo evangelico (San Giovanni Battista, il Giordano, etc.), troviamo alla base di esso la riconferma di una esigenza storica dell’uomo, il superamento cioè delle forze ostili ambientali mediante il fatto associativo.

I motivi, infatti, che inducono due persone ad instaurare un così intenso rapporto, sono psicologici e pratici nello stesso tempo, ma tutti rientrano nell’istituto umano di conservazione, «nella relazione funzionale degli uomini che devono sostenersi a vicenda per la soddisfazione dei loro bisogni vitali»(4) .

È il circolo vizioso della «coincidentia oppositorum», per cui il massimo amore coincide con la massima manifestazione dell’egoismo umano. In tale senso, il rito sul fiume Orta ci ricorda, anche se vagamente, un passo della Repubblica di Platone, dove si parla appunto del fiume Amelete [Lete, fiume dell’oblio], «in cui le anime vengono a bere ed in cui perdono ogni ricordo»(5).

Il termine «ricordo» si riferisce, secondo l’accezione platonica, ad un vago stato di inquietudine che provoca come è stato acutamente osservato, «una impressione di deficienza che fa nascere l’amore»(6).

Almeno in un primo momento, più che una «relazione funzionale», è stata questa inquietudine derivante dalle forze oscure che lo circondavano, ad indurre l’uomo a cercare i suoi simili, come un animale atterrito cerca il suo branco che erra.

Il timore del futuro e dell’ignoto affonda le sue radici nella lunga notte esistenziale dell’uomo, troppo lunga per non lasciare tracce. Ciò che in Abruzzo induce due persone ad instaurare un rapporto così intenso, è appunto quel senso di incertezza per la vita futura, la coscienza che un anno di lavoro sui campi può essere distrutto dagli agenti atmosferici, la sicurezza che beni e persone sono protetti durante lunghe assenze all’estero per motivi di lavoro, la certezza insomma che esiste un amico fidato cui ricorrere nei tristi frangenti della vita.

1 Stranamente questo antico rito è sfuggito a T. Marino, autore di un importante scritto dal titolo «La Festa di San Giovanni in Abruzzo», in «Abruzzo Cattolico, Rassegna religiosa, scientifica e letteraria», Chieti, 1896, anno IV, fase. III.

2 Informatore Prof. Francesco Buccitelli.

3 G. Celidonio, «La Diocesi di Valva e Sulmona», vol. IV, pag. 41.

4 M. Horkheimer e Th. W. Adorno, «Lezioni di sociologia», p. 30. Torino, Einaudi, 1966.

5 J. P. Vernant, «Mito e pensiero presso i Greci», p. 67. Torino, Einaudi, 1970.

6 Robin, « Platon, Oeuvres complètes », p. 1376, Paris, 1940. « Bibliothéque de la Plèiade ».