IL 9° REGGIMENTO ALPINI termina la missione in Kosovo

All’Aquila il saluto al contingente delle Truppe Alpine rientrato dai Balcani

L’Aquila, 1° settembre 2023. Si è svolta oggi, presso il Piazzale della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, la cerimonia di saluto al 9° Reggimento Alpini, l’Unità della Brigata Taurinense rientrata di recente dal Kosovo dopo sei mesi di operazione in seno alla missione NATO KFOR.

Positivo il bilancio di questo periodo che ha visto il contingente guidato dal Colonnello Mario Bozzi svolgere il proprio compito in stretta collaborazione con le Istituzioni locali e con le organizzazioni internazionali partner.

Alla cerimonia hanno partecipato il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, il Comandante della Brigata Taurinense Generale di Brigata Enrico Fontana, il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero e il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

Il discorso del Comandante delle Truppe Alpine, generale Ignazio Gamba: “Il vostro impegno, lo spirito d’abnegazione, il quotidiano e straordinario sacrificio a favore della pace comune a garanzia delle libertà di tutti e della pacifica convivenza, rappresentano i valori fondanti del nostro operare e dell’impegno di ogni uomo e donna dell’Esercito e delle Truppe Alpine. Il vostro comportamento è stato sempre impeccabile, a maggior ragione nei momenti più difficili e tesi, dimostrando che l’Esercito Italiano, e in particolare gli Alpini del 9° reggimento, sono dei professionisti di altissimo livello, pronti a mettersi in gioco e a sacrificare sé stessi per la pace e la sicurezza comune”.




TAVOLETTA E D’URBANO MARTEDÌ IN COMUNE

Sindaco e assessore Pantalone: Un riconoscimento simbolico, per ché hanno portato così in alto i colori della città

Chieti, 1° settembre 2023. Saranno ricevuti in Comune martedì 5 settembre i due atleti teatini Lucio Tavoletta e Alessandro Bruno D’Urbano, campione del mondo di judo categoria al limite dei 73 kg il primo e medaglia d’argento degli 81 kg il secondo. Il sindaco con l’assessorato allo Sport conferirà loro una targa simbolica.

“Abbiamo accolto con grande soddisfazione la notizia dei risultati avuti da questi due giovanissimi e straordinari atleti che di allenamento in allenamento e di sfida in sfida, sono cresciuti e sono arrivati a livelli così alti e prestigiosi per loro e per la loro città – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore allo Sport Manuel Pantalone – Abbiamo concordato per martedì mattina un incontro in Comune, li riceveremo per dire loro un sentito grazie per le emozioni che ci hanno riservato e per consegnare nelle loro mani una targa da parte dell’Amministrazione, un simbolico ringraziamento. Si tratta di un esempio importante per gli altri ragazzi che praticano lo sport sia a livello amatoriale, sia a livello agonistico: la loro determinazione è come un viatico per motivare chi ha scelto questa strada da professionista e per incentivare chi pratica sport per passione. In città sono tanti i talenti arrivati in alto nelle rispettive discipline e a livello internazionale, li abbiamo coinvolti già nella Notte bianca dello Sport, perché si raccontassero, ma sono in cantiere altre iniziative per dare voce e spazio a storie belle e importanti come quelle di Lucio Tavoletta e Alessandro Bruno. Eventi istituzionali in cui saranno presto coinvolti questi ragazzi mondiali e tutti coloro che faranno vivere alla nostra città momenti memorabili”.




CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL’INNOVAZIONE nella programmazione urbanistica

UnivAQ ospiterà la 12ª edizione con due premi assegnati in memoria di Giovanni Cialone e Giorgio Pipponzi

L’Aquila, 1° settembre 2023. L’Aquila ospiterà dal 6 all’8 settembre 2023 la 12ª Conferenza internazionale sull’innovazione nella pianificazione urbanistica – 12th International Conference on Innovation in Urban and Regional Planning (INPUT2023), appuntamento biennale che coinvolge la comunità scientifica internazionale nell’ambito della pianificazione territoriale ed altri settori ad esso affini. 

L’organizzazione dell’evento – in programma nella sede del dipartimento di Scienze umane (DSU), in viale Nizza 14 – è affidata al gruppo di ricerca in Scienze del territorio del DICEAA – Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettonica e Ambientale dell’Università dell’Aquila che ha focalizzato il tema principale della conferenza su: “Working for sustainable soil management and the role of land planning” ovvero “Lavorare per una gestione sostenibile del suolo e il ruolo della programmazione territoriale”.

La conferenza è patrocinata da Comune dell’Aquila, Regione Abruzzo, Ispra e ordini provinciali degli ingegneri e degli architetti dell’Aquila.

Le nuove sfide internazionali legate alla valutazione della sostenibilità delle trasformazioni territoriali, infatti, richiedono la valutazione e la misura dei fenomeni di alterazione dei suoli attraverso specifiche tecniche e indicatori. Pianificazione territoriale e sistemi di gestione svolgono un ruolo cruciale nell’affrontare le questioni della riforma politica e degli investimenti, della transizione ecologica e della sostenibilità nelle sue tre dimensioni: ambientale, economica e sociale. Integrare la sostenibilità di politiche pubbliche, strategie e strumenti è fondamentale per avere un impatto rilevante rispetto ai cambiamenti climatici, alla fornitura di servizi ecosistemici e all’approvvigionamento energetico. 

La conferenza è organizzata in 20 sessioni tematiche. Sono inoltre previste 3 sessioni plenarie alle quali saranno presenti in qualità di Keynote Speaker tre professori di fama internazionale: Prof.sa Sara Meerow (School of Geographical Sciences and Urban Planning, Arizona State University); Prof. Jacques Teller (University of Liège); Prof.sa Claudia (van der Laag) Yamu (Oslo Metropolitan University). 

La conferenza arricchisce la sua offerta con quattro workshop gratuiti, dal monitoraggio del consumo di suolo al BIM-Building information modeling, rivolti a studenti, dottorandi, giovani ricercatori, architetti, ingegneri e liberi professionisti. Per partecipare, è necessaria la registrazione tramite Google Form (https://www.centroplaneco.it/workshops/) entro il 3 settembre 2023. La partecipazione è gratuita e includerà il rilascio di un attestato di partecipazione. Ai giovani ricercatori è inoltre dedicato “OUTput”, un momento di incontro informale e di scambio di esperienze sulla propria attività di ricerca che si svolgerà il 6 settembre 2023 al termine della prima giornata congressuale. 

Durante la conferenza saranno assegnati dei riconoscimenti per i migliori contributi scientifici: il “Giovanni Cialone Best Paper Award”, in memoria dell’architetto Giovanni Cialone, vicepresidente e membro del Consiglio direttivo del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, che verrà assegnato a giovani ricercatori che presenteranno lavori focalizzati sulla montagna, le aree interne, le aree protette e lo sviluppo sostenibile; e il “Giorgio Pipponzi Best Paper Award”, per onorare la memoria del geologo Giorgio Pipponzi, che ha prestato servizio come responsabile dei sistemi GIS presso l’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere – USRC.

Infine, sarà possibile visitare a Palazzo Camponeschi, sede del Rettorato, la mostra dei lavori riguardanti le attività di ricerca del DICEAA – Dipartimento di Eccellenza 2023-2028 che si terrà durante i giorni 6-8 settembre 2023 in concomitanza con la conferenza e sarà aperta a tutta la cittadinanza con ingresso libero.




DOMENICALMUSEO. Tre settembre entrata gratuita

Ultimo giorno della mostra “Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro”

L’Aquila, 1° settembre 2023. Il 3 settembre si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo,  che consente l’ingresso gratuito  nelle due sedi del Museo Nazionale d’Abruzzo.

L’iniziativa coincide con l’ultimo giorno della mostra Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro allestita al MuNDA, nell’ex mattatoio, di fronte alle 99 cannelle.

Anche per il Mammut si concludono le visite estive iniziate il 1° luglio. Altri prossimi appuntamenti vedranno replicare la sua apertura.

Questi gli orari:

  • Castello Cinquecentesco: Il Mammut del Castello Orario 9:30/19:30 . Prenotazione solo per gruppi oltre 20 persone a: mn-abr.urp@cultura.gov.it

  • MuNDA, via Tancredi da Pentima, orario  8.30/19.30.

Le biglietterie chiudono  30 minuti prima




IL SERVICE VIVA SOFIA!

Due mani per la vita in una zona attrezzata ad hoc presso il lido balneare da Mimì sul litorale del golfo d’oro a Vasto Marina.

Vasto, 1° settembre 2023. L’evento è stato reso possibile grazie alla disponibilità della direzione medica e della direzione del dipartimento di Medicina e Chirurgia d’urgenza dell’ospedale S. Pio da Pietrelcina di Vasto.

Infatti, dopo l’introduzione da parte del presidente del Lions Club Massimo Molino, che ha raccontato ai presenti come nasce il service e quali sono i suoi obiettivi, è stata la Dr.ssa Francesca Marino a parlare dell’importanza di imparare come intervenire in attesa dei sanitari, perché farlo prontamente può davvero salvare una vita, oltretutto di un bambino.

È dunque toccato a tre infermieri del Pronto soccorso – 118 scendere nel dettaglio pratico su cui si è soffermato in primis Ciro Sperinteo, il quale ha parlato anche della fisiologia del tratto laringo-faringeo.

Il collega Fernando De Flumeri ha dipanato molti dei dubbi e delle consuetudini errate che, anziché dare un aiuto in situazioni emergenziali come il soffocamento da ostruzione delle vie aeree, possono arrecare danni.

La dimostrazione pratica dell’intervento di disostruzione e di una eventuale respirazione cardiopolmonare, in primis su bimbi più piccoli, è stata affidata a Giovanni Giammichele che, con l’aiuto di alcuni specifici bambolotti, insieme ai colleghi ha messo i presenti alle prese con le corrette manovre da eseguire.

La parte conclusiva dell’evento è stata dedicata al come intervenire in caso di ostruzione delle vie aeree negli adulti e a rispondere alle numerose domande poste da genitori e nonni.

È un service che nel corso degli anni è stato apprezzato proprio per i suoi scopi – ha detto il presidente Massimo Molino – e di cui è ormai consolidata l’efficacia. Per questi motivi lo replicheremo anche all’interno di una scuola nei prossimi mesi.




INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA in terra d’Abruzzo 2023

Sulmona  Pacentro  Pescocostanzo  Pratola Peligna  Bugnara  Castel di Sangro: luglio – agosto – settembre. Direzione Artistica Guido Galterio Gaetano Di Bacco

Castel di Sangro, 1° settembre 2023. Si conclude con le ultime due tappe,  Castel di Sangro Teatro  Francesco Paolo Tosti  il 2 settembre  ore 18.00,  e  Sulmona il 3 settembre nel Foyer del Teatro Comunale “Maria Caniglia”  sempre alle ore 18.00, il lungo percorso turistico-culturale  di Vaga Luna Festival, rassegna itinerante della Camerata Musicale Sulmonese realizzata in collaborazione con Pescocostanzo Classica, Ateneo Internazionale della Lirica, Conservatorio A. Casella dell’Aquila, Voci&Voci Festival e i Comuni di Pacentro, Pratola Peligna,  Bugnara e Castel di Sangro.

20 gli appuntamenti  susseguitisi nei territori della Valle Peligna ed Alto Sangro,  tra il 30 giugno e il 3 settembre,  124 gli artisti coinvolti tra musicisti solisti, orchestre, attori, cantanti, scrittori e giornalisti.  Un ricco ventaglio di proposte per guidare il pubblico alla scoperta di alcuni tra i borghi più belli del territorio. Serate di musica, prosa, lirica, letteratura ospitate in luogo dal fascino inaspettato. Dopo l’apertura il 30 giugno con il tango di Piazzolla e Gallianò e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo nel Complesso Monumentale dell’Annunziata a Sulmona, VagaLuna Festival  2023 conclude l’attività estiva della Camerata Musicale a Sulmona da dove tutto era partito .

 Saranno due giovani promesse della lirica,Yuan Xiaoyi, soprano e Wang Yang, baritono, che si sono distinti nella master class tenuta  dal soprano lettone Jolanta Stanelyte per l’Ateneo Internazionale della Lirica, ad animare il concerto di chiusura il 2 settembre a Castel di Sangro e infine il 3settembre a Sulmona dove i due giovani musicisti si sono conosciuti scoprendosi anime gemelle. Ed è per questo che nel programma della serata hanno voluto inserire in omaggio al pubblico  una romantica canzone cinese del famoso compositore Li Shangyin, eseguita per la prima volta in Italia. I due cantanti provenienti dalla Cina  eseguiranno, un programma di arie e duetti,  accattivante e vario (da Mozart a Franz Lehár, Puccini,  Dvořák, Čajkovskij e Bellini), ma allo stesso tempo molto impegnativo,  accompagnati al pianoforte dal M° Guido Galterio.

Yuan Xiaoyi, soprano e Wang Yang, baritono sono laureati rispettivamente al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e al Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. Attualmente stanno concludendo il dottorato presso l’Università della Musica “F. Chopin” di Varsavia. Da alcnni anni frequentano l’Ateneo Internazionale della Lirica di Sulmona nei corsi tenuti dal soprano Jolanta Stanelyte per accrescere e perfezionare le loro qualità tecniche e interpretative.

Guido Galterio ha suonato come solista e collaborato con l’Ensemble d’Archi del Mozarteum di Salisburgo, Orchestra Scarlatti  RAI Napoli e Radio Televisione di Zagabria, Ensemble Teatro dell’Opera di Roma e collaborato con artisti quali Carreras, Gasdia, Serra, Ricciarelli, Bacalov, Beilina, Pay.

Ha partecipato tra gli altri al V Festival Pianistico di Napoli (RAI), Festival di Nuova Consonanza, Aalborg Opera Festival, RomaEuropa Festival, Millennium Festival di Madrid e Barcellona, Omaggio a Maria Callas al Lincoln Center-New York City Opera e ai Festival Verdiani dei Teatri d’Opera di Francoforte e  Siviglia.

Sue esecuzioni sono state trasmesse da Rai-Radio3, RSI-Radio Svizzera Italiana, ORF Osterreichischer Rundfunk, Radio Suisse Romande, SBS Nippon Radio.

Ha inciso per le case discografiche Hungaraton Classic, Rara, MR Classic, Bongiovanni. Diapason – Discoteca di Stato.

PROGRAMMA

W.A. Mozart

Non più andrai farfallone amoroso – aria di Figaro da “Le Nozze di Figaro”

G. Puccini

O mio babbino caro – aria di Lauretta da “Gianni Schicchi”

V. Bellini

Ah! Per sempre io ti perdei – aria di Riccardo da “I puritani”

G. Puccini

Quando men vo’ – aria di Musetta da “La Bohème”

W.A. Mozart

La ci darem la mano – duetto Don Giovanni e Zerlina da “Don Giovanni”

P. I. Čajkovskij

aria di Evgenij Onegin da “Evgenij Onegin

A. Dvořák

Canzone alla luna – aria di Rusalka da “Rusalka”

Li Shangyin

Meravigliosa Cetra

W.A. Mozart

Deh, vieni alla finestra – serenata di Don Giovanni da “Don Giovanni”

G. Puccini

Si, mi chiamano Mimì – aria di Mimì da “La Bohème”

Franz Lehár

Tace il labbro – duetto tra Hanna Glawari e Danilo da “La vedova allegra”

Franz Lehár

Tu che m’hai preso il cor – duetto dall’ operetta “Il paese del sorriso”




MURI PARLANTI. Ritorno dalla montagna

Ideazione e realizzazione di Sara Galterio. Inaugurazione sabato 2 settembre ore 10.00

Pacentro, 1° settembre 2023. Borgo medievale alle falde della Majella,  annoverato tra i “borghi più belli d’Italia”, a ridosso della Valle Peligna, sabato 2 settembre ore 10.00 secondo appuntamento con il progetto dei “muri parlanti” ideati e realizzati dall’artista e ceramista Sara Galterio.

Un muro parlante è una foto con personaggi a rilievo e a grandezza naturale. Un quadretto che racconta, proprio come un fumetto, una realtà contadina nella sua quotidianità in cui si possono ritrovare abitudini, usi e costumi di un tempo che appare tanto lontano. 

È un viaggio nel passato, un’avventura iniziata grazie al mecenatismo di emigranti nostalgici, che arricchisce il paese di opere che narrano storie di persone, usi e costumi di altri tempi.

Sono già nove le installazioni realizzate per questo progetto avviato nell’estate 2016, che ha prodotto varie scene di vita passata: da “ragazza alla fontana” a ”il corteggiamento”, “le lavandaie”, “campagnole”, “la merlettaia” “omaggio alla vecchia chiesa di San Marco”, “il fiume che non c’è”, “le vendemmiatrici” e poi una serie di animali del territorio montano, le cui immagini spuntano all’improvviso tra le stradine e nei vicoli  del centro storico: asino, lupo, gufo e cervo… Dopo “Omaggio ad Annamaria ovvero: scena di famiglia in un esterno”, un quadretto di tre generazioni con nove personaggi più un gatto, rappresentati in attività e costumi riferiti al secolo scorso,  opera impegnativa che appare al turista a fianco dell’antico lavatoio comunale, nei pressi del castello caldoresco, arriva ora l’ultima installazione. Il piccolo borgo continua a raccontarsi con la nuova scena nel decimo muro parlante dal titolo “ritorno dalla montagna” opera composta da tre personaggi e un asino, tutto a grandezza naturale: l’uomo, la ragazza e la bambina scaricano la legna per il freddo che verrà.  Come in un fumetto  di cento anni fa l’artista “fotografa” un momento particolare della vita del paese dove le famiglie in settembre si preparavano ad affrontare il freddo dell’inverno.

Il nuovo muro parlante verrà scoperto in Via San Marco (curva Don Filippo) sabato 2 settembre alle ore 10.00 alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali, dello sponsor e  dell’artista Sara Galterio che illustrerà la nuova scena e spiegherà le tecniche adottate per la realizzazione.

Il progetto dei muri parlanti, pieni di vita e di colori, ma anche di volti realmente esistiti, immortalati nelle loro scene quotidiane più comuni, da un ideale obiettivo che li rende tridimensionali, “nasce – dice Sara Galterio- anche per lasciare una traccia che sia testimonianza di un patrimonio di arte, tradizioni e cultura popolare da salvaguardare perché parte fondamentale della identità del luogo.”

Le installazioni sono realizzate con una tecnica mista di pittura e ceramica, che consente l’effetto tridimensionale dei personaggi e degli oggetti.

Il laboratorio dove nascono i muri parlanti è visitabile su appuntamento a Pacentro, in via Dante Alighieri, strada per Passo San Leonardo.

Ingresso libero




NIDO DI TARTARUGA MARINA NELLA RISERVA BORSACCHIO

Parte il presidio H24 dei volontari in vista della schiusa

Roseto degli Abruzzi, 1° settembre 2023. Il 31 Agosto 2023 i volontari delle Guide del Borsacchio hanno terminato la preparazione del sito del nido di tartaruga marina nella Riserva Borsacchio ed ora il Centro Studi Cetacei ha iniziato il monitoraggio H24 al nido con il nostro supporto.

La storia del ritrovamento del nido merita di essere raccontata.

Come noto nella Riserva Borsacchio non è attiva una gestione e non sono ancora impiegati fondi pubblici. Visto che le specie di flora e fauna protette non aspettano, una nomina o dei fondi,  se minacciate o non tutelate abbandonano o scompaiono dall’area se la pressione umana aumenta. La pressione è aumentata per via dell’apertura della ciclabile e sono necessari interventi di tutela. Per questo le Guide hanno attivo il progetto Area delle Dune e del Fratino nel 2020, con autorizzazione del comune, che predispone delimitazioni e cartelli informativi nelle aree sensibili in attesa del PAN che prevede, una volta giunti i fondi regionali, la realizzazione ad arte di quell’area.

Un’area che da anni manteniamo a nostre spese senza contributi e che quasi quotidianamente viene danneggiata, cartelli compresi, e che noi quotidianamente ripristiniamo.

Grazie ai nostri monitoraggi giornalieri una volontaria ha trovato il 18 Luglio 2023 delle impronte visibili solo nell’area delimitata del progetto. Infatti, il calpestio dei frequentatori cancella rapidamente le tracce del passaggio e del nido. Da lì subito si è seguito l’iter previsto di informare Capitaneria di Porto e a sua volta il Centro Studi Cetacei che prontamente e professionalmente sono intervenuti per confermare la presenza del nido dopo una accurata ispezione.

Tenere in piedi solo quel progetto ha significato acquistare, posizionare e sostituire dopo vandalismi circa 150 pali in legno , 12 cartelli informativi e circa 600 metri di cordame solo dal marzo al luglio 2023 ed i volontari hanno  percorso circa 700 km a piedi in questi mesi con almeno due turni giornalieri , circa 500 ore di volontariato , per diventare addirittura sei turni giornalieri dal giorno del ritrovamento del nido .

Nei 45 giorni di monitoraggio al nido abbiamo trovato migliaia di persone curiose ed in trepidante attesa per un evento incredibile per la Città di Roseto degli Abruzzi. Ogni giorno decine, centinaia nei fine settimana, chiedevano informazioni ed ora seguono le pagine social delle Guide del Borsacchio e del Centro Studi Cetacei per aggiornamenti .

Ora che siamo alle fasi finali è che è partito il presidio H24 del CSC vogliamo ricordare che l’accesso alla spiaggia è consentito a tutti in spiaggia nel rispetto dell’ordinanza a tutela al di là delle delimitazioni, e rispettando le regole dell’area protetta e senza intralciare il lavoro dei volontari del Centro Studi Cetacei e delle Guide a supporto e seguire le loro raccomandazioni.

Raramente è possibile individuare un nido di tartaruga dal primo giorno per via della forte pressione umana sulle spiagge. Le aree protette, come la Riserva Borsacchio, non sono solo un bel posto da vedere, ma l’ultima casa sicura per molte specie che ci vivono.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




L’ORSA AMARENA UCCISA A FUCILATE

La tragica fine di un simbolo d’Abruzzo, un fallimento per tutti

San Benedetto dei Marsi, 1° settembre 2023. È con profonda tristezza e indignazione che si apprende della tragica morte dell’orsa Amarena, avvenuta giovedì notte per mano di un individuo che ha ucciso senza pietà mamma orsa alla periferia di San Benedetto dei Marsi, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Questo atto spregevole e folle ha scosso l’opinione pubblica, lasciando un vuoto profondo soprattutto nei cuori della cittadinanza locale che aveva accolto l’orsa, ormai abituata a convivere pacificamente con gli umani.

Solo pochi giorni prima della sua tragica morte, Amarena era stata avvistata con i suoi cuccioli nel centro abitato di San Sebastiano dei Marsi, un evento che aveva catturato l’attenzione di abitanti e turisti, dimostrando la capacità di convivenza pacifica tra la fauna selvatica e le comunità locali. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha confermato la notizia, spiegando che un veterinario presente sul luogo ha potuto solamente constatare la morte dell’orso.

L’autore di questo tragico omicidio, tale Andrea L. è stato identificato dai Guardiaparco e si trova ora sotto l’inchiesta delle autorità. Animalisti Italiani Onlus si costituirà parte civile nel processo per l’uccisione dell’orsa, chiedendo giustizia per Amarena e un impegno ancora maggiore nella protezione della fauna selvatica da parte delle autorità italiane ed europee.

Animalisti Italiani Onlus insieme al Partito Animalista Europeo sta organizzando una manifestazione per scuotere le coscienze collettive che si terrà domenica 10 settembre dalle ore 15 a San Benedetto dei Marsi, in piazza Risorgimento. L’invito è esteso a tutte le associazioni con i propri simboli e bandiere, attivisti indipendenti e liberi cittadini che non vogliono subire passivamente le prevaricazioni ed i soprusi contro i più deboli e indifesi.

Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, dichiara: ” L’orsa Amarena era un’icona di pacifica convivenza tra uomo-animale. Un simbolo virtuoso dell’Abruzzo. La sua morte è una perdita inestimabile per la biodiversità e una ferita profonda per la comunità. Mamma orsa aveva già perso il figlio Juan Carrito in un incidente stradale e adesso lascia soli gli altri suoi 2 cuccioli, ad oggi dispersi. Questo atto barbaro dimostra la necessità urgente di rafforzare le leggi e le misure di protezione per la fauna selvatica in Italia. Non possiamo permettere che tali atrocità accadano impunemente.”

Animalisti Italiani invita a firmare la petizione presente su sito www.animalisti.it/petizioni per ottenere sanzioni adeguate, più severe, per i reati contro gli animali.

Stefano Fuccelli, Presidente del Partito Animalista Europeo (PAE), aggiunge: “Condanniamo l’efferato gesto e ci appelliamo ad una condanna esemplare dal momento che è stato identificato il colpevole. Invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione di domenica 10 settembre per lanciare un forte segnale in difesa della salvaguardia della vita e dei diritti degli animali”.

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha dichiarato: “Questo è un fatto gravissimo che arreca un danno enorme alla popolazione di orsi, con solo una sessantina di esemplari rimasti. Amarena era una delle femmine più prolifiche nella storia del Parco e non aveva mai rappresentato una minaccia per gli esseri umani.”

La Regione Abruzzo, tramite il suo Presidente Marco Marsilio, ha condannato fermamente l’atto, sottolineando che mai un orso ha costituito una minaccia per la popolazione locale. “L’atto violento compiuto nei confronti dell’orsa non ha alcuna giustificazione“, ha dichiarato il Presidente Marsilio.

La morte dell’orsa Amarena è un richiamo alla responsabilità di tutti noi nella protezione delle specie in pericolo e nella conservazione dell’ecosistema. Chiediamo che giustizia sia fatta e che questo tragico evento sia un monito per rafforzare la protezione della fauna selvatica in Italia e in Europa.




LA CORTE DEI CONTI CERTIFICA

Paolucci sul deficit della sanità: “il nostro allarme e il fallimento del Governo regionale. Quando denunciammo disavanzi per oltre 200 milioni di euro Marsilio disse che seminavamo panico”.

Pescara, 1° settembre 2023. “La relazione della Corte dei conti mette nero su bianco una denuncia da noi lanciata mesi e mesi fa: dicemmo che a fronte della mancata programmazione della sanità regionale il passivo sarebbe diventato a nove cifre e Marsilio disse che eravamo allarmisti. Oggi la sezione regionale della Corte dei conti nella sua relazione dedicata alla sanità afferma che il passivo del risultato di esercizio è lievitato dai 72.145.213 euro del 2021, ai 169.590.509 euro del 2022, dati che certificano la completa latitanza del centrodestra nella governance della sanità”, commenta il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.

“I dati aggiornati sulla passività delle Asl messi nero su bianco dalla Corte parlano chiaro: ammonta a -70.449.118 di euro l’importo per la Asl dell’Aquila; la Asl di Pescara è a -46.746.295; quella di Chieti -27.368.376; la Asl di Teramo è  a -25.026.720 – incalza Paolucci – Stavolta non lo dice la politica, lo dicono i giudici amministrativi. È da questi importi in rosso che si arriva al totale di -169.590.509 di passivo.

Non solo, nella relazione viene certificato anche il costo della crescente mobilità passiva che porta e porterà sempre più abruzzesi a curarsi fuori regione. Infatti, a fronte dei 79.769.762 euro incassati dalle Asl per pazienti che vengono a curarsi in Abruzzo, le prestazioni invece offerte ai pazienti abruzzesi che sono andati a curarsi fuori regione sono più del doppio, pari a 165.454.069 di euro. È la prova provata che sulla sanità non si è andati oltre gli annunci, tant’è che la Corte richiama la Regione a una gestione più oculata e rispondente alla situazione debitoria.

In sostanza afferma le stesse cose che in questi cinque anni abbiamo denunciato: sono fermi sulla programmazione e 700 milioni di risorse, fra l’articolo 20 e il PNRR, sono in attesa di essere investiti; crollano a meno 25.000 le prestazioni sanitarie e migliaia di abruzzesi vanno a curarsi fuori facendo lievitare a circa 92 milioni di euro i costi della mobilità passiva, mentre chi resta deve aspettare due anni per una tac e mesi per essere visitato, rischiando di morire al Pronto soccorso, malgrado sforzi e dedizione del poco personale ospedaliero. Queste non sono note di merito, è lo scenario del fallimento di Marsilio anche sulla sanità”.




FEEL THE REGGAE MUSIC

Il nuovo singolo di Don Tino

Pescara, 1° settembre 2023. È uscito oggi, 1° settembre, Feel The Reggae Music, il nuovo singolo dell’artista pescarese Don Tino , trattasi del quarto singolo in poco piu’ di un anno, considerando anche la collaborazione con Galli con il pezzo LAGO, sicuramente tra gli artisti piu profilici in ambito reggae a livello nazionale.

Il pezzo in questione ripercorre, in uno stile propriamente roots, la storia della musica giamaicana attraverso citazioni di artisti che la storia della musica reggae l’hanno fatta.

“nell’approcciarmi a questo brano, mi sono ispirato ad una canzone di un’artista che mi piace molto ma che viene dal rap; infatti, ascoltando LA MIA MUSICA di Clementino, ho capito che mi sarebbe piaciuto fare una produzione del genere, basandomi su quella che è la storia della musica reggae”.

La produzione è sempre della tedesca Soulfyah, la lirica di don Tino ed il mixaggio e mastering affidate alle sapienti mani di Dario Casillo, fonico storico di Bizzarri records, con cui don Tino collabora da oltre una decade, e che ha già mixato due dei tre album dei Maga Dog, band storica di Don Tino.

Il risultato è un pezzo fresh, non pesante, ma che ci catapulta attraverso nomi che alla massa potrebbero risultare sconosciuti in quella che è la storia del reggae, passando obbligatoriamente dal re del genere, ovvero Bob Marley.

“Il mio obiettivo personale è di uscire con un altro singolo entro il 2023, e poi pubblicare altri due o tre singoli entro la primavera del 2024, ho optato per la scelta dei singoli evitando la pubblicazione di un album, per dare più importanza alle singole produzioni, in un mondo musicale che ha la velocità di fruizione come componente principale ormai, quindi per dare più importanza e visibilità alle mie canzoni”.

Il singolo è disponibile per l’ascolto o l’acquisto su tutte le piattaforme digitali, ma soprattutto come per le precedenti uscite, è in free download sul sito personale dell’artista pescarese www.dontinomusic.com.




VIA LIBERA ALLA SOMMINISTRAZIONE DI RU486

Nell’ambulatorio di via Rio Sparto, non viene tutelata la donna

Pescara, 1° settembre 2023. Una vasta e inoppugnabile letteratura scientifica attesta la pericolosità dell’aborto chimico con Ru486: non solo uccide il bambino, ma provoca danni fisici e psichici alla madre maggiori di quanto faccia l’aborto chirurgico.

Solo un paio di esempi fra i tanti. Il ricovero a causa di sepsi sistemica è 1 su 1.500 nell’aborto chirurgico, contro l’1 su 480 nell’aborto chimico (Mulligan Ea et al., “Mifepristone in South Australia”, May 2011, Australian Family Physician,Vol. 40, No. 5); il rischio di emorragia nell’aborto chimico è otto volte più elevato rispetto al chirurgico (Niinimäki M et al.,“Immediate complications after medical compared with surgical termination of pregnancy”, Obstetrics and Gynecology, Oct. 2009, 114(4):795-804); la mortalità per aborto farmacologico è 11,64 volte maggiore di quella per aborto chirurgico (cfr. Aigoc – Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici, “Comunicato stampa n.5 del 28 agosto 2020” e “Comunicato stampa n. 6 del 10 dicembre2020”).

Questi dati sono deliberatamente ignorati dalla pseudoscienza dell’Oms e di tutti quelli che non vedono più la realtà, accecati come sono dall’ideologia abortista.

“Del resto basta confrontare le linee guida Speranza, del 2020, con quelle del 2010 che hanno introdotto la pratica: queste contengono raccomandazioni e cautele (per esempio sconsigliano la Ru 486 a donne giovani o fragili emotivamente) che Speranza e i suoi hanno totalmente cancellato: eppure le sostanze che vengono somministrate e la fisiologia femminile sono sempre le stesse!” –  dichiara Carola Profeta,  responsabile del circolo Abruzzo di Provita e Famiglia, alla luce della recente decisione della Asl pescarese di dare il via libera alla somministrazione della RU486 in ambito ambulatoriale in via Rio Sparto.

“L’ambulatorio in via Rio Sparto (ambulatorio e non consultorio) ha tutti i requisiti necessari per poter somministrare la Ru486? Può intervenire in caso di reazioni avverse che a volte sono spaventose per la tutela della donna stessa?”. Si chiede Profeta.

“A vedere le dimensioni della struttura e le difficoltà logistiche che hanno, ogni giorno, i medici nel doversi dividere gli spazi per poter effettuare le visite, mi viene il dubbio che si voglia promuovere l’aborto chimico perché è più sbrigativo, in barba alla tutela della salute della donna. Queste decisioni pseudo libertarie sono decisamente antifemministe, perché mettono il benessere e la salute sessuale e riproduttiva delle donne in subordine rispetto all’ideologia e agli interessi pratici delle Asl e agli interessi economici delle case farmaceutiche che producono la Ru486” – conclude.




PER UN PUGNO DI RUBLI

L’editoriale div Giuseppe Arnò: settembre 2023

Il denaro è il male del mondo, crea disuguaglianze (Papa Francesco). Ma cosa non si farebbe per denaro? E sì, è proprio così! Per un pugno di rubli c’è chi mette a repentaglio la propria vita e quella altrui per offrire prestazioni nelle quali il compenso non dovrebbe essere lo scopo principale.

Alludiamo al mercenarismo militare, ovvero alla tendenza di asservire sé stessi o le proprie abilità in cambio di una buona mercede. Di recente quando si cade sull’argomento, quasi sempre, spuntano due nomi largamente noti: Prigozhin e la sua brigata Wagner. Il primo è morto in un «incidente» aereo il 23 scorso; la seconda è ormai allo sbando in quanto acefala.

Ma chi erano in effetti Prigozhin e Wagner?

Per rispondere è d’uopo disquisire sul fenomeno degli eserciti mercenari e perciò parafrasando la domanda che, nell’ottavo capitolo dei Promessi Sposi, don Abbondio si fa, ci chiediamo: Prigozhin! Chi era costui?

Attenzione buona gente, per i non informati il binomio Prigozhin- Wagner potrebbe indicare il direttore d’orchestra e il compositore dell’opera in programmazione al teatro Festspielhaus di Bayreuth in Baviera, riservato alla rappresentazione delle sole opere wagneriane, ma non è così! Ciò nonostante, una certa attinenza tra il compositore tedesco Wilhelm Richard Wagner, considerato tra i massimi esponenti del romanticismo, e le brigate mercenarie Wagner, che nulla hanno a che vedere col romanticismo, c’è davvero.

Infatti, si ritiene da più parti che lo pseudonimo della brigata “Wagner” sia da attribuire al nome di battaglia del fu Dmitrij Valer’evič Utkin, probabile cofondatore del gruppo mercenario, che lo avrebbe scelto vuoi in onore del compositore Richard Wagner (il preferito da Adolf Hitler), vuoi per la sua simpatia verso il Terzo Reich.

Passiamo adesso ad occuparci dalla buonanima di Eugenio Prigozhin alias Yevgeny Viktorovič Prigozhin (Leningrado, 1º giugno 1961- Tiver, 23 agosto 2023). Egli ha esercitato uno dei mestieri più antichi del mondo, che non è proprio quello che potreste immaginare; qui di seguito chiariremo.

Per l’occasione, pare opportuno aprire una brevissima parentesi sui mercenari, ovvero sugli individui che, secondo la definizione più corrente, per profitto personale, partecipano di una guerra pur non appartenendo generalmente a nessuno degli schieramenti presenti sul campo. In realtà, essi esistono da sempre (già nel XIII secolo avanti Cristo in Egitto il faraone Ramesse II si servì di mercenari Sherdana [predoni sardi n.d.r.] per combattere i suoi nemici Ittiti) ed ecco perché si dice che uno dei mestieri più antichi del mondo è quello del mercenario. Di sicuro il secondo, dal momento che il primo non sembra opinabile!

Ritornando ad Eugenio, egli è stato di tutto un po’: già condannato e incarcerato per reati comuni, poi oligarca, affarista, politico, signore della guerra, comandante mercenario russo… e solo lui sapeva cos’altro. Potremmo dire, ispirandoci a un’espressione della mai dimenticata Marilyn Monroe, che il limite per lui non era il cielo, ma la sua mente e, a quanto sembra, la mente aperta e vulcanica di Prigozhin non aveva né poco né punto limiti nel realizzare le proprie ambizioni. Gli vennero attribuiti stretti legami con il ‘potente’ e ‘pacifico’ (conforme all’etimologia del nome: vlad=potere, mir=pace) Vladimir Putin, tant’è che l’Associated Press lo ha soprannominato ‘il cuoco dello Zar’ [Putin n.d.r.], per aver organizzato presso la propria catena di ristoranti alcune rimarchevoli cene per quest’ultimo con vari dignitari stranieri.  

Tra leggenda e realtà

Accenniamo adesso per sommi capi alla ‘compagnia di ventura’ chiamata Wagner. Si è scritto molto sulla ferocia dei mercenari di detta brigata, sulle loro abilità militari, sulle loro controverse missioni e sul grande carisma di cui era dotato il loro «duce», Eugenio Prigozhin. Orbene, questo è il lato mitico e propagandistico che avvolge in un’aura di mistero l’intera struttura in questione, ma la realtà è meno suggestiva: la brigata Wagner, potremmo dire con una metafora, eseguiva la ‘sinfonia’ a colpi di kalàšnikof e il Cremlino, attraverso Prigozhin, dirigeva l’orchestra da remoto, non a causa del Covid, ma per non esporsi in prima persona.

In altre parole, detta brigata svolgeva il ruolo che durante la guerra fredda era di competenza dei Paesi satelliti di Mosca: i 10.000 cubani che guerreggiavano in Mozambico ci rappresentano un chiaro esempio. È così che la Russia post-sovietica rafforzava e rafforza la propria presenza nel Sahel e nel resto dell’Africa, in barba agli USA, Francia, Italia e non solo. Difatti con la medesima strategia essa ha espanso la propria sfera d’influenza in Libia, sostenendo Kalifa Haftar; in Sudan coadiuvando i militari del presidente Al Bashair; in Guinea Bissau; nelle Isole Comore …

Recentemente, Prigozhin è assurto agli onori della cronaca non tanto per la serie di sanzioni e condanne penali emanate nei suoi confronti dal Dipartimento del Tesoro e da un «Gran Giurì» degli Stati Uniti, per aver finanziato e fomentato operazioni di interferenza nei processi elettorali degli States, ma, soprattutto, per l´attività di ‘appaltatore militare privato’; per l´impegno delle sue milizie in ogni teatro conflittuale dei Paesi maggiormente compromessi dal punto di vista politico; e per essere stato il proprietario e cofondatore del gruppo mercenario conosciuto col nome di ‘Compagnia militare privata Wagner’ (in inglese PMC Wagner e cioè Private Military Company). Detto gruppo, che tra l’altro la Farnesina ha sempre considerato responsabile dell’aumentato flusso di migranti verso l’Italia, ha operato fino ad ora, come noto, sotto l’ombrello del Cremlino in 32 Paesi nel mondo, sul modello di una grande multinazionale e con tanto di uffici di rappresentanza, per offrire il proprio intervento laddove necessario.

La rivolta che rompe l’incantesimo

Nel giugno scorso Eugenio, alla testa dei suoi mercenari e nel momento di maggiore auge della sua potenza, ha commesso un «sacrilegio»: ha marciato, per poi desistere, su Mosca contro i propri «sponsor». Un segno di sfida (quasi certamente la causa della sua fine) verso gli alti comandi militari russi, di cui non condivideva le politiche di guerra in Ucraina. 

Egli, dopo il tentato golpe, ha rivelato il motivo della marcia su Mosca del 24 giugno dichiarando: «Lo scopo della marcia era evitare la distruzione di Wagner e chiedere conto ai funzionari che, con le loro azioni poco professionali, hanno commesso un numero enorme di errori». Le male voci, per converso, ritengono che la marcia su Mosca si sia fermata per l’esiguo numero dei miliziani coinvolti; per il mancato supporto popolare; e per l’inazione di certuni congiurati, militari russi e di alto grado. Noi saremmo più propensi ad esaminare, in questo scenario, anche l’altro lato della medaglia e cioè il pericolo che il fenomeno del mercenarismo incontrollato può rappresentare nei confronti del contrattante: lo stesso pericolo, come più volte illustrato, che l’IA costituisce nei confronti del proprio programmatore, ovvero la rivolta!

Non a caso Machiavelli afferma:” […] se uno [principe] tiene lo stato suo fondato sulle armi mercenarie, non starà mai fermo né sicuro; perché le sono disunite, ambiziose, senza disciplina, infedele, […]”.

Ed ecco che, per evitare il ripetersi delle pericolose conseguenze enunciate dal Machiavelli in merito alle armi mercenarie, è accaduta la peggiore delle previsioni: un incidente aereo mortale per Eugenio, per Utkin e per altri pezzi grossi della Wagner. A questo punto in molti si domandano se siasi trattato di un regolamento di conti e cioè se sia stato lavato col sangue il tentato delitto di «lesa maestà» o lo «sgarro» che dir si voglia dell’ex cuoco pietroburghese ribelle nei confronti dello Zar e delle alte gerarchie militari di Mosca, oppure no.  Boh! ognuno può trarre le conclusioni che vuole; il tempo di certo ce lo dirà!

Brokeraggio militare

Ordunque disquisendo sulle forze mercenarie, espressione di un partito politico al potere, una cosa è certa: Prigozhin e Wagner hanno rappresentato il più significativo tra i tanti apparati paramilitari patrocinati dalla Russia, quali ad esempio Patriot, E.N.O.T. Corp, Convoy, Rusich, Lupi dello Zar, Redut, Bars, e principalmente il braccio armato del Cremlino in Africa, anche se Mosca lo nega. Tant’è! Per quanto ci riguarda, in termini di pragmatismo politico internazionale, noi abbiamo sempre considerato, sotto certi aspetti, Prigozhin come un broker della guerra con capacità di assicurare e rassicurare, manu militari, il funzionamento di certe attività (minerarie, petrolifere, migratorie, di guerriglia per procura, di addestramento militare e quant’altro) che un governo legittimo o un gruppo economico non può o non vuole fare in proprio, per non esporsi apertamente. Aggiungeremmo che il vulcanico Eugenio, da un tempo a questa parte, veniva esaltato o demonizzato dalla stampa a seconda delle circostanze e dell’opportunità di far notizia e audience, ma la sostanza non cambia: allo stato delle cose, ribadiamo il concetto, egli altro non era che il poderoso Chief Executive Officer (amministratore delegato) di un’impresa (Wagner) che offriva servizi di natura paramilitare, a titolo oneroso a favore della Madre Russia. Solo che… per essere in Russia, ha osato troppo!

«Soltanto chi non osa non sbaglia» affermava Henry Ford; Prigozhin ha osato, ha sbagliato e ha ricevuto, secondo quanto scrive Gray Zone, un biglietto di solo andata per l’inferno!

Ciò stante, ci piace concludere questa breve disamina sul tanto discusso signore della guerra basandoci su una verità incontrovertibile: la sua smisurata ambizione. Di conseguenza, possiamo tranquillamente affermare che il potere di Prigozhin, a prescindere da ciò che i media ci raccontano, era indiscutibilmente in ascesa e probabilmente sarebbe arrivato al punto in cui gli avrebbe fatto credere che, come diceva lo storico Sallustio, l’ambizione, tra i vizi umani, è quella che maggiormente assomiglia a una virtù.

E chissà che questa credenza non lo potesse indurre a sentirsi Dio! E allora? Beh… ecco… che dire. Se avesse avuto il tempo di arrivare a tanto, avremmo assistito a una seconda marcia dello Chef su Mosca e questa volta fino a Mosca, sempre che nel frattempo… non gli fosse capitato male, come in realtà è avvenuto.

Alcuni politologi sostengono che il trinomio «Alexei Navalny, Alexander Litvinenko e Viktor Yushchenko» avrebbe dovuto mettere in guardia il pur esperto Eugenio, anche se noi non dubitiamo che egli si tutelasse da ogni pericolo, ma… non abbastanza, evidentemente!

Sic transit gloria mundi

Il 23 agosto Yevgeny Prigozhin e il suo braccio destro Dmitry Utkin muoiono in un misterioso ‘incidente’ aereo. Muore Eugenio, muore di conseguenza per ‘acefalia’ la sua creatura, la Wagner! Grey Zone, canale vicino alla compagnia di mercenari, mestamente scrive: «[…] Evgenij Viktorovich Prigozhin è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all’inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!»

Essere il migliore all’inferno? Boh! dubitiamo che detto primato possa costituire status symbol su questa terra; una ben magra consolazione, in ogni caso.




RYANAIR TORNI SUI SUOI PASSI

L’intervento  di Catone per la cancellazione del volo per Torino

Pescara, 1° settembre 2023. “La decisione presa da Ryanair della cancellazione del collegamento da e per Torino e della riduzione della frequenza settimanale di altre destinazioni quali Londra o Bergamo, rientra in un ampio piano di ridimensionamento che il vettore sta operando in diversi aeroporti italiani” così il presidente della Saga Vittorio Catone  interviene in merito alla notizia relativa alla cancellazione, dal 5 novembre prossimo, del volo da e per la città piemontese.

E prosegue: “In occasione della conferenza stampa di lancio della stagione estiva 2023, che si è svolta nel nostro scalo lo scorso 29 marzo, la compagnia aveva annunciato i voli operati durante la summer che si concluderà a fine ottobre, e al tempo stesso aveva anticipato la conferma di alcune destinazioni anche per la winter. Tra queste c’era anche Torino. Oggi apprendiamo questa nuova decisione che certamente ha ragioni aziendali su cui non possiamo intervenire, ma il nostro auspicio è che i vertici della compagnia irlandese a cui abbiamo scritto formalmente proprio in queste ore, torneranno sui loro passi, confermando il programma dei voli così come era stato condiviso con la Saga e comunicato. La summer in corso sta portando dati record all’aeroporto d’Abruzzo a testimonianza di un traffico florido di passeggeri che scelgono di volare sul nostro scalo utilizzando proprio i voli Ryanair”.




CANCELLATO IL VOLO PESCARA-TORINO dopo quello per Linate

Mastrangelo (Pd) E Gileno (Gd): La gestione amatoriale dell’aeroporto di Pescara miete un’altra vittima

Pescara, 1° settembre 2023. “Dopo la cancellazione del volo di ITA Airways Pescara-Linate, che abbiamo denunciato per primi un mese e mezzo fa, ieri una nuova grave cancellazione di un volo molto utilizzato sia dagli abruzzesi fuori sede, sia da turisti, lavoratori e professionisti: il volo Ryanair che collega Pescara e Torino” così Claudio Mastrangelo, pescarese della direzione nazionale del Partito Democratico e Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici d’Abruzzo, che continuano:”Senza questo volo non ci sarà più la possibilità di viaggiare fra Pescara a Torino in maniera diretta e impiegando meno di sei ore, senza contare il fatto che i costi di andata e ritorno sulla tratta ferroviaria (con cambio obbligato a Bologna) non scendono mai sotto i 100€, mentre con il volo Ryanair si spendevano fra i 10 e i 40€.

É l’ennesima debacle di una governance amatoriale dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo, da mesi senza direttore generale, che penalizza la qualità della vita delle nostre cittadine e dei nostri cittadini fuori sede oltre che piazzare un’ulteriore zavorra sugli interessi turistici ed economici del territorio. Per il volo Pescara-Linate avevamo chiesto un tempestivo interessamento di SAGA e Regione Abruzzo per far valere le ragioni abruzzesi nei confronti della compagnia aerea, interessamento che puntualmente non è arrivato e non arriverà nemmeno nei confronti di Ryanair, ma capiamo che il presidente Catone sia troppo impegnato ormai da mesi nel suo braccio di ferro con Marsilio per farsi nominare anche direttore generale, dal momento che il carovita colpisce tutti” chiosano ironicamente.

Mastrangelo e Gileno infine concludono: ”La destra pensa di creare così una Pescara e un Abruzzo attrattivi e dove le giovani generazioni possano restare o tornare a immaginare un progetto di vita? Il presidente di SAGA Catone e il vicepresidente D’Alonzo si dimettano e permettano al nostro Aeroporto, un potenziale gioiello per l’economia pescarese e abruzzese, di essere amministrato da manager in grado e non da amatori scelti con lo spoils system dai partiti del centrodestra”.




LA PATATA DEL FUCINO IGP SCENDE IN CAMPO

Con la società Avezzano rugby per il campionato nazionale di Serie A

Celano, 1° settembre 2023. Quale migliore forma di promuovere un prodotto come la Patata del Fucino IGP di quella data da una squadra che porta alto il nome fortemente legato al territorio e pronta addirittura a competere nel Campionato Nazionale di Serie “A” di rugby?

Si tratta della partnership nata tra il Consorzio di Tutela IGP Patata del Fucino e la Società Avezzano Rugby. Entrambe con un’identità che fonda le proprie radici nei valori che le contraddistinguono e nella vocazione di conferire alla località di appartenenza il prestigio di essere espressione di qualità.

Il Consorzio nella sua attività di tutelare, promuovere, valorizzare e curare gli interessi generali della IGP “Patata del Fucino” è interessato ad espandere la conoscenza del proprio brand e per questo guarda e seleziona con attenzione tutte le operazioni che possono favorire la propria crescita ma anche quella del territorio che rappresenta.

L’obiettivo è presto colto e condiviso con la Società Avezzano Rugby, affiliata alla Federazione Italiana RUGBY, che svolge e promuove attività sportiva dilettantistica nonché l’esercizio dell’attività sportiva rugbistica nelle varie categoriecon lo scopo di diffondere la cultura rugbistica e svolgere nello stesso tempo una funzione di carattere educativo, formativo e ricreativo.

A dare visibilità al Consorzio saranno i giocatori stessi che porteranno sulle loro divise di gara del Primo XV e di tutte le categorie del minirugby (under 6/8/10/12), l’inconfondibile logo  “Patata del Fucino IGP” come “Proud Sponsor”.

Lo straordinario connubbio tra sport e prodotto locale attraverso la partnership tra il Consorzio di Tutela IGP e la Società Avezzano Rugby è stato presentato nella conferenza stampa di sabato scorso, 26 Agosto,  che si è svolta in un sito speciale di Aielli presso la “Casa Verde” alla presenza di giornalisti del settore.

 Sono intervenuti il Direttore Mario Nucci, il Presidente della ISWEB Avezzano Rugby Sig. Alessandro Seritti ed il head coach Vincenzo Troiani e gli atleti. Sono stati presentati i nuovi atleti che in questa stagione sportiva indosseranno i colori gialloneri, 4 atleti argentini ed un atleta ex Verona proveniente dal Frascati:Manuel Nicita, Dago Pais, Julian Potocar, Angelo Carones e Felix Cuesta nonchè il ritorno dell’atleta Dari Basha.

La promozione territoriale oggi viene sempre più intesa come abilità nel trasmettere le eccellenze che vi regnano e che concorrono a conferire elementi di unicità.

Il club abruzzese, lo scorso anno tra i protagonisti del campionato di serie A, porterà sui campi italiani il marchio del Consorzio, rinnovando la propria mission di contribuire alla promozione e riscoperta del territorio fucense.

“Siamo davvero orgogliosi di aver raggiunto questo accordo – spiega il presidente dell’Isweb Avezzano Rugby, Alessandro Seritti – lo sport rappresenta un eccezionale volano di promozione territoriale e il rugby, in particolare, esprime da sempre un forte senso di appartenenza. La patata del Fucino è conosciuta in tutta Europa, al pari di altri prodotti alimentari che simboleggiano una regione o un territorio come, ad esempio, la cipolla di Tropea o l’aceto balsamico di Modena. È un onore portare in giro per l’Italia questo marchio, abbiamo studiato una serie di iniziative che contribuiranno a dargli lustro”.

“Scendere in campo con l’Isweb Avezzano Rugby è esaltante. Il club ha creduto molto in questo progetto e il loro entusiasmo ci ha contagiato, sono certo che insieme raccoglieremo grandi soddisfazioni e consensi. L’obiettivo del nostro Consorzio è di rafforzare il valore del nostro marchio, già conosciuto in Italia e all’estero, e farlo attraverso una realtà sportiva del territorio, stimata e virtuosa come questa, è ciò che si dice essere “un valore aggiunto” – commenta il Direttore del Consorzio, Mario Nucci.




FRANCESCO BORGONOVO AL FESTIVAL DANNUNZIANZO

Pescara, 1° settembre 2023. Tra i tanti ospiti previsti nel corso della quinta edizione del Festival Dannunziano a  Pescara, ci sarà anche il vicedirettore de La Verità,  il giornalista Francesco Borgonovo, con il suo “Fascismo infinito. L’ossessione per il pericolo nero che ci impedisce di vedere il nuovo regime” ( ed. Lindau) e che verrà presentato martedì 5 settembre alle ore 20.00 presso l’Aurum di Pescara, piazzale Michelucci.

Saranno il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ed il Direttore dell’agenzia CP Eventi, Carola Profeta che ha promosso l’appuntamento,  a dialogare con il giornalista ospite.

Al centro di “Fascismo infinito” il fascismo non esiste. Eppure, sembra non finire mai.

È l’ombra scura che si manifesta alla vigilia di ogni scadenza elettorale, è il tema prediletto della polemica giornalistica, da anni infesta le trasmissioni televisive e le pagine dei giornali. Secondo Borgonovo dal fascismo occorre prendere le distanze, ma allo stesso tempo bisogna parlarne, discuterne e indagarne i più minuti dettagli, fino allo sfinimento. Il fascismo non esiste, ma non finisce di perseguitare, come una vecchia amante respinta che tempesta di telefonate e si apposta sotto casa nella notte. Di ogni politico si esamina il riflesso sulle vetrine, per rintracciarvi il profilo del Duce.

Di ogni dichiarazione si misura il tasso di compatibilità con i temi del Ventennio. Selve di braccia tese affollano l’immaginario di decine, centinaia, forse migliaia di intellettuali, opinionisti e attivisti. Il fascismo non esiste, ma “lo sentiamo morderci i talloni. È un feticismo che a sinistra si coltiva con perversione, e che a destra si tenta maldestramente di evitare, inevitabilmente senza successo. Soprattutto, il fascismo è un’arma”. Ormai un po’ arrugginita e nemmeno molto efficace, ma in mancanza di meglio torna sempre utile, a prescindere dalla stagione, dal contesto, dall’urgenza della realtà.

La prefazione del libro di Borgonovo è di Pietrangelo Buttafuoco.




SERVIZIO EDUCATIVO DEL POLO MUSEALE e della Biblioteca Bindi

Pronto a ripartire il  per il nuovo anno scolastico. Insegnanti invitati per martedì 5 settembre alle 16, in sala Buozzi

Giulianova, 1° settembre 2023. Forte dei numeri dell’anno scorso, quando oltre 4.000 studenti hanno visitato in forma attiva i luoghi della cultura di Giulianova, con il nuovo anno scolastico alle porte, torna il servizio educativo del Polo Museale Civico e della Biblioteca comunale “Vincenzo Bindi” di Giulianova: laboratori, esperienze e visite rivolte ad alunni e studenti delle scuole di ogni ordine e grado.

La presentazione delle proposte avverrà martedì 5 settembre alle ore 16.00 nella sala conferenze Bruno Buozzi in piazza Buozzi. Il corpo docente è dunque invitato ad intervenire per incontrare la direzione e gli educatori che presenteranno nel corso del pomeriggio le attività ideate per conoscere e approfondire il patrimonio bibliografico, archeologico, artistico e culturale del territorio.

Attraverso le collezioni esposte nei musei civici giuliesi ed esplorando il centro storico e il paesaggio cittadino, si potranno compiere esperienze nel campo della storia, dell’archeologia, della scultura, della pittura e della musica: dalla simulazione di scavo, alla tecnica del mosaico, alla modellazione dell’argilla e del gesso sulle orme di Raffaello Pagliaccetti, all’ascolto scoprendo Gaetano Braga e il suo tempo, all’acquerello e all’osservazione della natura per scoprire la Pinacoteca civica e i suoi Paesaggi.

La Biblioteca Bindi, strettamente connessa alla collezione artistica e alla storia abruzzese, continuerà ad agire per la promozione della lettura fin da piccoli e si accosterà al mondo Steam, con un’offerta di laboratori innovativi come l’ingegneria della carta e di costruzione di libri e i nuovi corsi di fotografia, teatro e cinema.

“Siamo orgogliosi – commenta il Vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Lidia Albani – di questa apertura, ormai consolidata, del Polo Museale Civico e della Biblioteca “Bindi” al mondo della scuola. La costante vicinanza tra il nostro patrimonio artistico e culturale e i programmi didattici è la chiave di una collaborazione preziosa, ricca di risultati, anche a lungo termine”.

Per ricevere informazioni e materiale illustrativo sull’offerta, per appuntamenti e per prendere contatto con i referenti del servizio educativo del Polo Museale Civico è possibile chiamare il numero 085 8021290/308 dal lunedì al mercoledì, mandare una mail a museicivici@comune.giulianova.te.it o visitare il sito web www.pinacotecabindi.it/educazione da cui è possibile scaricare il catalogo digitale. 




BANDI UE, NAZIONALI E DELLA REGIONE ABRUZZO

Tutte le informazioni sulla newsletter di agosto dell’on. Gemma

Bruxelles, 1° settembre 2023. Anche ad agosto sono numerosi i bandi e i finanziamenti europei, nazionali e regionali pubblicati dalla newsletter mensile dell’eurodeputata Chiara Gemma.

I cittadini, le imprese e gli enti locali dell’Abruzzo e del Sud interessati a conoscere le modalità e i dettagli possono visitare il sito web:

https://www.chiaragemma.it/wp-content/uploads/2023/07/08-Newsletter-AGOSTO-2023-GEMMA.pdf?fbclid=IwAR0AL037JdImry_HdgU_o_d6a5q1jBvs3mCGeFFaJ9XwOb40jkxDMStbXaQ

I bandi europei più importanti pubblicati questo mese riguardano l’innovazione e il sostegno a progetti innovativi nel settore delle tecnologie pulite; le azioni per rendere le città più ecologiche e sviluppare il turismo sostenibile; il programma di finanziamento volto a portare la tecnologia digitale alle imprese, ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni; il programma Life per l’ambiente e la transizione all’energia pulita; il programma per il mercato unico e la prevenzione dello spreco alimentare.

I bandi nazionali più rilevanti riguardano 10 progetti di investimento, per un importo complessivo di 18,161 miliardi di fondi europei che entreranno direttamente nel sistema produttivo italiano con lo scopo di renderlo più competitivo, efficiente e inclusivo, stimolando la ricerca, l’innovazione, gli investimenti, la nascita di nuove imprese e il consolidamento di imprese già attive.

Poi segnaliamo, un bando per dare fondi ai comuni con meno di 5mila abitanti a vocazione turistica e un bando per finanziamenti a fondo perduto per investimenti ad alta sostenibilità nel settore autotrasporto per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa, ecologici di ultima generazione, in particolare ibridi, elettrici e a carburanti di ultima generazione.

Infine, ci sono due misure molto significative rivolte ai giovani: una è riferita alle agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura. L’incentivo è finalizzato a favorire lo sviluppo e il consolidamento di superfici condotte nell’ambito di una attività imprenditoriale agricola o l’avvio di una nuova impresa agricola.

L’altra misura, sempre per i giovani, è riservata agli studenti universitari e presenta un bando per 18.770 borse di dottorato per il prossimo anno accademico 2023-2024.

Oltre a tutto questo ci sono numerose altre agevolazioni e una serie di bandi emanati dalla Regione Abruzzo e dalle altre Regioni del Sud.

Tutti i dettagli e i link ufficiali delle misure, oltre a tante altre informazioni, possono essere scaricati dalla newsletter di agosto dell’europarlamentare Chiara Gemma sul sito:

https://www.chiaragemma.it/wp-content/uploads/2023/07/08-Newsletter-AGOSTO-2023-GEMMA.pdf?fbclid=IwAR0AL037JdImry_HdgU_o_d6a5q1jBvs3mCGeFFaJ9XwOb40jkxDMStbXaQ

Chiara Gemma

Eurodeputata Circoscrizione Sud E Abruzzo

Gruppo ECR-Fratelli d’Italia




SETTEMBRE È ARRIVATO

L’Adsu paghi le borse di studio e pubblichi il bando per la residenza senza ulteriori indugi!

L’Aquila, 1° settembre 2023. È giunto ormai settembre e siamo ancora una volta appesi alle promesse dell’ADSU. Da mesi le studentesse e gli studenti vengono rassicurati sulla liquidazione delle borse di studio e sulla creazione di una cittadella universitaria, eppure, con il nuovo anno accademico ormai sopraggiunto, in molti aspettano ancora la seconda rata della borsa dell’anno concluso e, fra questi, diversi addirittura ancora la prima. Inoltre, chiusa la residenza Campomizzi, tutto tace sul fronte residenzialità universitaria.

Nel bando delle borse di studio, infatti, non si fa riferimento al numero dei posti letto annunciati: nessun bando è stato pubblicato per assegnare i posti letto, almeno cento stando a quanto detto, messi a disposizione nell’unica palazzina ATER che l’ADSU ha deciso di utilizzare, a fronte delle due palazzine inizialmente previste. Le incertezze sul tema aumentano se guardiamo anche all’effettiva vivibilità di un luogo come Cansatessa, visto che non si sa nulla in merito all’implementazione del servizio di trasporto pubblico intorno alla palazzina dell’ATER e dato che quella che viene narrata come “cittadella universitaria” in realtà non avrà al momento alcun servizio aggiuntivo (aule studio o aula ristoro) ma sarà solo un dormitorio in una palazzina. Siamo a settembre e gli studenti e le studentesse dell’Ateneo aquilano che non possono permettersi una stanza privata in affitto non hanno certezze sul loro futuro e sul proseguimento dei propri studi.

Eppure, le amministrazioni regionale, cittadina e universitaria continuano a rimanere in silenzio, continuano a ignorare che la città ha visto chiudere una struttura capace di 360 posti letto pubblici, per averne 100 senza sapere neanche quando saranno realmente disponibili, a dispetto dei trionfalistici annunci fatti nei mesi passati. Il diritto allo studio garantito dalla nostra Costituzione viene quotidianamente calpestato e ignorato da chi ha il potere decisionale in Abruzzo. All’ADSU chiediamo di provvedere al pagamento delle borse di studio ancora incredibilmente inevase a settembre e che venga pubblicato al più presto un bando per accedere al servizio della residenzialità in tempi celeri, tale da garantire l’accesso allo stesso in base all’ISEE delle studentesse e degli studenti.

Chloe Marrone

Martina Coccia

Giacomo Piccolo