PROGETTI DI RIGENERAZIONE E VALORIZZAZIONE delle aree costiere

La costa oggetto di studio e proposte degli studenti di architettura

Fossacesia, 2 settembre 2023. Progetti di rigenerazione e valorizzazione delle aree costiere del Medio Adriatico sono stati al centro dell’Edizione 2023 della Summer School “Land and Sea in Transition. Beyond the coastal defences in the middle-adriatic sea“, promossa dal Dipartimento di Architettura dell’Università d’Annunzio di Pescara. Il progetto ha visto studenti, ricercatori e docenti, provenienti da numerose università italiane e straniere (Delft, Santo Domingo, Derna e Ferrara) impegnati in conferenze, seminari e visite guidate, al fine di elaborare visioni e proposte progettuali sulla Costa dei Trabocchi.

Un programma di 12 giornate ricco di attività con il coordinamento scientifico del prof. Matteo di Venosa (Unich) supportato da un ampio partenariato istituzionale composto da Regione Abruzzo, dai comuni di Fossacesia ,Torino di Sangro e Vasto, Legambiente Abruzzo, Camera di Commercio Chieti-Pescara, Destination Management Company (DMC) Costa dei Trabocchi, GAL Costa dei Trabocchi e Polo Inoltra.

Dopo la conferenza inaugurale, ricercatori e studenti si sono spostati nei centri della Costa dei Trabocchi, a cominciare da Fossacesia, che subisce da anni il fenomeno dell’erosione della propria spiaggia e pertanto impegnata a tutelare e valorizzare il proprio territorio. Accolti dal sindaco Enrico Di Giuseppantonio, la delegazione è giunta presso l’abbazia di San Giovanni in Venere, luogo oggetto di valutazione dell’Università per la realizzazione di un collegamento pedonale con la Costa dei Trabocchi coerentemente con un progetto di riqualificazione del paesaggio promosso dal Comune.

“Un territorio – ha detto il sindaco Enrico Di Giuseppantonio nel suo incontro con docenti e studenti – che abbiamo cercato tutti assieme di valorizzare, conservare e tutelare a beneficio dello sviluppo turistico. È necessario prendere decisioni intelligenti a beneficio di tutti evitando di antropizzare questa natura con paesaggi impattanti. È una terra fragile, contraddistinta dalla presenza di industrie nella Val di Sangro e da un territorio che presenta bellezze naturali uniche. Quindi è di rigore lavorare in un’ottica di sostenibilità, fondamentale per armonizzare qualunque altra forma di sviluppo”.

Nell’ambito degli interventi strutturali, focus puntato sull’area dell’ex stazione ferroviaria. Una zona strategica, che deve essere immaginata, come spazio culturale, ricreativo e ricettivo per attività e servizi, nonché per percorsi lenti della mobilità sostenibile data la sua vicinanza alla Statale Adriatica 16.

“Vogliamo valutare la proposta del Comune in collaborazione con la Provincia, di un’area d’interscambio per la riorganizzazione della mobilità e dei parcheggi – ha affermato Matteo di Venosa, Docente di Pianificazione e Progettazione Urbanistica dell’Università G. D’Annunzio Chieti-Pescara – L’ex stazione deve avere un ruolo di cerniera territoriale e di connessione ambientale valorizzando il dislivello esistente di 4 metri tra la SS16 e l’attuale parcheggio”.

Sguardi puntati anche sulla Marina turistica di Fossacesia in una prospettiva di integrazione con i valori paesaggistici esistenti (lecceta e fiume) e di interconnessione con la Via Verde.




UFFICIO UNICO EUROPA VICINA. Parte il progetto

Nei comuni di Ortona capofila, Crecchio, Orsogna, Arielli, Tollo e Canosa Sannita. Primo workshop nel comune di Tollo, giovedì 7 settembre

Ortona, 2 settembre 2023. Una strategia intenta a favorire lo sviluppo territoriale, gestendo in maniera associata servizi diretti a sostenere efficacemente l’accesso ai finanziamenti europei, nazionali e regionali. Questo il presupposto con cui nasce il nuovo progetto “Ufficio unico Europa vicina” finanziato con fondi POR FSE 2014-2020, nell’ambito del Piano Operativo FSE 2017-2019, che prenderà il via nel mese di settembre, in cui sono coinvolti i comuni di Crecchio, Orsogna, Arielli, Tollo e Canosa Sannita con Ortona capofila. L’intento è quello di creare un nuovo modello di servizi tra più realtà comunali all’interno del territorio di riferimento che permetterà, attraverso le azioni formative rivolte sia al personale della pubblica amministrazione sia a giovani inoccupati che vogliono mettersi in gioco e approcciarsi ad un mondo globalizzato e in continua evoluzione, di entrare a far parte di una rete che incentiva lo sviluppo del rapporto tra enti pubblici e istituzioni europee.

Le azioni formative che si svilupperanno tramite questo progetto e che si svolgeranno nei 6 comuni saranno finalizzate a costruire e rafforzare le competenze tecniche e professionali del personale interno agli enti. Il progetto, infatti, è volto a sviluppare la capacità istituzionale e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni oltre che garantire una migliore regolamentazione e una buona governance tramite interventi di formazione, appunto, informazione e sviluppo di un modello integrato di collaborazione. Gli operatori, infatti, acquisiranno le competenze richieste dai nuovi standard di lavoro diventati ormai complessi, tramite corsi di formazione ad hoc per promuovere le conoscenze tecniche del settore e il loro autosviluppo, secondo la logica dell’Empowerment.

Tra le azioni messe in atto da questa idea progettuale l’organizzazione di workshop tenuti da illustri professionisti finalizzati al rafforzamento della collaborazione in rete interistituzionale. Sono previsti 3 convegni nel corso del mese di settembre.

·      Il primo dal titolo “Finanziamenti europei per le imprese: ricerca e innovazione” si terrà giovedì 7 settembre nell’Enomuseo del comune di Tollo alle ore 19.00. Interverranno: il sindaco Angelo Radica, il vicedirettore del CNA Abruzzo Silvio Calice, per l’impresa sociale Arcotur Vania Perrucci e Giuseppe Di Biase per Next Lab s.r.l.  e come senior PM finanza agevolata. A moderare l’incontro la giornalista Gioia Salvatore. Per info e registrazione fare riferimento al seguente numero della segreteria dell’evento + 39 3938114669.

Inoltre, tra le azioni previste dal progetto ci sarà una rilevante attività informativa. Sarà, infatti, realizzata e distribuita una news letter, tutte le informazioni relative agli incontri, alla formazione e alle attività svolte saranno condivise su pagine social dedicate e sul sito istituzionale dei 6 comuni coinvolti sarà presente una sezione apposita su cui si potranno reperire tutte le finalità perseguite e gli obiettivi raggiunti.




NONNI DIGITALI, aperte le iscrizioni all’ultimo trimestre di corsi

L’Amministrazione e gli organizzatori: “Pronti al nuovo via previsto per il 19 e il 21 settembre. Speriamo rispondano di nuovo in tanti”

Chieti, 2 settembre 2023. Al via le iscrizioni per l’ultimo trimestre di corsi gratuiti di alfabetizzazione digitale dedicati a over 60. Si tratta di un’azione che unisce l’assessorato all’Innovazione Sociale e Politiche Sociale alle azioni a tutela della popolazione anziana del Ministero dell’Interno attraverso le Prefetture, gestito dall’associazione Mondo Digitale di Mario Bisceglie, docente delle lezioni che avranno come tema la sicurezza, come riconoscere e difendersi dalle truffe. Il corso è a numero chiuso e riservato a cittadini residenti, si terrà nell’aula magna del Liceo Gonzaga, nel centro storico, via dei Celestini 4, ogni giovedì alle ore 15.30 dal 21 settembre e nei locali della Biblioteca Bonincontro di Chieti Scalo, Piazza San Pio X, ogni martedì alle ore 15:30 dal 19 settembre. Per prenotarsi contattare Mondo Digitale al numero 338/2242774 (ore pomeridiane/feriali).

“L’iniziativa ha avuto sin qui un grandissimo successo e ha diffuso soddisfazione e nuova motivazione a quanti ne sono stati parte – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alle Politiche sociali Mara Maretti – sintomo che era un bisogno sentito dalla nostra cittadinanza, che, come altrove, vive un particolare divario comunicativo a livello generazionale. Siamo lieti di aver contribuito a colmarlo, dando sicurezza anche agli iscritti, perché non si tratta solo di imparare ad utilizzare tutte le funzioni di smartphone e dispositivi, anche quelle che sembrano più difficili, ma di insegnare a una fetta della popolazione vulnerabile sotto questo punto di vista a dialogare con la pubblica amministrazione che ragiona ormai si binari sempre più digitali e metterla al sicuro da truffe e fenomeni come il phishing, ampliando, così, il potenziale della partecipazione a più persone, grazie a finanziamenti che servono proprio a emancipare le fasce di popolazione più a rischio truffe e raggiri. Ringraziamo la Prefettura per fiducia e supporto e l’associazione Mondo digitale sia per l’ottimo lavoro svolto e per aver portato l’idea, nonché per essersi resa disponibile a questo secondo round che si svolgerà sempre sia a Chieti centro storico e a Chieti Scalo. L’invito è a rispondere numerosi a questa possibilità che, ricordiamo, è completamente gratuita, che oltre ad alfabetizzare, è anche una potente occasione di socializzazione attraverso strumenti che usati bene contribuiscono ad azzerare le distanze fra amministratori e amministrati e a far viaggiare più velocemente i servizi”.

“Abbiamo poco tempo ma non disperiamo che ad iscriversi saranno in tantissimi, perché ad ogni “appello” abbiamo avuto attenzione e riscontro dalla popolazione teatina – sottolinea Mario Bisceglie, il docente e promotore dei corsi – Invito gli aspiranti allievi a contattare l’associazione per avere un posto dietro i banchi di questa speciale iniziativa nata come supporto e potenziamento delle competenze informatiche di base, nonché come emancipazione e arricchimento culturale, ma non è trascurabile l’aspetto della tutela da  truffe e inganni a cui gli over sono sempre più esposti. Insegniamo loro a destreggiarsi anche in questa giungla, con la speranza di togliere a chi vive di questi espedienti occasioni e soggetti da beffare”.




AL FESTIVAL DANNUNZIANO

La tavola rotonda di Ianieri Edizioni

Pescara, 2 settembre 2023. Un pomeriggio in compagnia della casa editrice Ianieri Edizioni al Festival Dannunziano, quinta edizione: lunedì 4 settembre, dalle 16.00 alle 18.00 presso l’Aurum di Pescara, ci sarà una vera e propria tavola rotonda guidata dall’editore Mario Ianieri con i capolavori di cinque autori che hanno scelto la sua firma editoriale per le loro pubblicazioni. Le opere che verranno presentate si sposano perfettamente con l’ambiente ed il clima del Festival patrocinato dal Comune di Pescara e dalla Presidenza del Consiglio Regionale con Lorenzo Sospiri.  

“D’Annunzio connessioni d’oltremanica” (2023) di Emanuela Borgatta: torinese, insegnante di lingue straniere, bibliofila e collaboratrice esterna per diverse riviste. Da anni si occupa di cultura e spettacolo, con un occhio di riguardo rivolto alle arti figurative, nonché alla figura di Gabriele d’Annunzio: spirito ardente, Gabriele d’Annunzio intrattenne connessioni e rapporti con l’estero, estremamente vari e degni di nota. Analizzando gli aspetti prettamente artistico-letterari e volgendo lo sguardo verso Gran Bretagna e Irlanda, si noterà che il Vate mutuò molto dalla cultura d’oltremanica, della quale adottò il gusto estetico d’avanguardia, nonché l’impareggiabile preraffaellismo nell’uso di simboli e nella creazione di versi.

In questo saggio Emanuela Borgatta guida il lettore verso un d’Annunzio inedito: un nuovo viaggio a testimonianza dell’eterna contemporaneità del Poeta.

“D’Annunzio e il vivere inimitabile. Cronache di un pescarese a Milano” (2023) di Raffaella Canovi:  nasce e vive a Milano. Ha pubblicato sulla rivista “La Grande Guerra” e “Nuova storia contemporanea”, quadrimestrale diretto da Francesco Perfetti. Come relatrice e studiosa dannunziana ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali. Ha pubblicato, tra l’altro, “L’iniziato. D’Annunzio e la massoneria” (2022, Ianieri Edizioni). Nel volume l’autrice affronta in maniera minuziosa la relazione fra d’Annunzio e la città di Milano, fra caffè, ristoranti, salotti, hotel e palcoscenici, senza tralasciare l’aspetto “politico” del poeta e i suoi rapporti con Benito Mussolini e il fascismo. La Canovi non trascura il legame particolare tra il poeta abruzzese e quello milanese Carlo Porta, apparentemente bizzarro tra due personalità così distanti.

“Viaggiator d’ali. Servizio segreto colombofilo di guerra” (2023) di Laura Curtale di Roma è autrice di libri di poesia e articoli di saggistica. Ha collaborato con la Rai e con altre reti televisive curandone la conduzione, le rubriche letterarie e gli spazi culturali, vincitrice di diversi premi culturali. “Viaggiator d’ali” è la storia documentata del servizio segreto militare dei Colombi Viaggiatori, al fianco dei soldati del Genio Italiano, durante la cruenta Prima Guerra Mondiale.

La storia degli atleti alati inizia alla fine del 1800 e giunge sino ai nostri giorni con i moderni Colombofili. In questo libro sono racchiusi documenti storici e dispacci militari inediti che vanno dal 1915 al 1919. Gabriele d’Annunzio, poeta-soldato, eroe della Grande Guerra, fu testimone dell’ausilio temerario ed eroico dei “Viaggiator d’Ali”, ne esaltò la forza, la bellezza e la bravura e volle perpetuare al Vittoriale, negli anni ’20 del Novecento, la loro grandiosa azione con messaggi di pace facendo costruire nella sua “dimora parlante” una colombaia.

“Creatura di poesia. Vita e versi di ELEONORA DUSE” (2023) di Maria Pia Pagani, ricercatrice in Discipline dello Spettacolo all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dottore di ricerca in Filologia Moderna, è socio del Pen Club e collabora da anni con la Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”. È autrice di molti studi sul teatro nelle terre slave, il teatro dannunziano e la figura di Eleonora Duse, pubblicati dalle maggiori case editrici mondiali. È membro del comitato scientifico di varie riviste accademiche internazionali, tra cui “Stanislavski Studies”. Dirige la collana di studi teatrali e sullo spettacolo “Il Parlaggio”, ed è responsabile per l’Italia nel progetto internazionale “The Theatre Times”. Tra le sue pubblicazioni recenti, la monografia Ammiratrici di Eleonora Duse (2022). Nel suo lavoro Eleonora Duse era una creatura di poesia, sembrava nata apposta per ispirare il canto di un poeta. Tutto il mondo conosce le liriche immortali che le ha dedicato Gabriele d’Annunzio, ma non è scontato sottolineare che ci sono state molte altre persone che l’hanno celebrata in poesia. Frutto di una lunga e accurata ricerca, il volume presenta, per la prima volta nella letteratura dusiana, una biografia in versi della celebre artista, costruita attraverso i testi di vari autori che l’hanno conosciuta, l’hanno vista recitare, sono rimasti colpiti dal suo carisma. In questa galleria internazionale di poeti e poetesse (notevoli, infatti, sono anche le presenze femminili), si ripercorre l’esistenza della più grande attrice italiana di tutti i tempi con le sue interpretazioni più famose, i suoi amori e la forza del suo mito. Tutte le traduzioni sono di Maria Pia Pagani.

“Sarah Bernhardt e Gabriele D’Annunzio. La poesia del teatro. Carteggio inedito (1896-1919)” (ristampa a 100 anni dalla morte della Bernhardt) di Franca Minnucci: attrice professionista, ha lavorato con i più importanti registi, come Mario Scaccia, Ugo Pagliai, Giuseppe Pambieri, Alessandro Haber, Edoardo Siravo, Michele Placido e tanti altri. Da anni studiosa e ricercatrice dannunziana.

In grande stile, il debutto teatrale di D’Annunzio è non a caso parigino. Nella Ville Lumière sono infatti gli interlocutori che più premono, quelli che hanno saputo apprezzare la dirompente novità della sua narrativa decretando la fortuna europea di romanzi accolti invece da noi da un fitto intrecciarsi di polemiche.

Il drammaturgo farà perciò leva sul narratore di successo: Sarah Bernhardt gli spalanca le porte del proprio teatro, “La Renaissance”. Fra il 1896 e il 1898 ci sono stesura e rappresentazione della Città Morta, il dialogo fra Gabriele e Sarah “la Magni-fique”.

I due artisti si incontrano in uno scambio epistolare rivelatore della loro eccellenza. Prima ancora di avviare il sodalizio con Eleonora Duse, l’intesa con l’attrice francese rappresenta per d’Annunzio la prova inaugurale della sua lunga avventura sulle scene: un’avventura che ha subito di mira il rinnovamento radicale dello spettacolo di prosa.

L’evento è gratuito, è possibile trovare i testi in sede di presentazione.




IL KETCH JANCRIS approda a Pescara

Promuovere il turismo nautico. La barca a vela che ha fatto il giro del mondo testimonial di L’Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto

Pescara, 2 settembre 2023. È approdato a Pescara questo fine settimana lo Jancris, la leggendaria barca a vela che da decenni solca i mari di tutto il mondo con finalità ambientaliste, di ricerca e filantropiche. Sapientemente condotto dallo skipper e scrittore Alfredo Giacon e da sua moglie Nicoletta Siviero, che dal 1993 utilizzano l’imbarcazione come abitazione principale, il ketch Jancris è partito a maggio del 2022 dalla Florida e terminerà il suo viaggio agli inizi di ottobre a Trieste per prendere parte alla storica regata Barcolana.

Non senza un obiettivo specifico che, in questo caso, è la promozione del turismo nautico e la scoperta delle tipicità dei territori. Il veliero, infatti, è stato scelto come testimonial del progetto “L’Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto”, un’iniziativa promossa dal Ministero del Turismo e dalle Regioni italiane, orientato alla promozione dei porti turistici come punti di approdo per esplorare l’entroterra e scoprirne bellezze e tradizioni attraverso percorsi enogastronomici e culturali. L’obiettivo dell’iniziativa – realizzata in collaborazione con ENIT e facente parte dell’ancora più ampio progetto di promozione turistica “Viaggio italiano – Scopri l’Italia che non sapevi” del Piano di Promozione Nazionale 2020 – è proprio quello di incentivare le vacanze in barca e valorizzare le potenzialità del turismo nautico attraverso la creazione di specifici itinerari. In collaborazione con Assonautica italiana, infatti, sono stati mappati 17 itinerari nautici di grande suggestione, presto online sul sito Italia.it, alla scoperta dei territori italiani costieri e no, per offrire ai turisti nautici italiani e stranieri l’occasione di conoscere le eccellenze dei territori delle regioni italiane.  

E quale testimonial migliore se non lo Jancris che, con grazie all’intraprendenza e allo spirito avventuriero dei suoi armatori, attraversa gli oceani del Pianeta senza sosta? A raccontare le suggestive avventure della barca a vela e a mostrare ai giornalisti l’imbarcazione, brandizzata con i loghi del progetto “Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto”, ieri mattina in conferenza stampa a Pescara, è stato Alfredo Giacon, affiancato dal presidente di Assonautica Pescara Chieti e vicepresidente vicario di Assonautica Italiana, Francesco Di Filippo, e dal presidente del Marina di Pescara, Carmine Salce.

«Lo Jancris è stato protagonista di innumerevoli spedizioni a carattere ambientalista, sociale e di ricerca», ricorda lo skipper. «Siamo stati tra i primi a visitare la cosiddetta “isola della spazzatura” nel Pacifico, a dare il nostro contributo ospitando a bordo ricercatori universitari, biologici e strumentazioni tecnologiche per contribuire alle analisi e alle ricerche sulle microplastiche, sul riscaldamento globale o sul disgelo. Nel 1998 abbiamo partecipato alla regata intorno al mondo arrivando in terza posizione su 65 imbarcazioni. Abbiamo visitato il Polo, navigato nel Golfo del Messico per monitorare lo stato delle acque dopo la famosa “marea nera” di petrolio e nel maggio dello scorso anno siamo partiti da Cape Canaveral, in Florida, diretti verso le Azzorre, per la missione ambientalista “A sail for the blue” per il monitoraggio delle microplastiche». Un viaggio che è valso allo skipper, tra gli altri, il premio internazionale per l’ambiente “Io faccio la mia parte” ideato da Accademia Kronos. Da allora la barca non si è ancora fermata, tornando alla volta dell’Italia e compiendo il periplo dell’Italia partendo dal Tirreno per arrivare ora nell’Adriatico dove lo Jancris in queste settimane è protagonista anche del “Go to Barcolana”, il circuito di regate collegate alla 55esima edizione della Barcolana che farà tappa a Pescara, Ancona e Ravenna prima di arrivare a Trieste per la storica regata velica internazionale. «Per noi», prosegue Giacon, «è un grande orgoglio che lo Jancris sia stato scelto come testimonial del progetto per la valorizzazione del turismo nautico e delle bellezze delle coste italiane».

L’ormeggio nelle città dell’Adriatico, infatti, rappresenta un’occasione per far conoscere e promuovere il progetto “L’Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto”, anche attraverso la distribuzione di gadget e materiali informativi tra gli equipaggi e il pubblico delle regate.  

«L’importanza di questo progetto è che finalmente il turismo nautico viene riconosciuto come segmento turistico vero e proprio da promuovere e incentivare, alla stregua di altre tipologie di turismo come quello religioso, enogastronomico o cicloturistico», evidenzia Di Filippo. «È un grande passo avanti per la promozione del turismo nautico e dell’economia del mare. Poter contare, poi, sulla presenza dello Jancris e sugli affascinanti racconti dei coniugi Giancon è sicuramente uno strumento ulteriore per poter trasmettere al pubblico la passione per la barca a vela e per il mondo del mare, sfatando anche falsi miti come, ad esempio, quello legato al fatto che la vacanza in barca è più costosa di altre tipologie di vacanze».

Entusiasmo per l’iniziativa è stato espresso anche dal presidente del Marina Salce. «Il progetto “L’Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto” consente di valorizzare sempre di più i porti turistici come porte di accesso per le visite dei territori e quali strutture turistico ricettive a tutti gli effetti al servizio dei diportisti creando così un indotto economico importante», commenta. «Il progetto consente di porre sempre più attenzione verso queste strutture per attrarre maggiori investimenti in sostenibilità ambientale, sicurezza e accoglienza turistica e “Scopri dove ti porto” va proprio in questa direzione».

Dopo aver partecipato alla Regata Dannunziana, in programma domani a Pescara, lo Jancris salperà alla volta di Ancona per partecipare alla Regata del Conero il 17 settembre.




REGIONALI 2024. Salvatore Marino candidato

La candidatura a Presidente della Regione Abruzzo presentata e sostenuta dal partito dei disoccupati

Francavilla al Mare, 2 settembre 2023. Il partito dei disoccupati dei lavoratori e dei disabili,  il listone civico del politico già candidato alla Camera dei deputati Giustino Bruno, candida a Presidente della Regione Abruzzo il noto opinionista televisivo Salvatore Marino già candidato alla Camera dei deputati.

In una nota della segreteria organizzativa nazionale (Associazione Culturale Cesi) il Marino annuncia che si batterà per il popolo affamato, per i disabili, per i disoccupati, per i lavoratori dipendenti e le partite iva.

In linea con il programma del movimento politico, a Francavilla al Mare sarà presentata ufficialmente la candidatura a Presidente della Regione Abruzzo.

Il movimento politico, scrive il fondatore Giustino Bruno, è federalista, contro le mafie e per la legalità. Aumentare gli stipendi per i lavoratori e per le forze dell’ordine, aumentare le pensioni minime, per la Regione Abruzzo in particolare è importante creare lavoro per i giovani disoccupati, aggiustare le strade, sviluppare le imprese tramite finanziamenti europei.

Noi vogliamo l’Abruzzo, politicamente parlando, che diventi un’isola felice come i territori del nord Europa, dove i servizi al cittadino funzionino bene, con ospedali moderni, con fabbriche che diano lavoro per i disoccupati  qualificati, togliere tutte le barriere architettoniche per i disabili, sviluppare il turismo mare e montagna, fare conoscere l’Abruzzo come regione dove si vive bene. Con le forze dell’ordine contrastare la criminalità organizzata a tutti i costi, per non farla infiltrare in Abruzzo, mettere in sicurezza i cantieri per non fare morire sul lavoro i lavoratori.




PRENDETEVI LA LUNA conferenza spettacolo con Paolo Crepet

Sabato 20 gennaio 2024 alle ore 21 il teatro comunale Maria Caniglia. Meta Aps svela in anteprima uno degli appuntamenti previsti per la stagione 2023/2024

Sulmona, 2 settembre 2023. Sarà nel Teatro Comunale Maria Caniglia di Sulmona che, sabato 24 gennaio 2024 alle ore 21, Paolo Crepet farà tappa con Prendetevi la luna, produzione Mia Eventi Live: una conferenza-evento in cui in cui il celebre psichiatra, sociologo, educatore e saggista affronterà temi cari soprattutto alle generazioni più giovani.

Paolo Crepet afferma «Incontro tanta gente, mi chiedo che cosa possono volere da me. Certamente una guida, una speranza, forse perfino una luce che accendo i cuori di giovani e meno giovani. C’è sete e fame di parole, di pensiero. Cercano un’eresia in un mondo codificato. Non posso che dire loro ciò che mi sono ripetuto per anni lungo il corso della mia vita: Prendetevi la Luna.

Siate ambiziosi, cercate la vostra unicità. Bisogna avere la fronte alta e continuare a sognare. Il pericolo è nella bonaccia delle emozioni, nella rassegnazione, è in chi semina accidia e smarrimento come se fosse la regola del più aggiornato marketing dell’esistenza. Opporsi a tutto questo è il mio desiderio, la mia missione, la ragione per cui continuo a peregrinare nelle piazze e nei teatri. Cerco libertà, passione, coraggio. Il resto è noia».

Meta Aps svela quindi uno degli appuntamenti di Oltre la Stagione previsti per l’annualità 2023/2024, prima di presentare, l’8 settembre alle 18 presso il Cortile di Palazzo Tabassi, il Cartellone della Stagione Teatrale di Prosa e della Stagione di Teatro Ragazzi 2023/2024, nonché delle altre numerose attività previste in calendario.

«Siamo lieti di annunciare al pubblico e alla cittadinanza questo importante appuntamento che andrà ad arricchire la programmazione prevista per l’imminente Stagione di prosa, e che segna un ulteriore passo in avanti nel percorso di apertura alle più disparate forme di approfondimento culturale di cui il Teatro si fa luogo fondamentale e altamente rappresentativo» queste le parole di Patrizio Maria D’Artista, Direttore artistico della stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia di Sulmona, che prosegue «Per scoprire e approfondire quello che Meta Aps ha progettato per l’annualità 23/24, invitiamo la cittadinanza a prendere parte, l’8 settembre alle 18.00, alla presentazione della Stagione Teatrale di Prosa e di Teatro Ragazzi 2023/2024 nonché di tutte le attività collaterali, così da condividere un momento di confronto, condivisione e convivialità».

I biglietti di Prendetevi la luna, evento fuori abbonamento, saranno disponibili alla vendita sia presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona presso il Complesso della S.S. Annunziata in Corso Ovidio che sulla piattaforma online oooh.events a partire da martedì 5 settembre.




VERNISSAGE DI PIERGIÒ: primo evento del ciclo di incontri

Organizzati dal Centro Sociologico

Lanciano, 2 settembre 2023. Venerdì 1° settembre è stato inaugurato il Ciclo di incontri organizzati dal Centro Sociologico Italiano di Lanciano con il vernissage della mostra L’arte: la creatività tra corpo, mente e spirito dell’architetto e artista Pierluigi Di Michele, in arte PierGiò.

Il secondo appuntamento è previsto per giovedì 7 settembre, sempre alle ore 18.00, quando si terrà una conferenza sul tema “Non rimetterci la faccia. Prevenzione e cura dei traumi facciali con integrazione osteopatica”.

Relatori dell’incontro saranno il Dottor Giuliano Ascani, il Dottor Andrea Cirotti, la Dottoressa Floriana Mucciacito.

Il terzo e ultimo evento del Ciclo si svolgerà venerdì 15 settembre alle ore 18.00, dove il Professor Luigi Murolo illustrerà La storia dei Templari di Lanciano.

Ad ogni incontro seguirà un aperitivo informale, durante il quale sarà possibile conversare in convivialità.

“Il ciclo di incontri è nato lo scorso anno, partendo dal presupposto che per migliorare l’umanità sia necessario migliorare gli uomini” ha spiegato il Dottor Giovino Lanci, Presidente del Centro Sociologico Italiano di Lanciano. “Con questo ciclo di conferenze aperte al pubblico il Centro Sociologico di Lanciano vuole offrire ulteriori spunti di riflessione e far riflettere sul fatto che essa sia un bene talmente grande da non poter essere raggiunta attraverso una sola via; per questo attraverso un percorso artistico, sociale, storico, di conoscenza nel viaggio della vita, ci si avvicina ad un processo di consapevolezza nella ricerca del miglioramento umano, la cui sintesi può essere trovata nelle parole di Pitagora: Contentiamoci sempre di far riflettere e non cerchiamo mai di convincere né noi né gli altri”.

Il Centro Sociologico Italiano, in generale, si richiama al trinomio: Libertà, Uguaglianza, Fratellanza. Questi principi, assieme alla solidarietà e alla tolleranza sono alla base di ogni convivenza civile; la logica conseguenza di queste idee è che ogni Associato ha la finalità di conoscere sé stesso e la possibilità di cercare la verità nel confronto con gli altri in assoluta libertà di coscienza, verso sé stesso e il prossimo.




E IL PIL?

Brusca frenata per il Pil italiano. Secondo gli ultimi dati dell’Istat siamo finiti al -04%

PoliticaInsieme.com, 2 settembre 2023. Permettiamo che politici ed economisti potrebbero pure smettere di affidarsi solamente alle parole magiche, una è quella del Pil, che, prese da sole, non indicano molto di quella che un tempo era definita la ricchezza delle nazioni.

Spesso, è come la storia della media dei quattro polli che ci toccherebbero a testa. E sappiamo bene come ci sono i pochi che, in realtà, ne hanno tre, e i tanti con uno, o addirittura nessuno.

Ma quel che preme sottolineare, oltre che l’essere costretti all’esame della dura realtà, cui già abbiamo anche noi richiamato, è che per settimane c’è stata l’esaltazione di quanto volasse il nostro Pil. Pure sorvolando su quel piccolo dato rappresentato dal fatto di dover parlare di processi lunghi e che, pertanto, hanno una diretta dipendenza con quanto si è fatto in precedenza. Non ci si è trattenuti dal sottolineare quanto i dati ci davano avanti a Germania e Francia. Dimenticando che c’è poco da godere se frenano le economie dei paesi con cui abbiamo un importante interscambio, al punto che i loro problemi finiscono, prima o poi, per diventare anche i nostri.

Adesso è inevitabile il pianto greco proprio mentre si comincia a parlare, come accadde esattamente 30 anni fa, di vendere l’argenteria di casa per fare cassa. Dalla esaltazione di qualche mese fa si fa passare all’idea di una austerity destinata a gravare sui molti. Ancora una volta faremo diventare più ricchi i soliti… amici, interni ed esterni, cui cederemo a prezzi di saldo ciò che appartiene, si fa per dire, agli italiani. E, ovviamente, la colpa sarà della Bce che non abbassa i tassi d’interesse.

È evidente che i problemi ci sono. Soprattutto quelli creati dalla voglia di promettere troppo in campagna elettorale…




PESCARA CORSO VITTORIO EMANUELE: BATTAGLIA VINTA dall’Associazione Carrozzine Determinate!

Il Sindaco di Pescara si è visto costretto ad ascoltare e accogliere le richieste dell’Associazione Carrozzine Determinate.

Pescara, 2settembre 2023. Durante la seduta della Commissione di Controllo e Garanzia, a cui l’Associazione era stata convocata, avevamo ribadito che le scanalature disposte sul manto stradale erano fuorilegge secondo quanto previsto in materia di barriere architettoniche in primis dai DPR 236/89 e 502/96. Quell’asfalto stampato doveva avere una fessura tra un elemento ed un altro minore di 5 millimetri, per non creare ostacolo e pericolo per le persone con disabilità; invece, presenta una distanza superiore al triplo della misura prevista per legge

Non è importante che il Sindaco Masci non abbia ringraziato e si sia scusato con l’Associazione per il prezioso contributo offerto, ma che si sia arrivati al rispetto delle norme vigenti eliminando per gli attraversamenti pedonali l’asfalto stampato.

Rimane invece gravissima la posizione e decisione assunta in merito all’intera carreggiata di Corso Vittorio che non verrà invece modificata. Qualora la strada venga utilizzata ad uso promiscuo auto e pedoni, anche saltuariamente, continuerà a restare inaccessibile e fuorilegge secondo le norme e per la cultura dell’accessibilità universale sancita dalla convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità come precetto mondiale in materia di realizzazione delle opere pubbliche e di inclusione.

È sorprendente che un sindaco, non conosca e non applichi norme e procedure chiare e inclusive.

Cav. Claudio Ferrante, Associazione Carrozzine Determinate




FATTI E PERSONAGGI della terra di Ofena (dal XII al XIV secolo)

[Articolo pubblicato in ABRUZZOSETTE (Settimanale indipendente fondato da Remo Celaia), Anno X n. 6, del 19 febbraio 1976. L’Aquila]

di Franco Cercone

La più antica Bolla Corografica che si conosca è per quanto concerne la Diocesi Valvense, quella di Pasquale II (1112) che descrive le Chiese e le Terre in essa situate.

In quell’anno le chiese di Ofena, non più sede di diocesi, erano 3 e non 4, come afferma il Celidonio (La Diocesi di Valva, vol. I pg 182; Casalbordino 1909), particolare che si evince da una lettura esatta della Bolla suddetta: Ecclesias sancti valentini nicolai et sancti marci et sanctae luciae.

Ciò significa che in un primo momento vi era in Ofena un’unica chiesa dedicata appunto ai santi Valentino e Nicola e non due.

Dalla stessa Bolla di Pasquale II apprendiamo anche che in Trite, cioè lungo la Valle dei Tirino, esistevano quattro chiese: S. Martino, S. Giovenale, S. Vittorino e S. Giovanni.

Trite è un toponimo vago ed estensivo che comprende anche il Monastero di San Pietro ad Oratorium, monastero dai vasti possedimenti, fra cui Ofena, riconfermati ancora nell’8l6 da Ludovico I ai monaci Vulturnensi che lo possedevano. Non è possibile confondere Trite, o Valle Tritana, con Capestrano perché Capestrano, come centro, è di là da venire rispetto non solo a Bussi (anch’esso menzionato nella Bolla di Pasquale II) ma anche e soprattutto ad Ofena. E ciò non solo perché in epoca italica e romana Aufinum [Ofena] era l’unico centro catalizzatore della zona, ma anche perché fu centro episcopale prima che fosse fondato il Monastero di San Pietro ad Oratorium. Se il primo documento che si riferisce a quest’ultimo risale al 752, anno in cui fu confermato come possesso ai Volturnensi da Stefano II (e pertanto la sua fondazione può farsi risalire, ad abundantiam, ad un secolo prima), abbiamo invece documenti certi riferentisi ad Aufinum, come sede diocesale e risalenti per es. al periodo 468-483, corrispondente al pontificato di Papa Simplicio I. 

In una lettera tale Papa comunica infatti a Gaudenzio, vescovo di Aufinum, sanzioni per aver violato alcune norme di disciplina ecclesiastica. (Cfr. G. Marinangeli Noterelle di Storia Ecclesiastica nella Provincia Valeria in Bullettino D.A.S.P., 1973, pag. 389 segg.)

Non è questione di opinioni dunque. La storia è fatta da documenti. Ma torniamo ad Ofena.

ln un’altra Bolla emanata nel 1138 da Innocenzo II, troviamo ulteriori descrizioni delle chiese, terre e confini della Diocesi di Valva. In tale anno, 1138. troviamo:

“Ecclesias sancti valentini nicolai et sancti marci. Et sancti salvatoris et sancti egidii  et sancti donati, et sante marie et sancte luciae. Quae sunt in Ofene.”

Nel breve arco di 26 anni dunque furono costruite rispetto al 1112 ben quattro chiese in più, e cioè S. Salvatore, S. Egidio, S. Donato, S. Maria. Mezzo secolo più tardi nella Bolla di Clemente Ill (5 Aprile 1188), vengono ulteriormente precisate Terre e Chiese della Diocesi di Valva. Tale Bolla è mollo importante perché da essa si apprende che oltre alle precedenti menzionate vi sono in più le Chiese dedicate a S. Valentino e S. Nicola (cioè due chiese distinte), a S. Massimo, e l’ultima a S. Vittorino.

Nel 1196 si apprende inoltre l’esistenza di una chiesetta campestre, ma non per questo meno importante, dedicata a San Pietro.

L’Architrave fu scolpito da un artista di Ofena, Magister Silvester, che il Piccirilli (in Rass. Abruzzese di Storia e Arte. n.7 Casalbordino 1899) desunse dall’Antinori (Ms. vol 27). Sulla destra della chiesa, scrive il Piccirilli, vi è “un altare molto bello e conservatissimo, dal sec. XV, con alcuni pregevoli affreschi”.

Questa eccezionale erezione di chiese sta a significare che nel giro di 80 anni circa Ofena subì un notevole incremento demografico, soprattutto ad opera di nuclei longobardi, di cui si ha un’eco in “placiti, piati e privilegi riportati dalla Cronica Vulturnense”.

Ecco cosa dice il Celidonio a proposito (op. cit., vol.III, pg. 143): “Molti Longobardi certamente avendo invasa per lo innanzi la Valle Tritana, scaduti sotto i Franchi ed ammiseriti, si adattarono per necessità e per franchigia ad essere servi del Monistero (di San Pietro ad Oratorium). Però come ogni altra servitù anco questa dette luogo a contrasti, anzi ribellioni”.

Nell’ 854 alcuni contadini di Ofena (Villa Offene) tentarono di sottrarsi alle angherie cui erano sottoposti dai frati del Monastero. Tali contadini, definiti secondo i documenti dell’epoca servi (significativo è a proposito la compilazione del “Catalogo dei servi della Valle Tritana”, dell’872), erano tali Johannacii, Atriamo, Onzoli, ed altri. In un altro Placido che ebbe luogo ad Ofena l’Abbate – come riferisce il Celidonio – ebbe ad esclamare “costoro coi padri e le madri furono servi del Monistero, e se ne sono sottratti. Giudicateli.”

Quali erano dunque i termini del dissidio?

L’aumento demografico portava evidentemente la popolazione, soprattutto i nuovi immigrati, ad invadere (cioè a coltivare) terreni che sotto il Monastero restavano incolti, con il susseguente rifiuto di donare una cospicua parte del raccolto ai frati, anche perché, nota giustamente il Celidonio, “vi erano molte contestazioni contro i possedimenti Vulturnensi” (vol. III, pag. 149). Fra le contestazioni va annoverato anche un Privilegio di Pasquale II a tenore del quale al prevosto del Monastero di S. Pietro erano riconfermati diritti e beni feudali. Senonché la scienza epigrafica dimostrò nel 1908, ad opera di un insigne studioso tedesco, P. Kehr, che tale Privilegio era completamente falso ed andava annoverato fra le invenzioni dei monasteri dell’epoca, dirette ad assicurare ad ogni costo il possesso di determinati privilegi, a danno delle inermi popolazioni. Per finire si apprende da un desunto di una Bolla di Innocenzo III, risalente al 1308, come Ofena si fosse arricchita di una ulteriore chiesa, S. Giovanni, e quindi a quella data le chiese erano complessivamente 12.

All’ulteriore aumento demografico si accompagna in Ofena un certo benessere che si evince dall’attenta lettura di una visita pastorale nella Diocesi Valvense fatta nel 1356. Un certo Plebanus , chierico di una , ma non precisata, chiesa di Ofena, “Solvit tareni XX”,  mentre il Prepositus della chiesa di S. Lucia “solvit tareni X”. Se si prende quest’ultima somma per media e la si moltiplica per 12, quante erano appunto le chiese di Ofena, abbiamo la rispettabile somma di 120 tareni, che dati i tempi rappresentavano per la Diocesi Valvense veramente un buon introito (cfr. Rass. Abruzzese di Storia e Arte, n. 8, pag. 179; Casalbordino 1899).

L’elevato tenore economico, come derivazione di una agricoltura fiorente, provoca in Ofena specializzazioni ed associazioni artigiane, in cui spiccano figure di artisti di primo piano, come per es. il già citato Magister Silvester e il Maestro Berardo, che nel 1322 riceve l’incarico da parte dei canonici di San Panfilo in Sulmona, di miniare, insieme al Maestro Merolo di Bucchianico, tutti i libri corali esistenti nella Cattedrale Peligna.

E qui ci fermiamo, molto è stato omesso, ma lontano ci porterebbe il discorso sull’affascinante Terra di Ofena, che aspetta, almeno per il periodo che abbiamo trattato, un’importante pagina di storia che deve ancora essere scritta.




FIABE D’ABRUZZO

Bella Venezia – Giuseppe Ciufolo

[Articolo pubblicato alle pagine nn. 169-171 del Bollettino Trimestrale ASTRA (Pe.) – Tradizioni Popolari Abruzzesi . Anno IV Numero 11 (aprile-maggio-giugno) 1976.]

di Franco Cercone

La feconda attività di Andrea Jannamorelli si è concretizzata negli ultimi tempi, anche nella raccolta di fiabe abruzzesi inedite, o di «varianti» o fiabe già note che costituiscono, come tali, un importante contributo ai fini della determinazione delle «aree irraggiatrici». Sicché, come mi confidava a Roma il compianto prof. Paolo Toschi, avviene spesso che le varianti assumono, per lo studioso di poesie popolari, grande interesse e non solo sotto il profilo etnografico.

La prima di tali fiabe, costruita in versi suscettibili di essere musicati, s’intitola «Bella Venezia». Essa rappresenta una ulteriore variante peligna rispetto a quella raccolta dal De Nino e pubblicata, come è noto, nel 3° volume degli usi e costumi abruzzesi (Firenze 1883).

La seconda, dal titolo «Giuseppe Ciufolo», pur risentendo di qualche altro motivo tradizionale, è da considerarsi inedita, tanto più che di essa non vi è alcuna traccia nelle fiabe del De Nino.

Esprimere un parere sulla lingua di Andrea Jannamorelli non è facile.

Certo essa è scintillante e fresca come i ruscelli di montagna. Ma è soprattutto nella calda umanità dell’autore, su quell’immediatezza che fa presa nel cuore del lettore, trasportandolo verso un tempo irrimediabilmente perduto per l’Abruzzo, che consiste soprattutto il magico potere di questo giovane e già affermato autore.

Sono questi i motivi essenziali che giustificano l’apparizione delle due fiabe di Andrea Jannamorelli proprio nelle pagine di «Tradizioni popolari Abruzzesi».

BELLA VENEZIA (fiaba d’Abruzzo) di Andrea Iannamorelli.

  E dimmi, allora, mio bel cavaliere se ce n’è una che a te può piacere;

  e dimmi, allora, mio bel forestiero chi è la più bella del mondo intiero.

  Bella Venezia era ancora piacente, un tempo, forse, era stata innocente.

  Ma or che passati erano gli anni le si leggevan sul corpo gli affanni.

      La gente diceva che un giorno funesto un forestiero, per fare l’onesto,

      vedendo passare la figlia di quella presto abbia detto: «E’ lei la più bella !».

      Bella Venezia, senza esitare, prese la figlia per farla gettare nella caverna dell’orco nero,

ché la mangiasse lo sparviero.

La poveretta si mise a ballare tutta la notte, per non farsi straziare;

quando l’uccello si mise a dormire la giovinetta potette fuggire.

Correvano i giorni tra pianti e lamenti, il freddo faceva, battendo i denti.

Poi, per fortuna, venne il mattino nel quale passava il bel principino.

«Salvami. Sire!» «Ti voglio sposare!».

Il principino raggiante di gioia, solo così scacciò via la Noia.

La Noia era una brutta stregaccia alla quale da tempo si dava la caccia;

lei era capace, con una fattura, di rovinarti la vita futura.

Il principino, salvando la donna, riuscì a nascondersi nella sua gonna

e, soddisfatto di tanta abbondanza, per lui, da quel giorno, fu sempre vacanza.

Vissero insieme gli sposi contenti;

la Noia, frattanto, grignava i denti;

Bella Venezia crepava d’invidia

e un giorno mori, bestemmiando sua figlia.

GIUSEPPE CIUFOLO (fiaba d’Abruzzo) di Andrea Iannamorelli.

Giuseppe Ciufolo zappatore, destinato a fare il signore,

se non zappava zufolava e la zappa per lui lavorava.

Un giorno vide carponi, per terra, un uomo lungo, disteso; era morto.

e allora, mosso dalla pietà, lo ricoprì di rose e di viole.

Il bravo giovane zufolatore, che lavorava per un patrigno,

un giorno fu cacciato di casa, prese lo zufolo e se ne andò.

Andava in giro a chiedere un po’ di carità, un povero mendicante gli dette la sua metà;

divennero buoni amici, stavano sempre insieme, giurarono di dividersi sempre tutto a metà.

Giuseppe Ciufolo zappatore, destinato a fare il signore, andò dal Re del suo paese

che non lesinava, certo, le spese!

E incominciò ad arare i suoi campi, a seminarli, a rassodarli;

quando era stanco lasciava la zappa, prendeva la zofolo e poi cantava:

Allegra falce, allegra falciglia, perché il padrone non vuol darmi sua figlia?

Allegra falce, allegra falciglia beato l’uomo che se la piglia!

La reginella, sentendo cantare, andò alla finestra per ascoltare;

Giuseppe Ciufolo zufolatore presto la fece cadere in amore.

Poi, una notte fuggirono in barca; era una notte di grande passione

però all’improvviso lo zappatore si ricordò di quel pegno d’onore.

E quando vide il vecchio arrivare prese un coltello per tagliare la sposa,

l’avrebbe fatto con grande dolore ma era più grande quel pegno d’onore.

«Fermati!» disse quel vecchio barbone

«fermati, Ciufolo, sei uomo d’onore!››;

«fuggite insieme, siate felici, viva l’amore e la carità.

lo son quel vecchio che un giorno vedesti lungo, disteso, carponi per terra;

mi hai ricoperto di rose e viole…viva l’amore e la carità!».




DA NOI L’ACQUA DEL CONSORZIO È SALATA

Antonio Scaparrotta e  le tariffe del Consorzio di Bonifica

Chieti, 2 settembre 2023. “È giusto che i cittadini paghino solo per dei servizi reali ed efficienti. Non si possono far pagare le spese a chi il servizio non lo utilizza”. Queste le parole di Antonio Scaparrotta, dirigente provinciale di Azione dopo aver partecipato all’assemblea pubblica organizzata dal Comitato di Bonifica Sostenibile nella giornata di ieri presso l’Hotel Iacone di Chieti.

“Ieri ho ascoltato tante testimonianze di cittadini abruzzesi vessati da tariffe sempre più alte”.

“E soprattutto in tanti pagano per un servizio che non utilizzano perché non godono di un allaccio alla rete di bonifica o che non riescono ad utilizzare per le continue rotture alle condutture che restano chiuse per mesi” continua Scaparrotta.

La regione deve farsi carico del problema, ed intervenire immediatamente sia sulle tariffe e sia sul piano di classifica.

In altre regioni come l’Emilia-Romagna o la Lombardia, i contribuenti di fondi agricoli pagano solo per terreni pianeggianti con pendenze non oltre il 5%, mentre in Abruzzo il contributo viene richiesto anche per terreni oltre il 20%.

È necessario che il consorzio di bonifica distingua un tariffario diverso tra chi gode del beneficio potenziale e quindi non utilizza l’acqua, da chi gode invece del beneficio di esercizio.

La regione Abruzzo regolamenti con i decreti attuativi, ciò che oggi è delegato a norme transitorie. 

Gli Abruzzesi sono stanchi di pagare ogni anno prezzi salati per un servizio che in molti casi è assente.




PISCINE LE NAIADI: ombre sulla gestione temporanea annunciata da Marsilio

La Regione vanta ancora un credito sulla società individuata da Areacom, per altro con modalità a dir poco ambigue. Il PD pretende chiarimenti in Commissione di Vigilanza

Pescara, 2 settembre 2023. Quanto si sta verificando sulle Piscine Le Naiadi – chiuse ormai dal 4 di agosto e da oggi senza gestore – ha una precisa responsabilità politica nella giunta di centrodestra che da 5 anni governa la Regione Abruzzo. In precedenza, hanno vanificato due project financing, rispettivamente di 10 e 5 milioni di euro, che avrebbero consentito di ammodernare la struttura – la cui vetustà, anche alla luce dell’incremento del costo di gas ed energia elettrica, dissuade chiunque dal presentare offerte per la gestione – rendendola economicamente sostenibile e trasformandola nuovamente in uno dei migliori impianti natatori d’Italia.

Come se non bastasse, il centrodestra regionale ha anche bocciato le richieste di gestione comunale che avrebbero permesso di intercettare i fondi del PNRR, perseguendo nella ricerca di soluzioni inadeguate e poco concrete, senza nemmeno rapportarsi con il Comune di Pescara, che martedì scorso, in pieno Consiglio, rilanciava nuovamente l’idea della gestione comunale, sebbene la Regione Abruzzo, nel frattempo, avesse già optato per altre ipotesi di affidamento diretto.

Occorre altresì rimarcare il colpevole ritardo (se di semplice errore si tratta) con cui è stato pubblicato il bando per l’affidamento ventennale della struttura, rendendolo per altro scarsamente attrattivo dal punto di vista economico, come confermano le zero offerte pervenute, malgrado l’interesse iniziale di alcuni soggetti che hanno visitato l’impianto sportivo. Lo scorso 16 gennaio i dipendenti delle Naiadi, affiancati dalla CGIL e accompagnati dai consiglieri Blasioli e Paolucci, si radunarono sotto il Palazzo del Consiglio regionale proprio per sollecitare l’indizione del bando, in vista della scadenza dell’affidamento alla società Pretuziana fissata per il 31 agosto 2023. Ricordiamo in questo frangente come la società in questione vanti un credito nei confronti della Regione Abruzzo per alcuni lavori eseguiti sulla struttura. Il debito ad oggi non è stato ancora risanato dalla Regione, determinando per la Pretuziana l’impossibilità di corrispondere dal mese di aprile gli stipendi a dipendenti e collaboratori e di sostenere il costo di gas ed energia elettrica, portando dunque a termine la gestione.

Nei giorni scorsi abbiamo letto di un Presidente impegnato nella ricerca di alternative, ma la soluzione prospettata, ovvero l’affidamento delle piscine al Club Aquatico Pescara SSD, lascia davvero sgomenti per le modalità con cui è avvenuto e ci costringe a ricostruire in questa sede una vicenda davvero poco chiara, di cui chiederemo conto nella commissione di vigilanza, ma che fin da ora vogliamo riferire alla cittadinanza.

Prima di rivolgere i nostri quesiti al Presidente Marsilio, è bene sintetizzare la genesi della procedura di affidamento diretto.

Nella determinazione n. 285 del 30/8/2023 di Areacom (ex Aric) si legge che si è reso necessario procedere con affidamento diretto per la gestione dell’impianto in pendenza della scadenza delle domande per la gestione ventennale, dal 1° settembre 2023 al 31 dicembre 2023. Il bando per l’affidamento ventennale scadeva il 31 luglio alle ore 12.00, ma il 27 luglio, con determinazione n. 228, Areacom ha deciso (4 giorni prima della scadenza) di prorogare i termini senza tuttavia specificare nel provvedimento una richiesta in tal senso da parte di un soggetto privato. Sulla pagina della gara, tra l’altro, il differimento dei termini è stato inserito solo il 1° agosto, quindi successivamente alla scadenza del termine originario. Nello stabilire la nuova data di scadenza, ben sapendo che il 31 agosto sarebbe formalmente terminata la gestione della società Pretuziana, Areacom ha deciso di prolungare i termini al 18 settembre, condannando di fatto l’impianto alla chiusura certa dal 1° settembre, poi avvenuta anticipatamente per volontà della Pretuziana.

Sempre nella determinazione n. 285 scopriamo come Areacom abbia deciso di interpellare il Club Aquatico Pescara SSD per una gestione di 4 mesi a seguito della richiesta del Club di differire i termini per la gestione del bando, a detta dell’ente “sintomatica di un concreto interesse alla partecipazione alla gara europea”. Questa circostanza avrebbe dunque indotto l’Areacom a chiedere una richiesta di offerta al soggetto privato, che avrebbe poi risposto il 29 agosto 2023. Occorre però sottolineare come la richiesta di differimento in questione sarebbe stata inviata con pec dalla SSD Club Acquatico Pescara lo scorso 31 luglio 2023, e acquisita al protocollo il 1° agosto 2023, quindi successivamente al provvedimento di differimento da parte di Areacom (datato 27 luglio). In sostanza, la SSD avrebbe chiesto quindi il differimento di termini già posticipati dalla stazione appaltante.

Insomma, la procedura fa acqua da tutte le parti:

1)           Come è stato possibile affidare in maniera diretta Le Naiadi senza che ci fosse un mandato della Regione? Con la Delibera di Giunta Regionale n. 256 del 5 maggio 2023, l’Aeracom (ex Aric) ha ricevuto uno specifico indirizzo a svolgere la gara ventennale, ma nell’allegato Atto di indirizzo il Servizio Politiche turistiche e sportive non ha mai autorizzato l’agenzia per la committenza ad affidare in maniera diretta una struttura di proprietà della Regione. In mancanza di questo indirizzo l’Areacom non ha alcuna facoltà di effettuare l’affidamento, e i precedenti storici di gare ponte per la gestione, fatte dal Servizio regionale, lo confermano;

2)           Come è stato possibile affidare la gestione di 4 mesi ad un soggetto privato senza alcuna gara? L’Areacom ha infatti affidato la gestione dell’impianto dialogando esclusivamente con il Club Aquatico Pescara SSD, nonostante anche altri soggetti avessero manifestato interesse interloquendo direttamente con la Regione proprietaria;

3)           Come è stato possibile individuare il Club Aquatico Pescara SSD solo sulla base di un presunto interesse alla gestione ventennale, derivante da una richiesta di proroga dei termini del bando? E questa circostanza, semmai fosse vera, non determina una turbativa della gara?

4)           Come si può giustificare una richiesta di differimento dei termini come concreto interesse alla partecipazione alla gara, specie se questa richiesta (pervenuta con una pec inviata il 31 luglio) è successiva alla proroga stabilita con determina del 27 luglio 2023?

5)           C’è infine un’altra questione da dirimere. Ci risulta, ma attendiamo che il dirigente in Commissione si pronunci sul punto, che Club Aquatico sia stato ed è parte di un’ATI (con una partecipazione del 24%) che gestiva le piscine Le Naiadi di Pescara dall’anno 2019 sino a parte del 2021.

L’ATI in parola, composta da quattro società sportive, gestiva la società sportiva Naiadi 2020 mentre la rappresentanza legale della stessa era riservata alla Pinguino SSD ARL. Ad oggi, la società Club Aquatico, in virtù della partecipazione nella già menzionata ATI risulta coinvolta in diversi contenziosi e segnatamente:

– la società Colleluori s.r.l. ha eseguito lavori di manutenzione straordinaria sulle piscine del complesso natatorio Le Naiadi di proprietà della Regione Abruzzo, senza ricevere il corrispettivo delle fatture emesse a favore della società Naiadi 2020. La Colleluori srl a seguito del mancato pagamento ha promosso un giudizio, presso il Tribunale di Pescara ed iscritto al RGC n. 1716/2023, nel quale la Regione Abruzzo è stata chiamata in causa all’udienza del 26.03.2024, per un valore di oltre € 116.000,00;

– Ci sarebbe inoltre un altro procedimento pendente davanti il Tribunale di Pescara dove l’ATI in parola risulta opponente al decreto ingiuntivo effettuato dalla Regione Abruzzo a firma del dirigente del sevizio per un valore di oltre 122.000,00;

Alla luce di quanto rappresentato, si chiedono chiarimenti sulla determinazione n. 285 del 30 agosto 2023 che ha individuato CLUB Aquatico Pescara SSD affidataria dal Servizio Politiche turistiche e sportive per il prosieguo di competenza, cioè la stipula della convenzione.

Se fossero vere queste circostanze, come potrebbe la Regione Abruzzo affidare il complesso sportivo Le Naiadi ad una società che sarebbe in primis, debitrice nei confronti della Regione Abruzzo proprio in virtù di una precedente gestione (Ati – Naiadi 2020) del complesso natatorio e, in secundis, in evidente conflitto di interessi stanti i numerosi giudizi sopra richiamati?

Insomma, nella migliore delle ipotesi, ci troviamo di fronte a un pasticcio burocratico e amministrativo dall’esito ancora incerto, che si ripercuote come sempre sugli utenti e sui lavoratori, ancora in attesa delle spettanze dei mesi passati. Di fronte ad una gestione temporanea di 4 mesi, con quale fiducia cittadini sottoscriveranno gli abbonamenti, o le società sportive stipuleranno accordi per l’utilizzo dell’impianto? E ancora, sono stati calcolati i costi per la riattivazione dell’impianto? Su quali introiti conta il Club Acquatico Pescara SSD per la gestione quadrimestrale, considerati i costi dell’energia definiti insostenibili da tutti i precedenti gestori, che, a differenza dell’attuale, non erano soli? Non vorremmo dare credito alle ricostruzioni di chi da tempo insinua che il bando sia stato strutturato proprio per andare deserto e poter quindi procedere con un affidamento diretto. Speriamo dunque di essere smentiti il prossimo 18 settembre, giorno di scadenza dei termini per la presentazione delle offerte, dalla presenza di soggetti interessati. Ciò che è certo è che un impianto sportivo così importante per l’area metropolitana e per l’intera Regione non merita di essere al centro di una vicenda amministrativa tanto ambigua e ingarbugliata.

I Consiglieri Regionali       

Antonio Blasioli

Silvio Paolucci

Gruppi consiliari PD       

Sclocco Sindaco, e Città Aperta del Comune di Pescara                           




DANNI DA PERONOSPORA, COSTI DI PRODUZIONE ELEVATI

Ma anche speculazione e contraffazione i mali da combattere per salvare redditi e occupazione anche nell’indotto

Vitivinicolo, Bocchino (Lega): molte aziende non vendemmieranno. Le istituzioni sono già intervenute con aiuti e bandi, ma bisogna fare di più per mitigare questo disastro

Vasto, 2 settembre 2023. Il 2023 sarà ricordato per una vendemmia che risentirà negativamente dei problemi legati ai danni ingenti causati dalla peronospora: un’annata tremenda che rappresenterà certamente un passaggio cruciale per il futuro del settore vitivinicolo, chiamato ad una necessaria capacità di reazione e di innovazione. In gran parte delle regioni viticole italiane, Abruzzo e Molise comprese, molte aziende non vendemmieranno. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino intervenendo all’incontro

Quale futuro per il vitivinicolo in Abruzzo e Molise? promosso da Terra Viva associazione Liberi Produttori Agricoli, CAA degli Agricoltori, FAI-CISL e Caamolagri Srl nella sala parrocchiale di San Lorenzo a Vasto. Un confronto schietto e partecipato al quale ha preso parte anche il Sottosegretario di Stato alle politiche agricole, alimentari e forestali Luigi D’Eramo.

A Luigi – dice la Bocchino – va il mio ringraziamento per la sua costante presenza nei nostri territori, per la capacità di ascoltare i bisogni e le esigenze del mondo agricolo e di farle proprie. Averlo al nostro fianco nelle battaglie che ci attendono è un tassello importante, anzi vitale per dare forza a tutto il movimento agricolo teatino e abruzzese.

Le difficoltà create dalla peronospora – ha, quindi, chiarito il consigliere regionale della Lega – si tradurranno inevitabilmente in maggiori costi e più impegno soprattutto nella viticoltura biologica che risulta la più colpita. I danni li quantificheremo nel 2024, ma saranno pesanti e avranno ripercussioni sull’economia del territorio, sui redditi delle famiglie impegnate nel settore, già compromessi per i prezzi bassi dalla scorsa annata, sull’occupazione e sull’indotto, a cominciare dal turismo enogastronomico, che anche nel nostro territorio hanno una certa importanza. Meno reddito, dunque, e meno occupazione.

Per questa ragione – ha aggiunto la Bocchino – la politica non può voltarsi dall’altra parte. Sia a livello europeo che a livello governativo e regionale ci sono stati e ci saranno interventi e impegni che hanno l’obiettivo di mitigare questo disastro. Sono molte le questioni da affrontare per continuare ad aiutare le imprese a contrastare il più grande problema di oggi che è l’aumento dei costi di produzione, in parte dovuto a dinamiche reali di mercato complicate dalla guerra tra Russia e Ucraina, in parte anche a speculazione e contraffazione, fenomeni contro cui non tanto l’Italia, ma soprattutto l’Europa, deve muoversi con una strategia unitaria.

Proprio in merito agli interventi portati avanti, l’esponente del Carroccio ha spiegato come con il DL Asset il governo ha dato una prima piccola risposta al settore viticolo, uva da vino e uva da tavola, colpito dalla peronospora. Il milione di euro stanziato andrà esclusivamente ad Ismea per supportare le imprese agricole danneggiate con un contributo in conto interessi a fronte di finanziamenti bancari fino a sessanta mesi. Lo stanziamento è largamente insufficiente per affrontare da Nord a Sud Italia il problema che, stando all’instabilità climatica e alla rilevanza del comparto a livello mondiale, è già emergenza. Per questa ragione si pensa alla necessità di un rifinanziamento importante del Fondo di solidarietà nazionale, utile a mettere in sicurezza il reddito delle imprese viticole.

Inoltre – ha aggiunto la Bocchino dinanzi ad una platea molto interessata – la Regione Abruzzo, di cui mi onoro di far parte, ha tenuto aperto, fino al 31 agosto, un Bando per sostenere gli investimenti nelle aziende agricole con l’obiettivo di aumentarne l’efficienza produttiva e quindi la propria redditività. In ultimo bisogna dire che il Consiglio regionale ha deliberato il finanziamento di 3 milioni di euro quale quota regionale per il Programma di Sviluppo Rurale (Psr), 2,5 milioni di euro come contributo per l’accesso al credito e la riduzione dei tassi di interesse sui prestiti a breve termine alle imprese agricole, atteso dalle aziende agricole che hanno avuto danni derivanti dal maltempo (peronospora ed altro), 750mila euro per il sostegno in favore degli apicoltori, 767mila euro a favore delle imprese di pesca per la copertura del bando regionale Ucraina per il rincaro dei prezzi, 250mila euro per aumentare il plafond per i ristori per i danni da fauna selvatica alle colture e 50mila euro per i distretti agroalimentari di qualità.




LETTERATURA E COSCIENZA ECOLOGICA

Scrivere per i cittadini di domani. Lo scrittore abruzzese Beniamino Cardines: autore dell’anno 2023

Sulmona, 2 settembre 2023. Domenica 3 settembre alle 18:30 presso il Cortile del Palazzo SS.Annunziata, nell’ambito del programma We&co promosso dal Comune di Sulmona, sarà ospite lo scrittore e giornalista abruzzese Beniamino Cardines recentemente vincitore come “Autore dell’Anno 2023 LFA Publisher” con il suo ultimo libro “Le avventure di Plastica 3/Cose dell’amore” che conclude la fortunata e pluripremiata trilogia delle “eco-avventure” di cui è protagonista una ragazzina di nome Plastica e plastica davvero. Modera l’incontro Lorenzo Marsicola, poeta e promotore culturale.

Ricordiamo che Beniamino Cardines con Le avventure di Plastica 1/L’inizio delle cose ha vinto il Premio Letterario Nazionale Luigi D’Amico 2019 per la Letteratura Ragazzi, presidente della giuria Giovanni D’Alessandro, e la menzione d’onore alle Residenze Gregoriane 2019. A cui hanno fatto seguito Le avventure di Plastica 2/Cose molto pericolose e Le avventure di Plastica 3/Cose dell’amore. Inoltre, lo scorso giugno è stato proclamato Scrittore ecologico d’eccellenza nazionale Premio Alter News Press 2023, FIGEC (Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione).

Lorenzo Marsicola, promotore: “Un dialogo confronto con uno tra i più premiati e stimati autori abruzzesi contemporanei. Cercando le ragioni di una scrittura non solo letteratura ma soprattutto coscienza sociale, formativa, esperienziale. Si ri-parte sempre dalle nextgen per poi incontrare gli adulti, la cittadinanza, su temi importanti affrontati, come in questo caso, con la leggerezza e lo sguardo dell’adolescenza.”

Beniamino Cardines, scrittore: “Scrivo per i cittadini di domani. Mi servo dei libri per provare a dire qualcosa, anche divertendo. Con Le avventure di Plastica 1/2/3 sono accadute molte cose che non avrei mai immaginato. Sì, questa ragazzina dall’insolito nome, Plastica, un po’ mi ha cambiato la vita. La mia letteratura è presa di coscienza, scrivo per i ragazzi e per gli adulti con la stessa passione e lo stesso entusiasmo. Ognuno di noi può fare qualcosa per promuovere valori, dialogo e costruire una società migliore. Tutto parte da ogni singolo cittadino. Credo nel potere delle parole e della letteratura, si possono mettere in evidenza questioni e problematiche altrimenti difficili da affrontare. Infine, esprimo gratitudine a tutti i lettori e a tutte le lettrici che sono il cuore pulsante della letteratura. Infine, è un grandissimo onore ricevere un premio così prestigiosi che incoraggiano tutta la nuova letteratura abruzzese.”

Lello Lucignano, editore LFA Publisher: “La trilogia di Plastica in pochi anni ha conquistato il cuore dei giovani lettori, appassionando anche il pubblico degli adulti. Abbiamo deciso di premiare Beniamino Cardines  ‘Autore dell’anno 2022-23’. ‘Plastica’ è uno dei progetti più belli e importanti che abbiamo sviluppato in questi ultimi anni, ne siamo entusiasti. Ha un messaggio fortissimo, è una presa di coscienza generazionale. Abbiamo capito da subito che davanti a noi c’era un talento letterario fuori schema e ci siamo trovati tutti d’accordo a voler investire sul manoscritto che avevamo letto e che era piaciuto a tutto il gruppo di lavoro della Casa Editrice.”