UN FIUME DI SOLIDARIETÀ

Oltre 2000 persone al corteo degli animalisti italiani in memoria di amarena. Walter Caporale provoca il sindaco assente e chiede una statua in ricordo di mamma orsa.

San Benedetto dei Marsi, 11 settembre 2023. Oggi, le vie del pittoresco borgo di San Benedetto dei Marsi (L’Aquila), sono state pervase da un’ondata di emozioni e determinazione, quando oltre 2000 persone hanno partecipato a un imponente corteo organizzato dall’Associazione Nazionale Animalisti Italiani e dal Partito Animalista Europeo, in memoria dell’orsa Amarena, tragicamente uccisa il 31 agosto scorso da un colpo di fucile.

Mamma orsa lascia soli due cuccioli.

L’evento ha riunito persone provenienti da diverse parti d’Italia per esprimere la loro profonda indignazione e chiedere giustizia per la perdita di questa straordinaria creatura, ma anche maggiore tutela di ogni specie appartenente alla fauna selvatica.

Gli Animalisti Italiani Onlus hanno sventolato le bandiere animaliste con nastro nero, in segno di profondo cordoglio ed esposto cartelli in segno di protesta. Al termine del corteo alcuni attivisti guidati dal Presidente Walter Caporale hanno acceso dei fumogeni di colore rosso, come il sangue versato degli animali innocenti.

Dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani: “L’uccisione dell’orsa Amarena è un atto di bracconaggio che ha scioccato non solo la comunità locale ma anche l’intero Paese. Tuttavia, questa tragedia è anche il risultato di un’azione sistematica di disinformazione che coinvolge la convivenza tra l’uomo e i grandi carnivori. In questo momento cruciale, è fondamentale che la società si unisca per chiedere pene più severe per coloro che commettono crimini contro gli animali”.

E prosegue: “Ma non è sufficiente punire i colpevoli; dobbiamo anche affrontare le responsabilità di coloro che, all’interno di vari settori, contribuiscono ad alimentare sentimenti di paura e promuovono l’uso del fucile come unica soluzione. Questa preoccupante tendenza è ancora evidente in Trentino, dove il presidente Fugatti ha irresponsabilmente decretato la condanna a morte dell’orsa F36, già radiocollarata. In risposta, Animalisti Italiani Onlus presenterà un ricorso legale per fermare questa illogica decisione”.

Oggi, accanto agli Animalisti Italiani Onlus e al Partito Animalista Europeo, vari esponenti del mondo politico: da Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale del Partito Rifondazione Comunista al Movimento 5 Stelle con il Consigliere Regionale Giorgio Fedele e la Consigliera Regionale Barbara Stella a Maurizio Leonardi Lombardi, Responsabile Nazionale Tutela e Benessere degli Animali del partito Rinascimento di Vittorio Sgarbi. Stride il silenzio di chi governa l’Abruzzo: paura forse di inimicarsi i voti dei cacciatori?

Grande assente: Antonio Cerasani, il Sindaco di San Benedetto dei Marsi a cui Animalisti Italiani si rivolge chiedendo un segno di civiltà per l’orsa.

“L’anno prossimo vogliamo tornare qui per inaugurare una statua in memoria di Amarena” – concludono gli Animalisti. – Mentre ricordiamo Amarena come simbolo dell’importanza della biodiversità, manifestiamo anche per ribadire l’urgente necessità di proteggere il nostro straordinario patrimonio naturale. Dobbiamo impegnarci a promuovere una convivenza pacifica tra l’uomo e la fauna selvatica, adottando politiche che preservino l’equilibrio ecologico e sensibilizzino la società sulla bellezza e l’importanza della natura.

Alcuni allevatori arrivati da tutto il territorio, hanno disturbato con petardi lo svolgimento della manifestazione. Gli Animalisti sono stati scortati dalla polizia al termine dell’evento.

In questa giornata di unità e solidarietà, ci uniamo per onorare la memoria di Amarena e per combattere insieme per un futuro in cui l’amore e il rispetto per gli animali guidino le nostre azioni.




TEX, LA CAVALCATA DEL DESTINO

Un gioiello fumettistico intriso da realtà storica e patos

di Romano Pesavento

Un albo spettacolare, il n. 755 di Tex, “La cavalcata del destino”, epico già nel titolo, sceneggiato da Mauro Boselli, nome storico della Bonelli Editore, e con disegni e copertina del leggendario Claudio Villa, in edicola dal 7 di settembre. I nostri hanno prodotto un piccolo gioiello: atmosfere suggestive, paesaggi superbamente illustrati, disegni precisi, curati, ma, soprattutto, tratti somatici oltremodo espressivi, nella resa delle intense emozioni dei personaggi.

I dialoghi e la vicenda appassionanti e “densi” sono veramente degni delle più coinvolgenti storie western e non solo in ambito fumettistico. Non mancano i riferimenti a vicende storiche realmente accadute, come la guerra batteriologica, vile espediente cui ricorsero i soldati inglesi per sterminare le tribù indiane, e al traumatico passato del nostro eroe Tex.

Particolarmente efficace l’incontro tra il commissario agli affari indiani, nativo americano, Ely Parker, personaggio realmente esistito, e i pards all’interno di un avveniristico, per l’epoca, treno, che suscita nel vecchio gufo “sentimenti” contrastanti: fascinazione per la comodità e un’invincibile diffidenza per la tecnologia moderna.

La colorazione, a cura di Matteo Vattani, impreziosisce le immagini, esaltandone la potenza espressiva in modo calibrato, senza scadere mai nel “circense”, come purtroppo può succedere quando si passa dal tradizionale bianco / nero al colore.

La copertina di Villa con un Tex lanciato al galoppo sotto lo sguardo malinconico di Lilyth promette ancora una volta il trionfo del bene sulla corruzione e la malvagità umana.

La Nemesi, nel finale, sul filo del soprannaturale, placa il desiderio di giustizia che la struttura narrativa ha saputo sapientemente alimentare, striscia dopo striscia, nei lettori. Il malvagio verrà pagato con la sua stessa moneta perché il Karma nel mondo texiano è beffardo e tutt’altro che pigro.




IL MIO PELLEGRINAGGIO IN AFRICA per otto progetti di carità

L’appello a 14 vip per una Social Marathon

di Leandro Bracco

Africa, 10 settembre 2023. Mi chiamo Leandro Bracco, ho 46 anni e tramite questo appello mi permetto di bussare alla vostra porta.

Lo scorso 25 marzo ho dato avvio, in Africa, a un pellegrinaggio di carità nel nome di Maria che s’intitola AlimentiAMO la SPERANZA e che in nove mesi – e dunque sino al giorno di Natale – mi porterà ad attraversare in solitaria a piedi sette Paesi: Tanzania, Malawi, Zambia, Zimbabwe, Sudafrica, Eswatini e Mozambico. Mentre sto scrivendo mi trovo nella quarta nazione del cammino che è lo Zimbabwe, Paese il cui confine ho varcato poco meno di un mese fa.

Finora le mie gambe e soprattutto i miei piedi hanno macinato quasi 3000 chilometri (23 in media al giorno) rispetto ai 5300 complessivi e dunque mi trovo oltre metà percorso.

Perché sto facendo tutto questo? La mia vita è radicalmente cambiata a febbraio 2019, quando la morte atroce e terrificante di mio padre ha fatto imboccare alla mia esistenza una strada che sino a qualche anno prima della dipartita del mio papà consideravo impensabile, ma soprattutto non compatibile con la mia persona. Questa strada ha un nome ben specifico: Africa.

Dopo un’organizzazione durata due anni e mezzo, sabato 25 marzo scorso è iniziata questa avventura straordinaria che credo a livello italiano e non solo possa essere considerata un unicum. Da oltre cinque mesi mi sono immerso nella vita africana, in quanto sono fermamente convinto che la migliore forma di educazione risieda nell’esempio che ogni uomo e ogni donna forniscono alla società in virtù delle scelte che ognuno di noi compie, sia nella propria vita privata che in quella lavorativa.

Io, nel mio essere una persona che va orgogliosa della sua semplicità, giorno dopo giorno mi sto rendendo sempre più conto che impegnarsi a più non posso per tentare di aiutare il prossimo sia una delle cose che alla vita dà più pienezza.

In cosa consiste il pellegrinaggio che sto portando avanti? Da un lato smuovere e scuotere le coscienze, perché se io, che sono un uomo come tanti, riesce a portare a compimento un’impresa del genere, allora significa che, se tutte le persone di buona volontà unissero le proprie forze, le possibilità di avere un mondo molto meno ingiusto sarebbero elevate. Dall’altro lato, questo cammino in terra d’Africa si prefigge il fine di raccogliere 340.000 euro allo scopo di dare concretezza a otto progetti di carità (due in Tanzania e uno ciascuno negli altri sei Paesi) i cui beneficiari saranno quattro categorie di persone fragili: bambini orfani e abbandonati, donne vittime di violenza, disabili ed ex detenuti.

Questi progetti, che ora vado a illustrare, sono stati tutti redatti da Ordini religiosi con i quali durante il 2022 ho stipulato accordi. Eccoli:

Tanzania 1: trivellazione di un pozzo presso la missione/parrocchia di Ilembula gestita dal sacerdote bresciano Tarcisio Moreschi, classe 1947, nominato a dicembre 2020 da Sergio Mattarella Commendatore della Repubblica per l’impegno che da quasi mezzo secolo porta avanti in Africa. Costo 13.000 euro.

Tanzania 2: acquisto di diverse apparecchiature mediche per dare vita a un’unità di emergenza presso l’ospedale di Ikonda gestito dai religiosi di Missioni Consolata. Costo 49.500 euro.

Malawi: acquisto di un camion da donare alla Onlus “Con Anna per il Malawi”. Anna Tommasi è una suora veronese che da un ventennio vive e lavora in terra malawiana. Il suo impegno è totalmente dedicato agli ex detenuti affinché queste persone, dopo aver sbagliato e scontato la giusta pena, possano avere in società una seconda opportunità. Costo 104.000 euro.

Zambia: contributo alle suore di San Giovanni Battista per la costruzione di un centro che ospiterà bambini abbandonati, orfani, con disabilità e ragazze vittime di violenza. Costo 40.000 euro.

Zimbabwe: edificazione di una cucina in muratura e acquisto di una cisterna affinché l’acqua piovana non vada dispersa. Questi due progetti sono stati messi nero su bianco dalle Maestre Pie dell’Addolorata e il desiderio è che prendano vita in una struttura già esistente che accoglie bimbi orfani e abbandonati. Costo 3.700 euro e 14.100 euro.

Sudafrica: acquisto di vestiario, medicine e cibo per un anno a beneficio di bambini senza genitori che si trovano presso la struttura di Kakamas gestita dalle suore Figlie di San Francesco di Sales. Costo 33.000 euro.

Eswatini: installazione di un impianto fotovoltaico e acquisto di cibo per un anno per i bambini orfani ospitati presso la struttura di Mbabane gestita dalle suore Mantellate Serve di Maria. Costo: 40.000 euro.

Mozambico: contributo per la realizzazione di una fattoria didattica a Maputo (progetto redatto dai frati Cappuccini). In questo edificio troveranno riparo e calore familiare bambini disagiati e ragazzi di strada. Costo: 40.000 euro.

Nel riflettere su come impostare questo articolo/appello, mi sono detto che la soluzione migliore potesse essere quella di suddividere la società nei settori che più la rappresentano. Fatto questo, individuare poi quelle persone che da diverso tempo stanno dando lustro alla nostra meravigliosa Italia nei settori appunto individuati: cattolicesimo, cinema, cultura, influencer, musica, sport e teatro/televisione. Un uomo e una donna per ciascuno di essi per un totale quindi di 14 persone. Quattordici persone che in molti anni di attività, ognuno ovviamente in base ai propri talenti, hanno dato testimonianza di sensibilità verso il prossimo, solidarietà, amore per i sentimenti più autentici e cristallini che dovrebbero animare ogni società, passione per lo studio e per la vita in sé:

CATTOLICESIMO: suor Giuliana Galli e don Marco Pozza

CINEMA: Margherita Buy e Sergio Castellitto

CULTURA: Ilaria Capua e Stefano Massini

INFLUENCER: Nadia Lauricella e Alessandro D’Avenia

MUSICA: Fiorella Mannoia e Max Pezzali

SPORT: Paola Egonu e Andrea Ranocchia

TEATRO e TELEVISIONE: Lorena Cesarini e Flavio Insinna

Vi chiedo, insieme a me, di dare vita a una sorta di squadra social. Una squadra social che possa dare concretezza a una Social Marathon. Una Social Marathon che possa far germogliare quei frutti necessari affinché gli otto progetti di carità che poc’anzi ho illustrato diventino realtà.

Io per me non voglio neanche un euro, neppure recuperare il denaro che ho speso affinché AlimentiAMO la SPERANZA potesse realizzarsi. Abbiamo davanti a noi tre mesi e mezzo di tempo. Per favore, facciamo in modo che il prossimo Natale questi otto progetti di carità possano prendere avvio. Io, nel mio piccolo, ho messo e sto mettendo a repentaglio la cosa che di più preziosa ho: la salute e, di conseguenza, la vita. Di più non posso fare. Vi chiedo di aiutarmi tramite i vostri canali social. Per dare dimostrazione, tutti insieme, che nella vita nulla è impossibile. Che se in una cosa ci si crede e se per essa ci si impegna con tenacia, costanza e determinazione, allora ce la si può fare.

AlimentiAMO la SPERANZA. Alimentiamola tutti insieme. Per un mondo meno ingiusto, meno indifferente, più attento verso chi soffre. Affinché la speranza di una vita migliore possa baciare quante più persone possibili.

Il mio pellegrinaggio in Africa per otto progetti di carità: l’appello a 14 vip per una Social Marathon – Il Fatto Quotidiano




ITALIA FORTE SE CREDE nel futuro dei suoi giovani

… riavvicinandoli alla politica

Gaeta,  10 settembre 2023. “I giovani di Forza Italia che ho visto in questi giorni sono sani, credono nei valori propri della nostra storia e, di conseguenza, credono nel futuro del Paese. Ecco, penso che la classe politica attuale debba combattere con tutte le forze l’antipolitica, un tumore del nostro sistema democratico, e credere sempre più nelle Istituzioni”. Lo ha detto il presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera, Nazario Pagano, intervenendo alla festa nazionale di Forza Italia Giovani ‘Azzurra Libertà, Ritorno ad Everest’ in corso a Gaeta.

“Se governiamo l’Italia vuol dire che pensiamo al futuro dei nostri giovani e dobbiamo approfittare di occasioni come questa per riavvicinarli alla politica, per dimostrare fattivamente che la politica non è negativa, per spronarli ad amare l’Italia e le proprie Istituzioni, i propri simboli. Così generiamo l’idea di un Paese forte, che crede nel proprio futuro” ha concluso Pagano.




RED CARPET per i due influencer abruzzesi

Chiara Verzella e Alessio Dandi alla Mostra del Cinema di Venezia

Venezia, 10 settembre 2023. Ci sono anche due abruzzesi sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia. A sfilare sul tappeto rosso più prestigioso d’Italia, sono stati i due influencer pescaresi, Chiara Verzella e Alessio Dandi.

Le due giovani star del web, che sono una coppia nella vita privata, sono stati invitati alla prima del film “Kobieta Z… (Woman Of)” di Małgorzata Szumowska e Michal Englert. Un palcoscenico prestigioso per entrambi i ragazzi: ”Attraversare quel red carpet, è stata un’emozione unica – commentano i due influencer che, insieme, vantano oltre 2,5mln di follower – ci siamo goduti ogni singolo momento. È stata un’esperienza fiabesca, catapultati in un mondo che abbiamo sempre visto in televisione e che, invece, è diventato realtà”.




IL GIRO DEL MONDO IN OTTANTA GIORNI. La commedia musicale

L’Anno Accademico volge al termine e come di consueto sale il sipario sul palco dei giovani allievi del Seven Arts Theatre Studio di Avezzano.

Avezzano, 10 settembre 2023. Quest’anno, un classico della letteratura diventa una commedia musicale originale, con l’obiettivo di unire la narrativa per ragazzi al mondo del Musical Theatre.

Con “Il giro del mondo in ottanta giorni” gli artisti in scena danno vita ad una corsa contro il tempo che  spinge i personaggi a riflettere su cosa possa accendere la scintilla della sfida, cosa possa alimentare l’orgoglio personale e le conseguenze che azioni istintive possono sviluppare. Quando si porta in scena uno spettacolo originale il primo elemento su cui focalizzare l’attenzione è la morale che si vuole lasciare al pubblico, a maggior ragione se la platea può essere riempita da bambini e ragazzi. Se anche gli attori, i ballerini e i cantanti sono giovanissimi, la responsabilità aumenta notevolmente.

Il romanzo di J. Verne diventa quindi un’occasione in più per leggere un buon libro in famiglia, che ha permesso ai giovani performer di avere una prima idea sui singoli personaggi, analizzati e modellati poi durante il corso dell’anno accademico. A prescindere dai risultati artistici, uno degli obiettivi che caratterizza lo stile formativo della nostra scuola è la costante ricerca della bellezza… e ci piace pensare che questa sia stata (in parte) raggiunta nel costante miglioramento che i giovani attori hanno dimostrato verso sé stessi, confrontando il proprio modo di essere con quello del proprio personaggio e cercando di prendere il “vero, il buono e il bello” da ambo le parti.

Ne “Il giro del mondo in ottanta giorni” i giovani allievi del Seven Arts si cimenteranno in performance di grande impatto scenico, con un cast di 24 allievi che colorerà e riempirà il palco del Castello Orsini: il pubblico verrà guidato in un viaggio frenetico tra paesi, culture, musiche e danze popolari, con uno stile narrativo ed una regia che rispecchia le caratteristiche del vero Musical Theatre.

Lo spettacolo andrà in scena i prossimi 22 e 23 settembre alle ore 17:00 presso il Castello Orsini Colonna di Avezzano, per la Regia di Marco Verna e le coreografie di Maria Mazan e Marco Verna.

In scena i talenti di: Sara Bracone, Giulia Chicarella, Lorella Ciccarelli, Luigi De Amicis, Alice e Aurora Panunzi, Nicole Roselli, Jacopo Serchia, Miriam Taricone; Dalia e Mirko Carlizza, Sofia Carusi, Ilenia Costa, Giulia Gamarra, Melania D’Ambrosio, Marianna Di Felice, Giulia Maurizi, Libera Stornelli, Nicole Tirabassi, Simone Sardellitti, Gabriel Zanon; Greta Lolli, Chiara Iacoboni e Fiamma Iacutone.I biglietti sono acquistabili in prevendita:

– online al link https://www.diyticket.it/…/il-giro-del-mondo-in-80-giorni;

– Whatsapp al n. 060406;

– Botteghino:

dal 11 al 18 Settembre

Seven Arts Theatre Studio (via XX Settembre 426/D orario 10-13; 15-19);

dal 19 al 23 Settembre

Castello Orsini Colonna (orario 10-13; 15-19).

LA FAMIGLIA ADDAMS. La Musical Comedy di Broadway!

Cosa succede se “il cattivo” diventa buono e il “buono” diventa cattivo? Che cosa è normale e cosa non lo è?

Quanto l’apparenza condiziona il nostro giudizio? Questi i temi del nuovo Musical firmato Seven Arts  theatre Studio, portato in scena dalla classe Teen del corso Musical Theatre a chiusura dell’Anno Accademico 22/23.

Questo travolgente gruppo di giovani talenti si è interrogato spesso su queste tematiche e proporrà delle risposte “spettacolari” i prossimi 22 e 23 Settembre alle ore 21 presso il Castello Orsini colonna di Avezzano.

La fama del soggetto non necessita di presentazione alcuna e dopo il tormentone “Wednesday” proposto da Netflix, la scuola porta ad Avezzano un Musical che ha avuto grande successo in tutto il mondo, con i diritti concessi da Music Theatre International Europe. La versione firmata da Marco Verna è la stessa di Broadway, con tanto di Tip Tap e numeri musicali, tutti rigorosamente dal vivo.

Il pubblico rivivrà le atmosfere cupe di casa Addams in un vortice di battute, brani, coreografie e movimenti scenici che rendono la performance tecnicamente molto complessa, un ingranaggio che deve funzionare alla perfezione, come il vero Musical richiede.

Le coreografie originali sono riproposte dallo stesso Marco Verna, le musiche sono di Andrew Lippa, Il libretto e le liriche di Rick Elice e Marshall Brickman, le scene sono state realizzate da Claudio Salvini e Simone Minighini, i costumi da Seven Arts Theatre Studio, trucco e parrucco è di SGI-Formazione.

In scena i talenti di: Simone Marchionni, Sara De Foglio, Gaia Lusi, Emanuele Bracone, Davide Di Marco, Greta Galdi, Oreste D’Elia, Giulia Falcone, Fiamma Parente, Vincenzo Ferrante, Asia taglieri, Camilla di Bartolomeo, Marilena Giancursio, Giulia Maceroni, Violette Borderon, Chiara Catini, Camilla D’Alfonso, Maya Kawssarani, Francesco Giuseppe Dell’Olio.

La parte tecnica è a cura di Alfredo Diamanti, il disegno luci è di Dino Paoloni.

Un grazie particolare ad Aurora Raglione per aver contribuito attivamente alla produzione di scene e costumi e a Gaia Lusi per la realizzazione grafica del logo originale.

I biglietti sono acquistabili in prevendita:

– online al link https://www.diyticket.it/…/Arte/12962/la-famiglia-addams

– Whatsapp al n. 060406;

– Botteghino:

dal 11 al 18 Settembre

Seven Arts Theatre Studio (via XX Settembre 426/D orario 10-13; 15-19);

dal 19 al 23 Settembre

Castello Orsini Colonna (orario 10-13; 15-19)




ALTRO CHE PATTO DI STABILITÀ

È cambiato il mondo

di Guido Puccio

Politicainsieme.com, 10 settembre 2023. È fulminante la conclusione dell’appello che Mario Draghi ha lanciato nel suo articolo della scorsa settimana sull’Economist: “le strategie che hanno qualificato in passato la prosperità dell’Europa-fare affidamento sull’America per la sicurezza, sulla Cina per le esportazioni e sulla Russia per l’energia-sono diventate insufficienti, incerte o inaccettabili”.

In tre righe il nostro ex Primo Ministro e già presidente della BCE, ha tracciato lo scenario nel quale l’Unione europea e i suoi più importanti membri sono chiamati a decidere il loro futuro. Ed ha indicato una strada: solo una unione più forte in Europa potrà consentire sicurezza e prosperità.

L’appello non ha avuto in Italia la risonanza che meritava, inchiodati come siamo nelle cronache sia dei giornaloni che di quelli di parte, tra criminalità giovanile, femminicidi, periferie degradate, bonus, nepotismi allo sbaraglio, generali che filosofeggiano, oltre alle attese per gli inevitabili tagli annunciati alla spesa pubblica. Tutte qui le analisi politiche.

Eppure, c’è una proposta dirompente nell’articolo di Draghi: il patto di stabilità che per oltre vent’anni ha condizionato i bilanci dei Paesi europei, già sospeso per la pandemia ed oggi oggetto di discussioni, non solo non è da rivedere ma addirittura è da abolire definitivamente. È patetico assistere al governo italiano che vuole margini più permissivi, a quello di Francia che vuole accordarsi con noi e Spagna contro la Germania e quest’ultima che vuole invece un patto di stabilità più rigoroso.

Ben altro occorre: rivedere i trattati dice Draghi e avviare più concretamente l’unione fiscale, senza la quale l’unione monetaria è incompiuta. Ma ciò implica avanzamenti sia pure graduali sul piano di una fiscalità comune, ovvero per tributi comuni e impieghi per investimenti condivisi. La proposta nasce dalla constatazione che i veri problemi che devono essere affrontati dai governi europei non sono più quelli specifici di un Paese ma sono comuni e di rilevanza epocale.

Si pensi alle migrazioni, ormai stimabili in milioni di persone al ritmo che hanno assunto le provenienze da Africa e Medio Oriente.

Si pensi al clima che cambia e alle esigenze della digitalizzazione che cambia il modo di lavorare.

Si pensi alle crisi economiche, non più congiunturali ma conseguenti alla fine dell’energia a basso costo, al ridimensionamento del mercato cinese come grande importatore, all’inflazione che ha toccato tutti, alla Germania che non è più la locomotiva d’Europa.

Si pensi all’America che guarda sempre più al versante del Pacifico oppure alla guerra in Ucraina scatenata da Putin che vuole colpire al cuore L’Europa per estendere ancora il suo impero ai Paesi dell’est europeo.

Sono questi veri e propri cambiamenti epocali che richiedono risposte comuni: quelle di un singolo Paese saranno ormai insufficienti.

Viene da chiedersi che cosa ne pensano Salvini, i Fratelli d’Italia, i patrioti che non perdono occasione per rivendicare la sovranità nazionale. E che cosa ne pensa la Schlein, tutta presa sui diritti civili, sul salario minimo, sui tagli ai bilanci. Come se la situazione nella quale si fa politica fosse quella di vent’anni fa.

L’appello di Draghi è nello stesso tempo drammatico e ottimista, perché la strada dell’unione fiscale è stata aperta con l’iniziativa del PNRR. Si tratta solo di percorrerla fino in fondo.

Guido Puccio




EMERGENZA IDRICA PASCOLI

Asbuc Paganica- San Gregorio chiede aiuto economico a Parco Gran Sasso e comune de L’Aquila

L’Aquila, 10 settembre 2023. Un contributo economico per trasportare acqua nei pascoli montani, del Gran Sasso aquilano, e fare così fronte alla  grave emergenza rappresentata dalla crisi idrica che, complice un’estate particolarmente torrida, ha gravemente compromesso i punti di abbeveraggio tradizionalmente utilizzati dagli allevatori.

La richiesta è stata inoltrata dall’amministrazione separata degli usi civici (Asbuc), di Paganica e San Gregorio, in una lettera a firma del presidente Nando Galletti, inviata a Tommaso Navarra, presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e all’assessore del Comune dell’Aquila, Fabrizio Taranta.

I pascoli che stanno subendo la crisi idrica sono quelli dei lotti della Montagna di Paganica, come Faieto, Lago di Pietranzoni, Laghi di Fossa e Fossetta, Vela di Sant’Egidio. L’Asbuc sta già provvedendo con risorse proprie a garantire l’approvvigionamento idrico, trasportando sui pascoli circa 90 metri cubi di acqua.

Nella stessa lettera si chiede anche il parere e il nulla osta favorevole a lavori di manutenzione del lago di Pietranzoni, anch’esso preziosa fonte d’acqua per gli animali al pascolo.

Spiega nella lettera il presidente Galletti: “l’Asbuc che rappresento ha provveduto regolarmente ad assegnare i 350 ettari di superficie eleggibile a pascolo, di proprietà esclusiva dei naturali di Paganica-San Gregorio, ricadenti per intero sul territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per un totale pari a ben 1323,70 Unità di bestiame adulto (Uba), attualmente all’alpeggio”.

Tenuto conto “della crisi idrica che, complice un’estate particolarmente torrida, ha gravemente compromesso i punti di abbeveraggio, e delle più recenti normative in materia di benessere animale” si chiede pertanto, sia all’ente Parco, che al comune dell’Aquila, un aiuto economico finalizzato al trasporto per via emergenziale di un numero imprecisato di metri cubi di  acqua, visto anche che il periodo di monticazione durerà ancora per molto, ovvero sino al 30 ottobre 2023″.

Infine, si coglie l’occasione “per chiedere a tutti gli enti competenti di valutare l’ipotesi di autorizzare l’Asbuc ad eseguire regolari lavori di manutenzione del letto del lago di Pietranzoni e della Vela di Sant’Egidio attualmente diruta, “onde scongiurare future emergenze come quella attualmente in corso, lavori ovviamente compatibili con le normative vigenti in materia di tutela ambientale e di eco compatibilità”




PERMANE LA CHIUSURA del bosco Caracciolo

Il PD regionale e comunale illustra le proposte per la riapertura del polmone verde della città

Penne, 10 settembre 2023. È ormai risaputo quanto la presenza del verde nelle città sia cruciale per la qualità della vita. Proprio per questo, intercettando finanziamenti e fondi come il PNRR, numerosi comuni si stanno avviando alla realizzazione di aree boschive. Dal canto suo, la città di Penne ha la fortuna di poter già disporre di un patrimonio verde di grande rilevanza dal punto di vista naturalistico, ambientale e culturale. Trattasi del bosco Caracciolo, ahinoi chiuso in quanto bisognoso di manutenzione e messa in sicurezza. Analoga sorte tocca alla splendida lecceta di Colleromano nella parte più storica di Penne. Il Partito Democratico stamane intende lanciare una proposta alla politica (Regione e Comune di Penne) e alle associazioni affinché si instauri un dialogo costruttivo e si arrivi quanto prima alla riapertura del bosco Caracciolo, riservandosi di intervenire più in avanti anche su Colleromano.

Dopo le iniziative intraprese negli anni che vanno dal 2000 al 2016, tutto sembra essersi fermato e il Bosco Caracciolo è sparito dall’agenda politica di questa amministrazione. Ricordiamo infatti che con Decreto del Presidente della Regione Abruzzo, n. 20 del 15 febbraio 2016 (Bura n. 9 del 9 marzo 2016), la Regione ha riconosciuto il bosco Caracciolo e la Lecceta di Colleromano come monumenti naturali protetti ai sensi della L.R. 21 giugno 1996, n. 38. Con lo stesso provvedimento il Comune di Penne è stato incaricato di stabilire le modalità di gestione dei due parchi, e di promuovere la conoscenza e la valorizzazione degli stessi, avvalendosi anche delle competenze scientifiche della Riserva regionale “Lago di Penne”.

Dobbiamo tuttavia sottolineare come da quella data (2016), fatta eccezione per sporadiche manifestazioni, il bosco in questione sia rimasto chiuso e interdetto a turisti e cittadini, oltre che privo di qualsiasi manutenzione. 

Il bosco Caracciolo, sito in Lungo Vicolo Catena o dei Nobili, è il polmone verde del centro storico di Penne, un bosco di 2 ettari che, malgrado la sua estensione, rischia di passare inosservato se non si conosce a fondo il comune vestino. Vederlo chiuso, o aperto esclusivamente in occasione di iniziative meritorie, lascia davvero l’amaro in bocca.

Il giardino, progettato nella prima metà del ’700, si snoda su numerosi sentieri che nell’insieme formano un unico percorso. Un ambiente chiuso, quasi ascetico, che evoca un senso di pace e invita alla meditazione, dotato di piccole aree di sosta ornate da statue in terracotta, vasche, fontane, scalette, muretti, sedute e superfici a mosaico, in pietra o cotto. Sulla base di uno studio condotto in passato, può vantare la presenza di ben 41 specie arboree e arbustive, tra cui cedri, allori, siepi di bosso, tassi, palmizi, e ancora specie rare e curiose (Torreya, ars topiaria), viali alberati, un giardino tematico, piante monumentali, essenze tipiche del giardino all’italiana e dell’arte topiaria, e la presenza di uno dei più grandi coleotteri d’Europa:  il cervo volante.

A seguito di vari passaggi di proprietà, il parco ed il palazzo furono acquisiti dalla Comunità Montana Vestina (oggi Comunità Montana Montagna Pescarese) che, in collaborazione con la Cogecstre di Penne, nel 1998 promosse un progetto di recupero e valorizzazione, che rimase tuttavia inattuato a causa della mancanza di fondi.

Nel 2008, constatato l’avanzato stato di degrado del parco, la Sezione di Penne di Italia Nostra organizzò un convegno, supportato dalla presente ricerca e da un video realizzato dal Prof. Antonio D’Angelo, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica. La successiva proposta di recupero e valorizzazione del parco, formulata agli enti competenti, non ottenne però alcun risultato utile. Infine, come ricordato poc’anzi, nel 2016 il parco ha ottenuto il riconoscimento di monumento naturale protetto, a cui però non sono seguite le azioni previste dal suddetto decreto regionale.

Penne oltre che città d’arte ha tutte le carte in regole per diventare città verde, per questo occorre rendere fruibile il bosco Caracciolo e riaprire chiese e palazzi storici. Certo, siamo consapevoli che allo scopo urgono fondi. Non a caso abbiamo proposto una risoluzione in Consiglio regionale per promuovere lo stanziamento di risorse su più annualità. L’obiettivo primario deve essere intanto quello di garantire la messa in sicurezza del bosco sotto la supervisione della Riserva “Lago di Penne”, al fine di giungere quanto prima alla riapertura demandandone la gestione alle associazioni interessate. Lo step successivo prevede infine ulteriori fondi per la progettazione o l’aggiornamento di eventuali progetti esistenti, e ovviamente la realizzazione delle opere necessarie. Nel frattempo, la consigliera Angela Pizzi per il PD vestino presenterà anche una mozione in Consiglio comunale affinché si dia sostegno all’iniziativa regionale e venga istituito un tavolo comunale per ragionare sul futuro del bosco Caracciolo.

Stamane il Circolo del Partito Democratico di Penne e il Consigliere regionale Antonio Blasioli hanno invitato gli operatori dell’informazione proprio sul posto affinché, oltre ai cittadini di Penne, anche tutti gli abruzzesi possano prendere coscienza di questo perdurante disinteresse per un bene storico ambientale così particolare e di come sia necessario un sacrificio, spalmato su più anni, da parte della Regione Abruzzo, in attesa che possa aprirsi qualche ulteriore canale di finanziamento per imprimere un’accelerata a questo fondamentale progetto per il futuro della città.

Il Consigliere Regionale Pd Antonio Blasioli

Il Circolo del Partito Democratico di Penne




AZIONE CRESCE IN ABRUZZO

Il consigliere comunale di Chieti – Barbara Di Roberto passa in azione

Chieti, 10 settembre 2023. “Convinta adesione ad Azione di Carlo Calenda. Un partito che rispecchia appieno il mio modo di fare politica e i valori in cui credo. Azione è il luogo di mobilitazione deII’ltaIia che lavora, produce, studia e fatica. L’ltalia stanca degli scontri inconcludenti tra tifoserie e degli slogan privi di contenuti. Per questo la considero una scelta naturale e coerente con i miei ideali e valori” sono le parole della Consigliera Comunale di Chieti, Barbara Di Roberto.

“Chi mi conosce, e conosce la coerenza di pensiero e anche il cosiddetto coraggio delle azioni che da sempre mi contraddistinguono, poteva presagire che la mia permanenza nel Gruppo misto di Consiglio comunale sarebbe stata del tutto temporanea e, anzi, utile ad una approfondita e serena riflessione, anche personale, sul come e dove e soprattutto insieme a chi continuare nell’esperienza e nell’impegno politico attivo nel nostro territorio: ho sempre affermato, infatti, che la politica necessita di essere fatta non dai singoli, ma di essere e di doversi fare e farsi innanzitutto Comunità, che è gruppo e quindi squadra al servizio dei cittadini che si è chiamati a rappresentare” sottolinea Di Roberto

“L’adesione ad Azione della consigliera comunale di Chieti Barbara Di Roberto irrobustisce un partito che continua nel suo radicamento e nella sua crescita in Provincia di Chieti e in Abruzzo. Barbara Di Roberto è una persona di valore, donna capace e brava amministratrice e noi siamo orgogliosi che Iei abbia scelto di entrare in Azione. Una donna, consigliera del comune capoluogo, che viene a ingrossare le fila degli amministratori abruzzesi che già aderiscono al partito del merito e della buona amministrazione, qual è il partito di Carlo Calenda” sono le parole del Vicesegretario Regionale Giovanni Luciano.

“Continuerò nel mio Iavoro all’interno della maggioranza politica del Sindaco Ferrara” ci tiene a precisare il consigliere.

“Oltre all’ingresso di Barbara Di Roberto, salutiamo con piacere anche il recente ingresso di un giovane consigliere di Roccascalegna, Fiorenzo Zinni, di soli 21 anni a testimonianza della bontà della nostra offerta politica. Entro il mese di novembre prossimo Azione andrà a Congresso e gli ingressi di Barbara e Fiorenzo, che si aggiungono a quelli di molti altri, sono un buon viatico per un’ulteriore crescita di Azione” conclude Luciano.