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QUALE MITIGAZIONE?

La dichiarazione di Italia Nostra sul prossimo cantiere a Corso Umberto e a Piazza Sacro Cuore

Pescara, 14 settembre 2023. In questi giorni sta per partire il cantiere a Pescara su Corso Umberto e Piazza Sacro Cuore. È un intervento finanziato dal Ministero dell’interno- PNRR missione 5 componente 2- investimento 2.1. rigenerazione urbana.

 Queste le finalità:

“…. miglioramento della qualità del decoro urbano per il recupero e potenziamento degli spazi come luogo di incontro e di aggregazione, unitamente alla rigenerazione del verde pubblico preesistente finalizzato anche alla mitigazione dei cambiamenti climatici in corso

…con intervento pilota di adattamento ai cambiamenti climatici, per ridurre isola di calore”

….Uso di barriere alberate ombreggianti, inserimento di alberature per la forestazione periurbana, creazione di superfici permeabili e contestuale diminuzione del suolo pavimentato”

La depavimentazione, o de-sealing, consiste in un intervento volto a riportare alla luce suolo libero con inserimento di verde. È la ricetta più efficace per la mitigazione dell’isola di calore.

 Ma a Pescara per Corso Umberto I e Piazza Sacro Cuore si prevede, al contrario, una diminuzione delle aree libere al suolo. A Piazza Sacro Cuore si passerà da 600 m² a soli 100 m² circa di terreno libero; gli alberi saranno tutti eliminati (tranne la magnolia) e, con Corso Umberto, saranno solo una ventina in più le piante (nuove ma giovanissime) rispetto alle attuali (adulte): non certamente un contributo alla forestazione urbana.

Il progetto nella sua esecuzione così tradisce l’obiettivo dichiarato nelle premesse:

 – Si prevede una pavimentazione drenante in blocchetti prefabbricati: ma essa non arreca un significativo apporto ai fini della mitigazione climatica in quanto la latenza termica, cioè il rilascio del calore accumulato, rimane sempre la stessa del calcestruzzo.

-La diminuzione di porzioni di terreno libero (la superficie delle aiuole) porterà al contrario a un peggioramento dell’isola di calore.

-La sostituzione della pavimentazione scura con una chiara non compensa di certo, nel bilancio termico, la perdita di circa 500 mq di suolo libero, che offre i noti servizi ecosistemici dovuti alla evatraspirazione.

– Le piante giovani impiegheranno anni per fornire gli stessi benefici delle alberature adulte di Piazza Sacro Cuore, mentre i lecci potevano essere curati tramite endoterapia e cure culturali.

La pavimentazione drenante poi crea il problema di una adeguata ossigenazione del terreno sottostante: le radici degli alberi non hanno bisogno solo di acqua ma anche di ossigeno; la scelta di privare gli alberi delle naturali zone vitali (le aiuole in terra) potrebbe determinare un loro veloce deperimento e, comunque, uno sviluppo stentato.

Un progetto che, bilancio termico alla mano, peggiorerà quindi l’isola di calore.

Un progetto senza il coraggio di depavimentare, che punta semplicemente alla sostituzione del verde esistente, invece che affiancarlo e implementarlo. Sappiamo già che questa è una strada lunga e piene di perdite, come ci dimostrano le altrui esperienze e le stesse sostituzioni avvenute in varie parte della Città.

Resta solo da rimarcare che l’assetto del Corso e della Piazza in via di sostituzione è da ascrivere agli stessi promotori di oggi; tutto cambia, tranne la indifferenza a clima ed ambiente. Comincia quindi un progetto che tradisce le sue stesse premesse e aumenta la vulnerabilità cittadina al cambiamento climatico.

Nella tabella che segue il raffronto tra i principali parametri; seguono schemi ed immagini esplicativi.

Il Direttivo della Sezione” L. Gorgoni” Italia Nostra, Pescara.

Particolare piazza Sacro Cuore: tratteggiato blu zona cosiddetta “drenante” all’interno di tale zona gli alberi sono messi a dimora senza area di pertinenza di terreno libero.

Si noti che: la latenza termica della betonella di cls, per quanto di colore chiara, è comunque la stessa del cls, contrariamente il terreno libero, con presenza di vegetazione, ha una latenza termica (rilascio di calore) nettamente inferiore.

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