FEBAR 2.0 festival delle birre artigianali

Prima edizione fra degustazioni, prodotti locali, laboratori, musei e musica dal vivo

Torrevecchia Teatina, 23 settembre 2023. Da venerdì 29 a domenica 1° ottobre 2023, nel Palazzo Ducale Valignani di Torrevecchia Teatina, c’è la prima edizione di Febar 2.0, festival delle birre artigianali. Una manifestazione organizzata dal birrificio Birra Deb’s, in collaborazione con Slow Food Chieti e Unionbirrai sezione Abruzzo, con il patrocinio del Comune di Torrevecchia Teatina. Tre giorni dedicati non solo alla degustazione delle birre di quattro birrifici artigianali abruzzesi e dei prodotti locali tutelati da Slow Food, ma anche all’intrattenimento musicale dal vivo, alla cultura e ai segreti del mondo della birra, con i laboratori gratuiti dedicati. 

Protagonisti della rassegna sono quattro birrifici artigianali di alta qualità, che proporranno la propria gamma di birre ai visitatori: si tratta di Birra Almond ’22 di Loreto Aprutino, Birrificio Maiella di Pretoro, Birra Nabò di Canosa Sannita e Birra Deb’s di Caramanico Terme.

Ogni sera, a partire dalle ore 18, all’interno di Palazzo Ducale, sarà possibile scegliere fra le varie proposte dei birrifici presenti e dei numerosi stand gastronomici, che offriranno anche una scelta culinaria per vegetariani, oltre agli immancabili arrosticini, porchetta, pallotte, panini con hamburger o wurstel, stinco di maiale, dolci tipici locali. Ad animare le tre serate, la musica dal vivo dei Banda Larga, Lu Blues e Bicchierino. 

Ma è soprattutto l’appuntamento con i laboratori a distinguere Febar 2.0 dalle altre manifestazioni. Ogni sera, infatti, dalle ore 20 alle 21, sempre all’interno di Palazzo Ducale, sarà possibile seguire un laboratorio gratuito, della durata di un’ora, con un mastro birraio. Gli appuntamenti sono organizzati da Ivano Trugli, in collaborazione con Slow Food Chieti e Unionbirrai sezione Abruzzo. Ivano Trugli è sommelier e docente Assosommelier, degustatore Unionbirrai e recente giudice al World Gluten Free Beer Awards (concorso mondiale delle birre senza glutine) e al Best Bio Beer 2023.

«Sarà l’occasione – ha detto il sindaco di Torrevecchia Teatina, Francesco Seccia, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’evento – di conoscere non solo la bontà e la freschezza dei nostri prodotti abruzzesi, ma anche di far apprezzare ai tanti visitatori il fascino del Palazzo dei Baroni Valignani con i suoi due magnifici musei».

«Per la prima volta – ha aggiunto – c’è una manifestazione del genere a Torrevecchia. Si tratta di un evento importante, che mi auguro possa andare avanti il più possibile. I birrifici ospitati nel giardino di Palazzo Ducale sono di qualità, noti nella zona e possono aiutare anche a far conoscere il territorio. Speriamo che sia solo l’inizio di un progetto che possa arricchirsi negli anni».

«La scelta del luogo in cui organizzare il festival – ha spiegato Debora Franceschelli, titolare di Birra Deb’s e organizzatrice di Febar 2.0 – è caduta su Torrevecchia per la sua posizione strategica. La partecipazione e la degustazione sono libere; oltre alle varie offerte di birra e gastronomia, ci sarà una sezione dedicata al sigaro toscano».




NESSUNA PROROGA per i fondi destinati al nuovo canile

M5s: ”smascherata la farsa della giunta Masci, ora senza alternative il canile di via raiale rischia davvero la chiusura”. La rabbia di associazioni e volontari pronti alla mobilitazione per difendere gli ospiti della struttura

Pescara, 23 settembre 2023 – La vicenda del presunto nuovo canile da realizzare nel Comune di Spoltore si arricchisce di un nuovo capitolo che sembra chiudere definitivamente ogni possibilità, oltre ad aprire scenari preoccupanti per l’attuale struttura in Via Raiale a Pescara. A denunciarlo è il Movimento 5 Stelle che questa mattina, in conferenza stampa, ha illustrato la risposta all’interrogazione presentata nel mese di agosto con cui si chiedeva conto dell’effettiva presenza o meno di una proroga ufficiale del finanziamento da parte del Ministero.

“Da mesi assistiamo ad uno stucchevole rimbalzo di responsabilità e carte bollate tra Pescara e Spoltore – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – quando il vero problema, come abbiamo denunciato mesi fa, è che il finanziamento fosse già scaduto nel maggio scorso, e quindi ormai perso. E la risposta all’interrogazione non ha potuto far altro che confermare, infatti, che ad oggi non esiste alcuna proroga ufficiale da parte del Ministero, considerando quindi svanito, di fatto, il finanziamento di circa 600 mila euro”.

“Ci chiediamo quindi a cosa sia servito fare ricorso al TAR contro l’opposizione del Comune di Spoltore a realizzare il nuovo canile nel sito individuato dal progetto – prosegue il consigliere Sola – visto che il presupposto per realizzarlo, cioè il finanziamento, è ormai perduto. Un’iniziativa che evidentemente serve solo alla Giunta Masci per provare a salvare la faccia, facendo credere di aver fatto tutto il possibile, ma che rappresenta invece l’ennesimo grave spreco di denaro pubblico, di cui il Sindaco dovrà rendere conto alla città”.

Indipendentemente, quindi, dall’esito del ricorso al TAR, previsto per i prossimi giorni, si apre a questo punto una prospettiva davvero preoccupante per l’attuale struttura in Via Raiale, che da anni versa in condizioni precarie e non a norma, per le quali già a gennaio 2022 era stata raggiunta da una diffida della ASL che ne preannunciava la chiusura qualora il Comune non avesse predisposto una sistemazione alternativa ed adeguata per i suoi ospiti.

“Sistemazione che in quasi due anni la Giunta Masci non ha fatto nulla per individuare – proseguono i consiglieri Alessandrini, Sola e Di Renzo – avendo puntato tutto su questo avventuroso progetto sul terreno donato dall’imprenditore Daniele Kihlgren, con il pericolo ora di subire la chiusura del canile di Via Raiale da parte della ASL senza alcuna prospettiva che non sia quella di disperdere tutti gli animali lì presenti in giro per l’Abruzzo e con il rischio che finiscano magari in strutture lager fuori controllo”.

Prospettiva che ha già scatenato, comprensibilmente, la preoccupazione sia dei volontari impegnati quotidianamente nella gestione della struttura, che dei tanti cittadini ed associazioni sempre attenti alle vicende del mondo animale.

“Associazioni con le quali, se dovesse verificarsi questo scenario, siamo già pronti a scendere in strada per difendere i nostri amici a quattro zampe”, concludono i consiglieri pentastellati.




A RISCHIO LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ e il nostro futuro

Apicoltura: Bocchino (lega), indispensabile il sostegno al settore. Il consigliere regionale, ‘grazie al costante sostegno del sottosegretario d’Eramo siamo impegnati a sostenere i nostri apicoltori e il loro prezioso contributo a tutta l’agricoltura’.

Tornareccio, 23 settembre 2023. ‘Sostenere il comparto dell’apicoltura significa sostenere il nostro futuro.’ Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino partecipando all’inaugurazione della 17.ma edizione di ‘Tornareccio regina del miele’, la manifestazione interamente dedicata alla promozione della produzione del miele d’Abruzzo.

‘Mi complimento con il Comune di Tornareccio e il Sindaco Nicola Iannone – ha detto l’esponente del Carroccio – per il prestigioso evento che ogni anno vede crescere il numero degli espositori e che giustamente ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti.

‘Un evento, però – ha sottolineato Sabrina Bocchino – che, sulla scia di quanto abbiamo sempre fatto in questi anni, ci ha dato l’opportunità di confrontarci con gli stakeholders, ovvero gli apicoltori abruzzesi, sulle problematiche che stanno affliggendo l’intero settore, uno di quelli nevralgici dell’intero ambito agroalimentare e sul quale si stanno concentrando le attenzioni anche e soprattutto del sottosegretario al Masaf, l’abruzzese Luigi D’Eramo, che ha la delega specifica al settore.’

‘I fenomeni climatici estremi, la necessità di ricorrere a nutrizione di soccorso per gli sciami in alveare e il notevole aumento dei costi di produzione – ha sottolineato la Bocchino – oltretutto pesano gravemente sulla sopravvivenza di molte aziende e non possiamo permetterci di disperdere un patrimonio così importante e di così alta qualità, senza dimenticare che la sopravvivenza delle api è uno dei temi centrali di molteplici campagne di sensibilizzazione proprio per il ruolo che essa riveste nella difesa della biodiversità.’

‘Se è vero come è vero che gran parte del miele consumato nel nostro Paese proviene dai Paesi dell’Europa orientale ed altri Paesi – chiosa Sabrina Bocchino – noi grazie al costante sostegno dell’On. D’Eramo siamo impegnati a sostenere i nostri apicoltori e il loro prezioso contributo a tutta l’agricoltura in tutti i modi che abbiamo a disposizione, anche chiedendo in UE una etichettatura sempre più trasparente per difendere e valorizzare il Made in Italy e il Made in Abruzzo.’




TUA, LE NOVITÀ FERROVIARIE

In arrivo tre nuovi treni destinati al turismo ferroviario. A Tallinn per le giornate europee sulla sicurezza ferroviaria. La società TUA attiva sul versante ferroviario. Novità, infatti, sia sul piano della sicurezza ferroviaria a livello europeo, sia con l’ulteriore rafforzamento della flotta dei treni. Partiamo da quest’ultimo aspetto.

Pescara, 23 settembre 2023. In arrivo a Lanciano tre treni del tipo ALn 776 destinati prevalentemente al turismo ferroviario.

I treni sono stati acquistati dalla TUA dalle ex Ferrovie Centrali Umbre (oggi Busitalia); nel proprio parco veicoli, la TUA è già proprietaria e soggetto responsabile della manutenzione di altri due treni della stessa tipologia di quelli appena acquistati.

I convogli ALn776 dovranno essere oggetto di una serie di passaggi formali che la divisione ferroviaria ha già messo in atto valutando la modifica nel proprio sistema di gestione della sicurezza e in quello della manutenzione.

Al termine di questi passaggi tecnici, i tre treni potranno iniziare a circolare.

I convogli arriveranno a Lanciano dall’Umbria nel corso della prossima settimana e inizierà subito dopo la fase di applicazione delle nuove livree TUA.

“Un investimento importante per la nostra ferrovia – ha annunciato Enrico Dolfi, direttore della divisione ferroviaria della TUA – perché va ad arricchire un’offerta che TUA potrà garantire anche in termini turistici e sul quale questa divisione ferroviaria sta puntando molto, anche perché il turismo ferroviario rappresenta una leva di spostamento molto apprezzata. Pensiamo anche – ha sottolineato Enrico Dolfi – al valore aggiunto che potrebbe rappresentare un servizio turistico in treno in una regione così bella e piena di prospettive da scoprire come l’Abruzzo.  I tre treni – ha proseguito Dolfi – arricchiscono il nostro parco veicoli ferroviari che, tra l’altro, già conta di alcuni modelli di ALn 776. I tre nuovi veicoli sono un importante investimento in quanto siamo detentori di un know-how stratificato soprattutto in termini di gestione operativa e di manutenzione”.

I treni possono circolare su tutta la rete di RFI e sono in fase di estensione di area d’uso sulla tratta Lanciano-San Vito. Il che significa che, potenzialmente, possono essere raggiunte tutte le stazioni. Ed i servizi turistici potrebbero essere attivati già da questo autunno, valorizzando, ad esempio, le tante iniziative che si svolgono in tutto l’Abruzzo. Da raggiungere in treno, osservando le bellezze del territorio dal finestrino.

I SAFETY DAYS A TALLINN CON ERA E LA PARTECIPAZIONE DI ANSFISA

A Tallinn, capitale dell’Estonia, invece, il tema principale è stato quello della cultura della sicurezza, declinata soprattutto per gli aspetti di “apprendimento dagli incidenti e dai near misses”. Ad organizzare l’evento continentale, l’European Union Agency for Railways (ERA), cioè la massima autorità europea in fatto di regolamentazione della sicurezza delle ferrovie europee.

La partecipazione a questo tipo di eventi si inquadra anche in un discorso di mantenimento di competenze per alcune figure molto tecniche previste dai sistemi di gestione della sicurezza degli operatori ferroviari.

A partecipare per la Tua ai Safety Days del 20 e 21 settembre è stato il responsabile del sistema di gestione della sicurezza dell’impresa ferroviaria Alessio Giancristofaro

L’appuntamento ha acquistato un’importanza strategica per il mondo della sicurezza ferroviaria; infatti, hanno partecipato i principali operatori delle ferrovie di tutta Europa (circa 250) e anche i “big” del trasporto ferroviario italiano.

I Safety Days 2023 si sono concentrati su come coltivare un sistema di gestione della sicurezza che sappia apprendere e mettere a disposizione in modo efficace quanto appreso.

Nella due giorni estone sono state fornite diverse presentazioni in lingua inglese da parte di esperti e leader delle ferrovie e di altri settori ad alto rischio come quello aeronautico e quello nucleare. Ad aprire i lavori anche il ministro del Clima estone Sander Salma.

Alla convention europea hanno partecipato anche l’Ansfisa con la responsabile del settore ispettorato e controllo italiano Ilaria Castriota che ha moderato la sessione “Learning from monitoring”.

“Ho voluto fortemente che la TUA aumentasse sempre di più la sua partecipazione agli eventi formativi così qualificati e specifici come questo organizzato a livello europeo dall’ERA – ha spiegato Gabriele De Angelis – perché sono occasioni di crescita e rappresentano, tra l’altro, momenti importanti per il mantenimento delle competenze di alcune figure molto specifiche del settore ferroviario come gli RSGS. In questi appuntamenti c’è la convergenza di tutti gli operatori delle ferrovie europee e, quindi, rappresentano un momento di crescita non solo per la TUA ma per tutto il comparto. Anche l’articolazione del summit lo ritengo molto interessante, infatti la partecipazione interattiva dei rappresentanti delle varie ferrovie europee nei vari workshop si traduce in una fonte di apprendimento fondamentale. Come Divisione Ferroviaria – ha continuato il presidente Tua – stiamo concretizzando tante opportunità che hanno e che devono sempre avere il minimo comune denominatore imprescindibile rappresentato dalla sicurezza”.

Aspetto fondamentale dei Safety Days sono stati i workshop, come ha spiegato il responsabile del sistema di gestione della sicurezza dell’impresa ferroviaria Tua Alessio Giancristofaro: “Abbiamo partecipato a due workshop, il primo intitolato “Breaking Through the Noise. How to communicate effectively on safety”, il secondo “Improving performance by task observation and coaching” che ci ha permesso di capire, ad esempio, quali sono le aree di criticità a fattor comune dei vari operatori ferroviari dell’Europa nel tradurre le buone pratiche attraverso un’attività efficace di comunicazione meglio orientata nei confronti del personale che svolge mansione di sicurezza. L’importanza di un approccio metodologico ben strutturato per la formazione specifica e di quella non tecnica rappresentano un valore aggiunto per tutti gli operatori ferroviari, indipendentemente dal numero di addetti che operano all’interno delle diverse organizzazioni”.

In arrivo tre nuovi treni destinati al turismo ferroviario. A Tallinn per le giornate europee sulla sicurezza ferroviaria. La società TUA attiva sul versante ferroviario. Novità, infatti, sia sul piano della sicurezza ferroviaria a livello europeo, sia con l’ulteriore rafforzamento della flotta dei treni. Partiamo da quest’ultimo aspetto.




LUPA CATTURATA NEL PARCO DELLA MAIELLA

Come convivere con il lupo, il vademecum dell’Oipa. Comparotto: «Occorre favorire una serena convivenza senza generare allarmi, anche mediatici, e senza diffondere fake news al riguardo»

Milano, 23 settembre 2023. È stata catturata questa notte a San Salvo (Chieti) dagli operatori del Parco Nazionale della Maiella una lupa forse responsabile delle “incursioni” nelle scorse settimane a Vasto e nello stesso San Salvo. Da questo momento – fanno sapere dal Parco – saranno le indagini genetiche a confermare l’identità dell’animale catturato ed eventualmente attribuirne con certezza la correlazione con l’animale aggressore. La lupa viene ora trasferita presso l’area faunistica di Pretoro in un’area non accessibile al pubblico.

Nell’attesa di conoscere dettagli sulla vicenda, l’identità dell’esemplare e il suo stato di salute, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) offre un breve vademecum che indica cosa fare e cosa non fare in un territorio in cui è possibile che vi sia la presenza di lupi.

L’associazione ricorda anzitutto che il lupo è una specie protetta dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea e quindi non può essere cacciato né ucciso. Solo in casi del tutto eccezionali la normativa consente di derogare a questo stato di protezione nel caso di animali considerati “problematici”.

Nel rispetto della legge e della biodiversità, si pone la necessità di garantire la coesistenza d’interessi diversi: tutela del patrimonio faunistico e tutela della attività che possono essere minacciate dalla presenza della specie.

Il lupo è un animale schivo, non pericoloso per l’uomo. Naturalmente caccia per mangiare, essendo un predatore e talvolta può avvicinarsi, soprattutto di notte, in aree antropizzate.

L’espansione del lupo in Italia, negli ultimi quarant’anni, è stata frutto esclusivamente di dinamiche naturali e nessun lupo è stato mai rilasciato a scopo di ripopolamento.

L’Oipa evidenzia che alla paura del lupo, generata anche surrettiziamente, qualcuno ha risposto con azioni irresponsabili che determinano responsabilità penali in chi le commette: reati connessi (articolo 544 bis e ter del Codice penale e bracconaggio).

«Occorre favorire una serena convivenza senza generare allarmi, anche mediatici, e senza diffondere fake news al riguardo», spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Una coscienza civile e un sistema giuridico sempre più attenti al tema del benessere e della tutela animale detta invece scelte e comportamenti di buon senso. Tra queste, vi sono anche alcune accortezze che possono aiutare una convivenza rispettosa con il lupo all’insegna del rispetto e del buonsenso».

Ecco un piccolo vademecum utile per chi abita in zone in cui è presente il lupo:

. non tenere i cani a catena, come anche previsto dalla legislazione di molte Regioni

. evitare di lasciare cibo alla fauna selvatica

. tenere di notte gli animali domestici in locali chiusi

. evitare di lasciare resti di animali accanto alle case

. non lasciare rifiuti organici (placente, carcasse) nelle letamaie e nelle vicinanze di stalle

. non lasciare cibo avanzato nelle colonie feline

Nel caso di un incontro ravvicinato con un lupo:

. parlare ad alta voce e agitare le braccia per allontanarlo

. se il lupo è lontano, restare in silenzio e non interferire

. non seguire le sue tracce e non disturbarlo

. se si è in escursione con il proprio cane, tenerlo al guinzaglio; comportamento da tenere sempre quando si è in un territorio popolato da fauna selvatica. In particolare, il lupo potrebbe attaccare alla vista del cane, considerandolo un avversario.

Informazioni per la stampa (recapiti per giornalisti non pubblicabili):

OIPA Italia Odv

Organizzazione internazionale protezione animali, Organizzazione non governativa (ONG) affiliata al Dipartimento della Comunicazione Globale (DGC), al Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) e all’Assemblea permanente sull’Ambiente dell’ONU. Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente (DM del 1/8/2007 pubblicato sulla G.U. n. 196 del 24/8/2007)

Via Gian Battista Brocchi 11 – 20131 Milano – Tel. 02 6427882 Fax 1782206601




VOGLIAMO OPERARE PER LA PACE non solo celebrarla

Il messaggio del Liceo Classico G. D’Annunzio in occasione della iniziativa in memoria di Amarena

Pescara, 23 settembre 2023. Sulle note della toccante e intramontabile canzone “Eppure soffia” di Pierangelo Bertoli si è aperta la 42esima Giornata Internazionale della Pace e della Non violenza al Liceo Classico “G. D’Annunzio” di Pescara che ‒ aderendo all’iniziativa proposta dall’associazione Jane Goodall Roots & Shoots ‒ ha voluto mettere a dimora un albero di amareno dedicandolo ad Amarena, orsa gentile, madre esemplare tragicamente uccisa il 31 agosto in un’area poco fuori dal Parco Nazionale D’Abruzzo e dalla sua Area Contigua.

Il suono delle chitarre di tre studenti ha accompagnato il canto dei partecipanti: studentesse e studenti in rappresentanza di tutte le classi del liceo e alcuni docenti che hanno poi ascoltato i significativi interventi della Dott.ssa Michela Mastrella, capoguardia del Parco Nazionale d’Abruzzo e della biologa del Parco, la Dott.ssa Roberta Latini. Le graditissime ospiti hanno illustrato la vicenda dell’orsa divenuta ultimamente il simbolo della tutela dell’orso bruno marsicano di cui rimangono purtroppo, solo una cinquantina di esemplari e sottolineato l’importanza di questa specie ombrello che necessitando di ampi spazi e habitat naturali è fondamentale per la tutela e la conservazione di tante altre componenti della biodiversità. Sono state date anche interessanti informazioni perché ognuno impari a limitare il proprio impatto sugli ecosistemi.

Studentesse e studenti hanno partecipato con grande interesse e spirito di condivisione alla manifestazione e recitato poesie di autori noti e meno noti vissuti alle più disparate latitudini e longitudini, sulle tematiche della guerra, della pace e della necessità di una pacifica convivenza con tutte le creature sulla Terra.

Verso le ore 11:00 nell’orto botanico del liceo è stato messo a dimora un albero di amareno e alle ore 11:15 si è tenuto un minuto di silenzio in memoria di Amarena e per la Pace anche in tutte le aule dell’istituto.

La Prof.ssa Agnese Berardini, referente dell’iniziativa per il liceo, che ha sottolineato come la memoria dell’orsa Amarena sarà un monito per tutta la comunità del liceo “G. D’Annunzio” di Pescara: “Abbiamo voluto dare un segnale forte:  noi ci siamo e vogliamo far sentire la nostra voce per costruire un mondo di pace, nel quale non solo auspichiamo sia proclamato il cessate il fuoco per tutte le cinquantanove guerre in corso, ma continuiamo a sperare che si creino le condizioni per il pieno sviluppo umano. Abbiamo voluto non solo celebrare la pace, ma prenderci la nostra parte di responsabilità, proclamare che ci impegneremo a operare per la pace, a mettere in atto azioni concrete affinché si possa vivere la vera pace che è armonia profonda, amore e rispetto per i diritti e la dignità di tutte le creature che popolano il nostro pianeta.




SI TORNA SUI BANCHI DELLA MACONDO, ecco corsi e docenti

Per la Scuola Macondo è tempo di tornare “in classe” ed in vista di questo nuovo anno accademico 2023/24, ecco i docenti impegnati ed i corsi proposti da Elisa Quinto e Sara Caramanico.

Pescara, 23 settembre 2023. Si parte la prima settimana di ottobre con corso di “Scrittura Creativa”; tra i  docenti ci sono: Peppe Millanta, Francesco Coscioni, Alessandro Di Zio, Alessio Romano, Kristine Rapino, Elisa Quinto, Letizia Russo, Alice Rifelli, Roberto Di Pietro, Arturo Bernava. Il corso vuole formare, attraverso esercitazioni e lezioni frontali, la figura del narratore moderno, capace di esprimere le proprie idee e le proprie fantasie in qualunque forma. Durante il corso vengono affrontati tutti gli aspetti della narrazione, al fine di fornire all’aspirante scrittore gli strumenti e le metodologie necessarie. Stimola in modo sistematico, le attitudini e le capacità degli allievi attraverso esercizi specifici e laboratori.

In partenza ad ottobre è anche il corso “Leggere a voce alta” con Riccardo Pellegrini, Lorenza Sorino, Alessandro Rapattoni: è un corso annuale per imparare a leggere a voce alta, ma anche utile per chi vuole migliorare la propria oralità e la propria capacità di esporre in pubblico. Un percorso che prevede sia una parte tecnica relativa alla dizione, respirazione ma anche un percorso che prende in considerazione gli aspetti interpretativi e tecnici della lettura a voce alta.

“Scrittura Poetica”, in partenza ad ottobre con Barbara Giuliani e Matteo Auciello, è un corso per imparare i meccanismi che si celano dietro la costruzione di un testo poetico. Le lezioni frontali sulla storia della poesia, elementi fondamentali della scrittura poetica, laboratorio di scrittura poetica e laboratorio artistico-poetico, approfondimenti sulla parola come strumento poetico, commistione tra le varie arti e la poesia sono utili per orientarsi nel mondo stesso della poesia, organizzare e scrivere un testo poetico, e per la scrittura condivisa e individuale.

“Scrittura Autobiografica”, il corso parte a novembre con la scrittrice Maura Chiulli: è rivolto a chi vuole approfondire la conoscenza di sé attraverso un meccanismo tanto potente quanto affascinante come la scrittura. È rivolto a chi ha voglia di entrare in confidenza con la propria storia con l’obiettivo di arrivare ad una nuova e limpida consapevolezza. Tutto questo lo si fa a partire da storie di scrittrici e scrittori, attraverso l’indagine e la scrittura della propria e altrui storia. Utile per acquisire gli strumenti della scrittura per scrivere quello che è già nel proprio animo.

“Storytelling multimediale”: il corso è previsto per ottobre, con Giovanni Di Iacovo; è utile per raccontare una storia utilizzando media differenti attraverso le tecniche della scrittura creativa ma le amplia, aggiungendo affluenti che generano altre narrazioni, altri media e altri linguaggi, cioè tutte quelle narrazioni in cui ci si immerge oggi.

Inoltre, sono previsti i laboratori di lettura a cura di Peppe Millanta ed Elisa Quinto di “Lettura creativa” e “Donne che corrono con i libri”.

Anche per i più piccoli della Macondo Kids ci sono appuntamenti dedicati oltre ai doposcuola con lezioni singole e di gruppo:

  1. “Pop-Up Lab” per scrivere e costruire il proprio libro animato con Irene Speziale per bambini e ragazzi dai 7 ai 14 anni;
  2. “Fabbricanti di storie”, scrittura creativa per bambini e ragazzi dai 10 ai 14 anni con Serena D’Orazio;
  3. “Libri a rovescio”, laboratorio di letture animate per bambini e ragazzi dai 7 ai 12 anni con Annalica Casasanta.

Per info più dettagliate, i contatti sono il numero 370.3525381 e la mail scuolamacondo@gmail.com. È possibile visitare il sito www.scuolamacondo.it .

Sui social è possibile seguire le attività e le news alla voce @scuolamacondo.




STATO, NON SARAI IL MIO DIO

Nazione, Patria, Libertà

di Giuseppe Lalli

Viene prima lo Stato o la Nazione? In una dimensione ancestrale è difficile dirlo. È come dire: l’homo sapiens sente più forte il senso dell’appartenenza o quello della sicurezza? L’homo sapiens sapiens (il nostro progenitore), scuro di pelle, che dal “Corno d’Africa” viene in Europa e finisce per scontrarsi con l’europeo homo di Neanderthal, bianco, si porta dietro un’idea di appartenenza o solo il bisogno di sopravvivenza?

Sta di fatto, però, che l’homo sapiens, ancorché meno dotato fisicamente, riuscì a vincere il suo cugino perché possedeva un linguaggio articolato, a differenza di quello “proposizionale” dell’homo di Neanderthal. Il sapiens finì per prevalere perché capace di comunicare meglio e quindi di adottare una strategia di gruppo, ciò che depone a favore dell’organizzazione, ancorché sia arduo, in questo contesto, parlare di Stato e Nazione. Una cosa, tuttavia, è certa: entrambe le specie pare che praticassero il culto dei morti, segno che la religione è un tratto distintivo assai profondo dell’umanità, e sicuramente precede sia l’idea della Nazione che dello Stato.

In termini per così dire “moderni”, con la nascita delle “civiltà”, non c’è dubbio che il senso di appartenenza, la Nazione quindi, nella coscienza delle persone, precede il senso dello Stato: lo Stato, nell’epoca “civile”, è “al servizio” della Nazione, non il contrario. La travagliata storia del popolo ebraico ne è la più fulgida dimostrazione: la nazione ebraica sopravvive alla disfatta dello Stato, durante tutta la sua millenaria e commovente storia. Israele è una Nazione che reclama uno Stato: è questa una verità che caratterizza la sua vicenda umana da Abramo in poi.

Nel nostro tempo, abbiamo constatato che il crollo dei regimi comunisti dell’Europa centro–orientale, compresa la Russia, ha indebolito le strutture statali ma ha visto il riemergere dalle macerie il nazionalismo, fenomeno che, sia pure in forma patologica, è espressione del senso dell’appartenenza ad una Nazione. La Nazione, dunque, precede lo Stato ed è destinata a sopravvivergli. Il primato dello Stato è solo apparente, è un primato “psicologico”, il primato della Nazione è reale, è “ontologico”.

Il confronto tra queste due grandi istanze della convivenza umana si porta dietro altri concetti, quali Patria, Libertà, Sicurezza. L’idea di Patria è la stessa idea di “nazione” ma vissuta in una dimensione più sentimentale: richiama le comuni radici in maniera più immediata di quanto non faccia l’idea di Nazione. Non è un caso che il nazionalismo appare – ed è – una degenerazione, ed evoca l’idea di espansione a danno di altre nazioni. La patria invece, che può indicare anche una porzione di territorio più piccola della nazione di appartenenza, evoca la difesa, e si lega più facilmente all’idea di Libertà.

Quest’ultima indica un bisogno profondo, insopprimibile della persona umana, alla quale si può rinunciare, ma solo in via provvisoria, in nome della Sicurezza, sentimento anch’esso forte, perché ha a che fare con l’istinto di sopravvivenza. La Patria è un sentimento più forte di quanto si è voluto far credere da parte di una mentalità cosmopolita e astratta, quella esaltata da una certa ideologia sessantottina e prima ancora dall’internazionalismo di stampo marxista–leninista.

Volendo rifarsi alla storia politica italiana del ‘900, c’è da osservare che pochi storici hanno sottolineato il fatto che Benito Mussolini (1883–1945), alla fine dei travagliati anni che seguirono alla Grande Guerra, vinse la partita politica anche perché comprese che l’ideale della patria, esaltato dalla vittoria dell’Italia nel grande conflitto mondiale, che aveva cementato, nel fango delle trincee, l’appartenenza ad una stessa comunità nazionale, era, al di là della retorica, un sentimento naturale ben più profondo dell’appartenenza ad una classe sociale (Il socialismo, per il futuro “duce”, era stato, peraltro, solo un istinto ereditato). In altri termini, il giovane direttore di «Il popolo d’Italia» comprese che gli abitanti della Penisola, nonostante tutto, si sentivano prima italiani e poi operai o contadini, ragion per cui la “rivoluzione proletaria” era estranea al sentimento prevalente nella nazione.

“Patria e Libertà” può essere un binomio vincente. Fu quello adottato, se non alla lettera come orientamento ideale di fondo, da una parte della Resistenza antifascista, quella più consapevole, minoritaria ma profetica e densa di avvenire. La Nazione, dunque, viene prima di ogni sistema politico e prima dello Stato, come si è mostrato, e questo fu, invece, ciò che Mussolini non comprese. E non lo comprese nemmeno il grande suggeritore del regime, Giovanni Gentile (1875–1944), teorico del cosiddetto “Stato etico”, vale a dire uno Stato che si arroga il diritto di essere fonte originaria di moralità. Uno Stato che si fa Dio: una riforma “religiosa” oltre che politica, che a Gentile gli deriva dalla cattiva lezione appresa da G. W. Friedrich Hegel (1770–1831), che nella sua visione dello Spirito che si invera nella Storia, pone al vertice del processo non la Religione ma la Ragione.

Nella visione del filosofo di Caltagirone la religione, che in Italia ha assunto, storicamente, la forma del cattolicesimo, è ontologicamente inferiore alla filosofia, e il catechismo, che egli ammette nell’insegnamento scolastico, è solo la “filosofia dei piccoli”, un modo per modellare la mente dei bambini alla speculazione astratta. La polemica tra il filosofo dell’Attualismo e Agostino Gemelli (1878–1959), il fondatore dell’Università Cattolica, verteva proprio su questo, ed era questa anche la vera posta in gioco nella diatriba che negli ‘30 oppone i vertici della Chiesa a quelli del regime fascista attorno alle organizzazioni cattoliche (bisogna rispondere, in ultima istanza, a Dio o allo Stato?).

Quello di Hegel e di Gentile è il regno dell’immanenza (Deus qui manet in nobis), a cui non ha accesso alcuna religione rivelata. La trascendenza, che è, a ben riflettere, fonte di libertà, viene così negata alla radice, e lo Stato, che è la meta ultima dell’«incedere di Dio nella Storia», diviene l’unico Dio nel cui seno l’uomo può riposare, il giudice ultimo del bene e del male. Dietro ogni totalitarismo c’è questa grande eresia: uno Stato che si fa Dio e che può assumere, volta per volta, una “ragione sociale” diversa e una diversa idea totalizzante (lo “stato organico”, la “razza”, “la classe”).

Nulla a che vedere con il Dio della rivelazione giudaico–cristiana: il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Gesù Cristo, il Dio dei vivi e non dei morti, vuole uomini liberi e responsabili. Contro il virus del totalitarismo, che tante tragedie ha provocato nel Novecento, il vaccino c’è: la trascendenza, la fede in un Dio che è al di là della storia, la sola che può garantire l’alleanza tra lo spirito di libertà e lo spirito di religione. «Sono incline a pensare – scriveva Alexis de Tocqueville (1805–1859) – che, se non ha fede, bisogna che serva e, se è libero, che creda».




IMPRESA DEL FUTURO: grande successo per il convegno

Tra digitalizzazione, competenze, sostenibilità: le soluzioni alle sfide della crescita economica nell’intervento organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Chieti, con il patrocinio di Confindustria Chieti Pescara, la partecipazione dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio Chieti Pescara e del Polo Innovazione Automotive

Santa Maria Imbaro, 23 settembre 2023. Un incontro fruttuoso, quello che ieri ha animato l’Auditorium del Patto Sangro Aventino a Santa Maria Imbaro e che, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Chieti, con il patrocinio di Confindustria Chieti Pescara e la partecipazione dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio Chieti Pescara e del Polo Innovazione Automotive, ha messo al centro del dibattito le sfide e le soluzioni per conciliare la tutela dell’ambiente, la crescita economica e la qualità della vita dell’uomo con l’innovazione tecnologica.

Dopo i saluti istituzionali, in cui Daniele D’Amario, Assessore Regionale Attività Produttive Regione Abruzzo, ha sottolineato come, per le imprese, la partita da giocare per il futuro sia lo sviluppo delle competenze e soprattutto di quelle legate al territorio, la giornata è stata aperta da Lino Olivastri, Consigliere Nazionale Confindustria servizi innovativi e tecnologici, con la presentazione dei dati relativi alla digitalizzazione delle imprese abruzzesi. A seguire sono state delineate le strategie a sostegno delle imprese e dei professionisti per il digitale e l’internazionalizzazione, con l’intervento di Giovanni Marcantonio, Responsabile operativo Agenzia di Sviluppo Camera di Commercio Chieti Pescara. Ampio spazio, poi, è stato dato alle imprese, tra gli altri interventi quelli di Honda, Stellantis – Sevel e Pastificio Cav. Cocco. All’unisono la voce imprenditoriale ha reclamato la necessità di garantire la competitività sul territorio e di promuovere un’innovazione tecnologica che faciliti i lavoratori. Paolo Raschiatore, Presidente Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy Sistema Meccanica, ha invece incentrato il suo intervento sul tema del lavoro e della carenza di competenze tecniche.

Il dibattito si è poi esteso alla digitalizzazione green, tema centrale nella programmazione dei fondi europei per la competitività e lo sviluppo sostenibile dei prossimi anni, con particolare riguardo al tema della sostenibilità delle imprese, del rispetto delle risorse materiali e immateriali a disposizione, delle competenze necessarie per l’avvenire, delle opportunità di promuovere un’innovazione tecnologica etica e delle politiche nazionali che saranno operate dal governo italiano in tema di transizione 5.0 nei prossimi 3 anni. L’onorevole Fausta Bergamotto, Sottosegretaria al Ministero delle imprese e del Made in Italy ha così sottolineato che “La transizione 5.0 rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane, che possono innovare prodotti e processi rendendoli più competitivi. Tutto ciò è una grande sfida e richiede investimenti significativi, competenze adeguate e una visione strategica e non ideologica. Il Governo ha abbracciato questo paradigma e sta lavorando in tal senso”. 

“Ingegneri, decisori politici e imprenditori da sempre hanno un punto in comune – ha spiegato a margine dell’evento, Massimo Staniscia, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Chieti – guardare avanti e pianificare il futuro. Oggi, siamo fieri di aver messo a confronto tecnici, politici e imprese per affrontare insieme la sfida della transizione digitale e green e assumerci la responsabilità di costruire un futuro in cui non solo si possa conciliare innovazione tecnologica con la sostenibilità ambientale e qualità della vita, ma si possa immaginare il territorio abruzzese al centro di questa trasformazione. Andiamo nell’ottica di interventi strutturati, condivisi e di visione, attraverso una progettazione efficace ed integrata con il sistema territorio, le filiere produttive ed un costante dialogo tra tutte le imprese, siano esse di grandi o piccole dimensioni. Per questo abbiamo rafforzato la collaborazione con Confindustria, Camera di Commercio Chieti Pescara e con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy Sistema Meccatronica”.

“La digitalizzazione e la sostenibilità – ha commentato Luigi Di Giosaffatte, direttore Generale Confindustria Chieti Pescara – sono dei driver di crescita che richiedono professionalità: non riusciamo però a trovarne sul territorio. Attraverso la formazione e il reskilling, anche in collaborazione con le nostre imprese associate, contiamo di creare una rete virtuosa di opportunità per i giovani.  Le imprese sono infatti nel mezzo di una doppia transizione, verde e digitale: questi fattori indirizzano sia gli investimenti che la competitività, tra loro strettamente connessi.  Il coinvolgimento delle PMI nei processi di innovazione, lo sviluppo di competenze, gli investimenti in tecnologie 4.0, la creazione di una cultura digitale restano priorità da affrontare.  Abbiamo evidenze che tra le imprese italiane il livello di digitalizzazione aumenta al crescere delle dimensioni e questo significa che per le imprese più piccole il processo di innovazione è più lento, soprattutto per carenza di competenze”.

Annalisa Spinelli




LUCIANO D’AMICO CANDIDATO

Per la coalizione Abruzzo Insieme alla Presidenza della Regione Abruzzo

Francavilla al Mare, 23 settembre 2023. La coalizione, unita, ha indicato Luciano D’Amico,  già Rettore dell’Università di Teramo, come candidato Presidente per ABRUZZO INSIEME. una proposta forte per la nostra Regione.

Una scelta unitaria, inclusiva, larga, abruzzese, civica: Luciano D’Amico, è l’uomo del Noi, il nome per costruire un nuovo futuro per la nostra terra, così malgovernata da Marsilio.

Con lui l’Abruzzo può avere una grande possibilità, con lui ora abbiamo un’occasione costruita con un grande e inedito lavoro di squadra, allargato con generosità alle forze più vive che si sono messe insieme ed hanno raccolto e rafforzato questo percorso.

La scelta di Luciano D’Amico contiene un Abruzzo diverso da quello che abbiamo conosciuto nei 56 lunghi mesi di governo della destra. Che ha fallito su tutto: spopolamento, migrazione giovanile, sanità, trasporti, infrastrutture, impoverimento, la destra ha rappresentato per l’Abruzzo solo perdita di opportunità e di diritti.

Subito al lavoro, quindi, per la nostra terra: al lavoro per il nostro Abruzzo, senza tempo da perdere!  Ieri a Francavilla un piacevole caffè con Luciano D’Amico.

Una mattinata di ascolto e confronto, in cui abbiamo parlato dei nostri territori, dei tanti problemi lasciati dalla giunta Marsilio ma soprattutto con entusiasmo e rinnovata speranza di idee e progetti concreti per la nostra Regione.

Ognuno deve fare la sua parte, perché la sfida è grande e importante, ci riguarda tutti. Forza, verso un altro Abruzzo, INSIEME.

Silvio Paolucci




SUICIDIO ASSISTITO, ABORTO E IMMIGRAZIONE

Necessarie riflessioni nel mondo cattolico

di Rocco D’Ambrosio

Politicainsieme.it, 23 settembre 2023. Quattro giorni fa Avvenire pubblica la notizia e la lettera di Davide, che ci lascia, dopo anni di sofferenza, con il suicido assistito. Tanto ci sarebbe da dire, in positivo, sull’atteggiamento del quotidiano cattolico: finalmente parole umane dopo, per esempio, quelle su Welby (giudizi poco cristiani ed esequie negate, fatto canonicamente inaccettabile) o quelle su Beppino Englaro e così via. Ma, forse ancora più interessanti sono i commenti (più di 800) che seguono in calce alla notizia, riportata su FB. In essi si legge di tutto: a favore del gesto o contro, espressioni di condanna o accoglienza, di misericordia o rifiuto e via dicendo.

Alla luce di ciò mi chiedo se ci siano degli spazi, nelle parrocchie, nei gruppi e movimenti, dove si possano discutere queste posizioni o altre su temi sensibili (aborto, eutanasia, immigrazione, povertà, pace, giustizia, lotta alla corruzione e agli abusi su donne e piccoli e così via). Non mi riferisco a conferenze con esperti, molto frequenti anche con ottimi interventi; mi riferisco, invece, a spazi e tempi per discutere, dialogare, confrontarsi, ricevere indicazioni di lettura e meditazione personali…

Ci si potrebbe chiedere: ma a che serve la catechesi? Perché non bastano i soli eventi? Solo la catechesi assolve al compito indispensabile e generale di formazione, che né gli eventi, né i social possono sostituire. Scrivevano i Vescovi nel 1970: “La catechesi illumina le molteplici situazioni della vita, preparando ciascuno a scoprire e a vivere la sua vocazione cristiana nel mondo. Infatti, crescendo nella conoscenza di Cristo mediante la fede, ciascuno fa proprio il pensiero di Lui, i suoi giudizi, la sua volontà, la sua croce e la sua gloria, in una operosa vita di carità. D’altro lato, l’esperienza cristiana della vita conferma la fede e apre la coscienza a nuovo desiderio di conoscere e amare il Signore e di rendergli testimonianza”.




NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Insediato all’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio Chieti Pescara

Pescara, 23 settembre 2023. Sono Ivano La Pergola con la funzione di presidente, Gianluca Luminari in qualità di vicepresidente, Silvia D’Alessandro, Pier Carmine Tilli e Massimo Staniscia i componenti del nuovo Cda che, nel prossimo quinquennio, guiderà l’Agenzia di sviluppo della Camera di commercio Chieti Pescara.

Alla luce del rinnovo del consiglio camerale avvenuto lo scorso luglio, si stanno pian piano rinnovando anche gli altri organi del sistema camerale Chieti Pescara.

Ivano La Pergola, presidente neoeletto: “Abbiamo il compito di fornire, sempre di più e sempre meglio, strumenti di supporto e di sviluppo a favore della crescita e della competitività del tessuto imprenditoriale locale, concentrando la nostra azione in quelle aree che, nel corso degli anni, si sono sempre più consolidate come l’internazionalizzazione, l’innovazione e la creazione di start-up di impresa. Lo faremo con le preziose professionalità di cui Agenzia di sviluppo dispone al suo interno ed attraverso i servizi di informazione e formazione, orientamento e assistenza, progettazione e promozione che fanno parte della nostra offerta.

Ringrazio il presidente della Camera di Commercio Cav. Gennaro Strever che mi ha nominato nel delicato ma prestigioso ruolo di presidente di Agenzia di Sviluppo ed i componenti del consiglio di amministrazione appena insediato: lavoreremo avendo ben presente la mission e la vision dell’Agenzia, consolidando ed ampliando le nostre partnership, le iniziative ed i progetti, facendo rete per lo sviluppo economico locale e regionale.  Infine, una battuta: in una società che deve essere sempre più sostenibile, essere nella regione verde d’Italia aumenta il nostro impegno per aggiungere valore a processi, prodotti e sistemi gestionali aziendali che siano sempre più sostenibili ed orientati a logiche di economie circolari.”

L’Agenzia di sviluppo è l’azienda speciale della Camera di commercio Chieti Pescara, che ha sede nel capoluogo teatino presso la storica struttura in Largo G.B. Vico.

Ha il compito di mettere a disposizione del proprio target, composto da MPMI – medie e piccole imprese, aspiranti e neoimprenditori, NEET (giovani che né studiano, né lavorano), una offerta di servizi gratuiti nei settori dell’internazionalizzazione, orientamento al lavoro, innovazione e formazione, volti all’accrescimento delle conoscenze e competenze.

L’Agenzia di sviluppo è anche, insieme alla Camera di commercio Chieti Pescara, Punto di impresa digitale e partner dell’Enterprise Europe network, la più grande rete europea di supporto ed assistenza alle PMI – piccole e medie imprese.

Nella prossima giunta, che si terrà il 5 ottobre, sarà invece rinnovato il Comitato dell’imprenditoria femminile della Camera di commercio Chieti Pescara che ha il compito di sostenere la nascita ed il consolidamento delle imprese rosa, contribuendo all’occupazione, alla crescita ed all’aumento di competitività dei sistemi produttivi.




SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ

Per bici e monopattini il 2023 una interessante annata!

Pescara, 23 settembre 2023. Con una squadra di rilevamento quasi tutta al femminile, 14 su 21, si è conclusa la tredicesima edizione di Bike to Work, inserita all’interno della Settimana Europea della Mobilità, svoltasi dal 16 al 22 settembre.

Anche quest’anno, quindi, Fiab Pescarabici ha rinnovato il tradizionale conteggio delle bici, e anche dei monopattini, nella giornata dedicata agli spostamenti tra casa e lavoro, e non solo, dalle ore 7,30 alle 9,30 in 17 postazioni, distribuite in diversi punti sensibili della città.

Quest’anno, grazie anche alle buone condizioni atmosferiche, è stato quello migliore di sempre, con 3.857 transiti in bici e 610 in monopattini, per un totale di passaggi di mezzi a due ruote che ha superato la soglia dei 4.000, arrivando a 4.467!

Per le biciclette le stazioni più frequentate sono state quella di Piazza Italia (487) e Strada Parco (475), poi Piazza della Repubblica (384). Anche per i monopattini i passaggi maggiori sono stati in Piazza Italia (69) e ad una incollatura Piazza Le Laudi (68); subito dietro Piazza della Repubblica (56) e quindi Strada Parco (55).

Non cambia la ripartizione di genere che rimane sempre a vantaggio degli uomini, mediamente con il 63% per le bici e il 68% per i monopattini.

Al di là dei valori assoluti, il grafico mette in evidenza una tendenza in crescita e il consolidamento di postazioni storiche, come Strada Parco (percorso dedicato e protetto), Piazza Italia (presenza di uffici) e Piazza della Repubblica (Stazione).

Numerose e significative le impressioni raccolte durante il conteggio relative alle modalità di fruizione delle infrastrutture e della mobilità, che saranno poi oggetto da parte nostra di una specifica valutazione.

Nell’occasione è stato anche lanciato un sondaggio sulla qualità della rete cicloviaria urbana, nonché degli stalli nel settore del trasporto ferroviario delle bici, e anche presso gli stabilimenti balneari, le aziende (ospedale, comune, agenzia entrate, ecc.) e i supermercati (per i dettagli consultare www.osmoci.it).

FIAB Pescarabici




ADRIATICO AL CENTRO DELLO SVILUPPO DELL’EUROPA

Urso all’Abruzzo Economy Summit

Pescara, 23 settembre 2023. Una conseguenza della guerra della Russia all’Ucraina porterà l’Europa a svilupparsi nei prossimi decenni lungo l’asse adriatico e l’Abruzzo è una regione modello per tutta l’area”. È il messaggio del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a conclusione dell’Abruzzo Economy Summit.

Parole di ottimismo, che si sommano a quelle spese sulla Zes unica per il Mezzogiorno, altro argomento trattato nella due giorni all’Aurum di Pescara. “Semplifica le procedure, attraendo così gli investitori stranieri e non soltanto nel Sud Italia”, ha spiegato a una platea ricca di imprenditori, ai quali ha anche ricordato che il suo dicastero, “sin dall’inizio, ha affinato la legislazione per attrarre proprio investimenti esteri in Italia, anche grazie allo sportello unico capace di accelerare le procedure”.  I primi risultati? “Gli investimenti esteri in Italia sono aumentati più di quanto siano aumentati nello stesso periodo in Paesi che prima attraevano i maggiori investimenti come Francia e Germania”.

Non poteva mancare un ampio passaggio su Stellantis e sul tavolo al quale, accanto all’azienda, siederanno anche i sindacati, l’Anfia e i presidenti delle Regioni dove hanno sede gli stabilimenti della multinazionale, tra cui l’Abruzzo con Marco Marsilio, “Per concordare, entro dicembre, quello che abbiamo definito il Piano di sviluppo di Stellantis in Italia”.

Le prime linee di indirizzo sono chiare: “Innanzitutto invertire la tendenza sulla produzione, visto che negli ultimi vent’anni i veicoli prodotti in Italia si sono ridotti progressivamente fino a raggiungere livelli davvero allarmanti, con l’obiettivo di raggiungere nel tempo un milione di auto e veicoli commerciali, garantendo anche i livelli occupazionali”.

Quindi aumentare gli investimenti in ricerca, sviluppo e in modelli innovativi, che “saranno più diffusi nei prossimi anni con la transizione all’elettrico”. Il terzo tema è “come garantire la transizione per tutta la filiera dell’indotto dell’automotive italiano, un gioiello della nostra industria e che serve anche imprese automobilistiche di altri Paesi”.

“Credo che il faro debba essere – ha aggiunto – e per l’Abruzzo lo è senz’altro, rilanciare l’industria automobilistica del nostro Paese su cui è nata, peraltro, tutta l’industria italiana”.

Parlando delle filiere abruzzesi, Urso ha evidenziato anche meccanica, robotica e farmaceutica, per la quale è stato insediato al Ministero, “per la prima volta a livello nazionale e come chiedeva l’industria del settore, un tavolo che sta sviluppando una politica di filiera, nella convinzione che, in questo campo, ci possano essere i migliori e più qualificati investimenti anche stranieri. L’Italia è pienamente competitiva e l’Abruzzo lo è sicuramente con il polo farmaceutico”.

Infine, la ridefinizione dei fondi del PNRR REPowerEu: dei 16 miliardi di euro, che “sono stati ricollocati per indirizzarli al meglio laddove servono e spenderli nei tempi vincolati dal Piano, e quindi entro giugno 2026”, quasi 8 miliardi sono stati destinati al Mimit e si aggiungono agli oltre 19 miliardi, “che stiamo utilizzando nella tempistica prevista” e agli 8 miliardi del Fondo Complementare. Gli 8 miliardi di nuove risorse “sono stati già destinati, in attesa dell’esito del confronto con la Commissione Europea”, che Urso auspica possa dare “il via  libera”: 4 miliardi per incrementare  il Piano di Transizione 5.0, “cioè per crediti fiscali significativi per le imprese che investiranno nell’innovazione green e tecnologica”; 2 miliardi per le imprese che produrranno in Italia batterie elettriche, impianti fotovoltaici e tecnologia green; 1,5 miliardi per le imprese che decideranno di realizzare impianti di energie rinnovabili ai fini dell’autoconsumo; 320 milioni alla Sabatini Green, “per ridurre i tassi di interesse per chi investe nella tecnologia green”.

“Otto miliardi di nuove risorse oltre a quelle che già disponiamo – ha concluso Urso – che se ben indirizzate, nei prossimi mesi possono essere un grande volano per consentire alle imprese italiane di affrontare e vincere la duplice sfida della transizione green e digitale, per la quale l’Italia può essere leader in Europa”.