SISMA 2016: VALORIZZAZIONE BORGHI

Commissario Castelli incontra Sgarbi e imprenditore Kihlgren

Il Commissario al sisma 2016: “Venerdì un convegno per riproporre nell’Appennino centrale il ‘modello’ Santo Stefano di Sessanio”

Roma, 27 Settembre 2023. “Oggi al Ministero della Cultura con il sottosegretario Vittorio Sgarbi e Daniele Kihlgren, lungimirante imprenditore che nello splendido borgo abruzzese di Santo Stefano di Sessanio ha creato un albergo diffuso che si estende in tutto l’abitato. Con noi erano presenti anche i soprintendenti di Roma e della provincia di Rieti, Lisa Lambusier, e delle province di Ancona e Pesaro e Urbino, Cecilia Carlorosi. Una storia di successo quella scritta da Kihlgren a Santo Stefano di Sessanio, che possiamo riproporre nei luoghi e nei borghi dell’Appennino centrale ferito dal sisma.

Ed è proprio di questo che parleremo venerdì mattina a Camerino, in un convegno promosso dalla Struttura commissariale e dall’Anci Marche per ascoltare la voce di amministratori, tecnici e operatori economici impegnati su questo tema. Sarà un’occasione di confronto tra istituzioni, mondo accademico e sistema imprenditoriale sulle opportunità e prospettive di promozione dei borghi dell’Appennino centrale. Un’opportunità di crescita, di lavoro e riqualificazione, da realizzare attraverso un approccio sistemico, che preveda anche l’attrazione di investimenti, che rientra nella strategia di riparazione dei nostri territori”, questo il commento del Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli a margine dell’incontro.




CINQUE ANNI PER AVVIARE I LAVORI

Ospedale di Penne: la Giunta Marsilio taglia metà dei fondi per la ristrutturazione

Pescara, 27 settembre 2023. Nei giorni scorsi è stata finalmente effettuata la consegna dei lavori di riqualificazione e ampliamento dell’ospedale San Massimo di Penne. Il cantiere verrà aperto il prossimo 16 ottobre, una notizia a lungo attesa dall’intera comunità vestina. Considerati i toni trionfalistici utilizzati dal centrodestra regionale e comunale – oltretutto immotivati, a fronte di un ritardo di ben 5 anni – ci preme ribadire alcuni concetti attraverso una breve e circostanziata operazione verità.

Innanzitutto, occorre rammentare come l’intervento in questione sia frutto di risorse intercettate e lasciate in eredità all’attuale Governo regionale dal centrosinistra, mediante il fondo per l’edilizia sanitaria finanziato dalla legge 205/2017 approvata dal governo Gentiloni. Entrando nel dettaglio, la precedente Giunta di centrosinistra aveva destinato alla ristrutturazione del nosocomio di Penne la bellezza di 25 milioni di euro, ma la Giunta Marsilio ha poi scelto arbitrariamente – e nel silenzio più assoluto dell’Amministrazione comunale di Penne e dei consiglieri regionali del pescarese – di tagliare una metà di quei fondi (12,5 milioni) e dirottarli sugli ospedali di Lanciano, Vasto e Avezzano.

Già nel precedente comunicato di fine luglio ci eravamo chiesti se la metà residua fosse sufficiente a venire a capo di tutte le criticità che affliggono il San Massimo, e quindi a garantire un’organizzazione degli spazi e un servizio più efficienti. Oltretutto, se nel 2017 veniva destinata all’ospedale vestino la somma di 25 milioni di euro, a rigor di logica dopo 7 anni quei fondi dovrebbero risultare ancora più necessari. Anche perché, a causa dell’ingente ritardo accumulato – l’avvio dei lavori era stato inizialmente annunciato per l’aprile del 2021 –, il costo dell’intervento è lievitato di circa 1 milione di euro per via dell’aumento dei costi di energia e materiali. Un incremento di spesa a cui ha dovuto far fronte la Regione Abruzzo, che impiegando fondi Asl e regionali è arrivata a introdurre complessivamente oltre 16 milioni di euro.

Stando alle dichiarazioni degli esponenti di centrodestra, all’ampliamento della struttura seguirà poi anche un potenziamento dell’organico medico e infermieristico. Ciò significa che, malgrado l’ospedale vestino accusi da anni una cronica carenza di personale, con un Pronto Soccorso e interi reparti (specie Medicina e Anestesia) che si reggono esclusivamente sull’encomiabile abnegazione di professionisti costretti a turni massacranti e a volte persino contrari alle leggi, le nuove assunzioni non verranno formalizzate prima di settembre 2025, ovvero la data prevista per l’ultimazione dei lavori. Una notizia che dovrebbe provocare forti reazioni tra l’utenza.

Insomma, l’entusiasmo esibito dal centrodestra ci sembra a dir poco fuori luogo. Noi ci auguriamo che i fondi stanziati dalla Giunta Marsilio siano sufficienti per trasformare una parte del San Massimo in un ospedale sicuro, moderno e funzionale, ma la vera sfida di questo Governo regionale sarà ritrovare i 12,5 milioni che erano stati destinati al San Massimo e sono stati scippati. Nel frattempo, continueremo a denunciare la carenza di personale e le altre criticità irrisolte, vigilando affinché i lavori procedano nei tempi stabiliti e senza interferire con le prestazioni sanitarie.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd

Luciano Procacci, Segretario del Circolo Pd di Penne

Angela Pizzi, Consigliere comunale




VI FORUM INTERNAZIONALE del Gran Sasso

Conoscere per costruire. Il ruolo dei Centri accademici, di ricerca e della formazione

Università degli Studi di Teramo, 28 settembre – 30 settembre 2023 Campus Universitario Aurelio Saliceti

Teramo, 27 settembre 2023. 360 relatori dall’Italia e dall’estero per 26 sessioni di lavoro parallele, 28 tra rappresentanti di organizzazioni internazionali, direttori dei centri di ricerca e Rettori delle università africane attesi alla 5a Conferenza per il partenariato euro-africano, e una tavola rotonda conclusiva su “Il ruolo della cooperazione universitaria per una nuova cultura della conoscenza”: il Forum Internazionale del Gran Sasso torna per la sua sesta edizione nelle aule dell’Università degli Studi di Teramo dal 28 al 30 settembre 2023, questa volta sul tema “Conoscere per costruire. Il ruolo dei Centri accademici, di ricerca e della formazione”.

«Il tema di riflessione del VI Forum accoglie l’invito di papa Francesco e offre uno sguardo prospettico ricco di speranza per il futuro dell’umanità» dichiara il Vescovo Lorenzo Leuzzi. «I Centri accademici, di ricerca e di formazione sono chiamati ad un rinnovato impegno di elaborazione culturale capace di orientare le dinamiche sociali del nostro tempo perché tutti si sentano protagonisti nella e della storia. Senza la conoscenza non si può essere costruttori della storia» aggiunge il presule, che in merito alla V Conferenza di partenariato euro-africano afferma: «La Conferenza del V partenariato euro-africano è una concreta testimonianza e di impegno nella cooperazione culturale indispensabile per promuovere lo sviluppo dei popoli».

Alla cerimonia inaugurale di giovedì 28 ottobre alle ore 16.00 nell’Aula Magna Benedetto Croce dell’Università di Teramo sarà presente il Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

L’evento, in continuità con i precedenti e con il 2° meeting internazionale “La Scienza per la Pace”, Nuovi discepoli della conoscenza: il metodo scientifico nel cambiamento d’epoca, intende entrare con maggiore specificità nella vita della comunità accademica affrontando nodi importanti per sviluppare le proposte di ricerca e di formazione.

Nelle sessioni parallele e nelle sotto-sessioni, che coinvolgeranno tutte le discipline accademiche, il tema Conoscere per costruire sarà oggetto di riflessione nella prospettiva interdisciplinare e internazionale per un rinnovato e adeguato impegno nella conoscenza. Si vuole così rilanciare e promuovere il fondamentale e decisivo rapporto tra ricerca e didattica, senza il quale le proposte formative rischiano di essere insignificanti per costruire la realtà storica.

«Con il VI Forum del Gran Sasso – ha ricordato il Rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola – prosegue e si consolida il dialogo e il confronto tra i Centri Accademici Europei e i rettori delle Università Africane. Si tratta di fatto di una conferenza permanente che è nata a Teramo grazie al Forum e che si rafforza anche attraverso il partenariato con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Perché conoscenza, scambi e collaborazioni interculturali sono centrali nella costruzione di valori e ideali comuni per un futuro di pace».

Il V partenariato euro-africano, che accompagnerà i lavori del Forum e al quale parteciperanno i Rettori provenienti da diversi paesi africani ed europei, favorirà il cammino di cooperazione universitaria che deve coinvolgere tutte le discipline accademiche; inoltre, l’argomento della cooperazione universitaria, fondamentale per dare un contributo allo sviluppo dei paesi nel rispetto degli SDG, verrà affrontato nella plenaria conclusiva, coinvolgendo tutti i partecipanti al Forum.

Il VI Forum Internazionale del Gran Sasso, come i precedenti, è organizzato da un Comitato Scientifico composto da docenti delle Università e dei Centri di Ricerca abruzzesi e italiani e coinvolgerà relatori provenienti dalle diverse parti del mondo. Tutte le iniziative costituiranno momenti di condivisione e di impegno per una nuova progettualità sociale.




RITORNA MARSICUP

Il contest marsicano che promuove giovani talenti con idee innovative per il territorio

Avezzano, 27 settembre 2023. Sabato 30 settembre dalle ore 16:00 il teatro Talia di Tagliacozzo (AQ) ospiterà la seconda edizione della MarsicUp, giornata dedicata alla celebrazione dell’innovazione, dell’imprenditorialità e del talento locale.

L’evento, organizzato da Marsica Sharing ETS, inizierà con la presentazione dei 6 progetti in gara – si va dal connubio arte-IA, educazione ambientale, sino ai nuovi spazi per lavorare coworking, stanze green screen, apicoltura innovativa, carrelli elettrici per la spesa ecc. Proseguirà poi un aperitivo dove potersi scambiare idee e fare networking, e si concluderà con la proclamazione del team vincitore, che si aggiudicherà un premio di 5.000€ e supporto in servizi. Anche in questa edizione sarà una giuria scelta di professionisti ed esperti, insieme al pubblico presente in sala, a decretare il progetto vincitore. Al pubblico dell’evento è richiesto un contributo di 10€.

La giuria sarà composta da Raimondo Castellucci, General Manager presso BluHub, Alessandro Bianchi, CEO di ISWEB e Viktor Malacukzi, Designer e Ricercatore presso La Sapienza Università di Roma. Il team vincitore otterrà, oltre che un cospicuo premio in denaro, anche servizi e  consulenze personalizzate, offerte da: Innovalley, CNA Abruzzo, Boost Abruzzo, Centro Famiglia, Martina Troisi, Beatrice Cattiveria e Gregorio Fina.

MarsicUp, appuntamento ormai annuale, rappresenta un’opportunità unica per riunire professionisti, figure istituzionali, dirigenti, investitori, cittadini e attori chiave per lo sviluppo del territorio e della comunità marsicana.

Lo scorso aprile 2022 la gara aveva visto trionfare all’interno della cornice del Castello Orsini il giovane Giose Ciccarelli, fondatore dell’associazione sportiva Controvento, con un progetto di volo di parapendio tecnologico e inclusivo.

L’evento è organizzato dall’associazione Marsica Sharing ETS e supportato da: Opoa Marsia, la più grande organizzazione di produttori del Fucino, ISWEB, partner tecnologico di riferimento della PA per l’erogazione di servizi e applicativi web di nuova generazione, OLE – Catering & Banqueting, servizio di ristorazione a domicilio e organizzazione di eventi; Copy Zone, Maurizio Rinaldi s.r.l., Select Car, Magic  Wash, CNA Abruzzo, Morgante Iolanda – Edilizia e Energia.

È possibile prenotare il proprio posto tramite il sito web di Marsica Sharing o chiamando il numero

+ 39 338 924 8991 (Giorgio).

Marsica Sharing

Marsica Sharing è un ente del terzo settore (ETS) e nasce nel 2020 dalla volontà di un gruppo di ragazzi e ragazze di creare uno spazio dove poter condividere progetti e connessioni che possano favorire lo sviluppo della Marsica.

A tre anni dal suo avvio, l’associazione, un vero e proprio incubatore di idee, conta dieci membri attivi che lavorano ai progetti sempre più rivolti all’ecosistema lavorativo e socioeconomico della Marsica. Grazie anche al supporto di persone che nella loro quotidianità danno contributo al territorio che vivono, sono molte le partnership attivate con le numerose realtà, associative e no, presenti sul territorio, con le quali collaborano e si sostengono a vicenda.




OSMOCI ENTRA IN COMUNE

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le guida

Pescara, 27 settembre 2023. Venerdì 22 settembre scorso si è conclusa la Settimana Europea della Mobilità, e quanto prima usciranno i report da parte di tutti coloro che vi hanno partecipato.

Per quanto riguarda OSMOCI, sono nell’occasione maturate le disponibilità di alcune aziende, e in particolare di RFI, di cui abbiamo già detto e che ha distribuito i tagliandi in tutte le stazioni ferroviarie della Regione (79), di TUA, che ha affisso il materiale promozionale sui convogli di propria pertinenza (almeno 6), dei Presidi Sanitari della Clinica Pierangeli e della ASL di Pescara, con i suoi distretti sanitari ospedaliero, e poi a sud e a nord della città, e infine il Comune di Pescara, con le sue sedi di Piazza Italia.

Tranne che per TUA, che copre il settore del trasporto bici, per il resto si tratta di aziende generatrici di traffico, in quanto nodi di aggregazione di servizi, e quindi punti di riferimento che in qualche modo interferiscono con la mobilità ciclistica, e conseguentemente con l’esigenza di posteggi, possibilmente agevoli, pratici e sicuri.




MURI PARLANTI – TALKING WALLS 3.0

I giovani presentano le opere di street-art realizzate nelle scuole della provincia

Chieti, 27 settembre 2023. Colore, bellezza, partecipazione, muri che “raccontano” il punto di vista dei giovani studenti della Provincia di Chieti. Saranno gli oltre 100 giovani partecipanti del progetto Muri Parlanti-Talking Walls 3.0 i protagonisti delle presentazioni pubbliche che si terranno nel mese di ottobre a Chieti, Lanciano e Vasto: l’obiettivo è raccontare e presentare alle rispettive comunità scolastiche e cittadine le opere di street-art realizzate sulle pareti di alcune scuole superiori di proprietà della Provincia di Chieti.

“Muri Parlanti – Talking Walls 3.0” – progetto che vede la Provincia  di Chieti capofila di un partenariato composto da Unpli Chieti, Picsat Abruzzo, Istituto superiore “V. Emanuele II” di Lanciano e Art Bike Run+Wine – è un’iniziativa rivolta a 100 giovani studenti della Provincia di Chieti che intende promuovere l’arte urbana come strumento di espressione, creatività e inclusione sociale tra i giovani. Gli studenti delle scuole coinvolte in questa prima esperienza – Itcg De Sterlich di Chieti, Liceo scientifico Galilei di Lanciano, Polo liceale Pantini-Pudente di Vasto e Liceo classico V.Emanuele II di Lanciano – hanno espresso e condiviso il loro talento artistico realizzando opere di street-art sulle pareti delle scuole che raccontano storie, speranze e le sfide della loro generazione. Tutor d’eccezione del progetto sono stati gli studenti del Liceo artistico “Palizzi” di Lanciano, che negli anni precedenti hanno realizzato diversi interventi di street-art sulle pareti dell’istituto con la partecipazione di artisti di livello internazionale.

Le presentazioni pubbliche dei murales realizzati si terranno mercoledì 4 ottobre a Vasto, davanti la palestra della sede del liceo delle Scienze umane di via Madonna dell’Asilo; giovedì 12 ottobre a Chieti, nel cortile interno dell’Itc De Sterlich in via Colonnetta 99; mercoledì 18 ottobre a Lanciano, nel cortile di ingresso del Liceo scientifico Galilei in via don Minzoni; lunedì 23 ottobre a Lanciano, nel cortile interno del Liceo classico V.Emanuele II con ingresso da via Bologna. Tutte le presentazioni avranno inizio alle ore 11. Durante gli eventi in programma, i giovani presenteranno le opere e racconteranno l’esperienza vissuta durante il processo creativo, coordinato dal direttore artistico del progetto Nicola Di Totto.

“Le opere realizzate dai giovani non solo decorano le pareti delle scuole, ma sono capaci di lasciare un segno significativo nel contesto urbano in cui gli istituti sono inseriti, portando bellezza e colore per un ideale museo a cielo aperto, liberamente fruibile da tutti. Questa è l’idea alla base di Muri Parlanti, un progetto che abbiamo raccolto ed esteso alla comunità studentesca provinciale dalla felice intuizione dell’allora assessora alla Cultura Marusca Miscia, che nel 2020 diede vita a questa iniziativa a Lanciano. Anche Vasto di recente ha accolto questa esperienza d’arte portandola nel quartiere San Paolo, grazie all’interessamento dell’assessore alle Politiche sociali Paola Cianci. Le presentazioni pubbliche saranno occasioni preziose per condividere con le nostre giovani riflessioni sui concetti di bene comune, ambiente, cultura, futuro e per rafforzare il legame tra le giovani generazioni e le comunità in cui vivono”, dichiara il presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.

“Il progetto Muri Parlanti – Talking Walls 3.0 non sarebbe stato possibile senza il sostegno di Unione Province Italiane che ha accolto la nostra iniziativa nell’ambito di Azione Province Giovani, finanziandola attraverso il dipartimento delle Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri. Un particolare ringraziamento va alle dirigenti e ai docenti degli istituti scolastici coinvolti e ai preziosi partner del progetto: tutti loro hanno contribuito a rendere concreta questa iniziativa straordinaria per gli oltre cento giovani, veri protagonisti di creatività e arte urbana nella Provincia di Chieti”, sottolinea il consigliere delegato alle politiche giovanili Davide Caporale.

Informazioni su “Muri Parlanti – Talking Walls 3.0”

Il progetto “Muri Parlanti – Talking Walls 3.0” è un’iniziativa di street art che coinvolge oltre 100 giovani artisti delle scuole della Provincia di Chieti. Il programma promuove l’arte urbana come mezzo di espressione e inclusione sociale, permettendo ai giovani di trasformare le pareti delle scuole in opere d’arte significative. Il progetto è stato promosso nell’ambito di Azione Province Giovani di Unione Province Italiane e finanziato dal dipartimento delle Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri. Sono state realizzati interventi di street-art nelle scuole superiori Itc De Sterlich Chieti, Liceo scientifico Galilei Lanciano, Polo liceale Pantini-Pudente Vasto e Liceo classico V.Emanuele II Lanciano, oltre che lungo la ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi.

Il video documentario di Muri Parlanti: www.youtube.com/watch?v=Y55DgempVJU

Calendario presentazioni pubbliche Muri Parlanti-Talking Walls 3.0

4 ottobre ore 11 – Palestra liceo Scienze Umane via Madonna dell’Asilo 37 Vasto

12 ottobre ore 11 – Itc De Sterlich via Colonnetta 99 Chieti

18 ottobre ore 11 – Liceo scientifico Galilei via don Minzoni 11 Lanciano

23 ottobre ore 11 – Liceo classico V.Emanuele II via Bologna 8 Lanciano




SERVIZIO DI NAVETTE GRATUITE da Pescara e per la Città di Chieti

La Notte Europea dei Ricercatori 2023

Chieti, 27 settembre 2023. In occasione de “La Notte Europea dei Ricercatori”, prevista per il 29 settembre prossimo, è stato predisposto un sistema gratuito di navette che porteranno i visitatori al Campus universitario di Chieti, luogo destinato ad ospitare in tutta sicurezza questo grande evento che prenderà il via alle 16,00, presso il palco centrale, con una breve ma significativa cerimonia di inaugurazione alla presenza di tutta la comunità accademica della “d’Annunzio” ed alla quale parteciperanno il Rettore, Liborio Stuppia, il Direttore Generale, Giovanni Cucullo, e la professoressa Elisabetta Dimauro, Coordinatore del Gruppo che organizza la manifestazione.

Per chi vorrà arrivare da Pescara sarà disponibile una navetta – Linea 3 -, gestita da “Cerella Autosevizi”, da Viale Pindaro a via dei Vestini a Chieti, con cadenza di 30 minuti, partire dalle 14,30 con ultima corsa da Chieti alle 00,05 del successivo 30 settembre.

Per chi deve arrivare a Chieti da altre località ci saranno tre parcheggi di scambio riservati e anch’essi gratuiti, quello del “Palatricalle”, concesso cortesemente dal Comune di Chieti (da qui prima corsa della Linea 3 alle 15,30 ultima di rientro alle 00,30 del successivo 30 settembre), quello del “Foro Boario”, gentilmente concesso dalla Camera di Commercio Industria Agricultura e Artigianato di Chieti-Pescara e quello del Villaggio Mediterraneo (da qui prima corsa della Linea 4 alle 15,30 ultima di rientro a mezzanotte). Da questi parcheggi le navette saranno continue grazie al supporto di “Clikbus” della “Di Fonzo Autolinee” (Linea 4) e di “La Panoramica” (Linea 3).

Sarà infine disponibile gratuitamente la “Linea 1” del sevizio urbano di Chieti, gestito anche in questo caso da “La Panoramica”, con partenze e rientri a Piazzale Sant’Anna, Largo Cavallerizza (Piazza San Giustino), Grande Albergo Abruzzo, Piazzale Marconi (Stazione di Chieti Scalo), via Benedetto Croce/incrocio via dei Vestini (Giansante auto), via dei Vestini ingresso del Campus (prima corsa alle 15,00 dal capolinea di Sant’Anna a Chieti e ultima coda dall’Università alle 00,30 del 30 settembre). 

Come ogni altra informazione relativa alla manifestazione, su  https://www.unich.it/ndr2023 sono pubblicate mappe e orari dettagliati dei servizi navetta dedicati a “La Notte Europea dei Ricercatori 2023”.         

<Vogliamo consentire a tutti – spiega la professoressa Elisabetta Dimauro, Coordinatore del Gruppo organizzatore de “La Notte Europea della Ricerca 2023” – di arrivare al Campus universitario di Chieti comodamente e in piena sicurezza, utilizzando sia i parcheggi di scambio sia le navette che porteranno tutti proprio davanti all’ingresso del Rettorato, da dove si verrà indirizzati verso il percorso con i tanti ed interessanti eventi previsti dal programma di questa grande manifestazione>.

Maurizio Adezio




PIAZZA SAN GIUSTINO SI PRESENTA

Domani l’evento di riconsegna alla città. Amministrazione e Soprintendenza

Chieti, 27 settembre 2023. Presentato stamane Museo Costantino Barbella in una conferenza congiunta Comune-Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Chieti-Pescara l’evento di riconsegna alla città di Piazza San Giustino che si terrà domani, giovedì 29 settembre dalle ore 19. A illustrare il percorso fatto e il programma della cerimonia di inaugurazione il sindaco Diego Ferrara, il vicesindaco Paolo de Cesare, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, la Soprintendente arch. Cristina Collettini e rappresentanti della struttura comunale, dell’impresa realizzatrice, i funzionari della Soprintendenza, i responsabili di cantiere e degli scavi, nonché i sostenitori e promotori l’evento di riconsegna.

Programma

Ore 19.00: Inizio cerimonia di inaugurazione presentata dall’artista e conduttrice Rai teatina, Pamela D’Amico

–           L’esibizione dei Virtuosi di Kiev e delle ragazze della ginnastica ritmica di Armonia d’Abruzzo agevolerà il taglio del nastro da tutte le vie che affacciano sulla piazza.

Ore 19.10: Benedizione della piazza e saluti istituzionali del Vescovo, della Soprintendente e del Sindaco.

Ore 19.45: Esibizione dei Virtuosi di Kiev con brani di Pachelbell, Haydn e Mozart

Ore 19.50: Esibizione del coro “Giacomo Puccini” del Maestro Loris Medoro che eseguirà “Va pensiero” dal Nabucco, il Coro delle zingarelle e quello dei Mattatori La Traviata di Verdi e di due operette “La vedova allegra” di Lehár e “Al cavallin” di Stolz.

Ore 20.15: Proiezione video, “La piazza si racconta” a cura di Online Display

Ore 20.20: Accensione della piazza ed esibizione di Pamela D’Amico che canterà due brani del suo repertorio

Dalle 20.30 alle ore 22 i reperti affiorati dagli scavi della piazza saranno esposti a Palazzo Zambra.

Esito conferenza stampa e dichiarazioni

“Vogliamo considerare una grande festa, una giornata in cui finalmente la città potrà riavere il suo cuore pulsante – esordisce la Soprintendente Cristina Collettini – La chiusura dei lavori di recupero e riqualificazione della piazza San Giustino di Chieti costituisce per la collettività teatina e non solo un’occasione straordinaria per riappropriarsi di uno dei luoghi più antichi e identitari della città. Il giusto equilibrio che è sempre necessario raggiungere per interventi di questo tipo, tra istanze conservative e di valorizzazione, è stato a mio avviso pienamente raggiunto con un intervento che ha approfondito gli aspetti archeologici per ricostruire la storia della città e ha al contempo restituito un’area fulcro la cui valenza è amplificata dalle straordinarie quinte architettoniche che la perimetrano, come palazzo Mezzanotte, il Tribunale, il fronte laterale di San Giustino, oggetto di un vero e proprio progetto di ricostruzione in stile medievale da parte dell’architetto Guido Cirilli negli anni Trenta del Novecento, il palazzo Valignani, sede storica del comune di Chieti e il Palazzo Sirolli. La piena sinergia tra le istituzioni coinvolte e professionisti di elevata qualità che hanno dedicato in questi anni le loro competenze al recupero dell’area ha consentito di far rivivere lo spazio urbano fulcro delle relazioni sociali, quella piazza che è centro propulsore della vita cittadina al pari del foro dell’antica Roma e dell’agorà della polis greca”.

“Abbiamo lavorato insieme per veder rinascere piazza San Giustino con una finalità del tutto nuova e moderna – così l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – Sarà un luogo di elevata qualità e fruibilità, come deve essere per la piazza principale e di riferimento in una città come la nostra. I materiali, le architetture, gli arredi che arriveranno a breve sono in linea con l’esigenza di esaltare la storicità della piazza, di tutto quello che abbiamo trovato realizzandola e che sarà in mostra negli spazi ubicati sotto il Palazzo comunale, dove nascerà uno spazio espositivo dei reperti emersi dagli scavi e virtuale per ciò che non si è potuto far emergere. L’inaugurazione sarà anche l’occasione per dire un enorme grazie a tutti quanti coloro che ne sono stati interpreti perché dietro questa realizzazione c’è un grande e delicato lavoro di squadra per valorizzare il punto centrale della città. Ci abbiamo messo tempo, perché non poteva essere affrontata in fretta la rinascita di piazza San Giustino, considerato anche il patrimonio di reperti che è emerso, ma abbiamo fatto di tutto per sfruttare al massimo le risorse a disposizione, tant’è che abbiamo chiesto e ottenuto dalla Presidenza del consiglio la possibilità di utilizzare anche il ribasso dell’appalto, che abbiamo devoluto proprio al proseguimento dell’attività di indagine degli archeologi che hanno lavorato per noi. Non solo l’archeologia ha scandito tempi diversi da quelli che ci saremmo aspettati sui lavori, ma anche le esigenze del cantiere e la necessità di rimodulare il progetto per affrontare gli intoppi trovati durante il percorso e consequenziali al cambiamento dei costi delle materie prime dopo la guerra russo-ucraina e il covid, per avere copertura con le risorse e soprattutto per arrivare alla riconsegna alla città. Sarebbe stato immorale fare attendere ancora la riqualificazione. Questi lavori hanno una storia, noi non vogliamo prenderci il merito di averli fatti, ma con essi di certo abbiamo realizzato uno scopo che ci eravamo prefissi: portarli a termine. Infine, non vogliamo considerare un traguardo la riconsegna di domani, la piazza è il punto di partenza di una riqualificazione di tutta la città che noi, questo sì, abbiamo avviato, cercando risorse per farla rinascere e avviando progetti che a giorni diventeranno cantieri”.

“Doverosi i ringraziamenti a tutti coloro che sono stati parte e interpreti di questo lavoro – aggiunge il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare – Domani sarà un giorno di festa perché quando si riqualifica qualcosa di importante per la città è così che deve essere, a maggior ragione quando si tratta della piazza principale. Il lavoro fatto è sotto gli occhi di tutti ed è di qualità. La nuova piazza recuperata, rinata, torna ad avere un’attività, quella che ha anche avuto in passato: oggi la piazza è davvero bellissima e straordinaria, pronta per ospitare grandi eventi e devo ringraziare quanti si sono preoccupati di darle questo potenziale che non aveva prima. È stato fatto il massimo, oggi credo ci sia una grande soddisfazione perché valorizzeremo anche tutto ciò che è stato rinvenuto nel sottosuolo, tanto importante da diventare immagine della città, perché ciò è successo per la testina di Venere emersa dalla piazza e che domani sarà esposta, reperti a cui dedicheremo un punto espositivo pronto per essere fruito dalla cittadinanza e dai turisti. Domani avremo una serie di intrattenimenti ed esibizioni, voglio a tal proposito ringraziare il Maestro Loris Medoro che con il coro Puccini darà voce alla serata, come lo sarà il Maestro Mazzoccante che con l’esibizione dei Virtuosi di Kiev imperniata sulla pace sarà la musica e anche Pamela D’Amico la nostra concittadina che conduce una trasmissione in Rai ed ha una splendida voce e le ginnaste dell’Armonia d’Abruzzo. Sono certo che sarà una bellissima giornata di festa, e lo sarà anche per la città che invitiamo a partecipare numerosa a questo primo e importante evento di rinascita cittadina”.

“Ho atteso tanto questa conferenza, tante volte ho immaginato il momento in cui avremmo riconsegnato alla città la sua piazza principale e oggi che il momento arrivato, sono veramente felice di poter voltare una pagina bella quanto complessa per la nostra Amministrazione – conclude il sindaco Diego Ferrara – Quando ci siamo insediati il cantiere era appena partito ed era anche ignaro delle tante incognite che i lavori avrebbero incontrato lungo il cammino. Il progetto arriva da lontano, già prima della precedente amministrazione, la Giunta Ricci aveva indetto un concorso internazionale per restituire modernità alla piazza. Una riqualificazione tanto attesa, perché necessaria a restituire allo spazio la sua funzione e la sua bellezza. Ma la rinascita non è mai andata avanti, si fermò quella avviata ed è rimasta a lungo ferma anche quella partita un mese prima del nostro insediamento.  Nel frattempo, le esigenze della piazza e della città sono cambiate dalla prima stesura e, poi, i ritrovamenti preziosi, la pandemia, i rincari delle materie prime, del lavoro e delle fonti energetiche, le difficoltà economiche del Comune, le tante emergenze, hanno reso i lavori una vera e propria sfida. Ma oggi possiamo dire che è una sfida vinta. E possiamo aggiungere che ci premeva molto, perché questa riconsegna segna l’avvio di una rigenerazione urbana del nostro centro storico e di tutto il territorio della città, che è stata la nostra occupazione principale in questi tre anni e mezzo. Salvare Chieti e riattivare le sue funzioni culturali, sociali, storiche, strategiche restituendo vita a piazza San Giustino e rendendola sostenibile.  Sarà una piazza dove aggregarsi, dove torneranno le persone e non le auto, perché la sosta in città avrà altri luoghi che stiamo approntando per dare risposta anche al problema dei parcheggi, ma voglio ricordare, qui, un fatto di 30 anni fa, quando in piazza perse prematuramente la vita un ragazzo 16enne, Fabio Bianchi, venuto qui a studiare da Fara Filiorum Petri. Quel fatto segnò fortemente la città e la funzione della piazza, perché il sedicenne morì fra due autobus, voglio ricordarlo, perché oggi qui si realizza una funzione diversa che restituisce a questo luogo il giusto valore. Sono infine lieto che la festa si apra con i Virtuosi di Kiev, l’orchestra d’archi ucraina che abbiamo strappato al fronte oltre un anno fa e adottato dando loro la possibilità di continuare a suonare bellezza nella casa italiana del nostro Teatro Marrucino. Che la loro musica sia viatico di pace e di lunga vita per la nostra piazza”.




PROGETTO PIZZONE II

La chiara posizione del PNALM

Pescasseroli, 27 settembre 2023. Continua la mobilitazione dei cittadini rispetto al progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Pizzone, nel cui merito il Parco ha rappresentato il proprio parere negativo a inizio settembre con una nota trasmessa al Ministero dell’Ambiente e a tutti gli altri soggetti interessati.

Nella nota è stata comunicata l’assoluta improcedibilità dell’istanza, presentata da parte della società di produzione elettrica, per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto. L’entità, i lavori previsti per la sua realizzazione e la stessa natura dell’opera proposta sono tali da rendere l’intero progetto assolutamente incompatibile con le esigenze di conservazione di una delle porzioni di territorio più pregiate e incontaminate del Parco. Ovviamente, alla base del riscontro del Parco vi sono delle solide motivazioni giuridiche che qui di seguito vengono sintetizzate:

•             L’area interessata ricade nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, territorio sottoposto, ai sensi della legge  394/91 (legge quadro sulle aree protette), ad uno speciale regime di tutela allo scopo di perseguire, tra l’altro, la conservazione di specie animali e vegetali, di habitat, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici nonché la difesa e la ricostituzione degli equilibri idraulici (art. 1 L. 394/91). Tale destinazione, dunque, preclude ogni ipotesi di modificazione degli habitat dei loro equilibri indispensabili per la tutela di specie minacciate di estinzione.

•             In aggiunta, l’art. 11 della legge 394/91, al comma 3, stabilisce che nei Parchi, sono vietate le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali. In particolare, alla lettera c) sono vietati la modificazione del regime delle acque.

•             La portata effettiva di tale divieto è stata chiarita dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con Sentenza n.19389 del 09/11/2012. Secondo la Suprema Corte tale norma impone, inequivocabilmente, nei Parchi, il divieto di tutte, indistintamente, le attività e le opere che possano comunque recare pregiudizio alla salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati. In particolare, l’attività citata alla lettera c) – la modificazione del regime delle acque – è ritenuta direttamente inibita dalla legge, in quanto, ritenuta di per sé idonea a compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati e, di conseguenza, vietata già in astratto ed indipendentemente da ogni valutazione circa la pericolosità dell’opera oppure i relativi benefici. La volontà di vietare direttamente ogni modificazione del regime delle acque, si desume anche dalla lettura complessiva del citato comma 3, laddove la modificazione del regime delle acque è ricompresa tra le attività che sono vietate in termini assoluti, diversamente da quelle contemplate alle lettere d, f ed h, che lo sono, in senso relativo, ovvero “se non autorizzate” dall’Ente Parco. Sempre nella medesima sentenza della Suprema Corte, si asserisce come essendo la finalità della legge sulle aree protette dichiaratamente quella di garantire e promuovere, in attuazione degli art. 9 e 32 della Costituzione nel rispetto degli accordi internazionali, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese, nei territori dei Parchi Nazionali, la tutela dell’ambiente è di rilievo preminente su qualsiasi altro interesse, anche di primaria importanza.

“Alla luce di quanto rappresentato, anche formalmente – ha dichiarato il Presidente del Parco Giovanni Cannata – non ci resta che ribadire, visto lo stato attuale delle problematiche ambientali, che urge sempre più dare senso pieno e dignità alla parola sostenibilità, intendendola nella sua accezione più forte e olistica, senza previsione alcuna della piena sostituibilità tra capitali ambientale, economico e sociale. Un risultato al quale è possibile dare seguito solamente attraverso decisioni nette e azioni programmatiche chiare”




UNA NUOVA VIA PER L’ABRUZZO

Collega San Vito Chietino a Castel Frentano. È questo l’obiettivo del nuovo progetto finanziato dalla Regione Abruzzo e dal MASE. L’evento di presentazione si svolgerà venerdì 29 settembre a Lanciano in Corso Trento e Trieste

Lanciano, 27 settembre 2023. Continuano le azioni della Regione Abruzzo verso la mobilità sostenibile. Ultimo nato è il progetto UNA NUOVA VIA PER L’ABRUZZO che verrà presentato venerdì 29 settembre a Lanciano in Corso Trento e Trieste dalle ore 18 in poi e che intende collegare San Vito Chietino a Castel Frentano. Il progetto è finanziato dalla Regione Abruzzo e dal MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e vedrà nello specifico la realizzazione di un percorso lungo 21 chilometri sull’area di sedime della ferrovia dismessa che collegherà i Comuni di San Vito Chietino, Treglio, Rocca San Giovanni, Lanciano e Castel Frentano, riconvertendo il tracciato ferroviario esistente e non più utilizzato.

L’iniziativa è promossa dall’assessorato all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale nell’ambito delle iniziative denominate Terra’, l’ambiente in cui vivremo, che è il Forum della transazione energetica promosso dalla Regione Abruzzo, giunto alla sua seconda edizione.

Incentivare la mobilità sostenibile mediante interventi di potenziamento dell’intermodalità bici-treno per collegare l’area frentana con la Via Verde della Costa dei Trabocchi, il percorso ciclo-pedonale che si sviluppa sull’ex tracciato ferroviario in uno dei tratti più suggestivi del litorale abruzzese, è questa la strada che sta percorrendo la Regione Abruzzo. Lo sa bene Nicola Campitelli, assessore regionale all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale che ha dichiarato: ”Questa della Nuova Via Per l’Abruzzo, rappresenta la conferma che la Regione e il mio assessorato stanno lavorando per promuovere a 360 gradi la mobilità sostenibile. Questo progetto ha una duplice valenza, quella turistica e quella di tutela e sviluppo di un territorio, quello interno, che se opportunamente collegato con la costa può contribuire allo sviluppo dell’intera Regione Abruzzo”.

Per presentare il progetto nei dettagli, avrà luogo un convegno, venerdì 29 settembre alle ore 18 a Lanciano in Corso Trento e Trieste, al quale interverranno: Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, Nicola Campitelli, assessore regionale all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale, Salvatore Corroppolo, esperto in materia ambientale e in programmazione Fondi SIE e FSC del MASE, Filippo Paolini, sindaco di Lanciano e Gabriele De Angelis, presidente TUA Abruzzo.

In caso di pioggia l’evento, che è aperto al pubblico, si svolgerà negli spazi dell’Officina Storica della TUA in Via Del Mancino.




I MIGRANTI, LA NAZIONE E LA DIVISIONE creata tra gli italiani

Politicainsieme.com, 27 settembre 2023. Parlando ai banchi dell’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite, pressoché deserti, Giorgia Meloni non è riuscita a darsi un colpo d’ala che, in ordine al fenomeno delle migrazioni, la innalzasse sopra il tono querulo della lamentazione quotidianamente somministraci in patria. Anzi, ha colto l’occasione per impartire ai Paesi dell’ONU una lezione di “nazionalismo”, immancabilmente accompagnata da una retorica patriottarda che chiama alla difesa dei sacri confini del suolo natio. Come fosse una guerra. Contro gli ultimi della terra.

Ha innalzato la Nazione a cardine della Storia, secondo una declinazione d’altri tempi. La Nazione , “bisogno naturale degli uomini”, declinata come “destino” diventa un perimetro che tiene insieme la “comunità”, in tanto ed in quanto la ritaglia e la distingue e, in qualche modo, la contrappone al resto dell’ umanità. L’identità di un popolo fa tutt’uno con questa separatezza e la “sacralità dell’ essere umano”, essendo un valore universale, originario ed irriducibile, per quanto invocata, non trova posto in una simile ideologica architettura mentale.

Il repertorio degli argomenti con cui la Presidente del Consiglio dei ministri ha affrontato il tema al Palazzo di Vetro non si discosta dalla lettura delle migrazioni che la vede rincorrere niente meno che Salvini, in una gara interpretativa del fenomeno sbagliata in radice. Sostanzialmente fondata sul concetto di emergenza ed imputata alla criminalità dei “trafficanti di esseri umani”. Che c’è e va sicuramente condannata con il vigore che ci mette la Meloni, a parte l’amenità del reato universale, ma non è la causa del fenomeno migratorio, bensì piuttosto uno dei suoi più gravi e deprecabili effetti. Senonché, talvolta – e questo è sicuramente il caso – davanti a situazioni particolarmente complesse, per inquadrarle meglio e capirci di più, è bene staccarsi un attimo dal proprio modo di vedere per adottare l’ ottica del proprio interlocutore o di chi comunque sta sull’ altra sponda.

Perché non impariamo a guardare alle migrazioni con gli occhi dei migranti? Potremmo contare su quel genuino sentimento di solidarietà ancora vivo nel cuore degli italiani, come dimostra l’eccezionale sviluppo delle forme di volontariato di prossimità. Un sentimento che si sta purtroppo cercando di conculcare, seminando, al contrario, diffidenza, ostilità, sospetto, rabbia, rancore, atteggiamenti che, se non sono ancora forme, sia pure larviate, di razzismo ne rappresentano il terreno di cultura. E qui va denunciata la responsabilità gravissima, morale, civile, ancor prima che politica, delle forze di governo. Si invoca la “nazione” e si dividono gli italiani.




50 ANNI DALLA FONDAZIONE

Le celebrazioni del centro abruzzese canadese di Ottawa. Agli eventi del 7-8 ottobre presenti Autorità canadesi e dall’Abruzzo; parteciperà anche Goffredo Palmerini

L’Aquila 27 settembre 2023. Grande festa a Ottawa, il 7 e 8 ottobre 2023, per i 50 anni del Centro Abruzzese Canadese Inc, organizzazione no-profit legalmente riconosciuta dal Governo canadese. Il presidente Nello Scipioni, insieme al Consiglio Direttivo, hanno organizzato al meglio la celebrazione del Cinquantenario che vedrà presenti nella Capitale federale i presidenti delle Associazioni Abruzzesi del grande Paese nordamericano, rappresentanti delle Istituzioni canadesi, dell’Ambasciata d’Italia e della Nunziatura apostolica, che ha assicurato la partecipazione del Nunzio, Mons. Ivan Yurkovic.

Sarà presente una delegazione istituzionale dall’Abruzzo. Il presidente Scipioni ha infatti mandato inviti alla Regione Abruzzo, Giunta e Consiglio Regionale, e ai Presidenti delle quattro Province abruzzesi.

Su invito del Presidente Scipioni sarà presente all’evento anche il giornalista e scrittore Goffredo Palmerini, già consigliere del CRAM, tra i più attivi ambasciatori della cultura abruzzese nel mondo e studioso dell’emigrazione italiana. La celebrazione del 50° di fondazione del Centro Abruzzese Canadese avrà il suo clou sabato 7 ottobre presso Villa Marconi – imponente struttura sociale e assistenziale realizzata dalla comunità italiana – con il grande Gala, dalle ore 18 e fino a tarda notte.

Palmerini sarà in Canada dal 1° ottobre al 16 e nel corso della missione incontrerà, oltre quella di Ottawa, le comunità abruzzesi di Montreal, Hamilton e Toronto. Numerosi gli impegni in programma, coordinati ad Ottawa dal presidente Scipioni e Angelo Filoso, a Montreal da Guido Piccone, Ambasciatore d’Abruzzo nel mondo e componente del CRAM, e da Arturo Tridico, direttore della rivista “La Voce” (della quale Palmerini è corrispondente dall’Italia), ad Hamilton da Angelo Di Ianni e dal fratello Larry, componente del CRAM e già Sindaco della città.

La visita del giornalista aquilano in Canada, che segue l’ultima del 2017, sarà importante per tessere nuove relazioni con il mondo associativo, istituzionale, culturale ed accademico, ma anche con il mondo dell’informazione: egli, infatti, è collaboratore delle più importanti testate in lingua italiana di quel Paese. Sarà inoltre ospite di CHIN Radio Ottawa, Tele 30 e Globo Italia Radio dove parlerà delle meraviglie artistiche dell’Aquila e dell’Abruzzo pensando al 2024, dichiarato “Anno delle radici italiane” in cui sarà protagonista il turismo di ritorno, per conoscere i luoghi d’origine e di partenza della prima emigrazione.

Il Centro Abruzzese Canadese Inc. fu fondato il 24 febbraio 1973 per iniziativa di dieci tenaci emigrati abruzzesi: Francesco Di Tiero, Antonio Peca, Antonio Cavalancia, Giuseppe Corda, Rocco Breda, Rinaldo Palanza, Domenico Micucci, Angelo D’Urbano, Mauro Filoso, Fernando D’Innocenzo. L’associazione nacque con scopi ricreativi, sociali e culturali, per conservare le tradizioni in seno alla comunità di Ottawa e hinterland – che conta circa 10mila abruzzesi residenti – e per promuovere la cultura della regione d’origine.

Attualmente centinaia sono i soci e loro familiari che frequentano Casa Abruzzo, sede di proprietà del Centro Abruzzese Canadese Inc. e situata in Gladstone Avenue nel cuore di Ottawa. Forte l’impegno organizzativo per celebrare degnamente il Cinquantenario che stanno sostenendo il Presidente del Centro e il Direttivo, composto da Rocco Petrella (Vicepresidente), Delio D’Angelo (Tesoriere), Lucia Alloggia (Segretaria), Giovanni Montagnani (PR), con i consiglieri Lidia Petrella, Giovanni Maiorino, Salvatore Tatta, Giuseppe Schieda, Carmine Mariani, Corrado Zorzo, e i revisori Bruno Di Millo e Vincenzo Schieda.

Presidente per più mandati, Nello Scipioni, aquilano nato nella frazione di Camarda, è stato recentemente insignito dal Comune dell’Aquila d’un prestigioso riconoscimento per la preziosa opera in campo sociale e culturale, che ha decisamente contribuito a far crescere la stima e il rispetto delle Istituzioni e dei cittadini della Capitale canadese nei confronti degli Abruzzesi e dell’intera comunità italiana.

Goffredo Palmerini




MAFIA DEI PASCOLI plauso di Coldiretti Abruzzo

Martinelli: “Necessario fare chiarezza e non abbassare la guardia”. Ventiquattro milioni DI euro il volume d’affari delle agromafie

Pescara, 27 settembre 2023. “Un forte apprezzamento e un sentito plauso alla magistratura e alle forze dell’ordine per i risultati della maxioperazione Transumanza, condotta dalla Guardia di finanza di Pescara, diretta e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di L’Aquila”. Lo dice il presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli in riferimento all’indagine che ha portato a 25 arresti per truffa all’unione Europea con l’obiettivo di intascare fondi pubblici per pascoli inesistenti.

“La mafia dei pascoli è un fenomeno criminoso che nuoce alle aziende, agli allevamenti e alla nostra economia che, ancora oggi, si riconosce nell’onestà delle aziende zootecniche che in Abruzzo continuano una tradizione millenaria con sacrificio e passione – dice Martinelli – chiediamo che venga fatta chiarezza per rispetto degli allevatori che lavorano onestamente e che sono direttamente ed indirettamente penalizzati da questo e dai diversi fenomeni di illegalità che colpiscono il settore agroalimentare e su cui Coldiretti si è più volte espressa anche attraverso la costituzione dell’osservatorio nazionale sulle agromafie, il cui comitato scientifico è presieduto dal procuratore Gian Carlo Caselli.

Lo stesso Osservatorio – conclude martinelli – ha stimato un volume d’affari complessivo annuale delle agromafie di 24,5 miliardi di euro con un balzo del 12,4% nell’ultimo anno e con una crescita che sembra non risentire della stagnazione dell’economia italiana e internazionale”.




MAMMA ORSA: La favola di Amarena e dei suoi cuccioli a Villalago

Alcune riflessioni e precisazioni

Villalago, 27 settembre 2023. Quest’opera non è frutto di una stesura affrettata, ma è il risultato di mesi di impegno, dedizione e attenzione da parte dell’Associazione no profit di Villalago Antico Borgo che ne è autrice. La pubblicazione era prevista già da un anno, ma per ragioni personali è stata posticipata.

La mia stretta connessione con Villalago, luogo della mia infanzia e scenario di questi eventi, dovrebbe essere una testimonianza evidente della nostra sincera intenzione: celebrare la storia di Amarena, con l’obiettivo di educare e sensibilizzare le generazioni attuali e future.

È importante sottolineare che il libro non ha alcun fine di speculazione o lucro. Abbiamo da subito espresso la volontà di devolvere i proventi a Enti o Associazioni che operano a favore della tutela degli orsi e della fauna selvatica in generale. La nostra adesione a iniziative come quella per la piantumazione di alberi a Villalago ne è un esempio concreto.

Condividiamo la vostra preoccupazione riguardo alle reazioni sui social media, e ci dispiace che ci possa essere stata una percezione errata del nostro progetto. Tuttavia, riteniamo che la polemica non sia produttiva. Piuttosto, ci auguriamo che possa nascere un dialogo costruttivo tra le nostre parti, per valorizzare al meglio la nostra comune passione e missione di tutela della natura.

Concludendo, ci mettiamo a vostra completa disposizione. Inizialmente, vorremmo offrirvi alcune copie del libro. Ma, ancor di più, speriamo in una potenziale collaborazione con voi, per poter realizzare insieme progetti che portino a una sempre maggiore sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.

Jacopo Lupi Editore




IL CORO ACQUAVIVA. Open day il Primo Ottobre

Il progetto, promosso dall’ Accademia Acquaviva in convenzione con il Conservatorio Braga di Teramo, è rivolto a bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni

Giulianova, 27 settembre 2023. Per i bambini ed i ragazzi di Giulianova è arrivato il momento di cantare. Non da soli e non senza una formazione musicale di base, ma in quello che sarà il Coro della Città di Giulianova, il Coro “Acquaviva”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune,  è dell’ Accademia Acquaviva, in convenzione con il Conservatorio Braga di Teramo. Collabora il Polo Museale Civico.

Il “Coro Acquaviva” avrà una doppia articolazione: un ensemble corale di voci bianche, riservato a bambini dai 6 ai 10 anni, ed uno giovanile, destinato a ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Per domenica prossima, Primo Ottobre è stato organizzato al Kursaal, negli spazi del Conservatorio, un incontro aperto a tutti,  con inizio alle 10.30,  per capire e conoscere meglio la proposta.

Le lezioni si svolgeranno in orario extra scolastico nelle giornate e negli orari concordati.

Gli alunni verranno inizialmente  convocati a piccoli gruppi. I primi incontri saranno improntati sulla suddivisione del coro in voci e sulla conoscenza della propria vocalità (timbro ed estensione).

“Il canto corale – sottolinea il Maestro del coro Francesca Formichella – promuove la socializzazione, il rispetto e la stima verso se stessi e gli altri. Cantare insieme significa crescere umanamente imparando ad ascoltare l’altro. In un momento difficile, in cui i ragazzi fanno fatica all’ascolto reciproco, il coro rappresenta un’ occasione unica che distrae dalle trappole tecnologiche del nostro tempo.

Cantare è divertente e fa bene, scioglie le tensioni; si impara a padroneggiare voce e respirazione, si guadagna in ottimismo e sicurezza.

Bambini e ragazzi, grazie ad una prima alfabetizzazione musicale, impareranno a leggere la musica con una metodologia divertente e coinvolgente, a respirare bene, a conoscere altre lingue grazie allo studio ed interpretazione di un repertorio internazionale. Non mancheranno occasioni e appuntamenti particolari nei quali il coro potrà esibirsi in determinati momenti dell’anno.”