GIOVANI AGRICOLTORI NEL GIARDINO DEL CAMPUS

Notte dei ricercatori, grande affluenza, dimostrazioni e laboratori tra alpaca veri e api regine

Chieti, 29 settembre 2023. In occasione della notte dei ricercatori dell’università d’Annunzio, il giardino dei semplici, l’orto botanico del dipartimento di farmacia di Chieti, è stato trasformato in una grande fattoria didattica nell’ambito della partnership avviata tra il prof. Luigi Menghini – responsabile del giardino – e Coldiretti Abruzzo che ha partecipato con i suoi giovani imprenditori under trenta.

Dalle 16, le porte del giardino si sono spalancate per accogliere centinaia di curiosi: scuole, famiglie e semplici cittadini che hanno partecipato ad uno straordinario percorso nella biodiversità realizzato in collaborazione con il mondo accademico, attraverso dimostrazioni, piccoli laboratori e attività che hanno coinvolto grandi e piccini.

La ricerca dell’ape regina negli apiari in miniatura, le prove di trapianto e di propagazione nei mini-vivai allestiti per l’occasione, la preparazione della “passata tradizionale” con i pomodori autoctoni, la fermentazione del vino con lieviti di montagna, giardini verticali ma anche prove di fermentazione della birra e caseificazione in diretta, oltre all’esposizione di lavanda e di canapa sativa e alla filiera tessile che ne deriva.

Protagonisti anche gli animali: tre piccoli alpaca e un gufo utilizzati dagli imprenditori nella didattica per le scuole che hanno incuriosito e affascinato i presenti raccontando un mondo incontaminato ed una agricoltura sostenibile e, nello stesso tempo, innovativa.

Una collaborazione tra mondo accademico e imprese agricole in un comune obiettivo – dice Carla Di Michele, delegata regionale di Coldiretti Giovani Impresa  – incontrare la società civile e il mondo della ricerca per far toccare con mano la bellezza e l’importanza di un uso sostenibile e armonico della risorsa terra”. Di seguito le aziende presenti in occasione della Notte dei ricercatori: azienda agricola Tre Croci di Carla Di Michele, Azienda agricola Coccia Miriana, azienda agricola Colle Rosa di Cristiana Lauriola, Oasi Vivai Piante, Apice Piante, azienda agricola Rocchetti Leonardo, Bio Cantina Orsogna, Società agricola “Da come una volta”, Adi apicoltura, Hopera Hopposti di Antonella Marrone, Guferia di Blasioli Maurizio, Vivaio La Felce.

Alessandra Fiore




DOMANI L’EVENTO ESSENZA a Piazza San Giustino

Gli organizzatori: “Una manifestazione per tutti”

Chieti, 29 settembre 2023. Un contenitore di iniziative rivolte a un pubblico variegato quello che animerà piazza San Giustino domani a partire dalle ore 17. Stamane gli organizzatori hanno illustrato il programma dell’evento a cui il Comune ha dato il patrocinio. In conferenza Silvio Conte e Matteo Marinozzi, ideatori e motore dell’evento, erano presenti il vicesindaco Paolo De Cesare, l’assessore al Commercio Manuel Pantalone, il consigliere comunale Valerio Giannini.

“Domani avremo un’altra bella occasione per frequentare piazza San Giustino – così l’assessore al Commercio Manuel Pantalone – ieri la bellissima inaugurazione ha restituito alla città uno spazio tanto atteso che con l’evento di domani potrà vivere e fare da riferimento non solo ai giovanissimi, ma anche a famiglie e a un target ampio e variegato di persone. Ringraziamo gli organizzatori perché è un appuntamento che nasce con la funzione di attrattore e sostegno per l’economia, che sarà possibile con tutti gli accorgimenti necessari alla tutela della piazza e al suo migliore uso”.

“Le manifestazioni devono animare la città in questo momento difficile, da ieri c’è uno spazio in più di grandissimo pregio e qualità per farlo, che abbiamo predisposto per i grandi eventi, ampio e fornito di tutti i requisiti di sicurezza ma anche tecnici e logistici – aggiunge il vicesindaco Paolo De Cesare, assessore agli Eventi – dove possiamo ospitare, come nel caso di domani, eventi che attraggono tanto pubblico, ma anche organizzare grandi eventi istituzionali e culturali per tutto il territorio di cui ieri c’è stato un piccolo ma significativo assaggio con l’inaugurazione della piazza. Ciò che è già accaduto nella rinata piazza San Giustino, ha dimostrato che la città ha una vocazione in tal senso e dobbiamo sfruttarla al meglio”.

“Sono felice che questo evento si realizzi e mi preme ringraziare gli organizzatori che ci stanno lavorando da settimane adeguandosi ai tempi e alle giuste regole che una piazza come la nostra ha e deve avere – aggiunge il consigliere comunale Valerio Giannini – In questi tre anni l’Amministrazione ha proposto un intrattenimento nuovo, capace di integrare lo spettacolo ad altro, facendoli nei luoghi che sono il patrimonio di Chieti, perché la bellezza e l’economia potessero viaggiare insieme, ed è ciò che accadrà anche domani sera con Essenza. L’evento è gratuito, si comincerà alle 17.00 con degli stand dove si potranno fare delle degustazioni di prodotti locali; alle 17.30 si continuerà poi con l’esibizione di hip hop dell’Asd Area 3 e, alle 18 è prevista anche una sfilata di moda e l’elezione di Miss Chieti, fino alle 21, con spettacoli per bambini a cura degli animatori de La fata turchina. Sempre nel pomeriggio ci sarà anche una performance dell’artista teatino Le Piane, che dipingerà usando colori naturali e sostenibili, intorno alle 19.30 ci sarà la musica con Carlo De Virgiliis, alle 20.15 l’esibizione dei Glitters Tears Band che, in serata aprirà l’ultima fase dell’evento, quella dedicata ai giovanissimi dalle 21.30 con i Dj Aniram e Alessandro Marini e il vocalist Fabio Emme. Ci sono indicazioni doverose sulla mobilità, consigliamo a chi verrà di utilizzare i parcheggi di via Papa Giovanni e quello in piazza Garibaldi. L’invito è per tutti e per tutti anche la raccomandazione a vivere l’evento con la consapevolezza che si svolge nella piazza più di pregio della città”.

“Ci siamo impegnati tanto per arrivare all’evento e per vederlo nascere – conclude Silvio Conte, di Iside, una delle sigle che organizzano l’evento – siamo stati molto attenti a fare una proposta che parli a tutti, vogliamo che sia una giornata di divertimento e di bellezza, faremo di tutto perché ciò accada nella piazza più importante della città”.




PERCORSI SOTTERRANEI

Aperture straordinarie del sistema difensivo del castello. Nei week end dal 7 ottobre al 5 novembre e il 1° novembre

L’Aquila, 29 settembre 2023. Il Museo Nazionale d’Abruzzo, nei weekend dal 7 ottobre al 5 novembre e il 1° novembre, propone aperture straordinarie del sistema difensivo del Castello Cinquecentesco, alla scoperta dei percorsi militari sotterranei del XVI secolo. Grazie a un’audioguida realizzata appositamente per l’occasione, il visitatore scenderà ad un livello inferiore di circa 3 metri rispetto al piano seminterrato muovendosi nelle contromine, suggestivo percorso con piccoli ambienti e cunicoli larghi meno di 1 m e alti più di 2 m, che si snodano lungo il perimetro del Castello e dei bastioni. Ricavate all’interno delle fondamenta permettevano, attraverso numerose feritoie, il controllo visivo e acustico delle gallerie intercettando i tentativi di minamento del nemico in caso di attacco sotterraneo. Il percorso di visita è lungo circa 150 metri, ha una durata di 45 minuti e non è consigliato ai minori di 6 anni, a chi ha difficoltà di deambulazione e a chi soffre di claustrofobia (vedere Regolamento allegato)

Aperture ottobre: 7, 8, 14, 15, 21, 22, 28, 29; novembre: 1°, 4, 5

Orari: dalle 9:00 alle 19:00 (ingresso ogni ora, l’ultimo ore 18.00)

Con lo stesso biglietto è possibile accedere in giornata al MUNDA, via Tancredi da Pentima – ex Mattatoio, (orario 8.30/19.30 ultima entrata ore 19.00) dove, oltre alle collezioni permanenti, è possibile visitare la mostra appena inaugurata “Nuove acquisizioni”

REGOLAMENTO VISITA CONTROMINE

Il percorso di visita alle gallerie delle contromine si sviluppa all’interno del Castello Cinquecentesco, attualmente cantiere attivo per i lavori di restauro e di riparazione dei danni che la fortezza ha subìto, a seguito del terremoto del 2009.

Le gallerie delle contromine si trovano ad un livello inferiore di circa 3 metri rispetto al piano seminterrato

Il percorso di visita è lungo circa 150 metri, ha una durata di 45 minuti circa, ed è guidato da personale autorizzato

Il percorso di visita non ha un impianto di illuminazione: si consiglia di dotarsi di torce, in aggiunta a quelle di cui sono dotati gli accompagnatori

Non è consentito l’accesso ai bambini di età inferiore ai 6 anni; i minori al di sopra dei 6 anni possono accedere solo se accompagnati da un adulto

Non è consentito allontanarsi dal proprio gruppo lungo il percorso, né oltrepassare gli sbarramenti che delimitano il percorso aperto al pubblico.

Ogni gruppo è formato da un massimo di 13 visitatori

Non è possibile visitare le contromine in sedia a rotelle e passeggini, a causa delle disconnessioni intrinseche alla natura del luogo di visita

La visita delle contromine non è raccomandata a chi ha difficoltà di deambulazione e a chi soffre di claustrofobia

Nelle contromine la temperatura è di circa 10 °C costanti: si consiglia un abbigliamento adeguato ad affrontare la temperatura e l’umidità interne e l’utilizzo di scarpe adatte

È obbligatorio indossare il casco antinfortunistico durante il percorso di visita, che sarà fornito dal personale del Museo a ciascun visitatore, insieme alla cuffia igienica monouso

L’accesso non è consentito a nessun tipo di animale, sia pure di piccola taglia




IL LUOGO DEI SOGNI

Ieri sera è stata inaugurata la nuova piazza San Giustino

Chieti, 29 settembre 2023. La piazza, il luogo dell’incontro, dell’evento, della celebrazione, della festa, del dialogo e della retorica, oggi si presenta: poche luci, musiche sulla scalinata e comunità assorta.

La piazza, il luogo della memoria, della visione, della fantasia e della speranza, è stata riconsegnata: qualche parola lassù, qualche immagine proiettata sul duomo ed ecco le luci che aprono alla bellezza.

La piazza dei sogni in quella piccolissima Venere, distaccata ma presente.




GENOCIDIO DELLA VANDEA a Firenze

IL Vignali, Solfanelli e Florio protagonisti al convegno

Firenze, 29 settembre 2023. Sabato 30 settembre 2023, si terrà, dalle 15:30 alle 17:00, presso la Libreria Salvemini in Piazza Salvemini a Firenze, il convegno il Genocidio della Vandea. Sarà presentata la traduzione italiana del libro di Honoré de Balzac Gli Sciuani a cura di Antonietta Florio, edizioni Solfanelli.

Modera il Giornalista Conte Cristiano Vignali. Il convegno è organizzato dalla Casa Imperiale d’Amato del Principe e Dottore Don Roberto d’Amato, Gran Maestro dell’Ordine Nobiliare di San Nicola e del Sacro Ordine Nobiliare di Vandea.

Saranno presenti al dibattito oltre l’autrice Antonietta Florio, l’editore Marco Solfanelli, il Principe Don Luca Monti Cancelliere della Chiesa Ortodossa in Italia, il Giornalista Conte Roberto Barbieri e il Conte Enzo Modulo Morosini araldista di fama internazionale.

A tal proposito, ha commentato Il Principe Don Roberto d’Amato: L’Ordine Nobiliare di San Nicola chiede alla Francia repubblicana del Presidente Macron, di assumersi le proprie responsabilità davanti la storia e di riconoscere il primo genocidio di Stato dell’era contemporanea, perpetrato, in nome della modernità e del progresso, dai rivoluzionari sanguinari nei confronti del popolo della Vandea. La stessa Francia di Macron – ha continuato d’Amato – che oggi sfrutta le sue ex colonie africane, attraverso la moneta denominata Franco CFA, trattenendosi gran parte delle ricchezze dei paesi sotto la sua influenza socioeconomica e politica. La Francia che – spiega d’Amato – opprime i diritti della minoranza corsa e fa tanto la moralista verso l’Italia, per quanto concerne il problema dell’immigrazione irregolare.

Chiediamo, pertanto che, la Repubblica Francese riconosca le sue colpe davanti la storia:  nella patria dei Lumi, dell’Enciclopedia del Diderot, nella cosiddetta patria dei diritti, è avvenuto il primo genocidio di Stato, moderno: il “Genocidio della Vandea” ha concluso il Principe d’Amato.

Ingresso Libero. Per Informazioni, tel.: 3888931953




PASSEGGIATA DEL DONATORE Memorial Rosanna Albani

Quinta edizione organizzata dalla Fidas Cuore. Domenica prossima, Primo Ottobre,  la Partenza alle 9.30 dal piazzale del santuario della Madonna dello Splendore

Giulianova, 29 settembre 2023. Pronti a camminare per promuovere la donazione di sangue. Si terrà domenica prossima, Primo Ottobre, la V Passeggiata del Donatore Memorial Rosanna Albani, organizzata dalla Fidas Cuore con il Patrocinio del Comune di Giulianova ed il sostegno della Croce Rossa Italiana e dell’associazione Andiamo a camminare.

L’iniziativa, aperta a tutti,  intende coniugare la buona pratica della donazione con il miglioramento dello stile di vita, rappresentato, domenica,  dalla scelta di fare attività fisica camminando all’aria aperta.

La partenza è fissata per le 9:30 nel piazzale antistante il Santuario della Madonna dello Splendore, dove si farà ritorno dopo mezzogiorno. I partecipanti riceveranno il materiale associativo Fidas Cuore.




ALLA RISCOPERTA DI MONTORIO

XII^ biciclettata dedicata a Gaia. Domenica 1° ottobre 2023 ore 10:00 Piazza Orsini Montorio al Vomano Bimbimbici 2023

Teramo, 29 settembre 2023. FIAB Teramo invita tutti alla pedalata alla riscoperta di Montorio al Vomano, la porta del Parco nel versante teramano, più bella e fruibile chiusa al traffico motorizzato come sarà domenica mattina,  essa stupisce ogni volta che la si visita di nuovo sia per il suo borgo antico che per la sua posizione geografica.

Ore 09.30 – raduno dei partecipanti in Piazza Orsini, quindi:

Ore 10.00 – partenza dalla stessa Piazza Orsini per L.go Rosciano, Via Matteotti, Via Santa Giusta, V.le Duca Degli Abruzzi, Via Poliseo De Angelis, Piazza Orsini, C.so Valentini, Piazza Martiri della Liberta, Via Beretra, L.go San Filippo, C.so Valentini, Via del Ponte, Via degli Orti,Via G. De Dominicis, Via G. Leopardi, Via del Ponte, Via Urbani ed arrivo in Piazza Orsini previsto per le ore 12.00 circa;

La tranquilla passeggiata, si rivolge soprattutto ai bambini, è dedicata a Gaia, una bimba troppo presto strappata con i suoi sogni e i suoi giochi all’affetto dei suoi cari, sacrificata sull’altare della velocità nelle strade da automobilisti che scordano o disconoscono che la velocità è la principale causa di morte nelle strade e non tengono mai sufficientemente a mente il dettato dell’art. 141 del Codice della strada.

FIAB è da sempre impegnata, nel promuovere l’uso della bicicletta, a rendere le strade più sicure per tutti gli utenti, partendo dai più deboli, pedoni e ciclisti, ma anche per gli automobilisti stessi. La campagna per l’istituzione delle zone 30 in tutti i centri urbani e l’istituzione delle strade scolastiche trova sempre più riscontro tra gli amministratori che hanno cura della salute e della sicurezza dei propri cittadini, ne è esempio l’istituzione della zona 30 più lunga d’Italia che copre tutti i Comuni della costa teramana.

Per dire basta ai morti in strada occorre che tutti si impegnino quotidianamente nel far rispettare le regole della strada, ma non basta, riteniamo necessario che tutti i centri storici delle nostre città vengano liberati dal traffico automobilistico privato e dai parcheggi per renderli spazi sicuri per le persone dove i bambini possono giocare e andare in bici in sicurezza, che le strade davanti alle scuole siano chiuse al traffico almeno negli orari di entrata e uscita.  Dobbiamo permettere che i bambini possano andare a scuola a piedi o in bici chiedendo che le amministrazioni e le scuole istituiscano i pedibus e i bicibus: sono questi i messaggi della manifestazione Bimbimbici FIAB!

FIAB Teramo




XIV CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE Città di Cologna Spiaggia

Domenica 1° ottobre la premiazione dei vincitori dell’edizione 2023

Roseto degli Abruzzi, 29 settembre 2023. Si è concluso il XIV Concorso Letterario Nazionale “Città di Cologna Spiaggia”, Presidente onorario Dott. Mario De Bonis con un notevole incremento di partecipazione pari al 40% degli autori grazie anche all’incremento delle sezioni libri editi. Vista la costante partecipazione di autori residenti all’estero possiamo pensare ad un Concorso Internazionale.

Ogni anno il Concorso è stato arricchito di nuove sezioni così da avere, oggi, una rispettabile ed eterogenea Giuria dislocata in tutt’ Italia, composta da critici letterari, docenti, scrittori e poeti.

L’evento di premiazione si terrà domenica 1° ottobre, alle ore 10, al Villaggio turistico Lido d’ Abruzzo e sarà presentato dalla giornalista Azzurra Marcozzi. Durante la cerimonia verrà consegnato il Premio alla Cultura allo scrittore Giovanni D’Alessandro di Pescara.

I vincitori dei primi posti sono: Primo Premio Poesia in metrica alla poesia “Panta Rhei” di Federico Cinti di Casalecchio di Reno (BO); Primo Premio Poesia in verso libero a “Memorie di sandalo e cedro” di Loretta Stefoni di Civitanova Marche (MC), Secondo Premio a “La mia terra profuma ancora di viole” di Lucia Lo Bianco Lucia di Palermo, Terzo Premio a “Che buono quel pane” di Giovanni Caso di Roccapiemonte (SA). Primo Premio Poesia in vernacolo alla lirica “Adess a-i ven la neuit” di Attilio Rossi di Carmagnola (TO), Secondo Premio a “Tel canton mia” di Elvio Grilli di Fano (PU), Terzo Premio a “Comente pibidas de angelo” di Stefano Baldinu di San Pietro in Casale (BO). Primo Premio Poesia breve alla poesia “Izyum” di Fabio Volpi di Varzi (PV). Primo Premio Poesia religiosa alla lirica “Di quale amore” di Franco Fiorini di Veroli (FR).

Primo Premio Racconto breve a “Fermat che parlava alla luna” di Wilma Avanzato Wilma di Chivasso (TO), Secondo Premio a “Ascoltate la biblioteca” di Gabriele Andreani di Pesaro (PU), Terzo Premio  ex aequo, al racconto “Madre” di Gianni Pennesi di Corridonia (MC) e Terzo Premio ex aequo a “La follia dell’amore” di Daniele Bianchi.

Primo Premio Libro di poesia edito a “ Insieme” di  Rodolfo Vettorello di Milano.

Primo Premio Libro edito di racconti a “Fameje de ‘na volta” di Mariano Berti Mariano di Paese (TV).

Primo Premio Romanzo storico a “La Ragazza del Triangolo Bianco” di Massimo Taras di Giugliano in Campania.

Primo Premio Libro di fiabe edito a “Piccole storie urbane” di Myriam Mantegazza di Milano.

L’associazione “Il Faro” ringrazia il Comune di Roseto degli Abruzzi per la Rosa d’argento, il Comune di Giulianova per la mattonella Cupola Azzurra, il Comune di Castelli per il Sole di ceramica e il Comune di Notaresco per la targa, tutti premi speciali dedicati.

L’Associazione ha prestato sempre attenzione ai giovani che hanno partecipato numerosi, evidenziando la collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo che, per i giovani vincitori di poesia e di narrativa, mette a disposizione l’iscrizione al primo anno accademico.




CURA È RIVOLUZIONE

Dal primo ottobre la campagna dell’ARCI per il tesseramento 2023-2024. Da quest’anno grazie all’App Arci la tessera è anche digitale.

Roma, 29 settembre 2023. Cura è rivoluzione sono le parole scelte dall’Arci per la campagna di tesseramento 2023-2024 che partirà domenica prossima, 1° ottobre.

Una campagna che arriva in un tempo drammatico e pericoloso, in un sistema che genera guerra, collasso climatico, disuguaglianze estreme e crescenti, crisi della democrazia, e dopo un anno politicamente nerissimo in Italia, segnato dal governo più a destra della storia repubblicana che vede o crea nemici ovunque, giovani,  pensionati, donne, poveri, migranti, disabili, persone lgbtq+. 

Come Arci, tra le più grandi organizzazioni sociali e culturali del Paese, vogliamo invece continuare a costruire e praticare, con ancora maggior convinzione e forza, un progetto di partecipazione popolare credibile per una vera alternativa di società, prima di tutto difendendo i diritti di chi sta peggio, di chi si è visto togliere una   misura di contrasto alla povertà come il reddito di cittadinanza.

A partire dalla campagna di tesseramento Cura è rivoluzione, per diffondere la partecipazione civica e promuovere nuovo associazionismo, per difendere il nostro radicamento sul territorio e le tantissime attività di prossimità, fondamentali per rafforzare coesione e giustizia sociale, all’insegna della solidarietà e del mutualismo.

Una campagna per il tesseramento con una grande novità: la tessera Arci da quest’anno è anche digitale. Basta scaricare gratuitamente l’app dagli store iOS e Android (https://tessera-arci.it/) e iscriversi.

La App Arci snellisce e velocizza la procedura di iscrizione, consente di lasciare a casa la tessera mostrando il proprio smartphone, ma soprattutto rende disponibili tutti gli eventi e le iniziative dei circoli e delle Associazioni. Le socie e i soci, inoltre, potranno ricevere notifiche relative ad  appuntamenti, attività, assemblee, campagne sociali e tutti gli sconti con teatri, cinema, musei e locali convenzionati. Una straordinaria opportunità di condivisione per allargare ulteriormente la comunità dell’Arci, una rete alla quale aderiscono circa 4.000 associazioni e circoli in tutta Italia e più di un milione di soci e socie.

Cura è rivoluzione perché, oggi più che mai, la cura delle persone e delle comunità, dei territori e dei beni comuni, dell’inclusività e della pluralità, dei luoghi della prossimità, della socialità, della cultura e del tempo libero sono la risposta rivoluzionaria a solitudine, egoismo, disuguaglianze, discriminazioni, odio e violenze. 

Cura è rivoluzione perché in Arci ci prendiamo cura dei desideri e dei bisogni di tutte le persone.

Perché Cura è rivoluzione.




MUSICHE TRADIZIONALI IN ABRUZZO

Le registrazioni di Giorgio Nataletti (1948-49) a cura di Domenico Di Virgilio. 30 settembre, ore 16: 30 Sala N. Irti Avezzano

Avezzano, 29 settembre 2023.  La prima ricerca sulle musiche di tradizione orale in Abruzzo, promossa dagli Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, all’interno di una giornata di studi sui patrimoni musicali.

Il 30 settembre, alle 16:30, nella Sala N. Irti di Avezzano, un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di musiche di tradizione orale e per quanti siano interessati a una ricostruzione della memoria culturale del territorio: Claudio Rizzoni, Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara, e Francesca Piccone, Università degli studi di Teramo, presentano il volume con CD allegato  Musiche tradizionali in Abruzzo. Le registrazioni di Giorgio Nataletti (1948-49) a cura di Domenico Di Virgilio, pubblicato da Squilibri editore nella collana Aem-Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia.

Il volume riguarda una seminale ricerca realizzata da Giorgio Nataletti, autore di fondamentale importanza per le musiche di tradizione orale nel nostro paese, nonché fondatore degli stessi Archivi di Etnomusicologia che, il 20 dicembre del 1948 è San Giovanni Teatino per una prima ricognizione in Abruzzo dove ritorna il 15 marzo del 1949.

Ballate, stornelli a dispetto, canti di lavoro o legati a occasioni calendariali, dalla festa di Sant’Antonio Abate al Carnevale, ninne nanne, saltarelli e musiche strumentali, per lo più per organetto diatonico e fisarmonica, sono raccolte dalla viva voce dei protagonisti, a testimonianza della vivacità di una cultura musicale ancora integra, di cui si documentano anche le prime trasformazioni nei brani raccolti nella frazione Sambuceto, più esposta a trasformazioni perché in pianura, a pochi chilometri di distanza da Pescara.

Nel corso della seconda spedizione, rispondendo all’urgenza di documentare forme espressive esposte al rischio di perdite irreparabili, Nataletti si spinge fino a Teramo per registrare anche le musiche della locale comunità rom, tra le più antiche d’Italia: pochi brani che offrono una testimonianza unica su una cultura musicale del tutto originale.

IL volume, oltre al CD, presenta anche un significativo corredo fotografico con alcune immagini, derivate dall’Archivio del Museo archeologico nazionale d’Abruzzo, sulla rappresentazione del Sant’Antonio Abate,  altre foto, tratte dall’Archivio privato Parrucci, sull’attività del Coro di San Giovanni Teatino nella seconda metà degli anni Cinquanta.

La presentazione del volume ricade all’interno di una giornata di studi sui patrimoni musicali, promossa dalla Pro Loco di Avezzano e del Centro Studi U.M. Palanza d’intesa con il patrocinio del Comune di Avezzano e in collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo che si aprirà con un seminario al quale parteciperanno anche Paola Besutti, Università degli studi di Teramo, e Antonio M. Socciarelli, Archivio storico diocesano dei Marsi.




L’ABRUZZO È CAMPIONE D’ITALIA

L’Istituto Vitruvio Pollione di Avezzano batte la Lombardia e conquista l’oro nelle Finali Nazionali dei Campionati Studenteschi di CALCIO a cinque di Palermo

Palermo, 29 settembre 2023. L’Abruzzo è campione d’Italia. L’Istituto Vitruvio Pollione di Avezzano s’impone nettamente sulla Lombardia e conquista il podio più alto nelle Finali Nazionali dei Campionati Studenteschi di CALCIO a cinque di Palermo. Un successo meritato quanto inatteso alla vigilia. Gli allievi marsicani, partiti a fari spenti, dopo aver superato brillantemente la fase regionale, sono approdati alle Finali Nazionali, con un ruolino di marcia davvero trionfale. In Sicilia la rappresentativa abruzzese, guidata dai docenti Lorenzo De Foglio e Marco Buzzelli, si sono guadagnati la finalissima avendo ragione di formazioni ben più accreditate e con prestazioni e risultati sontuosi, senza far mai ricorso ai tiri di rigore. In semifinale la formazione avezzanese ha regolato, con un secco 3-0, i valdostani dell’Innocenti Manzetti.

Nella partita decisiva, invece, contro la Lombardia, gli abruzzesi si sono imposti di misura per 7 a 6.  Dopo essere stati in netto vantaggio nei primi momenti del match, la formazione lombarda è tornata in partita e, nella seconda fase della sfida, ha accorciato le distanze ma, al triplice fischio, il campo ha decretato la vittoria alla formazione che l’ha voluta con maggior fermezza. Questi i marcatori della rappresentativa abruzzese nella partita decisiva: Samir Guglietti (doppietta), Nico Maceroni, Nico Onnembo (doppietta), Emanuele Neri, Simone Ranieri. Suggestiva la cerimonia di premiazione che, in modo davvero toccante, ha laureato campioni d’Italia degli studenteschi di Calcio a 5, gli studenti dell’Istituto Vitruvio Pollione di Avezzano: Giuseppe Addari – Riccardo Ciaccia – Simone De Leonardis – Samir Guglietti – Nico Maceroni –Emanuel Neri – Nicolò Onnembo – Simone Ranieri – Francesco Rozzi – Davide Scatena. Capo delegazione è Lorenzo De Foglio.

Non nasconde la sua grande soddisfazione il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, Massimiliano Nardocci. “Sono notizie che fanno sempre bene”, spiega il dottor Nardocci, “ed il motivo è presto detto: lo sport è un impulso forte per la scuola come noi diciamo e facciamo da sempre. Qui i valori più profondi, che vanno dall’inclusione alla condivisione, trovano un forte momento collegamento, assolutamente imprescindibile.  Ai ragazzi, ai docenti, alle famiglie va il più sincero saluto di ringraziamento e il senso più vero di ammirazione per un risultato prestigioso per loro ma, anche, per tutta la scuola abruzzese”.

Il Coordinatore di Educazione Motoria, Fisica e Sportiva Abruzzo, Antonello Passacantando. “Negli ultimi anni”, comincia il responsabile abruzzese, “la nostra regione in termini di scuola e sport ha fatto passi da gigante. Non più tardi dello scorso anno, infatti, abbiamo vinto i campionati nazionali di Beach volley, di Basket 3X3 a Campobasso e conquistato il pass per i mondiali di calcio a 11. Risultati che testimoniano l’ottimo stato di salute dello sport pienamente incastonato nelle gemme della nostra scuola. Un sodalizio solido e ben strutturato che dobbiamo considerare, numeri alla mano, perfettamente riuscito. L’Abruzzo è una delle regioni più piccole del nostro Belpaese eppure riesce sempre, in qualche modo, a primeggiare, in queste competizioni. Per questo”, conclude Passacantando, “voglio ringraziare il nostro Direttore Scolastico Regionale, Massimiliano Nardocci che crede fortemente nel binomio scuola- sport ma, non dimentico, la nostra delegazione che ci ha regalato un altro grande morivo di soddisfazione”

“È un successo che parte da lontano”, rivela l’insegnante– allenatore Lorenzo De Foglio reduce dal successo di Palermo, “i ragazzi hanno affrontato tutta la fase nazionale con grande compattezza, già dalle fasi distrettuali, provinciali e regionali avevano dato la sensazione di un gruppo coeso e ben organizzato. Una parola va spesa anche per le nostre allieve”, chiarisce il capodelegazione ”che, pur non avendo mai praticato questa disciplina hanno ben figurato. Per loro uno score positivo, su 4 gare disputate hanno ottenuto due vittorie e due sconfitte. Del tutto centrato l’obiettivo più strettamente formativo con le nostre ragazze che hanno affrontato la manifestazione col giusto spirito, ragazze che sono state in grado di capire la valenza educativa e l’importanza dell’evento anche sotto il profilo della socializzazione”.

Visibilmente soddisfatto, Marco Buzzelli, docente e tecnico del liceo marsicano che ha seguito da vicino la trionfale cavalcata dei premiati allievi del Vitruvio-Pollione. “Questa ultima parte“, aggiunge l’altro insegnante- allenatore, “ha evidenziato le grandi qualità tecniche e morali di allievi speciali che hanno sentito il peso della responsabilità e hanno saputo affrontare la manifestazione con grande determinazione e, soprattutto, tanto cuore”.

Non sta nella pelle il capocannoniere Samir Guglietti: “Sono contento per i gol e di aver aiutato la squadra”, confessa il bomber marsicano, “ma il mio obiettivo era vincere per regalare una gioia al gruppo, alla scuola e agli insegnanti che ci hanno accompagnato in questa fantastica esperienza”.

E gli fa eco il capitano, Nico Maceroni: “Ci abbiamo messo tutto l’impegno e la determinazione possibili e abbiamo ottenuto così il risultato tanto atteso e desiderato”.

Nella spedizione iridata entrano di diritto anche le studentesse dell’Istituto Ovidio di Sulmona, accompagnate dalle docenti Sonia Indiciani e Antonella Zarrillo: Nicoletta Carlini – Federica Cavallaro – Ludovica D’Amaro – Benedetta D’Amico – Giulia Di Bacco – Martina Di Cioccio – Martina Di Sabatino – Joanne Di Silvio – Cornelia Fasciani Vacarenco – Giorgia Federici.




CARI GIOVANI,

dopo la breve parentesi estiva torno a voi con la mia lettera mensile la quale, fin dal mio arrivo in mezzo a voi, è un piccolo segno della mia vicinanza e amicizia con tutti voi.

Riprendere non sempre è facile!

Ritornano in mente tutte le domande che forse abbiamo tenuto nascoste nel tempo del riposo.

È possibile ripartire?

Vorrei dirvi, con tutta onestà, che è possibile!

Per molti può sembrare una frase di circostanza, troppo spesso utilizzata.

Se esisto vuol dire che posso ripartire!

Cari amici,

noi viviamo in una situazione particolare in cui sono molte le sollecitazioni a mettere in dubbio che io possa dire: esisto!

Esisto, sì, ma sono qualcosa o qualcuno?

È una domanda che dobbiamo sempre portare con noi nel cuore e nella mente!

Insieme a noi, anzi unito a noi, c’è il Signore Gesù che ci sostiene e ci ripete ogni giorno: sei qualcuno!

Essere qualcuno significa che la mia storia è unica e irripetibile, non omologabile.

Le cose si moltiplicano, ma sono sempre oggetti.

Tu invece sei qualcuno!

La tua esistenza ti è stata donata e deve essere donata per aiutare gli altri a crescere.

Come non ricordare il tema della Giornata mondiale della gioventù di Lisbona: “Si alzò in fretta!”.

Maria fu chiamata per nome per una missione particolare.

Le cose si chiamano per numero!

Anche noi dobbiamo evitare di chiamare gli amici come se indicassimo un numero. Chiamarli per nome significa che sono importanti per me!

I numeri si moltiplicano ma non partono, anzi non possono ripartire.

Ricordo sempre una frase della mia insegnante elementare: “cambiando il posto degli addendi, la somma non cambia”. I numeri si possono riposizionare, ma la storia non cambia!

Ripensa al tuo nome: sei qualcuno!

Nonostante i tuoi limiti, puoi essere protagonista nella storia, perché la società non è la somma degli oggetti, ma una comunità che vuole camminare insieme.

È il segreto che si nasconde nella regola benedettina: ora et labora.

Vi auguro di saper coniugare insieme la preghiera e il lavoro, che per molti di voi è lo studio.

È la sintesi che ci aiuta a superare tutte le difficoltà che ci sollecitano a rinunciare di rischiare, perchè essere qualcuno significa fare delle scelte.

I numeri non scelgono, ma ripetono!

Tu non ripetere, ma guarda al tuo futuro con fiducia perché sei qualcuno che ha molto da donare agli altri!

Alzati in fretta e riparti!

Non sei solo!

Con la mia preghiera!

+ Lorenzo, vescovo




L’INTRODUZIONE di Franco Cercone

[Contributo pubblicato: Introduzione al Volume “Giovanni Pansa. Miti Leggende e Superstizioni. Scritti inediti e rari” a cura di F. Cercone, Ed. L.U. Japadre, L’Aquila 1979, pagine n. 158]

Sulla scrivania dove Giovanni Pansa aveva infaticabilmente lavorato fino al giorno precedente la sua morte, avvenuta in Sulmona il 19 gennaio 1929, furono rinvenuti alcuni lavori cui egli attendeva e che si riprometteva di completare.

Tra questi, come mi rivelò Donna Clara Pittoni-Pansa, figlia dell’illustre sulmonese, una nuova edizione ampliata su “Ovidio nel medioevo e nella tradizione popolare” nonché il “Quarto supplemento alla Bibliografia storico-topografìca degli Abruzzi”. Malgrado tutte le ricerche effettuate nella biblioteca Pansa, insieme a Donna Clara non mi è stato possibile rintracciare tali manoscritti, andati dispersi in circostanze difficili da accertare. L’acquisto della biblioteca stessa da parte della Provincia di Pescara, avvenuto nell’estate del 1976, ha aumentato inoltre le difficoltà di un loro rinvenimento. Anche se allo stato di bozze, il Pansa aveva portato a compimento altri tre importanti scritti di carattere etnografico, che secondo le intenzioni dell’A. dovevano costituire i primi tre capitoli del terzo volume di “Miti, leggende e superstizioni dell’Abruzzo. Studi comparati”[1] dedicato a B. Croce.

Tali studi, che si possono considerare dei veri e propri rari, vengono ora riproposti all’attenzione degli studiosi poiché furono pubblicati postumi nella loro stesura incompleta, nelle riviste più disparate, alcune delle quali poco note al pubblico qualificato. Essi erano stati già segnalati comunque da G. Profeta nella sua fondamentale Bibliografia delle Tradizioni popolari abruzzesi (Roma 1964) e successivamente nel mio saggio Giovanni Pansa: vita e opere, apparso sul Bollettino della Deputazione Abruzzese di Storia Patria (1973), cui si rinvia per l’indice bibliografico. Gli scritti in questione, disposti da me secondo la loro data di pubblicazione, sono i seguenti:

I. – Picus martius. Studio di esegesi mitica pubblicato in “Il Folklore Italiano”, diretto da R. Corso, an. VI, 1931, fasc. III-IV, pp. 181-199.

Tale scritto, come mi ha rivelato Donna Clara Pittoni-Pansa, costituiva la relazione che G. Pansa avrebbe presentato al Convegno del Folklore Italiano, svoltosi a Firenze il 10 giugno 1929, ed al quale era stato ufficialmente invitato. Lo stato di salute (il Pansa morì infatti nello stesso anno) non gli permise di affrontare il viaggio e tale circostanza impedì al Sulmonese, vissuto isolato e al di fuori delle polemiche che in quel momento s` agitavano intorno alla complessa problematica del Folklore, di entrare in contatto con altri illustri studiosi che parteciparono al suddetto Convegno, come R. Pettazzoni, R. Corso, P. Toschi, G. Cocchiara ecc.

II – L’ordalia totemica dei Marsi ed il Santuario di San Domenico di Cocullo, pubblicato in cinque puntate.

Le prime tre apparvero in “Luci Sannite”, periodico diretto da E. Paterno, Benevento, genn.-apr. 1938, pp. 39-41; magg.-lug. 1938, pp. 33-36; ag.-nov. 1938, pp. 31-32. Le ultime due apparvero invece in “Attraverso l’Abruzzo”, Pescara, magg.-giu. 1957, pp. 1-3 ; ag. 1957, pp. 13-14.

III. – Di uno specchio magico del sec. XV-XVI e della Catoptromanzia degli antichi secondo le leggende medioevali e i racconti popolari, pubblicato in “Lares”, Roma, an. XXVI. 1960, pp. 1-14.

Circa il loro contenuto, tali studi si impongono alla nostra attenzione sia per il rigore scientifico del metodo che per l’importanza degli argomenti trattati e rappresentano pertanto la fase di maggior maturità cui il Pansa era pervenuto negli ultimi anni della sua vita.

Da un punto di vista formale è doveroso rilevare che “Picus Martius” e “Di uno specchio magico” risentono, proprio perché pubblicati allo stato di abbozzo, della mancanza di lima che si nota anche negli altri scritti inediti del Pansa.

Per quanto riguarda invece “L’ordalia totemica dei Marsi” il discorso è alquanto diverso, poiché oltre a mancare di questa limatura finale, è stato poco curato durante la stampa. Infatti specialmente le ultime due puntate sono piene di refusi ed il testo è in molti punti poco comprensibile a causa dei numerosi errori, come è stato segnalato alcuni anni fa da G. Profeta.[2]

Di qui la necessità di una revisione minuziosa del testo che ho effettuato con scrupolo e che potrebbe far considerare, sotto alcuni aspetti, quasi un inedito L’ordalia totemica dei Marsi.

All’attenzione degli studiosi vengono riproposti anche due scritti che per motivi diversi possono essere considerati lo stesso dei rari e cioè: “L’amphidromia” nonché “La Porta di ferro e le leggende del tesoro nascosto”.

Il primo rappresenta il capitolo di uno studio dal titolo: “In Abruzzo. Saggi di Etnografia comparata”, pubblicato nella «Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti» (Teramo 1915, fasc. XI, pp. 561-579) e non inserito dal Pansa in uno dei due volumi di Miti e Leggende.

Del secondo studio invece, pubblicato anch’esso nella suddetta Rivista (Teramo 1917, fasc. VI, pp. 273-284), è inserita in Miti e Leggende solo una minima parte (vol. 1, pag. 48 segg.) in cui manca tra l’altro il tema importante della credenza popolare sull’Anticristo, trattato invece nello studio originario.

Nel presente volume si riporta anche la biografia contenuta nel mio saggio bio-bibliografico sul Pansa, precedentemente citato, che è stata ulteriormente ampliata con notizie di cui sono venuto a conoscenza in questi ultimi due anni ed arricchita da due lettere inedite, a mio avviso importanti, di A. de Nino e G. Cocchiara.

E veniamo agli inediti, la cui pubblicazione devo alla cortesia di Donna Clara Pittoni-Pansa.

Si tratta di quattro scritti di cui uno reca la data appostavi in calce dallo stesso Pansa: Sulmona, giugno

1909, ed ha per titolo “I preti concubinarii in Sulmona nel XIV sec., oggetto di una conferenza svolta al Comune di Sulmona la sera del 30 maggio 1909 ed il cui testo il Nostro non ritenne opportuno pubblicare.[3]

Dato l’argomento trattato, che il Celidonio definì «poco veritiero» in un opuscolo apparso subito dopo la conferenza del Pansa,[4] ritengo che tale scritto possa essere escluso dalla rosa di quelli che nelle sue intenzioni dovevano confluire nel III volume di Miti e Leggende. La stessa osservazione va fatta degli “Usi di Cansano”, una semplice pagina di appunti, e di “Miracoli”, una trattazione che in alcuni punti è resa pesante da elementi teologici e filosofici.

“La leggenda dell’oro in Abruzzo”, l’ultimo scritto in questione, è un abbozzo sulle credenze plutoniche abruzzesi e sulla presenza di giacimenti e vene aurifere nella nostra regione. Si tratta dunque di un argomento di alto interesse etnografico, ma la sua incompletezza ne riduce di molto l’importanza.

Se esistono altri inediti nella biblioteca Pansa è una domanda cui allo stato attuale è difficile rispondere. Io ne dubito, date le ricerche fatte insieme a Donna Clara Pittoni-Pansa circa tre anni fa e l’esito negativo che esse hanno dato.

Occorre rilevare tuttavia che nel 1906 il Pansa fece parte del comitato scelto dal Comune di Sulmona per erigere un monumento ad Ovidio. L’iniziativa non ebbe successo; ma dal Mattiocco si apprende che «nell’aprile 1910 si commemorava a Sulmona la morte del De Nino e in quell’occasione si riparlò del monumento. Giovanni Pansa allo scopo di rinverdire gli entusiasmi … preannunciava una conferenza il cui ricavato sarebbe stato devoluto pro monumento. Il Pansa tenne fede all’annuncio e parlò della pubblica economia e del costume della Sulmona trecentesca››.[5]

Se il Pansa abbia steso il testo della conferenza e l’abbia pubblicato non mi è stato possibile accertare.

Nel 1979 cadrà come è noto l’anniversario del cinquantenario della morte di G. Pansa. Mi auguro che questo mio lavoro, tendente a realizzare quello che certamente fu uno degli ultimi desideri dell’illustre studioso, possa costituire un degno omaggio alla sua memoria.

Franco Cercone


[1] È utile ricordare in tale sede che i primi due volumi, con lo stesso titolo, furono pubblicati entrambi a Sulmona nel 1924 e nel 19277 per i tipi dell’Ed. U. Caroselli. Essi saranno indicati da ora in poi semplicemente con Miti e Leggende.

[2] G. Profeta, Il rito delle serpi di Cocullo in un documento inedito del carteggio di Melchiorre Delfico, in “Atti del Congresso Internazionale di Linguistica e Tradizioni Popolari”, Udine 1969, nota 6, pag. 242.

[3] Il titolo completo della conferenza, da cui il Pansa trasse I Preti concubinarii in Sulmona nel XIV sec., era “La società

Sulmonese del secolo XIV nella pubblica moralità e nel costume”. Cfr. E. Mattiocco, (Un inedito Capitolato di Giovanna d’Aragona, principessa di Sulmona), in «Bullettíno della Deputazione Abruzzese di Storia Patria», vol. II 1975, pag.605, nota 28.

[4] G. Celidonio, I Chierici coniugati in Sulmona, Sulmona 1909.

[5] E. Mattiocco, Sulmona ieri, pag. 64, Sulmona 1972. La notizia è stata stralciata dal Mattiocco da un giornale dell’epoca che non conteneva ulteriori precisazioni circa il titolo della conferenza stessa. Probabilmente, il Pansa deve essersi soffermato sullo stesso argomento trattato nella conferenza dell’anno precedente. Cfr. nota 3.




PER NON PERDERE LE RISORSE delle politiche di coesione

Hub delle Competenze. L’ottavo Focus Group di Regione Abruzzo e Formez Pa

Vasto, 29 settembre 2023. A quasi tre mesi dalla presentazione e dalla firma del protocollo di intesa con Anci e Upi, alla presenza del ministro Zangrillo, Palazzo d’Avalos a Vasto è tornato ad ospitare sindaci, amministratori, dirigenti regionali ed esperti del Formez nell’ambito dell’ottavo Focus Group, l’iniziativa ideata dalla Regione Abruzzo e dal Formez per disseminare valori e obiettivi del progetto sperimentale Hub delle Competenza.

A fare gli onori di casa l’assessore del Comune del Vasto Anna Bosco, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza che i Comuni facciano rete: “Nella nostra regione – ha spiegato – l’85% dei Comuni ha una popolazione inferiore a 5 mila abitanti. Questo indica la necessità di iniziare a guardare ad un metodo di lavoro condiviso, che non ci faccia perdere le sfide legate alle politiche di coesione, con le ingenti risorse ad esse legate”.

A illustrare i dettagli del progetto e le azioni introdotte dalla Regione per venire incontro alle esigenze del territorio, Carmine Cipollone, Autorità di gestione dei Fondi Fesr e Fse: “La Commissione europea ha approvato il nostro piano di finanziamenti che, nello specifico, vede 5 milioni di euro destinati alle strategie per le Aree Funzionali Urbane e 5 milioni di euro per le aree interne. Non possiamo rafforzare le piante organiche dei Comuni, ma possiamo e vogliamo assicurare assistenza tecnica e specialistica, in modo da fronteggiare le difficoltà di organizzazione e i divari inerenti alla capacitazione amministrativa. L’incontro di oggi a Vasto nasce con l’intento di mostrare come la Regione intende attuare concretamente i propositi e le proposte enunciate lo scorso mese di luglio”.

A ribadire la necessità di fare sistema anche il direttore dell’Anci, Massimo Luciani: “Abbiamo sottoscritto a luglio un documento con il quale ci impegniamo a costruire una rete tra gli enti locali e la Regione solo con l’obiettivo di migliorare le performance amministrative e cogliere le opportunità legate ai Fondi nazionali ed europei”. 

Non ha mancato di sottolineare l’importanza di costruire un sistema di competenze la responsabile Formez dell’Hub delle Competenze, Maria Rosaria Russo: “Abbiamo ideato i Focus Group con un unico intento, quello di dare voce al territorio e far capire che la partecipazione è elemento ineludibile per elaborare proposte concrete che possano essere messe in atto dall’amministrazione regionale.”

Il calendario dei Focus Group proseguirà oggi, venerdì 29 settembre, ad Arsita e lunedì 2 ottobre a Oricola.




GLI AFFITTI UNIVERSITARI

Al fianco di UDU L’Aquila e Teramo

Pescara, 29 settembre 2023. A quattro giorni dall’inizio dei corsi universitari continua il silenzio inaccettabile dell’ADSU dell’Aquila e della Regione sulle residenze universitarie, soprattutto in un momento in cui la comunità studentesca di tutto l’Abruzzo denuncia la grave situazione relativa al caro affitti.

Oggi l’Unione Degli Universitari UDU L’Aquila e UDU Teramo sono scese nuovamente in piazza, piantando delle tende in protesta, a L’Aquila, contro la chiusura della ex caserma Campomizzi e la mancata emanazione del nuovo bando per l’accesso alla residenzialità pubblica da parte degli studenti dell’Ateneo Aquilano, a Teramo, per chiedere investimenti da parte di Regione e Governo per il diritto allo studio. 

La manifestazione, facente parte della campagna nazionale Vorrei un futuro qui, ricalca appieno la mancanza di una regolamentazione chiara del diritto allo studio nella nostra regione.

Da settimane insieme a studentesse e studenti, attendiamo risposte all’interrogazione relativa ai posti letto per gli studenti universitari nella Regione Abruzzo presentata dai consiglieri del PD.

I Giovani democratici d’Abruzzo confermano il pieno supporto e la solidarietà nei confronti di tutte e tutti i giovani dell’Università dell’Aquila, di Teramo e di Chieti/Pescara. Continueremo a collaborare con i sindacati studenteschi per la realizzazione di un progetto che vada a tutelare tutti gli studenti abruzzesi, che innalzi i posti letto nelle residenze pubbliche e che migliori il sistema del diritto allo studio nella nostra regione.

Monaim Mouatamid responsabile università Gd Abruzzo

Saverio Gileno, segretario regionale Gd Abruzzo




VORREI UN FUTURO QUI!

Udu Teramo aderisce alla manifestazione nazionale sul caro studio con un flash mob giovedì 28 settembre

Teramo, 29 settembre 2023. CARA università, quanto sei CARA?!: con questo slogan è arrivata anche a Teramo la manifestazione nazionale “Vorrei un futuro qui!” promossa dall’Unione degli Universitari.

Come sindacato studentesco bocciamo le politiche del governo e della regione, denunciando l’assenza di una strategia su alloggi universitari, affitti, utilizzo del PNRR, borse di studio, caro libri, trasporti e salute mentale e per questo abbiamo lanciato un flash-mob davanti alla sede del campus “A. Saliceti” dell’Università di Teramo.

A nulla è servito aver piantato le tende in tutta Italia ad aprile, dopo mesi le lezioni universitarie stanno ricominciando, e la situazione è peggiorata: gli affitti sono aumentati, i libri costano di più e il governo invece di intervenire spreca le risorse del PNRR per studentati di lusso. Gli studenti non possono più essere presi in giro dal mondo della politica, e per questo abbiamo risposto con una mobilitazione nazionale.

Anche a livello regionale i problemi continuano ad essere molteplici: ormai è diventata prassi in Abruzzo che le borse di studio siano per un gran numero di studenti un rimborso spese a causa del problema degli idonei non beneficiari, una situazione non più tollerabile. Inoltre, anche sui trasporti non si vedono miglioramenti rispetto alle richieste che portiamo avanti da anni.

“Nonostante i costi non siano quelli delle grandi città universitarie,” – dichiara Pierluigi Marini, coordinatore dell’Unione degli Universitari di Teramo – “anche nella nostra città comincia a farsi sentire l’aumento del costo della vita per gli studenti universitari. Per questo abbiamo deciso di portare la manifestazione nazionale anche davanti alla sede del nostro Ateneo, per chiedere che il Governo e la Regione comincino ad occuparsi degli studenti e della nostra generazione, con investimenti e programmazione sul diritto allo studio, trasporti, affitti, salute mentale.

Da qui il nostro appello al mondo della politica: Vogliamo poter continuare a vivere nella nostra città, nella nostra regione, nel nostro paese: vogliamo un futuro qui!”




RUOTE NELLA STORIA sulle Orme dei Vestini in Abruzzo

Il raduno di ACI Storico, dedicato alle vetture d’epoca, torna a regalare uno nuovo splendido appuntamento organizzato da AC Pescara a partire dal suggestivo Borgo di Penne

Pescara, 29 settembre 2023. Un nuovo suggestivo appuntamento con il raduno dedicato alle auto d’epoca e voluto da ACI Storico in stretta connessione con l’Automobile Club d’Italia torna a solcare luoghi “magici” e dalla bellezza, oltre che dalla storia, unica del nostro patrimonio paesaggistico e culturale italiano. In questa occasione per la giornata organizzata dall’Automobile Club Pescara, il prossimo 1° ottobre, a fare da cornice a Ruote nella Storia il Borgo di Penne. Il percorso propone un tragitto che ripercorre la via dei Vestini, antico popolo italico, per raggiungere proprio il centro nevralgico del loro possedimento dove si terranno anche delle visite guidate tra le residenze storiche della località in Provincia di Pescara.

Un nuovo viaggio tra la storia, l’arte, la tradizione e i panorami incantati sempre al volante delle automobili d’epoca, continuo esempio non solo della passione, ma anche della cultura del motorismo, gioielli unici che rappresentano l’evoluzione tecnica e tecnologica in tutta la storia dell’automobilismo e della sua evoluzione costante.

Come sempre, in ogni appuntamento con Ruote nella Storia, a rendere possibile la manifestazione la collaborazione degli Automobile Club locali che, in questa occasione, sono rappresentati dall’AC Pescara, presieduto da Giampiero Sartorelli e diretto da Barbara Falcinelli, che ospita la sua terza edizione dell’auto-raduno di ACI Storico.

– “Come Automobile Club Pescara – ha tenuto a sottolineare il Presidente Giampiero Sartorelli –  crediamo molto nel format Ruote nella Storia, che ci consente di valorizzare al meglio il nostro territorio e soprattutto di farlo conoscere ai nostri ospiti. Il successo delle prime due edizioni ci conforta e ci spinge a proseguire nella strada intrapresa, sempre più convinti dell’unicità della manifestazione, un forte connubio tra territorio e motori che richiama sempre tantissimi appassionati lungo il percorso. Penne è un borgo molto bello e ben tenuto della nostra Provincia e per l’AC Pescara rappresenta anche una parte della nostra storia nel mondo del motorismo sportivo, cha ha da sempre caratterizzato la nostra attività, dalla Coppa Acerbo, alla Cronoscalata Svolte di Popoli, al Rally d’Abruzzo. A Penne, infatti, si disputò nel lontano 1925 una delle prima cronoscalate della storia, la Coppa di Natale. Penne, inoltre, ha dato i natali al Marchese Diego de Sterlich, ottimo pilota con numerose vittorie in gare nazionali, soprannominato il ‘Marchese Volante’. Senza dimenticare che fu de Sterlich che aiutò i fratelli Maserati, in un momento di difficoltà, ad iniziare la produzione delle prime auto, oltre ad avere ideato il ‘Tridente’ che sarà poi marchio caratteristico della prestigiosa casa automobilistica. Dopo l’arrivo a Penne, parcheggiate le vetture nella splendida piazza Luca da Penne, saremo ospiti del Sindaco, nella casa comunale, dove verranno proiettati filmati per far conoscere meglio la bellezza e la storia del borgo, ma anche filmati d’epoca sulle gesta sportive del marchese de Sterlich, tanto per restare in tema.”-

Una giornata davvero interessante in cui la tradizione e la cultura di un territorio si intersecano perfettamente con la storia dell’automobilismo creando una sinergia ideale e in esemplare linea con l’obiettivo portato avanti da Ruote nella Storia, ovvero promuovere il patrimonio territoriale nazionale e valorizzare l’importanza del motorismo d’epoca.

Immancabile la partecipazione di vetture dall’estremo valore tra cui, solo per citarne alcune, la vincitrice della categoria “Anni ’50” al Concorso d’Eleganza 2023 di Trieste, l’Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d’Este 1950 del Vice-Presidente dell’Automobile Club di Pescara Ing. Sandro Brozzetti, attese anche una Lancia Appia seconda serie 1957, un’Alfa Romeo Giulietta Spider del 1961, una Fiat Cabriolet del 1963, una Porsche 55 del 1961, una Alfa Romeo 2000 Spider del 1960 e altre meravigliose vetture dal medesimo prestigio ed inestimabile valore.

PROGRAMMA:

Ore 09,00 – 09,30 Arrivo dei partecipanti a Collecorvino presso “Mal Perdedor Padel House” in Viale Italia 16 ed accreditamento equipaggi

Ore 10,00 Partenza per Penne

Ore 10, 30 – 11,00 Arrivo in Piazza Luca da Penne con esposizione delle auto storiche

Ore 11,00 Trasferimento nella Sala consiliare per i saluti istituzionali delle Autorità presenti e proiezione di alcuni brevi filmati

Ore 11,30 Visita guidata ai Musei archeologico civico Diocesano “G.B. Leopardi” e di Arte Moderna e Contemporanea in Piazza Duomo di Penne

Ore 13,00 Partenza per la Contrada Campetto di Penne

Ore 13,15 Pranzo presso il Ristorante “Lu Cannaroz” in Contrada Campetto (zona impianti sportivi

Ore 16,00 Distribuzione omaggi ai partecipanti e saluti

Ore 16,30 Fine manifestazione




PER RICORDARE RODOLFO ZANNI, il Mozart d’Argentina

Un evento a Cordoba, nella città dove il geniale musicista morì, il 26 ottobre sarà proiettato il docufilm sulla sua vita

di Goffredo Palmerini

L’Aquila, 29 settembre 2023.  A Cordoba, la città dove in circostanze sospette e misteriose Rodolfo Zanni morì all’età di 26 anni, il prossimo 26 ottobre al Cine Teatro Real sarà proiettato il film “Enigma in tempo rubato. Un Mozart argentino”, sulla vita del geniale musicista e compositore di origine italiana. Sarà un evento eccezionale che riporterà all’attenzione del mondo della musica un personaggio straordinario, cancellato dalla memoria nonostante avesse illuminato con il suo genio la musica argentina del primo Novecento. Saranno anche eseguite le sue composizioni superstiti. Rodolfo Zanni era nato a Buenos Aires nel 1901 da genitori italiani (suo padre abruzzese di Atri, sua madre genovese), visse solo 26 anni e la sua vita terminò nel 1927 a Cordoba in circostanze sospette e misteriose. Nel breve arco della sua esistenza ebbe una vita avvincente, poi travagliata e infine tragica. Il film, per la regia di Francesco Cordio, scritto da Giuseppe Zanni, con la partecipazione straordinaria del tenore Fabio Armiliato, è stato girato nel 2021 in Italia e in Argentina. Ripercorre con il rigore del documentario la vicenda di gloria e fallimento, di persecuzione e morte del giovane talento musicale, non a caso definito il Mozart argentino.

“Non mi dilungherò sulla sua vita – dichiara l’autore della sceneggiatura Giuseppe Zanni – che potrà essere letta in alcune biografie uscite di recente, oppure sul sito www. Rodolfo Zanni.com, anche in spagnolo e in inglese. Vorrei invece sottolineare che, nel breve lasso di tempo che gli fu concesso (visse tanti anni quanti Pergolesi, cinque meno di Schubert nove meno di Mozart), Rodolfo Zanni compose un’immensa quantità di lavori musicali, quasi 100 opere tra suonate sinfonie balletti, tra cui anche due opere liriche: Rosmunda, su libretto di Sam Benelli, e l’altra Glyceria, su libretto di lui medesimo, come mai nessuno aveva fatto alla sua età. Queste opere sono tutte scomparse – aggiunge Giuseppe Zanni – tranne cinque opere minori, nonostante egli le avesse presentate al Teatro Colon di Buenos Aires in un memorabile Gran Concerto, nel quale egli appena ventunenne diresse un’orchestra di 120 professori e 100 coristi in onore e in presenza del Presidente eletto della Repubblica Argentina Torcuato de Alvear e della sua fascinosa moglie, il soprano Regina Pacini. La persecuzione e la damnatio memoriae messe in atto da forze misteriose erano quasi riuscite a far dimenticare questo musicista dall’immenso talento. Tuttavia, uomini di buona volontà – cantanti come l’indimenticabile Daniela Dessì e il tenore Fabio Armiliato, un avvocato legato da rapporti di parentela, uomini di cultura ,ostinati e tenaci ,intolleranti all’ingiustizia e aiutati dalla stampa dalla televisione e dal mondo letterario, scavando e operando per un lungo periodo di tempo, nei luoghi più diversi: in Argentina, in Italia, negli Stati Uniti, in Europa, tanto che a Parigi sono riusciti a far riemergere il giovane compositore e a riportarlo in luce nel mondo musicale. Per la definitiva consacrazione però – conclude Zanni –, si devono ritrovare le opere che deliziarono i suoi contemporanei. Perciò faccio un appello a tutti per ricercare negli archivi, nelle biblioteche, nei cassetti, nelle collezioni pubbliche e private, a sfogliare, indagare, interrogare, per raccogliere ogni testimonianza scritta e orale, racconti di famiglia, lettere, foto, documenti, spartiti, qualunque cosa che possa interessare e essere utile ad aggiungere un tassello alla conoscenza della personalità di Rodolfo Zanni. Ma soprattutto cerchiamo la musica di quasi 100 opere – sinfonie, balletti, romanze e in particolare l’opera lirica Rosmunda che le cronache dell’epoca danno editata dalla Casa Ricordi di Milano, ma che è anch’essa scomparsa. Chiunque abbia notizie su Rodolfo Zanni può comunicare attraverso l’e-mail mozartargentino@gmail.com”

Ora però è bene dare qualche cenno in più sulla vita del grande compositore e direttore d’orchestra, facendo sintesi della ricca biografia tracciata proprio da Giuseppe Zanni, nato a Roma da genitori di Atri, diplomatico in pensione con una carriera passata a Parigi all’OCSE, a Bruxelles presso la Comunità Europea e infine a Roma, come direttore generale presso il Ministero del Tesoro, docente presso l’Università di Teramo e la Libera Università Luiss. Giuseppe, lontano parente del musicista, sta dedicando interamente il suo tempo, dopo essere andato in pensione, alla ricerca di notizie e soprattutto delle opere musicali composte da Rodolfo Zanni, per rendere il doveroso tributo di conoscenza e onore esorcizzando la maledizione che accompagnò la sua burrascosa e tragica vita. Rodolfo Antonio Angelodeo Zanni nasce nel 1901 a Buenos Aires, figlio di emigrati italiani, e muore a Cordoba nel 1927. Bambino prodigio, già a 16 anni è un talentuoso direttore d’orchestra. A 19 anni entra nel corpo dei direttori d’orchestra del prestigioso Teatro Colon di Buenos Aires e il grande Felix Weingartner (1863-1942), allievo prediletto di Liszt, lo sceglie come maestro preparatore e direttore scenico. L’opera che Rodolfo Zanni deve affrontare è una delle musiche più complesse e monumentali: la Tetralogia di Richard Wagner. Rodolfo assolve il compito con grandissimo successo ed elogi da parte della critica e del pubblico.

La sua apoteosi, però, l’ha nel 1922 con un Gran Concerto Sinfonico al Teatro Colon, quando dirige, in onore del Presidente della Repubblica d’Argentina Torcuato de Alvear, un’orchestra di 120 musicisti e un Coro di 100 cantori, presentando solo opere da lui stesso composte, ottenendo uno straordinario successo e, secondo i resoconti stampa dell’epoca, “ovazioni deliranti”. Dopo quel trionfo, però, accade qualcosa d’inspiegabile e l’artista tanto osannato viene allontanato, cancellato, ridotto all’anonimato. Muore nel 1927 in circostanze misteriose e mai chiarite. Il suo corpo, prima sepolto in terra sconsacrata, viene riesumato e scompare, senza che si abbia più notizia delle sue spoglie. Inoltre, fatta eccezione per quattro brani minori, scompaiono pure le 81 composizioni a lui attribuite: sinfonie, ouverture, balletti, romanze e due opere liriche (Rosmunda, quattro atti su libretto di Sem Benelli, e Gliceria, su suo libretto). Immenso era stato il lavoro creativo nella sua breve vita, con una predilezione per la musica su grande scala, di cui quasi nulla è pervenuto fino a noi. Una vera e propria damnatio memoriae. A tutt’oggi si ignora dove siano finiti i suoi spartiti musicali.

Giuseppe Zanni e Elio Forcella, autori del romanzo “Desaparecido in do maggiore” (Zecchini Editore, 2014) sulla vita del grande musicista, insieme ad ostinate ricerche condotte in Argentina, hanno cercato di riportare alla luce il compositore dimenticato, con un insperato successo: la Rai (Tg1, Tg2 e Tg3), la radio, i più importanti giornali, persino l’Osservatore Romano, le riviste musicali in Italia e all’estero, con articoli tradotti in più lingue, hanno dato risalto alla straordinaria vicenda umana e artistica di Rodolfo Zanni. La rivista Musica, una delle più autorevoli in Italia, ha promesso 5000 euro a chiunque segnali o ritrovi i suoi spartiti significativi. In Argentina la Radio Nacional ha mandato in onda una lunga trasmissione sul musicista, come pure la radio ufficiale del Teatro Colon ha ricordato ampiamente Rodolfo Zanni e il suo genio musicale. L’Istituto Superiore di Musica “José Hernandez” ha pubblicato un numero monografico della rivista “Atriles” sul musicista e anche un’analisi critica, molto approfondita, del musicologo argentino Lucio Bruno Videla sulle quattro opere rimaste conosciute.

Recentemente, con la collaborazione del prof. Massimo Gentili Tedeschi del Ministero dei Beni Culturali e della prof. Laure Marcel Berlioz, direttrice del Centre de documentation de la Musique Contemporaine di Parigi, si è riusciti ad individuare 12 altre opere dello sfortunato musicista, senza tuttavia riuscire a recuperare gli spartiti, avendo la Società francese degli Autori, Compositori e Editori di Musica depositati solo gli incipit delle opere, comunque recuperati. Molto importante è stata anche la pubblicazione, sulla rivista ufficiale del Teatro Colon di Buenos Aires, di un corposo articolo titolato “Un silencio elocuente”, pieno di interrogativi, dove si chiede come mai fosse stato dimenticato un musicista che il Colon stesso aveva giudicato talmente importante da dedicargli una serata monografica. Un’orchestra di Buenos Aires, diretta dal M°Lucio Bruno Videla, ha messo in repertorio ed eseguito qualche tempo fa La campiña adormecida, il breve poema sinfonico superstite di Rodolfo Zanni. Ora tutto il mondo musicale, dopo l’oblio, tornato alla consapevolezza del talento, del valore e della rilevanza del grande compositore scomparso, è in fermento per ritrovare almeno una parte delle opere per le quali i contemporanei di Zanni lo avevano tanto favorevolmente giudicato ed osannato.

Appassionata e straordinaria l’opera di ricerca messa in campo da Giuseppe Zanni per trovare notizie e soprattutto le musiche composte dal grande genio musicale di cui egli porta il cognome, la consanguineità e le comuni origini abruzzesi. Lo hanno portato nel 2021 a scrivere, finanziare e realizzare, con la regia di Francesco Cordio, il docufilm “Enigma in tempo rubato. Un Mozart argentino” che tra un mese sarà presentato proprio a Cordoba, la città dove Rodolfo Zanni morì. Il film, della durata di 60 minuti, sottotitolato in più lingue, con la straordinaria partecipazione del celebre tenore Fabio Armiliato – che ha recitato con Woody Allen ed Ettore Scola -, racconta la storia sfortunata e drammatica del geniale pianista, compositore e direttore d’orchestra argentino. E’ stato presentato finora a 9 Festival internazionali del Cinema. Il 25 settembre 2022, a cento anni dal celebre concerto al Teatro Colon di Buenos Aires, il Tg1 ha mandato in onda un servizio su Rodolfo Zanni. Qualche tempo prima Giuseppe Zanni, attraverso il programma “Chi l’ha visto?” condotto su Rai3 da Federica Sciarelli, aveva rivolto un caloroso appello per invitare a ricercare gli spartiti delle opere di Rodolfo Zanni e a riferire ogni notizia utile.

Così tra l’altro scriveva nel 2019 la giornalista Elisabetta Piqué, corrispondente da Roma del quotidiano La Nación, in un articolo pubblicato dal suo giornale in Argentina. “[…] La vita dello sconosciuto “Mozart argentino” è davvero degna di un film. “Sullo sfondo vediamo la povertà dell’Abruzzo di fine 1800 e il grande esodo dell’immigrazione verso i lontani paesi dell’America. Il padre di Rodolfo, Nicola, per sfuggire alla miseria lasciò Atri, cittadina di immigrati in provincia di Teramo e si imbarcò dal porto di Genova a Buenos Aires all’inizio del secolo scorso”, racconta Giuseppe Zanni, parlando con passione. Pochi mesi dopo il l’arrivo in Argentina, nel 1901, nacque Rodolfo, senza buoni propositi: la madre rifiutò di averlo e fu riconosciuto solo dal padre. “Ma il piccolo Rodolfo si distinse subito per essere un bambino prodigio: dotato di un talento eccezionale per il pianoforte, componeva già all’età di 9 anni”, sottolinea Giuseppe. Dopo aver studiato al Conservatorio e aver ottenuto l’unica medaglia d’oro dell’istituto, all’età di 16 anni fu direttore d’orchestra. Anni dopo, entrò a far parte del team di direttori del Teatro Colón. Ma l’evento che segnò la sua vita fu una serata apoteotica in quel teatro, il 16 settembre 1922, in cui, all’età di 21 anni, diresse un grande concerto sinfonico in cui furono eseguite le sue opere, in onore del presidente eletto Marcelo Torcuato de Alvear e di sua moglie, il soprano Regina Pacini. “Le notizie di stampa di allora parlano di un successo impressionante e di ‘ovazioni deliranti’, cosa che fu mal digerita dai colleghi musicisti avversari, che furono tutti esclusi dalla serata e che probabilmente giurarono vendetta”, dice Giuseppe, che ha ritrovato il poster di quel famoso concerto al Teatro Colón in un’università del Texas. Quel trionfo al Colón, tempio mondiale della musica, dopo un concerto monografico – privilegio mai concesso prima a nessuno – che significò la sua consacrazione e sembrò consolidare una brillante carriera, segnò però l’inizio della sua fine. In effetti, una specie di ostracismo: inspiegabilmente cominciarono a chiudergli le porte, a impedirgli di lavorare, a provocargli vessazioni. Pochi anni dopo, nel 1927, Rodolfo morì prematuramente in un modesto albergo di Cordoba. Anche se il suo certificato medico parlava di polmonite, tutta la stampa e i necrologi parlarono di un evento imprevisto, inaspettato. “In assenza di parenti, fu sepolto in un luogo sconsacrato, riservato ai ‘dissidenti’: ebrei, omosessuali, massoni, anarchici. E dopo qualche anno, il suo corpo fu riesumato, non si sa da chi, e portato non si sa dove. “Un altro mistero”, dice Giuseppe. […]”

Ci si augura, finalmente, che il rinnovato interesse sul grande musicista italo-argentino possa davvero stimolare in Argentina la collaborazione della comunità italiana – e delle numerose associazioni abruzzesi in particolare – nelle ricerche in ogni angolo del Paese, negli archivi di associazioni musicali, tra gli appassionati di musica, nelle biblioteche, di ogni traccia di notizia, indizio, informazione utile, per poter auspicabilmente ritrovare gli spartiti delle numerose opere composte da Rodolfo Zanni. Come pure per avere risposte sulla strana sorte e sull’emarginazione che ha dovuto subire in vita, nonostante l’indiscusso suo talento, sebbene egli avesse un carattere altero, alieno dai compromessi, e soprattutto libero e amante della libertà, in un periodo purtroppo complicato della vita politica in Argentina. Chissà se con l’apertura degli archivi segreti del Paese e gli archivi della Polizia non si possano chiarire tanti lati oscuri sul trattamento subito dall’artista e dell’inconcepibile dannazione della memoria sua e delle sue opere. Affinché le opere del grande musicista, di cui si auspica il rinvenimento degli spartiti, possano finalmente diventare patrimonio della cultura argentina e della musica mondiale.




WEEK END TUTTO SPORT 

Due eventi che porteranno divertimento e unità alla comunità

Paglieta, 29 settembre 2023. Il Comune di Paglieta comunica  due manifestazioni  che si terranno nel prossimo fine settimana, portando divertimento, sport e convivialità tra la  sua comunità.  Si parte con sabato 30 settembre: in programma c’è il Motoraduno Honda Italia Industriale S.p.A.: Un’Avventura su Due Ruote. E il 30 settembre, Paglieta si prepara a dare il benvenuto a ben 100 centauri, con un totale di 200  partecipanti, pronti a vivere una giornata indimenticabile. Questo evento, organizzato a carattere ricreativo non competitivo e senza finalità di lucro, è riservato agli associati e ai fornitori dell’azienda promotrice del Motoraduno.  La partenza della carovana di biker è fissata alle ore 9:30 dalla sede Honda di Atessa, in via Genova; mentre l’arrivo è previsto presso il  centro sportivo Terzo tempo Sport & Food, intorno alle 12:30. Il percorso del raduno di moto  toccherà diversi comuni della nostra zona, includendo Atessa, Paglieta, Torino di Sangro, Fossacesia, Rocca San Giovanni, San Vito Chietino, Frisa Lanciano, Castel Frentano e Sant’eusanio del Sangro.

Il  sindaco di Paglieta, Avvocato Ernesto Graziani: “Siamo onorati di essere uno dei comuni coinvolti nel Motoraduno Honda Italia Industriale S.p.A., un evento che celebra la passione per le due ruote e il senso di comunità. Paglieta è pronta a salutare calorosamente coloro che vi aderiranno  e a garantire loro un’accoglienza speciale.  Il giorno successivo, domenica 1° ottobre, ci aspetta un’altra straordinaria occasione di festa con la 1^Granfondo Cicloturistica Trabocchi-Maiella, che vedrà i 400 atleti iscritti, sfrecciare anche attraverso le nostre strade:  in Piazza Roma tra le 9:00 e le 9:30 ci sarà l’arrivo della cronometro prevista all’interno della Granfondo.  Sarà uno spettacolo emozionante per tutti i presenti.  Nell’occasione, si ringrazia la Scuola di ciclismo Moreno Di Biase, ex ciclista professionista,  per il suo instancabile impegno a trasmettere ai bambini e ragazzi l’amore verso questa disciplina sportiva, insegnando loro come diventare dei bravi ciclisti,  e per aver coinvolto   in questa straordinaria avventura  a due ruote anche nuclei familiari e gli  appassionati di bici. Ci attende, quindi, una domenica di full immersion, dalla Costa dei Trabocchi fino alla Montagna Madre abruzzese: la Maiella”. Il dottor  Antonio Demattia, vicesindaco, ha invece ricordato: “Paglieta, oltre ad avere una gloriosa tradizione nel ciclismo, vanta di tanti appassionati di mototurismo. In paese sono operative ben due associazioni motorbikes, Osso Italia e Paglieta in moto,  che organizzano piacevoli uscite domenicali, soprattutto verso le località della montagna abruzzese”.




RICONOSCIMENTO A FERMENTA PIZZERIA DI CHIETI

Krombacher – Gambero Rosso “Beer Of Choice” Premia “La Miglior Carta Delle Bevande” tra i protagonisti della guida pizzerie 2024. Il birrificio tedesco attribuisce il riconoscimento a pari merito a

Napoli, 29 settembre 2023. Krombacher, “Beer of Choice” del Gambero Rosso, premia “La Migliore Carta delle Bevande” tra i protagonisti della Guida Pizzeria d’Italia del Gambero Rosso. “Il Vecchio e il Mare” di Firenze, “Fermenta Pizzeria” di Chieti e “Framento” di Cagliari sono le tre realtà che a pari merito si sono aggiudicate il prestigioso riconoscimento conferito oggi da Davide Grossi, Country Director di Krombacher Italia, alla Mostra di Oltremare a Napoli.

Giunta alla sua 11esima edizione, la Guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso nasce con l’intento di mettere ordine nel mondo della pizza, dando lustro ai grandi maestri e artigiani del settore, convinti della necessità di dialogare con la tradizione, e avviando una riflessione su impasti, lavorazione e selezione delle materie prime, ma anche sui migliori abbinamenti con le bevande per rendere ancora più speciale l’esperienza di degustazione del disco di pasta lievitata più amato al mondo.

“Siamo molto orgogliosi di questo premio – afferma Davide Grossi – che ci aiuta a raccontare i valori che rendono unica e distintiva la nostra birra. Il suo gusto naturale, la sua straordinaria digeribilità e il suo successo negli abbinamenti con la pizza sottolineano quanto una bevanda di alta qualità possa valorizzare l’immensa dedizione di ogni pizzaiolo nel creare il proprio capolavoro. La ricerca della naturalezza è sempre stato il focus di Krombacher e siamo felici di premiare dei professionisti che come noi perseguono l’eccellenza. Tutti i protagonisti di questo premio dimostrano una qualità straordinaria, frutto di un’attenta ricerca e del coraggio nel resistere a scelte commerciali facili. Inoltre, è davvero lodevole il loro impegno nel formare uno staff capace di proporre carte beverage sorprendenti nelle proprie pizzerie”.

Krombacher valorizza la connessione tra birra e pizza – due prodotti considerati complementari -, su cui vale la pena investire. Il birrificio tedesco utilizza infatti solo ingredienti naturali di alta qualità, tra cui l’acqua locale di sorgente, Felsquellwasser®, proveniente da pozzi situati entro un raggio di 3 km dalla struttura di produzione.

La ricerca del “gusto naturale” è sempre stata un punto cardine per Krombacher, che ispira anche il suo format social, ‘Tasted by Krombacher’, un viaggio attraverso il Bel Paese alla ricerca dei migliori locali che raccontano la loro storia e la passione che li ha portati al successo. Proprio come i vincitori de “La Miglior Carta delle Bevande”, tre realtà diverse tra loro, ma unite dalla ricerca dell’eccellenza.

“Il Vecchio e il Mare” non è considerata solo una tra le migliori pizzerie di Firenze – un equilibrio tra tradizione napoletana e farciture e impasti di nuova fattura -, ma è anche un ristorante di pesce con una lunga attività familiare. Il duo composto da Pasquale Naccari (patron) e Mario Cipriano (pizzaiolo) conferma la sua anima vulcanica: il primo cura personalmente l’offerta di vini – con una particolare attenzione agli Champagne – e birre, mentre il secondo è anche istruttore pizzaiolo e tecnico di farine.

“Il nostro ringraziamento – commenta Cipriano – va al Gambero Rosso, a Krombacher e naturalmente alla squadra con la quale tutti i giorni cerchiamo di dare il massimo per offrire ai nostri clienti dei prodotti e un servizio di altissima qualità. La scelta delle bevande fa parte del continuo lavoro di ricerca che facciamo anche sulle farine, sugli impasti e sulle materie prime delle farciture”.

“Siamo molto felici e orgogliosi – aggiunge Naccari – del fatto che il costante lavoro che facciamo nella scelta delle bevande e degli abbinamenti venga riconosciuto. È un impegno che portiamo avanti da anni con l’obiettivo di proporre ai clienti il meglio fra vini e birre, anche in accompagnamento alla pizza”.

La pizza, del resto, non è solo tradizione e innovazione, ma può essere interpretata anche come un mezzo per raccontare il proprio territorio. È questa la mission di “Fermenta Pizzeria” di Chieti, i cui proprietari – Luca Cornacchia, maestro pizzaiolo, e Giorgia Santuccione, esperta di vini e di sala – hanno dato vita insieme alla loro squadra a un percorso a metà tra memorie e sperimentazione interamente dedicato all’Abruzzo.

“Da Fermenta – spiegano i due – gira tutto intorno alla nostra terra, l’Abruzzo. E questo vale, oltre che per la pizza e le materie prime, anche per la costruzione della carta del beverage. Il lavoro di ricerca è grande: prediligiamo vini autoctoni, che mettano bene in luce tutte le peculiarità di questo territorio, senza dimenticare le eccellenze nazionali ed internazionali; lo stesso dicasi per le birre, con un occhio di riguardo per i microbirrifici artigianali della zona. Lavoriamo sodo per scovare eccellenze e per creare sinergie con chi, come noi, non dimentica mai le proprie radici”.

Reinterpretare la pizza mantenendo saldo il legame con il territorio d’origine è ciò che caratterizza anche il lavoro di ricerca di “Framento” di Cagliari. Qui lo chef Pierluigi Fais, insieme a un team affiatato di pizzaioli animato dalla stessa filosofia, utilizza materie prime di altissima qualità, farine integrali macinate a pietra e semole locali per creare una pizza che unisce ingredienti autoctoni a uno stile più contemporaneo. Il suo tratto distintivo sono gli eccellenti topping ideati da chef Fais, che dichiara: “Ogni pizza del menu di Framento è studiata nei minimi particolari ed è espressione di una filosofia ben precisa, che si fonda sulla stagionalità dei prodotti e sul rispetto delle materie prime e della loro origine. Per rendere unica l’esperienza gustativa dei nostri clienti abbiamo inserito nel menu una selezione ‘frizzante’ di birre locali, nazionali e internazionali, che spazia tra i molteplici metodi di produzione con l’obiettivo di individuare di volta in volta l’accostamento migliore”.

La consegna del premio “La Miglior Carta delle Bevande” è solo il primo di una serie di appuntamenti che coinvolge Krombacher – il più grande birrificio familiare tedesco – e Gambero Rosso. Nel 2023 Krombacher continua ad affiancare il gruppo editoriale enogastronomico nel premiare le migliori eccellenze di quattro delle sue storiche guide: Guida Pizzerie d’Italia, in cui rientra appunto il premio speciale “La Miglior Carta delle Bevande”; Guida Ristoranti d’Italia, con il premio speciale “No Food Waste”, dedicato al locale che combatte con azioni concrete lo spreco alimentare; Guida Roma e il meglio del Lazio e, da quest’anno, anche Guida Lombardia – Il meglio di Milano e delle altre province, entrambe con il premio speciale “La Novità dell’Anno”.

About Krombacher

Dal 1803 il birrificio Krombacher, a conduzione familiare, produce birra premium in armonia con la natura, esclusivamente nella valle di Krombach, nella Germania centrale. Qui i metodi tradizionali di produzione della birra artigianale incontrano una tecnologia all’avanguardia. Per le sue birre di alta qualità il birrificio utilizza solo ingredienti naturali pregiati, come la preziosa Felsquellwasser®, acqua locale che si trova in circa 50 pozzi entro un raggio di 3 km dal sito di produzione. Quest’acqua speciale è naturalmente morbida e povera di sali minerali, conferendo alla birra il suo gusto unico, rinfrescante e brioso. Leader di mercato in Germania e tra i più moderni fornitori di bevande in Europa, Krombacher è presente con le sue birre in oltre 50 mercati in tutto il mondo.




MONTESILVANO COMUNE CICLABILE a due bike smile

La consegna della bandiera

Montesilvano, 29 settembre 2023. Nella giornata di mercoledì 26 settembre, presso la sede del Comune di Montesilvano, FIAB, nelle persone di Francesco Mancini, Presidente di PescaraBici,  e di Giancarlo Odoardi, Coordinatore Abruzzo Molise,  ha provveduto a  consegnare la bandiera Comune ciclabile, con due bike smile, ai rappresentanti dell’Amministrazione, nell’occasione rappresentata dal Sindaco Ottavio De Martinis, dal Consigliere Valter Cozzi, e dall’Assessore alla Mobilità Lino Ruggero.

Nel consegnare il vessillo, che si ricorda sempre non essere un premio ma una valutazione del grado di ciclabilità di un comune, sono state ricordate le motivazioni, che seguono: “Montesilvano conferma i 2 bike smile. Attendiamo la realizzazione degli interventi previsti dal PNRR per un aumento del punteggio. Si consiglia inoltre di puntare alla “città 30” come previsto dal Biciplan – sull’esempio dei vicini comuni della costa teramana – dotandola diffusamente di strade E-bis. Si consiglia, inoltre, di mettere subito in campo azioni a costo zero come la nomina dell’assessore con specifica delega allo “Spazio Pubblico Bene Comune”, dei mobility manager comunale, d’area e scolastico e l’istituzione dell’ufficio biciclette. In questo modo si potrà creare una struttura che possa sviluppare progetti di bike to work, bike to school e bike to shop, per i quali vi invitiamo fin da subito a utilizzare le campagne, con relativi kit grafici pronti all’uso, che FIAB vi mette a disposizione gratuitamente”.

Francesco Mancini ha tenuto a sottolineare l’importanza di procedere all’istituzione di zone 30 come attualmente in corso nei sette comuni della costa teramana (Costa 30), mentre Giancarlo Odoardi ha sollecitato, nell’adeguamento e ampliamento delle infrastrutture ciclo viarie cittadine, una maggiore aderenza alle norme vigenti in materia di ciclovie turistiche, visto che Montesilvano è attraversata dalla Ciclovia adriatica.

Nel ringraziare FIAB per l’attenzione riservata al Comune, il Sindaco ha sottolineato l’impegno continuo dell’Amministrazione sul fronte della mobilità ciclistica, con il nuovo collegamento tra la zona grandi alberghi e il ponte sul Saline e il prossimo impegnativo intervento lungo via Vestina. Nell’occasione sono state anticipate alcune idee di riqualificazione di alcuni tratti del lungomare, nel senso di una loro riconversione ad un uso ciclistico più intenso e dedicato, con maggiori spazi per i pedoni e meno per le automobili attraverso l’istituzione di una zona 30.

Giancarlo Odoardi

Coordinatore FIAB ABRUZZO MOLISE




CICLISMO: L’ASD CONFETTI PELINO

Sabato 30 settembre la cerimonia delle divise 2023

Sulmona, 29 settembre 2023. Sabato 30 settembre, alle ore 18.30, nella terrazza del B&B Sei Stelle di Sulmona, ci sarà la presentazione dell’Asd Confetti Pelino Sulmona per la stagione 2023.

Anche quest’anno si svolgerà la consueta cerimonia per gli atleti della storica società ciclistica peligna sono pronti a ripartire nelle varie categorie. Anche quest’anno il patron Mario Pelino non ha voluto far mancare tutto il sostegno alla squadra. Proprio Pelino sarà il protagonista della serata, che vedrà anche la presentazione delle divise della stagione 2023.

Ad aprire la conviviale sarà la presidente dell’Asd Confetti Pelino, Antonietta Ramunno, che ha chiamato a raccolta autorità e istituzioni del territorio e dello sport, che si ritroveranno nella splendida cornice del B&B Sei Stelle di Piazza Giovanni Minzoni, gentilmente concesso dal Cavaliere Filippo Frattaroli e da suo nipote Davide. Saranno presenti tutti gli atleti.

Sono attesi, tra gli altri, il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, l’assessore allo sport del comune di Sulmona, Attilio D’Andrea, il delegato provinciale della Federazione Ciclistica L’Aquila, Agostino Caprarese, il Presidente Amici della Fondazione ISAL e Vice Presidente Fondazione ISAL, Gianvincenzo D’Andrea, il presidente del Panathlon International Club di Sulmona, Alessandro Carnevale, il past president Luigi La Civita e il segretario Armando Di Rocco, il presidente della Giostra Cavalleresca di Sulmona, Maurizio Antonini, la vice presidente della DMC “Terre d’amore”, Mariadora Santacroce, e il fiduciario CONI di Sulmona, Domenico Carrozza.




RUOTE NELLA STORIA TRA CASALI, castelli e conventi nell’aquilano

Il suggestivo appuntamento con l’auto-raduno di ACI Storico torna con un’altra tappa che si svilupperà in tre giorni attraverso paesaggi e luoghi unici della Provincia abruzzese

L’Aquila 29 settembre 2023. Non si ferma il viaggio di Ruote nella Storia alla scoperta di paesaggi unici e suggestivi offerti dalla meraviglia paesaggistica e tradizionale del nostro patrimonio nazionale. Questa volta il prestigioso raduno di ACI Storico nato in sinergia con l’Automobile Club d’Italia fa tappa nella Provincia de L’Aquila con una tre giorni, 29-30 settembre e 1° ottobre, dedicata alla riscoperta di luoghi, spesso, inesplorati ma dalla bellezza e il fascino esclusivi. Il tutto, ovviamente, al volante delle incredibili e ricche di valore auto d’epoca, protagoniste indiscusse della manifestazione.

A rendere possibile l’evento, come sempre, la collaborazione attiva nell’organizzazione da parte degli Automobile Club locali che, in questa sede, tornano ad essere rappresentati dall’Automobile Club L’Aquila, presieduto da Marfisa Luciani e diretto da Paolo Riccobono. Importante anche il contributo dell’AS.D.AU.S.CUL.TER. – Automobili Storiche Cultura e Territorio, Club Affiliato ACI Storico.

-“Una manifestazione importante – tiene a sottolineare la Presidente dell’Automobile Club L’Aquila Avv. Marfisa Luciani – che, utilizzando l’ormai classico format di Ruote nella Storia, consente di far conoscere agli equipaggi provenienti da tutta Italia, luoghi di interesse storico, culturale e paesaggistico normalmente fuori dai percorsi del turismo classico, senza dimenticare le tante eccellenze gastronomiche che caratterizzano tali territori. Inoltre, i cittadini delle tante località toccate dalla manifestazione nei tre giorni, avranno l’occasione di ammirare automobili rare e di grandissimo valore storico”.-

Nell’appuntamento che prende il titolo di Casali, Castelli e Conventi, le prestigiose automobili d’epoca, che hanno fatto la storia del motorismo mondiale e che continuano ad essere simbolo di evoluzione in questo ambito, sfileranno tra Carsoli, Rieti ed il lago del Turano. La partenza è dal Convento di S. Francesco a Poggio Cinolfo, per poi raggiungere le Grotte di Pietrasecca per una visita speleologica dove, a luci spente, i partecipanti all’evento potranno vivere un momento molto suggestivo. Si passerà poi a Rocca di Botte per visitare la casa natale di San Pietro Eremita dove verrà acceso il forno utilizzato dallo stesso Santo e si potrà preparare il pane che verrà condiviso tra i presenti. Transito previsto, inoltre, per Riofreddo, Vallinfreda, Orvinio, Vivaro Romano, Rocca Sinibalda, Longone Sabino, Stipes e la Diga del Turano. Un momento interessante il passaggio in ogni Comune dove saranno gli stessi Sindaci a raccontare attivamente la propria località.

Attese vetture da tutta Italia e dal valore inestimabile, oltre 40 splenditi modelli tra cui una Lancia Flaminia Touring 2,8 3C, una Lancia Aurelia B24 Convertibile del 1956, una Lancia Flaminia SS Zagato del 1965, una Itala 56 del 1923, una Austin Healey MK1 3000 Spider del 1960, una Triumph TR3 del 1957, una Osi 1200S Cabrio 1963, una Porsche 356 Bis del 1960, una Ferrari F355s del 1996, una Porsche 912 Targa del 1969, oltre ad altrettanti modelli dallo stesso fascino e prestigio indiscusso.

PROGRAMMA:

Venerdì 29 SETTEMBRE

Ore 12:00 Ritrovo a Carsoli (AQ): Casale Colle della Corte- S.P. Turanense, Località Casabianca.

Ore 13:00 Pranzo al Casale.

Ore 15:00 Visita guidata alle Grotte di Pietrasecca (scarpe da trekking ed abbigliamento pesante).

Ore16.30 Visita al Centro Prove della AISICO, Pereto (AQ), dove, se confermato, si potrà assistere ad un “Crash Test” di sicurezza delle barriere stradali.In alternativa visita guidata al Santuario Madonna dei Bisognosi, VI sec, con affreschi del XV sec.

Ore 19.00 Rientro a Carsoli nei rispettivi alloggi Ore  20:00 Cena a Carsoli (AQ), in ristorante tipico.

Sabato 30 SETTEMBRE

Ore 08.30- 10.00 Raduno e registrazione dei partecipanti al Convento di S. Francesco in Poggio Cinolfo di Carsoli.

Ore 10.15 Briefing.

Ore 10.30 Partenza manifestazione.

Ore 10.40 Transito vetture a Carsoli e presentazione degli equipaggi, a seguire prove di abilità (Via Tiburtina Vecchia – Civita di Oricola).

Ore 11.45 Rocca di Botte, visita guidata del centro storico, in particolare: Casa natale di San Pietro Eremita; Santa Maria della febbre; Chiesa parrocchiale.

Ore 13.00 Trasferimento a Oricola: sosta pranzo (piatti tipici locali).

Ore 15.00 Prove di abilità (Via San Panfilo – Oricola).

A seguire, attraversamento di Riofreddo (RM), Vallinfreda (RM), Orvinio, Vivaro Romano (RM), Lago del Turano, Rieti.

Ore 17.30 Rieti, sosta in Piazza Municipio e visita guidata della Cattedrale, della Cripta e del Salone Papale dell’Episcopio.

Ore 20.30 Cena di gala al Park Hotel Villa Potenziani (4 *). Serata musicale.

Domenica 1° OTTOBRE

Ore 11.00 Partenza da Rieti, transito per Rocca Sinibalda, Longone Sabino, Stipes, Diga del Turano

Ore 12.00 Arrivo a Colle di Tora, visita del Borgo, pranzo, premiazioni e saluti.

Il programma potrà subire variazioni, dovute a cause di forza maggiore, che verranno comunque comunicate tempestivamente.

N.B. Per le prove di abilità è consentito solo l’uso dei CRONOMETRI MECCANICI.