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A SOSTEGNO DEL DISEGNO DI LEGGE M5S

Salario minimo: il movimento 5 stelle Pescara domenica in piazza 1° maggio per la raccolta firme

Pescara, 6 ottobre 2023. Domenica 8 ottobre, in piazza 1° maggio a Pescara, dalle 10.00, si potrà firmare la petizione lanciata dal Movimento 5 Stelle in favore del salario minimo. Il gazebo, allestito dal Movimento 5 Stelle Pescara, sarà presente anche per spiegare in che cosa consiste la proposta di legge, voluta per assicurare una retribuzione equa, a partire da un salario minimo garantito per legge. L’obiettivo del M5S Pescara, rappresentato dai consiglieri comunali Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo, insieme ai tanti attivisti che instancabilmente lavorano al loro fianco, è appunto quello di informare i cittadini, coinvolgendoli in questa battaglia di civiltà.

 “I principali punti della nostra proposta – riassume la consigliera M5S Erika Alessandrini – sono chiari: introdurre una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora, garantendo che nessun lavoratore possa essere retribuito al di sotto di questa cifra e riconoscere al lavoratore  – di ogni settore economico – un trattamento economico complessivo (che include anche il trattamento economico minimo) non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative, a livello nazionale nel settore in cui opera l’azienda.”

 “Le nostre iniziative non si fermano qui – proseguono i consiglieri M5S Paolo Sola e Massimo Di Renzo – Da tempo è attiva una raccolta firme a sostegno della nostra iniziativa sul sito www.salariominimosubito.it , che, a differenza delle fake news circolate tra i banchi del Governo di centrodestra, rappresenterebbe un rafforzamento della contrattazione collettiva e, secondo l’Istat, porterebbe a un aumento medio di 804 euro nelle retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori.”

Come dichiarato nella Costituzione, l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, il quale deve essere retribuito in modo proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto. Questo viene sancito nell’articolo 36 della Costituzione. Molto spesso, invece, le retribuzioni non assicurano a tutti un’esistenza decorosa. Sono anni che il Movimento 5 Stelle si batte per l’introduzione di un salario minimo orario di 9 euro, da estendersi anche alle lavoratrici, ai lavoratori subordinati e a buona parte degli autonomi, al fine di rafforzare il ruolo della contrattazione collettiva e contrastare i contratti pirata, le false imprese e le false cooperative. Il salario minimo legale è già una realtà in 22 Paesi europei su 27, nei quali ha dimostrato di contribuire all’aumento degli stipendi di coloro che venivano pagati meno.

“Il salario minimo, al contrario di quanto afferma il Governo Meloni, è da stimolo all’occupazione e alla produttività. Fingere che il salario minimo sia un problema all’economia significa mistificare la realtà e continuare a calpestare i diritti e la dignità delle persone – concludono i consiglieri Alessandrini, Sola e Di Renzo – Invitiamo i cittadini a venire a sostenere questa proposta con la propria firma perché il salario minimo possa diventare legge e garantire che ogni lavoratrice e lavoratore abbia una retribuzione dignitosa per la propria opera.”

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