Salari adeguati, dignità, sicurezza e diritto allo sciopero
Pescara, 6 ottobre 2023. Il 29 settembre l’Unione Sindacale di Base aveva proclamato 24 ore di sciopero nazionale nel trasporto pubblico locale ma il ministro Salvini lo ha ridotto a 4 ore di imperio cercando di depotenziare la protesta che la nostra Organizzazione ha deciso di riconvocare al 9 ottobre con le stesse modalità (24 ore).
Scioperare in questo settore, come in tanti altri, richiede una procedura farraginosa che l’USB aveva rispettato, eppure il ministro ha voluto depotenziare la giusta protesta dei lavoratori autoferrotranvieri che da anni chiedono:
il superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neoassunti che hanno inquadramenti di ingresso che partono da poco più di 6 euro l’ora;
un salario minimo per legge a 10 euro contro la pratica dei contratti atipici e precariato;
più sicurezza sul lavoro e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro che, a seguito degli eventi quotidiani di stragi come quella di Brandizzo, è più che necessario. Anche nel TPL le aziende, per ridurre i costi, spesso eludono norme di sicurezza basilari;
la fine del sistema degli appalti e subappalti, finanziati anche con soldi pubblici, attraverso cui le aziende private offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato garantendosi ingenti profitti;
la fine di investimenti in spese militari, con invio di armi in Ucraina e altri scenari di conflitto, utilizzando tali risorse per incrementare stipendi e salari e garantendo investimenti in servizi pubblici essenziali come istruzione, sanità e trasporti.
Il continuo attacco al diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, svenduto da CGIL, CISL e UIL attraverso limitazioni introdotte a partire dagli anni ’90, non è più accettabile e nella giornata del 9 ottobre l’USB manifesterà con i lavoratori al MIT per respingere al mittente le modalità attuate dal Ministro Salvini.
L’USB lavoro privato Chieti/Pescara e L’Aquila/Teramo hanno aderito alla proclamazione dello sciopero per il 9 ottobre nel rispetto delle fasce orarie.
Anche in Abruzzo il TPL necessità di profondi cambiamenti per garantire i lavoratori ed un servizio di qualità ai cittadini, siano essi delle zone costiere che delle aree interne che sicuramente sono i più penalizzati.
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