Il sentiero dalla PIANA DELLE MELE (930 m), al CAMPANARO (1472 m sulla cartina dell’IGM – Istituto Geografico Militare), è uno dei più frequentati, anche da bike, che hanno ridotto alcuni tratti del sentiero, quasi impraticabile. Prima di arrivare ALLA BAITA DEGLI ALPINI (1064 m), mi ha attratto una roccia, che svetta nel fitto bosco, che io ho visto centinaia di volte, ma non l’ho mai fotografato perché non mi offriva nessuno stimolo. Questa vota, un qualcosa che non so, mi ha fatto scattare alcune foto. A casa, le ho scaricate dalla macchina fotografica e sono rimasto affascinato dalla PAREIDOLIA, che ho trovato su questa roccia – TRE TESTE DI LUPO ED UNA CROCE. CHI LE HA SCOLPITE …?
Ho proseguito l’escursione rilassante, sul sentiero F1, per la BAITA DEGLI ALPINI (1064 m), la VALLE DELLE MONACHE, “vàllë dë lë mònëchë”, (quasi certamente si riferisce alla proprietà di un convento, in qualche modo legata all’eremo di San Giovanni), per arrivare alla radura con il caratteristico blocco roccioso del Campanaro, cambanèrë (1472 m), che allude alla forma svettante di un ‘campanile’. Nella radura erbosa, c’è una fontanella con acqua sorgiva ed un bel panorama. È doverosa una sosta, per affacciarsi dal terrazzo e, con l’aiuto di una targa, si può ammirare la ripida valle del torrente Vesola, conosciuta come “la sulègnë cambanèrë. Questo torrente dà origine alla cascata di San Giovanni (1080 m). Il panorama è molto ampio con le Murelle, Cima Macirenelle, il Martellese, il terrazzo del Rifugio Pomilio (1890 m), le …antenne e ad est, il mare Adriatico
Sono tornato indietro velocemente, perché ero curioso di vedere le foto di quella roccia e, se scoprivo qualcosa… TROVATO…! Nel mentre che scendevo, ho ringraziato il creato per quello che mi offre, (una foglia, un colore, un rumore, il vento, il cinguettio dei volatili, l’acqua dei torrenti, i fiori diversi a seconda delle stagioni, ed altro). Nel silenzio che mi accompagnava, ho preso in considerazione, un uomo che non si arrende e si sforza di sensibilizzare tutte le persone di buona volontà, al RISPETTO DELL’AMBIENTE. E’ il Papa Francesco, che Il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, ha pubblicato la nuova Esortazione Apostolica sulla crisi climatica “Laudate Deum”, che si sviluppa in sei capitoli.
Tempo di percorrenza: A/R 3 ore 30 minuti senza soste
Difficoltà: E
Lunghezza: A/R 8,5 km
Dislivello totale: S/D 550 m
Le foto sul link:
N.B. PAREIDOLIA – è una illusione subcosciente, che tende a immaginare le forme casuali, ad oggetti o profili (naturali o artificiali). Nessun scultore o pittore ha realizzato queste opere, che la natura dona al nostro sguardo. Se si osserva meglio la foto, ci sono altre teste di lupo, quasi un branco. Ciò che mi ha lasciato perplesso e che non mi spiego, è LA STAFFA FRA I DUE LUPI. Non è roccia, ma certamente metallo… chi l’ha piantata? Perché? A cosa serviva? Come hanno forato la roccia? come sono arrivati a quella altezza? BOH! Penso che questa roccia può avere un nome: LE TESTE DI LUPO
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