INCONTRO IN ANCE con Castelli e Bergamotto

La ricostruzione post sisma al centro dell’iniziativa con il Commissario per la ricostruzione, Ance, professionisti, istituti di credito e istituzioni.

Roma, 24 ottobre 2023. Si è svolto questo pomeriggio a Roma presso la sede dell’Ance l’incontro “Ricostruire il Centro Italia. Un’opportunità per imprese e professionisti”. L’appuntamento ha rappresentato l’occasione per un confronto tra istituzioni, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, mondo del credito e professioni tecniche rispetto al processo di ricostruzione dell’Appennino centrale che, nel 2016, ha subito gli effetti distruttivi del sisma.

Il cratere, con i suoi 8 mila chilometri quadrati di superficie, si configura come il più grande cantiere d’Europa e nel corso del tempo si è sempre più evidenziata l’opportunità di promuovere la più ampia sinergia da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo di ricostruzione, che sta facendo registrare segnali positivi.

Nel mese di luglio sono stati erogati da Cassa depositi e prestiti alle imprese che operano nella ricostruzione privata del cratere del terremoto del 2016 oltre 131 milioni di euro: un record. Il dato sale a 611 milioni se si considera il primo semestre del 2023, con un +22% rispetto al 2022. Altro fattore di grande importanza e motivo di confronto è stato il prolungamento in questi territori compresi tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria – grazie a una misura contenuta nel Decreto Ricostruzione del marzo scorso – del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2025, con conseguente mantenimento della cessione del credito d’imposta e dello sconto in fattura.

Presenti all’incontro Fausta Bergamotto Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Guido Castelli Commissario di Governo Sisma 2016, Federica Brancaccio Presidente Ance, Piero Petrucco Vicepresidente Ance, Gianfranco Torriero Vicedirettore generale vicario ABI e Massimo Conti Coordinatore del Consiglio nazionale degli ingegneri sisma Centro Italia.

“Ringraziamo il Commissario per il lavoro che sta facendo per velocizzare la ricostruzione dei territori colpiti e consolidare la collaborazione con tutti gli operatori”. Ha dichiarato in apertura la Presidente Ance, Federica Brancaccio.

Per il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto “il successo della nuova strategia di intervento che questo Governo ha messo in atto ha come condizione necessaria e irrinunciabile una sinergia fra imprese, professionisti e istituzioni, anche alla luce delle sfide derivanti dall’attuazione del PNRR e del piano nazionale complementare. Non pensiamo solo alla ‘ricostruzione’ ma vogliamo raggiungere una ‘riparazione’ economica e sociale, pienamente sostenibile e rigenerativa”.

Il Commissario al Sisma 2016 Guido Castelli ha ricordato che questa “questa è la più grande ricostruzione della storia repubblicana. Nel corso di questo anno ho concentrato la mia azione nella direzione della semplificazione ad ampio spettro, per il mantenimento del Superbonus insieme al contributo sisma al fine di accrescere la possibilità di spesa, redigendo nuove linee guida per regolare il rapporto tra 110% e contributo sisma, supportando le stazioni appaltanti pubbliche e, ancora, attraverso atti tipo, aggiornamento del protocollo con l’Anac e programmazione delle scadenze.

Passando a ciò che verrà, per le opere pubbliche da qui al prossimo anno saranno liberate risorse ingenti: soltanto le ordinanze 137 e 129 riguardano 1,1 miliardi di euro. C’è poi tutta la parte afferente alla ricostruzione privata.

Si tratta in sostanza sia di risorse economiche sia di una mole di lavori e opere veramente enorme. Ne consegue che, se vogliamo essere efficaci e tempestivi la capacità progettuale e produttiva deve necessariamente essere aumentata. La nostra missione è proprio quella di far conoscere e promuovere la possibilità di investire nella realtà del cratere nel pieno rispetto delle realtà locali che qui già operano”




LA STRAZIANTE FINE DEL CERVO BAMBOTTO

Un’altra vita spezzata a causa della caccia. Animalisti italiani denuncia e scrive al sindaco di Pecol

Belluno, 24 ottobre 2023. È con profonda tristezza e indignazione che l’Associazione Animalisti Italiani annuncia la tragica morte di Bambotto, il cervo amato dalla comunità di Pecol, frazione di San Tomaso Agordino, nel Bellunese. È stato ucciso da un colpo di fucile sparato da un cacciatore.

Il Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, Walter Caporale, ha espresso il suo sdegno affermando: “L’uccisione di Bambotto è un atto inaccettabile. La caccia è violenza intollerabile, e da quando il governo ha approvato l’emendamento ‘caccia selvaggia,’ abbiamo assistito a una progressiva erosione delle norme di tutela della fauna selvatica.”

Donatella Zemboli, un’abitante di Pecol, è stata la prima a comunicare quanto accaduto a Bambotto. Nel suo post sui social, ha condiviso la storia del cervo: “Questo era Bambotto. Era nato sette anni fa a Pecol, e da subito la sua mamma Minerva lo aveva portato sullo zerbino di Giorgio, affidandolo a noi abitanti. Da allora è diventato il nostro amatissimo cervo. Ho scritto ‘era’ perché Bambotto è morto. Ammazzato da un miserabile che crede di aver compiuto un’impresa e invece si è solo marchiato a vita come un poveraccio che ha sparato a un animale che ti mangiava dalle mani e si faceva coccolare fino ad addormentarsi tranquillo.”

L’Associazione Animalisti Italiani condanna con fermezza l’uccisione di Bambotto e promette di adire tutte le vie legali per garantire che giustizia sia fatta. Per facilitare l’individuazione del cacciatore responsabile, l’Associazione invita chiunque abbia informazioni a contattare il Presidente Walter Caporale attraverso l’indirizzo e-mail walter.caporale@gmail.com o il numero di cellulare 333 117 5670, garantendo l’anonimato.

L’Associazione Animalisti Italiani Onlus assicura che porterà il responsabile davanti alla giustizia.

Walter Caporale ha sottolineato: “Abbiamo scritto al Sindaco Moreno De Val affinché abbia il coraggio di denunciare anche lui il colpevole e di costituirsi parte civile nel processo. Chiediamo che venga realizzata una statua in ricordo di Bambotto. La caccia selvaggia è diventata una minaccia per la fauna selvatica e per la sicurezza delle comunità. Questo tragico episodio dimostra che gli animali sono vittime di una violenza che va fermata. Quel cacciatore ha ucciso per divertimento un animale che da anni era entrato a far parte di una comunità umana, che lo aveva accolto riconoscendolo nella sua unicità individuale.”

L’uccisione di Bambotto mette in luce una volta di più l’urgente necessità di rivedere le politiche sulla caccia in Italia. A gennaio 2023, il Governo ha approvato l’emendamento caccia selvaggia che ha consentito una vera e propria deregulation venatoria, concedendo maggiori libertà di azione ai cacciatori. Il 16 settembre a Trento, l’Associazione Animalisti Italiani ha partecipato alla manifestazione nazionale contro la caccia: bisogna relegarla a quell’insieme di barbarie in ricordo di un nostro passato fatto sopraffazione nei confronti dei più indifesi.

La morte di Bambotto rimarrà un simbolo della lotta dell’Associazione Animalisti Italiani per porre fine alla caccia e garantire la protezione della fauna selvatica in Italia.

Associazione Animalisti Italiani




UNA INIZIATIVA VISIONARIA

Presentato questa mattina il festival dell’innovazione della Camera di Commercio Chieti Pescara che, quest’anno, vede la partnership di SMAU

Pescara, 24 ottobre 2023.  L’Abruzzo con le sue START UP è la regione che ha destato più interesse nelle imprese che erano presenti a SMAU Milano ed è per questo motivo che Visionaria è stata scelta come tappa del suo roadshow nazionale. A dirlo è il presidente SMAU Pierantonio Macola che è intervenuto, questa mattina, nella conferenza stampa di presentazione di Visionaria, il festival dell’innovazione della Camera di commercio Chieti Pescara e della sua Agenzia di sviluppo, giunto alla sua terza edizione.

Queste le sue parole: “Guardare al mercato, aprirsi alle collaborazioni con le aziende non solo locali, ma anche nazionali e internazionali: è questa la chiave per far crescere e rafforzare l’ecosistema dell’innovazione del territorio. A valle del coinvolgimento di una selezione di startup abruzzesi negli appuntamenti SMAU di Parigi, Londra e Milano, siamo lieti di annunciare il primo appuntamento SMAU in Abruzzo, il prossimo 24 novembre, che sarà un’occasione di incontro e dialogo tra i diversi protagonisti della filiera dell’innovazione: startup, imprese consolidate locali e nazionali, abilitatori. Un momento di sintesi, ma anche un punto di raccordo in cui poter consolidare le relazioni allacciate durante l’anno e avviare nuove sinergie.”

Una tre giorni, al porto turistico Marina di Pescara, per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione digitale ed energetica. A questo proposito, la prima giornata, verrà aperta da una tavola rotonda sull’energia con la partecipazione, oltre che del presidente Strever, di nomi di richiamo internazionale: Alberto Geri – Professore associato dell’Università “La Sapienza” di Roma; Paolo Arrigoni – Presidente GSE Gestore dei servizi energetici SpA; Roberto Spezie – Responsabile sezione Tecnologie Direzione RIT Terna Rete Italia S.p.A. Roma; Antonio Romeo – Direttore Dintec.

“Nel 2021, in piena pandemia, nel periodo più difficile dal secondo dopo guerra in Italia, in Camera di Commercio abbiamo ideato Visionaria – apre la conferenza stampa il presidente Strever – L’idea era quella di dare un contributo al nostro territorio ed al nostro Paese, cercando di guardare al futuro, immaginarlo in un modo migliore, mettere insieme menti pensanti, al fine di contribuire a scriverlo e non a subirlo passivamente. Ed è con questo stesso spirito che il nostro consiglio e la nostra giunta continueranno ad amministrare l’ente camerale che rappresento”.

Si parte il 22 novembre con la moderazione di Massimo Cerofolini, conduttore radiofonico RAI per Etabeta, la trasmissione che parla di nuove tecnologie: dopo una mattinata dedicata all’energia, ci sarà un momento dedicato al Premio Visionaria, in cui convergeranno tutte le start up selezionate dai contest del territorio sull’innovazione. Il secondo giorno, sarà la volta degli studenti delle scuole superiori, con un premio nazionale sui progetti più interessanti in termini di innovazione, e delle donne, con una tappa dell’iniziativa nazionale di Unioncamere Il giro delle donne che fanno impresa. Ancora: un momento per l’internazionalizzazione delle imprese, curato da ICE – Istituto del commercio estero ed una giornata conclusiva, il 24 novembre, interamente curata da SMAU.

Altra grossa novità di questa edizione una sala dedicata all’intelligenza artificiale, rivolta alle imprese, per comprenderne le opportunità, le potenzialità e le varie applicazioni negli ambiti di business, internazionalizzazione, comunicazione e privacy.

Anche quest’anno si conferma l’impegno della Regione Abruzzo e dell’assessorato allo Sviluppo economico, presieduto da Daniele D’Amario, nell’organizzazione di VisionArt, un’area esperenziale in cui ci saranno attrezzature ed esperti a disposizione per incontrare e conoscere le nuove tecnologie di modellazione 3D, intelligenza artificiale, robotica educativa.

Infine, un hackathon, in collaborazione con la XERA SRL per dare una seconda vita ai prodotti di scarto tecnologico.

Chiude Ivano Lapergola, presidente Agenzia di sviluppo: “Nella stimolante ricerca dell’equilibrio tra visione e realtà “Visionaria” rafforza la sua vocazione di punto di incontro dell’ecosistema regionale dove le eccellenze abruzzesi possano confrontarsi, sperimentando e ricercando una profonda trasformazione al proprio interno e nei rapporti con l’esterno grazie all’Open Innovation. In questo percorso Agenzia di Sviluppo è sempre presente per rendere ancora più radicato e efficiente il legame tra innovazione, internazionalizzazione, creazione e start up d’impresa.”




PROGETTO NOSE ABRUZZO

La rilevazione dell’inquinamento atmosferico. Comune e arta: “i cittadini potranno segnalare le criticità”.

Chieti, 24 ottobre 2023. È già operativa l’app che farà decollare il progetto “Nose Abruzzo” anche a Chieti, attraverso la strumentazione per il rilevamento della qualità dell’aria che l’Arta ha posizionato nell’area esterna della scuola Ortiz, a Chieti Scalo. Un progetto Si tratta di un progetto promosso e finanziato dalla Regione Abruzzo, Assessorato alla Sanità e portato avanti e sviluppato da Arta Abruzzo in sinergia con il Comune. Il Nose attiverà un sistema di allarme e rilevamento sviluppato dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC) in collaborazione con ARTA Abruzzo ai fini di attività di ricerca scientifica con finalità operative. Giovedì 26 ottobre alle 16.30 nella sala parrocchiale di Madonna delle Piane l’incontro pubblico per spiegare il progetto e invitare la gente a diventarne subito interprete scaricando l’app che lo rende operativo.

“Renderemo più agevole la vita dei cittadini sul fronte delle segnalazioni, che la comunità ha sempre fatto al Comune ogni volta che ha riscontrato criticità nella propria zona di residenza – così l’assessore all’Ambiente e Transizione ecologica Chiara Zappalorto – . L’app favorisce la velocità della verifica delle criticità e il monitoraggio dei miasmi sarà un altro pezzo che si aggiunge al cammino che stiamo facendo a tutela dell’ambiente e giovedì nella sala parrocchiale di Madonna delle Piane inviteremo i residenti a scaricare l’app e a utilizzarla. Ma il rapporto Comune-Agenzia è operativo su tutto il territorio, come capita in questi giorni per l’area di San Martino, dove ciclicamente si manifestano emissioni che devono essere controllate per definirne natura e cause. Siamo certi che il presidio del territorio sia fondamentale per la vivibilità e che sia l’unica strada percorribile per elevare la qualità della vita dei luoghi”.

“Sono orgoglioso di questo ennesimo risultato positivo che la mia amministrazione in particolare sull’Ambiente rendendo parte e interpreti i cittadini dell’attività di controllo e sulla soluzione dei problemi – così il sindaco Diego Ferrara – . Un’azione concreta che ha più di un riscontro, con il premio Plastic Free, che Chieti è riuscita ad aggiudicarsi grazie all’impegno dell’assessorato all’Ambiente sulla sostenibilità, abbiamo avviato anche una promozione di stili di vita migliori e più consapevoli. Siamo stati i primi a dare corpo alla Transizione ecologica, attraverso una specifica delega e una somma di altre attività operative applicate concretamente al territorio, sia con i tanti progetti del PNRR in cantiere, sia agevolando risparmio energetico e tutela ambientale, intesa anche dal punto di vista del monitoraggio del fenomeno del dissesto idrogeologico. Così onoriamo la seconda missione del PNRR che è la transizione ecologiche, ma anche le esigenze dei cittadini”.

“Nose Abruzzo” sta per “Network for Odour Sensitivity”, è già operativo e attraverso l’innovativa WEB APP, consentirà ai cittadini di segnalare in tempo reale i miasmi avvertiti sul territorio, in modalità anonima e georeferenziata – spiega il direttore tecnico di Arta Massimo Giusti – . Il sistema è sviluppato dal Cnr Isac di Bologna ed è un primo progetto che coinvolge i cittadini nella segnalazione delle criticità ambientali della zona dove viene collocato il rilevatore. L’analisi dei dati sarà effettuata a Teramo dove c’è un centro specializzato, anch’esso finanziato dalla Regione Abruzzo, assessorato alla Sanità. Scaricando l’app che ha un ampio raggio di rilevazione, sarà possibile “tracciare” le masse d’aria caratterizzate dagli odori molesti, il modello, messo a punto dal CNR-ISAC, descriverà attraverso opportune “retrotraiettorie”, il percorso a ritroso compiuto dalle masse d’aria contenenti le specie odorigene, partendo dall’area geolocalizzata identificata dal NOSE come oggetto del miasmo segnalato dai cittadini. Sulla base di un certo numero di segnalazioni il sistema va a campionare per risalire attraverso lo studio da dove parte la criticità e poi attivare i controlli necessari per il territorio” in tempo reale. Attraverso i nostri studi abbiamo individuato dove collocare l’apparato, ma siamo disponibili a fare campionamenti random anche altrove. In questo modo i cittadini parteciperanno al monitoraggio dell’inquinamento della città”.




CONGRESSO DEI POTERI LOCALI E REGIONALI DEL CONSIGLIO D’EUROPA

Bocchino (Lega), a Strasburgo tre giorni di confronto su tematiche importanti e attuali. Il consigliere regionale della lega è membro della delegazione italiana: lavoriamo per promuovere la democrazia e migliorare la governance a livello locale e regionale

Strasburgo, 24 ottobre 2023. Sono tre giorni intensi in cui saranno affrontati in dibattito tematiche importanti come la guerra della Federazione Russa contro l’Ucraina, la vita nelle città nell’era delle trasformazioni, i media locali e regionali guardiani della democrazia e custodi della coesione comunitaria, la violenza contro le persone elette a livello locale e regionale e tanto altro. Lo afferma il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino presente a Strasburgo dove è in corso di svolgimento la 45.ma sessione plenaria del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa (CPLRE), l’assemblea politica paneuropea composta da 648 membri che rivestono cariche elettive (consiglieri regionali o comunali, sindaci o presidenti di regioni) e rappresentano oltre 200.000 collettività dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa.

Nella tre giorni che si concluderà giovedì, e durante la quale ci si confronterà su varie tematiche locali e internazionali, è impegnata anche la delegazione italiana di cui è membro Sabrina Bocchino, che ieri ha partecipato alla riunione della delegazione e questa sera, insieme agli altri delegati, incontrerà l’ambasciatore Roberto Martini, nuovo Rappresentante Permanente d’Italia presso il Consiglio d’Europa.

Anche questi giorni – sottolinea l’esponente della Lega – sono occasioni che ci consentono, secondo gli scopi di questo organismo internazionale, di lavorare per promuovere la democrazia e migliorare la governance a livello locale e regionale con l’obiettivo ultimo di rafforzare l’autonomia delle attività locali e, nel contempo, la cooperazione transfrontaliera, con uno sguardo proteso verso il futuro e le nuove opportunità.




LA PRIMA COMUNITÀ ENERGETICA CERPESCARA

Convegno sul modello di transizione energetica il prossimo 27 ottobre 2023  dalle 9:00 alle 16:30 presso l’auditorium Petruzzi

Pescara, 24 ottobre 2023. Per presentare la prima Comunità Energetica, l’amministratore unico di Pescara Energia, Giuliano Diodati, ha deciso di organizzare un convegno il prossimo 27 ottobre a Pescara a cui parteciperanno esperti ( vedi programma allegato) che illustreranno gli aspetti burocratici, legali, amministrativi, ma soprattutto i benefici delle Comunità Energetiche.

Temi tecnici, economici e legislativi sono il cuore pulsante di questo convegno. Nella prima parte si parlerà di inquadramento normativo nazionale e regionale e relativa disciplina applicata al progetto CERPESCARA, degli aspetti tecnici e tecnologici di una CER, della gestione degli incentivi pubblici, delle prospettive degli operatori di settore.

La seconda parte del convegno sarà dedicata ad una tavola rotonda su tutti i temi trattati aperta al pubblico e alla stampa.

Sono tanti i benefici ambientali che l’intera iniziativa porterà sia al territorio, che ai cittadini, oltre che rappresentare un concreto risparmio per le imprese e per le famiglie del territorio. Tutto questo con grande soddisfazione dell’attuale amministrazione Comunale e del Sindaco Carlo Masci. Il Comune ha avuto un grande rilievo in questa avventura, fornendo gli strumenti e le risorse necessarie per realizzare gli impianti.

Grazie al progetto CER Pescara, sono stati già realizzati molti impianti fotovoltaici su  scuole e  strutture sportive, collocando il comune di Pescara tra i primi enti pubblici ad essere promotore nella diffusione delle comunità energetiche.

Il convegno gode del patrocinio di: ANACI, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pescara e Collegio dei geometri e GL della Provincia di Pescara. Per tutti saranno riconosciuti quattro CFP.




ARRIVANO I FONDI REGIONALI

Manutenzione e adeguamento del campo sportivo

Guardiagrele, 24 ottobre 2023. Il comune si aggiudica un contributo di circa €200.000 per i lavori di adeguamento del campo sportivo comunale Tino Primavera.

Il lavoro preliminare di studio delle necessità eseguito dal Consigliere delegato allo sport, Alessandro Orlando, ha portato alla redazione del progetto esecutivo che è stato presentato in Regione per la richiesta di finanziamento ed è stato utile per raggiungere i livelli di punteggio tale da poter finanziare l’opera.

Scopo del progetto è quello di intervenire per realizzare quanto necessario al corretto funzionamento dell’impianto e completare le opere già iniziate dall’attuale Amministrazione.

Nello specifico si andrà ad operare sulla messa in sicurezza della pista di atletica perimetrale al campo, la rimessa a quota del campo da calcio, zollatura e risemina del manto da gioco in erba naturale, e la realizzazione del manto in erba sintetica sul campo degli allenamenti adiacente al campo principale, tale da consentire lo svolgimento dell’attività intensiva degli allenamenti.

Si prevedono inoltre, la realizzazione dei servizi igienici per gli spettatori e l’adeguamento degli spalti, con tutti gli adempimenti per l’accessibilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche, rendendo quindi la struttura pienamente fruibile alla cittadinanza ed agli ospiti.

“Questi lavori si sommano agli interventi realizzati lo scorso anno, con la ristrutturazione degli spogliatoi, per l’efficientamento energetico e con i lavori appaltati di recente di sostituzione dell’impianto di illuminazione con impianto a led, che insieme all’attivazione dell’impianto fotovoltaico, realizzato e lasciato in disuso fino ad oggi, permetterà un consistente abbattimento dei costi di gestione” afferma il Sindaco Donatello Di Prinzio, che prosegue: “Con questo finanziamento concluderemo finalmente i lavori sull’impianto sportivo Tino Primavera e saremo pronti ad accogliere i nostri atleti, nostri ospiti sportivi e tifosi in una struttura funzionante, efficiente e soprattutto fruibile per tutti, fondamentale per la promozione dell’attività sportiva, tassello importantissimo per la crescita dei giovani e per lo sviluppo della comunità”.




IMPIANTO DI IDROGENO nella Valle Peligna

Sottoscritta la lettera d’intenti tra il Comune di Corfinio e la società Infinite Green Energy Italia Spa

Corfinio, 24 ottobre 2023. È stata firmata oggi alle ore 10.00, presso il Municipio del Comune di Corfinio (AQ), la lettera d’intenti tra il Sindaco Romeo Contestabile e il General Manager di IGE Italia Spa, Rocco la Rovere, supportati dalla società Abrex srl – Area Sviluppo Locale e dal Polo d’Innovazione Abruzzo Italy.

Tale manifestazione di interesse rientra nell’ambito del Progetto Distretto Italico, che realizzerà nella Valle Peligna un impianto di produzione di Idrogeno verde certificato, che verrà fornito all’industria e alla mobilità pesante del territorio. L’azienda australiana con sede anche in Italia, sta valutando aree idonee alla installazione di impianti strumentali e diretti alla produzione di energie rinnovabili e in quest’ottica si colloca la lettera di intenti.

L’accordo siglato è finalizzato alla valorizzazione di aree di proprietà comunale o nella disponibilità dell’amministrazione comunale, da destinarsi a investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e idrogeno verde in larga scala.

Durante l’evento è stato ribadito l’intento da parte dell’Amministrazione, di sostenere i progetti di rivalutazione delle aree dismesse e l’appoggio per future operazioni mirate alla decarbonizzazione industriale.

“Il progetto di produzione di idrogeno verde in Valle Peligna è molto ambizioso perché introduce ingenti risorse ed investimenti, con forti ricadute dal punto di vista occupazionale. In questo senso è fondamentale la collaborazione con i comuni del territorio soprattutto in questa fase preparatoria e poi per le fasi successive di accompagnamento dell’intero sviluppo del progetto. Ringrazio il Sindaco di Corfinio Romeo Contestabile che, con il valido ausilio della sua Amministrazione Comunale, ha sposato e supportato l’iniziativa sin dai primi giorni di sviluppo” ha dichiarato Rocco La Rovere, General Manager di IGE Italia.

Inoltre, il Sindaco ha riconfermato l’assoluto sostegno per quanto riguarda tutte le azioni organizzative per gli impianti che sorgeranno sul territorio, garantendo un’Amministrazione snella e veloce oltre che fattiva.




IL BORGO INCANTATO A MONTEPAGANO

Tornano le magiche atmosfere dal 28 ottobre al 1° novembre

Roseto degli Abruzzi, 24 ottobre 2023. Torna dal 28 ottobre al 01 novembre l’appuntamento con Il Borgo Incantato – La magia di Montepagano che, dopo il grande successo fatto registrare lo scorso anno, propone una seconda edizione ancora più ricca di eventi, spettacoli e tanta magia.

“Si tratta di un evento innovativo che nella passata edizione ha fatto registrare grandi apprezzamenti dai numerosi visitatori che sono accorsi per godersi uno spettacolo magico e coinvolgente” spiega il primo cittadino Mario Nugnes. “Come Amministrazione siamo sempre pronti a supportare quanti propongono manifestazioni innovative, belle e coinvolgenti, che sanno attirare tanti visitatori sul nostro territorio garantendo così quella destagionalizzazione degli eventi sulla quale stiamo lavorando, sin dal nostro insediamento, per allungare la stagione turistica sul nostro territorio”.

“Un grazie di cuore va all’organizzazione, all’Associazione “Sociale e Civismo” e alla sua Presidente Eleonora Parnanzini che dopo i grandi numeri della scorsa edizione de “Il Borgo Incantato” hanno saputo riproporre un evento ancora più ricco e fantastico, portandolo da 3 a 5 giorni” dichiara l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio. “L’evento è già quasi sold-out e ha fatto registrare prenotazioni anche da fuori Abruzzo, con il borgo di Montepagano che si prepara a ospitare allestimenti e atmosfere magiche per tutta la durata della kermesse. Non possiamo quindi che ringraziare le associazioni, i volontari e quanti hanno collaborato alla buona riuscita di questo evento, gli sponsor e invitiamo tutti a venire a godersi questo autentico spettacolo”.

Nel corso dei cinque giorni dell’evento l’organizzazione e l’Amministrazione hanno allestito il servizio di bus navetta da Roseto a Montepagano, con cadenza oraria, e sono state allestite diverse aree parcheggio nei pressi del Borgo. Inoltre, al fine di non arrecare troppo disturbo ai residenti, anche in vista delle celebrazioni del 01 novembre, l’organizzazione ha studiato una serie di percorsi d’accesso a Montepagano che andranno a limitare al minimo i disagi.

Per questa edizione abbiamo scelto di seguire il format dello scorso anno, ampliando le attrazioni e gli spettacoli” sottolinea a nome dell’Associazione Sociale e Civismo” Salvatore Palmisio. “Tutte le mattine dalle ore 09:00 alle ore 13:00 ci sarà l’appuntamento con la “Scuola di Magia” dedicata ai bambini. Dalle 14:30 in poi aprirà il “Borgo Incantato” che proporrà il “Magic Tour”, un itinerario fantastico all’interno del Borgo tra ambientazioni a tema, animali e personaggi fantastici e tantissime sorprese per un “viaggio” che porterà anche alla scoperta delle bellezze dell’antico Borgo. Quest’anno è stata inoltre allestita un’area food che sarà attiva a pranzo, cena ed a merenda, con particolare attenzione per i più piccoli. Infine per la serata di Halloween il 31 ottobre a partire dalle 20:30 ci sarà un contest di “Cosplayer” che vedrà sfidarsi i vestiti più belli e, dalle 22:00, in piazza ci sarà il concerto della band “I Pupazzi”. Anche quest’anno come organizzazione abbiamo deciso di puntare su valori quali sano divertimento, magia, inclusività e gentilezza e ci teniamo a ringraziare l’Amministrazione per il grande supporto, le associazioni e i volontari che ci hanno sostenuto e gli sponsor senza i quali non sarebbe stato facile allestire un tale evento”.

“Grazie alla sensibilità degli organizzatori e dell’Amministrazione comunale quest’anno tutti gli spettacolo e le attrazioni, anche quelli a pagamento, previo prenotazione saranno completamente gratuiti per tutti le personale diversamente abili, un bel segnale per un evento che punta ad essere sempre più inclusivo” ha spiegato la Consigliera con deleghe in materia di misure a sostegno dei diversamente abili Simona Di Felice.

Per maggiori informazioni e il programma completo de Il Borgo Incantato – La magia di Montepagano è possibile consultare la seguente pagina https://www.facebook.com/borgoincantatomontepagano/. Per iscriversi agli eventi a pagamento è possibile prenotare il posto tramite il portale Ciao Ticket.




INCONTRO CON NAJWA BIN SHATWAN

Pescara, 24 ottobre 2023. Venerdì 27 ottobre alle ore 18:00, presso la sala conferenza Fondazione Pescarabruzzo, si terrà l’incontro con la scrittrice libica Najwa Bin Shatwan, Premio John Fante alla Carriera Vini Contesa 2023. Nel corso dell’evento sarà presentato il libro “I recinti degli schiavi” (Atmosphere libri, 2023).

L’autrice dialogherà con Elvira Diana (docente di lingua e letteratura araba, Università G. d’Annunzio Chieti/Pescara) e Federica Pistono (traduttrice e docente di letteratura araba, Università G. d’Annunzio Chieti/Pescara).

Prenderanno parte all’incontro anche Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione PESCARABRUZZO, Loredana Piccirelli, delegata alla cultura del Comune di Torricella Peligna, Rocco Pasetti, Titolare dell’azienda Contesa e Giovanna Di Lello, Direttrice John Fante Festival “Il dio di mio padre”.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.




ATTIMI D’ABRUZZO di Mauro Vitale e Vinicio Salerni

Presentazione del libro a Pescara 27 ottobre ore 18:00 Biblioteca Falcone e Borsellino

Pescara, 24 ottobre 2023. Si terrà a Pescara il 27 ottobre (ore 18:00) nella Biblioteca Falcone e Borsellino l’incontro con il fotografo Mauro Vitale e l’operatore e pilota UAS Vinicio Salerni, autori del libro Attimi d’Abruzzo delle Edizioni Menabò. L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione “Italia Nostra Lucia Gorgoni” Pescara. L’incontro sarà coordinato da Isabella Micati (operatrice culturale) e discuteranno con gli autori Massimo Palladini (architetto), Rosanna Tuteri (archeologa) saranno presenti Mauro Vitale e Vinicio Salerni autori del libro e l’editore Gaetano Basti. Una mostra con una selezione delle immagini sarà allestita nella hall della Biblioteca e del  Teatro “Gianni Cordova”.

Il lavoro di Mauro Vitale e Vinicio Salerni è un viaggio fotografico che abbraccia tutto l’Abruzzo e racconta la grande varietà dei paesaggi, la bellezza delle architetture rurali e cittadine in un susseguirsi di storie, di monumenti e di personaggi in cui la natura si pone in dialogo costante con l’azione umana. Splendide immagini a colori e in bianco e nero, offrono punti di vista inediti e sorprendenti.

“In questo volume il suo instancabile obiettivo ci propone immagini delle terre d’Abruzzo – spiega Massimo Palladini autore del volume – tese dalla linea di costa, su cui l’autore indugia come alla ricerca di una condizione originaria, ma registrandone anche i segni artificiali più vistosi come la ferrovia e la balneazione organizzata, fino alle cime dei nostri monti, sentinelle di una millenaria civilizzazione di cui cerca le tracce. Alle accurate inquadrature ad altezza d’uomo, alle aperture panoramiche ottenute ricercando punti di vista singolari, si aggiungono qui le vedute aeree, zenitali o a volo d’uccello, riprese con la sapiente manovra del drone di Vinicio Salerni; si allarga così la percezione dei motivi paesistici dominanti, dall’alternarsi di crinali e valli nel sistema collinare adriatico, agli altopiani in rapporto ai rilievi montani. A volte, nei paesaggi naturali, sente il bisogno di un elemento che dia una scala di misura alle sterminate vedute e lo trova in qualche presenza animale, per la quale immaginiamo gli appostamenti, la ricerca della condizione atmosferica combinata con la postura del soggetto scelto”.

Lo spettacolare volume di grande formato è arricchito da testi in italiano e inglese di scrittori e giornalisti: Antonio De Frenza, Giacinto Di Pietrantonio, Dante Marianacci, Giovanni D’Alessandro, Rosanna Tuteri, Massimo Palladini e Marzio Maria Cimini.

Mauro Vitale, è stato curatore della sezione fotografica della Soprintendenza ai beni archeologici e, collaboratore da anni con la casa editrice Menabò per la rivista D’Abruzzo, da sempre, nei suoi numerosi viaggi all’estero, attraverso la fotografia, indaga culture, paesaggi e architetture per approfondire tutti gli aspetti delle popolazioni da lui studiate e documentate nei numerosi reportage come nell’ultimo lavoro “Popoli e terre della lana”, dedicato al confronto tra  popoli transumanti in Iran e Italia.




FORMARE I COSTRUTTORI verso il patto educativo globale

Sala Stauròs, Santuario di San Gabriele Giovedì 26 ottobre 2023, ore 9:00

Teramo, 24 ottobre 2023. «Mai come ora, c’è bisogno di unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna». Con queste parole il Santo Padre Francesco chiamò tutti a Ricostruire il patto educativo globale. Un appello al quale la Pastorale scolastica della Diocesi di Teramo-Atri risponde da anni con una lunga serie di attività.

La prossima in programma è il convegno dal titolo Formare i costruttori verso il Patto Educativo Globale, organizzato dalla Pastorale scolastica diocesana insieme all’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, che si terrà giovedì 26 ottobre 2023 alle ore 9:00 presso il Santuario di S. Gabriele dell’Addolorata ad Isola del Gran Sasso.

Interverranno il vescovo diocesano, Monsignor Lorenzo Leuzzi, il direttore regionale dell’USR Abruzzo prof. Massimiliano Nardocci, la dirigente dell’USR di Teramo prof.ssa Clara Moschella e il direttore del servizio IRC e Pastorale Scolastica della CEAM Prof.ssa Michela Arcangela Petracca.

Per il personale docente è previsto il rilascio di un attestato di partecipazione unità formativa S.O.F.I.A. N° 88156. Per coloro che non accedono a S.O.F.I.A. verrà rilasciato attestato di partecipazione facendo richiesta a pastoralescolastica@teramoatri.it

A questa iniziativa faranno seguito dei laboratori didattici rivolti a tutti i docenti che saranno attivati nelle scuole di ogni ordine della diocesi.




CORSO DI LAUREA IN TURISMO SOSTENIBILE

Firmate due convenzioni

Teramo, 24 ottobre 2023. Due convenzioni a sostegno degli studenti del Corso di laurea in Turismo sostenibile, sono state firmate ieri dal rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola, dal presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia Abruzzo (UNPLI) Sandro Di Addezio e dal presidente dell’Associazione Abruzzo BnB di Qualità Lucia Simioni. Alla firma erano presenti anche Anna Ciammariconi, presidente del Corso di laurea in Turismo sostenibile, e Roberto Di Marco, del direttivo di Abruzzo BnB di Qualità.

Tra le forme di collaborazione anche l’attivazione di workshop formativi di cui uno già in programma per novembre sulle forme della ricettività, a partire dalla legge regionale n. 10 del 2023 e relativi disciplinari.




GUERRA ASSOLUTA E MUTAZIONE ANTROPOLOGICA

Francesco d’Assisi e l’uomo del futuro

di Umberto Baldocchi

PoliticaInsieme.com, 24 ottobre 2023. Guerra di Ucraina e guerra di Israele: c’è  un filo che possa legare  Gaza e Kiev? Un filo che le lega c’è. Certo ci sono due democrazie sotto attacco. Ma vi è anche altro.

Quelle due guerre si configurano entrambe come esempi di  guerra “assoluta”. Intendendo per tale  una guerra dai confini  e dalle modalità indefinite/indefinibili e dalla durata imprevedibile, o meglio assolutamente imprevedibile. La competizione delle opposte forze militari come unico sistema per ottenere la giustizia e per imporre la “legge della ragione”. Ormai pensiamo che se esiste un Impero del Male assoluto- cosa che non si dice apertamente ma si pensa- la guerra “difensiva” non può che essere assoluta, cioè non può fermarsi di fronte a niente, sino alla vittoria finale sul Male, fino alla sua finale  debellatio.

La giustezza della causa poi scrimina tutto, o quasi tutto. Anche gli eventuali massacri di civili, se dovessero essere questi effetti collaterali inevitabili. Ucraina e Israele: due guerre originate – ma questo ormai chi lo ricorda più?– non da aperte pretese imperiali, ma da controversie internazionali, nate dai conflitti tra una minoranza e la maggioranza nazionale.  Controversie che oggi paiono risolvibili soltanto con la guerra, dato che essa sola (nell’impotenza della diplomazia e nella paralisi dell’ONU) può assicurare la tutela della parte che è nel giusto. E garantire la salvezza dell’Impero del Bene. E poco importa che lo stesso mezzo-  l’uso delle controversie etniche per scatenare le guerre-  sia quello già impiegato da Hitler per difendere le  ragioni della Germania in Austria, le minoranze tedesche in Cecoslovacchia, e poi a Danzica. In questo caso l’analogia non vale.

Ma la guerra assoluta è anche una guerra liquida, dai confini incerti, ubiquitaria, che si può svolgere in contemporanea a Gaza, ma può estendere le sue propaggini a  Bruxelles, ad Arras , a Parigi, dovunque possa agire un lupo solitario che uccide usando il nome di Allah, oppure può assumere forme ibride, col  danneggiamento  di un oleodotto nel Mar Baltico di un impianto elettrico o di una Chiesa in  Ucraina. A volte è persino anonima o fortemente impersonale : il drone o il razzo non sempre è chiaro da chi e da dove sia stato lanciato. 

Talvolta l’uccisione di un capo può essere vera o simulata. L’aereo abbattuto aveva  a bordo  Evgenj Prigogin, il fondatore della brigata Wagner, oppure no.  La verità storica non solo è irraggiungibile. È ormai irrilevante e priva di effetti. Inutile. Non è più solo l’estremista fondamentalista che non accetta più la realtà come verità e quindi come limite al suo ragionamento, anche l’altra parte, diciamo la parte delle democrazie combattenti, che si comporta nello stesso modo.  Tanto, ognuna delle parti ha una sua fede che è irremovibile di fronte a ogni anche opposta evidenza. La guerra pare estendere  dovunque le minacce alla vita: possiamo anche blindare i confini o innalzare nuovi muri. Ma non è più sufficiente. Ognuno di noi deve temere qualcosa per sé e per i propri cari.  Ma da dove può nascere tutto questa storicamente inedita situazione?

C’è qualcosa di molto profondo e inquietante in questa accettazione assoluta della legge della forza e di uno stato di guerra  permanente – magari, si dice, a bassa intensità!- che vale anche per il mondo democratico, per coloro che realisticamente accettando la prospettiva estrema della guerra hanno sempre circondato di cautele e limiti il ricorso alla violenza collettiva dello Stato, formalizzando le regole dello jus in bello. Che ad esempio limitano il ricorso all’assedio, oltre che al terrore indiscriminato. È vero che poi, all’interno dei conflitti, quei limiti sono stati oltrepassati- vedi i bombardamenti alleati di alcune città tedesche nel secondo conflitto mondiale, già prima del ricorso alle atomiche – ma da quegli episodi si sono prese le distanze.

Il fatto è che, nel mondo democratco lato sensu,  nelle menti di tutti ha iniziato a prevalere quell’umanesimo del dominio assolutamente antropocentrico, che non è invenzione di oggi, che ha percorso la storia del nostro mondo anche europeo, ma che è però oggi supportato dalla tecno-scienza e dai poteri telematici, e frutto ultimo di una secolarizzazione che  veicola la pretesa di una conoscenza totalitaria dalla realtà, la pretesa di un dominio totale su di essa.

Certo dall’altra parte del mondo, quella che rifiuta, anche qui  lato sensu,  la democrazia e  i diritti in nome di una anti-secolarizzazione, che tiene in vita fondamentalismi religiosi e ideologici e rianima idee imperial-nazionalistiche che ritenevamo ormai appartenere al passato, non proviene certo una richiesta di dialogo.

Pare allora normale che questi due mondi possano  parlarsi solo con linguaggio muto, della forza e della violenza.  Certo totalitarismi e fondamentalismi non sono confezionati per discutere. Ma altro dovrebbe essere il modo di agire delle democrazie. I metodi di azione delle democrazie non possono essere gli stessi dell’antidemocrazia.

Se però ci si muove non più entro un umanesimo del dominio, e  ovviamente si decide di tener  conto degli interessi dei popoli, non delle ambizioni e dei progetti dei dittatori e degli autocrati, la via di uscita dalla guerra assoluta esiste ed è comunque praticabile, senza cedere a irenismi ed ingenuità, o, peggio, a strumentalizzazioni partitiche.  Facile, lo sappiamo, schierarsi per la  pace, solo per attaccare una parte politica. Facile anche fare la stessa operazione con la guerra. Anzi forse più facile. Quanti dittatori e dittatorelli alla Milosevic hanno puntellato il loro potere fasullo sul consenso interno generato da  una guerra contro un vicino più debole?

Torniamo però all’umanesimo del dominio. Ho tratto il concetto  di umanesimo del dominio da un vecchio libro di Padre Ernesto Balducci ( 1922-1992) che mi è capitato tra le mani, Francesco di Assisi, pubblicato nel 1989, per le Edizioni Cultura della Pace, Firenze. Un libro che, coincidenza interessante, spiega proprio come è stato combattuto, ottocento anni fa, in pieno Medioevo, un’idea di guerra assoluta. Un’idea combattuta, non certo sconfitta.

Il libro analizza in termini di rivoluzione antropologica il mutamento avviato dalla azione di San Francesco. Una azione, per Balducci, istruttiva ed esemplare anche per l’oggi, anzi per l’uomo del futuro. I richiami francescani alla fratellanza cristiana, alla povertà, al rispetto del creato ed alla pace sono da lui letti come esiti di una mutazione che delegittima ogni umanesimo del dominio, a partire da quello estremo che è la guerra ed a finire con quello più modesto e apparentemente innocuo che è il dominio-manipolazione della natura che ci circonda.

Che cosa altro sono oggi  se non effetti di questo abnorme umanesimo, un umanesimo trans-umano o oltre-umano, il disastro ecologico, la violenza sull’ambiente, il disordine internazionale, l’impossibilità della politica, la paura del futuro, la società dai rischi crescenti, la Babele mondiale,  in un periodo in cui le tecnologie disponibili dovrebbero rendere possibile risolvere i più diversi problemi ?

Padre Balducci scrive che  “siamo dentro una parabola in rapida curva discendente.  Se è morto il dio dei metafisici  è morto anche il dio della storia. Il futuro è affidato all’uomo e l’uomo della civiltà dei consumi, già perché consuma, lo abbrevia, nega di fatto l’esistenza delle generazioni future” ( Ernesto Balducci, p. 138) .

La  guerra poi non può essere considerata assurdamente ancora come un tempo, un mostruoso giudizio di Dio  in cui la violenza serve a stabilire la ragione ed il torto,  in cui ciò che è più forte coincide con ciò che è più giusto – in barba a quanto scrive il libro della Sapienza – e quindi la vittoria militare, il prevalete delle armi,   stabilisce la “giustizia” e instaura la pace.

In realtà, per riprendere ancora il testo di Balducci, “la pace non sta nello spartire da un lato la ragione e dall’altra il torto, vuol dire superare le ragioni  unilaterali  che alimentano il conflitto  e accogliere la ragione comune su cui basare la fraterna convivenza” (Ernesto Balducci p, 85). Ed ancora più chiaramente, “la condizione prima di una vera cultura della pace:  l’abolizione della categoria di nemico“ (Ernesto Balducci p. 76).

Parole apparentemente facili da pronunciare, e difficili da realizzare. In realtà  Padre Balducci non si nasconde queste  difficoltà, ma insiste sulla mutazione antropologica profondissima oggi imposta dalla storia e già delineata da Francesco.

Francesco d’Assisi non inaugurò certo un’epoca nuova, l’età dello spirito, come qualcuno davvero credeva. Ma aprì una possibilità, una strada che altri poi avrebbero potuto percorrere ed in effetti percorsero. E quella strada ha condotto ai (pochi) periodi di pace effettiva vissuta da allora.

Anche all’epoca di Francesco la guerra era un elemento onnipresente, ubiquitario, nessun uomo libero viaggiava disarmato ( a parte i frati minori),  il Papa di Roma allora  battezzava come crociata ogni guerra utile al suo potere politico, non solo se si trattava di combattere gli Albigesi. C’era anche allora un Impero del Male da combattere, il mondo islamico.  Si dichiarava la pace, non c’era bisogno di dichiarare una guerra.

Che la figura di Francesco di Assisi  si associ ad un mutamento antropologico è una asserzione fondata sulla percezione dei grandi padri della cultura italiana, a partire da Dante e da Machiavelli, che non ebbero mai dubbi su questo e che videro acutamente soprattutto nel nuovo concetto di povertà la radice del mutamento.   Una povertà che non era ascetismo astratto, né una protesta sociale o risentimento umano contro la ricchezza. Dante, che imposta il suo discorso sul rapporto tra Francesco e Madonna Povertà, vide in Francesco addirittura un nuovo sole.

“Da questa costa, là dov’ella frange/più sua rattezza, nacque al mondo un sole,/ come fa questo talvolta di Gange” ( Paradiso XI, vv. 49-51).  “Quasi sol oriens in mundo” aveva scritto nella Legenda Prima, Tommaso da Celano, uno dei primi biografi di Francesco. Niccolò Machiavelli, non certo un sostenitore della pace,   né un amico della Chiesa cattolica, qualche secolo dopo scrisse

“La nostra religione, se non fussi stata ritirata verso il suo principio da Santo Francesco e da Santo Domenico, sarebbe al tutto spenta. Perché questi, con la povertà e con lo esempio della vita di Cristo, la ridussono nella mente degli uomini, che già vi era spenta. E furono sì potenti gli ordini loro nuovi che ei sono   cagione che la disonestà de prelati e de capi della religione non la rovinino” ( N. Machiavelli Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio  , Libro III cap. 1).

Il centro del mutamento fu dunque la povertà.  E perché la povertà ebbe questo ruolo antropologicamente  dirompete?

Così  lo spiegava  in termini semplicissimi Francesco: “Messere, se avessimo dei beni, dovremmo disporre anche di armi  per difenderci. È dalla ricchezza   che provengono questioni e liti, e così  viene impedito  in molte maniere tanto l’amore di Dio quanto l’amore del prossimo.  Per questo non vogliamo possedere  alcun bene materiale a questo mondo”  (Leggenda dei tre compagni, 35)

Povertà significava volontà di pace e di fratellanza. L’opposto della volontà di dominio , l’opposto della brama di acquistare e possedere ricchezze (la lupa dell’inferno dantesco) che aveva pervertito la Chiesa, o, che era stata, una delle piaghe che avevano ferito la Chiesa . La povertà spostava infine il baricentro dell’agire umano dal mondo dell’avere a quello dell’essere.

Ingenuità sarebbe certo credere che questo metodo possa pervadere il mondo e cambiarne le vicende. Francesco sperimentò tanti fallimenti ed ancora oggi siamo lontanissimi da questa pace.

Ma follia sarebbe è il pensare che l’idea di una rivoluzione antropologica orientata in questa direzione possa essere una utopia o un sogno, invece che una necessità di un mondo in cui il potere umano, in qualsiasi ambito lo si consideri, che si tratti di distruzioni belliche,  o distruzioni ambientali, ha bisogno soprattutto di recuperare una cultura del limite e del dialogo.




PREMIO LETTERARIO NAZIONALE LUIGI D’AMICO PARROZZO

La premiazione dell’edizione 2023. Ospite d’eccezione l’astrofisica di fama mondiale, Simonetta Di Pippo

Pescara, 24 ottobre 2023. È stata l’astrofisica italiana di fama mondiale, Simonetta Di Pippo, l’ospite d’onore della sesta edizione del Premio letterario nazionale “Luigi D’Amico – Parrozzo”, che si è concluso domenica 22 ottobre, a Pescara.

All’interno del locale storico Ritrovo del Parrozzo, Simonetta Di Pippo, già Direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico con sede a Vienna, che ha incantato la platea con una mini-lezione sull’importanza delle scoperte spaziali e su quanto queste incidono pesantemente sulla vita di tutti i giorni, sulla terra.

«Dalle infrastrutture satellitari che utilizziamo ogni giorno nelle nostre navigazioni web, alle nuove prospettive per l’agricoltura, all’utilizzo dei satelliti nelle zone di conflitto, fino agli studi sul cambiamento climatico: per lo spazio ormai passa gran parte dei dati indispensabili per l’analisi del mondo e delle nuove prospettive future» – ha spiegato.

La Di Pippo si sofferma poi sull’importanza delle tecnologie per invertire la rotta del cambiamento climatico. «Ci sono intere zone del mondo che stanno letteralmente finendo sott’acqua e altre che invece rischiano la desertificazione. L’uomo può sicuramente rallentare questo processo imparando a sprecare meno acqua e ridurre il consumo di anidride carbonica».

Tante le personalità di spicco del mondo della cultura nazionale che hanno preso parte all’evento: oltre alla Di Pippo, premiata in qualità di “Identità culturale del nostro tempo”, sono intervenuti il sindaco di Pescara, Carlo Masci, il presidente del Consiglio comunale, Marcello Antonelli, lo scrittore e presidente di giuria, Giovanni D’Alessandro, la scrittrice Paola Di Biase D’Ilio, ideatrice del concorso insieme a Pierluigi Francini, storico imprenditore pescarese, titolare dell’azienda D’Amico Parrozzo.

Un successo annunciato per questa quinta edizione, che ha raccolto oltre 400 volumi di narrativa e poesia, arrivati da tutta Italia. A comporre la giuria del Premio il presidente D’Alessandro e le docenti Paola Di Biase D’Ilio, Diomira Mambella e Rossella Vlahov.

Questi i vincitori dell’edizione 2023:

– Sezione Narrativa: “La lettera nella borsa” di Antonio Avenoso – Ed. peQuod.

– Sezione Poesia: “La terza geografia” di Carmine V. Mosesso – Ed. Neo.

MENZIONI

– Opera prima: “L’età della rovina” di Francesco Tronci – Ed. Il ramo e la foglia.

– Ambiente e sostenibilità: WWF Abruzzo (ritira il premio la prof.ssa Filomena Ricci, delegato WWF Abruzzo).

– Cultura e territorio: Direzione Marittima Capitaneria di Porto di Pescara (ritira il premio il Capitano di Vascello Fabrizio Giovannone, Direttore marittimo di Pescara).

– Premio Speciale della Giuria: Florian Espace – Teatro e Cultura (ritira il premio l’attrice, Giulia Basel).




CHIUSURA CANILE SEMPRE PIÙ VICINA

Bocciata la mozione del m5s che chiedeva la sua messa a norma

Pescara, 24 ottobre 2023. “Oggi tutto il centrodestra pescarese si assume la responsabilità politica di una scelta vergognosa, quella di avallare la decisione della Giunta di chiudere il canile in Via Raiale scartando a priori ogni soluzione alternativa, prima fra tutte quella di spendere la cifra irrisoria di 15mila euro per mettere a norma il rifugio ed evitare così la deportazione di tutti i cani in strutture lontane ed inadeguate”.

Questo il commento del Movimento 5 Stelle che, attraverso le parole del consigliere Paolo Sola, manifesta tutto il suo malcontento per il voto contrario del Consiglio Comunale alla mozione con cui, proprio i pentastellati, chiedevano di impegnare l’amministrazione a realizzare gli interventi di messa a norma dell’attuale rifugio, revocando la delibera con cui la Giunta, nei giorni scorsi, aveva disposto la chiusura entro il termine fissato dalla ASL (31 dicembre 2023).

“Il fatto che Sindaco e Giunta hanno già preso questa decisione con due mesi di tempo ancora a disposizione – prosegue Sola – dimostra come non ci sia mai stata la minima intenzione di valutare altre strade. Nessuno pretende che il canile di Via Raiale resti la dimora definitiva dei nostri cani, ma sicuramente la scelta più ovvia per tutelare il loro benessere oggi sarebbe quella di mettere finalmente a norma l’attuale struttura e consentire anche ai suoi ospiti più fragili di proseguire cure e percorsi di recupero da un passato di violenze e disagi. Cosa che sicuramente non sarebbe possibile trasferendo i cani in una struttura distante 40 km, come quella individuata dalla Giunta Masci a Civitella Casanova, nonostante la stessa ASL – aggiunge Sola – abbia sottolineato l’importanza che questi animali proseguano le proprie terapie affiancati, per almeno 30 giorni, dagli stessi volontari”.

Critiche anche sulla scelta annunciata dalla Giunta Masci di voler favorire le adozioni in questo lasso di tempo, mettendo a disposizione contributi economici a favore di chi volesse accogliere uno degli attuali ospiti del canile. “Una scelta che non favorisce di certo adozioni consapevoli – commentano i consiglieri Erika Alessandrini e Massimo Di Renzo – rischiando di far avvicinare persone non abituate al rapporto con un animale, attratte magari solo dalla prospettiva di un vantaggio economico. Soprattutto se pensiamo alle situazioni complesse di molti degli ospiti del canile, che li rendono già di per sé di difficile adozione”.

La protesta è destinata ad aumentare, con diverse associazioni animaliste pronte ad una serie di iniziative sul territorio per sensibilizzare l’opinione pubblica ad una vicenda dai contorni sempre più delicati, e con gli stessi consiglieri pentastellati che annunciano l’organizzazione di una imminente manifestazione di piazza che coinvolga tutti i pescaresi sensibili alle tematiche del mondo animale.




DA MERCOLEDÌ LA V RASSEGNA DI CHIETI-POESIA

Un viaggio di tre giorni nel bello contemporaneo. De Cesare: “Un Festival che nobilita l’offerta culturale della città anche perché rivolto ai giovani”

Chieti, 24 ottobre 2023. Mercoledì 25, giovedì 26 e venerdì 27 ottobre, a Chieti si terrà la 5° edizione di Chieti-Poesia Festival di poesia e altri linguaggi, evento organizzato dall’A.p.s. Mira e dal Centro di Poesia e altri Linguaggi, sostenuto dalla Fondazione Banco di Napoli e dai club Kiwanis Chieti-Pescara, Chieti-Pescara d’Annunzio e Chieti-Theate, e patrocinato dalla Regione Abruzzo, dall’Ambasciata in Italia del Granducato di Lussemburgo, dalla Provincia e dal Comune di Chieti e dal DiLASS dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti. La rassegna, patrocinata dal Comune, vedrà la partecipazione di poeti, artisti e studiosi di arte e letteratura. Le iniziative mattutine del 25 e del 26 saranno riservate alle scuole secondarie di Chieti, le altre saranno a ingresso libero fino a esaurimento posti. Il programma completo è disponibile all’indirizzo www.chietipoesia.it. Il Centro di Poesia e altri Linguaggi, diretto da Luigi Colagreco, si occupa della promozione della poesia contemporanea in rapporto con gli altri linguaggi artistici, con un’attenzione particolare rivolta agli studenti universitari e a quelli delle scuole secondarie.

“Un Festival importante, perché si unifica la città con una serie di iniziative che la animeranno all’insegna della poesia e dell’arte prendendo vita dai luoghi più belli e importanti dal Museo Barbella a Palazzo de Mayo, all’Auditorium universitario – così il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare – Una rassegna di grande qualità, rivolta ai giovani, per promuovere la bellezza della poesia. Iniziative come questa ci valorizzano come città culturale e arricchiscono un’offerta che stiamo ampliando e valorizzando sempre di più, bello che accada anche in sinergia con l’Ateneo d’Annunzio e con tutte le altre istituzioni che patrocinano, con noi, il Festival. La vita culturale della città capoluogo deve essere ricca e sinergica, fatta di eventi che interloquiscono con un pubblico variegato anche generazionalmente, dando voce anche ad associazioni e realtà ricche di proposte e iniziative. Un format che coinvolge e funziona, regalando a Chieti eventi numerosi e di richiamo, proprio come questo”.

“Un programma variegato e importante – illustra il professor Luigi Colagreco, direttore artistico di ChietiPoesia e del Concorso nazionale SINESTETICA per poesia inedita e videopoesia, giunto ormai alla 7° edizione – .  Siamo partiti in sordina nel 2019 e ci occupiamo di promuovere la poesia contemporanea, con un’attenzione particolare alle scuole secondarie di primo e secondo grado e all’università. Vogliamo essere una comunità dialogante che si confronta sui temi del contemporaneo. Quest’anno ho l’onore e il piacere di avere grandi nomi della poesia della poesia nazionale e internazionale diluiti nel programma. Si comincia la mattina di mercoledì 25 nell’Auditorium del Museo Universitario. I poeti Giancarlo Pontiggia ed Elisabetta Pigliapoco incontreranno gli studenti del Liceo Scientifico Statale “F. Masci” A seguire, nel pomeriggio, gli stessi poeti, nel Palazzo De’ Mayo, daranno vita a un dialogo poetico insieme al Presidente del Centro di Poesia Loretto Rafanelli, parlando delle opere “Il moto delle cose” (di G. Pontiggia) e “La luce di taglio” (di E. Pigliapoco). Le tre iniziative sono inserite nell’ambito del Centenario del Liceo Scientifico Statale “F. Masci” di Chieti (1923-2023). A chiudere, alle 18:00, al Museo “C. Barbella”, l’artista Mandra Stella Cerrone presenterà la sua performance CORPO A CORPO | MEMORIE a cura di Ivan D’Alberto, direttore artistico del Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art (CAPPA). Nella mattina di giovedì 26, nell’Auditorium del Museo Universitario, i poeti Daniel Calabrese e Claudio Damiani incontreranno gli studenti di alcune scuole secondarie di Chieti, mentre nel pomeriggio, saranno coinvolti in due iniziative aperte a tutta la cittadinanza. Il poeta argentino Daniel Calabrese, a Palazzo de’ Mayo, parlerà del volume “Un cielo per le cose – Un cielo para las cosas” in collaborazione con il Convitto Nazionale “G. B. Vico”. Il poeta Claudio Damiani, invece, presenterà la raccolta “Prima di nascere” nell’Auditorium della Scuola secondaria di primo grado “V. Antonelli” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo 3 Chieti. In serata il poeta Jean Portante e il bandoneonista César Stroscio daranno vita, nel Museo “C. Barbella” al recital di poesia e musica “La strana lingua”. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Ambasciata in Italia del Granducato di Lussemburgo. Nella mattina di venerdì 27, ultimo giorno del festival teatino, i poeti Jean Portante e Maria Borio, nell’Auditorium del Rettorato dell’UdA, parleranno di poesia agli studenti di alcune scuole teatine in collaborazione con il DiLASS dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Nel pomeriggio, a Palazzo De’ Mayo, Maria Borio tornerà a parlare di poesia presentando la raccolta “Trasparenza”. A chiusura del festival si terrà la conferenza “Tempo della memoria, memoria del tempo” con gli interventi di Concetta Meri Leone, filologa, e di Valentina Sturli, docente di Lettere comparate dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara”.