O LA GUERRA O LAVARSI LE MANI

Il mondo che non conosce Perdono

Dal mondo ebraico, e da uno dei suoi massimi esponenti in Italia, arriva la presa di distanza, netta nei toni e chiara nella sostanza, dal Pontefice: la guerra è un brutto affare, ma a volte è bene che uno perda e l’altro vinca

https://www.ilfoglio.it/esteri/2023/10/27/news/il-rabbino-di-segni-manda-un-messaggio-al-papa-no-a-equidistanze-inopportune-5843244/

Sempre nel solito solco certi rappresentanti del mondo ebraico, come se non conoscessero Gesù Cristo. Lo conoscono bene e fanno sempre finta di non capire, non sapere … non riconoscere. Chiedono a Papa Francesco di rinnegarlo: tutto grottesco se non fosse per il sangue delle vittime che scorre sempre … e laggiù in Palestina ogni istante che passa.

C’è chi chiede di prende posizione per la guerra e per il supplizio ma c’è anche chi si lava le mani come Ponzio Pilato. All’ONU anche il voto italiano si è limitato all’astensione, astensione giustificata dal Governo e dal suo primo ministro che, così facendo, oltremodo rinnegano la verità della nostra costituzione.

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/tajani

Tralasciando la questione del mondo ebraico, inutile confermare che il nostro è uno dei momenti più bassi mai raggiunti dalla politica italiana; parliamo di quella miseria di politica che si vede ancora e che rimane ovviamente.

Cosa fare? Intanto smetterla, ognuno per proprio conto, con l’ossessione della piazza per la guerra, per il sangue e per la morte, dando inizio, invece, alle inesauribili celebrazioni per chiedere perdono al Padreterno. 

NM