GERMANIA (MA NON SOLO): LA DESTRA CRESCE E LA PAURA LA NUTRE

PoliticaInsieme.com, 10 ottobre 2023. Avanza in Germania la destra neo-nazista di AfD che diventa, sia in Assia che in Baviera, il secondo partito, con percentuali tra il 16 ed il 18 % dei consensi, cioè un incremento netto di almeno cinque punti in ambedue i Lander.

Un’avanzata contenuta dai buoni risultati ottenuti sia dalla CDU e soprattutto, in Baviera, dal partito gemello CSU.

Ambedue esposti, soprattutto a fronte del flop sia dei socialdemocratici di Scholz, sia dei Verdi, a qualche retro-pensiero interno non così fermamente determinato ad escludere ogni possibile collaborazione con la destra estremista.

In nome della governabilità, ovviamente….

Ad ogni modo, la diga della ragionevolezza di una politica equilibrata sembra reggere, almeno per ora, grazie alle forze di ispirazione cristiano-sociale, soprattutto a fronte del fenomeno migratorio che, anche in Germania, rappresenta il grimaldello con cui la destra intende destabilizzare il quadro politico tradizionale.

Siamo immersi in un clima di odio e di violenza, di rancori frammisti a paure, di reciproco sospetto e di diffidenza, di muri materiali e sociali, culturali e spirituali innalzanti ad arte per separare e dividere, in nome di identità che si sentono minacciate e solo nell’avversione alla vittima sacrificale, al “capro espiatorio” di turno, credono di ottenere quella rassicurazione che non trovano altrove.

Un clima che non si manifesta solo nelle guerre conclamate, ma – in forme ovviamente diverse, eppure, in larga misura, riconducibili alla stessa matrice – anche nei paesi democratici e sviluppati dell’Occidente.

Il “nemico”, insomma.

È il “diverso” rappresenta colui che, per definizione, è ostile.

Nella misura in cui – si pensi ad esempio al caso più tipico, al malato di mente – rappresenta plasticamente quel vissuto “altro”, distopico, che pure avvertiamo appartenere, almeno potenzialmente, alla nostra comune dimensione umana e, dunque, avvertiamo come alienante e minaccioso.

C’ è una sottile linea di confine – o meglio di connessione – tra l’esistenza di ognuno e l’orizzonte collettivo in cui i fantasmi di molti si addensano in una nube oscura.




IL RINNOVO DEL GLIFOSATO

Un rischio certo per la salute dei cittadini e dell’ambiente

Roma, 10 ottobre 2023. Per tutelare la salute dei cittadini italiani e dell’ambiente, sull’erbicida deve vigere il principio di precauzione. Il Governo italiano prenda una posizione contraria al rinnovo per altri dieci anni proposto dalla Commissione UE

Il 12 e 13 ottobre tutti gli Stati membri saranno chiamati a votare sulla proposta della Commissione europea di prorogare l’autorizzazione del glifosato per altri 10 anni. L’attuale autorizzazione, infatti, scade il 15 dicembre e affinché il diserbante possa continuare ad essere utilizzato è necessario un voto favorevole della maggioranza del Consiglio dell’UE.

Alcuni Stati Membri hanno già apertamente dichiarato il loro voto. La posizione italiana è emersa, seppur ancora in forma non chiara durante il “question time” del 6 ottobre alla Camera dei deputati quando il Sottosegretario al Ministero della Salute, Marcello Gemmato, ha risposto ad una interpellanza urgente sulla posizione che assumerà il nostro Paese nel Consiglio UE dichiarando che l’Italia “potrebbe” votare a favore del rinnovo dell’autorizzazione del glifosato per altri 10 anni.

Questa posizione, così come quella della proposta Europea, è inconcepibile e contraria ai principi su cui si fonda la legislazione europea in tema di tutela della salute e dell’ambiente. Numerosi studi scientifici dimostrano infatti come l’erbicida più utilizzato in Europa potrebbe provocare disturbi oncologici e aumentare l’insorgenza di patologie dello spettro autistico, oltre ad essere accertato il suo effetto di interferenza endocrina sugli esseri umani e il suo impatto sugli organismi degli ecosistemi acquatici. Studi che non sono stati considerati o adeguatamente valutati dalle Agenzie europee (ECHA e EFSA) nella loro valutazione del rischio. Inoltre, il consorzio europeo PAN (Pesticide Action Network Europa) ha portato in tribunale la Bayer per non aver presentato la giusta documentazione nella richiesta di approvazione all’utilizzo del glifosato. Nel suo esposto presso la procura di Vienna, si sottolinea che la più importante azienda produttrice di glifosato, quando ha chiesto il rinnovo dell’autorizzazione dell’erbicida nel mercato europeo, non ha presentato e sottoposto a valutazione uno studio, secondo il quale l’erbicida può  causare forme di disturbi neurologici – nello specifico autismo –, condotto su  un campione importante di bambini.

Molti studi dimostrano che il glifosato è una sostanza ad elevata tossicità ambientale capace di alterare la funzionalità degli ecosistemi e degli habitat naturali e ridurre drasticamente la biodiversità.  Trattandosi di un erbicida totale, usato come alternativa a pratiche agricole generalmente considerate sostenibili, come rotazioni, consociazioni e lavorazioni meccaniche, ogni ulteriore proroga è in contrasto con quanto indicato dalle Strategie europee From farm to fork e Biodiversity 2030, che chiedono di puntare sulla sostenibilità ambientale dell’intero settore agroalimentare, tramite obiettivi come la riduzione del 50 per cento dei pesticidi chimici.

XX Associazioni esortano per questo il governo italiano a prendere una posizione chiara contraria al rinnovo del glifosato considerando seriamente i potenziali e gravi rischi che un ulteriore uso del diserbante causerebbe all’ambiente e alla salute dei cittadini italiani e dell’ambiente dell’Unione europea.

Le Associazioni chiedono di applicare con rigore il principio di precauzione laddove vi sia anche una piccola probabilità di rischio per la salute pubblica e per l’ambiente. Anche la sola incertezza dovrebbe bastare a fermare l’approvazione da parte dell’UE, ma nel caso del glifosato le prove della sua pericolosità per la salute delle persone e dell’ambiente superano ogni ragionevole dubbio, alimentato dalle aziende che producono e commercializzano il diserbante.

Chi sostiene l’esigenza del rinnovo del glifosato difende il diserbo chimico in agricoltura come pratica indispensabile per garantire il reddito degli agricoltori, una tesi smentita dall’aumento delle superfici agricole gestite con metodi biologici (oggi in Italia il 18,7% della SAU) che escludono completamente l’uso di sostanze chimiche di sintesi. Inoltre, un recente studio condotto dall’Istituto Sant’Anna di Pisa, ha dimostrato che adottando buone pratiche agroecologiche è possibile eliminare completamente l’uso del glifosato garantendo le rese e riducendo i costi per le aziende agricole.

Vietare l’uso del glifosato, quindi, sarebbe una decisione virtuosa, in linea con la necessità di tutelare la salute delle persone e dell’ambiente e favorire la trasformazione delle pratiche agricole, senza essere in contrasto con la sostenibilità dei redditi degli agricoltori.

Le XX Associazioni difendere gli interessi dei cittadini italiani e degli agricoltori virtuosi non possa essere espressa dal Governo Meloni con coerenza se non votando contro la nuova autorizzazione del glifosato.

ISDE ITALIA, CIWF ITALIA, FEDERBIO, GREENPEACE, LEGAMBIENTE, LIPU, PRO NATURA, RETE SEMI RURALI, SLOWFOOD ITALIA, TERRA RIAVVIA IL PIANETA, WWCOF ITALIA, WWF ITALIA




GAZA – ISRAELE: ALLERTA GASDOTTI

Forniture energetiche a rischio per l’Italia

Roma, 10 ottobre 2023. Dal primo attacco di sabato scorso da parte di Hamas a Israele, le quotazioni internazionali del Gas sono aumentate vertiginosamente fino a toccare ieri 43,60 Euro/MWh con un + 15,00% in poche ore. Non diversa la situazione dei due greggi di riferimento WTI in quota 88,80 $/Barile e BRENT in quota 89,50 $/Barile sulle principali Borse internazionali.

Il Presidente di FederPetroli Italia – Michele Marsiglia all’apertura dei mercati di oggi “Sembra un copione già visto, con un pericolo forniture estere annunciato la scorsa settimana in una diretta RAI sulla problematica dei nostri approvvigionamenti in Africa e Medio Oriente.

A largo della striscia di Gaza proseguendo lungo le coste nell’Offshore israeliano abbiamo un grande giacimento di gas metano chiamato Leviathan che corre fino a nord tra Cipro e il Libano (quest’ultimo a sud sotto controllo di Hezbollah), parliamo di uno dei giacimenti più grandi al mondo nel Mediterraneo. Grande riserva petrolifera già tempo fa occasione di interessi di sviluppo internazionali per la quantità di metano che dispone in produzione nei prossimi decenni. Il giacimento in mare potrebbe stravolgere gli equilibri energetici del Medio Oriente. Leviathan ha autonomia di produzione a Gas metano per oltre 50 anni.

L’Italia è a rischio con l’80% di approvvigionamento energetico estero (petrolio e gas). Già evidente il panico sui prezzi internazionali di Benzina e Gasolio con ricadute sul costo delle Bollette. Attenzione alle parole su Iran e Qatar, salvaguardiamo la sicurezza dei gasdotti e dello Stretto di Hormuz”.

È notizia di poche ore fa che Israele in via precauzionale ha già bloccato la produzione del giacimento Offshore di Tamar con l’americana CHEVRON come operatore. Ci troviamo a circa 90 km in mare da Haifa. Questo indotto alimenta parte di Egitto ed altro gas viene trasportato in Europa.




ROTATORIA TRA LUCO DEI MARSI E AVEZZANO

La sindaca De Rosa sollecita interventi urgenti per la sicurezza

Luco dei Marsi, 10 ottobre 2023. Avrebbe dovuto garantire la sicurezza stradale in un nodo cruciale per la viabilità, in realtà rappresenta una grave vulnerabilità per l’area e luogo di innumerevoli incidenti. Si tratta della rotatoria, o meglio, della “prima bozza” di una grande rotatoria tra Avezzano e Luco dei Marsi, situata nell’area del nucleo industriale, sulla quale si immettono i mezzi che transitano da e per la Vallelonga, i flussi da via Nobel e dalla Circonfucense.

“La grande rotatoria dovrebbe disciplinare i transiti tra la Sp. 22, via Nobel e la Circonfucense, strade di passaggio anche per numerosi mezzi pesanti”, spiega la sindaca Marivera De Rosa, “In realtà la rotatoria è attraversata di netto da una carreggiata, e spesso anche percorsa ad alta velocità. Inoltre, la visibilità, da più punti delle due semi-rotatorie risultanti, è spesso difficoltosa, per la conformazione propria dell’area. Ho inviato una comunicazione a tutti gli Organismi potenzialmente deputati a prendere contromisure, in primis il Comune di Avezzano e l’Arap Abruzzo, o a sensibilizzare chi di dovere a farlo, e mi auguro che si dia subito corso all’ultimazione dell’infrastruttura, dato che sono purtroppo numerosissimi gli incidenti in quel tratto, anche con gravi conseguenze”. 




UN AIUTO DALLA BIBBIA per chi convive con disturbi mentali

Il 10 ottobre è la Giornata mondiale della salute mentale: su jw.org consigli per ritrovare la serenità

Chieti, 10 ottobre 2023. Depressione, ansia e stress post-traumatico sono solo alcuni dei disturbi mentali di cui soffrono molte persone a livello globale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo 1 persona su 8 soffre di disturbi mentali.

In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, in programma il 10 ottobre, molte organizzazioni propongono risorse che possono aiutare a migliorare e stabilizzare la salute mentale.

Il sito JW.ORG offre a uomini, donne e ragazzi che convivono con disturbi mentali consigli e spunti tratti dalla Bibbia.

“Ci rendiamo conto che nel mondo un numero crescente di persone ha a che fare quotidianamente con disturbi mentali e ci auguriamo che possano trovare serenità e conforto da pensieri tratti dalla Bibbia”, ha dichiarato Luca Didò. “Per chi soffre di disturbi mentali o per chi conosce qualcuno che sta affrontando una sfida del genere, gli articoli e i contenuti disponibili su jw.org possono essere come una luce in fondo a un tunnel. Il messaggio della Bibbia dà speranza quindi siamo sicuri che i contenuti del sito aiuteranno molti a ritrovare la serenità”.

L’edizione della rivista intitolata “Salute mentale: la Bibbia può aiutarti?” include articoli che contengono consigli pratici e pensieri confortanti. Alcuni degli argomenti trattati negli articoli sono:

•           Salute mentale: un’emergenza globale

•           “Il conforto delle Scritture”

•           I consigli pratici che dà la Bibbia

•           Come aiutare chi ha un problema di salute mentale

L’articolo “Il conforto delle Scritture” contiene informazioni che possono infondere la forza e la pazienza necessarie per combattere i pensieri negativi. Spiega inoltre che molto presto la sofferenza emotiva sarà solo un ricordo del passato. L’articolo mette in evidenza anche i modi in cui la Bibbia può aiutare chi sta combattendo contro la depressione, l’ansia e il disagio emotivo:

•           La Bibbia offre molti pensieri positivi che possono prendere il posto di quelli negativi.

•           La Bibbia può aiutarci a contrastare la sensazione di non valere nulla.

•           Molti passi biblici ci rassicurano del fatto che non siamo soli e che Dio, il nostro Creatore, comprende pienamente come ci sentiamo.

•           La Bibbia promette che Dio eliminerà tutti i ricordi dolorosi.

L’articolo “I consigli pratici che dà la Bibbia” afferma che, pur non essendo un testo di medicina, la Bibbia dà consigli pratici. Spiega che la Bibbia riconosce che a volte c’è bisogno di rivolgersi a un medico. Menziona, inoltre, che delle sane abitudini e un regolare esercizio fisico sono importanti e incoraggia le persone ad accettare l’aiuto di altri.

Nell’articolo sono citate le parole di un uomo di nome Peter, che soffre di depressione: “Ho riscontrato che leggere regolarmente la Bibbia con mia moglie mi aiuta a iniziare la giornata con pensieri positivi e incoraggianti. E spesso nei giorni più difficili mi imbatto in un versetto che mi tocca particolarmente”.

Articoli correlati su jw.org sono: La depressione negli adolescenti: cause e rimedi e “Come posso combattere la depressione”. I ragazzi possono trovare contenuti interattivi come la lavagna animata intitolata “Puoi tornare a sorridere” e la scheda “Combattere la tristezza”, che offrono suggerimenti pratici su come combattere i pensieri negativi.




LA VIA DEL TRATTURO DA PESCASSEROLI A CAMPOBASSO

Trekking a sei zampe nella natura e nella storia. Il 14 ottobre 2023 primo appuntamento

Pescasseroli, 10 ottobre 2023. Sarà una giornata dedicata alla natura e alla storia che inizierà con una escursione insieme ai nostri amici pelosi e non solo, partendo da Pescasseroli fino a Val Fondillo e continuerà alle ore 16 con una tavola rotonda organizzata dalle associazioni proponenti, che si terrà presso il cinema Ettore Scola di Pescasseroli, alla quale interverranno Alessandra Laureano  di Come On Dog, Laura Zanin di Crea Aps, Cesidio Pandolfi di Ecotur e Compagnia dei Cammini, Bruno Petriccione autore de “La Via del Tratturo a piedi” e il Dr. Carmelo Gentile responsabile Area Scientifica del PNALM.

Il tema sarà la presentazione del progetto “La Via del Tratturo da Pescasseroli a Campobasso – Trekking a sei zampe nella natura e nella storia“ che si terrà a fine giugno 2024.

La finalità di questo progetto è la promozione di questo meraviglioso territorio e la valorizzazione del tratturo che si sviluppa tra Pescasseroli in Abruzzo e Campobasso in Molise, ripercorrendo parte degli storici percorsi della Transumanza, che per secoli ha visto il passaggio stagionale di generazioni di pastori con le loro greggi.

Dalle montagne abruzzesi fino alle colline molisane, i camminatori insieme agli amici pelosi, si troveranno a godere di un patrimonio unico e antichissimo, finora rimasto preservato dai grandi flussi turistici di questa parte d’Italia, composto di luoghi, genti, mestieri, paesaggi e sapori da riscoprire.

Alle 18:00 circa seguirà dopo la tavola rotonda una degustazione di prodotti locali gentilmente organizzata da La Bottega di Gaia a Pescasseroli.

La partecipazione all’evento del 14 ottobre è libera, basterà solo prenotarsi presso le associazioni organizzatrici.

CREA APS, COME ON DOG e ECOTUR PARCO NAZIONALE d’Abruzzo con il patrocinio del Comune di PESCASSEROLI e del PARCO NAZIONALE d’ABRUZZO LAZIO MOLISE




CONCERTO D’ANTEPRIMA SETTANTUNESIMA STAGIONE 2023 – 2024

Mercoledì 11 ottobre ore 17:30 Teatro Comunale Maria Caniglia. Behzod Abduraimov pianoforte. Kyiv Virtuosi orchestra da camera. Dmitry Yablonsky direttore

Sulmona, 10 ottobre 2023. Con un concerto straordinario, fuori programma e a ingresso libero, ha inizio la 71a stagione della Camerata Musicale Sulmonese al Teatro Comunale “M.Caniglia” mercoledì 11 ottobre ore 17:30.

L’Orchestra d’archi ucraina, con un organico di 20 elementi, Kyiv Virtuosi diretta dal M° Dmitry Yablonsky  e al pianoforte il solista Behzod  Abduraimov, propongono un programma accattivante con  musiche di Vivaldi (Concerto per quattro violini in si minore RV 580, 10), Mozart  (Divertimento in si bemolle maggiore KV 137) e Alexey Shor (Concerto per pianoforte e orchestra n.1, re minore).

Behzod Abduraimov nato in Uzbekistan nel 1990, bambino prodigio inizia a suonare a soli 5 anni.  Pianista di fama internazionale, si esibisce con orchestre rinomate in tutto il mondo come la Philharmonia Orchestra, Los Angeles Philharmonic, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, San Francisco Symphony, Cleveland Orchestra, Orchestre de Paris e Concertgebouworkest e con direttori  come Valery Gergiev, Lorenzo Viotti, James Gaffigan, Jakub Hrůša, Santtu-Matias Rouvali e Gustavo Dudamel. In recital è apparso diverse volte allo Stern Auditorium della Carnegie Hall, alla Queen Elizabeth Hall di Londra e al Concertgebouw di Amsterdam, ed è stato recentemente presentato dalla Chicago Symphony, dalla Kölner Philharmonie e dal Festspielhaus Baden-Baden.  “… tecnica prodigiosa e un talento rapsodico…”  scrive di lui Il New York Times.

La Kyiv Virtuosi Orchestra, nata dal Kyiv Soloists ensemble con il violoncellista e direttore d’orchestra Dmitry Yablonsky,  considerati tra i migliori musicisti da camera e solisti professionisti della loro generazione, si sono esibiti in tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, Giappone, Sud America. Oltre alla sua intensa attività come orchestra da camera, Kyiv Virtuosi è anche un’orchestra sinfonica molto richiesta per progetti speciali.

Dmitry Yablonksy  nato a Mosca,figlio di musicisti, inizia a suonare il violoncello a 5 anni.violoncellista e direttore d’orchestra nominato ai Grammy Dmitry Yablonksy suona regolarmente con artisti importanti come Boris Berezovsky, Vadim Repin, Shlomo Mintz, Itamar Golan, Yuri Bashmet, e ha collaborato con artisti come Monserrat Caballé, Roberto Alagna, Olga Borodina. Ha calcato i palcoscenici più importanti del mondo, come la Carnegie Hall, La Scala, la Sala Grande di Mosca, la Sala Filarmonica di San Pietroburgo, la Sala Nazionale di Taiwan, il Teatre Mogador, la Cité de la Musique, il Louvre.

La sua carriera come direttore d’orchestra inizia a 26 anni in Italia a Camerino, da allora collabora con orchestre prestigiose come  Royal Philharmonic Orchestra, Orchestra Filarmonica di Mosca,

Novoya Rossiya, Orchestra Sinfonica di Israele, Orchestra Sinfonica di Gerusalemme, Orchestra Nazionale Belga, Orchestra di Anversa, Orchestra dei Paesi Bassi del Nord, Orchestra di Maastricht, Orchestra di Stato Russa, Orchestre National d’Ile de France, Orchestra Nazionale di Taiwan,  Holland Symphonia,  Ofunam (Messico) e anche varie Orchestre italiane.

È Accademico Onorario presso l’Accademia Indipendente delle Arti Liberali dell’Accademia Russa delle Scienze. Ha trascritto e curato opere per violoncello, pubblicate da International Music Company e Dover Publications. La Naxos Records ha pubblicato la sua registrazione dei 40 studi di Popper per violoncello  nel 2008, con grandi consensi dalla critica.

È direttore artistico del Gabala Festival in Azerbaigian.

Direttore musicale dei Kyiv Virtuosi è anche direttore laureato della Jerusalem Symphony Orchestra. Dal 2016 insegna alla Scuola di Musica Buchmann-Mehta dell’Università di Tel Aviv ed è stato nominato Responsabile delle Relazioni Internazionali della stessa Università.

Dmitry suona due violoncelli: un Joseph Filius Andrea Guarneri e un Matteo Gofriller.

È prevista l’intera registrazione del concerto  al Teatro Caniglia di Sulmona.

PROGRAMMA

Antonio Vivaldi

Concerto per quattro violini in si minore RV 580, 10

Wolfgang Amadeus Mozart

Divertimento in si bemolle maggiore KV 137

Alexey Shor

Concerto per pianoforte e orchestra n. 1, re minore

PROSSIMO APPUNTAMENTO

Domenica 15 ottobre ore 17.30

Teatro M.Caniglia Sulmona

Orchestra Sinfonica del Friuli-Venezia Giulia

Gabriela Strata pianoforte

Paolo Paroni  direttore

Ingresso libero




I DATI SUL TURISMO

I primi numeri preannunciano una stagione stabile e una forte crescita della destagionalizzazione

Roseto degli Abruzzi, 10 ottobre 2023. I dati sul turismo estivo a Roseto degli Abruzzi, raccolti incrociando i numeri della piattaforma Paytourist con quelli degli anni scorsi, raccontano una stagione 2023 stabile dal punto di vista degli arrivi e di una destagionalizzazione in continua crescita, nonostante l’incidenza negativa dovuta a fattori esterni (inflazione ecc…).

Sono questi gli elementi più importanti emersi dalla conferenza stampa convocata questa mattina in Municipio dall’Amministrazione Comunale per fare chiarezza, una volta per tutte, sul tema finito al centro della discussione non solo in città ma anche in regione. Presenti: il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio, la Presidente del Consiglio Gabriella Recchiuti, l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani, la Consigliera Comunale Lorena Mastrilli, il Consigliere Comunale Vincenzo Addazii e il responsabile del Gruppo “Operazione Turismo” Leonardo Faccenda.

I NUMERI. Considerando tutte le dichiarazioni effettuate dalle strutture ricettive al fine del versamento dell’Imposta di soggiorno a Roseto degli Abruzzi, nel 2023, si denota un livello stabile nel numero di arrivi in riferimento all’annualità precedente (circa 80000, miglior risultato dal 2018). A fronte di questo, si denota un decremento nel numero di presenze del 19,17% (soggiorni più brevi a parità di numero di turisti). Le motivazioni possono essere riferite a fattori economici (inflazione, destinazioni estere) ma anche a mutamenti nel modo di fare vacanza. Ad incidere inoltre un mese di giugno complicato dal punto di vista meteorologico. I dati prendono in considerazione solo il periodo in cui è obbligatoria la comunicazione di arrivi e presenze al fine del calcolo dell’imposta di soggiorno (aprile – settembre 2023 e mancano ancora quelli di ottobre).

Ancora positivo il dato sulla destagionalizzazione con l’aumento del circa 12% nel numero di arrivi tra aprile – maggio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Rispetto al 2021, annualità presa come riferimento in articolo recente pubblicato sugli organi di stampa, abbiamo un numero superiore di arrivi (79023 nel 2023 contro 69732 del 2021) e un numero equivalente di presenze valide al fine del calcolo dell’imposta di soggiorno.

Alcuni dati significativi della stagione 2023, fondamentali per pianificare le iniziative e individuare i target della promozione, parlano di turisti provenienti per l’84% dall’Italia e per il 16% dall’estero. A livello nazionale la Provincia di provenienza con il più alto numero di arrivi a Roseto è quella di Roma (15,58% delle presenze totali), seguono Milano (9,4%), L’Aquila (5,13%), Torino (4,7%) e Napoli (4,55%)

Il numero di visitatori provenienti da una Provincia abruzzese indica una percentuale importante di turismo “interno” che verrà presa in considerazione al fine di una strategia di destagionalizzazione più elaborata.

Per quanto riguarda la tipologia dei visitatori il 62,48% è rappresentata dalle famiglie, il 12,43% da arrivi individuali e il 24,69% da gruppi.

Un dato, quest’ultimo, che riconferma la vocazione family “friendly” di Roseto degli Abruzzi che si punta a potenziare attraverso attività già intraprese e altre che verranno implementate nel 2024.

“Abbiamo convocato una conferenza stampa sul turismo perché riteniamo importante dare un messaggio chiaro – ha esordito il Sindaco Mario Nugnes – Un messaggio che racconta che, rispetto allo scorso anno, c’è un andamento stabile degli arrivi a Roseto degli Abruzzi. Oggettivamente tutta Italia è di fronte ad una crisi generale che si ripercuote sul turismo. Il nostro obiettivo è fare un’analisi oggettiva ma anche parlare di futuro grazie al progetto di promozione turistica integrata partito il 1° giugno scorso che ci permette di organizzare al meglio le iniziative per i prossimi mesi e per i prossimi anni. Stiamo lavorando, inoltre, per rendere unica la tassa di soggiorno tra le sette sorelle della Costa Teramana e continuiamo a puntare con convinzione sulla destagionalizzazione con iniziative di alto livello che hanno animato e animeranno tutto il nostro territorio anche in autunno e in primavera”.

“Sulla base dei dati in nostro possesso mi ritengo moderatamente soddisfatta – ha affermato l’Assessore Annalisa D’Elpidio – ma ovviamente sono convinta che ognuno di noi deve fare di più, a partire dall’Amministrazione Comunale perché il turismo è un affare di tutti. Quando avremo a disposizione i dati completi sono certa che gli arrivi faranno segnare un segno positivo mentre, sulle presenze, il dato sarà leggermente negativo. Questo perché incide la congiuntura economica che spinge le famiglie a fare vacanze più brevi. Grazie a “Paytourist” siamo riusciti a capire e analizzare la provenienza dei turisti e le tipologie e questo ci permette di pianificare al meglio le iniziative di promozione e i servizi. Tra quelli già avviati e da avviare voglio ricordare: il nuovo brand “Visit Roseto” e la creazione di nuovo portale, il potenziamento comunicazione social, il potenziamento del servizio navetta dedicato ai turisti, il Trenino turistico brandizzato, un calendario degli eventi ricco e diffuso su tutto il territorio, la raccolta, per la prima volta, del feedback di visitatori nei confronti della destinazione, la partecipazione alle fiere di settore, il lancio del servizio “Kinder Club”, il potenziamento e valorizzazione della Riserva del Borsacchio come asset di promozione turistica, l’organizzazione di eventi ad hoc per potenziare il percorso di destagionalizzazione già intrapreso, il potenziamento dell’ufficio IAT e il lavoro in sinergia con le 6 sorelle della Costa Teramana per potenziare l’offerta turistica dell’area”.

“Mai nessuno aveva investito in modo serio e fattivo sulla promozione turistica come fatto dalla nostra Amministrazione – ha aggiunto la Consigliera Lorena Mastrilli – Il cambiamento arriva solo grazie all’impegno di tutti e solo insieme si può portare avanti tutta una serie di azioni utili a favorire il turismo e la destagionalizzazione. Dobbiamo capire, inoltre, che Roseto non può vivere solo del turismo balneare perché abbiamo un grande potenziale da sfruttare che va oltre le nostre magnifiche spiagge”.

“Nel leggere e nell’interpretare i dati sul Turismo non si deve peccare né di superbia né di umiltà ma restare equilibrati – ha detto l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani – Rispetto a fattori macroeconomici che incidono su questo settore possiamo fare poco ma per quello che rientra nelle nostre competenze dobbiamo ambire a fare sempre di più. Ringrazio gli operatori che ci spronano ad essere coraggiosi e mi piace sottolineare come, anche per la Cultura, abbiamo puntato alla destagionalizzazione e alla diffusione degli eventi in diverse e nuove zone di Roseto come, ad esempio, il centro della città”.

Leonardo Faccenda si è soffermato sull’esperienza di gestione dello IAT dove, essendo in “prima linea”, si è potuto avviare “un filo diretto con il turista grazie alle nuove tecnologie e ai canali social. Posso assicurare – ha affermato – che il servizio è stato molto apprezzato e che si è creata una filiera virtuosa tra Amministrazione, Assessorato, IAT, operatori e ospiti. Vedere, a volte, il lungomare non troppo affollato non è sinonimo dai carenza di turisti – ha chiarito Faccenda – questo perché una fetta importante dei turisti è rappresentata da gruppi organizzati che prenotano pacchetti “all inclusive”. Poi, ad incidere, è il fatto che la grossa ricettività di Roseto è rappresentata dai villaggi turistici che hanno al loro interno diversi servizi che spesso riescono a soddisfare le richieste dei turisti senza farli muovere verso centro. Stesso discorso vale anche per chi viene in città affittando gli appartamenti e che, spesso, preferisce rimanere in casa a pranzo o a cena, evitando di uscire nelle ore serali”.




A 96 ANNI, SE NE VA PASQUALE DI MARCO

“L’uomo che guarda il mare”. L’abitudine di venire a Giulianova solo per sedersi su una sedia e scrutare l’orizzonte lo aveva reso un’icona esistenziale. Il cordoglio del Sindaco Jwan Costantini e dell’ Amministrazione Comunale

Giulianova, 10 ottobre 2023. Nel giorno dell’addio a Lucio Merlo, personaggio amatissimo e fuori dagli schemi, se ne è andato Pasquale Di Marco, spirato questa mattina all’età di 96 anni. Anche lui, come Lucio, un “non allineato”, uno che, senza aver studiato filosofia, aveva opposto alla morale comune e alla dittatura del “fare”, il primato irresistibile dell’immobilità, del “non fare”. L’arma con cui bucava la solitudine dell’ anzianità, era una sedia,  la stessa da cui, ogni mattina, apriva il suo personale sipario sul mare.

“Da Poggio a San Vittorino a Giulianova la distanza era breve – commenta il Sindaco Jwan Costantini – Misurava esattamente quanto il segmento tra una vita dentro quattro mura e una giornata che, apparentemente immobile, era in realtà una lunga, movimentata parentesi di pensieri, lasciati correre su una distesa d’acqua. Oggi la città è triste. Sulla targa che consegnammo quattro anni fa a Pasquale avremmo voluto incidere un mare di parole e  tutta la riconoscenza per l’esempio di purezza, delicatezza e bellezza che continuava a darci. Ora che non c’è più , possiamo solo salutarlo e  dedicargli questa meravigliosa giornata di ottobre, convinti che anche lui, ma da un’altra prospettiva, stia osservando il cielo, ed il nostro stesso mare”. 




UN GIORNATA DEDICATA ALLA PREVENZIONE

Promossa Questa mattina, dalle ore 9:45 alle ore 16:00, in piazza Santa Margherita e nella sala conferenze del Rettorato dai Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità dell’ateneo e del Comune dell’Aquila

L’Aquila, 10 ottobre 2023. Saranno allestite nove postazioni dove sarà possibile eseguire test e prenotare screening gratuiti per la prevenzione dei tumori al seno, al colon, all’utero, per le patologie del sistema cardiovascolare, per il sistema motorio e il movimento, per l’alimentazione ed il benessere, per la medicina di genere e l’osteoporosi, per il sistema cognitivo e dei comportamenti nonché per la prevenzione negli ambienti di lavoro.

Sarà, inoltre, possibile incontrare gli specialisti per brevi approfondimenti e quesiti presso la sala conferenze del Rettorato, negli orari previsti per i seminari, come da programma allegato.

Prendersi cura della propria salute in modo continuativo è una forma d’amore verso sé stessi. Per farlo, è importante adottare uno stile di vita sano ed è buona abitudine eseguire periodicamente visite e analisi di routine suggerite dalle linee guida governative, come quelle indicate dall’OMS, che definisce il concetto di prevenzione come “il dare alle persone i giusti mezzi per diventare più padroni della propria salute e per poterla migliorare”.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la prevenzione è basata sul corretto stile di vita (alimentazione sana ed equilibrata, assenza di fumo e alcol, riduzione dello stress e una regolare attività fisica) e sulla possibilità di effettuare tutti gli esami consigliati per la propria fascia d’età, senza trascurare lo studio della storia clinica della propria famiglia per individuare eventuali predisposizioni genetiche a malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, cancro.

Alle ore 15:00, con partenza da Piazza Santa Margherita, sarà realizzata una esperienza di trekking urbano alla scoperta della Città come palestra della salute. Il percorso non presenta difficoltà ed è adatto a tutti; ha una durata massima di 1 ora e 30 minuti ed eventuali variazioni di orario dovute alla numerosità dei partecipanti, ovvero ad avverse condizioni climatiche, saranno comunicate agli indirizzi e-mail forniti con il modulo di iscrizione. L’attività sarà guidata dal CAI L’Aquila, in collaborazione con il Corso di Scienze motorie per consigli sulle implicazioni del sistema motorio, cardiocircolatorio e sul consumo di calorie, nonché con i Docenti di Scienze Umane per informazioni e curiosità storico-culturali alla riscoperta delle origini e delle radici della città ricostruita. 

L’evento è stato realizzato con il cofinanziamento di L’Aquila Rinasce con lo sport 2023, con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Locale 1 Avezzano, Sulmona L’Aquila, con il patrocinio dell’Ordine dei Medici e dell’Accademia Medica dell’Aquila.

VACCINAZIONI ANTINFLUENZALI

A scopo promozionale e per chiarire la valenza preventiva delle vaccinazioni stagionali, agli aventi diritto, ai sensi della circolare 21 aprile 2023 “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2023-2024”, con particolare attenzione ai lavoratori dell’ateneo e del Comune dell’Aquila, verrà offerta, nella postazione dedicata all’interno dell’evento, anche la vaccinazione antinfluenzale.




SOSTEGNO ALLE DICHIARAZIONI di Manuela Candelori

Lo smantellamento del consultorio a Roseto degli Abruzzi

Teramo, 10 ottobre 2023. La Conferenza delle Donne Democratiche della Provincia di Teramo, insieme a quella regionale Abruzzo, supporta le dichiarazioni di Manuela Candelori,  In qualità di delegata all’assemblea nazionale del Pd e come membro della conferenza, in merito all’incresciosa vicenda avvenuta a Roseto degli Abruzzi:

“Avverto il dovere e il bisogno di rivolgermi in particolare a tutte le donne democratiche in questa sede, e a tutte in generale, per sottoporre alla vostra attenzione quanto sta accadendo nel nostro comune di Roseto degli Abruzzi in riferimento allo smantellamento del consultorio che, ricordo, era un presidio di rilevanza strategica per la prevenzione delle principali patologie che affliggono l’universo femminile, le dolorose fragilità adolescenziali e le criticità delle famiglie in generale.” Dice Candelori, in una sua dichiarazione.

Candelori continua “Ciò premesso, risulta difficile da accettare che il Sindaco Nugnes e la giunta di un comune così importante per la nostra provincia abbiano potuto trascurare una risorsa così importante per la cura dei nostri cittadini, i quali dovranno arrangiarsi, con non poco disagio, alle strutture presenti nei comuni limitrofi o, peggio ancora, nelle strutture private…per chi potrà permetterselo.”

Già da un anno, infatti, in Sindaco sapeva di questo smantellamento, ma, come riporta una nota del Partito Democratico di Roseto degli Abruzzi, “ha preferito tacere a spese, come al solito, delle/dei cittadine/i”.

Pertanto, come Conferenza delle donne Democratiche della provincia di Teramo e regione Abruzzo, sosteniamo la critica mossa da Manuela Candelori insieme al Partito Democratico di Roseto, in quanto troppo spesso la salute viene messa da parte a vantaggio di pochi, e troppo spesso a discapito delle donne.




LA CYBER SECURITY protagonista

Al via Cybearly – Forecasting 2024. L’evento, in programma il 12 e 13 ottobre, presentato oggi a palazzo di città

Pescara, 9 ottobre 2023. Tenere alta l’attenzione sui rischi informatici e sulle soluzioni più innovative attraverso il dialogo, il confronto e l’analisi dei principali casi di studio tra i massimi esperti della cyber security, con un focus rivolto ai giovani e alle scuole. È questo l’obiettivo dell’evento “Cybearly – Forecasting 2024”, un’iniziativa di divulgazione, sensibilizzazione e approfondimento promossa da BearIT e Cybear con il patrocinio del Comune di Pescara, dell’Associazione nazionale imprese ICT (Assintel), dell’Università Politecnica delle Marche e del Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica) e realizzato con la sponsorizzazione di Neos Broker. La manifestazione, che si terrà il 12 e il 13 ottobre 2023, al Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, tra l’Auditorium Petruzzi e la sala Favetta, è stata presentata questa mattina nella sala consiliare del Comune di Pescara dai promotori, affiancati dall’assessore all’Innovazione Tecnologica e Digitale, Eugenio Seccia.

«Come Comune partecipiamo in maniera convinta a un evento che accende i riflettori sulla sicurezza informatica», ha dichiarato l’amministratore comunale. «Da sempre, la nostra amministrazione è molto sensibile al tema e ringraziamo gli organizzatori per questo appuntamento che contribuisce a diffondere la cultura della cyber security sia tra gli operatori del settore ma soprattutto tra i giovani che sono i principali protagonisti di internet affinché questa sensibilità sia parte integrante delle loro azioni sul web».

A spiegare le ragioni dell’evento Gaspare Aristide Silvestri, CEO & Founder di BearIT, che ha ricordato come l’iniziativa rientri tra gli eventi approvati dall’Enisa (Agenzia dell’Unione Europea per la cybersicurezza) nell’ambito dell’European Cyber Security Month, una campagna di sensibilizzazione che si svolge nel mese di ottobre con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza della sicurezza informatica tra i cittadini europei.

«Cybearly nasce dalla constatazione dell’esistenza di un serio problema di diffusione della cultura di sicurezza informatica come parte della qualità aziendale», ha evidenziato Silvestri. «Il progetto promuove la trasmissione di un messaggio più che un’idea di soluzione tecnologica, un processo di divulgazione attraverso il quale si cerca di far capire l’importanza dei fondamenti della cyber security, per poi, solo successivamente, darne una declinazione tecnologica. Cybearly invita la realtà produttiva privata, la pubblica amministrazione, le forze dell’ordine in tutte le varie declinazioni, a unire gli intenti in quanto parti attive nei processi di prevenzione e remediation. A queste realtà associa la scuola, la base del sistema, dove instillare sensibilità verso la cyber security. Fare formazione attraverso l’informazione significa rivedere l’intero sistema scolastico e ispirare nelle nuove generazioni un senso critico tale da facilitare la percezione del problema così da non sottovalutarlo».

L’evento, condotto dalla giornalista, conduttrice e regista televisiva Daniela Scalia, vedrà alternarsi qualificati professionisti del settore provenienti dal mondo universitario, istituzionale e imprenditoriale, tra cui ingegneri informatici, docenti, esponenti delle forze dell’ordine e giornalisti, per affrontare i temi che ruotano intorno al delicato tema della sicurezza informatica. Ma “Cybearly – forecasting 2024”, non solo rappresenterà un’occasione per affrontare dal vivo i principali rischi della rete, analizzando il presente e provando ad anticipare il futuro per prevenire gli attacchi che mettono a rischio i sistemi informatici di enti, aziende e privati. Per contribuire alla sensibilizzazione nei confronti del tema, i promotori dell’iniziativa hanno deciso di dar vita anche al Magazine “Cybearly” che è stato presentato questa mattina in anteprima alla stampa. A raccontare il progetto editoriale, Dario Di Toro, Co-founder & Software Foundry Manager di BearIT. «Durante l’evento del 12 e 13 ottobre», ha anticipato Di Toro, «presenteremo ufficialmente il Magazine che distribuiremo, nella sua prima edizione, a tutti i business partner e ai presenti in auditorium, per poi darne un’ampia diffusione nella sua edizione digitale. Si tratta di un progetto editoriale contenente interviste a professionisti del settore, articoli e anticipazioni sulle tendenze per il 2024. Il Magazine Cybearly rappresenta il punto di partenza di un percorso, dove la divulgazione si evolve e diventa attiva, trasformandosi nell’evento che è solo una delle declinazioni del progetto. I protagonisti escono dalle pagine e generano confronto e scontro costruttivo, anche operativo, fra le parti coinvolte. Non basta solo scrivere, bisogna creare rete, una rete “parlante”. Coloro che saliranno sul palco andranno a elaborare, sviluppare e rafforzare l’idea che nasce dal Magazine».

A illustrare nel dettaglio il programma della due giorni pescarese, alla sua prima edizione che ma che ambisce a diventare un appuntamento annuale dedicato alla cyber security, è stata Ilaria Di Russo, Responsabile Marketing e Comunicazione di BearIT.

«Il momento centrale di condivisione e confronto dell’evento», ha sottolineato Di Russo, «sarà la tavola rotonda sul tema “Confronto sullo stato dell’arte specifico e globale della Cyber Security”, ma il programma dell’iniziativa è ricco di incontri e di speakers di altissimo profilo. Avremo ad esempio Antonio Formato e Tamara Zancan, Technical and Sales Security Specialist di Microsoft, Sofia Scozzari, CEO Hackmanac e rappresentante di Women for Security, Marco Baldi, docente dell’Università Politecnica delle Marche, il vicequestore di Pescara Pasquale Sorgonà o l’avvocato Gianluca Pomante, Data Protection Expert, che parlerà dei nuovi trend di compliance della cyber security e della Direttiva NIS2. E ancora, rappresentanti di aziende internazionali come Luigi Cavucci per Grimaldi Lines, Roberto Camerinesi per Lecs o Gianni Cipriani per Globalist, solo per citarne alcuni, grazie ai quali verranno analizzati casi di successo nel settore della sicurezza informatica per le imprese».

Spazio anche ai professionisti del domani, con un focus rivolto alle scuole del territorio. “Cybearly – forecasting 2024”, infatti, vedrà la partecipazione degli studenti degli Istituti Volta di Pescara, Alessandrini di Montesilvano, Academy Sistema Meccanica & Informatica di Lanciano e del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Pescara, chiamati a mettere alla prova le proprie abilità informatiche con la Cyber Security Challenge, organizzata in collaborazione con la piattaforma “TryHackMe”, che si svolgerà nella sala Favetta contemporaneamente all’evento. «La competizione non vuole essere una semplice sfida tra giovani», ha aggiunto Di Russo, «piuttosto l’occasione per mettere in comunicazione gli attuali top player della cyber security e gli aspiranti tali, per dimostrare ai primi che c’è un vivaio di studenti che intende intraprendere un percorso professionale e lavorativo serio e importante nel settore, ai secondi che il mondo che vogliono raggiungere è più vicino di quanto pensino e che è pronto ad accoglierli». In palio per la scuola che si aggiudicherà la challenge, oltre al trofeo della manifestazione, anche 20 licenze annuali per usufruire dei contenuti della piattaforma “TryHackMe”.

“Cybearly – Forecasting 2024” è un evento gratuito e aperto a tutti (previa registrazione) che si svolgerà tra l’Auditorium Petruzzi e la Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo in via delle Caserme a Pescara, giovedì 12 ottobre 2023, dalle 10 alle 18 e venerdì 13 ottobre 2023, dalle 9 alle 17.

Per maggiori informazioni, registrazioni e per consultare il programma completo dell’evento: www.cybearly.com




IL TEATRO COME STRUMENTO PEDAGOGICO TRASVERSALE

L’istituto di istruzione superiore Ovidio e Meta Aps si uniscono per attivare un percorso multidisciplinare che porterà gli studenti a debuttare sul palcoscenico del teatro comunale Maria Caniglia

Sulmona, 9 ottobre 2023. Continua la sinergia tra Meta Aps, l’associazione del territorio che organizza e promuove la stagione di prosa e le numerose attività collaterali 2023/24 del Teatro Comunale Maria Caniglia in partenariato con il Comune di Sulmona, e l’Istituto di Istruzione Superiore Ovidio: mercoledì 11 ottobre prenderà il via il nuovo progetto “Il mutare delle forme in corpi nuovi” che vedrà coinvolti nella realizzazione di uno spettacolo oltre 60 tra studentesse e studenti iscritti al Liceo “G. Mazara”, al Liceo “G. Vico” e al Liceo “Ovidio”.

Il 21 dicembre 2023 andrà in scena sul palcoscenico del Teatro Maria Caniglia uno spettacolo realizzato interamente da ragazzi e ragazze, grazie all’attivazione di un laboratorio di scenografia, un laboratorio di sartoria e un laboratorio di recitazione e prassi scenica che condurranno i partecipanti in un percorso dall’alto valore formativo poiché capace di renderli protagonisti e parte attiva delle varie fasi di realizzazione di una produzione teatrale; gli iscritti, nel contesto scolastico, avranno così l’opportunità di apprendere competenze specifiche nel settore delle arti performative e dello spettacolo dal vivo, vivere un momento di crescita personale e collettiva, di mettere in pratica ciò che apprendono e di restituire alla città ciò che vivono, sentono, provano e sono capaci di realizzare.

Come riconosciuto dal Miur “l’educazione teatrale a scuola si risolve, oltre che nell’acquisizione da parte degli studenti di abilità o competenze artistiche, anche e soprattutto nell’impiego del teatro come strumento pedagogico trasversale, in grado di incidere profondamente sulla crescita della persona nella sua interezza cognitiva ed emotiva” e in questo senso si muovono l’Istituto d’Istruzione Superiore Ovidio e Meta Aps, in una proficua collaborazione instaurata da anni e che cresce e si solidifica, avendo come obiettivo la formazione dei giovani non solo come studenti ma anche come persone e cittadini consapevoli delle proprie capacità e del rapporto con se stessi e la collettività, l’ambiente che li circonda.

«Il laboratorio di teatro rappresenta una tradizione per i nostri licei e la forte richiesta da parte degli studenti e delle famiglie testimonia l’interesse per queste attività che concorrono al conseguimento delle soft skills e delle competenze di cittadinanza» dichiara il dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore Ovidio Caterina Fantauzzi. Il presidente di Meta Aps e direttore artistico della Stagione di Prosa del Teatro Maria Caniglia Patrizio Maria D’Artista aggiunge «Siamo molto contenti della significativa adesione degli studenti a questo progetto. Questo ci motiva a lavorare con maggiore impegno per rafforzare ulteriormente questi preziosi legami, affinché sempre più giovani possano diventare protagonisti della vita culturale della nostra Città, e non solo. Questi laboratori integrati offriranno agli studenti l’opportunità di sviluppare abilità creative, comunicative e relazionali, oltre a promuovere l’autostima e la fiducia in sé stessi».

Meta Aps ricorda che per gli studenti sono a disposizione posti gratuiti per assistere agli spettacoli della stagione di prosa, per cui è possibile prenotarsi inviando una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com; per le richieste in esubero e per gli studenti fino ai 25 anni di età Meta Aps mette a disposizione una tariffa unica calmierata, per posti in qualsiasi ordine e settore. I singoli biglietti sono in vendita a partire da martedì 3 ottobre presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




TERZA BIENNALE INTERNAZIONALE DI PESCARA

Dal 14 ottobre al 20 presso l’Aurum grande evento artistico.

Pescara, 9 ottobre 2023. Parte la terza Biennale Internazionale a cura di Roberta Papponetti presidente ed organizzatrice dell’associazione culturale Cenacolo degli Artisti.

Sono stati selezionati circa 90 artisti provenienti da tutto il mondo.

Artisti che sembrano riassumere, nel loro percorso, larghi tratti della ricerca contemporanea, con tappe, incontri e suggestioni che sembrano mostrarci un percorso già ben definito.

Le opere in esposizione sono di grande spessore artistico; alcune di grandi dimensioni, sfruttano le campiture di colore come fotografie interiori, cardiache, d’anima e giocate tra desiderio e nostalgia.

La rassegna d’arte contemporanea racchiude discipline di pittura, scultura, poesia e fotografia

Presentazione con l’assessore alla cultura Maria Rita Carota. Omaggio a Santino Spinelli, ambasciatore della cultura nel mondo e intervento del regista Christian Olcese.

Presenza del critico d’arte Maria Luciani.

Artisti selezionati:

Panicos Panagi (Grecia)

Katerina Vasiliou Patragkou (Grecia)

Mario Scarano (Ortona)

Sebastiano Nina Nervegna (Ortona)

Nazarena Colli (Pescara)

Anna Maria Cavacini (Chieti)

Tania Marino (Calabria)

Enrico Di Sisto (Lazio)

Gianni Turina (Lazio)

Alvaro Caponi (Umbria)

Alfredo Campagna (Calabria)

Pier Giò (Pescara)

Nazarena Cilli (Pescara)

Aggeliki Triantafillou (Grecia)

Papponetti Roberta (Chieti)

Svetlana Yosifova Mihova (Bulgaria)

Kristina Burek (Polonia)

Romina Scipione (Pescara)

Saverio Di Donato (Pescara)

Anna Hamar (Ungheria)

Anneli Di Francis (Finlandia)

Petri Hildén (Finlandia)

Tonino Gaudioso (Calabria)

Enzo Liguori (Calabria)

Annamaria Massa (Calabria)

Michael Lam (USA)

Gino Tardivo (Germania)

Lachezar Minkov (Bulgaria)

Paolo Federico (Reggio Calabria)

Salvatore Gerbino (Sicilia)

Stefania Ilari (Roma)

Bikkel Artist (Olanda)

Samuele Nori (Milano)

Jan Incoronato (Roma)

Domenico Truocchio (Napoli)

Tania Marino (Calabria)

Patrizia Benedetti (Pescara)

Paola Di Biase (Chieti)

Swati Ghosh (India)

Tina Lepore (Umbria)

Giovanna Santangelo (Caserta)

Mary Stefania Petrucci (Caltanissetta)

Antonino Salvatore Maio (Calabria)

Alessandra Calabró (Calabria)

Maria Rosaria Valenti (Calabria)

Antonella Fortuna (Calabria)

Nicola Scordamaglia (Calabria)

Nadia Martorano (Calabria)

Viola De Matteo (Milano)

Diego Del Nilo (Monaco di Baviera)

Tina Nicolò (Reggio Calabria)

Anna Callipo (Calabria)

Rossana Chiappetta ( Calabria )

Lilla Calello (Calabria)

Eliana Adorno-Floridia (Sicilia)

Fabrizio Pesci (Emilia Romagna)

Mary Haddad (Libano)

Leonardo Baserni (Chieti)

Luigi Grandoni (Chieti)

Christian Olcese (Liguria)

Deborah Cazzante (Puglia)

Concetta Lepore (Lazio)

Giuseppe Ferrante (Chieti)

Nada Torto (Chieti)

Nino Romano (Calabria)

Cristiana Stefanelli (Brescia)

Francesco Naccari (Calabria)

Monica Colombaro (Liguria)

Stefano Scagni (Liguria)

Tatiana Günnewig (Germania)

Giovanni Scantamburlo (Venezia)

Andrea Stanic (Croazia)

Urbano Marano (Emilia-Romagna)

Claudia Cabboi (Friuli Venezia Giulia)

Rita Paolini (Pescara)

Corinna Grossi (Milano)

Massimiliano D’Amore (Milano)

Sator Arts (Puglia)

Rosa del Forno (Lombardia)

Zeljka Simic (Roma)

Valentina La Selva (Torino)

Marco Angelo Pepe’ (Torino)




FATTORIA DIDATTICA E PIGIATURA DELL’UVA

Nella scuola primaria l’albero dai mille colori

L’Aquila, 9 ottobre 2023. Una fattoria didattica, per un giorno allestita nel giardino della scuola dell’infanzia “L’albero dai mille colori” di Paganica, frazione dell’Aquila, con pecore e agnelli, la chioccia e i suoi pulcini, il cagnolino e il coniglio con i loro rispettivi cuccioli, la capretta, l’asino Luciano e il suo carretto, oramai una mascotte del paese. Per la gioia e la possibilità di fare inedite esperienze e nuovi incontri, da parte di bambine e bambini, che si sono anche cimentati nella  pigiatura a piedi nudi dell’uva appena raccolta.

L’originale iniziativa è stata organizzata dall’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio e dall’Istituto comprensivo di Paganica, con l’obiettivo di far scoprire la civiltà agro-silvo pastorale, che rappresenta un prezioso valore e un capitale da non disperdere, e da conservare anche se in forme nuove, nel futuro prossimo.

Una prova generale, e ora l’Asbuc intende estendere il progetto a tutte le scuole materne e primarie del comprensorio, ma con una fattoria didattica di più ampie dimensioni, e per più giorni, allestita nella villa comunale di Paganica. 

Spiega il presidente Asbuc Fernando Galletti: “Da anni organizziamo iniziative con le scuole del territorio, ora abbiamo lanciato l’idea della fattoria didattica per così dire a ‘domicilio’. Da un recente test eseguito nelle scuole, è risultato che per tanti bambini il pollo era quello confezionato che si acquista al supermercato, i bastoncini di merluzzo surgelati erano per loro i pesci del mare. È importante dunque favorire esperienze dirette con ciò che è naturale, vivo, autentico, e in questo caso con la civiltà delle nostre montagne che per secoli hanno vissuto e prosperato grazie alla terra e ai pascoli, all’agricoltura e alla pastorizia”.

Spiega la responsabile del plesso della scuola dell’infanzia Estella Corbo: “L’iniziativa è parte di un progetto di più ampio respiro, volto a disegnare un percorso di cittadinanza attiva, per prendere contatto con il territorio e la sua cultura materiale, per osservare la realtà con le sue usanze e tradizioni. C’è poi il tema dei cicli naturali, e anche qui dei lavori stagionali, come appunto la vendemmia. L’entusiasmo delle nostre bambine e dei nostri bambini che ha caratterizzato questa giornata, conferma che la strada intrapresa, in collaborazione con l’Asbuc, è quella giusta”.




UNA FESTA SOLIDALE PER I 60 ANNI del sindaco Antonio Tavani

Tavani: La vita mi ha tolto tanto, mi ha dato altrettanto e dedica i suoi 60 anni ad AIRC

Fara San Martino, 9 ottobre 2023. Sull’invito  di compleanno, l’immagine di un bambino ritratto su foto in  bianco e nero a  testimonianza del trascorrere del tempo che spicca fra tanti colori festosi. Ieri, 8 ottobre 2023, il sessantesimo genetliaco del sindaco di Fara San Martino Antonio Tavani, già Presidente Ater Chieti, Coordinatore provinciale Chieti FDI (Fratelli d’Italia) e capo segreteria del Sottosegretario di Stato, Fausta Bergamotto.

È arrivato con un messaggio etico, perché a sessanta anni si è forti e si può avere il cuore di un bambino visto nella sua purezza.

A conferma di questo, un messaggio solidale a favore della ricerca sul cancro a sostegno di chi combatte quotidianamente per la vita: “Stasera abbiamo raccolto 2.635 euro che si aggiungono alle donazioni che avete fatto voi singolarmente e a quelle che faremo noi come ringraziamento di questi 60 anni. La vita mi ha tolto tanto, ma mi ha dato altrettanto. Perciò ogni giorno voglio dire grazie, alla vita ed a voi” dice così Antonio Tavani  e sorride commosso tra le sale ampie dell’ hotel del Camerlengo struttura ricettiva sita nello stesso paese nata dal genio di Levino Tavani, ad oggi giunta alla terza generazione con Antonio Tavani.

Musica in sottofondo,  ed un caleidoscopio di volti noti della politica abruzzese oltre le circa 500 persone che si sono alternate a testimonianza dell’ affetto e della cordialità per il festeggiato.

“Non esistono emozioni senza territorio”  continua Tavani, ricordando le parole di suo padre e  l’impegno che assume da anni in prima persona attraverso il suo operato in politica per la gente e tra la gente con rispetto e passione. Applausi ed emozione sono state le due componenti di una serata sicuramente da ricordare.




IL MEGLIO DELL’ARTE CULINARIA la Rassegna dei Cuochi

Dal 13 al 15 ottobre con degustazioni, show cooking, conviviale e cena con gli chef e il cabaret del comico di Zelig Franco Neri

Villa Santa Maria, 9 ottobre 2023. È la 43esima edizione della Rassegna dei Cuochi quella che si tiene dal 13 al 15 ottobre a Villa Santa Maria, in provincia di Chieti. Lo storico evento porta in scena da decenni, nella illustre patria dei cuochi, il meglio dell’arte culinaria, attraverso la maestria di chef, ospiti ed esperti di gastronomia. Come di consueto il fine settimana scelto per la rassegna è quello in cui viene celebrato San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi d’Italia e al quale Villa Santa Maria ha dato i natali.

La manifestazione, organizzata dall’Associazione Cuochi Valle del Sangro e dal Comune di Villa Santa Maria con il patrocinio della Regione Abruzzo, si avvale della preziosa collaborazione dell’Istituto Alberghiero IPSSAR G. Marchitelli, eccellenza del territorio riconosciuta a livello internazionale, e del pastificio De Cecco, partner ufficiale della rassegna. Il taglio del nastro c’è venerdì 13 ottobre alle ore 17 con l’accoglienza dell’Olio Votivo con l’Unione Regionale dei Cuochi della Campania. A seguire la Santa Messa nella Chiesa di San Nicola di Bari e alla sera il famoso Conviviale dei Cuochi.

Sabato 14 ottobre si comincia al mattino con lo show cooking a cura dell’Urcc (Unione regionale dei cuochi della Campania). Gli appuntamenti del pomeriggio sono: la presentazione del libro di Enzo Franceschelli, chef all’Ambasciata dei Paesi Bassi a Parigi; la lezione con degustazione dell’olio extravergine di oliva a cura di Gianluca Marchesani; il corso di degustazione Vini Fantini a cura del presidente dell’Associazione Italiana Sommelier abruzzese Angela Di Lello; lo show cooking con l’Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Termoli; l’aperitivo offerto da Campari Group, Bevande Futuriste e Fabbri 1905, in collaborazione con l’Associazione italiana barmen e sostenitori delle sezioni Lazio/Umbria e Abruzzo/Molise. Alle ore 20.00 l’imperdibile cena con gli chef di Villa Santa Maria e, a seguire, Supporter Street.

Il ricco programma di domenica 15 ottobre prevede, nella mattinata, Junior Cocktail Competition Alunni e show cooking, entrambi a cura dell’Ipssar G. Marchitelli; l’aperitivo offerto da Iannamico Liquori di Villa Santa Maria in collaborazione con Aibes (sezioni Lazio/Umbria e Abruzzo/Molise); l’appuntamento con le isole gastronomiche De Cecco, con la partecipazione dei cuochi dell’Associazione Cuochi Valle del  Sangro.

Nel pomeriggio invece: il corso con degustazione dell’olio Evo; lo show cooking e presentazione del libro a cura dello chef Santino Strizzi; il corso di degustazione Vini Fantini con il presidente dell’Associazione Italiana Sommelier abruzzese Angela Di Lello; lo show cooking curato dall’Ipseoa De Panfilis – Di Rocco di Roccaraso (Aq); la presentazione del buffet dimostrativo dell’arte culinaria; l’aperitivo offerto da Campari Group, Bevande Futuriste e Fabbri 1905 in collaborazione con Aibes Lazio/Umbria e Abruzzo/Molise. E poi, direttamente dal famoso palco della trasmissione televisiva Zelig, il comico Franco Neri che si esibisce a Villa Santa Maria con lo spettacolo Si stava meglio quando si stava peggio.

In serata,  a chiudere la rassegna, sono le isole gastronomiche De Cecco con i cuochi dell’Associazione Valle del Sangro e il tradizionale taglio della torta, realizzata dagli alunni dell’Ipssar di Villa Santa Maria, alla presenza di autorità regionali e provinciali.

In entrambe le giornate le porte del Museo del cuoco sono aperte a tutti i visitatori che vogliono ripercorrere la storia e le tradizioni legati agli chef villesi, attraverso un coinvolgente percorso tra i documenti fotografici, gli attestati e gli attrezzi da lavoro dei grandi cuochi di Villa Santa Maria che hanno arricchito nel tempo la cucina nazionale e internazionale. Aperto anche l’istituto alberghiero “G. Marchitelli” per tutti coloro che vogliono visitare la prestigiosa scuola.

Barbara Del Fallo




MOTOTEMATICA: quinta edizione

Da Italia, Regno Unito, Stati Uniti e India i vincitori

Roma, 9 ottobre 2023. Si è conclusa la V edizione di MotoTematica il festival cinematografico dedicato al mondo della motocicletta che ogni anno vede concorrere opere – corti e lugnometraggi – da ogni parte del mondo. Presso la Sala Volonté della Casa del Cinema di Roma, alla presenza della direttrice artistica Benedetta Zaccherini e dei giurati, sono stati proclamati i vincitori dell’anno 2023.

Primo nella categoria cortometraggi documentari è stato LONE WOLF del veronese Giovanni Montagnana, il racconto di un personaggio singolare e fuori dagli schemi, Marco Gasparini (in arte Lone Wolf) che, tra rock e vecchie motociclette da corsa 50cc ha costruito i propri sogni e, in questo caso, anche firmato la colonna sonora dell’opera.

Nella  categoria cortometraggi film a vincere è stato ON ANY OTHER SUNDAY del britannico Shaun Fenton, brillante parodia del film con Steve Mc Queen cui MotoTematica dedicò qualche anno fa una retrospettiva (On any Sunday di Bruce Brown) incentrata su una gara di motocross per appassionati della domenica.

La sezione lungometraggi documentari ha decretato miglior film OMO NERO E BUCEFALO NEL KURDISTAN IRACHENO del perugino Francesco Loreti: un viaggio nel Kurdistan iracheno con una moto che ha percorso più di mezzo milione di chilometri.

L’opera vincitrice della sezione lungonetraggi film è stata invece THE ICECAKE dell’indiano Manoji Mauriia, un film che vanta paesaggi mozzafiato di montagne innevate e che narra le avventure e disavventure di un gruppo di bykers verso la Spity Valley, in Himalaya.

Menzione speciale della giuria è andata a !PRONTO! del californiano Veen Viscal, una storia ricca di azione su una consegna effettuata in motocicletta, realizzata con un uso innovativo di telecamere cinematografiche.

Il premio del pubblico, infine, è andato a pari merito a tre opere: OMO NERO E BUCEFALO NEL KURDISTAN IRACHENO di Francesco Loreti, !PRONTO! Di Veen Viscal e MOTORCYCLE STORIES di Fabrizio Nacciareti.

La giuria era composta dai giornalisti ed esperti di motori e cinema Roberto Brodolini, Claudio Antonaci e Sergio Battista. I premi sono stati creati e realizzati da Massimo Blantamura (Blantart), artista romano dell’aerografo pluripremiato a livello nazionale.

In questa edizione una parentesi è stata dedicata, per la prima volta, alla letteratura sull’argomento. Tre i libri presentati (moderatore il giornalista Marco Panella): INTREPIDE. STORIE DI DONNE E DI MOTORI di Giulia Colasante (Sportmemory Edizioni); VESPA. STORIA DI UN MITO ITALIANO di Marcello Albanesi (Diarkos) e POLIZIA E MOTORI. LA LUNGA STRADA INSIEME di Emanuele Mùrino (Polizia di Stato – Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato). Cornice della presentazione di quest’ultimo due moto Guzzi d’epoca della Polizia di Stato.

MotoTematica dà appuntamento alla prossima edizione!




EVANGELIZZARE LA POLITICA

È cosa buona, giusta … e urgente

di Eleonora Mosti

Politicainsieme.com, 9 ottobre 2023. Mai come in questo tempo l’evangelizzazione deve arrivare soprattutto nei luoghi dove l’uomo esercita il potere/servizio come costruttore di Bene.

Ancora una volta esprimo un mio chiodo fisso e mi unisco all’urgenza più volte espressa dal nostro Partito Insieme perché si dedichi la massima attenzione al tema dei temi per noi cattolici: evangelizzare la Politica.

Evangelizzare, secondo la DSC, vuol dire affrontare le nuove tematiche, quelle che la società di oggi mostra con tale velocità mai vista nella storia dell’umanità, come per esempio la crisi antropologica, la crisi climatica, la Pace, la Fame nel mondo, con uno sguardo sull’uomo da rigenerare.

Evangelizzare, cioè toccare con la Parola del Vangelo la vita nelle sue diverse dimensioni, è proporre l’alternativa di Gesù a quel vissuto caratterizzato dall’indifferenza, testimoniare il Suo tocco divino che diventa umanità salvata.

Ma oggi evangelizzare la Politica, intendiamoci bene, non vuol dire favorire il Cristianesimo rispetto ad altro credo religioso, bensì dare voce e corpo ad una proposta di vita che da più di duemila anni dimostra essere l’unica alternativa vera che spinge l’uomo a dare il meglio di sé in tema di relazioni con gli altri, di equilibrio del proprio ego, di crescita autentica.

Senza fare un excursus storico che rimando al lettore, dobbiamo arrivare alla seconda metà del Novecento per ritrovare l’espansionismo cristiano con una nuova veste, raffinata dalla novità del Concilio Vaticano II, che invitava, nell’evangelizzare i popoli, a mantenere quel rispetto dell’altrui credo e puntare soprattutto all’aiuto umano. Pensiamo ai profughi, al problema delle migrazioni dalle terre dove regnava e regna ancora la fame e la guerra.

Se dunque questa visione dell’evangelizzazione ha subito trasformazioni nella storia del Cristianesimo, a maggior ragione possiamo cogliere nel Terzo millennio la necessità di un aggiornamento, del resto già enunciato dagli ultimi Papi nei molti Discorsi ed Encicliche pubblicate.

Leggiamo dal Discorso al Parlamento tedesco di Benedetto XVI, nel 2011: «contrariamente ad altre grandi religioni, il Cristianesimo non ha mai imposto allo Stato e alla società un diritto rivelato, mai un ordinamento giuridico derivante da una rivelazione.

Ha invece rimandato alla natura e alla ragione quali vere fonti del diritto – ha rimandato all’armonia tra ragione oggettiva e soggettiva, un’armonia che però presuppone l’essere ambedue le sfere fondate nella Ragione creatrice di Dio».

Dunque, l’uomo, a immagine e somiglianza di Dio, può fare sintesi tra ragione oggettiva e soggettiva che diventa espressione della coscienza e dunque tocca la morale.

Se questo è vero, perché molti credenti ancora vivono con forte imbarazzo il termine evangelizzazione unito a quello della politica?

Scrive Angel Rodríguez Luño (XIII Sinodo): ”La politica non è separabile dalla morale, perché la politica è essenzialmente riferita al bene comune, che comprende la promozione e la tutela di beni rilevanti per la vita in comune delle persone umane, quali l’ordine pubblico e la pace, la libertà, la giustizia e l’uguaglianza, il rispetto della vita umana e dell’ambiente, la solidarietà, ecc.”

Ma quando parliamo di evangelizzazione della politica non possiamo non unire il tema della formazione dei cittadini all’esercizio della propria coscienza sul piano etico come l’importanza di essere partecipi alla vita pubblica.

Questo oggi si rivela come il più grande ostacolo da dover rimuovere con urgenza. Il relativismo degli ultimi anni ha invaso con risultati devastanti anche il credo religioso lasciando nell’uomo immobilismo e un vuoto esistenziale, vuoto che riscontriamo con dolore anche nella politica perché sono i politici a non esprimere più coraggio, ideali di appartenenza a cominciare proprio da chi non riesce ad esprimere quella sintesi tra ragione e natura di cui tanto Benedetto XVI parlava. Ancora: “La passività, la pigrizia, il “lasciar fare ad altri”, rappresentano una tentazione continuamente in agguato, poiché il lavoro per il bene comune richiede impegno e sacrificio.

La partecipazione attiva è coerente quando la propria attività mira costantemente al bene comune, vale a dire, a ciò che secondo la propria coscienza meglio contribuisce qui e ora al bene del proprio paese e, talvolta, anche della comunità internazionale, senza permettere che interessi di parte, il desiderio di raggiungere o mantenere situazioni di potere o la ricerca dell’arricchimento personale, facciano deviare dal bene comune l’intenzionalità che ispira l’attività pubblica.

Se guardiamo agli ultimi eventi di alcuni politici aperti alle prossime elezioni europee, assistiamo al solito teatrino alla ricerca del più facile posizionamento. Non fa nulla se questo va a colpire chi ha impiegato ore, trattative, viaggi come abbiamo compiuto noi di INSIEME nel tentativo di proporre loro un’alternativa nel costruire la futura politica anche europea.

Purtroppo, mancano il coraggio e la coerenza, quell’esercizio della coscienza che ferma logiche di posizionamento rispetto ai contenuti di un Programma politico di grande respiro. Leggiamo ancora: “La politica non consiste nell’enunciazione teorica di alcuni principi ma nella realizzazione pratica del bene che qui e ora è possibile, tenendo presenti le circostanze concrete”. 

Da questo preciso punto di vista, il compito di evangelizzare la vita politica

non comporta per i cittadini cristiani alcuna esigenza specificamente cristiana, dato che l’impegno politico di tutti i cittadini onesti, cristiani e non cristiani, mira a promuovere ciò che in coscienza si ritiene sia bene per la collettività…

Dal punto di vista dei contenuti, l’attività dei cittadini cristiani dovrebbe essere ispirata da principi etico-politici congruenti con l’antropologia cristiana e la dottrina sociale della Chiesa. E ciò pone il problema della formazione della coscienza in materia di etica politica”. Questo discorso è stato presentato nel 2011 in sede sinodale. Sono trascorsi diversi anni, ma qualcuno ha cominciato a prendere sul serio la sfida che nascondeva.

Non senza difficoltà, dopo anni di riflessione e formazione si è sentita l’esigenza di costituirsi Partito, quale soggetto che potesse rappresentare, attraverso un Programma politico, la voce di coloro che vivono il luogo ed il tempo fuori da una esistenza umana vivibile, partecipi veri del Bene comune così tanto evocato. Il Partito Insieme è anche questa opportunità di rappresentare quei cittadini che sentono forte l’esigenza di evangelizzare la Politica e dunque trasformare questa società in questo tempo di grave necessità e crisi , nei luoghi istituzionali preposti all’esercizio della democrazia.

Come Partito di programma, dunque, si accoglie il desiderio di credenti e non credenti purché uniti da valori umani che sia la DSC che la Costituzione italiana racchiudono. Il tempo delle riflessioni, delle elaborazioni, delle azioni sul versante prepolitico è giunto a conclusione. È ora della scelta che diventa azione dettata da un Programma politico che riflettendo il Bene dell’uomo, riporta questi alla vita, alla bellezza del tempo e non più alla mera sopravvivenza.

La Cultura che non diventa Bene agito e condiviso è un grave peccato che ricade sulla coscienza di tutti noi, soprattutto di quei cattolici che hanno il dono dell’annuncio, famosi perché aiutati dai media, ma che non contaminano le proprie idee nei luoghi di perdizione della politica, oppure non hanno il coraggio dei cristiani della prima ora.

Per questo Insieme non può condividere certe scorciatoie e la condizione di essere messi fuori da contesti dei cosiddetti moderati ci rende liberi da imbarazzanti tavoli di negoziazione. Il Vangelo parla chiaro, perché la Via, la Verità e la Vita è destinata a quelli che si fanno piccoli tra i piccoli. Detta in altre parole occorre conoscere le criticità per poterle sanare, scendere in basso e toccare con mano cosa vuol dire oggi sopravvivenza.

Allora evangelizzare la Politica significa anche ridare valore prima a Dio e poi a Cesare, cioè aver compreso che la storia dell’uomo non può prescindere dall’ascolto di una coscienza che non può fare a meno di Dio, fonte creatrice, ma anche di Cesare, realizzazione possibile sulla Terra di una parte di Cielo. Evangelizzare la Politica oggi è come quando si restaura un dipinto, l’occasione di riportare al naturale i suoi antichi colori, una volta brillanti, ma ora invecchiati dal tempo e dall’uso sconsiderato degli uomini. Certo non tutti possiamo essere restauratori, ma rivivere la partecipazione e la cittadinanza attiva significa rientrare in sé stessi, fare un esame di coscienza e risvegliare la parte migliore che regna in ogni persona, oggi più che mai, cittadina del mondo e possibile protagonista di cambiamento attraverso una Politica restaurata, rinnovata, purificata.

Insieme e con la speranza nel cuore ce la faremo. Magari cercheremo di fare alleanze tra le vie povere delle città, con gli ultimi che desiderano un riscatto, tra chi della Politica vuole tornare a dire :”È cosa buona e giusta”.




LA VENDETTA DI GIASONE

Un libro di Stefano Labbia

Quarta raccolta di racconti brevi firmata dall’autore italo brasiliano Stefano Labbia. Passione, furia, amore e ombre si avvicendano sul palco di un’umanità smarrita e sempre più vuota. Chi salverà il mondo?

Trama: Il mondo è cambiato. Si è evoluto. Per alcuni in realtà si è involuto: tra morti di fama, invidiosi, truffatori senza scrupoli, ingenui dal cuore buono, piccoli diavoli e imbonitori, l’arte di vivere o meglio di sopravvivere si è trasformata in una bolgia dantesca, sviluppata direttamente sul pianeta terra. Il Labbia, qui per metà Dante e per metà Virgilio, ci accompagna in un viaggio dritto attraverso la nostra coscienza. Un flusso di immagini, canzoni, chiaroscuri, voluttà e virtù 2.0 messo nero su bianco che ci fa ridere, sognare e arrabbiare con noi stessi. Un piccolo grande manuale del viver nel nuovo millennio.

Scheda del libro:

Autore: Stefano Labbia

Titolo: La vendetta di Giasone

Immagine di copertina: Concetta Flore

Prefazione: Dott.ssa Maria Chiara Carriero

Postfazione: Dott.ssa Elisa Foti Rossito

Editore: Amazon

Pagine: 81

Isbn: 9798801716596




LA TUA POTENZIA I SERVIZI commerciali con Roma

Quattro nuovi servizi dalla marsica e dal capoluogo di regione  

Pescara, 9 ottobre 2023. Un nuovo servizio autobus sia da Avezzano che dall’Aquila per Roma, altrettanti nuovi collegamenti in partenza dalla capitale sia per il capoluogo di regione che per quello marsicano: sono queste le novità su gomma dell’azienda unica di trasporti della Regione Abruzzo che, da oggi, rende più capillari i servizi Roma-Abruzzo e viceversa.

Si tratta di corse sperimentali di alcuni servizi commerciali offerti alla clientela; i nuovi collegamenti nascono dal recepimento delle richieste degli utenti, con l’obiettivo di servire sempre al meglio il bacino dei pendolari abruzzesi che lavorano a Roma, andando a potenziare il servizio in alcune fasce orarie.

Il programma delle nuove corse, attive da oggi, prevede la partenza dal capoluogo di regione L’Aquila, alle ore 7.45 con arrivo a Roma alle ore 9.30. Dalla capitale, invece, la nuova partenza è programmata alle ore 12:30 con arrivo a L’Aquila alle ore 14:15.

Da Avezzano, invece, il nuovo collegamento parte alle ore 12:30 con arrivo a Roma alle ore 13:50; dalla capitale, viceversa, si riparte con la nuova linea commerciale della TUA alle ore 16:00 per arrivare ad Avezzano alle ore 17:20.

La corsa delle ore 12:30 da Avezzano per Roma, inoltre, è stata posta in coincidenza con la corsa della mattina che proviene da Castel di Sangro e Pescasseroli.

Non mancano le novità anche in termini del costo dei biglietti. La società di trasporti della Regione Abruzzo, infatti, ha previsto una serie di promozioni dedicate ai nuovi servizi automobilistici. Ad esempio, la nuova corsa che collega L’Aquila a Roma potrà essere acquistata al prezzo di 10 euro.

Per quanto riguarda i servizi L’Aquila-Roma, per l’acquisto dei titoli e per ottenere ogni utile informazione di viaggio, è possibile consultare il sito aziendale www.tuabruzzo.it (sezione Linee con prenotazioni), la biglietteria TUA dell’Aquila presso il Terminal Collemaggio e l’App gratuita “TUAbruzzo”.

Inoltre, è anche possibile acquistare e prenotare i biglietti a bordo autobus e nei seguenti punti vendita a L’Aquila: “CTS” Infopoint presso la Fontana Luminosa, Hotel “My suite” SS17/SS80, mentre a Roma presso la “Biglietteria C” del Terminal Bus Tiburtina.

Per la tratta Avezzano-Roma, oltre all’app e al sito internet aziendale, è possibile l’acquisto e la prenotazione dei biglietti anche a bordo degli autobus e nella biglietteria TUA presso la “Galleria Kennedy” (piano terra) ad Avezzano, mentre a Roma alla “Biglietteria C” del Terminal Bus Tiburtina.




RIPARTE IL DOPOSCUOLA gratuito di Erga Omnes

Doposcuola gratuito dei volontari di Erga Omnes

Chieti, 9 ottobre 2023. I volontari di Erga Omnes, ormai dal 2011, tra i vari servizi attivi in ambito psico-sociale, svolgono il servizio gratuito di doposcuola, presso la sede operativa in via Monte Grappa n. 176 a Chieti Scalo (ex centro sociale San Martino), ogni sabato dalle 10.30 alle 12.30.

Il servizio di doposcuola si pone l’obiettivo di aiutare gli studenti della scuola primaria di primo e secondo grado, mirando a migliorare non solo il rendimento scolastico ma anche il benessere personale. Il metodo di lavoro di tipo psico-pedagogico si basa sull’aiuto compiti, attività ludico-ricreative e di socializzazione.

I volontari impegnati in questa attività sono: Martina, Andrea, Emanuele, Maria, Omar, Serena e Rekha. L’associazione è alla ricerca di altri volontari, possibilmente studenti universitari, che vogliono sperimentarsi in questa iniziativa, offrendo il loro tempo e la loro passione nei valori di cittadinanza attiva.

È richiesto un simbolico contributo associativo, tramite il tesseramento all’Associazione, per venire incontro alle spese di gestione.




VINCE IL SOPRANO JESSICA RICCI

Al Concorso Internazionale di Canto M. Caniglia

Sulmona, 9 ottobre 2023. È abruzzese di Sant’Omero il giovane soprano Jessica Ricci  che  si è aggiudicata il  primo premio al Concorso Caniglia 2023.

La Giuria presieduta da Cecilia Gasdia, Sovrintendente e direttore artistico dell’Arena di Verona, e composta da elementi di spicco del pano  rama della lirica in Europa: da Cornelia Preissinger Direttore Artistico  del Teatro dell’Opera di Lipsia (Germania), Mauro Gabrieli, Direttore Area Artistica, Casting e Programmazione al Teatro Comunale di Bologna, Daniel Serafin Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Steinbruck (Austria) e Alberto Triola, Sovrintendente della Fondazidazione “Alberto Toscanini”  di Parma,  dopo una attenta valutazione ha assegnato il primo premio (5000 euro) della 37° edizione del Concorso Internazionale Maria Caniglia al soprano abruzzese Jessica Ricci ( 1998),che ha ricevuto la statuetta dal Vice Sindaco del Comune di Sulmona Franco Casciani.

Il secondo premio (2500 euro) è andato al soprano Floriana Cicio  di Palermo,   premiata dal Presidente della Fondazione Carispaq  Domenico Taglieri.  Al terzo posto (1500 euro) si è classificata la spagnola Inés Ballesteros soprano, classe 1990, che ha ricevuto il riconoscimento da Lando Sciuba, Presidente della Camerata Musicale Sulmonese.

Per la sezione Premi Speciali: il Premio Filippo Tella, (€ 1000), “istituito quest’anno nel decennsle della scomparsa del fondatore dell’iniziativa, per poterlo ricordare ogni anno” ha detto il Presidente Vitttorio Masci nella consegna al soprano  Mariapaola Di Carlo di Atri (TE).

I Premi ( € 500)  di  Lions Club e Rotary Club di Sulmona sono stati attribuiti rispettivamente al soprano italiano Viola Sofia Nisio il primo ed il secondo ex-aequo al tenore cileno Cristobal Alberto Campos Marin e al soprano italiano Chiara Guerra.

Infine, il Premio del Pubblico (€ 500) votato dai presenti in teatro attraverso la scheda inserita    nel programma di sala   è andato  al tenore armeno Tigran Melkonyan.

I giovani cantanti si sono esibiti nella prima parte della serata accompagnati al pianoforte dal

M° Leonardo Angelini e poi con l’Orchestra Filarmonica Pugliese diretta dal M° Dario Lucantoni. La serata è stata condotta dalla giornalista Valentina Lo Surdo.

Fondato da Filippo Tella nel 1984 il Concorso di Canto M. Caniglia è diventato  una   importante vetrina per tutti i giovani cantanti che si affacciano nel difficile mondo della lirica internazionale. I premiati di quest’anno, selezionati tra 71 domande di partecipazione, si aggiungono ai 130 vincitori delle terne delle passate edizioni per molti dei quali si sono aperte le porte del successo entrando a far parte di importanti cast e produzioni.

I giovani cantanti si sono esibiti nella prima parte della serata accompagnati al pianoforte dal

M° Leonardo Angelini e poi con l’Orchestra Filarmonica Pugliese diretta dal M° Dario Lucantoni. La serata è stata condotta dalla giornalista Valentina Lo Surdo.

Organizzato dall’Associazione Musicale Maria Caniglia, di cui è Presidente Vittorio Masci e Direttore Artistico  il M° Gaetano Di Bacco, il concorso rappresenta un fiore all’occhiello per la città di Sulmona e, a  39 anni dalla fondazione, continua a svolgere un ruolo di trampolino per le voci nuove della lirica internazionale.

La manifestazione  è promossa da Ministero della Cultura,  Regione Abruzzo, Comune di Sulmona, Fondazione Carispaq e BCC di Pratola Peligna.

Dopo un anno di forzata assenza l’edizione 37a è stata resa possibile quest’anno  grazie al Consiglio Regionale d’Abruzzo che ha istituito una legge speciale per assicurarne la continuità.  

Il 1° premio a Jessica Ricci, soprano è nata a Sant’Omero nel 1996

Laureata presso il Conservatorio D’Annunzio di Pescara frequenta poi numerose masterclass per il perfezionamento nel canto lirico per concludere il percorso di studi con il massimo dei voti nel 2022.

Il suo debutto, nel 2020, nella Suora Angelica di Puccini al Teatro Lirico Marrucino di Chieti e poi nel Don Pasquale di Donizetti nel ruolo di Norina  e nella Cambiale di Matrimonio di Rossini.

Ha vinto quest’anno il premio “voce emergente” al Concorso lirico Internazionale di Tanranto, e 2° premio al concorso internazionale di canto lirico Anita Cerquetti.

Ha eseguito da Les mammeles de di Poulenc

l’aria Non, monsieur mon mari!

2° premio a Floriana Cicio soprano, nata a Palermo nel 1998

Laureata con il massimo dei voti al DAMS di Palermo, ha fatto il suo debutto al Teatro Politeama nel 2015 con l’Orchestra Sinfonica Siciliana cantando arie dall’Egmont di Beethoven e l’anno successivo nell’opera la Serva Padrona di Pergolesi.

È stata selezionata come Young Artist e quindi partecipato all’evento conclusivo presso il Teatro La Fenice di Venezia.

Fra il 2020 e il 2022 ha interpretato le opere Cenerentola, nel ruolo di Clorinda, al Teatro Pavarotti di Modena, e poi Don Giovanni, nel ruolo di Zerlina, ai teatri di Modena e Carpi e nei prossimi giorni sarà impegnata presso il Teatro Donizetti di Bergamo nelle produzioni “Alfredo il Grande” di Donizetti e “Il piccolo compositore di musica “ di Meyer.

Ha eseguito con l’accompagnamento del maestro Leonardo Angelini dall’opera

La scala di seta di Rossini l’aria Il mio ben sospiro e chiamo

3° premio Ines Ballesteros soprano, nata in Spagna nel 1990

Ha iniziato lo studio della musica  presso il Conservatorio di Madrid, prima diplomandosi in pianoforte  e poi in canto presso la Scuola Superiore dell’Ateneo.  Si lanciò nella carriera artistica quale solista quando è venne selezionata per il ruolo di Susanna nelle Nozze di Figaro presso l’opera di Tenerife e poi al Teatro Comunale di Bologna, per poi cantare nei ruoli di Frasquita nella Carmen,  Olimpia nel Conte di Hoffmann.

Nella scorsa stagione ha cantato al Teatro Massimo di Palermo e quest’anno nel Rigoletto al Teatro Reale di Madrid. Tenendo anche concerti in Italia e Spagna.

Ha eseguito con l’accompagnamento del maestro Leonardo Angelini da Le  Pardon

De Ploermel di Meyerbeer  l’aria Ombre légère




FRA TIKITAKA E FALCONARA FINISCE 1-1

Pareggio fra Città di Falconara e Tiki Taka nella seconda giornata del campionato di Serie A.

Francavilla al Mare, 8 ottobre 2023.Una partita dallo spartito chiaro sin dalle prime battute in cui le abruzzesi hanno conquistando il predominio in termini di gioco e campo, preservandolo per tutto il match. Dall’altra parte Il Città di Falconara si è compattato in difesa cercando di giocare di rimessa e impensierendo in qualche circostanza la retroguardia francavillese.

Nel primo tempo, le giallorosse inanellano una sfilza di occasioni da goal, con Vanin, Bertè e Bettioli, con qualche imprecisione sotto porta e subendo alcune transizioni offensive delle marchigiane, concludendo una prima frazione ad alta intensità, ma a reti bianche.

Dopo l’intervallo, si fa ancora più asfissiante la pressione del Tiki Taka che gioca al tiro al bersaglio con la porta avversaria. Sugli scudi il portiere Ana Carolina Sesterzi, la migliore in campo sino al gol di Vanin che porta in vantaggio il TikiTaka grazie, soprattutto, alla complicità dell’estrema marchigiana. Pochi minuti più tardi il Falconara serve la beffa sul finale con la rete di Praticò. Nel finale occasioni da una parte e dall’altra, senza esito. Dunque, primo pareggio per le ragazze di Cely Gayardo che rimangono imbattute.

È già tempo di voltare pagina. Domenica prossima c’è il derby.




SINGOLARE COSTUMANZA

In uso presso gli abitanti di Cansano e Campo di Giove  in un documento del 1755 redatto a Pacentro

di Franco Cercone 

[Pubblicato a Sulmona, Ed. Italia editoriale, 1972, pp. 8. Qui riproposto in versione integrata dalle annotazioni e correzioni poste dallo stesso A. a margine del testo stampato]

Nel numero 1 della “Rassegna Abruzzese di storia ed arte” 1897, si legge, inserita nella rubrica “Usi e costumi Abruzzesi”, pag.65, la seguente nota di G. Pansa, che riporto qui interamente:

“Il documento che segue fa parte di un volume miscellaneo ms. del canonico Giuseppe Pansa, mio antenato. È copia d’un istromento redatto a Pacentro, e contiene la notizia di una singolare costumanza in uso presso gli abitanti di Cansano e Campo di Giove. Vi ha di notevole che le parole ‘E’ palmizio e non è pasquizio’  pronunziate il Sabato Santo dai naturali di Campo di Giove contro quei di Cansano, suonavano ingiuria e davan luogo a reazioni e disordini. Perché? Forse qualche rito religioso si annetteva a quelle parole? Qualche tradizione poco onorifica per i Cansanesi? Indaghino gli studiosi di usi e costumi locali”. (G. PANSA)

“In Dei Nomine Amen. Die vigesima mensis Aprilis, tertiae Indictionis, anni 1755, actum in Terra Pacentri, et proprie in domo Mag. Donati Galterio, sita etc.… iuxta etc… regnante etc… anno etc…

Nos de lìcentia obtenta a Rev. Vicario Phoraneo eiusdem Terrae ob festum Dominicae etc… Personalmente costituiti avanti di noi Pietro Silvestro, Giovanni Mastrangelo, ed Antonio Galterio della sud Terra di Pacentro, li quali spontaneamente e non per forza alcuna, … attestano, dichiarano, e rattificano come non solamente ad essi costituiti, e tutti di questa Terra, ma anche alle Terre convicine a quelle di Campo di Giove, e Canzano è noto, e manifesto, che anticamente in ogni anno nel giorno del Sabato Santo, che ricorre la Festività della Resurrezione di Nostro Signore, li Cittadini di essa Terra di Campo di Giove in comitiva fra’ grandi, e piccoli con tamburri, e campane di armento, ed archibugi erano soliti a portarsi in un Colle detto il Morrone, ove si riguarda la Terra di Canzano, tenimento di essa, ed ivi con suono di tamburri, e Campane, e spari di archibugio a scherzarla, e beffeggiarla con urli, e con alta voce, dicendo E’ Palmízio e non è Pasquizio, e con altri improperj, li Cittadini di d. Terra di Canzano per lo spazio di più ore, di modo che per tali impertinenze vi sono nati varii dissordini, e risse, ed inconvenienti fra detti Cittadini di Campo di Giove, e quelli di Canzano, più volte detti Cittadini di Campo di Giove ne sono rimasti bastonati, e dissarmati di detti archibugj, campane, e tamburri, tanto vero, ch’essi Pietro Silvestri e Giovanni Mastrangelo più di un’anno sono stati spettatori di dette risse; detto Antonio Galterio, per essersi ritrovato da circa anni sette in otto in detta Terra di Campo di Giove in detto giorno di Sabato Santo per alcuni suoi affari, vidde ocularmente una caterve di cittadini armati con tamburri, e campane di armento, ed armi da fuoco dopo l’ora di pranzo, che si portarono in detto Colle detto il Morrone a far le solite beffeggiature, a dire è Palmizio non è Pasquizio, materia per altro, che ha fatto, e fa inorridire tutte le Terre convicine a ‘detti Cittadini di Canzano, ma ben’anche perchè venivano propalate ne’ giorni dedicati alla Passione di G. C. Ch’è quanto hanno potuto testificare di loro certa scienza, colla promessa di rattificarlo sotto lo stesso vincolo di giuramento avanti qualsisia Giudice, Tribunale, loco, e foro etc. Quibus omnibus ita peractis, sponte requísiverunt nos, ut publicum conficere deberemus actum. Nos enim etc. Unde etc. Praesentibus Honuphrio de Lisio,Terrae Pacentri Regio Iudice ad contractus, Mag. Donato Galterio, Stephano Maccione, etc. etc”

L’esortazione davvero stimolante rivolta da G. Pansa ai folkloristi e storici del suo tempo, passò stranamente inosservata. Questa circostanza mi ha offerto pertanto la possibilità di indagare sulla strana costumanza cui il documento redatto a Pacentro si riferisce. Essendo inoltre di Cansano, mi premeva accertare innanzitutto se le due ipotesi avanzate dal Pansa rispondessero a verità.

Man mano che sottoponevo i vecchi di Campo di Giove e Cansano a continue pressioni mnemoniche, senza pervenire ad alcun risultato positivo, svaniva in me lentamente la speranza di scoprire il significato di quelle parole (è Palmizio non è Pasquizio) legate ad avvenimenti così lontani da noi. Restava ancora un vecchio di Cansano da intervistare, il Sig. Luigi Di Giallonardo, che malgrado i suoi 75 anni, mostra tuttora una vitalità veramente eccezionale.

E proprio da questo gioviale vecchietto dovevo apprendere come si erano svolti i fatti che hanno determinato poi la strana costumanza di cui si parla nel documento redatto a Pacentro.

Cos’era successo, dunque?

In quei tempi viveva a Cansano un prete che aveva dei libri una concezione catastrofica, ritenendo che in essi si annidasse l’anima del demonio. Nemmeno almanacchi e lunari si salvavano da tale pessimistica valutazione. Pertanto, questo prete dopo essersi ben informato presso la Curia di Sulmona, per sapere i giorni precisi dell’anno e dei mesi, con le relative festività solenni, introduceva

ogni primo gennaio in una grande zucca, da lui definita “Santa Zucca”, essiccata e svuotata dei semi, tante fave per quanti erano i giorni dell’anno. Questo prete viveva in casa di una sua sorella sposata e madre di una bambina alquanto vivace. Costei, trasgredendo un giorno l’ordine preciso di “zi preute” di stare sempre lontana dalla “Santa Zucca”, che troneggiava in un angolo della casa come un Santo nella sua nicchia, se ne impossessò in un momento in cui i suoi genitori erano assenti e, infilato l’uscio, se ne andò in un prato a godersi in pace quel tanto sospirato trastullo, proprio come fanno i cani quando s’imbattono in un osso e si appartano per consumare l’insperato spuntino.

Frattanto la madre era tornata a casa e vedendo dopo un po’ di tempo rientrare la bambina con la “Santa Zucca” che continuava a seminare fave per strada, a stento riuscì a trattenere un grido di terrore. Avvertendo però nello stesso tempo la voce del prete, suo fratello, che s’apprestava a rincasare, presa dal panico, strappò dalle mani della bambina la zucca, vi introdusse velocemente diverse manciate di fave e la ripose.

La mattina dopo, domenica, il povero prete, accingendosi al rito quotidiano che consisteva appunto nel prelevare una fava dalla “Santa Zucca”, si accorse subito che qualcosa non andava. Ed il suo stupore crebbe enormemente quando, vuotata la zucca, constatò allibito che il numero delle fave era incredibilmente aumentato.

Che fare? Secondo suoi calcoli approssimati, la Pasqua bussava alle porte. Senza perdersi di coraggio, dopo aver anche considerato il caso, subito scartato, di un miracolo, il buon prete fece suonare a festa le campane ed ai fedeli accorsi in Chiesa, tenne questo breve sermone:

«Popolo diletto di Cansano! La Santa Pasqua la festeggiamo oggi. Perché se diamo retta a questa “Santa Zucca”, non la festeggeremo né quest’anno, né l’anno prossimo».

Il caso volle che quel giorno fosse Domenica delle Palme ed un contadino di Campo di Giove, che si trovava a Cansano per affari, riferì ai suoi concittadini, appena tornato al paese, che in quel giorno a Cansano si era festeggiata la Pasqua.

Era un’occasione questa che i cittadini di Campo di Giove non potevano lasciarsi sfuggire, poiché fra i cittadini delle due Terre i rapporti erano alquanto tesi, a causa dei diritti avanzati dalle due parti su alcune zone di confine riservate a pascolo. Perciò negli anni seguenti, ogni Domenica delle Palme i cittadini di Campo di Giove accorrevano in massa sopra un’altura prospiciente Cansano e con “tamburri, campane di armento e spari di archibugio” ricordavano rumorosamente ai cittadini di quest’ultima Terra che era “Palmizio” e non “Pasquizio”.

Per porre fine alle risse, che immancabilmente avvenivano in tale giorno, fra cansanesi e campogiovesi, occorse l’intervento dell’intendente regio, come risulta dal documento redatto a Pacentro.

Oggi, tempo in cui Cansano e Campo di Giove lavorano concordi per assicurare ai propri cittadini un futuro migliore, i fatti fin qui narrati svaniscono in una tenue luce autunnale ed i protagonisti, realmente vissuti, acquistano una dimensione che è quella delle fiabe.




MORTI SUL LAVORO. Uscire da logica profitto e arricchimento è possibile

Esiste una longeva pandemia (più del Covid) che miete vittime ogni giorno (3 al dì e 2000 feriti), in maniera costante, silenziosa, straziante: quella delle morti sul lavoro

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 8 ottobre 2023. Esiste una longeva pandemia (più del Covid) che miete vittime ogni giorno (3 al dì e 2000 feriti), in maniera costante, silenziosa, straziante: quella delle morti sul lavoro.

“L’intollerabile e dolorosa progressione delle morti e degli incidenti sul lavoro – afferma il presidente Mattarella, nella 73° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro – sollecita una urgente e rigorosa ricognizione sulle condizioni di sicurezza nelle quali si trovano a operare lavoratori. Morire in fabbrica, nei campi, in qualsiasi luogo di lavoro è uno scandalo inaccettabile per un Paese civile, un fardello insopportabile per le nostre coscienze, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure”.

Morire sul lavoro non è solo una fatalità ma è, purtroppo, il triste terminale di una catena di responsabilità molto lunga, dove è difficile trovare soggetti senza peccato che possano scagliare la pietra contro altri. Mi riferisco a istituzioni, organi di controllo e di pubblica sicurezza, imprese e associazioni di categoria, autorità territoriali, sindacati, agenzie educative, famiglie. Il lavoro è spesso scarso, insicuro, maledetto.

È stato reso così soprattutto per la sinergia tra decisioni politiche, spesso più retoriche che efficienti ed efficaci nel creare lavoro certo e benefico, e mentalità liberista sfrenata che sacrifica al profitto tutto, anche la sicurezza (e spesso la vita) degli operai. La logica globale obbedisce, quasi sempre, a una gerarchia:

1. profitto

2. lavoro

3. lavoratore

mentre la nostra Costituzione, la stessa tradizione cristiana, ricordano che l’ordine deve essere l’esatto opposto:

1. lavoratore

2. lavoro

3. profitto.

Oggi l’attività economica ha un unico motore, la massimizzazione dell’utilità per cui la struttura dei bisogni viene appiattita su un unico bisogno, quello di utilità. Il sistema economico non è più concepito per il soddisfacimento dei vari bisogni umani, ma fondamentalmente per arricchirsi e questa mentalità pervade, corrompe e snatura diversi settori della comunità politica: è qui la perversa sinergia tra settori politici e settori economici.

Si pensi a quello che è successo in larghi ambiti della sinistra europea (politica e sindacale), spesso appiattita sul dogma del profit, sempre e comunque. Siamo sempre più nel mercato globale. Chiediamoci – fosse solo per rispetto verso chi muore – a quale prezzo? Ovviamente non sto affermando che è possibile uscirne, portando indietro le lancette della storia. Ma è doveroso ricordare che c’è globale e globale. Si deve scegliere tra ciò che è sostenibile, rispettoso della salute e della vita dei lavoratori, come delle città e dell’ambiente naturale e ciò che non lo è.

La sicurezza – precisa Mattarella – non è un costo, né tantomeno un lusso: ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona”.

Ovunque ci sono imprese che hanno fatto scelte mature e responsabili, per un globale sano. Dobbiamo conoscerle, imitarle, promuoverle. Anche in memoria di chi ha pagato con la vita, a causa di ciò che sano non è.

Morti sul lavoro: uscire dalla logica del profitto e dell’arricchimento è possibile (globalist.it)




IMPARZIALITÀ TRADITA

L’opposizione chiede la revoca del Presidente del Consiglio comunale

Ortona, 8 ottobre 2023. Con la sua attività e ancor più con la sua costante resistenza passiva in difesa della giunta Castiglione ha violato tutte le regole di grammatica istituzionale che un presidente del Consiglio comunale è chiamato a rispettare: per questa ragione i consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Lucia Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco chiedono la revoca dall’incarico di Vincenzo Polidori.

“La figura del Presidente del Consiglio comunale – sottolineano i consiglieri – riveste un carattere istituzionale e, di conseguenza, la revoca non può essere che causata dal cattivo esercizio di tale funzione, tale da comprometterne la neutralità, non potendo essere motivata sulla base di una valutazione fiduciaria di tipo strettamente politico. La figura del Presidente, in particolare, è posta a garanzia del corretto funzionamento di detto organo e della corretta dialettica tra maggioranza e minoranza”.

E proprio a questo dovere di imparzialità Polidori è più volte venuto meno, facendosi di fatto strumento della maggioranza. Tanto che per ottenere la convocazione dell’assemblea civica l’opposizione ha dovuto fa ricorso ad un formale atto di diffida. Gli episodi sono tanti nel documento si ricorda, ad esempio “esercizio della funzione politica di maggioranza da parte del Presidente del Consiglio comunale, come dichiarato dallo stesso nella seduta della Conferenza dei capigruppo del 23.06.2023, violando così il rispetto della funzione super partes assegnata allo stesso Presidente del Consiglio comunale a tutela delle prerogative dei consiglieri comunali di minoranza” oppure, l’ultima perla “richiesta immotivata della verifica del numero legale e successivo abbandono dell’aula, che ha causato il venir meno del numero legale e la dichiarazione di seduta deserta, in occasione della seduta del Consiglio comunale del 21 settembre 2023”.

La verità è che ogni carica all’interno dell’amministrazione Castiglione è, come affermano i consiglieri di opposizione “utilizzata per tentare di risolvere una crisi politica che si trascina da un anno. Tutto ciò, ovviamente, non può guardare al bene della città, ma esclusivamente alla conservazione di rendite di posizioni utili a un controllo che avvantaggia soltanto chi lo esercita. Utilizzare il ruolo istituzionale di garanzia del presidente del Consiglio comunale per tentare di risolvere la crisi politica è quanto di più grave sta accadendo. A questo sindaco delle condizioni in cui è precipitata la città non interessa nulla. Ha la sola necessità di continuare a fare e a disfare per garantire sé stesso e il circoletto di persone che lo appoggiano. Ogni incarico, ogni carica sono per lui merce di scambio, con buona pace delle esigenze della città e dei cittadini”.




MARCONI NELLO STAFF DEL SINDACO !

Inopportuna l’assunzione secondo Italia Viva Val Vibrata

Tortoreto, 8 ottobre 2023. Il Sindaco di Tortoreto Piccioni, con proprio decreto, ha selezionato, come membro del suo staff, il capogruppo di opposizione di Alba Adriatica Massimo Marconi.

Il leader del raggruppamento civico Siamo Alba era in aspettativa non retribuita, in quanto incompatibile il suo ruolo svolto all’interno del consiglio comunale albense con la sua professione di agente di polizia locale dello stesso Comune.

Marconi, ora, presterà servizio nello staff del Sindaco di Tortoreto 6 ore al giorno per 3 giorni alla settimana per un totale, quindi, di 18 ore settimanali. La durata dell’incarico va dal 9 ottobre c.m. al 31 dicembre 2023, salvo proroghe e comunque non oltre la durata del mandato del Sindaco.

“Sono stati otto i candidati risultati idonei come da determina n. 604 del 28 settembre scorso e allora alcuni quesiti ci vengono spontanei.

Perché Piccioni ha scelto proprio Marconi?

Non c’era nessun altro tra gli otto risultati idonei che potesse ricoprire questo incarico fiduciario?

Ci sono logiche di appartenenza politica dietro a questa scelta?

Ci dobbiamo già aspettare che quest’incarico sarà prorogato dopo il 31 dicembre?

Il Sindaco non ritiene questa nomina politicamente inopportuna?

Inoltre, perché se dopo sei anni di amministrazione Piccioni non si è mai ravvisata la necessità di istituire uno staff, lo si fa proprio ora?

Cosa è accaduto negli ultimi mesi nell’attività politico – istituzionale del Sindaco di così rilevante tanto da indurlo a compiere questa scelta?

E poi, quale sarebbe l’utilità per la Comunità di Tortoreto su cui ricade il costo di questo contratto?

I membri della Giunta, infine, sapevano di questa scelta?

Se sì, la condividono?

Altrimenti ci attendiamo una presa di posizione pubblica.

Noi di Italia Viva, a differenza del Sindaco Piccioni, riteniamo questa decisione assolutamente inopportuna e ci dichiariamo assolutamente contrari a questa scelta che nulla ha a che fare con l’amministrare il nostro Comune” – la dichiarazione di Antonio Lupi e Daniela Mignini del Coordinamento Italia Viva Val Vibrata.




L’EREMITA DEL VOLTO SANTO

Suor Blandina da venti anni a Manoppello

di Antonio Bini

L’Associazione Nostra Signora del Volto Santo, insieme a tante persone, ha voluto ricordare i venti anni dell’arrivo a Manoppello di suor Blandina Paschalis Schlömer –  per tutti suor  Blandina – organizzando per lei una festa, iniziata con la celebrazione della messa da parte di p. Girolamo De Rosa e di p. Marian Michniak presso la Chiesa parrocchiale di San Nicola, la stessa dove giunse circa cinque secoli fa il misterioso pellegrino che consegnò il Volto Santo al dott. Leonelli. 

Un momento di affetto e amicizia nei confronti della suora tedesca, presenza discreta, dedita alla preghiera, allo studio e alla contemplazione del Volto Santo. La chiesa era gremita, nonostante il giorno feriale. La festa è poi proseguita nel piazzale davanti all’Albergo del Pellegrino, dove è stato organizzato un piccolo ricevimento, preceduto dalla benedizione, da parte di p. Marian, dell’icona di Santo Stefano del Lupo, realizzata da suor Blandina. Il santo visse nel medioevo nel monastero benedettino di Vallebona, in rovina da tempo, che lui stesso aveva fondato, a poca distanza dall’attuale basilica del Volto Santo.   

Sia durante la celebrazione della messa che durante la benedizione dell’icona la suora ha voluto con sé anche la gigantografia di p. Domenico da Cese, di cui è molto devota. Ha detto che “i due santi di Manoppello l’accompagnano nella fede al Volto Santo”.  E poco importa se il primo, oggi quasi dimenticato, sia stato veramente proclamato santo, mentre il secondo, profetico apostolo del Volto Santo, conosce un travagliato percorso di beatificazione.

Suor Blandina giunse a Manoppello il 3 agosto 2003 e ed alla fine di agosto trovò una sistemazione in una casa rurale sita nelle vicinanze del Santuario, in via Cese, per lei diventata via p. Domenico da Cese, come indicato all’ingresso del suo eremo, divenuto negli ultimi anni un centro di meditazione e di spiritualità.

La suora è nata il 6 marzo 1943 a Karlovy Vary nella Repubblica Ceka. Alla fine della seconda guerra mondiale la sua famiglia trovò rifugio in Germania, come altre famiglie di origini tedesche, nella città natale del padre, a Mülheim an der Ruhr, nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Nel 1962 decise di diventare suora, prima tra le missionarie del Preziosissimo Sangue e poi tra le suore dell’Ordo Cisterciensis Strictioris Observantiae (OCSO), più comunemente note come trappiste.

Nel 1965 si registra un suo primo studio sulla Sindone. Si laurea in Farmacia presso l’Università di Würzburg ed entra a far parte della comunità religiosa di Maria Frieden in Dahlem (Eifel).  

Non sapeva nulla del Volto Santo fino a quando, nei primi mesi del 1979, giunse nel convento la rivista cattolica svizzera “Das Zeichen Mariens” che comprendeva la traduzione di un articolo di Renzo Allegri sul Volto Santo di Manoppello, apparso in Italia sul settimanale Gente del 30 settembre 1978. Da allora emerse un interesse progressivo per quell’immagine, che pure inizialmente aveva messo da parte. Eppure quel volto, e soprattutto quegli occhi, erano lì e sembravano sollecitare la sua attenzione. Inevitabile il confronto con la Sindone. Grazie a confronti ed ingrandimenti, anche di dettaglio, pervenne, non senza sorpresa, a concludere per la sovrapponibilità dei due volti, apparentemente molto diversi tra loro. La documentazione delle sue ricerche fu inviata a Francoforte ad uno dei più qualificati sindonologi tedeschi, il gesuita prof. Werner Bulst. All’arrivo del plico era casualmente presente p. Heinrich Pfeiffer, docente di arte cristiana presso l’Università Gregoriana di Roma. Una coincidenza fortuita che indusse p. Bulst a chiedere al confratello di occuparsi della vicenda, considerata la vicinanza con Manoppello da Roma. Il coinvolgimento di p. Pfeiffer, portò alla conferma delle prime ipotesi di suor Blandina, con studi che si estesero gradualmente ad ambiti artistici, storici e scientifici, raggiungendo straordinari risultati. Il resto è storia nota.

Ho conosciuto suor Blandina a Roma il 20 ottobre 2001, in occasione del convegno sul tema “Il Volto nascosto e trasfigurato di Cristo”, organizzato dall’Istituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo, presieduto dal cardinale Fiorenzo Angelini, di cui p. Pfeiffer era consulente scientifico.          La sede del convegno era l’aula magna dell’Università Lateranense. Ero stato invitato da p. Pfeiffer, e fu lui stesso a presentarmi suor Blandina, compresa tra i relatori. Sapevo già chi fosse, ma non andammo oltre una stretta di mano. Infatti, suor Blandina non conosceva una parola di italiano, ed io nemmeno una parola di tedesco.

Il suo forte desiderio di essere vicina al Volto Santo la portò a richiedere ai superiori l’autorizzazione a spostarsi a Manoppello. Ebbe la possibilità per un breve periodo di sperimentare questa possibilità, con l’avvertenza che non avrebbe avuto alcun sostegno finanziario. La sua tenacia la portò ad accettare queste condizioni e la vita solitaria, pur di rimanere a contatto con il suo amato Volto Santo.

Mentre era in scadenza il periodo consentito, con l’inevitabile rientro in Germania, l’arrivo di papa Benedetto XVI a Manoppello il primo settembre 2006 si rivelò provvidenziale, in quanto i suoi superiori le permisero di prolungare la sua permanenza.

Tante persone le sono state vicine in questi anni, ancor più quando ha avuto bisogno di aiuto a causa di problemi di salute. Credo di poter dire che per tante persone di Manoppello e dei paesi vicini lei rappresenti, non tanto la studiosa, quanto il costante esempio di fede e venerazione nei confronti del Volto Santo. Un modello di vita religiosa che quotidianamente richiama le coscienze e la straordinaria importante presenza della sacra immagine. E’ facile peraltro incontrarla in preghiera nella Basilica. A queste persone si aggiungono giornalisti e gruppi dall’Italia e dall’estero interessati a capire il Volto Santo attraverso le sue parole, la sua stessa testimonianza. Sempre disponibile nei confronti degli studiosi che si avvicinano con serietà alla conoscenza del Volto Santo: tra questi ricordo soprattutto Andrea Resch, Paul Badde, Saverio Gaeta. Attività svolte sempre in uno spirito di collaborazione con i cappuccini.  

Nel corso degli anni, la modesta casa rurale si è via via trasformata nell’Eremo Santa Maria, un’oasi di pace, meditazione e spiritualità. La piccola cappella, che è oggi un luogo di preghiera e raccoglimento, era all’inizio una stalla che ricordo ancora occupata da due maiali. La finestra dello studio di suor Blandina guarda dall’alto il Santuario.

Nella cappella è conservata un’ampolla con parte delle ceneri di Daisy Neves (1938-2019), una signora americana di origini filippine, devota del Volto Santo e instancabile sostenitrice della sua divulgazione nel mondo. E’ stato il figlio Alfred, d’intesa con i familiari, a farsi interprete delle intenzioni della madre affinché tracce dei suoi resti mortali rimanessero per sempre vicine al Volto Santo e custoditi dalla suora che tanto stimava.  

Al piano terra, è presente il laboratorio in cui suor Blandina realizza le sue apprezzate icone, il cui studio ha approfondito in passato in Francia. 

Negli ultimi anni, grazie ad un devoto benefattore, il sig. Hermann Brunner, è stata acquisita un’area confinante con successivo recupero di edifici rurali, oggi denominati “La Casa di Betlemme”, comprendente una cappella più grande, che si è recentemente arricchita di una statua della Madonna proveniente dall’Abbazia “Maria Frieden” di Dahlem, che è stata chiusa lo scorso anno. 

Tra gli spazi più suggestivi, circondata da alberi e piante, si trova un’area all’aperto destinata ad incontri di approfondimento e di meditazione sul Volto Santo, completata con una installazione che rende possibili verificare la sovrapponibilità del Volto Santo, con la Sindone e con il sudario di Oviedo, un fazzoletto intriso di sangue uscito dalla bocca. Negli anni precedenti, analoga installazione, più grande, fu realizzata all’interno del Santuario, su progetto della stessa suor Blandina.

Un periodo intenso che ha visto anche la realizzazione della mostra permanente “Via, Verità e Vita”, nel centro di Manoppello, a pochi metri di distanza dalla chiesa di s. Nicola, ideata dalla studiosa sul tema del mistero del Volto Santo, del suo percorso attraverso i secoli e quindi sul confronto tra i tre teli sepolcrali.

Per i venti anni a Manoppello, la sorella Elisabeth, anche lei suora, le ha inviato una suggestiva elaborazione grafica della foto dell’incontro con papa Benedetto XVI, scattata in occasione della visita al Volto Santo il primo settembre 2006. Quando le chiedo se posso divulgare la foto, in un primo momento mi dice che forse sarebbe opportuno attendere la sua morte. Poi ci ripensa, ricordando che per lei quello quell’incontro “è stato un momento unico, vissuto come un dono speciale e come miracolo di Dio”. Aggiungendo che quell’immagine esalta giustamente “la centralità di p. Pfeiffer”.

Per suor Blandina la fede è accompagnata e rafforzata dalla ragione, collegata alla conoscenza storica della vita di Gesù e alla ricerca della sua testimonianza. Il desiderio di partecipazione del suo personale percorso agli altri è anche alla base del suo ultimo libro “Il Volto della parola Gesù”, edito in Polonia, in italiano, tedesco e polacco, con la prefazione di p. Carmine Cucinelli, già rettore del Santuario del Volto Santo.

La sua missione si è sviluppata in questi anni coraggiosamente e con grande dedizione, anche se non sono mancate le difficoltà, mentre oggi sembrano affiorare preoccupazioni per dare un futuro alle sue opere. Ma la strada è stata tracciata e fra le tante persone coinvolte nel corso del tempo non mancheranno quelle disposte a proseguire la sua missione.  

Foto:

  • suor Blandina nel suo eremo davanti alle sovrapposizioni del Volto Santo, con la Sindone e il sudario di Oviedo



BIOTOPO COSTIERO ED ECOMUSEO del Mare e della Pesca in evidenza

Più di 70 persone, provenienti da Marche ed Abruzzo, hanno potuto ammirare il Biotopo costiero e l’Ecomuseo del Mare e della Pesca di Martinsicuro, due autentici gioielli!

Martinsicuro, 8 ottobre 2023. L’iniziativa è stata organizzata da U.S. Acli provinciali di Teramo, Ascoli Piceno e Fermo, dall’Associazione Il Marcuzzo, dall’Associazione Martin Pescatori, col patrocinio del Comune di Martinsicuro, in collaborazione con Centro commerciale Portogrande, Okay Group e Chalet La Rosa Club, sul Lungomare Europa Sud, utilizzato come punto di ritrovo. Il professor Mario Marano Viola ha illustrato il Biotopo costiero di Martinsicuro che rappresenta il primo e più importante esempio di ricostituzione di un ambiente dunale in Abruzzo e ospita oltre 40 specie botaniche autoctone e spontanee, un tempo diffuse sull’intera costa adriatica ma oggi rare e a rischio di estinzione, dove è possibile fare balneazione tra la natura. A seguire presso l’Ecomuseo del Mare e della Pesca i partecipanti, oltre che visitare il museo stesso, hanno potuto assistere ad un laboratorio sulla preparazione del pesce del nostro mare, per la realizzazione di piatti tipici della cucina marinara teramana.

È stato garantito il servizio di interpretariato Lis che ha favorito la partecipazione di persone sorde alla manifestazione. Presente il consigliere comunale delegato alla cultura Giuseppina Camaioni che ha evidenziato che il Biotopo costiero e l’Ecomuseo del Mare e della Pesca di Martinsicuro sono due ricchezze per la città ma che ce ne sono altre sicuramente da conoscere meglio e valorizzare, ed iniziative del genere sono importanti proprio per questo. La manifestazione rientra nel programma della “Giornata nazionale Lo Sport che vogliamo” che si è svolta in tutta Italia col patrocinio dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) e dell’Ufficio nazionale per la pastorale del Tempo Libero, turismo e sport della CEI.