CONVEGNO ALL’UNIVERSITÀ

Cambiamenti climatici e paradigmi dell’ecologia

Teramo, 3 ottobre 2023. Si terrà dal 5 al 6 ottobre prossimi – nella Sala delle lauree del Polo didattico S. Spaventa dell’Università di Teramo – il convegno dal titolo Cambiamenti climatici e paradigmi dell’ecologia.

Il convegno si articolerà in quattro sessioni, per analizzare in chiave multidisciplinare il fenomeno del cambiamento climatico e le sue conseguenze giuridiche, economiche e sociali.

I lavori della mattina inizieranno alle ore 8.30, quelli pomeridiani alle ore 15.00.

Parteciperanno in qualità di relatori docenti e ricercatori provenienti da diversi Atenei e Centri di ricerca italiani e stranieri, ma anche i rappresentanti delle principali aziende locali impegnate nei settori ambientali ed energetici. Le conclusioni saranno affidate a Giuseppe Franco Ferrari, professore emerito in Diritto costituzionale presso l’Università Bocconi di Milano.

Il Convegno è stato organizzato dal Centro di ricerca “Transizione ecologica, sostenibilità e sfide globali” all’interno del progetto europeo Innovation, digitalization and sustainability for the diffused economy in Central Italy-VITALITY con il contributo delle Scuole di specializzazione in Diritto amministrativo e Scienze dell’amministrazione dell’Università di Teramo.




L’OPPOSIZIONE CONVOCA IL CONSIGLIO COMUNALE

Mentre la maggioranza litiga per le poltrone 

Ortona,  3 ottobre 2023. I consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Lucia Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco, nella giornata di ieri 2 ottobre 2023, hanno richiesto la convocazione del Consiglio comunale per discutere importanti proposte. Si tratta dell’11° consiglio comunale convocato dalla minoranza su 16 in totale che si sono tenuti dall’inizio della consiliatura.

La prima proposta riguarda le linee guida per il bilancio di previsione 2024/2026 che contiene alcune indicazioni al sindaco e alla giunta comunale per stanziare le risorse necessarie per alcune priorità da finanziare con la riduzione dei trasferimenti al CMO, il taglio del 20% delle indennità del sindaco e degli assessori, razionalizzazione della spesa, mutui e finanziamenti specifici. 

I consiglieri di opposizione, infatti, hanno proposto di realizzare un parco verde attrezzato sul terreno di proprietà comunale a nord del Parco Ciavocco, assegnare un contributo annuale di 40 mila euro alle scuole ortonesi per le attività istituzionali e la formazione dei docenti, prevedere misure a sostegno delle imprese del comparto pesca, realizzare iniziative culturali attraverso il coinvolgimento di associazioni e artisti ortonesi, ripristinare la Riserva regionale Punta Acquabella, favorire sul territorio comunale la costituzione di comunità energetiche, realizzare orti su terreni comunali da concedere a privati cittadini, sistemare la viabilità nella zona industriale, sistemare la postilli-riccio con illuminazione e arredi urbani, realizzare parcheggi e accessi al mare per riqualificare le principali zone turistiche cittadine, finanziare il completamento dei lavori di adeguamento sismico della scuola di via Mazzini, completare il manto in erba sintetica nell’antistadio di via Papa Giovanni XXIII, realizzare un intervento con partenariato pubblico – privato per riqualificare il campo sportivo di Caldari e realizzare una piscina comunale, sistemare le reti idriche e consentire la captazione delle acque sorgive in località Saraceni e potenziare il sistema dei pozzi artesiani sul territorio.

La seconda proposta riguarda l’adozione di misure a sostegno degli agricoltori gravemente colpiti dalla peronospora e che hanno visto ridurre drasticamente la loro produzione. 

È stato proposto di sospendere fino al 31.12.2025 il pagamento, da parte degli agricoltori danneggiati dagli eventi meteorologici eccezionali verificatisi nei mesi di maggio e giugno 2023, di imposte, tasse e canoni, da restituire a rate e senza interessi dopo il 1° gennaio 2026, nonché di esentare completamente dal pagamento dell’Imu per gli anni 2024 e 2025 le aziende agricole.

“In un momento particolarmente delicato per la nostra comunità – dichiarano i consiglieri comunali di opposizione – ci siamo fatti carico di dettare delle linee guida per la redazione del prossimo bilancio di previsione e di proporre alcune misure a sostegno degli agricoltori”.

“È inaccettabile – continuano i consiglieri comunali di opposizione – che il Sindaco e i suoi fedelissimi abbiano bloccato l’attività amministrativa con gravi ripercussioni per cittadini, professionisti e imprese, mentre tentano inutilmente di ricomporre i pezzi della maggioranza e trovare un equilibrio con incarichi e poltrone per tirare a campare, senza alcuna idea di cosa fare concretamente per far uscire la città di Ortona da una profonda crisi economica, sociale e culturale”.

“Mai prima d’ora la città di Ortona è stata così ferma e isolata – concludono i consiglieri comunali di opposizione – Ormai l’unica cosa sensata che Castiglione e i suoi fedelissimi possono fare è chiedere scusa agli ortonesi e liberare la città dalla loro incapacità”.




VALUTAZIONE NEGATIVA OPERATO DEL MANAGER

Comitato ristretto: niente di personale, di fatto nessuna delle criticità rilevate lo scorso anno sono state affrontate. Così la sanità del territorio non va

Chieti, 3 ottobre 2023. “È negativa la valutazione del Comitato ristretto dei sindaci sui risultati aziendali e gli obiettivi conseguiti dal Direttore della Asl2 Thomas Schael per il 2022. L’anno scorso a testimonianza dell’assenza di pregiudizi di qualsiasi natura, avevamo emesso un giudizio positivo, ma “condizionato” alla risoluzione di criticità che sono rimaste tali e che non possono essere sottaciute, né ignorate, alla luce anche delle tante lamentele raccolte tra i Sindaci della Provincia di Chieti.

Ad oggi non si registra l’auspicato “cambio di passo” come attesta anche il giudizio della Corte dei conti che nella sua ultima relazione afferma che l’Abruzzo è fra le poche regioni d’Italia che ha speso molto sugli ospedali, senza elevare servizi giudicati scarsi. Chieti conferma questa tendenza e il nostro giudizio non può essere positivo”, così il presidente Diego Ferrara e i sindaci Francesco Menna, Giulio Borrelli, Massimo Tiberini e Leo Castiglione che compongono il Comitato.

“Il Direttore non è alieno da tante e tali mancanze che siamo ad elencare perché non appartengono alla sfera politica, come più volte qualcuno ha tentato di fare apparire, nel tentativo di delegittimare il Comitato, a partire dal preoccupante passivo che la Asl sta accumulando – riprendono i sindaci – Nel “Rendiconto 2022” il passivo totale delle ASL abruzzesi passa da 72.145.213 euro del 2021, al dato provvisorio (in attesa dell’approvazione del bilancio consolidato della Regione) di – 169.590.509 relativo al 2022, di cui 27.368.376 euro sono a carico della Asl di Chieti.

Un tale disavanzo di bilancio non è spiegabile, vista pure l’enorme mole di risorse a disposizione, che, tuttavia, non è riuscita a imprimere la svolta sperata per non mettere in grave pericolo nei prossimi e incombenti anni (2026) la tenuta economica della ASL. Alta e crescente è la mobilità passiva nella nostra Asl, che lo scorso anno ha registrato il maggior saldo negativo tra tutte le ASL abruzzesi (circa 35 milioni di euro). Saldo confermato anche per il 2022 e non si ritiene che siano state adottate misure idonee ed efficaci per arginare questa criticità.  Anche per questa annualità registriamo il mancato raggiungimento degli obiettivi di recupero delle liste di attesa previsti nel Piano per il recupero stabilito dalla Legge n. 234 del 2021 e anche questo è tra gli obiettivi prefissati e assegnati al Direttore: le liste continuano ad essere una piaga irrisolta nella nostra Asl nonostante il milione di euro erogato dalla Regione ad ogni Asl per attenuare il disservizio.

Nessun risultato concreto nemmeno sulla più volte annunciata reingegnerizzazione della rete ospedaliera, dalla deliberazione del DG del 14 luglio 2022 nulla è stato fatto, il progetto resta sulla carta e le strutture mantengono il proprio degrado. Inerzia anche sulle aree interne. I sindaci delle aree disagiate e aree interne, stanno ancora attendendo la messa in funzione delle case di comunità per le quali sono stati previsti 25.000.000 di euro di investimento. Sono inevase le comprensibili domande collegate al progetto: saranno tutte finanziate o realizzate alla luce dell’obiettivo 6 del PNRR? Sono rispettati i tempi di affidamento dei lavori e di realizzazione degli stessi? È stata redatta la programmazione del personale e delle apparecchiature necessarie? In tutte le case di comunità saranno erogate le stesse prestazioni e quali attività specialistiche saranno garantite? Le risposte a queste domande necessarie per evitare che la qualità delle prestazioni mediche sia mediocre e, peggio ancora, diversa da area ad area, non sono state mai date dall’attuale DG. I progetti rivelati dal dottor Schael l’anno scorso con conferenze e illustrazioni di rendering suggestivi e ottimistici, non sono stati attuati. Ultimo, ma non residuale punto, la scarsa capacità di ascolto del manager: la centralità del Direttore generale all’interno delle aziende e degli altri enti del Servizio sanitario è testimoniata dall’ampiezza e dalla complessità dei compiti cui lo stesso è chiamato a svolgere quale “dirigente organo” sia come “manager dell’amministrazione”.

Già nel giudizio espresso lo scorso anno, il Comitato dei Sindaci aveva avuto modo di mettere in evidenza “gli aspetti caratteriali del Direttore generale Thomas Schael, che spesso creano tensioni e incomprensioni con gli amministratori locali”. Quest’anno si deve constatare che le tensioni hanno riguardato anche i primari dell’azienda che dirige, per la poca o inesistente condivisione di scelte strategiche con la dirigenza medica dell’ospedale di Chieti, soprattutto con la parte universitaria e decisioni “non rispondenti alle reali esigenze assistenziali e universitarie e tale da mettere a rischio la persistenza della clinica universitaria, nonché quella dell’Ateneo nel capoluogo, che non è residuale e non può essere messa in discussione senza creare un danno enorme al territorio e alle sue istituzioni che restano e non sono protempore come lo è un dirigente di azienda.

Dulcis in fundo, l’edilizia sanitaria, di seguito una fotografia delle varie situazioni registrate sul territorio della nostra provincia. Chieti: dalla deliberazione del DG del 14 luglio 2022 e degli interventi previsti (1° stralcio) per 60.000.000 di euro con fondi ex articolo 20 nulla, almeno apparentemente o esplicitamente inaugurato, è attualmente visibile: non vi è traccia di inizio di costruzione della palazzina P destinata a Laboratorio, Anatomia Patologica, RMN per Radiologia, Tac-Pet per Medicina Nucleare, non vi è alcuna traccia della piastra ambulatoriale del corpo N.

Lanciano: l’ospedale sconta liste d’attesa enormi, posti letto solo sulla carta perché non è possibile erogare servizi, sul fronte delle prestazioni dal 2018 a oggi l’Ospedale di Lanciano è uno di quelli che sofferto di più rispetto al taglio delle prestazioni, oltre il 30% in meno. Al Pronto Soccorso risultano esserci solo 7 medici rispetto ai 14 previsti in organico con tempi di attesa insostenibili specie per chi è in codice giallo. È straordinario il lavoro all’interno, ma si va avanti grazie ormai al sacrificio e all’impegno quotidiano del personale che va oltre il contratto di lavoro, con medici che fanno turni anche di 12 ore. Gli altri reparti, da Radiologia a Chirurgia, da Medicina e Ginecologia, sono in sofferenza. Manca il personale, in attesa di concorsi, i medici in pensione non sono stati sostituiti.

Vasto: L’ospedale registra una cronica carenza di personale medico e infermieristico nei reparti di Neurologia, Medicina, Pronto soccorso, Anestesia, Ortopedia, Geriatria, Rianimazione e Endoscopia i cui reparti ad oggi sono in una situazione di costante sofferenza e la strumentazione è obsoleta. Carenze diventate allarmanti, perché si rischia di mettere a rischio i livelli di assistenza all’utenza e la stessa organizzazione interna dei processi lavorativi.

Distretto sanitario di Vasto : attualmente sono presenti solo due medici che ottemperano a tutte le attività proprie del Distretto in quanto i medici che sono andati in pensione non sono stati reintegrati. È inoltre necessario garantire le prestazioni ambulatoriali (non più eseguibili nel distretto per pensionamento dei medici) delle seguenti discipline: Dermatologia, Chirurgia ambulatoriale, Cardiologia, Urologia.

Ortona: l’ospedale nel weekend diventa sostanzialmente un PPI, è un ospedale che lavora 4 giorni a settimana e in questo periodo nemmeno garantisce il percorso completo del paziente oncologico; nel fine settimana addirittura l’ospedale manca del rianimatore, manca della possibilità di ricovero. Il reparto di lungodegenza, nonostante le ripetute rassicurazioni, lavora sottorganico con 1 medico a tempo pieno e 1 a mezzo servizio; sono state ridotte le attività dell’ambulatorio di cardiologia; le sale operatorie sono a ridotto servizio e i piani 5 e 7 sono stati completamente abbandonati non avendo più luce e riscaldamento. Il Responsabile di UOSD Radiodiagnostica andrà in pensione dal 1° aprile 2024 e il timore è che questa struttura venga declassata seguendo la sorte già subita dal laboratorio analisi e dalla farmacia ospedaliera; nonostante i notevoli investimenti in apparecchiature elettromedicali che stanno rinnovando le dotazioni della UOSD. Da gennaio si è ancora in attesa che la Asl trasferisca una biologa alla PMA oltre che una psicologa come previsto dalla legge 40 sulla PMA  che prevede assistenza psicologica alle coppie infertili, ma ad oggi nessun riscontro.

Atessa: con la recente approvazione della rete ospedaliera, il Ministero ha -finalmente- riconosciuto il “San Camillo De Lellis” presidio di area disagiata. Su carta, dunque, le cose cambiano, ma nei fatti nulla accade, anzi. Atessa, ad oggi, rimane un presidio territoriale assistenziale, con carenza di personale medico e infermieristico. Carenze tali da bloccare i tanto sbandierati macchinari di ultima generazione come la risonanza magnetica (acquistata con fondi covid e donazioni di privati). Ad Atessa, la radiologia atessana si è talmente ammodernata che gli esami vengono eseguiti da personale invisibile! È IMPOSSIBILE, ad oggi, prenotare una risonanza magnetica. Il super macchinario è fermo e la radiologia funziona a singhiozzo.

Gissi: al PTA persiste la mancanza di Medici Specialisti in alcune branche quali Ortopedia, Pneumologia, Odontoiatria e c’è un esiguo numero di ore di specialistica in altre branche attualmente operative quali Cardiologia, Psichiatria, ORL, Dermatologia, Neuropsichiatria infantile, Neurologia ed Endocrinologia. Resta la mancanza di apparecchiature Medicali e Radiologiche quali Tac, Moc, Audiometria e Emg.

Castiglione Messer Marino: al Distretto sanitario sussistono e persistono servizi mancanti e non ripristinati dopo il pensionamento dei medici di Diabetologia, Fisioterapia, Medicina legale, Chirurgia, Ortopedica, Dermatologia e Urologia, dell’ufficio di scelta e revoca del medico, e in Cardiologia i cui servizi vengono erogati una volta al mese (prima tutte le settimane). È inoltre saltato il Consultorio con tutte le attività.

Queste le motivazioni che ci inducono a dire che il nostro giudizio non può non tenere conto dei problemi evidenziati”.




CENTRO. C’È CHI DICE: PRIMA LA LISTA E POI IL PARTITO

Politicainsieme.it, 3 ottobre 2023. Come tutte le elezioni, anche quelle europee smuovono e sollecitano a darsi da fare. Talvolta in maniera alquanto disordinata, come se l’ottimismo della volontà prevalesse sul pessimismo della ragione. E questa pulsione, naturalmente, prende soprattutto gli appassionati del cosiddetto Centro costretti a mordere il freno da trent’anni di bipolarismo che ha contribuito non poco ad indebolire i processi democratici e di partecipazione. Oltre che spazzare via un intero patrimonio di cultura politica, quella che ha fatto risorgere l’Italia e portarla a divenire la quarta potenza industriale del mondo.

In questi oltre trent’anni, sono stati numerosi in tentativi d’indicare un’alternativa E anche tra i cattolici non sono mancate voci, anche importanti al riguardo, ma costrette a scontrarsi con il loro mondo ufficiale completamente in ritirata. Ritirata che si potrebbe definire un vero e proprio riflusso paragonabile a quella corrente artistica definita dell’intimismo.

La situazione del Paese ha accresciuto, almeno in via teorica, la possibilità che aumenti il numero di chi vuole creare una terza via, del resto resa sempre più necessaria dall’evidente stato in cui giace, e con esso giace l’intera Italia, la politica del nostro Paese. Le difficoltà non mancano, come ci ricordava ieri la nostra zebretta che, con molto realismo, e ascoltando le cronache quotidiane, non ha potuto non fare un paragone con Penelope: si disfa di notte quel che si riesce a tessere di giorno. E il riferimento non riguarda solamente il duo Renzi Calenda.

Tra le varie ipotesi in circolazione vi è quella, come dicevamo all’inizio, sollecitata dal prossimo appuntamento delle europee. Certamente fondamentale nel pieno della demagogica corsa della destra ad indebolire, se non ad affossare, il percorso e, persino, la fisionomia dell’Unione. Potrà sembrare eccessivo dirlo, ma noi italiani sappiamo molto bene cosa significhi trovarsi nella condizione di essere vicini a fare un vero e proprio salto nel buio. E, quindi, intanto, ricordiamoci tutti che sarà comunque necessario mobilitarsi e partecipare, indipendentemente dal fatto che potrebbero non esserci forze politiche in grado di suscitare una grande passione. Saranno necessari tutti i voti per fermare l’ondata masochistica dei populisti.

La sollecitazione di cui sopra viene da una larga area di centristi, in gran parte cattolici. E non vale la pena oggi di ricordare come, a lungo, taluni di loro abbiano usato questo termine in maniera davvero dispregiativa. Ma si sa, di necessità bisogna prima o poi fare virtù, soprattutto in politica. E anche noi ci poniamo in questo atteggiamento, esaminando l’idea di partire da una lista elettorale, prima, per poi pensare alla costituzione di un nuovo soggetto politico, che noi preferiremmo chiamare centrale, ricordando la coniazione che facemmo, tanto tempo fa su queste pagine, del termine baricentro.

In effetti può essere un’idea per superare tutte quelle difficoltà sperimentate nel corso di più di un trentennio. Durante il quale personalismi, opportunismi, incapacità e mancata volontà di cogliere le tante occasioni avute, hanno impedito, spesso, la presentazione di liste persino in piccoli comuni. Ma l’esperienza ci dice che la proposta di partire da una lista presenta pure dei gravi rischi che non possono non essere sottovalutati.

Intanto, quello che tutto nasca e muoia così, subito il giorno dopo. Inoltre, il non riuscire ad apparire, non solo a non rappresentare, i rappresentanti di un progetto nuovo. La recente esperienza, amaramente vissuta, della nascita e del declino del Terzo Polo non può essere archiviata come se niente fosse. E poi, bisognerà chiedere un voto su qualcosa che parli di sostanza, oppure ci si limiterà ad agitare la bandiera del Centro e, per questo, vivere la fugace illusione di avere una pozione magica a disposizione.

La pozione magica , comunque, c’è ed è quella di una proposta d’impronta popolare e solidale. Ma questo richiede coerenza e responsabilità. E non si potrà quindi pensare di ideare con un marchio etichetta che dovesse parlare in maniera generica di popolarismo, liberismo, moderatismo e tanti di quei termini roboanti fino ad ora rivelatisi del tutto inutili a smuovere un elettorato del tutto diffidente. Tanto sono stati usurati da quei politici che non hanno pensato di meglio che definirsi centro del centrosinistra e centro del centrodestra. Vuote etichette che, non per caso, non sono mai state premiate da un corpo di votanti, sì stanchi, ma non per questo del tutto rincitrulliti.

E se si è popolari non si va, almeno nel momento delle elezioni, con altre sigle che del popolarismo non hanno proprio niente. Democratiche, sì, per carità, ma frutto di altre culture politiche. La distinzione tra le quali, alla fine, si rivelerà dirimente e, soprattutto, l’unica in grado di portare chiarezza a livello nazionale ed europeo.

Centro. C’è chi dice: prima la lista e poi il partito – Politica Insieme




LE INFAUSTE MINIERE E I BALLI SISMICI. Cosimo De Giorgi e L’Abruzzo (1875-1899)

L’uscita del libro di Fabrizio Galadini

Dalla quarta di copertina: «I molteplici interessi culturali di Cosimo De Giorgi (1842-1922), che nella natia Terra d’Otranto trovarono massima espressione, emergono anche in relazione all’Abruzzo, grazie a pubblicazioni, resoconti di attività e documenti che attestano rapporti personali e collaborazioni. Nel corso di vari soggiorni, De Giorgi ebbe modo di condurre ricerche nell’ambito delle scienze della terra, di realizzare e verificare impianti per la meteorologia, di dedicarsi alla tecnologia applicata all’agricoltura, annotare impressioni di viaggio, descrivere importanti chiese medievali, discutere aspetti di storia dell’arte. Referenti furono Concezio Rosa, Pio Mazzoni, Antonio De Cesaris, Enrico Signorini, Antonino Vicentini, Antonio Monticelli, Vincenzo Bindi, Pietro Piccirilli e altri, sullo sfondo dell’articolato paesaggio di città e territori: L’Aquila, Teramo, Chieti, Penne, Vasto, Castel del Monte, Notaresco, le valli dei fiumi Pescara e Aterno, la conca di Sulmona, il Gran Sasso e Campo Imperatore. Il presente volume offre una sintesi dell’articolata vicenda abruzzese di De Giorgi sulla base di pubblicazioni e documenti. Espressioni più intense del rapporto dello studioso leccese con la regione sono le ricerche sui giacimenti di lignite di Campo Imperatore, quelle finalizzate alla difesa dai terremoti all’Aquila e l’analisi di San Clemente al Vomano, monumento dell’arte e dell’architettura medievale abruzzese».

Fabrizio Galadini è dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, insegna Geologia per il Rischio Sismico all’Università Roma Tre. Svolge ricerche geologiche, geoarcheologiche e di sismologia storica finalizzate alla caratterizzazione sismica dei territori, alla definizione delle risposte antropiche alle criticità ambientali e all’evoluzione delle conoscenze e dei metodi di indagine nelle scienze della terra. È autore di articoli scientifici e saggi.




ALMA GITANA incontro con l’autore Jorge Nedich

In occasione della manifestazione AMICO ROM. 4 ottobre ore 18:00 sala di Conversazione

Lanciano, 3 ottobre 2023. In occasione dei trent’anni della manifestazione “Amico Rom” Concorso artistico internazionale organizzato dall’associazione Them Romano di Lanciano presieduta dal musicista Alexian Santino Spinelli, insieme all’Unione delle Comunità Romanès in Italia (Ucri), le Edizioni Menabò organizzano il 4 ottobre a Lanciano nella Sala di Conversazione ore 18:00 l’incontro con Jorge Nedich, professore universitario di letteratura,  autore del libro “Alma gitana” recentemente pubblicato dalla casa editrice. Durante l’incontro l’autore illustrerà la vita nelle tende Rom e il graduale passaggio dalla vita itinerante della cultura di cui è portatore a quella stanziale.

Nel romanzo Alma gitana l’autore affida proprio al protagonista, Stieva, uomo che porta in sé con fierezza le radici della cultura nomade ma che ha fatto sue le positività della cultura sedentaria, il  racconto della sua tormentata vita in questo “passaggio” da una cultura nomade eppure solidissima ad una stanziale ma aperta e pronta ad assorbire nuovi stimoli con il desiderio (da parte del protagonista) di farsi riconoscere ed apprezzare dal figlio, un giovane medico di venticinque anni, abbandonato alla madre gagé quando il piccolo ne aveva solo tre.

Jorge Nedich nato e vivente in Argentina,  pur non avendo frequentato scuola primaria o secondaria, diventa scrittore e professore universitario di letteratura. È stato due volte finalista al Premio Planeta ed è considerato dalla critica uno dei tre più importanti scrittori rom.

Il 5 ottobre  l’autore argentino, in occasione della  cerimonia di premiazione della trentesima edizione del Concorso artistico Internazionale Amico Rom che si terrà a Lanciano al teatro Fenaroli, riceverà il Premio alla carriera, insieme a numerose altre personalità appartenenti al mondo romanì.




AFRICA, TERRA NON SOLO DI EMIGRAZIONE ma anche di grandi opportunità

L’attenzione finora prestata al tema dell’emigrazione, vera e propria emergenza negli ultimi giorni, ha impedito un po’ a tutti di vedere l’Africa per quella che è, cioè un continente di grandi opportunità per le enormi risorse di cui dispone, che hanno spinto grandi potenze come l’America, la Cina, la Russia, l’India e da ultimo Arabia Saudita e Turchia ad aumentare la loro presenza nei paesi africani non solo per sfruttare le enormi risorse di cui si è già detto ma per costruire molte più fabbriche e infrastrutture di quanto non abbiamo fatto noi europei.

L’emergenza profughi, che è sotto gli occhi di tutti, ha fatto sì che del continente africano avessimo una percezione distorta, unidimensionale, come terra di esodi biblici, di tragedie immani a causa del continuo “surplus” demografico del Continente, difficilmente riassorbibile, e causa principale della pressione migratoria degli ultimi tempi. Tesi ampiamente smentita dalle ultime proiezioni in materia, che parlano di una “curva” in netta discesa a fronte dei “picchi” di natalità di una volta.

Le ragioni di un tale cambiamento, che fotografano una realtà diversa da quella che si pensava, sono da ricercare nell’aumento della scolarizzazione femminile e nell’urbanizzazione che ha cambiato i comportamenti di tutti, uomini e donne, perché nel passaggio dalla campagna alla città cambia il modo di vivere, cambiano i costumi.

Occorre, quando parliamo dell’Africa, riconoscere e studiare senza sottacerle le diversità di questo Continente, abbandonando gli stereotipi legati ad un passato coloniale, che riemerge sempre, quasi come un “mea culpa” quando aumentano i flussi migratori. Occorre prestare attenzione alle voci dei protagonisti africani, ai dibattiti che si svolgono anche da loro e che non si concentrano solo sull’emergenza migranti, meno visibile mediaticamente rispetto ai paesi europei, ma trattano di modelli da seguire, che sono poi quasi tutti asiatici, perché l’Asia, fino a qualche decennio fa, ha avuto gli stessi problemi e li ha risolti meglio di quanto si pensasse.

Le “bombe demografiche“ di Cina e India non spaventano più, forse perché non erano vere e proprie bombe, e l’India condannata alla carestia, oggi esporta in tutto il mondo riso e cereali, diventando di fatto, una superpotenza agricola. Per non parlare poi della Cina: il “dragone asiatico” è presente in quasi tutti i paesi dell’Occidente e nelle sue università si sono formati molti leader africani, perché la formazione delle nuove classi dirigenti africane, è uno degli investimenti più a lungo termine a cui pensare e i cinesi lo hanno capito molto prima di noi che, spesso, derubiamo l’Africa dei suoi migliori talenti.

L’Africa possiede risorse minerarie e metallifere indispensabili per il passaggio ad una economia sostenibile, ma non vede di buon occhio l’ipocrisia dei nostri ambientalisti e preferisce il pragmatismo dei cinesi, che investono molto nelle energie rinnovabili ma esportano anche centrali nucleari e a carbone.

L’Italia, oltre a chiedere all’Europa solidarietà nella ripartizione dei flussi migratori, a dir la verità senza grande successo, visti i rapporti tesi con la Germania che ha blindato le sue frontiere, dovrebbe convincere i partners europei a guardare all’Africa e alle sue enormi possibilità, non come terreno di nuove conquiste, di nuovo colonialismo, ma come terra di investimenti che assicurino benessere e, dove c’è bisogno, ordine e stabilità.

Angela Casilli




DUE ANNI DEDICATI AL CENTENARIO di Felice Barnabei

Giovedì 5 ottobre si chiude la commemorazione del cittadino castellano che tanto ha influenzato la nostra storia recente

Castelli, 3 ottobre 2023. Dopo la mostra al museo etrusco di Villa Giulia a Roma, voluto e creato da Felice Barnabei, ed il convegno tenutosi presso il Ministero della Cultura, il calendario delle celebrazioni vede l’importante tappa castellana che servirà a tracciarne il percorso storico e rimarcare lo spessore dell’uomo, del politico, dello studioso, dell’archeologo.

La giornata di studi, che si aprirà nella mattina di giovedì presso l’Aula Magna del Liceo Grue e proseguirà nella sala consiliare del municipio di Castelli, vedrà la partecipazione di studiosi ed eminenti personalità del campo della cultura che racconteranno quanto quest’uomo abbia fatto per l’Italia intera, concependo la cultura stessa in modo innovativo e condiviso. A Castelli, si dice, il più importante dono di Felice Barnabei è stata l’apertura di una Regia Scuola d’Arte che potesse conservare, trasmettere ed innovare la gloriosa tradizione ceramica locale. Del resto, la castellanità di Felice non fu un fattore eventuale nella sua ascesa alle cariche politiche ed istituzionali, nel suo frequentare i più importanti ambienti accademici e sociali. Sempre fiero delle sue origini, Barnabei nella sua carriera non ha mai spezzato il legame profondo che lo univa alla sua Castelli. E Castelli lo ricorda, dunque, in una giornata ricchissima di interventi e contenuti. A partire dalle 10 interverranno Giuseppe Pennacchia, Luigi Ponziani, Eleonora Magno,Alessio Di Cristofaro, Maria Paola Guidobaldi, Francesca Zannoni, Francesco Verrastro, Filippo Delfino, Paola Di Felice e Valentino Nizzo. Inoltre, durante la giornata avverrà lo scoprimento della targa dedicata a Felice Barnabei restaurata dalla ditta ICIET.

Con la giornata di studi si chiude il biennio di Barnabei e si apre l’anno dedicato ad un altro grande castellano che ha segnato la storia dell’arte nazionale ed internazionale, Carlantonio Grue. Il compito di inaurare le celebrazioni per l’illustre ceramista sarà affidato, durante la giornata, a Fernando Filipponi.




RILASCIATE IN MARE TRE TARTARUGHE

Ferite da rifiuti e attrezzi da pesca

Ortona, 2 ottobre 2023. Nella mattinata di sabato (30 settembre scorso), sono state rilasciate al largo del porto di Ortona 3 tartarughe marine, della specie Caretta caretta, dagli operatori del Centro di Recupero e Riabilitazione Tartarughe Marine Luigi Cagnolaro di Pescara con il supporto dei mezzi della Capitaneria di Porto di Ortona.

Le 3 tartarughe erano state recuperate nei mesi scorsi grazie alle diverse segnalazioni dei cittadini, ed affidate alle cure degli specialisti presso il Centro Studi Cetacei di Pescara.

La piccola Circe ha circa 6 anni, è stata recuperata in mare da un diportista, che l’ha avvistata in difficoltà a circa 2 miglia al largo di Termoli. Circe non poteva immergersi, né alimentarsi adeguatamente, a causa di un grosso amo di palangaro che era infisso nel suo esofago. È stata sottoposta ad un intervento chirurgico per la rimozione dell’amo.

Medusa è stata trovata spiaggiata, lo scorso febbraio, in gravi condizioni, denutrita, disidratata e ferita. Probabilmente a causa dell’interazione con una rete da pesca, presentava una profonda lacerazione nella regione della spalla destra, che ha richiesto molte cure.

Anche Calimera è stata trovata in difficoltà sulla spiaggia, nel febbraio scorso, con la pinna sinistra impigliata in rifiuti di plastica. Purtroppo, la sua pinna era in preda a necrosi ischemica ed è stata recisa, ma oggi Calimera gode di ottima salute, è cresciuta molto e grazie al lungo periodo di riabilitazione riesce comunque a nuotare, motivo per cui è stata giudicata idonea alla vita libera.

Circe, Medusa e Calimera rappresentano tre diversi esempi di interazione antropica ad esito potenzialmente letale per la fauna marina, interazioni che sovente avvengono per le migliaia di tartarughe che abitano il nostro mare.

Al trasporto e all’assistenza al rilascio di questi tre bellissimi esemplari ha contribuito, nella mattinata di sabato 30 settembre, il personale militare della Guardia Costiera di Ortona con la Motovedetta CP885.

Un lieto evento che ribadisce l’impegno della Guardia Costiera in tema ambientale, in virtù della dipendenza funzionale dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della sua diretta collaborazione con il CNR/ISPRA per il monitoraggio e la salvaguardia dei cetacei nel Mediterraneo.




VALENTINA ANTONACCI PRESIDENTE

Al congresso nazionale Fimmg

Teramo, 2 ottobre 2023. Valentina Antonacci, segretaria provinciale e vicesegretaria regionale della Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale, è stata nominata presidente del 78esimo congresso nazionale della Fimmg in corso di svolgimento al centro congressi VOI-Tanka di Villasimius, in provincia di Cagliari, e avente come titolo la “medicina generale convenzionata, diritto dell’individuo”.

Antonacci avrà il delicato compito di coordinare i lavori del congresso, che vede la partecipazione di centinaia di associati e delegati da ogni parte d’Italia e prevede un fitto calendario di interventi e momenti formativi e di approfondimento fino al 9 ottobre.

Prevenzione e cura delle patologie croniche, alimentazione e sistema immunitario, influenza e Covid fra i temi oggetto del programma di interventi.




IL PRIMO MATCHINGDAY DI CONFARTIGIANATO

Lo Speed-Date per le imprese. L’iniziativa il 19 ottobre a Miglianico: iscrizioni aperte

Chieti, 2 ottobre 2023. Arriva a Chieti il primo MatchingDay, iniziativa finalizzata a creare nuove occasioni di business per le imprese ed i professionisti dando loro l’occasione di far crescere la propria rete di contatti e di collaborazioni. L’evento, pensato secondo lo schema del ‘business speed-dating’, cioè brevi incontri ‘one-to-one’ della durata di 15 minuti, è promosso da Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, dal Movimento Donne Impresa e da quello Giovani Imprenditori dell’associazione. L’appuntamento è per giovedì 19 ottobre, alle ore 18:00, presso La Chiave Bianca, a Miglianico. Le iscrizioni sono aperte (tutte le informazioni per partecipare sono sul sito web www.confartigianato.ch.it).

Ogni impresa potrà partecipare con massimo due persone. Prevista anche una cena finale, ulteriore occasione per approfondire i rapporti creati durante gli incontri. La domanda di iscrizione può essere effettuata sul sito di Confartigianato Chieti L’Aquila entro e non oltre il 12 ottobre. Una volta chiuse le adesioni, scatta la seconda e più importante fase dell’attività organizzativa: gli iscritti avranno la possibilità, attraverso la piattaforma dedicata, di esprimere il proprio interesse verso gli altri partecipanti. In questo modo verrà elaborata l’agenda degli appuntamenti, indicativamente dieci per ogni azienda. Gli incontri, accuratamente programmati sulla base delle caratteristiche delle imprese, si succedono infatti a ritmo serrato (la durata è di 15 minuti), così da poter incontrare, in una sola giornata, molte persone e andare subito al sodo.

MatchingDay nasce nel 2009 a Udine da un’idea di Confartigianato. L’evento di Chieti rientra nell’ambito della prima edizione del ConfArte Festival, promosso da ConfArte, categoria Cultura, Turismo e Spettacolo di Confartigianato Chieti L’Aquila. Nata nel 2019, ConfArte è uno dei primi esperimenti di questo tipo lanciati in Italia nel mondo Confartigianato. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo delle potenzialità culturali, turistiche ed attrattive delle province di Chieti e L’Aquila e, più in generale, dell’Abruzzo. Consapevole di questa mission, Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila ha deciso di promuove il “ConfArte Festival”, che prevede una serie di eventi per animare il territorio nel corso del 2023. Il Festival è promosso con il contributo della Camera di Commercio Chieti Pescara e degli sponsor Bper Banca, Pasquarelli Auto, UnipolSai – MaasFin.

“L’idea di fondo – affermano il presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo, e quello del Movimento Donne Impresa dell’associazione, Erika Liberati – è quella di offrire alle imprese del territorio uno spazio in cui immaginare nuove prospettive, nuovi prodotti, nuovi mercati, nuove collaborazioni, in cui costruire relazioni con altri imprenditori e grazie al quale capire meglio il mercato nel quale lavorano. Nel corso dell’iniziativa non saranno importanti le dimensioni dell’azienda o il suo fatturato, ma al centro ci saranno solo le idee e i progetti che i partecipanti vorranno condividere. Le imprese, d’altronde, non vanno viste necessariamente come concorrenti, ma anche come parte di un mercato in cui la collaborazione è uno degli elementi determinanti per la crescita e lo sviluppo del territorio. Ringraziamo i nostri partner e tutti coloro che hanno consentito di organizzare l’evento. Ci auguriamo – concludono Saraullo e Liberati – che quello con il MatchingDay Chieti possa diventare un appuntamento fisso”.




RUOTE NELLA STORIA NELL’AQUILANO è un successo tra Casali, Castelli e Conventi

Partecipazione, emozione ed entusiasmo sono le parole d’ordine che hanno caratterizzato la tre giorni dedicata all’autoraduno di ACI Storico svoltosi tra suggestivi scenari abruzzesi

L’Aquila 2 ottobre 2023. Ha raccolto grande partecipazione ed entusiasmo l’evento, distribuito su tre giorni ricchi di storia, cultura, arte e tradizione, che ha solcato diverse terre abruzzesi e che si è svolto grazie alla collaborazione dell’Automobile Club L’Aquila, presieduto da Marfisa Luciani e diretto da Paolo Riccobono e  dell’AS.D.AU.S.CUL.TER. – Automobili Storiche Cultura e Territorio, Club Affiliato ACI Storico.

Una manifestazione molto interessante e piena di momenti che hanno arricchito la già suggestiva iniziativa voluta e realizzata da ACI Storico in sinergia con l’Automobile Club d’Italia e che da anni prende il nome di Ruote nella Storia. Un appuntamento, quello nell’aquilano, che si è distribuito su 3 giorni dal 29 settembre al 1° ottobre 2023 e che ha permesso a tutti gli equipaggi partecipanti alla manifestazione di vivere la storia e la cultura del posto a bordo delle uniche e prestigiose vetture storiche loro compagne imprescindibili dell’evento.

-“40 equipaggi presenti, tra cui anche equipaggi illustri come Fabio Frizzi al volante di una Porsche 356, fratello del noto presentatore Fabrizio e grande compositore di fama internazionale – ha tenuto a precisare con entusiasmo Paolo Riccobono Direttore dell’Automobile Club de L’Aquila –  È stato un evento che ha superato tutte le aspettative con un tempo splendido che ci ha accompagnato in tutti i tre giorni. Abbiamo dato ai partecipanti l’opportunità di visitare dei luoghi particolari e di fare un’esperienza fuori dal comune come mangiare il pane cotto nel forno dell’undicesimo secolo o mangiare il pesce del lago di Turano, pescato dall’unico pescatore rimasto del luogo. Diciamo che quest’anno abbiamo offerto tante piccole chicche che hanno davvero arricchito il programma. Questo è il risultato di una splendida collaborazione con l’associazione AS.D.AU.S.CUL.TER. che ricalca in pieno l’obbiettivo comune a Ruote nella Storia che è quello di esaltare l’auto storica e il territorio”.

Nell’appuntamento che ha preso il titolo di Casali, Castelli e Conventi, le prestigiose automobili d’epoca, che hanno fatto la storia del motorismo mondiale e che continuano ad essere simbolo di evoluzione in questo ambito, hanno sfilato tra Carsoli, Rieti ed il lago del Turano. La partenza, sabato 30, in una splendida giornata di sole dal Convento di S. Francesco a Poggio Cinolfo. A Carsoli ha preso via la manifestazione con le prove di abilità, per poi raggiungere le Grotte di Pietrasecca per una visita speleologica. A Rocca di Botte i partecipanti alla manifestazione hanno visitato la casa natale di San Pietro Eremita e lì, come ha tenuto a precisare anche il Direttore dell’AC L’Aquila Paolo Riccobono, è stato acceso il forno utilizzato dallo stesso Santo e tutti hanno potuto assaggiare il pane cotto proprio in quel ‘pezzo da museo’ dall’alto valore storico e simbolico. Dopo il pranzo le prove di abilità previste da programma sono saltate e i partecipanti sono arrivati direttamente nel centro storico di Rieti, dove hanno visitato la basilica, i presepi e il salone papale.

Una cena di gala per chiudere la giornata ha accompagnato i partecipanti indietro nel tempo in un salone storico a Rieti (Villa Potenziani).

Sabato 1 ottobre i partecipanti hanno acceso i motori con tutte le auto in fila nel parcheggio della storica villa. Un itinerario panoramico ha accompagnato le auto in scorci e panorami mozzafiato.

Una gita domenicale piena di sorrisi e voglia di stare insieme. Arrivo delle auto a Colle di Tora e passaggio delle auto nel borgo storico lungo il lago. Due giornate all’insegna dell’amicizia della passione e della voglia di condividere emozioni legate ai motori ma legate anche alla cultura le tradizioni di questi meravigliosi posti.

E in questo evento così ricco di cultura ed emozioni impossibile non citare le preziosissime vetture storiche che vi hanno preso parte. Tra queste, solo citare alcuni fra tutti gli altrettanto interessanti e splendidi modelli, una Lancia Flaminia Touring 2,8 3C, una Lancia Aurelia B24 Convertibile del 1956, una Lancia Flaminia SS Zagato del 1965, una Itala 56 del 1923, una Austin Healey MK1 3000 Spider del 1960, una Triumph TR3 del 1957, una Osi 1200S Cabrio 1963, una Porsche 356 Bis del 1960, una Ferrari F355s del 1996, una Porsche 912 Targa del 1969. Oltre le auto da segnalare anche la presenza del Vespa Club. Ogni veicolo con una storia da raccontare come pezzo fondamentale dell’evoluzione tecnica e tecnologica nel motorismo.

Con tutti i presupposti per una nuova edizione nell’aquilano, per l’edizione 2023 Ruote nella Storia offre ancora incredibili appuntamenti nel suo ricco calendario: i prossimi 7 e 8 ottobre con la collaborazione dell’AC Ponente Ligure e ancora l’8 ottobre con la collaborazione degli AC Bari, Taranto e Arezzo.




JOB DAY domanda e offerta di lavoro

Azzurra Formazione, capofila dell’Associazione Temporanea di Scopo in Rete, organizza per venerdì 6 ottobre, dalle 10 alle 17

Chieti, 2 ottobre 2023. Appuntamento presso la sede di Azzurra, in via Madonna degli Angeli 229, per una giornata di confronto tra realtà lavorative in cerca di nuovi talenti e giovani disoccupati. L’evento rientra nel progetto Nuove vie per l’Apprendistato promosso dall’ATS con l’obiettivo di favorire la diffusione dell’apprendistato di II livello sul territorio abruzzese.

La giornata offrirà ai job seeker la possibilità di partecipare ad attività di recruiting, workshop e laboratori gratuiti per aumentare la propria competitività sul mercato del lavoro.  I workshop saranno incentrati su come affrontare un colloquio di lavoro, come redigere un curriculum efficace e quali sono le migliori tecniche per la ricerca attiva del lavoro. 

Le attività saranno curate da psicologi del lavoro e orientatori di Anpal Servizi e delle principali Agenzie per il Lavoro, come Etjca Spa, Humangest, Gi Group, Generazione Vincente e APL Azzurra. Un incontro da non perdere, sia per le imprese in cerca di personale aggiornato che per i giovani che desiderano migliorare le proprie chance di trovare lavoro. La partecipazione ai workshop è gratuita. È possibile iscriversi visitando la pagina www.azzurraformazione.it/job-day




IN RICORDO DI DON FORTUNATO RADICIONI

Celebrazione Eucaristica nella Chiesa del Monastero Santo Volto e benedizione del contanier in partenza per il Congo

Giulianova, 2 ottobre 2023. Partecipano il Sindaco Jwan Costantini, il Presidente dell’ Assise civica Matteo Francioni ed il consigliere comunale Gianni Mastrilli, Presidente dell’associazione promotrice Insieme per costruire.

È stata benedetta ieri mattina, nel giardino del Monastero Santo Volto, la partenza del container che porterà attrezzature e beni di varia natura alla comunità di Butembo, nella Repubblica Democratica del Congo.

Prima della benedizione, la Celebrazione Eucaristica in suffragio di don Fortunato Radicioni, amatissimo, ad un anno dalla scomparsa. Alla Messa erano presenti il Sindaco Jwan Costantini ed il Presidente del Consiglio Comunale Matteo Francioni, a testimonianza della vicinanza dell’ Amministrazione alla comunità benedettina e alle iniziative benefiche che dal Monastero traggono ispirazione e concertazione. 

La donazione è stata promossa dall’ associazione Insieme Per Costruire ed ha potuto contare su un’adesione massiccia. Hanno infatti fattivamente collaborato la Regione Abruzzo, la Asl di Teramo, le aziende locali, tanti cittadini giuliesi e numerose istituzioni,anche straniere. Tra i beni raccolti figurano strumentazioni mediche,  batterie per il fotovoltaico, macchine da cucire, una motozappa, attrezzature per l’apicultura e  libri in francese, donati, questi ultimi, dal liceo francese Charlemagne di Thionville.

Il consigliere comunale, Presidente di Insieme Per Costruire, Gianni Mastrilli , è intervenuto per ringraziare quanti hanno reso possibile il progetto.

La spedizione di un container – ha sottolineato – rappresenta un impegno significativo ed è la dimostrazione tangibile del nostro amore per la missione, in Terra d’Africa, voluta e fondata, ormai tanti anni fa, dal nostro caro don Fortunato. Attraverso questo gesto, non solo inviamo beni materiali, ma anche speranza, solidarietà e amore a chi ne ha bisogno e soprattutto continuiamo ad alimentare quanto di buono è stato fatto fin qui.”




SERATA DI SOLIDARIETÀ

Cena di beneficenza con Vladimir Luxuria per gli animali salvati dagli animalisti italiani onlus

Roma, 2 ottobre 2023. Hai mai sognato di condividere una serata speciale con una vera icona? Ecco la tua occasione! Vladimir Luxuria, amica di tante battaglie in difesa dei diritti degli animali e dei più deboli, sarà la guest star della nostra straordinaria cena di beneficenza per aiutare i pelosetti che abbiamo salvato, un evento imperdibile organizzato dagli Animalisti Italiani Onlus proprio in occasione della Festa di San Francesco d’Assisi, fratello e protettore di tutti gli animali.

Appuntamento, mercoledì 4 ottobre 2023, a partire dalle ore 20, presso la Pizzeria Frontoni in Via Assisi 117 a Roma.

La meravigliosa Vladimir Luxuria, madrina dell’evento, non solo sarà presente durante la cena, ma regalerà una sorpresa speciale da lei offerta al fortunato partecipante dell’estrazione a premi! In palio anche altri doni messi a disposizione dall’Associazione Animalisti Italiani.

Vladimir Luxuria afferma: “Sono onorata di partecipare a questa cena di beneficenza per gli animali. È fondamentale che ci uniamo per proteggere i più vulnerabili tra di noi, inclusi i nostri amici pelosi. Sarà una serata indimenticabile. Solo insieme possiamo fare la differenza.”

L’obiettivo principale della serata sarà raccogliere fondi per implementare le strutture d’accoglienza, cure, cibo, medicine, visite veterinarie per i nostri amati amici a quattro zampe, i cani e i gatti salvati e mantenuti a vita dagli Animalisti Italiani Onlus. Durante la serata, si avrà l’opportunità di incontrare alcuni tra questi adorabili pelosi, che sono i veri protagonisti indiscussi. Potrete anche decidere di adottarli direttamente o sostenerli a distanza. Ogni piccolo gesto farà una grande differenza nelle loro vite e nei vostri cuori.

Dettagli dell’evento:

Cena di beneficenza in onore della festa di San Francesco per gli animali che abbiamo recuperato da situazioni di abbandono, malattia e maltrattamento.

Serata di solidarietà e divertimento con estrazione a premi riservati ai partecipanti.

Quota di partecipazione: 23 euro.

Per partecipare, è obbligatoria la prenotazione via e-mail all’indirizzo news@animalisti.it o inviando un messaggio al numero 329 629 2948.

Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, conclude: “Questa cena di beneficenza è un momento speciale per dimostrare quanto possiamo fare insieme quando ci uniamo per una causa nobile. I nostri amici pelosi contano su di noi, e con il vostro aiuto, possiamo garantire loro un futuro migliore. Non vediamo l’ora di accogliervi numerosi il 4 ottobre per una serata che rimarrà impressa nei vostri cuori.”




AL  CENTRO … COME PENELOPE

La notte disfano quel che tessono di giorno

Politicainsieme.it, 2 ottobre 2023. Disfano di notte quel che tessono di giorno. Intanto che i Proci gozzovigliavano nella reggia di Ulisse, Penelope, non sapendo che pesci pigliare – o meglio che partito prendere – prendeva tempo, facendo e sfacendo la tela, in attesa che, di là dal mare, giungessero tempi nuovi. Succede la stessa cosa al centro.

C’è chi non appena si propone di federare gli altri, comincia a perdere pezzi della casa madre. Capita a Renzi che ha lanciato Il Centro e, nel contempo, regala alla concorrenza i pezzi forti della sua argenteria: Elena Bonetti da una parte, niente meno che verso Azione, Ettore Rosato altrove. C’è, al contrario, chi incassa, senza batter ciglio, come fosse un inatteso dono, anche quel po’ che si sfarina dal PD e non gli resta che ringraziare.

Succede a Calenda. C’è chi investe le proprie fortune sul collasso di Forza Italia, chi sogna addirittura di subentrarle, chi scommette sulla scomposizione del PD.

Insomma, il solito gioco dei quattro cantoni, che, tutto interno al sistema così com’è, non fa altro che confermarne la struttura. In altri termini, il Centro – così concepito – sempre più assomiglia ad una rotonda in cui molti ci si ficcano senza sapere a chi tocchi la precedenza o comunque senza rispettarla. Il traffico diventa talmente caotico che per venirne fuori, anziché programmare la prima, la seconda o la terza uscita, bisogna accontentarsi della prima che sia praticabile, qualunque essa sia, a meno di girare in tondo senza soluzione. Infatti, chi volesse tracciare il percorso dei singoli attori, pensando di poterlo leggere sul presupposto della cultura di provenienza di ognuno, si troverebbe spiazzato.

Per lo più tutti invocano la moderazione, senza sapere cosa esattamente sia. Sembra la considerino un passe-partout in grado di aprire le porte della destra o piuttosto che l’uscio della sinistra per catturare gli scontenti dall’una o dall’ altra parte. Questa difficoltà a costruire questo benedetto Centro è tutta di ordine politico. Non può essere derubricata a rivalità personale oppure a concorrenza tra i vari attori della vicenda, che pure c’è. Dipende dal fatto improprio di volerlo interporre tra i due estremi di una polarizzazione, che anziché essere superata, dato che in nessun modo riesce a dar conto della complessità del contesto civile, continua a farla da padrona.

Almeno finché non la si metta radicalmente in discussione.




COOKING CUP 2023

L’imbarcazione Idea Fissa vince la combinata vela-cucina

Pescara, 2 ottobre 2023. In un piacevole clima di festa ed amicizia si è conclusa a Pescara la veleggiata “Cooking Cup 2023” organizzata dal Circolo Nautico Pescara2018 in collaborazione con il porto turistico Marina di Pescara e il patrocinio del Comune. Vince il “Trofeo Challenge Cooking Cup Scavolini Store”  l’equipaggio di “Idea Fissa”, armatore Luigi Volpe, su Comet 1050, che si aggiudica anche il primo premio della categoria Vele Bianche.

Un risultato ottenuto dalla somma della posizione conquistata in regata con il punteggio attribuito dai giurati al piatto cucinato a bordo con ingredienti rigorosamente fissi ossia pasta del Pastificio Zaccagni, pomodori pelati dell’azienda Ciro Flagella, olio extravergine di oliva della Tenuta agricola Capponi, guanciale del Salumificio Marzari, una varietà di odori dell’Ortofrutta Dante, più un ingrediente a scelta del regatante.

Nella categoria A si è classificato al primo posto “MGS” di Alessandro Pavone, seguito da “Mexical” di Antonino Lamante e “Osiris” di Davide Andolfi. Categoria B primo classificato “Strega 2” di Alessandro Simionato, mentre secondo si è piazzato “Trilly” di Massimo Di Bernardo che ha avuto la meglio sul terzo ossia “Shaula” di Franco Aurisicchio. Nella categoria C vince “Liberty” di Andrea Di Nicolantonio, seguito da “Cecilia” di Massimo Cerimele, terzo invece “Mascé” di Roberto di Nisio. Categoria Vele Bianche primo “Idea fissa” di Luigi Volpe (vincitore anche del Trofeo Challenge), seconda “Marilù” di Luca Cecamore, terza “Jampy J” di Stefano Marzoli.

Santino Strizzi, chef professionista e sommelier: “È sempre un piacere presiedere questa giuria e vedere con quanta passione si sfidano gli equipaggi nella cucina di bordo. Soprattutto perché partecipano famiglie intere con bambini al seguito e rispolverano le ricette delle nonne, unendo i sapori del mare con la tradizione abruzzese”. 

Insieme a Strizzi hanno lavorato come giurati lo chef e campione del mondo di pizza Luciano Passeri, l’assessore allo sport del comune di Pescara Patrizia Martelli, il titolare del ristorante Caldora Punta Vallevò Luca Caldora, il titolare dell’azienda Ciro Flagella Franco Flagella, l’attrice Franca Minnucci e Anna Venditti (presidente onorario).

Ferdinando Ciccozzi,  del CNP2018: “Una bella giornata di sole con vento sugli 8 nodi ha accompagnato quest’ultima tradizionale veleggiata del cartellone di appuntamenti velici del Circolo che unisce sempre tutti attraverso l’unione dell sport con la sfida culinaria. Un grazie particolare alla Scavolini, da cui prende il nome il trofeo messo in palio, che anche quest’anno ci ha supportato”.




SI PUÒ SPERARE IN UN GOVERNO PERFETTO?

Anche in Abruzzo in migliaia hanno partecipato alla campagna mondiale dei Testimoni di Geova

Chieti, 2 ottobre 2023. In un periodo in cui molti in tutto il mondo discutono su quali riforme dovrebbe attuare un buon governo, i Testimoni di Geova hanno lanciato una campagna internazionale per portare all’attenzione delle persone una soluzione.

Nel mese di settembre anche i volontari locali della provincia di Chieti hanno distribuito l’edizione speciale della rivista La Torre di Guardia dal tema “Cos’è il Regno di Dio?”, disponibile in oltre 780 lingue in formato cartaceo e digitale.

Nel corso dei secoli, milioni di persone hanno pronunciato le parole della preghiera del Padre nostro “venga il tuo Regno”, ma molti si chiedono cosa sia davvero questo Regno.

Questo numero della Torre di Guardia contiene le risposte alle seguenti domande:

•             Perché abbiamo bisogno del Regno di Dio?

•             Chi è il Re del Regno di Dio?

•             Quand’è che il Regno di Dio governerà la terra?

•             Cosa farà il Regno di Dio?

Per rispondere a queste domande, la rivista fa riferimento a diversi passi della Bibbia. Le spiegazioni chiare e semplici sono state concepite sia per i lettori appassionati della Bibbia che per chi non l’ha mai letta prima.

“Non è un segreto che per molte persone ci sia bisogno di un governo in grado di risolvere i problemi, ma pochi si trovano d’accordo su come raggiungere questo obiettivo”, ha dichiarato Luca Didò, portavoce dei Testimoni di Geova. “La buona notizia è che Gesù sarà il governante perfetto che può risolvere, e lo farà, tutti i problemi che stiamo affrontando. La nostra campagna ha portato questo messaggio di speranza, di cui c’è così tanto bisogno, alle persone della nostra zona”.

Per ottenere una copia digitale gratuita di questo numero speciale della Torre di Guardia e informazioni sulle attività dei Testimoni di Geova visitate jw.org. Il sito dei Testimoni offre utili contenuti basati sulla Bibbia per persone di ogni età e credo, in oltre 1.070 lingue.




MARSICUP 2023

Teatro Talia al completo, Human in The Loop si aggiudica il premio di 5.000€

Tagliacozzo, 2 ottobre 2023. MarsicUp, l’evento dedicato all’innovazione e all’imprenditorialità organizzato da Marsica Sharing ETS, ha conquistato il pubblico nella sua seconda edizione tenutasi sabato 30 settembre presso il Teatro Talia di Tagliacozzo.

Le 200 persone presenti in sala e la giuria, composta da Raimondo Castellucci, General Manager presso BluHub e vicepresidente di Boost Abruzzo, Alessandro Bianchi, CEO di ISWEB e Viktor Malacukzi, Designer e Ricercatore presso La Sapienza Università di Roma, hanno premiato come vincitore MarsicUp 2023 il progetto “Human in The Loop” presentato dal gruppo composto da Alessandra Condello, Architetta, Roberto Beragnoli, Informatico, Matteo Urbani, Ingegnere Ambientale. Il gruppo si è candidato con un progetto ambizioso che aspira a ribaltare il tradizionale rapporto tra uomo e macchina nell’arte, attraverso l’intelligenza artificiale (IA) che assume un ruolo direttivo nella creazione artistica. Questo progetto promuoverà residenze artistiche ed eventi nel territorio marsicano, creando un dialogo dinamico tra arte, tecnologia e cultura. Si pensi alle potenzialità dell’applicazione di questo progetto in luoghi come Borgo Universo, Aielli. Come vincitori riceveranno un premio di 5.000€ e servizi che li aiuteranno a sviluppare ulteriormente l’idea come scontistica sulla costruzione del sito web e sviluppo della Brand Identity, creazione di contenuti da un Social Media Manager, consulenza dal Commercialista e uno spazio fisico dove poter sviluppare il progetto.

In tutto sei i progetti in gara, tutti di grande valore e che hanno ricevuto diversi riconoscimenti e premi: “Human in The Loop”, “Mario Shopping Kart”, il primo carrello della spesa motorizzato e con sofisticati sensori, “Centro Educazione Ambientale Aielli” un luogo dove piccoli e grandi possano immergersi nella cultura ambientale – tutti e tre si sono aggiudicati l’interesse e supporto di Boost Abruzzo per sviluppo ed espansione – “Calypso” un Apiario Didattico, Apituristico e Apiterapeutico, “Il Cubo” uno studio di produzione video in green screen per privati e aziende e “Coworking Avezzano”, uno spazio di coworking innovativo nella città marsicana. Tutti i finalisti, grazie al supporto di Innovalley, avranno anche l’opportunità di ricevere consulenze sui progetti da Invitalia, mentre il CNA garantirà assistenza consulenziale tramite Uni.co e la partecipazione al Premio Cambiamenti 2024. Sono due, infine, i progetti selezionati per la StartCup Abruzzo 2023, “Mario Shopping Kart” e “Human in The Loop”.

Durante l’evento, di ispirazione gli interventi dei principali supporter Opoa Marsia, la più grande Organizzazione di Produttori del Fucino, ISWEB, partner tecnologico di riferimento della PA per l’erogazione di servizi e applicativi web di nuova generazione, OLE – Catering & Banqueting, servizio di ristorazione a domicilio e organizzazione di eventi. Un ringraziamento anche a Copy Zone, Maurizio Rinaldi s.r.l., Select Car, Magic  Wash, CNA Abruzzo, Morgante Iolanda – Edilizia e Energia.

Il supporto di questi partner è stato fondamentale per la realizzazione della MarsicUp 2023.

Presenti in sala anche il Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, il Sindaco di  Sante Marie, Carmine Silvagni e Pierluigi di Stefano Assessore dell’amministrazione di Avezzano, comuni marsicani che hanno dimostrato un forte entusiasmo per l’iniziativa. All’evento hanno assistito anche Raimondo Castellucci giudice in gara e presidente di Boost Abruzzo, Sergio Galbiati presidente di Hubruzzo, Federico Fioriti Managing Director Innovalley, Marcello Sansone Professore di Marketing presso Unicas e Luiss, Fabrizio Lucci, Gesta consulting.

MarsicUp costituisce ad oggi un’opportunità unica per la Marsica, un momento in cui la comunità si unisce per promuovere l’innovazione e il talento locale, dimostrando che il nostro territorio è pronto ad affrontare le sfide del futuro.

Marsica Sharing

Marsica Sharing è un ente del terzo settore (ETS) e nasce nel 2020 dalla volontà di un gruppo di ragazzi e ragazze di creare uno spazio dove poter condividere progetti e connessioni che possano favorire lo sviluppo della Marsica.

A tre anni dal suo avvio, l’associazione, un vero e proprio incubatore di idee, conta 10 membri attivi che lavorano ai progetti sempre più rivolti all’ecosistema lavorativo e socioeconomico della Marsica. Grazie anche al supporto di persone che nella loro quotidianità danno contributo al territorio che vivono, sono molte le partnership attivate con le numerose realtà, associative e no, presenti sul territorio, con le quali collaborano e si sostengono a vicenda.




NUOVO TRENO PESCARA-ROMA

Dubbi Di Girolamo e D’Andrea (M5S)

Sulmona, 2 ottobre 2023. “Aspettiamo di capire la reale portata di quanto annunciato oggi da stampa e media. Non vorrei si trattasse di un contentino offerto agli abruzzesi per mascherare i recenti insuccessi del governo regionale e le marcie indietro di quello nazionale”.

Esordisce così la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo (M5S) nel commentare la notizia di un nuovo collegamento veloce tra Pescara e Roma che sarà operativo dal prossimo dicembre. “Si tratta senza dubbio di una buona notizia, che accolgo però con moderato entusiasmo. Poche settimane fa il governo ha infatti deciso di escludere il raddoppio della linea Pescara/Roma dal PNRR, de finanziando completamente il progetto. Oggi ci dicono che con un interregionale si potrà comunque raggiungere la capitale in meno di tre ore. Bene, meglio di niente. Ma conoscendoli mi chiedo se stiano cercando di dirci altro, sbandierando un piccolo risultato per coprire un grande insuccesso”.

“Il governo regionale alza bandiera bianca sull’alta velocità? Mi auguro proprio di no. Ad ogni modo sarebbe il caso di capire da dove e quando arriveranno i fondi promessi da Marsilio per la realizzazione dell’opera proprio all’indomani della sciagurata decisione di Roma, che ha se non altro avuto il merito di smascherare le bugie e le ridicole rassicurazioni del governo regionale”, taglia corto la senatrice.

“Senza dimenticare” – conclude la Di Girolamo – “che lo studio di prefattibilità della linea ad alta velocità Pescara/Roma prevedeva la velocizzazione dei servizi tra Pescara, Sulmona ed Avezzano e inseriva la stazione di Sulmona tra le fermate del treno”.

E proprio da Sulmona, a quanto pare al momento esclusa dal percorso del nuovo treno, arrivano le prime reazioni di cittadini e classe politica.

L’assessore ai Trasporti Attilio D’Andrea (M5S) non nasconde sentimenti contrastanti: “La notizia di un ulteriore collegamento veloce tra la Regione Abruzzo e la Capitale è da accogliere con soddisfazione. I nostri territori e i tantissimi pendolari avranno finalmente a disposizione un’alternativa in più. Certo, non è l’Alta velocità che era stata finanziata dal PNRR ma è comunque un passo avanti. Una soddisfazione che personalmente però si ferma ai titoli dei vari quotidiani che hanno riportato la notizia”, sottolinea D’Andrea, che continua  “Sì perché leggendo nel dettaglio si capisce agevolmente che Sulmona e il suo hinterland sembrano essere tagliati fuori dal nuovo percorso”.

 “Non si tratta di mero campanilismo ma di assicurare ai nostri concittadini diritti e servizi”.

Per D’Andrea infatti “dal punto di vista di trasporti e collegamenti Sulmona e tutto il territorio Peligno hanno già oltremodo subito le conseguenze della pandemia e di un’organizzazione del sistema che lascia molto a desiderare. Non sono io a dirlo, parlano fatti e persone, come i tanti costretti ogni giorno a fare i conti con treni e autobus non in grado di offrire collegamenti e servizi efficienti”.

“Proprio un mese fa”, continua D’Andrea, “diversi pendolari si sono recati in Regione per manifestare il proprio disagio e le crescenti difficoltà che si trovano ad affrontare e quasi quotidianamente ascolto le loro lamentele per servizi di collegamento più scarsi e più costosi. La notizia di oggi, con la nuova linea veloce che bypassa la nostra città, sembra quindi essere una beffa per quanti si aspettavano delle risposte concrete: Sulmona era e resta in qualche modo tagliata fuori”.

“Sul perché di questa decisione ho un’idea ben precisa, che al momento preferisco tenere per me. Spero solo che le anticipazioni riportate dai quotidiani sulle fermate di questo nuovo servizio di trasporto e collegamento vengano riviste. Io continuerò a fare la mia parte, anche in questo caso. Sulmona merita molto in più”.




PRIMA PARTITA DI CAMPIONATO DI SERIE A

 Calcio a cinque femminile Tikitaka Futsal – Kickoff

Francavilla al Mare, 1° ottobre 2023. “La stagione di Serie A Futsal Femminile inizia con il botto al Palarigopiano, dove il Tikitaka Futsal Francavilla ottiene una importante vittoria per 4-2 contro il Kick Off C5. Il Tikitaka prende subito il controllo del match con un tiro magistrale all’incrocio dei pali di Xhaxho, unica marcatura del primo tempo in cui non sono mancate opportunità da entrambe le parti.

Girandola di gol nella ripresa con Guidotti che realizza la seconda marcatura della partita, seguita immediatamente dalla rete di Spadano, che dimezza lo svantaggio portando il punteggio sul 2-1. Pochi minuti più tardi Prenna da una parte e Lanziloti dall’altra mettono il proprio nome sul tabellino dei marcatori, mantenendo alta la tensione fino alla rete di Berte, migliore in campo delle giallorosse, che dopo aver centrato due pali nel corso del match, mette il sigillo alla vittoria per 4-2 del Tikitaka.

Ottimo inizio di stagione, dunque, per la squadra di Francavilla, che conquista i primi tre punti in classifica di fronte a una calorosa cornice di pubblico già pronto a emozionarsi di nuovo tra due settimane nel derby contro il GTM Montesilvano.”




DAL RIFUGIO PISCHIOLI ALL’ARA DEI PRETI

Chieti, 1° ottobre 2023. Perdurando il caldo afoso, ho scelto nuovamente una escursione boschiva e con acqua. Il rifugio Pischioli, (1135m), Parco Nazionale della Maiella. Però la partenza, no dal belvedere del Balzolo (700 m), Pennapiedimonte CH, ma dalla strada in cemento che porta al serbatoio dell’acquedotto, vicino al parcheggio vetture. Dopo circa 600 metri, ad una curva sulla sinistra, ho abbandonato la strada in cemento e, ho iniziato a camminare su una sterrata, a destra. Con questa sterrata (che in un tratto diventa ripida e si procede su una placca di roccia), in circa 30 minuti, sono arrivato ad un palo, con la segnaletica per il rifugio Pischioli, (850 m), che però non è tale e quale a quella riconosciuta dal CAI.

Mi ha incuriosito e fatto riflettere il tempo… 20 minuti, per arrivare al rifugio Pischioli, (circa 300 metri di dislivello). Non è un tempo indicativo preciso, per un medio escursionista, per raggiungerlo a piedi. Poi, sul sentiero, nessun segnavia a vernice di colore bianco – rosso, né su alberi e né su pietre, ma tanti OMETTI realizzati da qualche prudente escursionista. Il sentiero è godibile, passa nella zona lu ceràscë, il toponimo rispecchia il nome ceraso “ciliegio”.

La zona era piena di questi alberi da frutto. C’è una abitazione, ora rudere, con molte incisioni, sicuramente non rupestri, ma sarebbe interessante conoscere la spiegazione dei simboli. L’area è ancora terrazzata, significa che anticamente era coltivata ed adibita a pascolo. Si esce dalla fitta faggeta, su un terrazzo panoramico con una piccola collinetta di sassi. Penso che sono la testimonianza della faticosa vita agricola dei residenti, che bonificavano il terreno per le coltivazioni. Si incrocia il sentiero del parco G1, in località LA CROCE (1055 m). C’è un’altra indicazione … fai da te… su pietra che raggiunge la grotta Fratanallo.  Ancora mezz’ora di saliscendi e si arriva al rifugio Pischioli, (1135 m), una costruzione tipica di pietra a secco, all’interno di uno sgrottamento ed in ottima posizione panoramica. La località è nota come “li pischjùlë”, un diminutivo di “pischie”, (sono le rocce alte e appuntite). Il panorama spazia verso alcune vette della Maiella, il lago di Casoli CH e la costa.

Arrampicatomi su uno spuntone di roccia, ho visto la Dea Maia dall’alto, mentre veglia il sepolcro del figlio Mercurio, il dio messaggero, ma con un’altra visione e con entusiasmo. Si continua il sentiero per arrivare all’Ara dei Preti, (1250 m), così chiamata perché i monaci benedettini, che alloggiavano nel X secolo all’abbazia di Santa Maria, lungo il corso del torrente Avello, ci coltivavano il grano, che poi portavano alla grotta Fratanallo, (una piccola dipendenza del monastero, utilizzata sia come zona eremitica e sia per il ricovero delle greggi per il pascolo). Ora, la voglia era di proseguire per la GROTTA CAVALIERA, ma devo tornare indietro e fra tante grotte e sentieri pastorali, mi viene in mente la poesia “i pastori, di Gabriele D’Annunzio”. 

Con malinconia, perché affascinato dal silenzio, dal panorama e dai sentieri pastorali, ho accettato questa decisione.

È un percorso di meditazione, di ricordi, di tradizioni e di storia.

Tempo di percorrenza A/R: 4 ore senza soste

Difficoltà: E

Distanza: A/R 8 km

Dislivello: in salita 550 m

Luciano Pellegrini 




EUROPEI MASTER ATLETICA LEGGERA

Si sono conclusi gli Europei Master di Atletica Leggera

Pescara, 1° ottobre 2023. Un evento durato dieci giorni che ha richiamato l’interesse di 6000 atleti provenienti da tutta Europa e da diverse parti del mondo. Un successo straordinario, con Pescara, Montesilvano e Francavilla al Mare come protagoniste. Un movimento turistico importante e tanto sport. Il main event della giornata conclusiva, è stato la mezza maratona. Oltre 400 iscritti alla gara con un “corridore” d’eccezione come il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio che ha completato il giro con un pettorale d’eccezione, con il numero 1111, donato dall’ASD Runners Pescara.

La mezza maratona è stata vinta da Umberto Persi dell’ASD AT Running di Viterbo, con un tempo di 1:06:30. Secondo posto per il marsicano, Italo Giancaterina dell’ASD Atl. Vomano, con un tempo di 1:06:55. Terzo classificato il francese, Joseph Schiro con un tempo di 1:10:57. Per quanto riguarda le donne, le prime tre arrivate, andate a medaglia d’oro vista la diversa categoria di appartenenza sono state, in ordine di arrivo: Sara Green (W40 – Gran Bretagna) con un tempo di 1:18:14; Claudia Gelsomini (W50 – Italia) con un tempo di 1:19:15; Fotini Dagli Pagotto (W35 Grecia) con un tempo di 1:19:34.

Grande soddisfazione da parte del Presidente dell’ASD Runners Pescara, Pietro Nardone: ”Sono stati dieci giorni intensi, pieni di sport, competizione e rispetto tra gli atleti. Ha vinto l’Abruzzo, hanno vinto Pescara, Montesilvano e Francavilla al Mare. Siamo entusiasti del lavoro svolto. Non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta. Ringrazio tutti quelli che hanno fatto sì che gli EMACS2023 si svolgessero senza problemi. Adesso qualche giorno di pausa e poi iniziamo a lavorare per altri eventi fi questa portata e anche per qualcosa di ancora più grande”.

Valerio De Carolis




PACENTRO E L’ARTE DEL PRESEPE ABRUZZESE

Un’antica tradizione delle nostre terre

[Articolo pubblicato in «ABRUZZOSETTE», Settimanale indipendente fondato da Remo Celaia, Anno XIII n. 2 del 18 gennaio 1979 L’Aquila.]

di Franco Cercone

Al turista frettoloso che raggiunge Pacentro si apre subito davanti agli occhi la realtà di una nuova vocazione e cioè quella turistica e gastronomica, confermata dai numerosi ristoranti tipici che vanno sorgendo un po’ ovunque in questo paese da considerarsi tra i più belli d’Abruzzo. Pochi però si soffermano ad osservare i suoi monumenti artistici e gli incomparabili scorci che hanno come scenario finale le torri del castello, teatro di lotte violente fra Cantelmo e Caldora e tantomeno i magici presepi che vengono allestiti nelle case private e nei luoghi pubblici.

L’ultimo grande artista del presepio pacentrano è stato Giuseppe Avolio, che morto sedici anni fa ha lasciato tuttavia ai suoi paesani l’impronta di un certo stile, di una vera e propria scuola nella composizione delle figure e del paesaggio che animano la Sacra Rappresentazione.

L’erede di questa antica arte pacentrana è oggi il prof. Francesco Buccitelli, validamente assistito dalla sorella Vera, nella cui abitazione il presepio, composto secondo i canoni di G. Avolio, occupa una intera stanza. I personaggi che affollano il luogo della Natività e creati per lo più – particolare degno di nota su cui torneremo appresso – nei primi decenni del nostro secolo, presentano misure diverse e sono in cartapesta o terracotta.

Le statuette più grandi raggiungono circa 75 cm., sono collocate all’inizio dello scenario mentre le più piccole, di 25 cm., sono poste in fondo alla parete e ciò dunque in ossequio a quelle leggi prospettiche spesso carenti nei famosi presepi settecenteschi napoletani, i quali comunque hanno esercitato una forte influenza su quello pacentrano. In quest’ultimo, come mi ha precisato il prof. Buccitelli, la capanna non assume un posto fisso per cui il presepio pacentrano risulta, ad una attenta osservazione, anno per anno, diverso e perciò ricco di inventiva e fantasia.

Sulla rivista Civiltà della Campania (n.1 dic. 1974) Domenico Rea ha osservato che i famosi presepi napoletani conservati nel Museo di San Martino costituiscono “per scenografia e paesaggio, un’imitazione abbastanza al naturale della scenografia e del paesaggio urbani napoletani, in cui una volta trionfava l’idea del mercato bazaar…”

Il che significa che fra scenario del presepio e quello della vita quotidiana esistono strette relazioni ed il primo è spesso uno specchio fedele del secondo. In tal senso il presepio pacentrano è più sobrio di quello napoletano e non presenta una vasta gamma di personaggi dai caratteristici mestieri, forse perché l’abruzzese fin dai tempi lontani, è stato solo pastore e contadino. Nel primo mancano quei personaggi allegri e scanzonati, colti sorridenti nell’attività quotidiana, come nel famoso Presepio Cuciniello del Museo San Martino[foto2], oppure modellati come quelli della Sacra Rappresentazione di Andrea Perucci (1651-1704), la cosiddetta “Cantata dei pastori”, nella quale i doni portati da questi ultimi alla sacra famiglia consistono “in un cesto di pomodori alla Madonna, un corno contro la jettatura a San Giuseppe ed una seggiolina a Gesù Bambino” (A. Perolini Il Presepio popolare italiano, pag.13,Roma dic.1972-genn.1973).

Le statuette pacentrane invece si presentano con volti austeri che a stento trattengono quell’atavico senso di solitudine, frutto anche dello storico isolamento della regione, che sonnecchia un po’ nel cuore di tutti gli abruzzesi.

Anche la capanna perciò – che è il cuore del presepio – risente nella concezione pacentrana di questa particolare atmosfera. Il Bambino è semplice, San Giuseppe ha lo sguardo di un uomo vissuto sui campi, mentre la Madonna, che si presenta come una povera contadina, ci rammenta i versi danteschi del XX canto del Purgatorio: “…dolce Maria…/povera fosti tanto / quanto veder si può per quell’ospizio / ove ponesti il tuo portato santo”.  

Fra i personaggi che animano il presepio pacentrano un cenno a parte meritano le contadine dell’area peligna riprodotte nei costumi tipici dei paesi d’origine. Giuseppe Avolio infatti, per aver modellato le sue statuette nei primi anni del nostro secolo, ci ha offerto la possibilità di ricostruire con una certa fedeltà sia la foggia che i colori dei tessuti adoperati per le varie componenti del costume. Per quanto ci risulta mancano in Abruzzo esempi di presepi sceneggiati derivati dal dramma liturgico medioevale o da sacre rappresentazioni, come quella allestita a Greccio da San Francesco e di cui Tommaso da Celano ci ha lasciato una palpitante descrizione. Il cosiddetto “Presepe vivente” rappresentato a Rivisondoli, dopo gli entusiasmi iniziali, è andato infatti man mano perdendo quell’importanza che all’inizio sembrava rivestire, dimostrando ancora una volta come sia necessaria alla continuità di tali manifestazioni una solida eredità tradizionale che nel caso di Rivisondoli manca del tutto, essendo il “Presepe vivente” sorto ex novo per esigenze turistiche.

Queste sono ovviamente solo alcune fra le numerose considerazioni che il presepio di Pacentro, magistralmente allestito dal prof. Buccitelli, suscita all’osservatore. Perciò su questo importante tema di vita tradizionale torneremo a parlare al più presto fra le pagine di Abruzzo Sette.  




A DONATELLA SPAZIANI Premio Digital Michetti 2023

Oltre 500 voti online arrivati da tutto il mondo

Francavilla al Mare, 1° ottobre 2023. È l’artista laziale Donatella Spaziani, con l’opera “Tutto m’intenerisce e tutto mi ferisce / Everything softens me and everything hurts me”, la vincitrice della seconda edizione del Premio Digital Michetti, nell’ambito del Premio Michetti 2023 “Libertà di avere tre idee contrastanti”, a cura di Costantino D’Orazio.

Donatella Spaziani, che vive e lavora a Roma, con la sua installazione composta da carta da parati, tende e tappeto, è stata ispirata dai decori della Casa Natale di Gabriele d’Annunzio di Pescara.

La Spaziani ha raccolto il 35% del totale degli oltre 500 voti online espressi dagli appassionati d’arte di tutto il mondo per le opere dei 10 artisti in gara al Premio Michetti.

Fino al 28 novembre la Spaziani sarà in mostra a Roma (Zoo Zone Art Forum, Via del Viminale39) con la personale site specific “GIUGNO2023”: un grande collage realizzato con frammenti di carte da parati sul quale è intervenuta col disegno a matita, che nella sua semplicità ha il compito di connettere i diversi elementi nello spazio fisico dell’opera.

Il Premio Digital Michetti 2023 è stato assegnato al termine del finissage della 74esima edizione del Premio Michetti, che si è tenuto negli spazi del MuMi di Francavilla al Mare lo scorso 30 settembre, al quale hanno partecipato Angelo Piero Cappello (Comitato Tecnico Fondazione Michetti), Federico Boni (Sociologo, Professore Ordinario Università Statale di Milano) e Paolo Bozzacchi (Condirettore The Watcher Post).

Il Presidente della Fondazione Michetti, Andrea Lombardinilo: “Il 2023 per il Premio Michetti sarà ricordato come un anno di successi. Anzitutto per il livello degli artisti che hanno partecipato, per quello della Giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, per la curatela di Costantino D’Orazio e per le migliaia di visitatori che hanno scelto il MuMi in questi due mesi di mostra. Ma anche per la conferma della passione espressa dalle centinaia di votanti online del Digital Michetti, premio che rappresenta il faro acceso della Fondazione Michetti sull’innovazione artistica”.

Donatella Spaziani nasce nel 1970 a Ceprano. Nel suo lavoro utilizza principalmente disegno e fotografia, ma la sua ricerca si estende anche ai campi della scultura, performance e installazione. La Spaziani approfondisce l’intimo rapporto tra spazio e corpo dell’artista, che svuotato della sua vitalità, abbraccia lo spazio circostante in una forma decisa, seppur fragile, di compenetrazione totale. Tra le mostre a cui ha partecipato la Spaziani:  MoCa – Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2010), Expo Universale di Shanghai (2010), Industria SuperStudio, New York (2011), National Centre for Contemporary Arts, Mosca (2011), Museo MACRO, Roma (2016).

Il Premio Michetti 2023 è stato assegnato lo scorso 8 luglio a Flavio Favelli, per l’opera “Profondo Viola”, dalla Presidente di Giuria, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

FONDAZIONE E PREMIO MICHETTI

Costituita nel 1952, sulla scia di successo del Premio Michetti nato nel 1947, la Fondazione Michetti diventa Ente Morale nel 1955. Tra i curatori del Premio Michetti si annoverano Palazzeschi, Angioletti, Apollonio, Bellonzi, D’Amico, Caramel, Daverio. Il Premio coniuga da sempre spinte moderniste e linguaggi della tradizione artistica, in un processo di equilibrio tra valorizzazione della realtà locale e nazionale. Numerose le mostre dedicate a Francesco Paolo Michetti. Ultimo omaggio al Maestro di Francavilla a Roma, con la retrospettiva del 1999 a Palazzo Venezia. Il Museo Michetti (Mumi) di Francavilla al Mare, ospita le cosiddette due tele giganti del maestro, Le serpi e Gli storpi, realizzate intorno al 1900. Il Mumi è ospitato nella sala ipogea posta a fianco di Palazzo San Domenico, storica sede della Fondazione.




LA PRIMA VOLTA DELLE CUGINE da quando sono in A2

Pineto ed Ortona si sono allenate congiuntamente in quel del Palavolley di Pineto in un incontro che alla fine ha visto i padroni di casa vincere 3-0, aggiudicandosi alla fine anche il quarto set-extra.

Pineto, 1° ottobre 2023. Entrambe le formazioni sono scese in campo prive degli opposti. Cantagalli bloccato da un leggero stato febbrile mentre Padura Diaz ha da risolvere qualche acciacco fisico. Coach Tommasello schiera Loglisci come opposto mentre Ortona può contare sul giovane Falcone.

Il primo set ha visto le due squadre lottare punto a punto ma, nonostante gli sforzi, il set è stato vinto da Pineto con un punteggio di 25-22.

Nel secondo set, La Sieco parte con grinta e determinazione riuscendo a mettere in più occasioni sotto pressione i padroni di casa. La Sieco potrebbe gestire meglio un buon vantaggio e addirittura anche una palla set. Pineto, però non molla e dapprima raggiunge e poi supera gli ortonesi ai vantaggi con il punteggio di 29-27.

Anche nel terzo set è la Sieco a partire con un piglio migliore, Tuttavia è Pineto, che grazie ad una grande pazienza e ad un servizio insidioso e ad un muro quasi insuperabile, riesce a portare a casa anche il terzo set 25-20.

I due coach hanno deciso di giocare anche un quarto set extra, che ha visto Pineto consolidare il suo vantaggio, vincendo 25-16.

Tra i giocatori della Sieco Service Ortona, Marshall si è distinto come il miglior marcatore della squadra con 13 punti, seguito da Fabi con 8 e Patriarca con 7.

Abba Pineto – Sieco Service Impavida Ortona  3-0 (25-22 / 29-27 / 25-20 / 25-16)

Durata Incontro: 1.35. Durata Set:   

I: 24′

II: 31′

III: 24′

IV: (extra) 16′

Sieco Service Ortona: Fabi 8, Broccatelli (L) 33% – perfetta 11%, Bertoli 3, Benedicenti (L) 54% – 42% perfetta, Del Vecchio 1, Marshall 13, Patriarca 7, Falcone 5, Tognoni, Donatelli 1, Ferrato 5, Di Giulio, Lanci E. Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces: 2  – Errori Al Servizio: 17  – Muri punto: 8

Abba Pineto: Mignano, Pesare (L) 100% – perfetta 50%, Sorgente (L) 68% – perfetta 41%, Jeroncic 5, Chavers 13, Basso 5, Di Silvestre 15, Paris 6, Nikacevic 6, Loglisci 8, Msatfi 3, Benavidez 11. Coach: Tommasello. Vice: Palermo

Aces: 8 – Errori Al Servizio: 26  – Muri punto: 16




L’IMPORTANZA DEL SILENZIO

Come la grande folla dell’Apocalisse, abbiamo pregato in silenzio, ascoltando un “grande silenzio” (cfr Ap 8,1).

di Papa Francesco

Roma, 1° ottobre 2023. Il silenzio è importante, è potente: può esprimere un dolore indicibile di fronte alle disgrazie, ma anche, nei momenti di gioia, una letizia che trascende le parole. Per questo vorrei brevemente riflettere con voi sulla sua importanza nella vita del credente, nella vita della Chiesa e nel cammino di unità dei cristiani. L’importanza del silenzio.

Primo: il silenzio è essenziale nella vita del credente. Sta infatti all’inizio e alla fine dell’esistenza terrena di Cristo. Il Verbo, la Parola del Padre, si è fatto “silenzio” nella mangiatoia e sulla croce, nella notte della Natività e in quella della Pasqua. Stasera noi cristiani abbiamo sostato silenziosi davanti al Crocifisso di San Damiano, come discepoli in ascolto dinanzi alla croce, che è la cattedra del Maestro. Il nostro non è stato un tacere vuoto, ma un momento carico di attesa e di disponibilità. In un mondo pieno di rumore non siamo più abituati al silenzio, anzi a volte facciamo fatica a sopportarlo, perché ci mette di fronte a Dio e a noi stessi. Eppure, esso è sta alla base della parola e della vita. San Paolo dice che il mistero del Verbo incarnato è stato «avvolto nel silenzio per i secoli eterni» (Rm 16,25), insegnandoci che il silenzio custodisce il mistero, come Abramo custodiva l’Alleanza, come Maria custodiva nel grembo e meditava nel cuore la vita del suo Figlio (cfr Lc 1,31; 2,19.51). D’altronde la verità non ha bisogno, per giungere al cuore degli uomini, di grida violente. Dio non ama i proclami e gli schiamazzi, le chiacchiere e il fragore: Dio preferisce piuttosto, come ha fatto con Elia, parlare nel «sussurro di una brezza leggera» (1 Re 19,12), in un “filo sonoro di silenzio”. E allora anche noi, come Abramo, come Elia, come Maria abbiamo bisogno di liberarci da tanti rumori per ascoltare la sua voce. Perché solo nel nostro silenzio risuona la sua Parola.

Secondo: il silenzio è essenziale nella vita della Chiesa. Gli Atti degli Apostoli dicono che, dopo il discorso di Pietro al Concilio di Gerusalemme, «tutta l’assemblea tacque» (At 15,12), preparandosi ad accogliere la testimonianza di Paolo e Barnaba circa i segni e i prodigi che Dio aveva compiuto tra le nazioni. E questo ci ricorda che il silenzio, nella comunità ecclesiale, rende possibile la comunicazione fraterna, in cui lo Spirito Santo armonizza i punti di vista, perché Lui è l’armonia. Essere sinodali vuol dire accoglierci gli uni gli altri così, nella consapevolezza che tutti abbiamo qualcosa da testimoniare e da imparare, mettendoci insieme in ascolto dello «Spirito della verità» (Gv 14,17) per conoscere ciò che Egli «dice alle Chiese» (Ap 2,7). E il silenzio permette proprio il discernimento, attraverso l’ascolto attento dei «gemiti inesprimibili» (Rm 8,26) dello Spirito che riecheggiano, spesso nascosti, nel Popolo di Dio. Chiediamo dunque allo Spirito il dono dell’ascolto per i partecipanti al Sinodo: «ascolto di Dio, fino a sentire con Lui il grido del popolo; ascolto del popolo, fino a respirarvi la volontà a cui Dio ci chiama» (Discorso in occasione della Veglia di Preghiera in preparazione al Sinodo sulla Famiglia, 4 ottobre 2014).

E infine, terzo: il silenzio è essenziale nel cammino di unità dei cristiani. É fondamentale infatti per la preghiera, da cui l’ecumenismo comincia e senza la quale è sterile. Gesù, infatti, ha pregato perché i suoi discepoli «siano una sola cosa» (Gv 17,21). Il silenzio fatto preghiera ci permette di accogliere il dono dell’unità “come Cristo la vuole”, “con i mezzi che Lui vuole” (cfr P. Couturier, Preghiera per l’unità), non come frutto autonomo dei nostri sforzi e secondo criteri puramente umani. Più ci rivolgiamo insieme al Signore nella preghiera, più sentiamo che è Lui a purificarci e ad unirci al di là delle differenze. L’unità dei cristiani cresce nel silenzio davanti alla croce, proprio come i semi che riceveremo e che raffigurano i diversi doni elargiti dallo Spirito Santo alle varie tradizioni: a noi il compito di seminarli, nella certezza che Dio solo dona la crescita (cfr 1 Cor 3,6). Essi saranno un segno per noi, chiamati a nostra volta a morire silenziosamente all’egoismo per crescere, attraverso l’azione dello Spirito Santo, nella comunione con Dio e nella fraternità tra di noi.




L’ADA ABRUZZO INCONTRA I CITTADINI

In guardia dalle truffe: ecco cosa non bisogna fare

San Vincenzo Valle Roveto, 1° ottobre 2023. Attenzione quando aprite la porta, evitate di far entrare sconosciuti in casa, di fornire dati sensibili al telefono o di aprire mail o messaggi sospetti. Sono questi alcuni degli input lanciati ieri durante l’incontro Occhio alle truffe agli anziani che si è svolto a San Vincenzo Valle Roveto. L’appuntamento, organizzato da Ada Abruzzo, ha visto la partecipazione di molte persone, perlopiù di mezza età, che hanno voluto ascoltare quali sono gli atteggiamenti da assumere per evitare di essere truffati.

A dare il benvenuto ai presenti è stato il primo cittadino, Carlo Rossi, che ha ricordato la validità del progetto Inclusione attiva per la qualità della vita finanziato con i fondi anno 2021 a valere sull’avviso pubblico della Regione Abruzzo: “Per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore per la realizzazione di attività di interesse generale – di cui all’art 5 del Codice del terzo settore”, soprattutto durante il periodo covid e post covid.

“Spesso nei nostri paesi – ha spiegato Rossi – ci sono persone che sole e hanno nei membri di alcune associazioni, per esempio, dei punti di riferimento. Questo progetto, realizzato in collaborazione con Ada L’Aquila est, Croce Rossa di Carsoli e Avis comunale San Vincenzo Valle Roveto e Roccavivi, è servito proprio per supportare chi non ha nessuno su cui contare”.

Proprio in linea con quanto affermato dal sindaco Rossi è stato il racconto di Luciana Di Battista, presidente Avis San Vincenzo – Roccavivi e referente del progetto che è per le persone del posto un punto di riferimento. C’è chi si rivolge a lei per compilare un modulo, chi le mostra il telefono perché ha ricevuto un messaggio sospetto e chi invece le chiede supporto per problemi quotidiani.

Come spiegato dalla presidente Ada Abruzzo, Eleonora Pensa, grazie a iniziative come queste “si va ad affiancare chi è fragile e sensibile. Proprio per questo abbiamo voluto lanciare la campagna Occhio alle truffe agli anziani per poter consigliare le persone di una certa età e suggerirgli gli atteggiamenti da assumere quando si trovano in delle situazioni particolari”.

Anche Rosa Lusi, in rappresentanza della Uilp pensionati Abruzzo, e Augusto Di Bastiano, responsabile Centro giuridico del cittadino, hanno ringraziato l’Ada per il lavoro svolto in linea con la quotidiana domanda delle persone anziane. L’incontro, al quale ha preso parte anche il maresciallo Salvatore Pletto, comandante stazione carabinieri Balsorano, si è concluso con un animato dibattito durante il quale i presenti hanno dialogato con i relatori e chiesto consigli su come comportarsi in alcuni frangenti.




GRANDI E PICCOLI IN PINETA

Per scoprire l’importanza del riciclo dei rifiuti e ripulire l’area

Pescara, 1° ottobre 2023. Volontari grandi e piccoli fanno tappa in Pineta per scoprire l’importanza del riciclo dei rifiuti. Sono stati proprio i bambini i protagonisti della giornata ecologica organizzata dal Comune di Avezzano e da Tekneko, società che si occupa del servizio di igiene urbana in città, alla Pineta in collaborazione con la Protezione civile di Avezzano, la Croce blu, l’associazione “Dogs e horses” e i bambini della “Fenice Academy”.

I partecipanti sono stati accolti dal personale Tekneko che ha consegnato a tutti il materiale per raccogliere rifiuti e una sacca realizzata con materiale di riciclo. Il focus del giorno è stata la plastica e per questo nel momento informativo che ha preceduto l’ingresso in Pineta è stato illustrato ai più piccoli perché è importante non abbandonare bottiglie, bicchieri e stoviglie in plastica nelle aree verdi, nel mare o anche in strada.

Tutti in fila indiana, poi, sono entrati in Pineta e seguendo un percorso con pannelli illustrativi sistemati di tanto in tanto hanno raccolto i rifiuti, differenziandoli grazie alle buste precedentemente fornite, e hanno ascoltato i consigli per evitare di inquinare l’ambiente.

La seconda parte della giornata si è svolta invece nell’area dedicata ai cani. L’associazione Dogs e horses ha catturato l’attenzione dei partecipanti con una piccola lezione su come comportarsi se si porta il proprio cane a passeggio in un’area pubblica. È fondamentale raccogliere le deiezioni canine e gettarle negli appositi cestini perché lasciandole a terra si può danneggiare l’ambiente.

«È stata sicuramente una giornata positiva perché protagonisti sono stati i bambini che rappresentano il nostro futuro – ha commentato il Presidente di Tekneko, Umberto Di Carlo -, vederli ascoltare attentamente i consigli dei nostri addetti e poi raccogliere con attenzione la plastica e gli altri rifiuti abbandonati in Pineta ci ha riempito di gioia. Ringraziamo il Comune e le associazioni che hanno dato il loro contributo per la buona riuscita di questa bella giornata ecologica sicuramente da ripetere».

«È stata una giornata bella e positiva – dice l’assessore all’ambiente Antonietta Dominici – anche per la risposta dei ragazzi, circa una cinquantina, che hanno partecipato a questa Giornata Ecologica, la prima da quando rivesto il ruolo di assessore. Voglio ringraziare il consigliere Maurizio Seritti che ci ha affiancato, aiutato e sostenuto concretamente con la partecipazione preziosa della Protezione Civile.

Importante la presenza della Fenice Academy che ha organizzato e reso interessante e divertente la partecipazione dei bambini. Non è stata solo una giornata tesa a sensibilizzare e istruire i più piccoli alla raccolta differenziata, ma è stato fatto vedere e capire, dagli operatori Tekneko, che ringrazio, cosa si fa con il materiale raccolto, cioè la fase successiva. I ragazzi hanno potuto vedere cosa può diventare una bottiglia di plastica una volta che è stata riutilizzata. Gli operatori – prosegue la Dominici – hanno anche voluto far comprendere come sia importante non produrre rifiuti e, ad esempio, preferire prodotti a basso impatto ambientale, quando si fanno gli acquisti.

L’associazione cinofila Dogs & Horses, poi, ha mostrato perché è necessario raccogliere e gettare nei contenitori appositi le deiezioni canine, capaci di causare conseguenze all’uomo e all’ambiente stesso. Un’esperienza che sicuramente rifaremo – conclude l’assessore Dominici – e nella quale, nelle prossime giornate, punteremo a coinvolgere ancora più associazioni e ragazzi. Il nostro fine è aumentare sempre più la sensibilità sulla necessità di produrre meno rifiuti, di contribuire al riutilizzo degli stessi e, in generale, a contribuire al miglioramento del nostro ambiente e della nostra città».




PESCARA E LA CICLOVIA ADRIATICA

Pescara, 1° ottobre 2023. – Apprendo dagli organi di informazione che sono prossimi lavori di sistemazione del tratto stradale compreso tra P.zza Le Laudi e Fosso Vallelunga. L’intervento dovrebbe vedere il rifacimento anche del tratto ciclabile attualmente adiacente all’asse viario carrabile, realizzato dalla Provincia di Pescara neanche qualche anno fa, e che, coincidendo con il marciapiede lato monte, vede la critica promiscuità con i pedoni. L’opera venne ampiamente e ripetutamente criticata all’epoca da diverse associazioni, soprattutto per la scelta politica, e non tecnica, che allora si mostrò debole e timorosa nei confronti di rivendicazioni di presunto spazio rubato al transito delle auto e soprattutto ai parcheggi.

Chi percorre il tratto ciclabile sa bene quanto sia disagevole il transito: il fondo è ammalorato e senza manutenzione, bisogna dividere e condividere uno spazio striminzito (e fuori norma) con i pedoni, e bisogna stare attenti ai tanti passi carrai e strade laterali, con antipatici e continui saliscendi. Ma a chi si sposta sulle due ruote, che non è gente “appassionata” della bici ma che si sposta con quel mezzo, è anche noto quanto siano pericolosi i due attraversamenti che a nord e a sud del segmento in esame collegano i tratti lato mare con quello lato monte.

Bene, allora, anzi benissimo che si restituisca finalmente linearità al percorso e dignità a quella pista ciclabile che, voglio ricordarlo con forza, non va considerata come un semplice tracciato urbano, ma come segmento costitutivo della Ciclovia Adriatica, asse di attraversamento dell’intera costa Adriatica in quanto elemento costitutivo strategico del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (Art. 4 – L. 2/2018: Le infrastrutture della Rete Ciclabile Nazionale costituiscono infrastrutture di interesse strategico nazionale) .

Al riguardo la mia speranza è che nella progettazione dell’asse ciclabile si sia tenuto conto di quanto previsto dall’Allegato A della Direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Protocollo 375 del 20/07/2017, contenente i “Requisiti di pianificazione e standard tecnici di progettazione per la realizzazione del Sistema Nazionale di Ciclovie Turistche” di cui all’articolo 1, comma 640, della legge n. 208 del 2015. In particolare, alla voce “caratteristiche geometriche“, la norma dà chiare indicazioni circa la dimensione delle piste, che vanno ovviamente interpretate con la logica del futuro, e quindi non del minimo, ma dell’ampliamento della sede: in altre parole, da un livello “minimo”, cioè da 2,5 metri di larghezza, ad uno almeno “buono“, di almeno 3 (per la ciclovia bidirezionale, oggetto dell’intervento). Poi c’è anche l'”ottimo” con un altro mezzo metro in più, come già accade a Tortoreto e Giulianova, dove si raggiungono i 4,5 m.

Giancarlo Odoardi – Coordinatore FIAB Abruzzo Molise