FOSSO MARINO VERA E PROPRIA EMERGENZA

Bocchino, Lega: Inserita come priorità nella lista di interventi finanziabili con i fondi comunitari Fsc, anche se sosterremo la lista delle altre opere. Già dal 2019 fondi dalla regione Abruzzo, ora battaglia definitiva per rimuovere un ostacolo che non fa bene al turismo

Vasto, 16 ottobre 2023. “Fosso Marino è una vera e propria emergenza e quindi confrontandomi istituzionalmente con il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ho deciso di dare priorità a questo intervento risolutivo nell’ambito della ripartizione dei fondi comunitari per lo sviluppo e la coesione. Questo per risolvere un problema che è di ostacolo alla completa valorizzazione del turismo determinante nelle nostre zone. Certo, ci occuperemo anche della lista di interventi, per la verità un po’ troppo ambiziosa, mandata da Menna alla Regione, ma la prima battaglia che faremo è per Fosso Marino”. 

Lo dichiara il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino affrontando la vicenda che riguarda l’area litoranea e i possibili sviluppi futuri sottolineando che “la Regione Abruzzo, grazie al mio  interessamento, della Lega e del Centrodestra, nel 2019, ha già stanziato 80 mila euro utilizzati per la pulizia e la bonifica di Fosso Marino, nell’ambito della operazione del Jova Beach Party, interventi che dovevano conservare la loro efficacia anche successivamente e a prescindere dall’evento”.

“Fosso Marino – prosegue Bocchino – rappresenta uno dei luoghi più discussi del litorale vastese, spesso al centro di polemiche in special modo nella stagione estiva quando la forza delle mareggiate fa riemergere il problema dei liquami, a causa dei quali, non di rado, il sindaco di Vasto è costretto a imporre divieti di balneazione per l’innalzamento dei valori batterici delle acque. Immagini che certamente non fanno bene al turismo e alla economia di una località come Vasto”.

“Si tratta di interventi non risolutivi – chiarisce Sabrina Bocchino – ed allora di fronte alla possibilità di ripartire risorse dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione ho sottoposto al Sindaco di Vasto la possibilità di inserire Fosso Marino tra i possibili interventi che la Regione Abruzzo potesse valutare ai fini di un possibile stanziamento, peraltro oneroso, ma che consentirebbe di scrivere la parola fine sulla vicenda. E non solo – aggiunge – perché al sindaco ne ho segnalati altri, così come ne ho raccolti altri da lui, in una lista che sottoporrò e sosterrò in Regione Abruzzo”.

“Vasto, però, è una città che deve avere una piena vocazione turistica – spiega con forza l’esponente della Lega – e la soluzione definitiva all’annosa questione di Fosso Marino ci sembra una vera priorità che va affrontata con decisione. Perché questo è quello che deve fare la politica: individuare i percorsi migliori per aiutare le Comunità, le nostre città e noi lo abbiamo fatto e lo faremo, come testimoniano anche tutti gli altri interventi per i quali siamo riusciti ad ottenere risorse, misure e provvedimenti”.

Poi Bocchino annuncia un evento “su quanto fatto, su ciò che è in itinere e sui progetti che abbiamo intenzione di mettere in campo”. 

“Faremo il punto il prossimo 28 ottobre pomeriggio, nella Sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, con il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, On. Luigi D’Eramo”.




RISTRUTTURAZIONE OSPEDALE DI PENNE

Marsilio, Sospiri, D’Incecco, Verì e D’Addazio hanno spiegato all’area vestina perché ha subìto lo scippo di 12,5 milioni già stanziati?

Pescara, 16 ottobre 2023. Dopo cinque lunghi anni di attesa, questa mattina sono ufficialmente partiti i lavori di riqualificazione e ampliamento dell’ospedale San Massimo di Penne. Terminata la consueta passerella degli esponenti del centrodestra regionale e comunale, crediamo sia il caso di precisare ancora una volta alcuni aspetti.

L’intervento in questione è frutto di risorse intercettate dal centrosinistra e lasciate in eredità all’attuale Governo regionale, che provengono dal fondo per l’edilizia sanitaria finanziato dalla legge 205/2017 approvata dal governo Gentiloni. La precedente Giunta di centrosinistra aveva però  destinato alla ristrutturazione del nosocomio di Penne una cifra ben superiore a quella attualmente impiegata, ovvero 25 milioni di euro. La Giunta Marsilio ha deciso arbitrariamente di tagliare una metà dei fondi (12,5 milioni) per dirottarla sugli ospedali di Lanciano, Vasto e Avezzano, senza incontrare alcuna opposizione da parte dell’Amministrazione comunale di Penne e dei consiglieri regionali del pescarese.

Ora, noi non siamo assolutamente contrari al potenziamento degli altri ospedali abruzzesi, anzi crediamo fermamente che la rete ospedaliera necessiti di importanti interventi strutturali. Temiamo però che la somma oggi destinata non sia sufficiente a risolvere le numerose criticità che affliggono il San Massimo, a garantire a quindi un’organizzazione degli spazi e un servizio più efficienti. Un timore motivato dal fatto che lo stanziamento dei 25 milioni risale ormai al 2017, e a distanza di sette anni le condizioni del San Massimo non sono affatto migliorate, anzi gli interventi di ristrutturazione sono sempre più necessari.

Il presidente Marsilio e l’assessore Verì dovrebbero inoltre rivelare come i lavori non saranno più esclusivamente a carico dello Stato. Dei 16 milioni introdotti complessivamente per ammodernare la struttura, la differenza rispetto ai 12,5 milioni del fondo nazionale per l’edilizia sanitaria, ovvero 3,5 milioni, verrà infatti coperta con fondi Asl e Regionali. Somma che risente oltretutto dell’ingente ritardo accumulato – l’avvio dei lavori era stato inizialmente annunciato per l’aprile del 2021 -, che ha fatto lievitare, per via dell’aumento dei costi di energia e materiali, il costo dell’intervento di almeno 1 milione di euro.

Solo una volta conclusi i lavori inoltre – e quindi non prima di settembre 2025 – si procederà al potenziamento dell’organico medico e infermieristico, malgrado la carenza di personale rappresenti da tempo una delle principali criticità dell’ospedale vestino, la cui normale funzionalità (specie per quanto riguarda il Pronto Soccorso e i reparti di Medicina e Anestesia) è praticamente affidata all’abnegazione dei dipendenti, professionisti costretti a turni massacranti.

Continueremo a vigilare affinché i lavori procedano nei tempi stabiliti e senza interferire con le prestazioni sanitarie, incalzando la maggioranza fin quando il San Massimo non tornerà ad essere un ospedale moderno ed efficiente.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd




SEZIONE SISTEMA MODA, Alessandro Paparelli è il nuovo presidente

Le imprese agiscano come sistema per formare figure professionali e preservare le competenze artigianali del territorio

Pescara, 16 ottobre 2023. È Alessandro Paparelli, 49 anni di Terni, il nuovo presidente della Sezione Sistema Moda di Confindustria Chieti Pescara. Succede a Rita Annecchini, che resta nel Direttivo con il ruolo di Vicepresidente.

Laureato all’Università Bocconi di Milano, Paparelli ha sempre lavorato nell’ambito delle risorse umane e organizzazione, inizialmente nel mondo accademico, poi nella consulenza di direzione e, negli ultimi 18 anni (di cui oltre 13 basato in Asia), nel settore della moda e del lusso, in Salvatore Ferragamo e successivamente nel gruppo Kering. A inizio del 2020, tornato in Italia, ha assunto il ruolo di Chief People Officer di Brioni ed è membro del consiglio di amministrazione di 4 delle società del marchio. Dal 2021 è inoltre Coordinatore del gruppo HR di Altagamma.

La Sezione Sistema Moda di Confindustria Chieti Pescara comprende imprese che operano in molti settori: dalla produzione di capi ed accessori d’abbigliamento alla realizzazione di tessuti e filati in linea con le alte capacità italiane nello stile e nell’estetica. Si tratta di circa 20 realtà produttive delle due province. Il settore è alle prese con le sfide produttive legate alla sostenibilità e alla formazione.

Il neopresidente ha dichiarato: “L’Abruzzo merita un distretto della moda che funzioni come un sistema e non solo come una somma di aziende. Il mio impegno, insieme al nostro gruppo di lavoro, sarà di agire in questa direzione, con particolare attenzione per la formazione di figure professionali che preservino le competenze artigianali del territorio, a servizio di tutti i nostri consociati, e senza disperdere gli sforzi.”

L’Abruzzo, infatti, è diventato negli ultimi anni un polo d’eccellenza, sia nel settore tessile che in quello della pelletteria, entrambi in forte crescita soprattutto per il mercato del lusso. Diversi marchi di risonanza nazionale ed internazionale hanno deciso di investire nella nostra regione.

La Vicepresidente Rita Annecchini, in rappresentanza di Accademia Nami della Società Pianeta Formazione, a tal proposito ha voluto sottolineare: “Il distretto abruzzese della moda è pronto ad assorbire dieci mila nuovi addetti nei prossimi due anni. Penne e l’Area Vestina, grazie alla storia della BRIONI, unica nel suo genere, rappresentano un vero distretto di alta moda sartoriale che collega conoscenza, creatività, formazione e produzione, elementi fondanti per la costruzione di una filiera del Made in Italy, del bello e ben fatto, riconoscibile nel mondo per stile ed eccellenza”.

L’Assemblea sezionale ha eletto anche i consiglieri Marco Belisario per Shirt Lab, Manuela Cionco per Dimar Group, Gabriel De Cecco per Confezioni Mario De Cecco, Nicola Di Marcoberardino per Bond Factory e Vittorio Quattrone per Roman Style.

Il Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara Luigi Di Giosaffatte ha partecipato ai lavori assembleari, evidenziando che: “Le aziende abruzzesi, dotate di una forte vocazione industriale, hanno avviato da diversi anni progetti sulla sostenibilità, sull’economia circolare e sull’innovazione tecnologica, per essere sempre più competitive sui mercati internazionali e rispondere non solo ai canoni dell’industria 4.0, ma anche a quelli dell’industria 5.0.”




SINGOLARE OLLA CINERARIA RINVENUTA IN TERRITORIO PELIGNO

di Franco Cercone

[Pubblicato in Abruzzo Oggi, n. 18, Pescara 1982. Contiene una vera e propria scoperta etnografica: l’uso, finora sconosciuto nel culto romano dei morti, di deporre nelle olle cinerarie tre chiodi piegati in modo da costituire le iniziali del nome, prenome e cognome del defunto.]

La conoscenza occasionale di un contadino curioso e nello stesso tempo superstizioso ha permesso di poter descrivere una singolare olla cineraria venuta alla luce recentemente nell’area peligna e precisamente in località Casali di Cocullo [foto1]. Per tale motivo si è ritenuto utile riportare le immagini del reperto e del suo contenuto, da cui dipende appunto la singolarità dell’olla in questione. Quando infatti, dal contadino che l’ha rinvenuta, è stata tolta la terra che l’aveva riempita, son venuti alla luce tre chiodi in ferro forgiato, piegati e torti in modo diverso l’uno dall’altro nonché frammenti di ossa umane. Per la fertile fantasia del nostro contadino, tali chiodi non rappresentavano altro che i mezzi del martirio di un povero infelice condannato alla crocifissone. A noi invece la strana foggia dei chiodi ha richiamato alla mente la possibilità, reale, che si trattasse di tre lettere dell’alfabeto riferentisi al nome del defunto di cui si è voluto tramandare la memoria nel tempo. Insieme alla flessione, si nota che i tre chiodi appaiono anche torti sull’asse, indice questo di chiara volontà rivolta a trasmettere semanticamente un messaggio [foto 2].

Le olle che finora sono state pubblicate e studiate, anche da un punto di vista morfologico in relazione alla «logica del recipiente» (si allude qui alla ormai famosa analisi condotta da G. Profeta), sono in genere “anepigrafi”, essendo destinate all’interramento. Alcune riportano graffite sulla parete delle lettere che, se non sono l’abbreviazione del nome del defunto, si riferiscono alle iniziali di una dedica pregna di “pietas”.

Altre volte la memoria del nome del defunto era affidata a steli posti nella terra al di sopra dell’olla interrata. La singolarità del reperto in questione consiste dunque nella circostanza che il messaggio, sia esso un nome, una dedica o forse anche uno scongiuro, non è affidato alla parete vascolare dell’olla fittile, né, per quanto ne sappiamo, a una piccola stele che, se esisteva, è andata dispersa, ma a tre chiodi forgiati, come se l’antico ed ignoto offerente avesse voluto proteggere di più la «personalità» del defunto.

Ci siamo preoccupati ovviamente di consultare testi di epigrafia ed abbiamo richiesto il parere di studiosi italiani e stranieri per accertarci se in passato siano venuti alla luce reperti simili a questo descritto.

Le indagini condotte a tal fine non hanno portato ad alcun risultato positivo e ciò rafforza la nostra convinzione che ci troviamo di fronte ad un reperto di grande importanza e capace di apportare contributi diretti alla conoscenza di particolari aspetti archeologici ed antropologo-culturali.

Si diceva in precedenza infatti che nell’olla sono stati rinvenuti frammenti di ossa appartenenti inequivocabilmente, come è risultato da un esame specialistico, a resti umani.

Essa misura cm. 38 di altezza a coperchio in situ, la circonferenza all’imboccatura è di cm. 46 mentre quella massima è di cm. 85,5. I tre chiodi sono lunghi cm. 12 e presentano ognuno quattro facce. Le fattezze dell’olla, del tipo di impasto e dei chiodi forgiati fanno datare il reperto intorno al II-I sec. a.C. circa. A partire da tale periodo la pratica ed il rito dell’incinerazione sono attestati, in una fase ormai di romanizzazione della Penisola, in maniera diffusa ovunque ed anche nell’area peligna, ma senza carattere di esclusività, poiché l’inumazione costituisce pur sempre la forma comune di seppellire i defunti, con tutte le premesse antropologiche e religiose che l’accompagnano. Tuttavia, se altrove l’incinerazione costituiva anche la risoluzione di problemi urbanistici, con l’occupazione appunto di minori aree da destinare alle sepolture (vedasi a proposito la fondamentale opera di L.V.Thomas, Anthropologie de la mort, p.300 sgg.,Paris, Payot Ed. 1975), in un’area come quella in cui è venuta alla luce l’olla descritta, priva di un centro a densa concentrazione demografica, viene a mancare tale presupposto tecnico-organizzativo ed il rito dell’incinerazione assume una dimensione che è solo di natura etico-religiosa. Ed il rilievo va esteso a nostro avviso a tutto il territorio peligno.

Tornando ai chiodi, noi riteniamo che essi si riferiscano ad un nome, a meno che, se è esatta la disposizione che abbiamo dato loro, non indichino la frase “Cum Lacrimis Posuit”, dato che la piegatura che è stata loro impressa sembra richiamare appunto le tre lettere dell’alfabeto C,L,P. Ma non è da escludere ovviamente altra interpretazione, compreso uno Spruch a carattere magico-religioso.

A noi comunque resta la soddisfazione di aver reso noto un messaggio, a distanza di due millenni, da parte di colui che ha introdotto i chiodi nel vaso, messaggio che, malgrado tutti i moderni mezzi d’indagine, è destinato forse a restare un «mistero archeologico».




TUMORE AL SENO la camminata metabolica

Tappa a Pescara nel mese della prevenzione

Pescara, 16 ottobre 2023. La camminata metabolica fa tappa anche a Pescara, in una soleggiata domenica di ottobre: si tratta di un appuntamento in programma, tra tanti altri, per un lungo ottobre mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno e mese rosa.

Con l’obiettivo di modificare le cattive abitudini ed avere più cura di sé, ieri una carovana in rosa guidata da Simona Bucciarelli e Argia De Deo è stata accolta a Pescara centro dal Dott. Marino Nardi, responsabile della chirurgia mammaria della ASL di Pescara e dal consigliere comunale di Pescara, Cristian Orta.

La campagna Ottobre in Rosa è la testimonianza forte di una rete di volontariato sociale e sanitario molto attivo e vivace oltre che di una efficace sinergia con la sanità pubblica. Ogni attività volta ad animare questa campagna è sinonimo di voglia di vivere, e la prevenzione, unitamente ad uno stile di vita sano, può modificare  percentuali che oggi, purtroppo sono elevate: il tumore al seno è il più frequente dei tumori femminili” commenta Orta.

In particolare, la camminata metabolica  è un nuovo modo di fare sport, all’aperto e in socialità, un’attività che da qualche tempo è sbarcata anche in Abruzzo; un’esperienza ginnica, motoria ed emozionale, che comprende una serie di esercizi innovativi, semplici, ma efficaci: si tratta di una camminata, ma non di una normale passeggiata. La sua attività è finalizzata all’educazione sull’importanza del movimento all’aria aperta, adatto a tutti, come forma di prevenzione di malattie cardiovascolari, malattie metaboliche e respiratorie, alla divulgazione del rispetto e della valorizzazione del patrimonio ambientale e alla diffusione di attività altamente socializzanti.




JAMES SENESE JNC IN CONCERTO

Sabato 11 novembre 2023 ore 21, teatro comunale. Continua senza sosta il tour dell’album Stiamo Cercando il Mondo

Sulmona, 16 ottobre 2023. James Senese continua senza sosta il tour nazionale di Stiamo cercando il mondo, ventunesimo album d’inediti della sua lunga e importante vita artistica. E sabato 11 novembre, alle ore 21, si esibirà al teatro comunale di Sulmona. Il concerto è promosso dall’associazione culturale Nomadi Fans Club Un giorno insieme di Sulmona per sostenere l’ambulatorio di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Sulmona.

Protagonista assoluto del Neapolitan Power, una delle rivoluzioni culturali più importanti della musica italiana, dopo 40 anni dal suo esordio come solista con l’omonimo album, James Senese torna con un lavoro sincero e appassionato, mantenendo fede a quell’urgenza espressiva che lo ha portato in quasi sessant’anni di musica, dagli Showmen con Mario Musella a Napoli Centrale insieme a Franco Del Prete, passando per il legame profondo con Pino Daniele, ad essere un punto di riferimento per molte generazioni di musicisti.

Stiamo cercando il mondo è un disco in cui l’estro creativo e il gusto musicale di Senese snoda in nove tracce divise fra canzoni cantate e brani strumentali in cui il suono del suo sax, così riconoscibile ed espressivo, diventa il filo conduttore per una narrazione sempre in bilico fra jazz-funk, una spruzzata di latin music e tradizione partenopea.

Senese soffia nel suo sax il dolore e la forza, la lotta, la paura, la guerra; il suo canto affronta i sentimenti in un alternarsi continuo di amore e rabbia di chi combatte una vita quotidiana per la dignità di vivere. In linea con una visione artistica priva di compromessi, Stiamo cercando il mondo è l’ultimo capitolo di una lunga carriera mai corrotta dalle mode del momento nel quale l’artista napoletano continua a indicare la strada attraverso la quale trovare la libertà: di esprimersi, di esistere, di amare. In contemporanea all’uscita di Stiamo cercando il mondo, prosegue il tour di James Senese JNC per presentare dal vivo i brani più significativi del proprio repertorio insieme alle nuove composizioni.

Oltre cinquant’anni di musica impegno e coerenza fanno di James Senese uno degli artisti italiani più influenti, autentico punto di riferimento artistico per generazioni di musicisti. I suoi live sono presi d’assalto da un pubblico che unisce padri e figli in un rito che trascende il semplice concerto. James Senese va visto dal vivo, alle soglie di ottanta anni anagrafici che sul palco diventano venti, e la sua musica, una dirompente miscela di “negritudine“, che unisce jazz, funk, afro con la radice musicale partenopea.

È stato uno dei protagonisti assoluti del Neapolitan Power, il movimento artistico che intorno alla metà degli anni Settanta ha cambiato per sempre gli stilemi musicali della città partenopea, dando vita a un nuovo codice che univa jazz, blues, funk alla tradizione musicale locale. A questo Senese arrivava già con oltre dieci anni di carriera, due dischi con gli Showmen con Mario Musella, band che conteneva già al suo interno i prodromi di questa rivoluzione culturale.

Il personale contributo di Senese si traduce nella fondazione, insieme al batterista e autore Franco De Prete, di Napoli Centrale, band che sarà il perno attorno al quale girerà una generazione di musicisti di altissima creatività, compreso un giovanissimo Pino Daniele al basso che presto avrebbe preso una strada solista e sarebbe entrato, anche con il sax di James, nella storia. Con lui ma anche con Franco Del Prete saranno fratelli e complici musicali, scambiando suoni idee e sentimenti che produrranno capolavori assoluti che risentiti oggi hanno ancora freschezza e visionarietà intatte.

Tra collaborazioni di prestigio, dischi con Napoli Centrale alternati a quelli come solista, James Senese ha varcato la linea dei 20 album, festeggiando nel 2018 i propri cinquant’anni di carriera sui palchi di tutta Italia, regalandosi e regalando al suo pubblico un doppio album antologico dal vivo, Aspettanno ’O Tiempo e nel 2023 i 40 anni dal suo primo album da solista omonimo James Senese. Nel 2020 ha partecipato in collaborazione con il Dj di fama mondiale, Joseph Capriati, alla stesura di New Horizons (dove lo stesso James ha prestato la sua voce ed il suo sax), canzone inserita nell’album multidisciplinare di Joseph, Metamorphosis, collaborazione che ha raccolto i favori della critica musicale internazionale.

Nello stesso anno è stato presentato alle Giornate degli Autori della 77° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il docufilm JAMES, diretto dal regista Andrea della Monica, all’interno del quale si restituisce al pubblico un ritratto dell’artista dopo cinquant’anni di carriera, rintracciando il fulcro del suo percorso artistico nella formazione di Napoli Centrale nei primi anni Settanta e tendendo un ponte ideale con il presente per indagare la più recente evoluzione di quel progetto musicale. A Giugno 2021 ha pubblicato James is Back, finalista alle Targhe Tenco 2022 nella categoria Miglior album in dialetto. Dal disco è stato estratto il singolo e video della title track. Il 12 maggio 2023 è uscito il suo nuovo album di inediti Stiamo cercando il mondo, anticipato dal singolo Senza libertà.




COSTA DEI TRABOCCHI BCC HALF MARATHON

Podisti frentani e BCC Abruzzi e Molise insieme per la prima mezza maratona della costa dei trabocchi: già 640 iscritti

Atessa, 16 ottobre 2023. L’associazione sportiva Podisti Frentani e Banca di credito cooperativo Abruzzi e Molise insieme per la prima mezza maratona della Costa dei Trabocchi. La manifestazione, che prende il nome di Costa dei Trabocchi BCC Half Marathon, è stata presentata questa mattina alla stampa in Casa BCC ad Atessa, città nella quale è ubicata la sede centrale dell’istituto di credito.

“è una prima assoluta sulla Costa dei Trabocchi nel panorama podistico – ha esordito Paola Zulli, presidente Podisti Frentani – in particolare sulla Via Verde, meraviglia del territorio.  Un evento che parte con ottimi auspici: abbiamo già 640 iscritti e potremmo sfondare quota 700 già alla prima edizione”. 

L’appuntamento è per domenica 29 ottobre.

Si parte alle 9 – ha aggiunto Zulli – da Lido Saraceni di Ortona. Poi giro di boa alla Capitaneria di porto, autorità coinvolta nell’organizzazione dell’iniziativa, quindi tutti sulla Via Verde, proseguendo per San Vito Chietino, Rocca San Giovanni e arrivo a Fossacesia (Ch) nel parco di Baia Verde”.

Si corre sulla distanza di 21,097 chilometri. L’appunta mento podistico,  suggestivo e del tutto inedito, è inserito nel calendario Fidal, categoria “bronze”.

“Quest’anno – ha evidenziato Vincenzo Pachioli, presidente BCC Abruzzi e Molise – la Banca compie 120 anni e dal 3 maggio scorso al 2 maggio 2024 ha organizzato e ha in programma una serie di iniziative celebrative. Siamo lusingati di condividere questo progetto con i Podisti Frentani, anche perché la Banca ha nel proprio dna la promozione sociale ed economica del territorio”.

La Grande partenza del Giro d’Italia ha messo in rilievo le bellezze di questa costa. Ora arriva la mezza maratona. “Che – a spiegato  Francesco Menna, il presidente della Provincia di Chieti – deve diventare un appuntamento istituzionale, attrattivo e competitivo. Spero che venga ripetuta negli anni e che abbia lunga vita. Ringrazio la Banca per il suo impegno e per i propri progetti di cultura e solidarietà”.

Ciascun partecipante, all’arrivo, riceverà la medaglia di finisher, il cui disegno è stato progettato dallo studente Emanuele Zulli,  del Liceo artistico di Lanciano, sotto la supervisione della docente Dora Costantini.

“Abbiamo voluto rappresentare un cannocchiale rappresentato da un cerchio esterno – ha spiegato Emanuele Zulli – che punta su quello più piccolo posto all’interno della medaglia dove è disegnato il trabocco. Poi ci sono due bracci ai lati che racchiudono il trabocco. Quello di sinistra simboleggia il mare e quello di destra, invece, la pista ciclopedonale. Sopra di essa c’è raffigurato il podista che corre verso il traguardo con sotto la scritta Costa dei Trabocchi BCC Half Marathon”.

Leo Castiglione, sindaco di Ortona: “La BCC fa parte del nostro tessuto sociale. Abbiamo il dovere di creare opportunità affinché la Via Verde non sia lo strumento divisorio tra la costa e l’interno ma deve essere la cerniera tra il paesaggio marino e quello collinare. Solo così possiamo continuare a valorizzare un brand che deve chiamarsi Abruzzo”.

Fabio Caravaggio, sindaco di Rocca San Giovanni: “Le istituzioni sono impegnate a promuovere il brand Costa dei Trabocchi e la mezza maratona costituisce un bel biglietto da visita del territorio. Partiamo alla grande con questa prima edizione che, sono convinto, sarà uno spettacolo”.

Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia: “Dopo il grande evento legato alla partenza del Giro d’Italia, accogliamo il podismo, allo scopo di dare continuità e vigore allo sviluppo del nostro territorio che per anni è stato figlio di un dio minore dal punto di vista turistico. Grazie alla BCC per la sensibilità, le sue radici affondano nel sociale e nella solidarietà. Eventi sportivi come questi servono ad abbattere il campanilismo. Bisogna fare squadra tra istituzioni ed associazioni perché il turismo è sinonimo di economia, grazie anche allo sport”.

Vincenzo Menna, vicesindaco di Atessa: “Siamo onorati di accompagnare qui ad Atessa, nella sede di Casa BCC, il battesimo di questo nuovo evento sportivo. Atessa è stato il primo Comune ad investire sull’ex tracciato ferroviario con l’intento di legare l’interno al mare. Il turismo porta ricchezza e grazie al brand Costa dei Trabocchi vogliamo allargarlo anche ai centri dell’entroterra”.

A chiudere l’incontro con i giornalisti, Fabrizio Di Marco, direttore generale BCC Abruzzi e Molise: “Noi e la società Podisti Frentani abbiamo sposato da subito il progetto di dare vita alla mezza maratona. Come BCC vogliamo accompagnare le attività sul nostro territorio con ricadute positive a livello sociale ed economico. Non vediamo l’ora di intraprendere questa nuova esperienza promozionale a fianco di un evento sportivo dai grandi numeri”.




WEEK END DI ESPERIENZE

Sabato e domenica a Caporciano visita a palazzo d’Alessandro e foto d’epoca riscoperte, a Fontecchio passi e pagine nel borgo medioevale

L’Aquila, 16 ottobre 2023. Visite narrate nel week end in due tesori di architettura, storia e natura dell’Aquilano: a Caporciano, che si affaccia sull’altopiano di Navelli, nello splendido Palazzo d’Alessandro in fase di completo restauro, e a Fontecchio, borgo medioevale nel cuore della media valle dell’Aterno.

Sono questi i due nuovi appuntamenti di “Weekend di esperienze”, sabato 21 ottobre e domenica 22 ottobre, organizzati dall’associazione Tratturo Magno 101 APS, con il sostegno della Fondazione Carispaq e il patrocinio di Touring Club Italiano, del Comune di Fontecchio e del Comune di Caporciano. La partecipazione è gratuita, l’esperienza adatta a tutte le età.

Per quanto riguarda Caporciano l’appuntamento per la visita guidata è sabato alle ore 15 e domenica alle ore 10, presso il bar “Il Secondo tempo”, e la meta principale sarà palazzo D’Alessandro, edificio che fu dimora di fedeli sudditi di re Borbone Ferdinando IV, ricco di affreschi di interesse storico, dove c’è anche il locale che un tempo ospitava la farmacia del paese. Qui si confezionava e si distribuiva lo zafferano prodotto nei terreni di famiglia.

Per l’occasione saranno esposte in anteprima una serie di foto storiche, alcune provenienti dall’archivio di Palazzo D’Alessandro, altre dall’Archivio Alinari e da quello British school di Roma. Un primo lotto di quello che andrà a costituire, a lavori terminati, un percorso museale sulla storia del territorio e dei suoi abitanti.

A Fontecchio, l’appuntamento è ancora una volta con la fortunata formula di “Passi e pagine”, con partenza sabato 21 e domenica 22 alle ore 14.45 davanti al laboratorio d’arte Le officine, in via Contrada Murata: una accompagnatrice racconterà la storia del paese in modo non convenzionale, i suoi personaggi, luoghi e leggende, dal grande matematico, geografo ed erudito Pico fonticulano, che qui visse nel XVI secolo, agli assedi degli spagnoli contro cui i fonchecchiani seppero resistere, all’orologio della torre, considerato uno dei più antichi costruiti in Italia come confermato dal quadrante suddiviso in sei ore e con una sola lancetta, che scandiva la  giornata degli agricoltori, che un tempo era suddivisa in 4 quarti dall’alba al tramonto. Per arrivare alle iniziative e ai progetti attuali, portati avanti anche da una comunità di artisti e creativi che qui è venuta a vivere da varie parti d’Italia e del mondo. Lungo il percorso si svilupperà un vero e proprio laboratorio artistico al termine del quale ogni visitatore avrà il proprio personalissimo souvenir da riportare a casa, in ricordo della bella giornata trascorsa.




ARTE E MODA DI GIUSI POLIDORI sbarca a Roma

Nella cornice di Piazza di Spagna

Francavilla al Mare, 16 ottobre 2023. Il Progetto Arte e Moda dell’ecclettica artista francavillese Giusi Polidori è in procinto di sbarcare a Roma. La scalinata di Trinità dei Monti e i marmi di Piazza di Spagna, rivestiti di arte e incorniciati da splendidi abiti, saranno la cornice dell’evento che sta mettendo a punto la modellista, pittrice, scrittrice e allestitrice di mostre in musei e gallerie.

Dopo aver realizzato in collaborazione con L’Horo di Ely di Elisabetta Scataglini la sua mostra a Francavilla al Mare Giusi Polidori porterà la sua arte e gli abiti realizzati in accostamento ai suoi dipinti direttamente nella Città Eterna.

L’artista, a tal proposito dice: “Il mio progetto vuole diffondersi in tutte le maggiori città. É un sogno che gradualmente si avvera. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno, in Piazza di Spagna, su quella scalinata, avrei sfilato anch’io con le mie opere artistiche. Il progetto Arte e Moda vi aspetta a Roma per vivere nuove emozioni, al fianco di Elisabetta Scataglini e le sue modelle”.




IO NON RISCHIO Bilancio Positivo

L’iniziativa della Protezione Civile Italiana che ha visto impegnato, sabato scorso, in piazza Fosse Ardeatine, il Gruppo Volontari di Giulianova. Il Vicesindaco Lidia Albani: “In dirittura d’arrivo il Piano di Emergenza Comunale”.

Giulianova, 16 ottobre 2023. Bella e incoraggiante risposta, da parte della cittadinanza, a Io non rischio, la campagna di informazione e sensibilizzazione messa in atto nello scorso fine settimana dalla Protezione Civile Italiana. In tanti si sono fermati, nella giornata di sabato,  alla postazione allestita  dal Gruppo Volontari di Protezione Civile di Giulianova in piazza Fosse Ardeatine. Obiettivo dell’ iniziativa, organizzata nell’ambito della Settimana Nazionale della Protezione Civile, era fornire a ciascuno le nozioni fondamentali circa il corretto comportamento da tenere in occasione di calamità naturali.

Al gazebo erano presenti, con i volontari, il Vicesindaco Lidia Albani, il Sindaco Jwan Costantini, il presidente del Gruppo di Protezione Civile di Giulianova Mauro Iaconi, Pierangelo Albertini del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Roberta Laurenzi e Marica Marinelli del Dipartimento abruzzese, referenti dell’ Anpas nazionale.

Ieri mattina, inoltre, il Vicesindaco Lidia Albani e le volontarie Marilena Andreani, Marisa Recinelli, Rosanna Ranalli e Antonella Pistilli hanno partecipato ad Atri al convegno-dibattito “Pianificazione comunale di Protezione Civile- Cittadinanza informata, attiva e partecipata”. Nel corso dell’incontro, sono stati consegnati riconoscimenti ai gruppi comunali attivi sul territorio.

“È stato un weekend importante – commenta il Vicesindaco Albani – sia per il contatto diretto con i cittadini (con i più giovani in modo particolare), sia per le precisazioni ricevute ad Atri in merito alla stesura del piano di emergenza comunale. Sullo strumento stiamo lavorando da settimane e contiamo di sottoporlo quanto prima all’approvazione del Consiglio Comunale.”




STAGIONE TEATRALE ORSOGNA 2023/2024

Teatro Comunale Camillo De Nardis. Prima di Stagione sabato 4 novembre 2023

Orsogna, 16 ottobre 2023. Debutta sabato 4 novembre la Stagione di Prosa al Teatro Camillo De Nardis a Orsogna, con lo spettacolo “Apologia di Socrate” che vede protagonista Enrico Lo Verso e altri 8 attori sulla scena. Un inizio significativo, per la realtà de I Guardiani dell’Oca che ne dirige e gestisce la programmazione da diverso tempo. Una stagione che si apre con un dialogo sulla giustizia, per la regia di Alessandra Pizzi.

La rassegna teatrale che ci accompagnerà fino alla primavera 2024, grazie alla sapiente conduzione del Direttore Artistico Zenone Benedetto, propone spettacoli che prediligono la coralità degli allestimenti scenici. Le scelte della direzione artistica hanno voluto includere diversi appuntamenti in cui sarà prevalentemente la commedia ad allietare il pubblico; “Bastarde senza gloria” il 25 novembre di Gianni Quinto per la regia di Siddhartha Prestinari; “Non ci facciamo riconoscere” di e con Marco Falaguasta il 9 dicembre; “Certi di esistere” ideata, scritta e diretta da Alessandro Benvenuti il 20 gennaio; mentre l’ultimo appuntamento per la prosa nazionale sarà il 9 marzo con “Cose di ogni giorno”  con Francesco Branchetti accompagnato in scena da Danny Mendez.

Nel 2024 la stagione continua dando spazio alle realtà professionali che animano la scena contemporanea abruzzese nell’ambito della rassegna

“Il teatro Intorno a te”. Questi quattro appuntamenti sono inclusi nell’abbonamento e sono:

venerdì 12 gennaio “Scherzi in un atto” di Anton Checov per la regia e l’adattamento di Dario Iubatti con Tommaso Bernabeo e Eliana De Marinis; 

venerdì 9 febbraio “Bar sotto il mare” ispirato al noto testo di Stefano Benni. Lo spettacolo ha la regia di Carlo Codagnone, che sarà anche in scena con Davide Ammirati, Luigia De Luca, Dario Longo;

 “Dante & Andrea” è il titolo dello spettacolo teatrale con la regia di Giuseppe Di Simone in programma venerdì 23 febbraio con Giuseppe Di Simone, Pietro Cerritelli, Jenny Nespoli e Myriam Panella; chiude la rassegna la compagnia Il Ponte, venerdì 22 marzo, con “La Contesa” di Francesco Maria Angelucci per la regia di Carmine Marino e le musiche originali di Luigi Friotto. Nel cast oltre al regista, Pierluigi Silvi, Andrea Di Fonso, Giovanni Martelli, Francesco Maria Angelucci, Antonia Corbino. 

La programmazione prevede tre appuntamenti domenicali con il teatro dialettale: 17 dicembre – “Parenti serpenti” commedia in due atti di Carmine Amoroso della compagnia Gli Amici della Ribalta; il 7 gennaio – “Se ti’ lu curagge… mò curreme appresse!”, commedia brillante in due atti di Antonio Potere; 25 Febbraio – “Uomo e Galantuomo” della compagnia napoletana Gli Ignoti.

A partire dal 3 dicembre, I Guardiani dell’Oca aprono le porte del Teatro C. De Nardis alle famiglie e al consueto appuntamento con la rassegna “Racconti d’Inverno – a teatro con mamma e papà”, che vede alternarsi sul palco per 5 domeniche compagnie professionali di prestigio nazionale, dedite al teatro classico e contemporaneo per bambini e ragazzi.

Apre la manifestazione La Compagnia degli Sbuffi di Castellammare di Stabia (Na) con “La bottega dei giocattoli” che ci introdurrà nel clima festivo legato al Natale. A seguire il 21 gennaio la storica compagnia del Teatro Verde di Roma calca la scena orsognese con “I vestiti nuovi dell’imperatore”, il sapore classico della fiaba di Andersen incontra la penna di Andrea Calabretta con la sua chiave ironica. Il 4 febbraio il terzo appuntamento dove i pupazzi della compagnia Fontemaggiore di Perugia saranno diretti da Mario Lucci in uno spettacolo che ha per tema il viaggio e la crescita dal titolo “In bocca al lupo”. La nuova produzione 2024 de I Guardiani dell’Oca, “La bella e la bestia” debutterà all’interno proprio di questa rassegna il 18 febbraio. Chiudono la programmazione  Gli Alcuni di Treviso, ben noti al pubblico dei più piccoli per le loro produzioni in onda su Rai Yoyo e Netflix. La rassegna vuole infatti dedicare un momento di riflessione sul tema dell’emergenza climatica con il titolo “Ahi, ahi, ahi si sciolgono i ghiacciai”, in scena il 10 marzo.

È possibile acquistare i biglietti per ogni singolo spettacolo o sottoscrivere un abbonamento al botteghino del Teatro Comunale “Camillo De Nardis” di Orsogna e online, sul circuito Ciaotickets.

“Da troppi anni ormai assistiamo a stagioni teatrali che prediligono nomi di attori televisivi e cinematografici, più o meno noti, che concedono al Teatro i pochi istanti liberi rimasti tra un set e l’altro. Nulla contro questi artisti!

Penso però che molti di loro dovrebbero essere più attenti alla qualità dei contenuti che propongono e a un linguaggio teatrale troppe volte mortificato da letture improponibili accompagnate da una musicalità relegata a sterile sottolineatura emotiva del nulla! Io penso che sia arrivato il momento di dire basta!! Basta a queste produzioni prive di una teatralità condivisa e corale, prive di quell’esercizio della memoria che rende ogni attore “vero” agli occhi del pubblico che lo ascolta, prive di quell’equilibrio tra tutti gli elementi che delimitano uno spazio scenico, contenitore mai banale di contenuti vivi che sono la ragione stessa del fare teatro. La stagione 23/24 del Teatro Comunale “C. De Nardis” di Orsogna si apre all’insegna di queste scelte! Spero che il pubblico possa tributare il suo consenso a questa proposta, non coraggiosa, ma solo doverosa! TEATRO, l’unico nome che conta!!!” Zenone Benedetto Direttore artistico I Guardiani dell’Oca ente gestore del Teatro Comunale C. De Nardis  di Orsogna.

“Orsogna, una cittadina di circa quattromila persone, ha il vanto e l’orgoglio di avere un Teatro! Questo diventa ancora maggiore perché il nostro Teatro “C.de Nardis” è diretto e gestito da un vero Direttore Artistico che imprime al suo saper fare tanta passione e dedizione.

Anche la stagione 2023-2024 è all’altezza del nome e della reputazione del nostro Teatro e della sua Direzione Artistica. Come fruitore e come spettatore, non vedo l’ora che si apra il sipario. Mi Auguro che questa nuova avventura teatrale possa ricevere ancora una volta il favore di un pubblico locale e non solo, sempre attento alla qualità degli eventi proposti. L’Amministrazione Comunale, la Direzione Artistica del Teatro, la Compagnia i Guardiani dell’Oca, si impegnano, si stanno già impegnando , lo faranno ancora di più affinché il nostro Teatro continui ad essere un punto di riferimento per gli orsognesi attenti e curiosi per tutto quello che  dentro al Teatro viene svolto!” Il Sindaco Dott. Ernesto Salerni

Teatro, l’unico nome che conta!

Calendario Orsogna

      Stagione 2023/24

Prosa

Sabato 4 Novembre

ErgoSum

APOLOGIA DI SOCRATE  – Dialogo sulla giustizia – Dall’Opera di Platone

Con ENRICO LO VERSO, Fabrizio Bordignon con altri 8 attori

Coreografie e movimenti scenici –  Marilena Martino

Adattamento e regia  – Alessandra Pizzi

Sabato 25 Novembre – Commedia

Compagnia UAO spettacoli

In BASTARDE SENZA GLORIA una per tutte di Gianni Quinto

Con Elisabetta Mandalari, Sabrina Pellegrino, Valentina Olla, Gegia, Manuela Villa, Giulia Petrini, Eugenia Bardanzellu

Regia di SiddharthaPrestinari

Sabato 9 Dicembre – Commedia

Good Mood

NON CI FACCIAMO RICONOSCERE di Marco Falaguasta, Alessandro Mancini

Con Marco Falaguasta

Sabato 20 Gennaio – Commedia

COMPAGNIA TBM TEATRO

In CERTI DI ESISTERE

testo, regia e idea scenica Alessandro Benvenuti

Con Marco Prosperini, Maddalena Rizzi, Maria Cristina Fioretti, Andrea Murchio, Bruno Governale, Roberto Zorzut

regista assistente Filippo D’Alessio

aiuto regia Chiara Grazzini

costumi Tiziano Fario

Sabato 9 Marzo – Commedia

Compagnia FOXTROT GOLF

In COSE DI OGNI GIORNO di David Norisco

Con DENNY MENDEZ e FRANCESCO BRANCHETTI  regia Francesco Branchetti,

Il Teatro intorno a Te

Venerdì 12 Gennaio – Commedia

TSA – Compagnia 906

In SCHERZI IN UN ATTO da L’orso e La domanda di matrimonio di A.CECHOV

con Tommaso Bernabeo, Eliana De Marinis e Dario Iubatti

Regia Dario Iubatti

Venerdì 9 Febbraio  – Commedia

Teatro Scomposto

In IL BAR SOTTO IL MARE tratto dall’omonimo libro di Stefano Benni

Con Davide Ammirati; Luigia De Luca; Carlo Codagnone; Dario Longo.

 Regia Di Carlo Codagnone

Venerdì 16 Febbraio – Commedia

Controspot APS

In DANTE E ANDREA di Giuseppe Di Simone e Genny Nespoli

con Pietro Cerritelli, Giuseppe Di Simone e Genny Nespoli

Musica: Andrea Di Luigi

 Audio/Luci: Lorenzo Giannotti 

Scene e Costumi: Beatrice Coppetti

Regia Giuseppe Di Simone

Venerdì 22 Marzo

Associazione Culturale il Ponte

In La Contesa di Francesco Maria Angelucci

Con Andrea Di Fonzo, Carmine Marino, Daniele Ucci, Giovanni Martelli, Francesco M. Angelucci, Antonia Corbino.

Musiche Luigi Friotto

Scene Filippo Iezzi

Regia Carmine Marino

Teatro Dialettale

Domenica 17 dicembre

Gli Amici delle Ribalta in

Parenti serpenti di Monicelli – Amoroso

Regia Mario Pupillo

Domenica 7 Gennaio

I Marrucini

In  Se ti’ lu curagge… mò curreme appresse!

Regia Antonio Potere

Domenica 25 febbraio

Gli Ignoti

In Uomo e galantuomo di E. De Filippo

Regia Andrea Sottolano

Teatro Ragazzi

3 DICEMBRE                                     

La Bottega dei Giocattoli                              

Compagnia degli SBUFFI – castellammare di stabia

6 GENNAIO                       

Cappuccetto Rosso                        

I Guardiani dell’Oca – Guardiagrele

21          GENNAIO

I Vestiti Nuovi dell’Imperatore                   

Teatro Verde – Roma

4 FEBBRAIO                                      

In bocca al lupo               

Fontemaggiore – Perugia

18          FEBBRAIO

LA BELLA E LA BESTIA                   

I Guardiani dell’Oca – Guardiagrele

10 MARZO                                        

Ahi ahi ahi si sciolgono i ghiacciai                             

Gli ALCUNI – Treviso




CONFARTIGIANATO PUNTA SUL GREEN

Al via la settimana per l’energia e la sostenibilità. Tra i 55 eventi previsti in tutta Italia anche il seminario sulle comunità energetiche che si svolgerà in Abruzzo il 27 ottobre

Pescara, 16 ottobre 2023. Porre l’attenzione sul protagonismo degli artigiani e delle Mpi nella costruzione di un futuro sostenibile, attraverso il confronto, tra esperti del settore e istituzioni, su economia circolare, lotta ai cambiamenti climatici, energie rinnovabili, mobilità verde e gestione dei rifiuti: sono alcuni dei temi e degli obiettivi al centro della Settimana per l’Energia e la Sostenibilità, l’evento diffuso, promosso da Confartigianato in 18 regioni del Paese, che coinvolgerà 55 città italiane e che si terrà dal 23 al 27 ottobre.

Anche Confartigianato Abruzzo aderisce all’iniziativa, con il seminario informativo “Autoconsumo e comunità energetiche, opportunità per imprese e cittadini”. All’iniziativa, prevista per il 27 ottobre, dalle 16.30 alle 18.30, interverranno Loris Rui, direttore del consorzio Caem di Vicenza, e Paolo D’Onofrio, Business Manager Italia presso SolarEdge.

“Sin da subito abbiamo accettato la sfida di guidare le imprese abruzzesi verso la transizione green”, dice il Presidente di Confartigianato Abruzzo, Giancarlo Di Blasio. “Cresce il numero dei piccoli imprenditori già impegnati a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività – prosegue il massimo esponente dell’associazione di categoria – ma questi sforzi devono essere accompagnati da politiche e interventi orientati ad affrontare la transizione energetica e ambientale. Inoltre, bisogna ridurre drasticamente la burocrazia che, ad esempio, ostacola la creazione delle Comunità Energetiche, ed è necessario sbloccare gli incentivi, come quelli per favorire l’autoproduzione di energia, che sono previsti nei progetti non attuati del Pnrr”.

Nel corso della Settimana verranno mostrate le migliori esperienze realizzate dalle aziende italiane di tutti i settori, e saranno presentati strumenti ad hoc di misurazione della sostenibilità delle MPI.  Si svolgeranno convegni, seminari, mostre ed esposizioni per presentare tecnologie, prodotti e progetti innovativi che promuovono l’efficienza energetica, l’uso di fonti di energia rinnovabile e la sostenibilità ambientale. Non mancheranno attività formative sui principi della sostenibilità e su come adottare comportamenti più ecologici nelle attività d’impresa e nella vita quotidiana. A queste si affiancheranno workshop pratici, proiezione di documentari per imparare a ridurre il consumo energetico e a realizzare iniziative a basso impatto ambientale. E ancora tour e visite guidate a impianti di produzione di energia rinnovabile, edifici ad alta efficienza energetica e siti naturali gestiti in modo sostenibile.

“Al termine di tutti gli eventi – dichiara il presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli – lanceremo la nostra proposta di confronto con gli interlocutori istituzionali, anche per individuare strumenti di finanza ‘sostenibile’ e accesso agevolato al credito”.




DANNO NEUROLOGICO: la risposta è differente tra maschi e femmine

Secondo uno studio condotto congiuntamente da Cnr, Irccs Fondazione Santa Lucia, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e Università Kore di Enna, il tessuto adiposo sarebbe un organo chiave nel determinare risposte metaboliche e infiammatorie diverse tra i due sessi a seguito di neuropatia e dolore cronico. La ricerca, pubblicata sulla rivista iScience, apre interessanti prospettive per una medicina di genere

Roma, 16 ottobre 2023. Molte ricerche indicano una maggiore sensibilità e suscettibilità dei soggetti di sesso femminile al dolore cronico, specialmente a quello di origine nervosa (neuropatico), rispetto a quello maschile: oggi, uno studio condotto congiuntamente dal Consiglio nazionale delle ricerche con l’Istituto di biochimica e biologia cellulare di Napoli (Cnr-Ibbc) e l’Istituto dei sistemi complessi di Roma (Cnr-Isc) -, dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma, dal Centro di Studi e Tecnologie Avanzate (CAST) dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara  e dall’Università Kore di Enna ne svela la possibile causa.

Lo studio, pubblicato sulla rivista iScience, mette per la prima volta in luce il ruolo chiave svolto dal tessuto adiposo nella regolazione delle risposte infiammatorie e metaboliche specifiche legate al sesso biologico, gettando luce su alcuni fattori determinanti che spiegano la maggiore suscettibilità del sesso femminile al dolore neuropatico.

“Fino a oggi le ricerche si erano focalizzate su quelli che sembravano essere gli attori principali coinvolti nelle neuropatie e sul dolore a esse associato, che si pensavano essere all’origine di questa differenza, ossia il sistema immunitario, le cellule non neuronali (neuroglia) e gli ormoni sessuali, scoprendo effettivamente divergenze tra maschi e femmine nella risposta al danno nervoso. Ma cosa effettivamente innescasse le diverse risposte di questi attori dopo una lesione nervosa era finora ignoto”, spiega Sara Marinelli ricercatrice del Cnr-Ibbc, alla guida del team di ricerca. “Il tessuto adiposo, organo fino a non molto tempo fa considerato amorfo, è in realtà particolarmente dinamico nella comunicazione inter-organo, ed è capace di regolare, influenzare e modificare numerosi processi fisiologici e patologici, non soltanto di natura metabolica. Oggi, abbiamo aggiunto un importante tassello alla comprensione di questo divario, scoprendo che questo organo partecipa attivamente alla riparazione di un danno neurologico in modo sesso-dipendente”.

In vari disordini metabolici, quali ad esempio il diabete e l’obesità, il tessuto adiposo è considerato un organo che può facilitare processi infiammatori o essere causa dell’insorgenza di neuropatie; l’ipotesi che esso possa svolgere un ruolo predominante e differente in base al sesso nel modulare la risposta metabolica a una lesione nervosa – in assenza di concomitanti patologie metaboliche – non era però mai stata presa in considerazione.

Le osservazioni del team si sono concentrate sulle lesioni a un nervo periferico, arrivando a superare molte precedenti aspettative: “A seguito di tale tipo di lesione, abbiamo osservato che il tessuto adiposo maschile promuove la glicolisi ossia la scissione della molecola di glucosio al fine di generare molecole a più alta energia – e riduce la spesa energetica e i livelli di acidi grassi insaturi. Inoltre, nel sesso maschile, il tessuto adiposo favorisce il rilascio di molecole rigenerative, protegge contro lo stress ossidativo, stimola sue proteine tipiche come l’adiponectina, creando un ambiente favorevole alla rigenerazione e alla guarigione dalla neuropatia”, aggiunge Roberto Coccurello ricercatore Cnr-Isc e Fondazione Santa Lucia IRCCS, supervisore dello studio.

Diversa, invece, la risposta nell’altro sesso. “Il tessuto adiposo femminile mostra una lipolisi e un’ossidazione degli acidi grassi alterate, un aumento della spesa energetica e un’elevata secrezione di ormoni steroidei che influisce sul metabolismo del glucosio e dell’insulina. In sostanza, il tessuto adiposo femminile non solo risponde al danno con un metabolismo alterato simile a quello dei soggetti che sviluppano neuropatie diabetiche, ma rilascia anche altri ormoni coinvolti nella generazione e nel mantenimento del dolore neuropatico”, prosegue Claudia Rossi, docente di Biochimica dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara.

“Tutto ciò ha chiare implicazioni nella comprensione delle divergenze di risposta tra i sessi al danno nervoso, soprattutto alla luce del fatto che il sistema immunitario, i neuroni e la neuroglia sono altamente suscettibili ai cambiamenti metabolici e ormonali, soprattutto quelli legati al glucosio, all’insulina e a estrogeni.”, conclude Sara Marinelli.

Queste scoperte aprono una prospettiva terapeutica nuova per affrontare i danni nervosi periferici, anche se saranno necessarie ulteriori ricerche per identificare bersagli più precisi e mettere a punto terapie diversificate a seconda del genere.

La scheda

Chi: Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche; Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche; Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Fondazione Santa Lucia; Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara; Università Kore di Enna

Che cosa: Sex-specific adipose tissue’s dynamic role in metabolic and inflammatory response following peripheral nerve injury https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2589004223019910




I CLASSICI DEL PENSIERO POLITICO

Un ciclo di seminari all’università di Teramo all’interno del patto per la lettura

Teramo, 16 ottobre 2023. Comincerà giovedì 19 ottobre, dalle ore 12.00 alle ore 14.00, nella Sala delle lauree del Polo didattico G. D’Annunzio dell’Università di Teramo, un ciclo di seminari dal titolo I classici del pensiero politico. Conoscere il passato per capire il presente e progettare il futuro, organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche all’interno del programma di eventi del Patto per la lettura del Comune di Teramo e coordinato da Fiammetta Ricci, docente di Filosofia politica.

Si parte con una Lectio magistralis su La politica secondo Platone: una sfida per il nostro tempo, tenuta dall’emerito prof. Giulio Maria Chiodi, uno dei più insigni studiosi di Filosofia politica a livello internazionale.

«L’iniziativa − spiega Fiammetta Ricci − ha lo scopo di presentare e far conoscere a un pubblico vasto, in modo chiaro ma approfondito, il profilo e le opere di filosofi e pensatori che costituiscono le pietre miliari dello sviluppo della cultura occidentale, con particolare riferimento al tema politico. La formazione di una cultura sociale per la cittadinanza democratica comincia, come recita il sottotitolo, dal conoscere il passato per comprendere il tempo presente e potere essere protagonisti consapevoli di un futuro migliore che si costruisce ogni giorno».

I seminari si terranno a cadenza mensile fino a maggio (eccetto i mesi di gennaio e febbraio) nel Dipartimento di Scienze Politiche e nei locali della Biblioteca M. Delfico di Teramo, per consentire a studenti, cittadini e operatori culturali di partecipare. In ogni seminario verranno letti e commentati brevi passi dei testi più significativi degli autori trattati. A Platone, seguiranno Tommaso Campanella (novembre), Thomas Hobbes (dicembre), Alexis de Tocqueville (marzo), Max Weber (aprile) e Carl Schmitt (maggio).




COMETE – SCIE D’ABRUZZO

Giornata Internazionale de I Parchi Letterari. Due appuntamenti con il progetto del Direttore di collana Peppe Millanta

Penne, 16 ottobre 2023. Sarà appuntamento del vasto programma previsto per la IX Giornata Internazionale de I Parchi Letterari, quello con Comete – Scie d’Abruzzo, collana blu di Ianieri Edizioni che sta per lanciare il suo terzo volume dedicato a Ferdinand Gregorovius: il progetto del Direttore di collana, lo scrittore Peppe Millanta, prosegue con il suo fortunato tour delle tante realtà abruzzesi desiderose di riscoprire le proprie origini e di rivedersi negli itinerari della collana curati da Serena D’Orazio.

Partner della collana sono: I Borghi più belli d’Abruzzo, Borghi Autentici e I Parchi Letterari, appunto, motivo per cui il presidente Stanislao De Marsanich, ritenendo il progetto di grande spessore, ha ritenuto opportuno festeggiare l’appuntamento con la presentazione di Una settimana in Abruzzo di Ugo Ojetti, che ci sarà il 19 ottobre alle ore 17.30, presso la Biblioteca Melchiorre Delfico di Teramo grazie alla collaborazione del responsabile Dimitri Bosi, che porterà i suoi saluti.

La prefazione di questo secondo volume è del caporedattore e editorialista de Il Giornale, Vittorio Macioce, l’introduzione appartiene al giornalista abruzzese e vicepresidente Odg Abruzzo, Simone Gambacorta, che dialogherà per l’occasione con lo storico Luigi Ponziani e la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

L’appuntamento con Ojetti per questa settimana è doppio, infatti ci sarà una seconda presentazione prevista per il 20 ottobre alle ore 18:30 presso il Tibo di Penne, dove a presentare sarà la giornalista Cristina Squartecchia.

Il progetto si avvale del lavoro certosino di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato Millanta, per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano Barbara Delli Castelli, Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Dalla raffinata produzione della maiolica alla faticosa lavorazione della pietra, la manifattura abruzzese si è sempre distinta per il suo straordinario patrimonio di abilità e per la sua originalità espressiva dai tratti sobri ed essenziali. Un patrimonio identitario unico che nella settimana trascorsa in Abruzzo, Ojetti sembra aver colto nella sua più piena integrità: il noto giornalista romano visitò monumenti, raccolse storie e osservò scene di vita quotidiana sotto un attento sguardo antropico, teso a indagare il prezioso patrimonio immateriale abruzzese fatto di racconti, saperi e tradizioni.

L’itinerario Sulle tracce di Ojetti vuole rivivere questa esperienza di viaggio seguendo i passi di Ugo Ojetti alla scoperta del patrimonio storico-artistico abruzzese, ma è dall’interesse così puntuale dimostrato per l’abilità artigiana che nasce “Antichi mestieri”, un itinerario alla scoperta di tutti quei luoghi dove l’arte popolare continua testarda a resistere al tempo, per vivere l’Abruzzo nella sua veste più autentica.

Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale, il lavoro di redazione è stato svolto da Cecilia Di Paolo.

La Giornata de I Parchi Letterari è in programma per il 22 ottobre e per scoprire tutti gli appuntamenti è possibile visitare il sito www.parchiletterari.com.




UNA PERGAMENA ALLA PROFESSORESSA Giuliana Sanvitale

La consegna  in segno di stima e riconoscenza per la sua ricca produzione letteraria

Giulianova, 16 ottobre 2023. Nel pomeriggio di domenica scorsa, in sala Buozzi, l’ assessore alla Cultura Paolo Giorgini ha omaggiato la poetessa e scrittrice giuliese Giuliana Sanvitale con una pergamena a lei dedicata dall’ Amministrazione Comunale.

L’iniziativa, promossa dall’Ingortp-Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, rappresentata dal giornalista Walter De Berardinis, è stata organizzata per rendere il doveroso tributo alla carriera letteraria della professoressa, figlia del sottufficiale Lamberto Sanvitale, morto nella fase finale della Seconda Guerra Mondiale. È seguito all’introduzione di De Berardinis, l’ intervento critico della professoressa Eleonora Cruciani e del professor Giancarlo Prosperi. Il pomeriggio ha visto inoltre gli affettuosi contributi  di alcuni amici, profondi conoscitori delle pagine dell’autrice.




VOTO IN POLONIA

Scricchiola il bastione della destra populista e anti Europa

PoliticaInsieme.it, 16 ottobre 2023. Il populismo di destra domina sui giornali e nello sbraitare nei parlamenti, ma al dunque non sfonda. È accaduto in Spagna e ieri pure in Polonia. Quella Polonia persino frettolosamente assurta a “nuovo” baricentro dell’Europa.

La destra di Pis, che continua a rimanere il primo partito, ma lontanissima dai successi dei decenni scorsi, paga la più alta affluenza dei votanti. A conferma che nei momenti cruciali anche l’elettorato più svogliato è costretto a fare i conti con la realtà e con i rischi che si corrono a lasciar fare ai populisti. Quello che ovviamente, lo si spera vivamente, possa accadere anche nel nostro Paese dove da troppo tempo l’assetto politico parlamentare è deciso dalla sola metà dell’elettorato.

Dalla Polonia viene dunque una lezione di cultura politica di cui dovrebbero fare tesoro tutti quelli che governano come se, davvero, avessero ricevuto un mandato pieno dall’intero corpo elettorale.

I polacchi nonostante i problemi resi ulteriormente infiammati dall’immigrazione a seguito della guerra in Ucraina non hanno premiato gli sciovinisti e gli antieuropei.

Se il risultato finale dovesse premiare il fronte filoeuropeo la destra italiana perderebbe il principato alleato in Europa.




FRA LE NUBI 

La luce di una realtà fissa, sfuggente ma luminosa   

Torrevecchia Teatina, 16 ottobre 2023. Solo un po’ d’impegno in più per individuarla nello spazio ed in una informazione nebulosa e fuorviante: la luce di una informazione giusta e reale viene fuori chiara e precisa.

Inutile ogni tentativo di manipolarla, per chi la desidera, la realtà è lì fissa, sfuggente ma luminosa: siamo tutti in conflitto, tutti nella ragione ma tutti, sempre e comunque, per il potere e per il denaro in una vita breve e consumata nel sangue.

Restiamo ancora una miserabile umanità.




PIERGIORGIO ODIFREDDI A GUARDIAGRELE, CASOLI E LANCIANO

Il matematico e scrittore Piergiorgio Odifreddi sarà lunedì 16 e martedì 17 ottobre a tenere diversi incontri con pubblico e scuole, invitato nell’ambito della stagione autunnale di GO, acronimo per Guardiagrele Opera, la manifestazione musicale e culturale di Guardiagrele giunta quest’anno alla nona edizione.

Guardiagrele, 16 ottobre 2023. Lunedì alle 21, presso il cinema-teatro Garden di Guardiagrele è in programma una conferenza sull’”Armonia dei numeri”, dove il celebre matematico, accompagnato dalla violinista Cristina Palucci e la violoncellista Simona Abrugiato, si soffermerà sui rapporti profondi e complessi che la musica intrattiene con la matematica. L’evento sarà replicato la mattina di martedì in un incontro con gli alunni dell’Istituto Algeri Marino di Casoli e le classi quarte e quinte della secondaria di secondo grado dell’Istituto Omnicomprensivo di Guardiagrele.

Nel pomeriggio Odifreddi incontrerà presso il Teatro Fenaroli di Lanciano gli studenti del liceo scientifico Galileo Galilei sulla “Matematica del Mediterraneo”, argomento che si inserisce nel progetto “Storia della Matematica” coordinato dalla prof.ssa Hilenia De Titta.

L’idea di coinvolgere le scuole in questa operazione nasce dalla volontà di promuovere un approccio problematico ai temi culturali e scientifici, in una visione aperta e nella consapevolezza della complessità, come sottolinea il direttore artistico di GO Maurizio Colasanti: “L’intellettuale ha a mio avviso una funzione preminente, deve possedere intraprendenza teorica, porsi come avanguardia nel suo campo, essere dissidente dal pensiero dominante, e infine sollecitare il desiderio di conoscenza anche quando le sue tesi non sono condivise.

Nelle nostre iniziative, noi di GO Abruzzo abbiamo sempre ritenuto di dover sottoporre al pubblico una prospettiva che alimenta la riflessione più che la condivisione, le domande più che le risposte. Piergiorgio Odifreddi ci è sembrato l’uomo giusto proprio per questo, per una serata in cui la musica viene guardata da un’angolazione asimmetrica rispetto alla solita prospettiva estetico-sentimentale. La ciurma di GO non si è fatta scappare questa occasione ghiotta per andare a scovare, con l’aiuto di un personaggio come Odifreddi, il baco delle nostre contraddizioni, anche quelle musicali”.

Sulla stessa linea l’organizzatore e portavoce dell’associazione “Guardiagrele Opera” Antonello Lupiani: “I rapporti tra matematica e musica sono affascinanti e profondi. La musica, in quanto forma d’arte basata sulla struttura e sulle relazioni tra suoni, può essere analizzata attraverso concetti matematici come ritmo, frequenza e armonia.

Dall’uso della teoria dei numeri nella costruzione di scale e accordi alla comprensione matematica della percezione uditiva, l’intersezione tra queste due discipline offre un’opportunità unica per esplorare la bellezza dell’ordine e della simmetria all’interno della creatività umana. Introdurre scienziati di fama nelle scuole può fornire agli studenti un’esperienza educativa unica e preziosa.

Attraverso l’interazione diretta con esperti rinomati, gli studenti possono essere ispirati a perseguire carriere scientifiche e ad apprezzare l’importanza della scienza nella società moderna. Questo tipo di coinvolgimento può anche aiutare a rendere l’apprendimento scientifico più tangibile e accessibile, portando l’entusiasmo e la curiosità nella classe”.




SOCIALIZZAZIONE PER RAGAZZI con disturbi del neurosviluppo

Una serata all’insegna della socializzazione, organizzata da Erga Omnes nel progetto Una Chiave, a favore dei ragazzi con Disturbi del Neurosviluppo.

Chieti, 16 ottobre 2023. I volontari di Erga Omnes, il 13 ottobre scorso, per i giovani adulti con Disturbi del Neurosviluppo, hanno organizzato una serata con dei “giochi di società”, una delle tante attività svolte nel progetto Una Chiave.

Una delle finalità del servizio, offerto gratuitamente dalla no-profit teatina, attiva 2011, è quella di creare uno spazio dove i ragazzi si possono relazionare, condividendo obiettivi comuni e incrementando le loro potenzialità e le loro risorse con l’aiuto di giovani volontari studenti universitari, neolaureati e professionisti in ambito psico-sociale.

É indispensabile far fronte alle difficoltà che i ragazzi possono incontrare e alla solitudine che possono vivere ogni giorno. Per tale motivo, Erga Omnes, ormai da vari anni, presso la sede operativa di Via Monte Grappa n. 176 a Chieti Scalo (ex centro sociale San Martino), ha pensato di fornire loro un ambiente dove accrescere i loro interessi, le loro passioni e instaurare nuovi legami, favorendo soprattutto una maggiore inclusione sociale.

Questa iniziativa oggi è portata avanti principalmente da: Antonella Carone, Tommasina Savio, Maria Teresa Sista, Zaira Lazzari e Sonia Chisena, con il supporto dei tirocinanti di psicologia e sociologia.

L’associazione è alla ricerca di volontari per questo progetto, tutti coloro che hanno passione nel volontariato e intendono crescere a livello personale e professionale.




L’ABRUZZO È GIALLOROSSO: il Tikitaka Francavilla batte Montesilvano 8-4

L’Abruzzo è giallorosso: il Tikitaka Francavilla batte Montesilvano 8-4

Francavilla al Mare, 16 ottobre 2023. Sul parquet di un gremito PalaRigopiano, si abbatte una tempesta di goal. A spuntarla è il TikiTaka in una contesa senza fine dai ritmi serrati, guadagnandosi la palma di regina d’Abruzzo in questo primo derby stagionale.

Il primo tempo è subito a tinte giallorosse: sinistro secco rasoterra di Vanin dopo due minuti dall’incipiare del match e Di Biase non può arrivarci. Prova a raddoppiare poco dopo con la grande occasione di Martìn Cortes, trovata al centro da Bertè dopo la battuta rapida di un corner che sorprende la retroguardia della GTM. Il raddoppio arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Bettioli calcia di sinistro infilando la sfera sotto il sette. Non c’è due senza tre e infatti il 3-0 giunge grazie a una palla rubata a metà campo da Bettioli che serve libera Leticia Martìn Cortes.

Morgado corre ai ripari e predispone il portiere in movimento. La GTM si fa più pericolosa soprattutto con Belli. Attenta Xhaxho che salva sulla linea di porta, dopo che Duda era già stata scavalcata. In chiusura di primo tempo accorcia il Montesilvano: manovra avvolgente della GTM, suggerimento di Rafa Pato che trova libera sul secondo palo Belli che deve solo spingere la sfera in rete. Arriva subito la risposta del TikiTaka con l’arcobaleno di Bertè che, dopo aver recuperato il pallone, direttamente dalla sua area di rigore trova fuori dai pali Di Biase e segna un goal straordinario. Si chiude sul 4-1 un primo tempo spettacolare.

La seconda frazione inizia come la prima, con la stessa protagonista: Vanin riceva palla su un’imbucata, salta Di Biase spolverando il pallone con la suola e trafigge ancora il Montesilvano. La GTM rimane attaccata alla partita con il gol di Jessica Manieri che dal lato sinistro rientra con il destro e deposita il pallone nella porta avversaria. Invece, il sinistro di Federica Belli si infila sotto le gambe di Bettioli, sorprendendo Duda sul primo palo. Il Montesilvano è sempre vivo e rientra prepotentemente in partita. La prima parte del secondo tempo certifica un sostanziale equilibrio con il Montesilvano in avanscoperta. Super parata di Duda su tiro di Natalia trovata libera in area di rigore, dopo un’azione rapida e in verticale del Montesilvano ma si rimane sul 5-3. Sulla pressione del Montesilvano con il portiere in movimento, Bettioli scorge la porta sguarnita, non ci pensa due volte e sigla la sua doppietta personale odierna per uno dei più classici “goal mangiato, goal subito”.

La partita sembra non finire quando Borges riporta a sole due lunghezze il vantaggio delle giallorosse. Ma Bettioli è ispirata, soprattutto dalla distanza, e si vede: su una situazione di gioco molto simile alla precedente marcatura, la brasiliana centra la porta avversaria mettendo a referto una tripletta. Soffre nel finale il Tikitaka sotto i colpi disperati della GTM che, con il portiere in movimento, mette alla prova la retroguardia francavillese muovendo velocemente il pallone da una parte all’altra alla ricerca dell’angolo giusto per colpire. Il K.O. definitivo lo mette a segno Duda, che, imitando la collega sudamericana, trafigge da oltre metà campo la porta sguarnita del Montesilvano. È festa TikiTaka.

Si conclude un Derby D’Abruzzo stellare che certifica quanto entrambe le squadre siano due serie candidate per la vittoria del campionato sotto tutti i punti di vista: qualità del gioco, intensità e lunghezza del roster.

Il Tikitaka sale a sette punti in classifica. Tornerà in campo domenica 22 ottobre in casa del T&T Royal Lamezia.




SIECO SERVICE IMPAVIDA ORTONA – EMMA VILLAS SIENA  0-3

Si aprono le danze di questa Serie A2 Credem Banca, stagione sportiva 2023/2024. La Sieco, che torna in A2 dopo solo un anno di assenza non è proprio ad un ballo delle debuttanti, ma si tratta pur sempre di una nuova “prima volta”.

Ortona, 16 ottobre 2023. Subito una amara sorpresa, Patriarca sente una fitta alla spalla e non potrà scendere in campo. Al suo posto è pronto Tognoni

A scendere in pista per la Sieco Impavida Ortona sono il palleggiatore Ferrato e la vecchia conoscenza ortonese, l’opposto Cantagalli. In posto quattro ci sarà la coppia collaudata formata da Capitan Marshall e Bertoli. Al centro, Fabi avrà al suo fianco un nuovo collega: Tognoni, mentre a difendere ci sarà il confermato libero Benedicenti.

Anche quello della Emma Villas Siena potrebbe definirsi un quasi ballo delle debuttanti dato che anche i toscani sono stati lontani dalla Serie A2 nella scorsa stagione. Ma se la Sieco trionfava in Serie A3, Siena mancava per una manciata di punti la salvezza in Superlega.

I senesi hanno tutta la voglia di tornare sulla cima dell’Olimpo e per questo primo passo coach Graziosi si affida al regista francese Nevot con opposto Krauchuk Esquivel. A schiacciare per la Emma Villas ci penseranno Pierotti e Tallone mentre al centro opereranno Copelli e Acuti. Libero Bonami.

Una gara giocata a sprazzi dalla Sieco, al contrario di una più continua Siena. Ortonesi in vera difficoltà soltanto nel primo set quando cedono di schianto agli avversari. Squadra più quadrata per il resto della gara con un Leonel Marshall che cerca di trascinare i suoi spronandoli a non scoraggiarsi.

IN BREVE

Tanta la determinazione messa in mostra dalla Sieco, ma Siena ha eretto un solido muro che gli attacchi ortonesi hanno faticato a superare. Quando non era un blocco, il muro era sempre pronto a sporcare gli attacchi biancoazzurri permettendo una più agevole ricostruzione di gioco. Un efficace servizio di Krauchuk ha messo in difficoltà i padroni di casa, che hanno accusato il colpo e cedendo agli avversari il primo set. Tocca al solito Marshall togliere più volte le castagne dal fuoco per gli ortonesi. I ragazzi impavidi se la giocano meglio nel secondo set. Siena mette subito a segno un break nella primissima parte di gioco e riescono a mantenerlo più o meno invariato fino alla fine del parziale. Ortona gioca, lotta, ci prova ma quel piccolo solco non si colma. Le premesse ci sono tutte, la squadra sta uscendo allo scoperto e per la primissima volta Siena è in difficoltà, ritrovandosi ad inseguire. Una ricetta amara fatta di un pizzico di sfortuna, qualche disattenzione ed un calo di concentrazione ha permesso a Siena di tornare in gara. È proprio nel momento più importante che alla Sieco cominciano a tremare i polsi. Siena ringrazia e da che era sotto 16-14, si trova avanti 17-21. Ortona si scuote, Marshall stringe i denti, vola e mette a terra palla su palla. Sul 22 pari il set sembra infuocato e promettente. Ancora una volta, però, l’emozione prende il sopravvento: un servizio sbagliato, una palla valutata fuori ma caduta in campo ed un muro di un indemoniato Milan, chiudono i giochi e costringono la Sieco a cedere le armi agli avversari.

Le parole del coach Nunzio Lanci: «Non abbiamo giocato male, ma dobbiamo essere più decisi. Ci sono state occasioni che avremmo potuto sfruttare meglio. Un campionato di Serie A2 non perdona questi errori. Ma siamo solo all’inizio e dobbiamo guardare al lungo termine. Dobbiamo sicuramente migliorare, ma abbiamo ampi margini per farlo»

Un ringraziamento speciale al pubblico che ci ha sostenuto numeroso con passione questa sera. Vi esortiamo a continuare a sostenerci e a tornare al palazzetto: insieme supereremo ogni sfida. La strada è lunga, ma con il vostro supporto, nulla è impossibile.

PRIMO SET

Ecco che si riparte. Al servizio c’è Matteo Bertoli per la Sieco. Lo stesso Bertoli mette a segno il primo punto della SIECO in questa stagione 1-0. Milan trova il pareggio con un pallonetto preciso 1-1. Fuori il servizio di Copelli 2-1. Mani fuori di Krauchuk su Marshall 2-2. Milan ferma Cantagalli 2-3. Ancora muro, questa volta è Marshall ad essere bloccato 2-4. Marshall gioca a carambola con il muro dei senesi 4-5. Ancora un mani-fuori, questa volta firmato da Bertoli 6.6. Potente l’attacco di Copelli al centro 7-9. La pipe di Marshall rimbalza sul muro e termina fuori 8-12. Copelli sbaglia malamente il suo turno al servizio 9-13. Marshall prende l’ascensore e appoggia una palla improponibile per chiunque altro 10-13. Palla difficile, Bertoli ci prova ma è fuori di un soffio 12-19. Errore dai nove metri anche per Ferrato 15-23. Marshall con un paio di rosicchia punti 19-23. Ma alla fine non basta e gli ospiti portano a casa il primo parziale 19-25.

SECONDO SET

Il solito Marshall mette a segno il primo punto 1-0. Cantagalli tira fuori il servizio 2-2. È buona la pipe dei senesi 3-5. Marshall 5-6. Fuori anche l’attacco di Bertoli 5-8. Errore dalla linea di fondo per Copelli 10-12. Fuori di pochissimo il servizio di Cantagalli 11-13. Potente l’attacco al centro di Fabi che risulta indifendibile 13-15. Diagonale strettissima di Marshall e la palla pizzica la riga 16-18. Il muro di Coser sorprende tutti e finisce sull’incrocio delle righe decretando il punto del 17-20. Out il servizio di Copelli 18-20. Fuori il servizio di Cantagalli 18-21. È fuori il muro di Bertoli 19-22. Ferrato ferma l’attacco degli ospiti 21-23. Murato l’attacco di Bertoli e la palla si spegne lentamente sulla riga. Siena è due set avanti.

TERZO SET

Da un quasi ace di Bertoli ad un punto insperato per Siena. Gli avversari ricostruiscono una palla recuperata in extremis e beffano il muro a tre della Sieco 0-1. Errore dai nove metri per Cantagalli. Erroraccio di Krauchuk che sbaglia la parallela e finisce fuori 4-4. Cantagalli regala il primo break ai padroni di casa 6-4. Buona la ricostruzione degli ospiti, Ortona non tiene 7-7. Bravo Fabi ad attaccare forte all’incrocio delle righe a fondo campo 10-9. Nove metri fatali anche a Milan 12-10. L’Ace di Nevot regala il nuovo vantaggio ospite 13-14. Ace di Ferrato 15-14. Ottima l’intesa di squadra, questa volta e Marshall mette a terra il pallone del 16-14. Fallo di doppia fischiato a Ferrato 16-16. Muro di Fabi 18-21. Cantagalli rosicchia un punto 20-22. Muro di Ferrato 21-22. Marshall chiude la strada a muro 22-22. Cantagalli serve sulla rete 22-23. Milan invece fa ace 22-24. Tallone poi stampa muro su Cantagalli e Siena porta a casa i primi tre punti di questa stagione.

Sieco Service Impavida Ortona – Emma Villas Siena  0-3 (19-25, 21-25. 22-25)

Durata Set:     I: 29’

                        II: 30’

                        III: 32’

Durata Totale Incontro: 1h 31’

Sieco Service Ortona: Fabi 10, Broccatelli (L) % – perfetta %, Bertoli 12, Benedicenti (L) 71% – perfetta 41%, Del Vecchio, Marshall 17, Patriarca n.e., Cantagalli 11, Falcone n.e., Tognoni 2, Donatelli n.e., Ferrato 3, Di Giulio n.e., Lanci E n.e. Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces: 1  – Errori Al Servizio: 10  – Muri punto: 9

Emma Villas Siena: Copelli 8, Trillini 6, Nevot 3, Bonami (L) 70% – perfetta 40%, Tallone 2, Coser (L) % – perfetta %, Krauchuk Esquivel 10, Milan 17, Gonzi, Acuti, Pierotti 9, Pellegrini, Ivanov, Picuno Coach: Graziosi G. Vice: Monaci M.

Aces: 4 – Errori Al Servizio: 13 – Muri punto: 7




UNITI PER ORTONA SPIEGA LA CRISI IN COMUNE

Incontro con i cittadini lungo corso Vittorio Emanuele

Ortona, 15 ottobre 2023. Un’opposizione solida, compatta, unita sui grandi temi di sviluppo della città. Anche oggi il gruppo Uniti per Ortona si è presentato con la forza e la coerenza di chi racconta con chiarezza il presente ed ha già pronto un progetto definito per il futuro.

Un pacchetto di proposte concrete che fino ad oggi ha trovato un solo ostacolo: l’immobilismo di una maggioranza litigiosa e povera di idee, che bada a mantenere inalterate le proprie rendite di posizione e non si cura minimamente delle necessità di un territorio che ha umiliato e impoverito a causa di una totale mancanza di iniziativa.

I consiglieri di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Lucia Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco hanno incontrato i cittadini nel corso di un evento pubblico che si è sviluppato lungo corso Vittorio Emanuele ad Ortona.

Volevamo fare il punto sulla situazione della città – spiegano i consiglieri – ribadire la quantità e la qualità del lavoro che abbiamo portato avanti nel corso di questi mesi. Perché non possiamo e non vogliamo essere confusi con il nulla rappresentato da chi amministra.

Fanno fatica persino a garantire il numero legale nella riunione di commissione, dove si dovrebbero approfondire i problemi del territorio da discutere poi in Consiglio. La figura del presidente dell’assemblea civica è diventata sostanzialmente merce di scambio, utile a garantire o equilibrare posizioni di potere, con uno svilimento totale della funzione di garanzia che le è propria.

Per questo abbiamo chiesto la revoca dell’incarico a Vincenzo Polidori. La giunta è monca, illegittima, e questo mette a rischio anche le poche e ordinarie deliberazioni assunte. È arrivato anche un richiamo formale, che ricorda come, al momento, non sia soddisfatto il requisito dell’equilibrio di genere. E il sindaco Castiglione non sa come muoversi, prigioniero di promesse che non è più capace di mantenere”.

La funzionalità degli organismi rappresentativi è garantita ormai solamente dall’impegno dei consiglieri di opposizione: sono loro di fatto a stabilire, attraverso continue proposte, l’agenda delle riunioni di Consiglio comunale, che con triste pervicacia la maggioranza si ostina a far fallire.

“Non vogliono riconoscere – dicono ancora i consiglieri di Uniti per Ortona – la loro totale incapacità di rapportarsi con il territorio, di venire incontro ad esigenze reali, come quelle del comparto agricolo devastato da una stagione anomala. Hanno detto che avrebbero varato un progetto complessivo solo per non dover accogliere la nostra proposta reiterata di un sostegno immediato e quindi più efficace. Non fanno scelte, non prendono decisioni: l’unico calcolo che riescono a fare è quello del numero legale, utile a far saltare ogni consiglio comunale in cui si trovano in difficoltà”.

Il risultato è una città con l’economia prosciugata che non ha saputo approfittare completamente neanche dell’importante opportunità offerta dai mesi estivi in cui la Costa dei trabocchi ha vissuto una stagione felice.

La soluzione possibile è evidente a tutti, persino al sindaco che continua a negarla – concludono i consiglieri – i cittadini devono poter tornare a scegliere, questa giunta deve tornare a casa e dare modo a chi vuole lavorare di impegnarsi per la città. I nostri progetti sono evidenti, trasparenti e concreti e, pur con sensibilità diverse, in questi mesi li abbiamo portati avanti con una visione comune di bene della città, con compattezza e coerenza. Non ci pare che Castiglione e la sua Giunta possano dire altrettanto”.

Foto: OrtonaNotizie




PRIMI PUNTI IN B1

Prestazione Super: le ragazze dell’Adriatica Press superano nettamente 3-0  il quotato sestetto del Santa Teresa di Riva

Teramo, 15 ottobre 2023. Con una prestazione da incorniciare, sia in attacco e soprattutto in difesa, l’Adriatica Press Futura Teramo spazza la corazzata Santa Teresa di Riva (Me), vincendo 3-0 davanti al numerosissimo pubblico biancorosso del Palascapriano che ha incitato Costantini e compagne per tutto l’arco dell’incontro.

Oggi, la squadra del Presidente Roberto Mazzagatti e del coach Luca Nanni ha dimostrato di poterci stare comodamente in questa categoria, cancellando lo scivolone di Fasano. Arrivano così i primi tre punti della nuova stagione, punti pesanti ottenuti grazie all’impegno di tutte che hanno svolto il proprio compito con intelligenza tattica e mostrato attaccamento alla maglia. Assente Monica Lestini ancora infortunata e Aurora Patriarca non al meglio della condizione che nel giorno del suo compleanno, auguri Aurora, si regala il primo successo in biancorosso.

Positivo esordio con la maglia della Futura, per la giovane del 2002 Chiara Capulli. Domenica prossima si torna in campo nuovamente nel Palascapriano per il derby d’Abruzzo con l’Altino (Ch).

Adriatica Press Futura Teramo 3

Vendramini, Ragnoli 14, Poli 19, Di Diego 2, La Brecciosa, Costantini 18, Patriarca, D’Egidio, Mazzagatti 8, Fanelli, Capulli 4, Ventura. All. Luca Nanni.

Santa Teresa di Riva (Me) 0

Bertasi 3, Spitaleri, De Luca, Bilardi 9, Quiligotti, Frazzica, Matrullo 8, Basile, Bonfitto, Nielsen 13, De Candia, Santoro, Murru, Bertiglia 12.

ARBITRI: Galano (Sorrento) e De Martino (Portici)

PARZIALI: 25-19: 25-23; 25-21




LA CASA DEL PILOTA inaugurato il museo aeronautico

In occasione del Centenario dell’Aeronautica militare italiana

Archi, 15 ottobre 2023.  È stata inaugurata ieri ad Archi, in provincia di Chieti, la Casa del pilota, un museo aeronautico nella casa natale di Eugenio Sirolli, pilota archese e medaglia d’argento della Seconda guerra mondiale. Con Carlo Emanuele Buscaglia, Sirolli fu tra i primi piloti scelti per la squadriglia degli aerosiluranti.  Il gruppo era noto come i Quattro Gatti – furono loro a mettere a segno per la prima volta il siluro alato di Gabriele d’Annunzio – e lo stemma della squadra raffigurava quattro teste di gatto, due nere e due bianche. Morì a 27 anni, in volo di guerra sui cieli del Monte Amiata (16 maggio 1943).

L’idea di raccogliere oggetti, foto e filmati dell’epoca e farne un museo è del nipote dell’aviatore che peraltro porta il suo stesso nome, Eugenio Sirolli, che spiega: “Il museo, creato grazie alla collaborazione dei parenti dei piloti, dell’Aeronautica e dell’associazione Fly Story, che quest’anno festeggia i 25 anni di attività,  contiene cimeli vari, pezzi di aereo, fotografie, libri e oggetti legati a quel momento storico e anche a d’Annunzio”.

Poi racconta: “Il nome della squadriglia dei quattro gatti nasce da un aneddoto familiare. Quando mio zio tornava ad Archi e raccontava le sue imprese in famiglia, suo padre lo liquidava con una battuta che è diventata storia. Gli diceva che erano solo quattro gatti, senza grosse potenzialità e futuro. Da questo episodio, avvenuto ad Archi, è nato il nome della squadriglia, con lo stemma dei quattro gatti, che ancora oggi vola sulle nostre teste quale simbolo del 3° Stormo dell’Aeronautica militare italiana”.

All’evento di inaugurazione del museo, patrocinato dall’Aeronautica militare e dal Comune di Archi, hanno partecipato   i Generali Giancarlo Naldi e Basilio De Martino – presidente del comitato per il Centenario  dell’Aeronautica – il senatore Etelwardo Sigismondi,  l’associazione Azzurra  di Loreto, le associazioni Arma Aeronautica di Loreto, Avezzano, Lanciano, Vasto e Roma, l’Associazione Nazionale dei Carabinieri e alcuni sindaci del territorio. Inoltre, da Firenze sono arrivati il Gen. Nicola De Nicola, che ha donato documenti dannunziani al museo, e la sig.ra Wilma Naldini, moglie del pilota delle Frecce Tricolori morto nell’incidente di Ramstein

“È stata una giornata memorabile per il nostro piccolo paese – ha commentato il sindaco di Archi Nicola De Laurentis – Siamo onorati di aver ospitato tante autorità e di aver festeggiato, in questa occasione, l’Aeronautica militare per il suo Centenario. Il museo appena inaugurato raccoglie importanti pagine della storia dell’aeronautica e del noto aviatore al quale il nostro comune ha dato i natali. È  una preziosa testimonianza storica e una grande ricchezza culturale per Archi”.

La giornata, dedicata inoltre al Centenario dell’Aeronautica, si è conclusa con l’esibizione di quattro aerei – momento organizzato da Fly Story – che hanno chiuso il loro volo con il tricolore italiano.

Barbara Del Fallo




CELEBRATO IL 50° PREMIO SULMONA

Rassegna internazionale di arte contemporanea. Premio di giornalismo a Spadorcia, la rosa e Panella. Vittorio Sgarbi: “il premio Sulmona rende  gloria al principio stesso del premio”

Sulmona, 15 ottobre 2023. “Oggi sono tutti premiati quelli che sono in questo catalogo. Il Premio Sulmona rende gloria al principio stesso del Premio”. Così il Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali, Vittorio Sgarbi, ha celebrato i cinquant’anni del “Premio Sulmona – Rassegna internazionale di arte contemporanea”. Pubblicato delle grandi occasioni sabato 14 ottobre al teatro comunale “Maria Caniglia” di Sulmona.

Oltre al Sottosegretario Sgarbi sono intervenuti, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il presidente della Commissione bicamerale Enti Gestori, On. Alberto Bagnai, il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, il presidente della provincia dell’Aquila, Angelo Caruso e la consigliera regionale Antonietta La Porta. Un’edizione speciale, quella voluta dal Presidente del Circolo di arte e cultura Il Quadrivio, che ha messo insieme le opere vincitrice delle 49 edizioni precedenti e una selezione di opere realizzate in questi ultimi anni, senza però attribuire alcune premio.

Sul palco sono stati invitati e insigniti di un riconoscimento speciale, realizzato in formato 10 x 10 da Elisabetta Proia e Giuseppe Liberati, sette tra gli artisti più rappresentativi della storia del Premio. Si tratta di Lino Alviani, Camilla Ancilotto, Monticelli & Pagone, Ennio Calabria, Rosi Mantovani, Verena D’Alessandro e il giapponese Yoshin Ogata. È stato anche presentato il pregevole catalogo curato da Roberto e Sara Di Giampaolo e Raffaele Giannantonio. Inaugurata anche la mostra, composta da 201 opere, in rappresentanza di artisti italiani e stranieri e che potrà essere visitata nel Polo Museale Civico Diocesano nell’ex Convento di Santa Chiara a Sulmona (L’Aquila), fino al 5 novembre, tutti i giorni (tranne il lunedì), dalle ore 9:30 alle 13 e dalle 15:30 alle 18.

“Abbiamo voluto rendere omaggio ai 50 anni di storia del Premio”, ha spiegato il presidente Raffaele Giannantonio, “E ci fa piacere aver ricevuto questo riconoscimento dal mondo della cultura, della politica e dell’informazione, che consacra definitivamente la nostra manifestazione. Si chiuda una metà secolo e si apre una seconda metà secolo per il Premio Sulmona. È d’obbligo ricordare quanti hanno permesso al Premio Sulmona di arrivare fino a oggi: Olindo Pelino, Gaetano Pallozzi e Angelo Maria Scalzitti ma anche tutte quelle persone che oggi non ci sono più e che con la loro attività sono sempre stati accanto di questa manifestazione, come Giorgio Di Genova e Cosimo Savastano”.

Nel corso del suo intervento il Sottosegretario ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi non ha mancato di ricordare il Maestro Gaetano Pallozzi, accostato alla figura di Renato Guttuso, sostenendo anche la necessità di realizzare a Sulmona il Museo del Realismo.

Il Premio Sulmona ha celebrato anche il tradizionale Premio di giornalismo. Quest’anno sono stati premiati la vicedirettrice del TG2, Maria Antonietta Spadorcia, la giornalista e conduttrice di Tagadà (La7), Tiziana Panella, e la giornalista e conduttrice televisiva Anna La Rosa. A impreziosire la consegna dei riconoscimenti un video messaggio del giornalista Bruno Vespa, che ha ricordato il riconoscimento ricevuto a Sulmona nel 1989, in occasione della prima edizione del Premio Sulmona di giornalismo. Nel corso della cerimonia, condotta dalla giornalista Chiara Buccini, ci sono stati anche alcuni musicali con gli interventi di Antonella Bucci, Mauro Mengali e Silvia Di Censo.




LA GUERRA MONDIALE A PEZZI entra in una fase nuova

PoliticaInsieme.com, 15 ottobre 2023.  La guerra mondiale a pezzi evocata da Papa Francesco, con ogni verosimiglianza, sta evolvendo ed entra in una fase nuova.

Finché restava tale i conflitti si risolvevano dentro enclave locali che, più o meno ampie, non riuscivano a trasmettere la loro onda d’urto ad altri scacchieri, cosicché le tensioni dell’una e dell’altra parte si potenziassero reciprocamente, fino a provocare una incontenibile reazione a catena che desse immediata evidenza appunto della dimensione mondiale della guerra. Senonché, in linea d’aria, solo poco più di duemila chilometri separano Kiev da Gerusalemme, una lotta di liberazione nel cuore dell’Europa da un altro devastante conflitto armato sulle sponde orientali del Mediterraneo. Fatti i debiti conti, non solo geografici, l’una e l’altra a due passi da casa nostra.

Il fatto è che l’ Europa – con il Mare Nostrum che, per l’ intero decorso delle sue coste dai Dardanelli alle Colonne d’Ercole, ne bagna i confini meridionali – appare inerme ed impotente nel momento in cui i conflitti in corso attestano come sia ancora lì, su quella sponda del Mediterraneo verso cui convergono i paesi arabi e l’antica Mesopotamia, il focolaio delle più gravi tensioni internazionali.

Siamo in presenza di due conflitti le cui aree di risonanza, a prescindere da protagonisti ed interpreti dell’uno e dell’altro, inevitabilmente si sovrappongono e generano una cascata di reazioni che possono recare conforto anche a soggetti che pure – ammesso che sia così – non hanno soffiato sul fuoco del conflitto israelo-palestinese perché l’incendio attecchisse. Putin, in modo particolare, anche senza muovere un dito trae vantaggio dall’attacco di Hamas ad Israele per la sua strategia di destabilizzazione e sovvertimento degli equilibri internazionali. E con lui la sfinge di Pechino.

È sempre più evidente che l’Ucraina non sia mai stata, di per sé, il vero obiettivo dell’ aggressione russa, bensì di fatto il pretesto di una strategia di più vasto raggio, che, per la verità, non si faticava a cogliere fin dal febbraio dello scorso anno. E, fin d’allora, su queste pagine se n’era parlato in quel senso.

D’accordo, il sogno neoimperialista della Grande Madre Russia, ma non è tutto qui. Le due grandi autocrazie orientali si sentono abbastanza forti da sfidare il mondo?

Non possono farne a meno se vogliono crescere?

Vogliono cogliere il momento di un Occidente debole e di un’ America incerta?

Oppure, è piuttosto vero il contrario?

Non è da escludere che la debolezza che temono sia la loro, le sfide interne che i loro regimi illiberali e dispotici devono vincere, in modo particolare Pechino. Anche Putin, ma in particolare il leader cinese sanno che se un paese cresce, matura una condizione di maggior benessere, supera la soglia di un’economia di mera sopravvivenza, matura inevitabilmente aspirazione di carattere sociale, di ordine civile, domande di libertà che non si possono contenere e, in un sistema di quel genere possono diventare esplosive.

Insomma, non è possibile, oltre un certo limite, tenere assieme uno sviluppo capitalistico, sia pure di ordine statale, ed una condizione di repressione dei diritti civili.

A maggior ragione se quest’ ultima è una precondizione strutturale di quello sviluppo. Insomma, sanno che alla fine le democrazie vincono perché sono sistemi aperti e la loro forza è la consapevolezza civile degli uomini liberi.

Tanto vale, dunque, rimettere in gioco l’intero quadro e giocare d’anticipo una partita che nessuno può vincere solo sul piano delle tecnologie o della produttività.

Domenico Galbiati




PAMELA D’AMICO TORNA SU RAI ISORADIO

Nuova edizione di Pamela Viaggia in Latin. Da lunedì 16 ottobre, dalle ore 00:30 su rai Isoradio

Chieti, 15 ottobre 2023. Dopo il successo della prima edizione, la cantante e conduttrice teatina Pamela D’Amico torna a raccontare su Rai Isoradio suoni, colori e tradizioni della cultura musicale latino-americana, iberica e caraibica, e delle connessioni tra gli artisti di questi territori e l’Italia. La trasmissione Pamela Viaggia in Latin torna nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 ottobre, a partire dalle ore 00.30, sulle frequenze di Rai Isoradio.

Ospite della prima puntata il cantautore Sergio Cammariere, che racconterà il suo legame con il Brasile e l’America Latina.

Protagonista assoluta della trasmissione è la musica. La conduttrice e cantante di Chieti, Pamela D’Amico, intervisterà artisti latini di ieri e di oggi, che hanno scritto canzoni di grande successo internazionale. Particolare attenzione sarà riservata alla scena contemporanea.

Pamela Viaggia in Latin si conferma come il programma di riferimento per tutti gli artisti gli eventi latino-americani in Italia. Nelle prossime puntate ci saranno artisti internazionali come il cubano Alexander Abreu del gruppo Havana D’Primera.

Pamela viaggia in latin si può ascoltare su Rai Isoradio (FM 103.3), sul DAB e anche su RaiPlay Sound.




ANTONIO RUSSO: libertà di stampa nei teatri di guerra

Convegno lunedì 16 ottobre alle ore 9 nell’aula Magna del Liceo Scientifico A. Volta

Francavilla al Mare, 15 ottobre 2023. L’iniziativa viene organizzata nel giorno in cui si ricorda la prematura e tragica scomparsa del reporter di guerra Antonio Russo, giornalista francavillese ucciso in circostanze misteriose nei pressi della città di Tbilisi, in Georgia, dove lavorava come inviato per Radio Radicale, il 16 ottobre del 2000.

L’evento anticipa un altro importante appuntamento, quello del Premio sul Reportage di Guerra Antonio Russo che si terrà il 3 maggio 2024, sempre a Francavilla, in occasione della Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa.

Di seguito il programma del convegno Antonio Russo: Libertà di stampa nei teatri di guerra, del 16 ottobre ore 9 presso il Liceo Volta di Francavilla.

Modera: Jacopo Ottenga Barattucci, giornalista, ideatore del Podcast “La congiura del Silenzio”

Ore 9: Saluti istituzionali, Sindaco di Francavilla al Mare Avv. Luisa Ebe Russo, Assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Daniele D’Amario, Dirigente Scolastica Liceo Volta Prof.ssa Angela Mancini

Ore 9.30: Introduzione ai temi

Ore 10: Testimonianza del giornalista Fausto Biloslavo

Ore 10.30: Dibattito con gli studenti

Ore 11.15: Intervento del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta, “L’obbligo della verità sull’informazione di guerra”

Ore 12: Conferimento da parte del Comune di Francavilla al Mare alla Fondazione Antonio Russo di una targa commemorativa

Ore 12.15: Conclusioni




PERCHÉ C’È BISOGNO DI GIUSTI operatori di pace …

… e non di corrotti guerrafondai. Il Signore si aspetta che ci prepariamo a incontrarlo, ogni qualvolta ci chiama, in terra come in Cielo. In altri termini la festa è per giusti e operatori di pace e non per corrotti e guerrafondai.

di Rocco D’Ambrosio

Gloobalist.it, 14 ottobre 2023. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti» (Mt 22, 1-14 – XXVIII TO/A).

In tempi di wedding planers, di matrimoni e feste organizzate fin nell’ultimo particolare, dà un po’ fastidio pensare a un re che, a un certo punto, scocciato dal rifiuto degli invitati, rivolga la sua attenzione ai primi che trova per strada, cattivi o buoni che siano. Saltano molti criteri. La cosa non la mandiamo giù, né la capiamo; soprattutto se poi, a fare questo, è il buon Dio nel Regno dei Cieli.

Ma dovremmo porci anche dalla parte del re, cioè del Signore Iddio. Egli non si deve esser sentito molto bene quando ha visto tutti i suoi invitati rifiutare l’invito a pranzo, per giunta all’ultimo momento. Sappiamo bene che la parabola, nel progetto di Matteo, era rivolta sostanzialmente agli ebrei, invitati a entrare nel regno di Gesù ma alcuni troppo occupati in altro e sprezzanti verso il re, cioè Dio Padre, tanto da uccidere i servi inviati, cioè i profeti. C’è sempre chi, viene invitato, ma ha altro da fare: vale nella vita quotidiana come in quella di fede.

Dobbiamo onestamente ammettere che spesso anche noi ci comportiamo come gli ebrei peggiori e non come i giusti di Israele. Siamo meno credenti autentici e più farisei, sacerdoti e dottori della legge: ci sentiamo al di sopra del Re, del padrone, del Signore, chiamiamolo come vogliamo. Ci riteniamo così importanti davanti a Dio da pensare di essere indispensabili per la sua opera. Il Battista rimprovera la nostra presunzione e superbia con quel monito che non dobbiamo assolutamente dimenticare: “non crediate di poter dire dentro di voi: «Abbiamo Abramo per padre!». Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo” (Mt 3, 9).

Se Dio può far nascere suoi figli dalle pietre, se lui può rifare immediatamente la lista invitati, dobbiamo abbassare la testa e stare attenti ad accogliere i suoi inviti, specie quando ce li invia attraverso profeti vecchi e nuovi. Altrimenti perderemo la festa, in questa terra, come nell’al di là. Ammonisce Paolo: “Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio”. (1 Cor 6, 9-10).

E l’abito nuziale? Anche qui la storia è abbastanza seria. “Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti”. Sembrerebbe che il re non chieda molto, ma almeno un abito decente, da cerimonia, diremmo oggi. Gli studiosi ci ricordano che è importante ricordare le usanze orientali: gli ospiti invitati ai grandi banchetti facevano il bagno, si ungevano e vestivano un abito nuovo. In altri termini: il Signore si aspetta che ci prepariamo a incontrarlo, ogni qualvolta ci chiama, in terra come in Cielo. In altri termini la festa è per giusti e operatori di pace e non per corrotti e guerrafondai.

Ho sempre pensato – forse con troppa semplicità – che il Signore non ci chiede abiti di lusso o speciali o originali. Ognuno si mette il meglio che ha. Rischieremo di essere cacciati per questo? Penso proprio di no. Perché qualcosa di nuovo, di giusto, di autentico, lo portiamo addosso, cioè appartiene alla nostra vita. Ovvero ci siamo preparati a incontrarlo, portando qualche frutto di giustizia e di pace. Così come siamo, con tutti i nostri limiti e peccati. Con la nostra storia, in parte bella, in parte brutta. Così, sic et simpliciter, entreremo alla festa