La discriminazione e persecuzione dei cristiani. 19-26 novembre
di Giacomo König
PoliticaInsieme.com, 19 novembre 2023. Vèstiti di rosso ed illumina di rosso (wear red, light red). Durante l’edizione 2023 della così detta Red Week, la Settimana rossa che va da oggi al 26 novembre, l’organizzazione cattolica internazionale Aid to the Church in Need (Aiuto alla Chiesa che Soffre) invita ad indossare capi di vestiario rosso o ad illuminare chiese, edifici e monumenti di rosso, per ricordare il dramma della discriminazione e della persecuzione dei cristiani nel mondo. Un’azione globale che ACS propone con grande successo di adesione ormai da otto anni. La campagna in rosso iniziò infatti in Brasile nel 2015, quando l’ufficio locale di ACS fece illuminare la statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro per simboleggiare la persecuzione dei cristiani in Iraq.
Il Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo 2023 di ACS, pubblicato lo scorso giugno, fornisce dati e risultati preoccupanti sul fenomeno che fanno da sfondo a questa iniziativa di sensibilizzazione. La ricerca ha evidenziato infatti violazioni della libertà religiosa in 61 paesi. In 28 paesi (13 solo in Africa), segnalati col colore rosso, la situazione è peggiorata rispetto al passato. Africa e Asia i continenti più pericolosi. Anche se è difficile precisare la dimensione numerica della persecuzione dei cristiani nel mondo, una stima realistica ed orientativa è 325 milioni.
All’invito di ACS alla Red Week per il 2023 hanno già aderito circa diecimila persone in più di una dozzina di paesi, che stanno annunciando iniziative in rosso, per ricordare simbolicamente il sangue dei cristiani.
Oltre venti cattedrali nel mondo saranno illuminate di rosso. Tra di esse la cattedrale di San San Patrick a Melbourne, in Australia, che ospiterà la seconda edizione annuale della Notte dei Testimoni il 22 novembre, con la presenza del Patriarca della Chiesa cattolica melchita, Joseph Absi, invitato a parlare della situazione dei cristiani in Siria e Medio Oriente.
In Austria già oltre cento parrocchie hanno confermato la loro partecipazione all’iniziativa. Chiese ed edifici pubblici, compreso il Parlamento austriaco, saranno illuminati di rosso. Nella Stephansplatz di Vienna sono previsti un flashmob e un incontro con il Presidente del Parlamento austriaco, Wolfgang Sobotka.
In Slovacchia saranno illuminati di rosso i castelli di Nitra e Bratislava e la cattedrale di Santa Elisabetta a Kosice.
In Germania oltre cento chiese – tra cui le cattedrali di Passau, Ratisbona, Friburgo, Dresda e Paderborn – saranno illuminate di rosso. Si svolgeranno momenti di preghiera e sono attese le testimonianze del vescovo Magar Ashkarian, di Aleppo, in Siria, e dell’arcivescovo Sebastian Francis Shaw di Lahore, in Pakistan, due Paesi in cui i cristiani non possono professare la loro fede liberamente.
Convinta adesione all’iniziativa anche da parte dell’Olanda. Circa 150 parrocchie, cattoliche e protestanti, che ospiteranno attività varie e conferenze sul tema. Molte chiese celebreranno messe, servizi di preghiera e incontri ecumenici, o apriranno le porte ai fedeli per pregare e accendere candele per i cristiani in condizioni di difficoltà.
L’Inghilterra dedicherà alla sensibilizzazione sul problema dei cristiani tutto il “Red Wednesday”, mercoledì 22 novembre, concentrandosi sulla situazione in Africa, con la presentazione di un rapporto sulla libertà religiosa in quel continente.
In Francia si illumineranno di rosso le cattedrali di Chartres, Bayonne, Reims, Angers, Caen, Bourges e Versailles. A Parigi si terranno veglie di preghiera e di informazione, nella Basilica di Montmartre e nella Santissima Trinità.
La sensibilizzazione in rosso invaderà anche l’America. In Canada si svolgeranno eventi nell’Oratorio di San Giuseppe a Montreal e nella Cattedrale di Maria Regina del Mondo. A Toronto si terranno veglie di preghiera nella Cattedrale di San Michele. Nell’America Latina iniziative per la Red Week sono attese in Messico e in Colombia, dove il santuario di Las Lajas sarà illuminato di rosso. Anche a Cali e Bogotá si terranno diversi eventi, rivolti soprattutto ai giovani, tra cui una “Via Lucis” in cui i partecipanti potranno ascoltare la testimonianza di un sacerdote dell’Uganda e di una suora missionaria del Venezuela che lavorano nella regione del Pacifico in Colombia.
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