STRAGE DI CANI DA TARTUFO

Appello di Cerretano: le autorità trovino i responsabili

Pescara, 23 novembre 2023. Ci affidiamo alle autorità affinché facciano il loro lavoro e trovino chi ha commesso questa strage. Fabio Cerretano, presidente nazionale della Federazione nazionale associazioni tartufai italiani, interviene nuovamente sulla strage avvenuta sabato tra l’Abruzzo e il Molise. I trenta cani uccisi sono per Cerretano un vero e proprio “atto di barbaria” che va punito in ogni modo.

“Non è il numero dei cani ma è l’atrocità compiuta che ci deve far riflettere – ha continuato Cerretano – come si può compiere un gesto simile? Come si possono creare delle esche con il preciso scopo di andare a uccidere dei cani? Quanto è accaduto è vergognoso e chi ha compiuto questo atto deve essere rintracciato e punito dalle autorità competenti. A loro ci affidiamo affinchè venga fatta giustizia per i tanti cercatori di tartufo che ancora oggi piangono per i loro cani barbaramente avvelenati. Faccio appello a tutte le forze coinvolte per fare in modo che non ci siano più morti da piangere e soprattutto che chi ha commesso questa strage venga trovato e punito”.

Sul caso è stata aperta un’inchiesta e i carabinieri forestali stanno cercando di ricostruire tutto l’accaduto grazie anche al lavoro svolto dall’unità cinofila nucleo antiveleno di Frosolone (Isernia) che con l’ausilio di un pastore belga ha passato al setaccio tutta l’area per trovare le altre esche avvelenate.




ASSURDO CHE SI DEBBA SPERARE DI AVERE FORTUNA

La Di Girolamo (M5S) sulla galleria San Silvestro

Pescara, 23 novembre 2023. Quanto accaduto nella giornata di ieri con la tragedia sfiorata nella galleria San Silvestro è allarmante, solo la fortuna ha evitato il peggio. A questo siamo ridotti, ad affidarci alla fortuna per poter circolare tranquillamente e senza pericoli per le nostre strade e gallerie.

Non voglio strumentalizzare nulla, nel modo più assoluto, ma bisogna prendere coscienza di una situazione di certo non nata l’altro giorno, anzi.

La mia parte politica già diversi anni fa aveva chiesto al ministro delle Infrastrutture di promuovere azioni ispettive, anche tecniche, per verificare eventuali responsabilità sullo stato delle gallerie e sui lavori effettuati, visto che proprio i lavori di manutenzione si sono mostrati tutt’altro che risolutivi. Si è andati avanti con interventi tampone che hanno nascosto il problema, senza pensare a soluzioni concrete anche se ovviamente più impegnative sotto tanti punti di vista.

Parliamoci chiaramente, qualcosa negli anni non ha funzionato e continua a non funzionare. L’incidente di ieri è un urlo assordante, che ci ricorda la fondamentale importanza degli investimenti a tutela del territorio e per arginare il dissesto idrogeologico.

In ballo c’è la sicurezza dei cittadini in un tratto di strada importante e trafficato. Cosa è stato fatto? Sinceramente non saprei dirlo ma mi aspetto delle risposte su questa situazione da parte di tutti gli attori coinvolti a vario titolo nella vicenda.




LA VIA MAESTRA

Il senso della democrazia

Giulianova, 23 novembre 2023. DEMOS e l’Associazione Antonio Gramsci – Abruzzo, in collaborazione con la CGIL Teramo, l’ANPI provinciale e l’ARCI provinciale, organizzano per sabato 25 novembre 2023, a partire dalle ore 17:30, presso la Sala Bruno Buozzi a Giulianova, una iniziativa dal titolo: LA VIA MAESTRA: il senso della democrazia.

Molti sono i segnali che vengono dal mondo della politica e delle istituzioni che impongono una attenta riflessione sul senso della democrazia, sul suo significato profondo, sui rischi che corre.

Una riflessione sulla Democrazia, che nel nostro Paese trova compiuta rappresentazione e realizzazione nella Costituzione, nata dalla Resistenza al nazifascismo, e sulla portata potenzialmente distorsiva della Democrazia medesima di ogni provvedimento di modifica della Costituzione.

Una riflessione sulla necessità di comprendere come la difesa della Costituzione sia in primo luogo difesa della Democrazia, difesa dei diritti universali dei cittadini.

Una riflessione su come esercitare, nel rispetto dei principi costituzionali, le necessarie battaglie per preservare e difendere la Democrazia italiana da ogni possibile distorsione.

Una riflessione per provare a comprendere le ragioni che portano la maggioranza dei cittadini a non esercitare il diritto di voto e rifugiarsi nell’astensionismo. Da fare con partiti, forze politiche e sociali, associazioni, per capire che l’antidoto all’astensione è la partecipazione dei cittadini.

Gli imminenti appuntamenti elettorali, quello per la elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale e quello per la elezione del Sindaco di Giulianova e del Consiglio comunale, richiedono da parte di tutti una assunzione di responsabilità non solo in riferimento al governo dei territori e delle comunità, ma anche (e soprattutto) in ordine alla qualità della nostra Democrazia. Di tutto questo si parlerà sabato 25 novembre a Giulianova.

Foto: Ekuonews




AVVIATO IL PERCORSO DI CONFRONTO CON I CITTADINI

Raccogliere contributi sul progetto delle barriere acustiche ferroviarie

Roseto degli Abruzzi, 23 novembre 2023. È stato avviato ieri sera in Sala Consiliare il percorso di confronto con il territorio e i suoi rappresentanti promosso da Rete Ferroviaria Italiana – società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane – per sviluppare e realizzare un progetto condiviso per l’inserimento delle Barriere acustiche nel Comune di Roseto degli Abruzzi.

Un incontro che ha visto la partecipazione del Sindaco Mario Nugnes, dei Consiglieri Comunali di Maggioranza e di Opposizione e al quale sono stati invitati anche i Presidenti e tutti i componenti dei 12 Consigli di Quartiere di Roseto degli Abruzzi.

In questo primo incontro RFI ha presentato il lavoro svolto per promuovere una visione integrata delle barriere acustiche con le vocazioni e le peculiarità dei luoghi e alcuni possibili concept progettuali con l’obiettivo di realizzare un progetto “a misura di territorio” con il contributo dei cittadini e dei portatori di interesse.

A breve, quindi, si predisporrà un calendario di nuovi appuntamenti per raccogliere il contributo di tutti: prima attraverso un nuovo incontro aperto a tutta la cittadinanza di Roseto e, successivamente, organizzando una serie di walkshop sul territorio coinvolgendo i residenti delle aree oggetto dell’intervento per ascoltare i bisogni dei cittadini e promuovere sinergie operative per coniugare le caratteristiche progettuali e realizzative dell’opera con le opportunità per la trasformazione e rigenerazione sostenibile degli spazi urbani.

“Stiamo lavorando, grazie all’impegno dei Consiglieri Comunali Paolo De Nigris e Vincenzo Addazii, per rendere concreto il percorso di condivisione con il territorio rispetto al progetto sulle Barriere acustiche – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Lo abbiamo fatto inizialmente attraverso un confronto costante con RFI e, successivamente, attraverso la pianificazione di una serie di incontri che interesseranno le zone coinvolte dall’intervento e, più in generale, tutta la cittadinanza di Roseto degli Abruzzi chiamata a dare il suo contributo di idee e di soluzioni.

Con l’avvio del confronto con RFI, e con l’incontro di ieri in Sala Consiliare, stiamo dando seguito, tra l’altro, anche a quanto disposto nella Risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Roseto il 7 marzo del 2019 – aggiunge il Sindaco Mario Nugnes – Una risoluzione votata anche da buona parte degli attuali Consiglieri di Opposizione e nella quale si chiedeva la sospensione del progetto presentato all’epoca con lo scopo di trovare una soluzione progettuale diversa al fine di rendere meno impattante l’intervento proposto.

Ed è questa la strada che la mia amministrazione ha inteso avviare. In merito alle polemiche emerse da una parte degli intervenuti e riferitemi a mezzo stampa, invito tutti gli attori coinvolti a partecipare in modo propositivo e senza pregiudizi ai prossimi appuntamenti di confronto, organizzati con lo scopo di realizzare un’opera che sia in armonia con il territorio, impattante il meno possibile e che al contempo risolva l’annoso problema legato alle emissioni rumorose provocate dal passaggio dei convogli ferroviari”.




ENERGIA DAL PROFONDO

La Promessa Sostenibile dell’Eolico Marino

Francavilla al Mare, 23 novembre 2023. In un mondo sempre più attento alle tematiche ambientali, l’energia eolica marina si sta affermando come una delle soluzioni più promettenti per un futuro sostenibile, attraverso le energie rinnovabili. Secondo le stime dell’IRENA, l’International Renewable Energy Agency, entro il 2030 questa fonte di energia coprirà circa il 24% del fabbisogno energetico globale. Questa proiezione mette in luce il crescente interesse e gli investimenti in un settore che unisce innovazione e rispetto per l’ambiente.

I parchi eolici marini si dividono in due categorie principali, ciascuna adattata a specifiche esigenze ambientali e logistiche:

  • Impianti eolici con turbine fissate al fondale marino, ideali per le acque poco profonde e vicino alle coste
  • Impianti eolici con turbine su piattaforme galleggianti, ottimali per l’alto mare.

Entrambi i tipi sfruttano la forza del vento, una risorsa rinnovabile e inesauribile, per produrre energia elettrica senza emettere gas serra.

I vantaggi dell’eolico marino rispetto a quello terrestre sono notevoli. In mare, i venti sono generalmente più forti e più costanti, il che rende l’energia prodotta più affidabile e costante. Inoltre, questi impianti occupano spazi meno estesi rispetto a quelli terrestri e hanno un impatto visivo e acustico minore. Un altro aspetto fondamentale è la riciclabilità dei materiali utilizzati per le pale eoliche, che contribuisce ulteriormente alla sostenibilità di questa fonte energetica.

Nonostante i benefici, l’energia eolica marina presenta anche delle sfide. La costruzione e la manutenzione di questi impianti implicano costi elevati, soprattutto in acque profonde, e necessitano di una particolare attenzione alla salvaguardia della fauna marina. Tuttavia, i progressi tecnologici e la riduzione dei costi di installazione, che hanno visto una diminuzione del 48% tra il 2010 e il 2020, sono segnali incoraggianti per il futuro del settore.

Belgio: Leader Nell’Eolico Offshore e Innovazione Energetica

Il Belgio sta emergendo come un pioniere nell’ambito dell’energia eolica offshore, dando una svolta decisiva alla sua strategia energetica. Con un impegno significativo nel Mare del Nord, il paese sta vivendo una trasformazione nel settore energetico, unendo innovazione e sostenibilità. Questa spinta verso un futuro più verde è rappresentata emblematicamente dall’ambizioso progetto Princess Elisabeth Island, destinata a diventare un fulcro per la generazione di energia eolica offshore. Questo sviluppo non solo rafforza la posizione del Belgio come leader nell’eolico offshore, ma stabilisce anche nuovi standard per la sostenibilità e l’innovazione nel settore energetico globale.

Isola Elisabetta: Il Nuovo Epicentro dell’Energia Verde

Il progetto dell’Isola Principessa Elisabetta sarà posizionato strategicamente nel Mare del Nord e servirà da hub centrale per l’eolico offshore e sarà la prima isola energetica artificiale al mondo. Con una superficie di circa cinque ettari in superficie e ulteriori 20-25 ettari sott’acqua, l’isola diventerà un nodo fondamentale non solo per il Belgio, ma per tutta l’Europa.

Le aspettative per questo progetto sono notevoli:

  1. Incremento della Capacità Produttiva: Si prevede un aumento della capacità energetica belga da 2 gigawatt a 8-10 gigawatt entro il 2040.
  2. Interconnessioni Internazionali: L’isola faciliterà collegamenti energetici con la Danimarca e il Regno Unito, creando una vasta rete europea nel Mare del Nord, diminuendo la dipendenza dall’energia russa, così da diminuire il caro bolletta.
  3. Innovazione Tecnologica: Princess Elisabeth Island sarà la prima isola energetica non servita da personale umano, una novità assoluta nel panorama energetico globale.

Inoltre, il progetto si concentra fortemente sulla sostenibilità ambientale. La tutela della biodiversità marina è un elemento chiave, con un approccio di design inclusivo della natura che mira a proteggere e potenzialmente ripristinare l’ecosistema marino. Questa attenzione all’ambiente si riflette anche nei metodi di costruzione e nella manutenzione delle strutture, che saranno attuate con il massimo rispetto per la vita marina.

Sicurezza e Sostenibilità: Priorità del Progetto

La sicurezza è un altro aspetto cruciale del progetto, soprattutto in un contesto geopolitico in cui le infrastrutture energetiche sono diventate obiettivi sensibili. La protezione delle strutture contro sabotaggi e attacchi è diventata una priorità. Questo impegno nella sicurezza sottolinea l’importanza strategica dell’isola nel quadro dell’indipendenza energetica europea.

A sottolineare ulteriormente l’importanza del progetto, sono state stanziate sovvenzioni significative, incluse quelle dalla Commissione Europea nell’ambito del piano di ripresa post-Covid-19. Questi investimenti riflettono la fiducia nel potenziale dell’isola di diventare un punto di riferimento per la produzione di energia rinnovabile e sostenibile. Grazie a questo progetto gli stati facenti parte di questo progetto non solo riusciranno a risparmiare sulle emissioni, utilizzando energia rinnovabile, ma anche a diminuire l’utilizzo del gas, questo tipo di utilizzo dell’energia è una delle nuove possibilità di energia sostenibile come il fotovoltaico.

In conclusione, il progetto dell’Isola  Princess Elisabeth Island, non è solo un passo avanti per il Belgio, ma un esempio luminoso per il mondo intero su come l’innovazione e la sostenibilità possano andare di pari passo nella transizione energetica. Con una visione lungimirante e un impegno concreto verso l’ambiente, il Belgio sta tracciando un percorso da seguire per un futuro energetico più pulito e sicuro.

Alessandra Alfia Selvaggi




IL TIKITAKA SI SCHIERA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Homenewsil TikiTaka si schiera contro la violenza sulle donne

Francavilla al Mare, 23 novembre 2023. Il Tikitaka Futsal aderisce convintamente alla campagna promossa da Lega Nazionale Dilettanti e Divisione Calcio a cinque in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Per la partita contro il Molfetta, un seggiolino del PalaRigopiano verrà colorato di rosso e le giocatrici scenderanno in campo con un segno rosso sul volto.

Inoltre, il Tikitaka Futsal Francavilla ha scelto di caratterizzare tutte le comunicazioni riferite alla partita pubblicate dai nostri canali di comunicazione, mediante il colore rosso e riportando il numero antiviolenza 1522, un recapito gratuito e pubblico, attivo 24h su 24 che accoglie, con operatrici specializzate, le richieste di aiuto e sostegno delle donne vittime di violenza e di stalking.

Ci vediamo tutte e tutti al PalaRigopiano domenica 26 novembre alle ore 18:00, per goderci una splendida giornata di sport e affermare insieme basta alla violenza di genere.




VIOLENZA DONNE

Pagano: Mai Sole imperativo come uomo e come politico

Roma, 23 novembre 2023. Mai sole è il titolo che avete scelto per questo convegno, ‘mai sole’ è un imperativo che, come uomo e come rappresentante delle Istituzioni, voglio condividere con voi oggi, a poche ore dalla celebrazione della Giornata internazionale dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, che cade proprio il 25 novembre. E un segnale in queste ore arriva proprio dal Parlamento che ha appena approvato all’unanimità il disegno di legge del governo contro la violenza sulle donne. Per vincere questa battaglia è infatti indispensabile rafforzare le misure legislative e investire in campagne di comunicazione, sensibilizzazione e opere di prevenzione.

Non è un caso che in questi giorni, sulla scia dello choc per la sorte toccata a Giulia le chiamate al numero 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, le chiamate quotidiane siano passate dalle 200 alle 400, con picchi di 500.

Segno che l’opera di sensibilizzazione funziona e convince, chi si sente in pericolo, a chiedere aiuto. Occorre allora compiere ogni sforzo a tutti i livelli per perseguire l’obiettivo di educare le giovani generazioni al rispetto e al contrasto di ogni forma di violenza verso le donne e i più fragili. Grazie allora per quanto già fate e quanto farete in questa ottica.

Sappiate che avrete sempre il mio appoggio, il mio sostegno, il mio contributo fattivo. Sono con voi. Mai sole

Nazario Pagano




DUE LIBRI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Lupieditore: Cultura ed Educazione come rimedio

Nella cornice della Settimana Internazionale contro la violenza sulle donne, Lupieditore, la casa editrice di Sulmona, si fa promotore di una significativa iniziativa culturale, lanciando due libri che si pongono come strumenti educativi per sensibilizzare la società su questa piaga ancora troppo presente, come evidenziato dalla recente tragedia della giovane Giulia Cecchettin.

Il primo libro, “Il Monastero” di Domenico Cavalca, affronta con coraggio e sensibilità la tematica della violenza di genere, evidenziando la tragica condizione di una donna maltrattata a causa della sua incapacità di portare avanti una gravidanza.

La protagonista, Artemisia, si trova intrappolata in un circolo di maltrattamenti fisici e psicologici da parte del marito, a seguito della nascita di un figlio maschio privo di vita. Espulsa dalla sua abitazione, trova rifugio in una casa nel bosco, supportata segretamente da alcuni monaci benedettini. La storia si dipana con la scoperta casuale di un intricato amore tra figure autorevoli, portando Artemisia a essere accusata di stregoneria e, successivamente, uccisa. Dopo la sua morte, eventi misteriosi si susseguono, ostacolati nelle indagini dalle autorità giudiziarie.

Il secondo libro, una ristampa dal titolo “La lama sotto il guanciale”, si insinua nelle dinamiche di un amore malato, ossessivo e caratterizzato da risvolti violenti. Quest’opera, pur essendo una ristampa, mantiene una rilevanza attuale nel farci riflettere sui pericoli degli amori malati e sulla necessità di riconoscere e affrontare la violenza domestica.

Entrambi i libri, con trame intense e coinvolgenti, sottolineano l’importanza di utilizzare la cultura come strumento di sensibilizzazione e educazione contro la violenza sulle donne. Lupieditore, con questa iniziativa, si propone di contribuire a un cambiamento culturale che promuova il rispetto e l’uguaglianza di genere, auspicando un futuro in cui la violenza sulle donne sia solo un triste ricordo del passato.




FORMAZIONE OPERATORI DEL TURISMO E DELLO SPORT

A Chieti il 2 dicembre il primo appuntamento presso il seminario regionale

Sulmona, 23 novembre 2023.  “Il nostro territorio con la sua storia d’arte, fede, bellezza paesaggistica e sport è il terreno ideale per sperimentare nuove forme di evangelizzazione e promozione, ma la valorizzazione passa inevitabilmente attraverso la conoscenza e la formazione”. È quanto afferma Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, delegato della CEAM (C onferenza Episcopale Abruzzo e Molise) per la Pastorale del Turismo, Tempo libero, Sport e Pellegrinaggi, a pochi giorni dall’avvio del primo corso di formazione organizzato dalla Consulta Regionale per la Pastorale del Turismo, che si terrà a Chieti, sabato 2 dicembre 2023 presso il Seminario Regionale.

L’iniziativa rappresenta la prima tappa di un percorso base volto alla realizzazione di altri corsi tematici ed è rivolta principalmente agli operatori che, a diverso titolo, sono coinvolti nel settore nell’ambito della promozione del territorio Abruzzese-Molisano, ma anche a chi per motivi professionali, di studio, aggiornamento culturale, servizio ecclesiale fosse interessato avere una formazione base.

Il corso, che vedrà diversi e qualificati interventi insieme ad attività laboratoriali, verrà proposto anche sabato 9 marzo 2024 a Termoli presso la Casa Museo Stepharnus, per dare la possibilità di partecipare a quante più persone vorranno.

“Come ci ha ricordato Papa Francesco – aggiunge Mons. Fusco – seguire Cristo non è solo una cosa vera, ma anche bella, e in questo senso la bellezza rappresenta una via per incontrare il Signore. Oggi dobbiamo essere in grado di portare questo messaggio anche nei settori del turismo e dello sport con un linguaggio moderno  che ci permetta di raggiungere sempre più persone”.




UNA DONNA ALLA RICERCA DELLA SUA LIBERTÀ

Con la Compagnia Kairos i racconti di Alda Merini al Cerulli

Pescara, 23 novembre 2023. La Compagnia delle arti e dello spettacolo Kairos, con il Presidente Armando Fragassi, presenta alle ore 21.00 del  25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, uno spettacolo che affronta il tema degli internamenti in manicomio attraverso un percorso storico e sociale: “Una donna alla ricerca della sua libertàLe vite di Alda Merini”, questo il titolo dell’appuntamento presso l’Auditorium Cerulli di Pescara, in via Francesco Verrotti, 42.

Il pregiudizio nei confronti delle donne è un malessere difficile da sradicare da parte di molte società e nella realtà dei manicomi non c’era nessuna forma di rispetto e tutela per le donne: erano trattate alla stregua degli uomini. Per loro: sporcizia, malnutrizione, mancanza di igiene, si tratta degli stessi disagi che Alda Merini ha raccontato.

La poetessa ha lottato per non essere una delle tante vittime; la malattia mentale, in qualsiasi delle sue forme, ha generato una brutalità e una disumanizzazione che nel corso della Seconda guerra mondiale, ha avuto uno dei momenti più drammatici. Alda Merini poteva essere curata e lo sarà, ma nei difficili anni che vanno dal dopoguerra fino alla legge Basaglia (del 1980), sarà vittima e testimone della disumanità che si viveva nei manicomi: gli elettroshock e la somministrazione di farmaci riducevano uomini e donne internati a vegetali.

Nel cast dello spettacolo curato da Armando Fragassi con musiche dal vivo di Dana Stancu ci sono: Angela Salvatore, Rita Prota, Agnese Bullaci, Sara Cimino, Daniele Di Fiore, Mara Di Sano, Mariateresa Scioli, Stefania Barbetta, Sofia Lollo, Alessandro Barone e Arnaldo Fioriti.

La poetessa racconta di un’Italia ferita dalla guerra, di una rinascita e della sua battaglia personale contro le ospedalizzazioni forzate di tutti coloro che non erano considerati normali. Alda è un esempio di riscatto, Alda è un messaggio di amore, di speranza e di poesia.

Sono previste prevendite in auditorium contattando il numero 329.2125372.




NON PRIVIAMO IL TERRITORIO DELLE RISORSE EUROPEE

PNRR: Mobilità Sostenibile, FIAB: Appello alla Regione e a tutte le forze politiche

Teramo, 23 novembre 2023. Martedì 21 novembre, nelle persone del Coordinatore Abruzzo Molise e dei Presidenti delle Associazioni di L’Aquila, Teramo, Sulmona e Pescara, FIAB è stata sentita in sede di Seconda Commissione Regionale – Territorio, ambiente e infrastrutture – sul tema del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC).

Ai consiglieri presenti nonché al Sottosegretario alla Presidenza con delega ai Trasporti pubblici locali e alla Mobilità, Umberto D’Annuntiis, è stato posto in evidenza il notevole ritardo nella redazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica. Infatti, oltre che essere previsto come atto dovuto dall’art. 5 della L. 2/2018 (Disposizioni sviluppo mobilità in bicicletta e realizzazione rete nazionale di percorribilità ciclistica), che ne fissa tempi e modi, la redazione del PRMC era già prevista dalla L.R. Abruzzo n. 8 del 25/3/2013 (Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica), cioè oltre 10 anni fa, con aggiornamenti triennali.

“Dal 2013 ad oggi – ha sottolineato nel suo intervento il coordinatore Giancarlo Odoardi – la norma si sarebbe dovuta redigere e aggiornare almeno 3 volte. Anche la successiva legge del 2018 ha rimarcato la cadenza richiamata, mentre il Piano Generale della Mobilità Ciclistica dell’ottobre 2022 ne aveva fissato almeno la redazione entro un anno dalla sua pubblicazione, ovvero ottobre 2023, anche questa scadenza mancata.

Il rimando alla predisposizione propedeutica del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) – ha sottolineato Odoardi – non trova riscontro nella normativa vigente, che richiama solo una cornice di coerenza e non già un quadro di subordinazione. Tra l’altro il PRMC non attiene esclusivamente ad una rete di infrastrutture, ma soprattutto ad una politica di sostegno alla mobilità ciclistica che si articola in numerose azioni, anche di promozione economica. A tal proposito – ha concluso il coordinatore regionale – la mancata redazione del PRMC non consente alla Regione stessa di sottoporre al MISE entro il 1° aprile di ogni anno, adempimento che costituisce anche obbligo, la relazione sullo stato di attuazione degli interventi previsti dal PRMC a fine di predisporre, da parte del ministero stesso, la Relazione annuale sulla Mobilità Ciclistica”.

Il Presidente di FIAB Teramo, Gianni Di Francesco, ha sottolineato che la promozione della mobilità ciclistica non è solo cicloturismo (indispensabile) o svago domenicale “ma anche mezzo di trasporto quotidiano per andare a scuola e al lavoro e soprattutto misura atta alla prevenzione dell’incidentalità stradale sia dell’utenza più vulnerabile, pedoni e ciclisti ma soprattutto degli automobilisti”.

Il Presidente dell’Associazione aquilana, Gabriele Curci, ha sollecitato la “costituzione di un tavolo permanente di lavoro regionale, a cui le associazioni sono disponibili a dare il proprio contributo”.

Nella replica, il sottosegretario D’Annuntiis ha rimarcato l’approccio propedeutico adottato dalla Regione Abruzzo del PRIT rispetto al PRMC, ma senza dare indicazioni circa l’iter approvativo del primo. Inoltre, interpellato al riguardo, ha confermato la piena disponibilità della Regione Abruzzo a sottoscrivere l’accordo con la Regione Marche entro la fine del corrente anno per la realizzazione del ponte ciclabile sul fiume Tronto.

Ha inoltre aggiunto che la Regione sta monitorando i Comuni che hanno ricevuto i fondi del PNRR (24 ml) per il completamento di tratti della ciclovia costiera affinché riescano ad affidare i lavori entro il 31/12/2023, pena la perdita del finanziamento, e che in ogni caso si è già provveduto a chiedere una proroga di sei mesi in sede di Conferenza Stato Regioni.

FIAB Teramo lancia un appello a tutte le forze politiche regionali e a tutte le amministrazioni locali affinché si adoperino, prima che sia troppo tardi, a far sì che le importanti risorse finanziarie del PNRR destinate alla mobilità sostenibile non vadano perse, non solo per migliorare la rete cicloturistica della nostra Regione ma anche per migliorare la sicurezza nelle nostre strade urbane ed extraurbane e promuovere una reale modernizzazione di tutto il nostro territorio.




LE PIÙ CELEBRI DANZE DEL REPERTORIO SINFONICO   

Teatro Comunale Maria Caniglia domenica 26 novembre ore 17:30. Dancing Concert, Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno, direttore Artistico M.o Gaetano Di Bacco direttore Francesco D’Arcangelo

Sulmona, 23 novembre 2023. La Danza, motore artistico di tutta la musica occidentale, domenica 26 novembre alle ore 17,30 è protagonista della serata proposta dalla Camerata Musicale al Teatro Caniglia di Sulmona (AQ), per il settimo appuntamento della stagione con l’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno diretta dal M° Francesco d’Arcangelo. Un ideale invito al ballo con una carrellata delle più celebri danze del repertorio sinfonico. Un percorso coinvolgente ed emozionante per consentire al pubblico di viaggiare tra le diverse epoche, dal ‘600 ad oggi, e i diversi stili (Opera, Sinfonico, Jazz).

Ogni tipo di composizione, dal ‘500 ad oggi, nasce e deriva dalle danze, ma quali sono le danze che hanno influito di più nel repertorio classico? Quali sono le danze più conosciute e quelle meno valorizzate?  Tutti i più grandi compositori hanno inserito delle danze nelle loro sinfonie o nelle loro opere liriche,  persino Verdi e Mascagni ne riconoscono l’importanza musicale. Da questa premessa nasce il progetto “Dancing Concert” dell’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno che, partendo dalla “Tarantella” di Rossini e attraverso l’allegro moderato di Valse della V Sinfonia di Tchaikovsky ed il Salterello (dalla Sinfonia IV)  di Mendelssohn, condurrà per mano il pubblico fino alle giravolte delle Zingarelle e Mattatori di Verdi (Traviata) e arrivando a Mascagni  con Furlana  (da Le Maschere) e Bizet (Farandola da Arlesienne suite).Sarà un gioco trasportare l’ascoltatore in un crescendo, verso un finale travolgente con  la Danza Ungherese n°5 di J. Brahms per concludere sulle note dell’intenso e coinvolgente Libertango e Oblivion di Astor Piazzolla. E non sarà facile per lo spettatore in poltrona controllare l’ irresistibile voglia di muoversi seguendo i ritmi dell’orchestra.

Francesco D’Arcangelo, violoncellista e direttore d’orchestra, compie gli studi di violoncello   perfezionandosi a Maastricht (Olanda). Come solista ha eseguito i concerti di Haydn e Boccherini in Spagna e Olanda e, in formazioni da camera, si è esibito in festival in Olamda, Belgio, Spagna e Italia. Collabora con orchestre in Olanda,Belgio e Italia. Come primo violoncello ha suonato sotto la direzione di Roberto Benzi, Daniel Oren, Dirk Vermuellen, Ed Spanjard, Kovachev. Parallelamente ha coltivato lo studio di direzione d’orchestra con corsi e masterclass con  Bellugi, Dini, Ciacci, Karabtchevsky. Nel 2013 fonda “Gestione Musica” con lo scopo di divulgare e promuovere la musica classica con una filosofia di esecuzione nuova e il più possibile “vicina” al pubblico, nella ricerca di un approccio “amichevole”con lo spettatore, raccontando e cercando di spiegare e rendere più “vicine” le esecuzioni, attraverso descrizioni, racconti di aneddoti e storie inerenti e valorizzanti il materiale eseguito. E’direttore musicale dell’”Ensemble Lirico Italiano”, e dell’orchestra da camera “Salerno Sinfonietta”. Dal 2021 e’ direttore artistico dell’attività musicale di Gestione Musica selezionata e sovvenzionata a valere del F.U.S. nella categoria nuove istanze. 

L’Orchestra del Teatro Goldoni costituita nel 2020 dall’organico di riferimento principale

delle stagioni liriche e sinfoniche del Teatro è diventata  punto di riferimento  per la sua stagione sinfonica e le sue produzioni come Sheherazade di Rismky Korsakov (eseguita per la prima volta a Livorno nel Novembre 2022),  la Sinfonia n.6 di Tchaikovsky replicata dopo 90 anni dalla prima esecuzione italiana diretta da Pietro Mascagni.

La specificità artistica è nel suo repertorio lirico Mascagnano,Pucciniano e Verdiano. Partecipa attivamente ogni anno al Festival Mascagni di Livorno rappresentando opere del compositore livornese. Hanno apprezzato le sue caratteristiche di  dinamicità e disponibilità direttori e solisti come Dean Anderson, Giancarlo De Lorenzo, Gianna Fratta, Madaras Gergely, NG Wilson, Daniel Raskin, Sergey Smbatyan, John Warner, Kristīna Blaumane , Boris Brovtsyn, Cesare Chiacchiaretta, Danielle de Niese , Dino De Palma, Fabio Furia, Zorman Itamar, Olexander Semchuk, Eum Son Yeol, Nancy Zhou. Direttore principale dell’Orchestra è Eric Lederhandler,  Direttore associato è Gianluca J. Greco.

PROGRAMMA

Tarantella di G. Rossini

Valse dalla Sinfonia V Symphony di P. I. Tchaikovsky

Salterello dalla Sinfonia IV Symphony di F. Mendelssohn

Danze Zingarelle e Mattatori da Traviata di G. Verdi

Furlana da Le Maschere di P. Mascagni

Farandola da Arlesienne suite di G. Bizet

Danza Ungherese n°5 di J. Brahms

Libertango e Oblivion di A. Piazzolla

PROSSIMO APPUNTAMENTO CON L’OPERA

TURANDOT  musica di Giacomo Puccini

Coro dell’Opera di Parma

Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane

Direttore Stefano Giaroli – Regia Alessandro Brachetti

Domenica 3 dicembre ore 17.30

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ANCHE PER GLI ABBONATI




INCONTRO CON CARTULARIA SPA

Fondimpresa Abruzzo visita le aziende

Balsorano, 23 novembre 2023. Realizzata lo scorso 22 Novembre la visita aziendale dei Vertici di OBr Abruzzo, Articolazione Territoriale Di Fondimpresa, presso l’azienda aderente a Fondimpresa, Cartularia Spa – costituita nel 1991, dai fratelli Pierluigi e Davide Ventre – nello stabilimento di Balsorano (AQ) che si estende su una superfice coperta di 13.500 metri quadri. La delegazione è stata accolta anche dai figli, Patrick e Domenico, già entrati a far parte della Direzione aziendale.

“Abbiamo avviato una nuova, importante iniziativa – ha dichiarato il Presidente Luciano De Remigis – per toccare con mano le realtà aziendali. Fondimpresa Abruzzo ha infatti nella propria mission la vicinanza, la prossimità territoriale ed una maggiore conoscenza delle imprese aderenti, di realtà imprenditoriali significative che animano il territorio, attenzionando i temi della formazione continua e della valorizzazione delle risorse umane.

Lo scorso 22 Novembre ci ha accolto Cartularia Spa – impresa associata a Confindustria L’Aquila – specializzata nella trasformazione e commercializzazione del cartoncino per il packaging. Un’interessantissima visita aziendale accompagnata da un momento di confronto sulla significativa esperienza di formazione continua con Fondimpresa”.

La visita aziendale è stata guidata dai fondatori che hanno presentato l’azienda e condiviso la storia e gli interventi formativi che ne hanno accompagnato lo sviluppo.

“Cartularia – ha dichiarato Davide Ventre – è una industria cartotecnica che trasforma e commercializza cartoncino per il packaging, con un servizio just in time rivolto ai produttori di astucci, soprattutto per i settori alimentare e farmaceutico. Lo stabilimento di Balsorano con 50 dipendenti trasforma 50.000 tons l’anno di cartone. Tra i Centri di Taglio, Cartularia è leader nel mercato Italiano, in cui opera. L’ attività rispetta puntualmente tutti i criteri della sostenibilità: Tutela dell’ambiente, Solidarietà sociale, Correttezza economica. La crescita e lo sviluppo dell’azienda – sottolinea Ventre – sono stati possibili attraverso investimenti continui in immobili, macchinari e impianti, unitamente a percorsi di formazione continua e valorizzazione del personale – realizzati anche attraverso i canali di finanziamento di Fondimpresa – determinanti nello sviluppo delle competenze professionali fondamentali per sostenere e promuovere innovazione e cambiamenti organizzativi”.

All’iniziativa sono intervenuti anche i responsabili di Fondimpresa, in particolare la dott.ssa Patrizia Burdo che ha dichiarato “Per generare cultura e consapevolezza del cambiamento, fondamentale è il ruolo della formazione, che diviene poi indispensabile per adeguare le professionalità che il nuovo modo di consumare e di produrre renderanno necessarie. Aziende come Cartularia Spa hanno saputo cogliere la sfida ed utilizzare in modo consapevole ed efficace le opportunità offerte da Fondimpresa”.

“Il percorso delle visite aziendali avviato nel mese di settembre con tappa a San Salvo presso la TE Connectivity – azienda tecnologica leader globale – ha concluso il Presidente De Remigis – nasce con l’obiettivo di rafforzare ed implementare la presenza capillare della Rete Fondimpresa nel Territorio, fondamentale per rispondere al meglio alle esigenze e specificità aziendali.

Fondimpresa Abruzzo nasce nel 2004 siamo presenti a L’Aquila ed in Val Di Sangro, a Mozzagrogna. In Abruzzo vantiamo oltre 7mila aziende aderenti ed oltre 131mila Lavoratori – che affianchiamo giornalmente, con personale altamente qualificato, attraverso canali di assistenza telefonica, video conferenze, incontri, ma anche attraverso la piattaforma di ticketing di Fondimpresa”.

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-Fondimpresa è il Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Nasce con l’Accordo Interconfederale del 2002 al fine di promuovere la formazione professionale continua, per il perseguimento della competitività delle imprese e dell’occupabilità dei lavoratori. Fondimpresa si avvale di una Rete costituita dalle Articolazioni Territoriali, attive con uno sportello dedicato alla prima informazione e assistenza rivolta a tutte le aziende del territorio di riferimento.

I numeri del Fondo

Fondimpresa in Italia: 211.842 aziende e 4.946.089 Lavoratori.

Fondimpresa in Abruzzo: 7.688 aziende e 131.144 Lavoratori




FORMAZIONE PER I DOCENTI DELL’INFANZIA

Corso promosso dall’Usr Abruzzo sull’Attività Motoria

Rocca di Mezzo, 23 novembre 2023. MovimentiAmo la scuola-Il movimento come didattica di Apprendimento è il titolo della tre giorni di formazione, dal 24 al 26 novembre prossimi, a Rocca di Mezzo, rivolta agli insegnanti della scuola che, un tempo, si chiamava Materna. Si tratta del Progetto di Attività Motoria Scuola dell’Infanzia promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale di concerto con l’Ufficio Coordinamento di Educazione Fisica USR Abruzzo.

Un’iniziativa a dir poco riuscita se è vero che si contano ben 90 partecipanti provenienti da 85 scuole statali e da 19 paritarie.

Numeri che testimoniano una certa vivacità del mondo della scuola e un suo profondo desiderio di crescita e aggiornamento. Sarà, dunque, un fine settimana dedicato alla formazione che avrà come quartier generale l’elegante Grand Hotel delle Rocche e, come luogo privilegiato delle attività, il Palazzetto dello sport gentilmente concesso dal comune rocchigiano.

L’evento ha avuto una gestazione impegnativa con l’imprescindibile contributo organizzativo da parte dell’I.C. “A-Merini” di Castel di Sangro, nelle persone della d.s., Nadia Morena e del d.s.g.a. Stefania Celli. Particolarmente apprezzato il gruppo di formatori tutti con, alle spalle, una grande esperienza disciplinare e didattica, eccoli in ordine sparso: Antonello Passacantando, Ada Di Ianni, Roberta Borrone, Marcella Rolandi, Tiziana Carducci, Stefania Cerulli, Sonia Indiciani, Desolina Pagnottella, Valentina De Martino, Roberto Pignalberi, Guido Grecchi, Marco Pompa, Domenico Caporale e Paolo De Carolis.

“La scuola dell’infanzia – spiega il Direttore Scolastico Regionale Massimiliano Nardocci – rappresenta un ambiente privilegiato che, attraverso la partecipazione alle attività ludico-motorie, favorisce i presupposti per una serena crescita dello sviluppo socio-relazionale dei bambini/ e, offrendo loro un’imperdibile opportunità per l’espressione personale, la costruzione dell’autostima, l’interazione e l’integrazione sociale, competenze e abilità utili per la vita futura – I’USR Abruzzo – Ufficio Coordinamento di Educazione Motoria, Fisica e Sportiva – chiosa Nardocci – ha fortemente creduto nella promozione del progetto ludico-motorio MovimentiAMO la Scuola al fine di stimolare l’attenzione sullo sviluppo degli elementi del metodo da applicare all’ attività motoria nei bambini/e dai 3 ai 5 anni.”

“Il Progetto – aggiunge il Coordinatore regionale di Educazione fisica e Motoria, Antonello Passacantando – dal titolo MovimentiAmo la scuola-Il movimento come didattica di Apprendimento, è rivolto alla scuola dell’infanzia, capofila del processo di scolarizzazione in un contesto logistico e organizzativo piuttosto diversificato. La scuola, come si sa, necessita di adattamenti e continua formazione da parte di chi opera all’interno: la fascia dell’infanzia è il momento in cui il linguaggio motorio acquista un ruolo fondamentale tra i mezzi di comunicazione del bambino. Nel progetto, non a caso, si parla del MOVIMENTO come DIDATTICA. Quindi CORPO e MOVIMENTO sono elementi fondamentali e trasversali delle esperienze scolastiche.  La finalità del progetto – conclude Passacantando – è promuovere l’attenzione sullo sviluppo degli elementi del metodo; dal coinvolgimento, all’ atteggiamento del docente  all’uso dei suoni; utilizzare stimoli, osservazioni, facilitazioni, correzioni, fantasia, improvvisazione, rafforzamento, inclusione per una progressiva e costante crescita motoria”.




PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA per le strategie di prevenzione dell’obesità

Mauro Serafini in audizione alla commissione bicamerale

Teramo 23 novembre 2023. Mauro Serafini, ordinario di Scienze Tecniche e Dietetiche Applicata  all’Università di Teramo, è stato convocato ieri a Roma per un’audizione della Commissione Bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui disturbi dell’alimentazione in età infantile e adolescenziale e sulle strategie di prevenzione dell’obesità.

La Commissione, presieduta da Michela Vittoria Brambilla, ha recepito favorevolmente le indicazioni di Mauro Serafini su come affrontare il problema tra scuola, famiglie, comunicazione, supporto economico per scelte alimentari funzionali alle famiglie a basso reddito e attivazione di sportelli di ascolto nutrizionali.

La Commissione, che sempre ieri ha ascoltato anche il pluristellato chef Heinz Beck, incontrerà nuovamente Mauro Serafini per la stesura di un documento finale sulle azioni di prevenzione dell’obesità giovanile.




IL GIARDINO DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Sabato l’inaugurazione

Sante Marie, 23 novembre 2023. Il giardino che accoglie chiunque arrivi a Sante Marie sarà dedicato alle donne vittime di violenza. L’iniziativa, promossa dalla Commissione delle pari opportunità in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Croce Rossa Italiana comitato di Carsoli, si terrà sabato in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

L’appuntamento è alle 10.30 nello spazio verde di via Roma all’ingresso del paese. È previsto un momento di riflessione su quanto accaduto nell’ultimo anno e sulle oltre 80 vittime di femminicidio. Subito dopo il sindaco, Lorenzo Berardinetti, la presidente della Commissione, Maria Rita Berardinetti, e i rappresentanti del comitato di Carsoli della Cri sveleranno la panchina rossa che sarà installata all’interno del giardino.

Al termine della cerimonia, poi, ci sarà l’intitolazione ufficiale de “Il giardino delle donne vittime di violenza”. Parteciperanno i giovani e gli alunni delle scuole del paese.




FAMIGLIA E SOCIETÀ DISEDUCANTE

di Giovanni Cominelli

PoliticaInsieme.com, 23 novembre 2023.  Sradicare dalla testa dei maschi il teorema del patriarcato e il corollario del possesso è un problema di civiltà. La prima risposta d’istinto della società e della politica – lo si è visto anche in quest’ultima circostanza – è quella securitaria. Su questo fronte già esistono varie norme del Codice penale e nuove leggi, che hanno aumentato le pene e introdotto misure di prevenzione sulla violenza contro le donne. Si tratterebbe di inasprirle.

Nel caso di Giulia Cecchettin, la politica è subito entrata in gara demagogica. Consapevole che la questione è in primo luogo culturale, Elly Schlein si è precipitata a proporre a Giorgia Meloni una “Legge per l’educazione all’affettività nelle scuole: “Se non si agisce già a partire dalle scuole e nella cultura per sradicare l’idea violenta e criminale del controllo e del possesso sul corpo e sulla vita delle donne, sarà sempre troppo tardi”.

Al di là dell’apparente ragionevolezza – qualcuno può negare che la questione sia innanzitutto educativa e culturale? – la proposta di una legge sull’educazione all’affettività oscilla tra il ridicolo e il demagogico ossessivo.

Non varrebbe la pena di prenderla sul serio, se i presupposti ideologici che la ispirano non fossero socialmente pervasivi. Vogliamo creare Cattedre/discipline di affettività e istituire nelle scuole per ogni problema sociale rilevante una nuova disciplina o, comunque, una o più ore di insegnamento?

Il meccanismo infernale implosivo che sta già imbragando in una rete burocratica e legalistica la vita scolastica è stato attivato da tempo. Fioriscono educazioni di ogni tipo: civica, ambientale, stradale, sessuale, alimentare, sicurezza, fisica… E, si intende, non possono mancare i PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento!

Viceversa, i saperi/ competenze essenziali, a partire dall’espressività linguistica, all’uso della parola scritta sono messi ai margini. Se al termine della Terza media, la metà dei ragazzi non è in grado di comprendere un testo in italiano, con quali strumenti riusciranno a dire a sé stessi e agli altri ciò che si muove nel loro profondo? Come si relazioneranno agli altri?

Colpisce la concezione dell’istituzione scolastica come il cireneo che porta la croce che la famiglia, innanzitutto, e la società non sono capaci di portare.

Già, la famiglia!

Se si tratta di educare all’affettività, è arcinoto che è nei primi tre anni di vita che nella psiche dei bambini si imprimono gli stigmi fondamentali, che segneranno il loro approccio al mondo. È nelle relazioni primarie che si definisce l’identità di una persona.

L’identità non è un noumeno ontologico originario, ma una costruzione sociale, fondata sul riconoscimento dell’altro, che accade solo nella relazione in atto. Quando un ragazzo oltrepassa i dieci anni di vita, il suo rapporto con il mondo corre già dentro binari fissi. Dai quali può anche deragliare, si intende.

L’educazione è decisiva, ma non è onnipotente: fa i conti con la libertà, con il caso e con il caos dei singoli. L’educazione è a rischio di scacco, non è un passe-partout! In ogni caso, se è nella famiglia che si forgia la struttura psichica, il problema socioeducativo principale è quello di preparare i potenziali genitori a educare i figli al rapporto con la realtà. Per legge!?

Corsi per fidanzati, finanziati dallo Stato, sostitutivi di quelli delle Parrocchie o dei Centri culturali? Decisivi, se vogliamo rimanere nell’ambito delle istituzioni educative, sono gli asili-nido e la scuola dell’infanzia.

Fare i conti con i modelli che passano in quei luoghi aiuterebbe assai di più che riempire di psicologi gli Istituti della scuola secondaria di primo e secondo grado. I “corsi sull’affettività” si dovrebbero fare ai genitori e agli insegnanti dei loro pargoli.

La società dis/educante!

Quali sono i paradigmi sociali educativi, espliciti o non detti, che condizionano l’educazione dei figli?

Ve ne sono di due tipi. Il primo è quello ultra-millenario del patriarcato, nato dalle società agrarie e prolungatosi fin dentro le società industriali, quale conseguenza di una divisione sociotecnica e sessuale del lavoro. Il maschio lavora, combatte, riposa, la femmina amministra l’economia domestica, il suo lavoro produttivo consiste nel fare figli e accudirli.

Che vengono rigorosamente educati, non con le parole, ma con le relazioni concrete in atto, al potere prevalente o assoluto del maschio. Ai figli è chiaro da subito chi comanda e chi obbedisce: chi lavora comanda! Questo patriarcato sotto produce un modello maternalista, che costituisce il maggior veicolo dell’ideologia e della prassi dell’onnipotenza di genere maschile.

Maternalismo come altra faccia del maschilismo strutturale della società: i due si alimentano a vicenda. Le religioni storiche hanno consacrato questo modello.

Il Cristianesimo è stato costretto ad abbandonarlo, benché all’interno della struttura ecclesiastica si fatichi ancora parecchio in questa direzione. L’Islam e il fondamentalismo ortodosso ebraico, invece, continuano imperterriti ad alimentare il patriarcato e la subordinazione femminile.

Il paradigma dell’Io assoluto

Il secondo è il paradigma moderno/postmoderno delle società urbane, dei ceti colti e riflessivi. Un paradigma ZTL? L’Io-individuo, quando esce dal ventre materno, è pensato già bell’e pronto, dotato della tavola di tutti i diritti. L’educazione è un’educazione a rivendicare i miei diritti. E la politica consiste nel “produrre diritti a mezzo di diritti”. L’educazione finisce per approdare alla costruzione dell’Io-narciso, che si abitua a credere che la realtà sia pieghevole e manipolabile secondo le proprie pulsioni e i propri diritti. Una realtà-Lego. È evidente che ai miei diritti corrispondono i doveri degli altri nei miei confronti. E se il mondo non si piega? 

Se il mondo dice NO?  Allora, il bambino/ragazzo/adolescente risponde con la depressione o con la violenza, contro l’Altro-ostacolo, ma anche contro di sé. In questo caso la costruzione dell’Io maschile onnipotente non è effetto della struttura socioeconomica, è il prodotto di un’ideologia della liberazione dell’IO, per la quale l’Io viene prima della relazione.

Sono parecchi i grumi ideologici che si aggirano nel cervello sociale della modernità post-moderna. Uno è, appunto, il dirittismo: l’idea che i classici tre principi della Rivoluzione francese stiano in piedi solo sui diritti.

Solo che, se mancano i doveri corrispondenti, una simile concezione frammenta la società in mille conflitti tra mille identità. Come reazione al patriarcato sta nascendo un femminismo identitario radicale, che proclama che i maschi sono, come tali, criminali.

Un altro grumo, ma qui mi fermo, è l’idea che i No che ci si oppongono nella vita individuale e nella storia siano soltanto delle insopportabili anomalie. Il “Limite” è l’anomalia, non la nostra normalità. Il “Male” non è intrecciato con il “Bene”. L’uomo non è angelo e bestia. La vita e la storia non sono un dramma, ma un talent-show a lieto fine.

E Dio?

Beh, come faceva notare J. Derrida, a questo punto diventa solo uno pseudonimo dell’Io.




IL SUOLO NON È UNA VITTIMA ma una Soluzione al Cambiamento Climatico

COP 28 – Movimento Salva il Suolo

Dubai, 243 novembre 2023. Suoli sani, vivi e coltivati:  in una serie di tavole rotonde in seno alla COP 28, il movimento Salva il suolo presenta una soluzione chiave per rispondere ai mutamenti ambientali legati al clima. “Il fatto che il suolo sia vivo è la cosa più importante, perché la forza del suolo determina la forza di ogni vita”.  Sadhguru, fondatore di Salva il Suolo

Nel corso della COP 28, dal 1° al 10 dicembre il movimento Salva il Suolo (sostenuto tra gli altri da UNCCD, UNEP, UNFAO, IUCN e dal Programma Alimentare Mondiale) ospiterà presso il suo padiglione una serie di tavole rotonde e dibattiti con i principali esperti.

Luogo: Padiglione Save Soil TA2-210, primo piano, Blu Zone.

Con la partecipazione di esperti sulla conservazione del suolo, tra cui rappresentanti dell’UNCCD, dell’iniziativa internazionale 4per1000 e del Programma Alimentare Mondiale, questi dibattiti si concentreranno sull’importanza cruciale di suoli sani e vivi per mitigare i cambiamenti climatici, oltre che sulla loro capacità di garantire la sicurezza alimentare, migliorare la biodiversità, sequestrare tre volte più carbonio delle piante e ridurre vari tipi di inquinamento.

Il fondatore di Salva il Suolo, Sadhguru, parteciperà alla COP in una serie di tavole rotonde e impegni pubblici. Ulteriori informazioni sono disponibili di seguito e su richiesta, prima dell’annuncio ufficiale.

Il suolo sta morendo. In tutto il mondo, il 52% del suolo agricolo è già degradato ed entro il 2050 la percentuale potrebbe salire al 90% (UNFAO). Col degrado del suolo non solo diventerebbe inevitabile una crisi alimentare globale, ma sarebbe compromessa la capacità intrinseca di quest’ultimo di sequestrare anidride carbonica con il conseguente rilascio nell’atmosfera di una quantità colossale di emissioni immagazzinate.

Salva il Suolo è la risposta globale a questa crisi. Il suo obiettivo è veicolare il messaggio che il suolo non va inquadrato tanto come una vittima, ma, se sano e vivo, come significativa soluzione al cambiamento climatico.

Il movimento popolare fondato da Sadhguru mira a sostenere i governi nella definizione di politiche a lungo termine per la salute del soprassuolo.

Per lanciarlo, a marzo del 2022, Sadhguru, all’età di 65 anni, ha intrapreso un viaggio in moto di 30.000 chilometri e 100 giorni attraverso 27 Paesi, da Londra (Regno Unito) all’India meridionale.

Durante il suo storico viaggio, il celebre yogi ha incontrato leader e cittadini di ogni paese per sollecitare politiche volte ad incrementare la quantità di materia organica presente nel suolo portandola, in base alle specificità dei singoli territori, dal 3 al 6%, livello considerato il minimo per un suolo sano e rigoglioso. Il suo obiettivo era sensibilizzare l’opinione pubblica, poiché solo con il sostegno delle persone le nazioni possono implementare efficacemente politiche rispettose del suolo.

Il viaggio ha avuto un forte impatto mediatico e ha visto Salva il Suolo raggiungere oltre 4 miliardi di persone. Non solo, col contributo di autorevoli scienziati il movimento ha prodotto 7 Manuali di Politiche per il Suolo e ha presentato soluzioni di gestione sostenibile per 193 Paesi in base al tipo di suolo, alla latitudine, alle zone climatiche e ad altri fattori.

In occasione della COP 28, Salva il Suolo intende trasmettere il messaggio che i suoli sani e vivi sono una soluzione al cambiamento climatico, inserendo la tutela e la rivitalizzazione del soprassuolo destinato all’agricoltura nell’agenda internazionale.

Sadhguru

Il pubblico potrà incontrare il fondatore di Salva il Suolo, Sadhguru, in una serie di iniziative durante la COP, tra cui “The Wake Up Experience”, un evento ospitato da Impact Nest nella Giornata Mondiale del Suolo (5 dicembre) in collaborazione con l’UNHCR, che farà luce sulle soluzioni al problema della migrazione causata dal clima.

5 dicembre 2023 | 19:15 ora locale | Al Wasl Dome Plaza, Dubai Expo

Programma degli interventi presso il Padiglione Salva Suolo:

(Ora locale)

1° dicembre (11.00 – 12.00): Il Suolo – Soluzione al Cambiamento Climatico, non Vittima

2 dicembre (11.00 – 12.00): Le Collettività Agricole del Carbonio: Superare la vulnerabilità

3 dicembre (11:00 – 12:00): Il suolo, il nostro corpo

4 dicembre (10:30 – 11:30): Elaborare le politiche: Agevolare l’accesso degli agricoltori al finanziamento dei crediti di carbonio

4 dicembre (12:00 – 13:00): Investire nella gestione sostenibile del suolo

5 dicembre (09:00 – 10:30): Evento per la Giornata mondiale del suolo a cura di 4per1000

6 dicembre (11:00 – 12:00): Mitigare il rischio di investimento: sistemi alimentari sostenibili

8 dicembre (11:00 – 12:00): Agevolare l’accesso al mercato dei crediti di carbonio per gli agricoltori

9 dicembre (09:00 – 10:00): Proteggere il nostro futuro dal clima – il ruolo del suolo

9 dicembre (11:00 – 12:00): Allevamento consapevole e salute del suolo

10 dicembre (11:00 – 12:00): Tecnologie agevolanti: Misurare il carbonio nel suolo

Gli orari sono intesi in ora locale di Dubai




SIRENA BAMBINA scrittura per l’inclusione

Serve la collaborazione di tutti. Ci vogliono molti grandi cuori per cambiare le cose. Beniamino Cardines, Museo del Mare

San Benedetto del Tronto, 23 novembre 2023. Sabato 25 novembre 2023 dalle ore 17:00 presso la Sala Conferenze del Museo della Civiltà Marinara (Museo del Mare) a San Benedetto del Tronto verrà presentato il libro “Sirena Bambina” con l’intervento dell’autore Beniamino Cardines, scrittore e giornalista abruzzese. Il libro è edito da ES/SanPino Edizioni ed è  stato inserito nel prestigioso catalogo della Diffusione San Paolo 2023.

L’evento è organizzato e promosso dalla Fondazione Anffas Grottammare, insieme all’Associazione Anffas Grottammare APS e alla Cooperativa Anffas “Il Faro del Piceno”, con il Patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto. La presentazione del libro sarà coordinata dalla giornalista Stefania Mezzina.

Il libro, presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2023, narra la storia di Sirena Bambina che “lascia la sua casa per tuffarsi nelle onde della vita, fatta di incontri, di amicizie e di difficoltà… una storia legata al mare che parla di ecologia, di famiglia, di amore e di avventura”. La storia è accompagnata dalle splendide illustrazioni della pittrice Daniela D’Incecco.

Ricordiamo che Beniamino Cardines, è risultato vincitore al Salone Internazionale del Libro di Torino come “Autore dell’Anno 2023 LFA Publisher”; proclamato “Scrittore ecologico d’eccellenza nazionale” Premio Alter News Press 2023 – FIGEC Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione; Premio “Cultura Inclusiva e Arte” Agape 2023/Caffè Letterari d’Italia e d’Europa “Per la sua opera culturale intrisa di valori portatori di pace, arte e bellezza”.

Beniamino Cardines, scrittore e giornalista (Autore dell’Anno 2023): “Con la mia scrittura provo ad accendere fari su aspetti meno evidenti e poco parlati della vita quotidiana. Ogni mio libro è un progetto, c’è sempre un’idea che immagina una società migliore. La scrittura oggi ha bisogno di porsi delle mission sociali. Presento “Sirena Bambina” romanzo che esplora un mondo inclusivo e collaborativo ricco di dialoghi e simpatia. Un grande omaggio al mare, una dichiarazione d’amore alla vita. Una fiaba per gli adulti da leggere ai bambini, ai ragazzi. Se è vero che la letteratura aiuta a vivere, a formarsi e ad affrontare meglio la vita e le storie della vita, allora promuoverla diventa un’azione culturale socialmente utile.”

Gabriella Ceneri, presidente Fondazione Anffas Grottammare (AP): “Il racconto viene proposto al lettore con un linguaggio semplificato, parla della diversità in termini inclusivi, con molti dialoghi. Per questo ne abbiamo proposto la lettura ai nostri ragazzi, che sono rimasti entusiasti. Ho pensato quindi, insieme alla Presidente Maria Lauri, di organizzarne la presentazione, per condividere con il territorio l’impegno per l’inclusione sociale dei nostri ragazzi. Alcuni di loro, nell’occasione della presentazione, saranno coinvolti nella lettura animata. Abbiamo scelto il luogo del Museo del Mare, per l’affinità con la storia di Sirena Bambina e perché rappresenta un luogo amato dai bambini per i diversi eventi che vi vengono organizzati. Con l’occasione allestiremo un’esposizione di oggetti a tema marino, tra i quali i nostri famosi pesci  e qualche sirena, realizzati nel nostro Laboratorio Inclusivo di Ceramica.”




NASCE L’HUB PER L’INNOVAZIONE del sistema camerale italiano

Grande partecipazione a Visionaria al Porto turistico Marina di Pescara, in programma fino al 24 novembre, che diventa il punto di riferimento per tutte le camere di commercio in materia di sostenibilità ed innovazione

Pescara, 23 novembre 2023. Visionaria sia il miglio che indichi la strada da percorrere. È con queste parole che Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, apre la terza edizione di Visionaria, esprimendo piena soddisfazione per questo evento che sta diventando punto di riferimento nazionale per l’innovazione.

Visionaria – continua – è l’emblema di quello che le Camere di commercio dovranno fare per essere di supporto alle PMI. La sostenibilità non è come cento anni fa il limite allo sviluppo ma la leva che triplica i benefici.

La sostenibilità è il tema portante di questa terza edizione del festival di innovazione camerale ed è stato sulla sostenibilità che il moderatore della prima giornata, il giornalista Massimo Cerofolini, conduttore di Eta Beta, format rai dedicato alle nuove frontiere informatiche, ha concentrato il suo intervento mostrando come ambiente e tecnologia siano ormai le facce di una stessa medaglia, quella del futuro, che avvicina realtà opposte come Singapore ed Amazzonia.

Dalla sostenibilità alla transizione energetica con una tavola rotonda, presieduta dal presidente Gennaro Strever, in cui sono intervenuti Antonio Romeo, direttore Dintec, Paolo Arrigoni, presidente GSE, Roberto Spezie responsabile tecnologie Terna Spa, il professore a contratto dell’Università di Bologna Gagliano ed il presidente di Legambiente Abruzzo Giuseppe Di Marco.

Il programma di Visionaria prosegue nel pomeriggio con il Premio Visionaria, il premio dei premi dedicato alla migliore idea e start up di impresa, frutto di una prima selezione da parte delle competizioni sull’innovazione tecnologica in Abruzzo. Prosegue, domani mattina, con il Premio Storie di Alternanza rivolto agli studenti di scuole superiori per la valorizzazione dei migliori percorsi di alternanza scuola lavoro e, nel pomeriggio, con le opportunità ICE – Istituto commercio estero per l’internazionalizzazione delle imprese ed il Giro delle donne che fanno impresa con il responsabile innovazione di Invitalia Luigi Gallo che sarà presente, a Visionaria, per presentare tutti i nuovi finanziamenti per l’imprenditoria femminile. Visionaria chiuderà il 24 novembre con la tappa di SMAU in Abruzzo.

Il presidente Gennaro Strever: Voglio ricordare che, tre anni fa, quando nel pieno del lockdown ci saremmo potuti nascondere nelle nostre zone di comfort, abbiamo deciso di saltare oltre lo steccato, coscienti che era arrivato il momento di dare il nostro contributo per affrontare una serie di questioni non più rinviabili nel nostro Paese. Come, per esempio, l’accelerazione della digitalizzazione, la difesa  dell’ambiente, il dialogo con i giovani, la valorizzazione dell’imprenditoria femminile.  Ma, soprattutto, il problema energetico che ancora oggi ci fa tremare le gambe se immaginiamo il peggio che potrebbe accadere. Tutti temi che erano stati messi in secondo piano e che, nel silenzio, di quelle giornate, scuotevano le nostre coscienze.  Allora, anziché limitarci a fare l’ordinario abbiamo pensato di realizzare qualcosa di straordinario, ideando Visionaria.




GLOCAL ART TORNA AL MAXXI L’AQUILA

Di cosa parliamo, quando parliamo di arte contemporanea? Venerdì 24 novembre, ore 18:30 MAXXI L’Aquila – Sala Polifunzionale con Giuseppe Armogida

L’Aquila, 23 novembre 2023.Di cosa parliamo quando parliamo di arte contemporanea?”: è questo il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 24 novembre 2023 alle 18.30 al MAXXI L’Aquila per Glocal Art. Dialoghi sull’arte contemporanea in Abruzzo, il programma di approfondimento all’interno del public program del museo.

Ospite della serata Giuseppe Armogida, docente di Estetica all’Accademia di Belle Arti L’Aquila e alla NABA di Roma e dottore di ricerca in Filosofia e Teoria delle scienze umane presso l’Università di Roma Tre. Modera Valeria Pica, presidente dell’Associazione Harp che, in collaborazione con la Fondazione MAXXI, cura l’iniziativa. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

L’interrogativo scelto come titolo dell’incontro nasce dalla consapevolezza della mancanza attuale di strumenti culturali necessari per decodificare i linguaggi che hanno trovato una profonda rispondenza nelle trasformazioni sociali degli ultimi trent’anni nel mondo artistico. Riuscire a costruire una base comune di conoscenza delle esperienze ed espressioni della contemporaneità diventa, invece sempre più importante per affinare i codici di interpretazione della società, fornendo punti di osservazione utili e necessari. Domandarsi cosa sia l’arte contemporanea significa dunque interrogarsi sull’oggi, sul percorso delle comunità e sulla relazione con il contesto.

“Di fronte all’arte contemporanea non possiamo che riflettere e ridere allo stesso tempo. Quando si parla di arte contemporanea, bisogna considerare che questa non si forma seguendo un processo lineare, ma ogni forma d’arte è contemporanea al suo tempo e va letta con strumenti adeguati al tempo che viviamo” dice Armogida, fra l’altro, autore di Timeo simulacra. Filosofia e traduzione (Stamen, 2014), Infinito confine. Plotino e il pensiero dell’Uno (Mimesis, 2018) e Roma nuda. 60 conversazioni sull’arte (Miniera, 2020).

Il quinto e ultimo talk di Glocal Art. Dialoghi sull’arte contemporanea in Abruzzo è previsto per venerdì  15 dicembre 2023 quando Pier Luigi Sacco, docente di Politica Economica all’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, proporrà una riflessione sulle trasformazioni in atto nel settore culturale “Dal paradigma della competitività al paradigma della partecipazione: come cambia il mondo della cultura”. Resta invece da individuare la data di recupero dell’appuntamento con Alessandro Crociata già fissato per venerdì scorso e rinviato all’ultimo momento per cause di forza maggiore, del tutto indipendenti dalla volontà del Museo o dell’ospite.

Elisa Cerasoli, MAXXI L’Aquila




MEETING NAZIONALE DI NUOTO

Convegno con Butini su sport e alimentazione e Coppa Marcinelle

Lanciano, 23 novembre 2023.  Il centro sportivo Le Gemelle di Lanciano sarà al centro di diversi eventi che lo vedranno protagonista, nel nuoto, nel panorama regionale e in quello nazionale, tra la fine del 2023 e gli inizi dell’anno nuovo. È, infatti, di questa mattina la presentazione, nell’impianto sportivo, del Primo Meeting nazionale Città di Lanciano, che si svolgerà il 13 e 14 gennaio prossimi. L’appuntamento è organizzato dalla Federazione Italiana Nuoto (Fin) e dalla società “Sport Center Le Gemelle”.

A illustrare la kermesse il presidente Fin Abruzzo, Cristiano Carpente; il presidente Coni Abruzzo, Enzo Imbastaro, che è anche consigliere nazionale Coni; il vicesindaco di Lanciano, Danilo Ranieri, e l’assessore comunale a Mobilità e Traffico, Paolo Bomba. A fare gli onori di casa il patron de “Le Gemelle”, Franco D’Intino, che ha esordito: “Abbiamo già 450 atleti iscritti. Arriveranno nuotatori da tutta Italia. È la prima volta che quest’impianto, nato nel 2008, promuove un evento così grande, che necessita di una massiccia organizzazione”.

“Al Meeting – ha spiegato Carpente – parteciperanno atleti, tesserati Fin, appartenenti alle categorie Esordienti A, Ragazzi, Juniores e Assoluti, quindi dai 10 ai 20 anni. Gareggeranno in serie o batterie, e ogni atleta potrà partecipare ad un numero illimitato di gare”. Previsti tutti gli stili: dorso, delfino, rana, libero, misti.

“Una manifestazione – ha rimarcato D’Intino – che sarà rilevante anche dal punto di vista turistico, dato che arriverà oltre un migliaio di persone che hanno prenotato e stanno prenotando alberghi e ristoranti in tutta l’area frentana, da San Vito ad Ortona a Fossacesia a Rocca San Giovanni. Ci sono delle strutture ricettive che, per quelle date, hanno già il tutto esaurito. Insomma, porteremo economia sul territorio, oltre che un sano agonismo”.

Le gare in acqua saranno precedute, il 12 gennaio, da un convegno dal titolo “In corsia per crescere:  nutrizione e allenamento nel nuoto dei giovani campioni”, che vedrà impegnati come relatori Giovanni Malagò, presidente CONI e Fondazione Milano – Cortina; Cesare Butini, allenatore della Nazionale di nuoto; Francesco Maria Confalonieri, medico sportivo, esperto in prescrizione dell’esercizio fisico, dietologia e integrazione alimentare, valutazione funzionale & metodologia dell’allenamento; Maria Giulia Vinciguerra, preside di Scienze Motorie all’Università dell’Aquila e la campionessa pluri- iridata di Apnea, Ilenia Colanero, atleta della Nazionale paralimpica e detentrice di sette record mondiali e sette titoli nazionali.

Il 9 e 10 dicembre, invece, nel centro sportivo, si svolgerà, sempre organizzata dalla Fin, la “Coppa Marcinelle – 08 agosto 1956”.

“Con questo appuntamento – ha spiegato Carpente – vogliamo accendere un faro sul dramma che si è consumato 67 anni fa, ossia l’8 agosto 1956, nella miniera di carbone di Bois du Cazier a Marcinelle in Belgio, in cui, in incendio, persero la vita 262 minatori tra cui 60 abruzzesi. È il modo per non dimenticare e per sensibilizzare i giovani. Saranno 300-350 gli atleti in gara”.

“Siamo fieri di aver riportato in auge questa struttura – ha sottolineato D’Intino – e di poter ora ospitare eventi del genere”.

“In questa struttura – ha detto Carpente – c’è una buona capacità organizzativa e siamo contenti di potervi contare per manifestazioni di questo tipo. È anche un impianto che punta molto sulla socialità e sulla formazione dei giovani e dei bambini, sulla scuola nuoto e sono aspetti dei quali essere orgogliosi”.

“Siamo vicini a questa realtà – ha affermato Imbastaro – che è ripartita nel migliore dei modi dopo aver superato tante difficoltà e speriamo di proseguire su questa strada”.

“Abbiamo appoggiato questi eventi, anche con un cospicuo contributo – ha dichiarato Ranieri – perché la nostra amministrazione comunale sta puntando sullo sport, con risultati più che soddisfacenti; perché il 2024 sarà l’anno delle Olimpiadi e noi a Lanciano lo apriremo con un appuntamento rilevante; perché quest’impianto rappresenta la città e conta ormai migliaia e migliaia di iscritti e di frequentatori, grandi e piccini”.

“Il nostro lavoro, per queste occasioni – ha fatto presente Bomba – sarà complesso a livello di organizzazione della viabilità. “Le Gemelle” adesso debbono puntare all’efficientamento energetico del complesso per una maggiore sostenibilità economica. perché è diventata un punto di riferimento del territorio”.




PREMIO INTERNAZIONALE NORDSUD di Letteratura e Scienze 

Javier Cercas e Maria Rescigno Vincitori della XIII edizione. Cerimonia di premiazione venerdì 24 novembre 2023, ore 17:30 Sala Convegni | Fondazione Pescarabruzzo

 Pescara, 23 novembre 2023. I vincitori della XIII edizione del Premio Internazionale NordSud di Letteratura e Scienze sono lo scrittore Javier Cercas, uno dei massimi narratori del nostro tempo, tradotto in trenta lingue, Premio Planeta, con il romanzo Il castello di Barbablù (Guanda, 2022) e la scienziata Maria Rescigno, patologa, fondatrice di Postbiotica, una delle più importanti ricercatrici italiane, con il libro Microbiota geniale (Vallardi, 2023).

I due vincitori si aggiungono al prestigioso Albo d’Oro delle precedenti edizioni che hanno visto premiati, tra gli altri: Peter Handke (Premio NordSud 2009 e Premio Nobel 2019) Kamila Shamsie, Aleksandar Hemon, Lars Gustafsson, Luis Sepúlveda, Michael Krüger, Ko Un, André Aciman, Yang Lian, Durs Grünbein, per la Letteratura, e Lucia Votano, Kumaraswamy Vela Velupillai, Giovanni F. Bignami, Jean-Paul Fitoussi, Anwar Shaikh, Edoardo Boncinelli, Shu-Heng Chen, Ragupathy Venkatachalam, Ilaria Capua, Arun Agrawal, per le Scienze.

Nato per favorire contatti, scambi, influenze tra il Nord e il Sud, il Premio nella realtà attuale rappresenta un “metaforico Sud” e un “metaforico Nord”, percezione determinata dal cambiamento radicale della società.

La giuria è composta da Nicola Mattoscio (Presidente), Stevka Šmitran (Segretario) e Lucia Votano (Componente). Interverranno: Nicola Mattoscio (Presidente Fondazione Pescarabruzzo), Carlo Masci (Sindaco di Pescara), Stevka Šmitran (Segretario del Premio).

Durante la cerimonia i vincitori interverranno con i loro contributi, scritti per l’occasione sull’ “Idea di contemporaneità”.

La premiazione si terrà venerdì 24 Novembre, alle ore 17:30, presso la Sala Convegni della Fondazione Pescarabruzzo, in Corso Umberto I. n. 83 a Pescara.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Foto: Maria Rescigno




SICUREZZA SUL LAVORO e prospettiva di genere sul tema della sicurezza

Convegno organizzato da Uil in collaborazione con l’ateneo abruzzese all’università degli studi “G. d’Annunzio” di Chieti, nell’auditorium del Rettorato

Chieti, 22 novembre 2023. Sono preoccupanti i numeri di morti e infortuni sul lavoro dell’Abruzzo: da gennaio a novembre 2023 si contano 29 lavoratori deceduti durante lo svolgimento delle proprie mansioni lavorative. Un dato preoccupante che in Abruzzo ha un’incidenza maggiore rispetto alle altre regioni italiane e che è peggiorato rispetto al 2022, quando gli incidenti mortali sono stati 25. Gli infortuni, da gennaio a luglio 2023, sono 7.156; lo scorso anno 15.813.

Sicurezza sul lavoro, prevenzione, pari opportunità e lavoro inclusivo sono stati i temi affrontati, durante l’incontro “La sicurezza della cultura per una cultura della sicurezza, una prospettiva anche di genere”, al quale hanno partecipato esponenti del mondo accademico e sindacale che si sono confrontati sull’argomento.

Gli interventi sono stati a cura del prof. Liborio Stuppia, rettore della “d’Annunzio”, del prof. Luca Di Giampaolo, presidente del corso di laurea in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, della prof.ssa Michela Cortini, presidente del corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche, della prof.ssa Annarita Frullini, del Centro studi strategia di genere, del segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri, della segretaria nazionale e responsabile del settore sicurezza sul lavoro Uil Ivana Veronese, della dott.ssa Gianna Tollis, responsabile regionale del coordinamento Pari opportunità Uil Abruzzo e del segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo che ha così commentato l’incontro di oggi: “La Uil, ormai da qualche anno, ha esposto ai governi che si sono avvicendati dal periodo della pandemia ad oggi, la necessità di mettere al primo posto il tema della sicurezza sul lavoro. Del resto, le morti sul lavoro in Italia e in Abruzzo e gli infortuni sono pane quotidiano. Il tema deve tornare ad essere un argomento centrale nella discussione con il Governo e con le istituzioni regionali e locali.

 Il convegno di oggi va anche oltre la materia di confronto tra Governo e parti sociali, perché noi pensiamo che bisogna cambiare il paradigma. Non bisogna intervenire quando abbiamo già registrato un morto o un infortunato. Bisogna cambiare la cultura, ecco perché abbiamo scelto di fare questo incontro all’università di Chieti, dove c’è un corso di laurea triennale dal quale usciranno esperti in tecniche di prevenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il tema della sicurezza sul lavoro deve diventare patrimonio culturale del Paese e questione di interesse della nostra regione. Piangere morti e infortunati sul lavoro quando questo è già avvenuto, oggi più che mai, per noi è un atteggiamento ipocrita. Da un alto, bisogna lavorare per sensibilizzare Governo e istituzioni regionali e locali a introdurre tutte le iniziative di formazione e informazione e di finanziamento sul settore, dall’altro cambiare la cultura del mondo del lavoro e dell’impresa, partendo dalle scuole e dalle università, iniziando a far comprendere ai giovani che il tema della sicurezza va messo al primo posto”.

“La Uil ha avviato da qualche anno la campagna nazionale  di sensibilizzazione Zero morti sul lavoro – ha concluso il segretario Lombardo – nella quale crediamo fortemente. Pensiamo che non sia utopistico poter ragionare su un mondo del lavoro in cui i morti arrivino a zero, però c’è bisogno di tanto impegno. La nostra organizzazione ha chiesto anche a questo Governo, come a quelli precedenti, di affrontare il tema in modo concreto. Purtroppo, non registriamo menzione dell’argomento all’interno della manovra finanziaria, ma riteniamo che sia un tema prioritario da affrontare a livello nazionale e da inserire anche nei lavori delle giunte regionali e degli enti locali”.

Per Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil: “Il tema della sicurezza è un capitolo fondamentale delle nostre piattaforme rivendicative, alla base della mobilitazione di Uil e di Cgil di questi giorni: su questo punto, l’azione del Governo è stata nulla. Ci sono stati diversi incontri e, unitariamente, abbiamo anche proposto un patto sulla sicurezza. Purtroppo, abbiamo ascoltato tante chiacchiere, ma fatti ‘zero’: nella manovra non c’è un solo riferimento al tema della sicurezza sul lavoro.

C’è una sorta di assuefazione ai morti sul lavoro, si parla di incidenti anche quando non lo sono, come nei casi in cui vengono manomessi i dispositivi o i sistemi di sicurezza per evitare che le macchine si fermino: in quel caso, secondo noi, si tratta di omicidi.

C’è bisogno di più controlli, più ispezioni, più ispettori e più investimenti, magari utilizzando anche i 2 miliardi che, ogni anno, invece di essere destinati alla prevenzione, vengono trasferiti dall’Inail allo Stato, per coprire buchi di bilancio. Si può e si deve fare molto anche dal punto di vista culturale. Perciò oggi, ne parliamo con studenti e giovani, perché la prevenzione e la formazione sono armi fondamentali per fermare questa strage”.




TROVATI I FONDI PER LA VITA INDIPENDENTE, giornata storica per l’Abruzzo

Ranieri e Ferrante: “Eravamo pronti a proteste eclatanti, ma la politica ha compreso le nostre ragioni”

Pescara, 23 novembre 2023. Una giornata storica per l’Abruzzo in materia di diritti delle persone con disabilità. Stavamo organizzando proteste eclatanti ed eravamo pronti ad occupare il Consiglio regionale, ma sui fondi per la Vita indipendente è stata trovata una soluzione: l’aula ha approvato un emendamento che prevede lo stanziamento di 4.486.273 euro, consentendo così a 511 persone con grave disabilità di realizzare la propria vita indipendente e restituendo anche dignità, spazio e autonomia ai molti caregiver”. Lo affermano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante, a proposito della graduatoria per i fondi regionali di ‘Vita indipendente’.

La scorsa settimana, infatti, il sindacato aveva preso posizione sul tema, parlando di un “vergognoso ed irresponsabile atteggiamento della Giunta regionale, che, di fatto, dichiara la morte delle politiche per la disabilità” e di un “attacco all’autodeterminazione e, quindi, alla dignità e alla vita di tante persone con gravissima disabilità”, perché le risorse stanziate erano sufficienti “solo per il 14% delle richieste, cioè 72 su 511”. Ieri, invece, con apposito provvedimento, il Consiglio regionale ha approvato lo stanziamento di 4.486.723 rispetto ai 600mila euro inizialmente previsti.

“Lo stanziamento iniziale era totalmente insufficiente rispetto alle tantissime domande pervenute da parte di cittadini che chiedevano di essere inseriti nei progetti della ‘Vita Indipendente’. Questo – osservano Ranieri e Ferrante – avrebbe rappresentato l’ennesimo schiaffo ai diritti delle persone fragili, dell’autodeterminazione e delle pari opportunità. Ci siamo quindi mobilitati e oggi arriva un primo risultato che indica la volontà dell’Assessore competente e del Consiglio Regionale di prendere in carico la problematica. Parliamo di un primo risultato perché nell’emendamento approvato si stabilisce che le risorse saranno disponibili solo all’esito dell’accertamento di maggiori entrate”.

“Ad ogni modo, siamo fiduciosi che tale condizione sospensiva sia dovuta esclusivamente a dinamiche tecniche e non ad un rischio reale di non finanziare la norma e che potremo dunque avere al più presto conferma della sussistenza reale delle risorse. Seguiremo gli sviluppi della vicenda – aggiungono – e ringraziamo l’assessore Quaresimale, la Giunta regionale e il Consiglio regionale per aver accolto il nostro appello e per aver compreso l’importanza del provvedimento”.

“Quando in Abruzzo, dal 2007, abbiamo cominciato a batterci per avere una legge specifica, avevamo fatto capire alla politica e alle istituzioni che in questo modo le persone con disabilità avrebbero potuto prendere, come qualunque cittadino, decisioni riguardanti la propria vita e le attività da svolgere, avrebbero potuto decidere sul tipo di assistenza da ricevere. Le risorse per la ‘Vita indipendente’ sono fondamentali. Ora, però – dicono ancora i due esponenti Cgil – vogliamo che il finanziamento sia strutturato e continuativo e che non dipenda dalla volontà e dalla sensibilità di una Giunta o del singolo amministratore. La Cgil continuerà a battersi su questi temi. Non a caso il sindacato ha istituito l’Ufficio Politiche Regionali per la disabilità, proprio per tutelare le istanze di un mondo che per troppi anni è stato discriminato”.

“Per chi, come me, ha combattuto per anni per poi riuscire a far nascere la legge sulla ‘Vita Indipendente’ – conclude Claudio Ferrante – oggi è una giornata storica: sono felice ed emozionato”.




NUOVA LEGGE URBANISTICA: le dichiarazioni opposizioni  

di Antonio Blasioli e Silvio Paolucci, Consiglieri regionali Gruppo PD

La destra rifiuta il confronto e ghigliottina i nostri emendamenti, consentendo nuove volumetrie e cemento. Cestinati i suggerimenti di tecnici e associazioni di categoria

di Americo Di Benedetto Consigliere regionale Gruppo LP

Nuova legge urbanistica – Di Benedetto: occasione persa per l’Abruzzo

[Antonio Blasioli e Silvio Paolucci]

L’Aquila, 23 novembre 2023. Il centrodestra cala la maschera e con un colpo di mano ghigliottina tutti gli emendamenti delle opposizioni. A quarant’anni di distanza dall’ultima legge regionale in materia, la maggioranza arriva a dichiarare l’urgenza sul provvedimento, scelta regolamentare mai utilizzata prima, tranciando il dibattito e cancellando voce e contributo delle opposizioni. Una scelta irrazionale, visto pure che gran parte delle proposte di modifica riguardavano modifiche alla legge suggerite da organizzazioni di categoria, ordini e tecnici intervenuti in Commissione. Un metodo inaccettabile, ma famigliare a chi governa l’Abruzzo da cinque anni

Per capire il valore e la necessità delle modifiche, basterebbe fare riferimento alle richieste venute in primis dagli Ordini degli Architetti di Pescara, l’Aquila e Teramo, che hanno spiegato come il nuovo testo di legge, seppur innovativo rispetto alla legge del 1983, si innesti su un sistema di piani regionali, il piano paesistico, il quadro di riferimento, fermi al 2000. È proprio su questa visione che i Comuni abruzzesi saranno tenuti a uniformarsi per la loro pianificazione, con Puc che prendono il posto dei Piani Regolatori e che tra l’altro dovranno essere redatti senza risorse regionali e senza incentivi a farlo insieme, rendendo i territori più omogenei tra loro.

La nuova legge cristallizza la disciplina del Decreto Sviluppo regionale, una norma nata come derogatoria, che diventa però parte di un testo unico, elargendo aumenti di volumetria in caso di demolizione e ricostruzione, questo senza il reperimento di standard e, ancor più, senza piani attuativi specifici. Proprio su questi aspetti, avevamo proposto due emendamenti significativi, falcidiati dalla ghigliottina del Presidente Sospiri. Con il primo si puntava a rendere alternativi gli incrementi di volumetria ad oggi in vigore grazie alla modifica della legge regionale n. 49/2012 (decreto sviluppo) avvenuta con L.R. n. 29/2020. Infatti, al 60% di aumento di volumetria già possibile, in caso di demolizione e ricostruzione, veniva aggiunto il 10% in caso di ricostruzione in classe energetica A più il 15% in caso di ricostruzione in classe energetica superiore. È evidente che per questi ultimi due incentivi, di fatto si dava lo stesso incremento due volte ed era pertanto necessario quanto meno renderli alternativi.

Il secondo emendamento tagliato prevedeva l’inserimento di una fascia di rispetto di 200 metri dal demanio marittimo, in cui non erano applicabili gli aumenti di volumetria. Questo perché il combinato disposto dato dall’85% totale e dall’assenza di una disciplina di vincolo sui litorali, sta di fatto portando alla realizzazione, in quelle zone, di edifici alti, che, da un lato risparmiano suolo, ma dall’altro oscurano tutte i fabbricati retrostanti. L’emendamento trovava forza anche per quello che sta avvenendo sui  litorali dove in assenza di una disciplina di vincolo è possibile un aumento di questa portata.

Incredibile, poi, quanto deciso per i terreni agricoli: viene reso di fatto impossibile costruirvi, poiché le nuove edificazioni sono permesse solo in presenza di un progetto di sviluppo di un’azienda agricola, che dovrà tra l’altro essere approvato dal Consiglio comunale del territorio di appartenenza. Una scelta che farà discutere e sarà causa di liti giudiziarie. Per chiunque non sia un coltivatore diretto o un’azienda agricola sarà altrettanto impossibile realizzare un piccolo edificio in territorio agricolo, anche nel caso si tratti di una porzione di terreno edificabile.

Per l’ennesima il vero volto della destra abruzzese si manifesta: no al confronto, no alla discussione trasparente e sì a norme che dietro l’intenzione del risparmio del suolo, in realtà permettono il dilagare di aumenti volumetrici e cemento.

[Americo Di Benedetto]

L’Aquila, 23 novembre 2023. La legge urbanistica poteva essere per l’Abruzzo l’occasione per porsi al centro del dibattito nazionale ed invece la maggioranza di centrodestra in Regione ha deciso di approvare un testo normativo che, oltre a non offrire strumenti innovativi per il governo del territorio, determinerà seri problemi in particolare nei piccoli Comuni.

Questa legge è nata con l’ambizione di superare definitivamente la precedente del 1983 oggetto più volte di modifiche nel corso degli anni. Per questo, avevo presentato diversi emendamenti con l’obiettivo non solo di risolvere i problemi emersi nel corso delle audizioni ma anche di dare alla nostra Regione un testo innovativo come è stato fatto in altre.

Purtroppo, numerosi emendamenti non sono stati accolti e quindi molte richieste di modifica sono rimaste disattese. Richieste, provenienti soprattutto dall’INU, dagli enti locali e dagli ordini professionali che sanno bene come la norma approvata oggi, al di là dei proclami, non introduce nessuna vera misura di rigenerazione urbana e penalizza invece i territori più deboli.

Penso in particolare alle aree interne per le quali è stato deciso di non introdurre una disciplina degli usi temporanei che, come è stato dimostrato in alcune realtà, costituisce un valido strumento per favorire il ripopolamento e la nascita di nuove iniziative. Tutto questo, senza considerare la decisione di raddoppiare gli oneri di urbanizzazione in favore della Regione e la mancanza di un reale supporto ai Comuni nell’attività di pianificazione.

Un supporto che dovrebbe essere garantito con lo stanziamento di maggiori risorse rispetto alle poche previste nella legge, al fine di non far incorrere molti Comuni in una situazione di inadempimento a fronte della quale è previsto l’esercizio del potere sostitutivo da parte della Regione. In questo quadro nota positiva è il fatto di essere riuscito a far approvare un emendamento per evitare di far scattare l’esercizio del potere sostitutivo quanto meno per i Comuni sotto ai 1500 abitanti e quindi quelli con maggiori difficoltà.

In ultimo, non posso esimermi dall’evidenziare che oggi è stata licenziata una legge urbanistica dopo 40 anni ma con riferimenti strategici a 23 anni fa! In base a quanto previsto, infatti, nelle more dell’approvazione del Piano Territoriale Regionale (senza valenza paesaggistica) troveranno applicazione le disposizioni del Quadro di Riferimento Regionale risalente a gennaio 2000. Insomma, è stato fatto un passo avanti per farne due indietro.